Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 January 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Cagliari e Provincia - Pagina 15
Giovedì un seminario per presentare il software che permette analisi avanzate
Nuovo modello matematico per Scienze politiche

Mathematica è il software ideato da Stephen Wolfram in grado di creare modelli matematici utilizzabili in numerosi settori. Le funzionalità della nuova versione 8 saranno illustrate durante un seminario, dal titolo “Calcola come pensi, pensa Mathematica 8”, che si terrà giovedì prossimo a partire dalle 14,30 nell’Aula magna della facoltà di Scienze politiche in via Sant’Ignazio. L’evento è aperto a studenti, professori e ricercatori in discipline tecnico scientifiche. Agli interessati non sono richieste particolari conoscenze pregresse sul sistema.
IL CONFRONTO Relatore dell’incontro Roberto Cavaliere, consulente italiano per la Wolfram Research con il ruolo di responsabile per la formazione e il supporto tecnico. Cavaliere ha partecipato a numerosi progetti di ricerca e sviluppo dedicati ai software di calcolo avanzati. «Il sistema è utilizzato in molti ambiti - spiega Ernesto Batteta, responsabile dei servizi informatici della facoltà di Scienze politiche - Mathematica può essere impiegato per analisi economiche, calcoli ingegneristici ma le sue applicazioni possono risultare utili anche nelle scienze sociali». Tra le diverse possibilità offerte anche quella di poter effettuare in modo semplice analisi di strumenti finanziari. Mathematica 8 è utile anche per chi si occupa di statistica e probabilità, per chi fa ricorso all’elaborazione digitale di immagini e per coloro che lavorano con grafici e reti.
LE NOVITÀ La versione 8, molto apprezzata dagli addetti ai lavori, può contare su oltre cinquecento nuove funzionalità. Tra i suoi vantaggi una estrema facilità nella stesura e nella documentazione dei calcoli. Inoltre il nuovo software permette di recuperare dati o effettuare calcoli tramite la scrittura di testo in forma libera (in inglese). Nelle versioni precedenti invece, chi utilizzava Mathematica doveva ricorrere a uno specifico formato per inserire i comandi. Questa novità è possibile grazie all’integrazione con WolframAlpha, definito dagli esperti come un motore computazionale di conoscenza che interpreta le parole chiave inserite dall’utente e propone direttamente una risposta invece che offrire una lista di collegamenti ad altri siti web. Nell’ateneo cagliaritano sono diversi i docenti e i ricercatori che fanno ricorso a questo sistema. Da qui l’esigenza di un incontro divulgativo che permetta a chi è interessato un approccio semplice alle potenzialità offerte dal software.
Carla Etzo


2 - L’Unione Sarda / Cagliari e Provincia - Pagina 15
il sit-in
Pulizie all’Ersu, il nuovo appalto taglia i salari
Un solo uomo e ventitré donne, alcune delle quali mantengono l’intera famiglia. Le dipendenti del settore pulizia dell’Ersu da giorni sono sul piede di guerra assieme ai sindacati per il taglio delle ore deciso con il nuovo appalto. Ieri sera, nella sede dell’Api Sarda, dopo il faccia a faccia tra la società che ha vinto l’appalto e i rappresentanti dei lavoratori si è appreso che «le dipendenti verranno assunte col 28% in meno d’ore lavoro», spiega Monica Porcedda della Cisl, «ma il risparmio per l’Ersu è bassissimo. E pagano i lavoratori».
In mattinata i numeri sembravano peggiori, con un taglio che i sindacati stimavano nel 40% del monte ore lavoro. Per questo i 24 dipendenti avevano organizzato un sit-in di protesta, mentre le segreterie territoriali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti incontravano un dirigente dell’Ersu. Venerdì scorso, nella sede dell’Api Sarda, i sindacati avevano parlato con i vertici dell’azienda che si è aggiudicata l’appalto: la Siram (che poi si affiderà, fanno sapere i confederali, alla Pulitecnica Srl come gestore del servizio in subappalto). «Durante l’incontro», si legge in una nota, «abbiamo avuto modo di apprendere della drastica riduzione dell’orario di lavoro per il personale, anche se, a tale taglio, non ha corrisposto una diminuzione del canone per l’Ente che spenderà solo il 2,2% in meno di prima a fronte del 40% in meno di prestazioni». In serata, poi, è emerso che il taglio sarà del 28%, ma il discorso non cambia: con la riduzione di un terzo di ore lavoro, l’Ersu avrebbe risparmiato poco rispetto al precedente appalto. Da qui la richiesta all’Ersu: «Sono da salvaguardare le condizioni di lavoro ed economiche del personale». ( fr. pi. )


