Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 February 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
    
 
L’UNIONE SARDA
01 – Università. Nuovo statuto, scelti dal Senato i primi sei nomi per la Commissione
02 – A Quirra un distretto di Protezione civile
03 – Erasmus, le borse sono milleduecento ma partono in pochi
04 – Medicina. Conferenza a Sardegna Ricerche
05 – Intesa con l’Università di Sassari per lo sviluppo del Sulcis
06 – Monserrato. oggi il workshop “La Biblioteca Immateriale, Contenuti e Tecnologie”
07 – Multimediart, un ponte musicale Sulcis-Senegal
08 – Alghero. Architettura, premiata la tesi «Progetto ambientale dello spazio»
09 – Sassari. Il sogno di tre ricercatori: in viaggio dall’Afghanistan inseguendo una laurea
   
LA NUOVA SARDEGNA
10 – Statuto, partecipano anche gli studenti. Due i rappresentanti che contribuiranno alla stesura del documento 
11 – Sassari. La commissione riforma è formata da 12 membri più 2 studenti e dovrà rifondare l’Ateneo
12 – Monserrato. Seminario scientifico “Carenza iodica e autoimmunità tiroidea”
13 – Contro i tumori alla prostata nanotecnologie e tè verde
14 – Decreto milleproroghe «Negli atenei assunzioni a rischio»
15 – Sassari. E in Rettorato arrivano i turchi
16 – Scienze forestali accoglie una delegazione della Turchia meridionale
17 – Nuoro. Università, al via da maggio tre master per preparare i nuovi esperti della sanità
18 – Il futuro dell’Arst è sul metrò
19 – Quartucciu. Dibattito sulla mobilità nell’area vasta
20 – Sassari. Borsa di studio per ricordare il presidente Francesco Cossiga
21 – Da Herat alla Sardegna: il percorso di conoscenza di 3 ricercatori afghani
22 – Sassari. Medicina clinica, Massarelli direttore del nuovo dipartimento
23 – Una task force contro l’erosione costiera
 



L’UNIONE SARDA
  
L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 16
Maurizio Fossarello lavora come oculista al S. Giovanni di Dio e in alcune cliniche private
Truffa, primario finisce sotto inchiesta
I Nas gli sequestrano un appartamento da 400 mila euro
Il Nas stava indagando su un traffico di farmaci spariti dalle strutture pubbliche e trovati in una clinica privata.
Optando per il tempo pieno aveva scelto di lavorare in esclusiva col San Giovanni di Dio: è la cosiddetta attività intramuraria che garantisce un aumento sullo stipendio base. Invece da anni lavorava in diverse cliniche private. Così il primario della clinica oculistica dell’ospedale San Giovanni di Dio è finito sotto inchiesta per truffa.
Non solo: ieri mattina i carabinieri del nucleo antisofisticazioni hanno bussato alla porta di Maurizio Fossarello, nato a Savona ma da tempo residente in città, e gli hanno sequestrato un appartamento. Il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, ha ordinato il sequestro preventivo dei beni del primario fino a un ammontare di 104.000 euro. La casa sotto sequestro ha un valore quattro volte superiore.
Il medico è finito sul registro degli indagati per caso. I carabinieri del nucleo antisofisticazioni stavano indagando da oltre un anno su un traffico di farmaci sottratti da strutture sanitarie pubbliche e ritrovati nella clinica privata Villa Santa Rita: attraverso l’esame del registro operatorio hanno scoperto che tra i medici che eseguivano regolarmente interventi chirurgici in quella clinica c’era Maurizio Fossariello, professore associato dell’università di Cagliari e direttore della clinica oculistica del San Giovanni di Dio. I carabinieri avevano accertato che, dal gennaio 2005 al gennaio 2008, Fossarello aveva eseguito 112 interventi a Villa Santa Rita. Dunque, non si trattava di prestazioni sporadiche e occasionali ma di un impegno sistematico con un’evidente commistione col ruolo pubblico ricoperto. Dalle indagini è saltato fuori che i pazienti della clinica venivano poi indirizzati per la visita di controllo al San Giovanni di Dio dove, peraltro, di norma veniva loro prospettata la possibilità di interventi di iniezioni intraoculari di Avastin per maculopatia e cataratta nella Villa Santa Rita, e venivano esentati dal pagamento del ticket.
«Dagli accertamenti svolti dai carabinieri», scrive il giudice Altieri nell’ordinanza, «è emerso che Fosssariello nel 2002 aveva sottoscritto una dichiarazione di impegno optando per il regime a tempo pieno, in esclusiva col servizio sanitario nazionale. Aveva dunque un divieto di svolgere la libera professione fuori dall’ospedale mentre svolgeva attività libero-professionale non solo a Villa Santa Rita ma anche al centro oculistico laser Santa Lucia, alla Global vision e in uno studio privato».
L’avvocato Pierluigi Concas, in difesa del primario, sottolinea che si tratta di un duplice equivoco, con la Asl è stato già chiarito, con l’università è in via di definizione.
 