3 - L’Unione Sarda / Pagina 20 - Sassari
Sassari ricorda l’antifascista e politico del Pci Luigi Polano
SASSARI. «Sassari ricorda Luigi Polano - Comunista e combattente della libertà»: venerdì alle 17 nell’Aula magna dell’Università l’Associazione culturale Luigi Polano terrà un incontro per ricordare l’insigne figura del sassarese nato nel 1897 in via Rosello. Il 21 gennaio del 1921 Polano fu eletto primo segretario nazionale della federazione giovanile comunista, aprendo un percorso di intensa attività antifascista e di politico come deputato, senatore, consigliere regionale e comunale di Sassari e Sorso. È morto a Sassari il 25 maggio 1984. Introdurrà i lavori Nicola Sanna, presidente dell’Associazione e assessore comunale. Due le relazioni: Guido Melis, deputato del Pd e storico parlerà del “Comunista degli anni di ferro” e Mario Birardi, già parlamentare del Pci, su “Il costruttore del Pci nel dopoguerra”. Seguiranno gli interventi di Maria Luisa Pirisi, per la famiglia, e dello storico Antonello Mattone. Coordinerà l’incontro Vindice Lecis, giornalista del Gruppo Editoriale l’Espresso.


4 - L’Unione Sarda / Gallura - Pagina 20
palau
Borse di studio per universitari meritevoli
Scade giovedì alle 12 il termine di presentazione delle domande per l’assegnazione di sei borse di studio del valore di 5 mila euro finanziate dal comune di Palau. Il contributo è diretto agli studenti universitari più meritevoli residenti nella cittadina. I partecipanti dovranno essere iscritti all’anno accademico 2010/2011 e possedere un reddito familiare ai fini Isee non superiore ai 30 mila euro certificato per l’anno 2009. Per ulteriori informazioni sui requisiti minimi di accesso al bando visitare il sito www.palau.it oppure rivolgersi all’ufficio socio culturale.( i.c. )

 

 



 
LA NUOVA SARDEGNA 

5 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Pulizie all’Ersu, tagli selvaggi dei salari e sindacati in rivolta
CAGLIARI. I sindacati territoriali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil hanno chiesto all’Ersu, di impegnarsi a salvaguardare le condizioni economiche e i posti di lavoro del personale del servizio di pulizie. Ieri i lavoratori degli appalti hanno partecipato a un sit-in per protestare contro la decisione dell’Ersu di aderire alla convenzione Consip per i servizi di pulizie, che comporta una riduzione nelle prestazioni, con un taglio dell’orario di lavoro di circa il 40 per cento.
Il 14 gennaio scorso, nella sede dell’Api Sarda, i sindacati hanno incontrato la Siram, aggiudicataria del servizio e la ditta Pulitecnica Srl che lo gestirà in subappalto, e appreso la notizia della riduzione dell’orario di lavoro, definita “drastica”.
Durante l’incontro i sindacati hanno inoltre riscontrato che al taglio non corrisponde una riduzione del canone per l’ente, che spenderà solo il 2,2 per cento in meno di quanto spendeva prima, a fronte del 40 per cento in meno delle prestazioni di pulizie. Per questo l’appello a Ersu a rivedere la procedura, e l’intenzione di non lasciare nulla di intentato per impedire una depauperamento così forte del salario dei dipendenti.


6 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Oristano
GIOVANI E LAVORO
Tirocini formativi anche all’Inpdap
ORISTANO. Anche l’Inpdap provinciale organizza tirocini formativi rivolti a studenti di scuola secondaria, studenti universitari, studenti che frequentano corsi di specializzazione, perfezionamento, dottorati di ricerca e corsi universitari, soggetti disoccupati o inoccupati, svantaggiati e portatori di handicap. Obiettivo dei tirocini è quello di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro. Negli ultimi anni - si legge in una nota del direttore Luca Cancelliere - numerosi giovani hanno già svolto un’esperienza formativa presso le sedi dell’Istituto in tutta Italia. I giovani interessati allo svolgimento di un tirocinio presso la sede provinciale dell’Inpdap possono prsentare le proprie candidature all’indirizzo di posta elettronica ORdirezione@inpdap.it oppure presentandosi personalmente presso gli uffici di piazza Roma 20. Per informazioni e per l’eventuale appuntamento si può telefonare allo 0783/368201.


7 - La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Sassari
L’Università continuerà la campagna di scavi nell’Africa Romana
Il rettore Mastino non ha dubbi: «Resteremo per scelta culturale ma anche per gli ottimi rapporti con la popolazione»
SASSARI. Quello tra l’Università di Sassari e la Tunisia (ma anche altri paesi del Maghreb) è un legame profondo. Rapporti umani che si intrecciano con “avventure” scientifiche in terra d’Africa. Gli scavi archeologici, in corso a Uchi Maius, Zama Regia, Neapolis, uniti alle ricerche epigrafiche in altri luoghi come Haidra, sono il segnale di questa storia di amicizia nata nel 1993 e proseguita con profitto negli anni. Le tante missioni archeologiche sono una «palestra» per gli studenti sardi e tunisini che così imparano a conoscere i segreti del mestiere dell’archeologo.
È per certi versi una scuola di vita, perché i “giorni africani” con le levatacce all’alba per andare in cantiere, combattendo il caldo torrido diventano esperienze e ricordi difficili da dimenticare. Di solito, chi andava la prima volta in Tunisia, l’anno successivo chiedeva di poter ancora partecipare allo scavo. E così l’anno dopo ancora e ancora.
Per questo a Sassari, quanto sta accadendo in questi giorni nel paese nord-africano è motivo di preoccupazione e attesa per i tanti amici tunisini, docenti e non.
«Non appena venuti a conoscenza delle notizie dei disordini in Tunisia e Algeria, abbiamo preso contatto con gli archeologi e i colleghi con i quali sono in corso significative attività di cooperazione scientifica e convenzioni in materia di ricerca - ha spiegato il rettore Attilio Mastino, grande esperto di storia dell’Africa romana -. Abbiamo espresso loro solidarietà in questo difficile momento di transizione e auspicato un veloce ritorno alla normalità per poter riprendere a tessere quel filo che, con questi ultimi avvenimenti, appare essersi spezzato. La cooperazione scientifica di lunghissima data tra l’Università di Sassari e la Tunisia (ma anche con Libia, Algeria e Marocco) ha consentito di creare rapporti di amicizia non solo con i colleghi ma anche con la popolazione tunisina. Numerose missioni scientifiche e gli studenti italiani hanno operato con grande passione in quell’amatissimo paese. Oggi il popolo, i sindacalisti, i giornalisti, gli insegnanti e i giovani tunisini, tra i quali molti studenti, stanno dando segnali di dignità e libertà a tutto il mondo, contro la corruzione e le disparità sociali ed economiche. Le notizie raccolte hanno consentito di escludere che gli studiosi impegnati nella cooperazione scientifica con l’Università di Sassari siano rimasti coinvolti negli scontri, che hanno purtroppo provocato decine di vittime innocenti - ha continuato Attilio Mastino -. Alla luce degli ultimi sanguinosi avvenimenti, della durissima repressione della settimana scorsa e delle provocazioni degli ultimi giorni, il giudizio sulla lunga presidenza di Zine el Abidine Ben Ali deve essere nettamente rettificato. La nuova stagione che si profila all’orizzonte è piena di incognite ma anche di speranze per una democrazia compiuta in Tunisia e nei paesi del Maghreb. L’Università di Sassari rimane in Tunisia per scelta culturale, per l’amicizia che la lega ai colleghi tunisini, per la crescita della cultura e della conoscenza del mondo antico sulle rive opposte del Mediterraneo - ha concluso il rettore -. Il tema della cooperazione mediterranea resta centrale».

Neapolis scoperta dai ricercatori sardi
Trovata sott’acqua la citta portuale da cui era partita la flotta spartana
SASSARI. Un grande porto sprofondato sott’acqua nel mare africano. Colpa della linea di costa che, con il passare dei secoli, ha fatto “marcia indietro”. Un crudele destino per Neapolis, in Tunisia, vicino ad Hammamet. Perché proprio grazie a quel porto, l’antica città cartaginese aveva fatto la sua fortuna. Ora gli scavi, frutto di un accordo tra il ministero della Cultura tunisino e l’Università di Sassari, l’hanno riportato alla luce insieme ad altre strutture situate sulla terraferma.
I reperti ritrovati raccontano di rapporti tra popolazioni nordafricane e i Fenici sin dall’Ottavo secolo avanti Cristro. Mai finora si era toccata una data così antica nell’intero capo Bon, il promontorio su cui sorge Neapolis.
Ceramica greca, punica, fenicia e locale che rivela anche gli stretti contatti tra Sardegna e Tunisia. Due terre legate da una storia comune riscoperta, guarda caso, proprio da una squadra di studiosi sardi e tunisini.
La città era nata sul punto dell’Africa più vicino alla Sicilia: bastavano due giorni e una notte di navigazione. Per quei tempi, un record. Ne sanno qualcosa gli oltre seicento soldati greci di Sparta che da lì, nel 413 a. C., partirono verso Selinunte, per andare in soccorso di Siracusa, fiaccata dall’assedio degli ateniesi. Una scena da film, con l’intera flotta da guerra in rada a vele spiegate verso la Sicilia. In Africa c’erano finiti per colpa del Melteni, il vento del nord che aveva mandato fuori rotta la flotta, spingendola da ovest verso sud per oltre duecento miglia sino ad Apollonia, il porto della città greca di Cirene. Qui i cirenei misero due triremi per accompagnare il contingente greco verso Selinunte passando con le navi lungo capo Bon.
Ma la vicinanza alla Sicilia fu anche la sua dannazione, quando Neapolis venne espugnata alla fine del IV secolo a. C. da Agatocle, tiranno di Siracusa, che in un delirio di onnipotenza decise di sfidare la potente Cartagine direttamente a “casa sua”, portando la guerra in Africa. I suoi abitanti però si salvarono: Agatocle li risparmiò. Un lusso che, invece, non concesse ai suoi concittadini: nel 315 a. C., durante il colpo di stato che lo portò al potere, il sangue di quattromila siracusani scorreva per le vie, in una città nel panico.
Poi con le guerre puniche fu il turno dei consoli Attilio Regolo e Calpurnio Pisone. La città passò sotto il dominio di Roma, si arricchì e abbellì nei secoli (i mosaici della domus delle ninfe, IV secolo d. C. ne sono un esempio lampante), sino a spegnersi con l’arrivo dell’Islam.
Per anni, gli archeologi si sono dannati l’anima per cercare questa città citata da storici come Tucidide e Diodoro Siculo. Neapolis con il suo grande porto, che aveva accolto la flotta di Sparta, passata tra assedi e conquiste, era diventata quasi un’ossessione. Ora gli scavi dell’equipe sardo tunisina, coordinata dal direttore della missione Mounir Fantar e dai docenti e archeologi Pier Giorgio Spanu e Raimondo Zucca dell’università di Sassari (archeologia subacquea, Consorzio Uno, Oristano) hanno finalmente colmato questo vuoto. Un nuovo tassello della storia antica del Mediterraneo è stato aggiunto. Ma il lavoro a Neapolis è ben lontano dall’essere concluso. (f.be.)

Frammenti di storia anche a Zama teatro della seconda guerra punica
SASSARI. Per riallacciare le trame della storia l’archeologo è costretto spesso, e volentieri, ad avere a che fare con sconnessi frammenti di ceramica. Piccoli o grandi che siano danno delle informazioni fondamentali sul luogo che si sta studiando. Di fatto si toccano letteralmente con mano squarci di storie e Storia. Come è successo a Zama Regia in Tunisia. La città è famosa perché nella piana sottostante si combatté la battaglia decisiva tra Annibale e Scipione l’Africano che, nell’ottobre del 202 a. C., segnò la fine della Seconda guerra punica e il ridimensionamento di Cartagine quale potenza militare e politica nel Mediterraneo. Dal 2005 la missione italo-tunisina diretta da Piero Bartoloni, docente di archeologia fenicia e punica all’Università di Sassari, e Ahmed Fejaoui ha scavato una parte importante della città antica e ha permesso di recuperare una quantità immane di materiali che sono stati studiati e catalogati in questi mesi.
Gli strati di terra e i “cocci” di Zama raccontano, come un libro con pagine ancora incomplete, lo scorrere a ritroso del tempo in questi luoghi: dal villaggio moderno di Jama, smantellato e spostato verso la metà degli anni Settanta, ai primi anni dell’arrivo dell’Islam, poi i bizantini, i vandali, gli ultimi secoli di Roma. Per ora, nella zona indagata, non si va oltre ai primi secoli dell’impero romano (I dopo Cristo), anche se sono stati recuperati materiali più antichi che risalgono al periodo della Repubblica (III-I a. C.). Più a ovest, a pochi chilometri dall’Atlantico, le università di Sassari e Mohammedia inseguono altre tracce del passato a Lixus, in Marocco. Lo scopo è quello di trovare finalmente il Foro della città, la piazza pubblica monumentale, centro della vita politica e commerciale della città. Un’impresa entusiasmante che si muove tra rilettura di vecchi scavi, nuove tecnologie in 3D e anche un po’ di intuito. I lavori vanno avanti dal 2003, coordinati da Aomar Akerraz e Ahmed Siraj dell’università marocchina Hassan II, e Raimondo Zucca e Pier Giorgio Spanu dell’ateneo turritano, e si sono focalizzati in due direzioni: una vicino al porto fluviale di Lixus, l’altra al centro della città tra il teatro-anfiteatro, la zona delle dimore signorili e la porta est. Per ora i risultati parziali fanno ipotizzare che il Foro possa trovarsi in quest’ultimo settore che presenta una sistemazione monumentale su terrazze artificiali, mentre lungo il fiume, con la scoperta di alcune tombe a camera, sono stati delimitati una parte dei confini della città antica. (f.b.)
 

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa CRUI
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rassegna stampa MIUR

Questionnaire and social

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