 
1 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Università
Nuovo statuto, scelti dal Senato i primi sei nomi per la Commissione
Francesco Sitzia, ex preside di Giurisprudenza, Patrizia Mureddu, ordinario di Letteratura greca, Paolo Contu, ordinario di Igiene, Anna Maria Fadda, professore di Tecnologia farmaceutica, Michele Mascia ricercatore di Ingegneria chimica e Maria Leo, del personale tecnico amministrativo. Sono questi i sei nomi votati lunedì dal Senato accademico, che andranno a formare la Commissione per la riscrittura dello statuto dell’Università riformata secondo i dettami della legge Gelmini. Mentre questa mattina il Consiglio di amministrazione convaliderà gli altri sei componenti dell’organo composto da 15 persone.
Nella commissione, come prevede la legge, entreranno di diritto il rettore e due studenti. Venerdì scorso il Consiglio degli studenti si è riunito per scegliere i due rappresentanti. Si tratta di Marco Meloni, rappresentante in Senato accademico, e Matteo Quarantiello, membro del Cda.
Lunedì il Senato ha discusso le linee guida del magnifico Giovanni Melis - apparse anche nel nuovo numero di Unicanews - e le ha approvate senza modifiche sostanziali. Segno che il dibattito sul nuovo statuto appare sottotono rispetto a quanto avviene in altri atenei. Come quello sassarese, dove addirittura si dibatte su un blog creato appositamente dall’Università. (m. g.)
 
 
2 - L’Unione Sarda /  Provincia di Cagliari - Pagina 49
Il progetto ipotizzato anche dall’Onu e dall’Agenzia spaziale italiana
A Quirra un distretto di Protezione civile
Le attività tradizionali di sperimentazione militare e civile del Poligono del Salto di Quirra potrebbero essere affiancate da un sistema di monitoraggio ambientale e di pronto intervento di rilevanza internazionale. Con garanzia certificata in tempo reale per la salute di militari e civili, oltre che per la salvaguardia dell’ambiente. Lo scenario di un Poligono sempre più “dual use’’ è tratteggiato in un progetto elaborato dall’Università di Cagliari che intende favorire sui 12 mila ettari della base la nascita di un Distretto di protezione civile unico in Europa.
Interesse al progetto è stato manifestato sia dalla Protezione civile Nazionale, dall’Asi (Agenzia Spaziale Italiana) e dall’Onu . La notizia è stata data da Alessandro Loddo, analista ricercatore in materia di politiche per lo sviluppo. «Il professor Ciccu - spiega il ricercatore, originario di Gairo - prorettore dell’Università cagliaritana per l’innovazione ed i rapporti con le imprese, ha presentato ufficialmente all’Assessorato alla Programmazione retto da Giorgio La Spisa un progetto che prevede di utilizzare il Poligono quale centro sperimentale duale di eccellenza per le tecnologie di protezione civile e tutela ambientale.
Oltre alla creazione di una Scuola di Alta Formazione Internazionale e di Centri di ricerca e sviluppo nei vari settori della sicurezza del territorio. Credo che la spinta popolare che in questo momento si batte per la riconversione del Poligono possa essere indirizzata verso un progetto che ha come presupposto la bonifica dell’intero Poligono, sia a terra che a mare , sotto la supervisione dell’Università di Cagliari». Il progetto ambientale del Distretto Quirra ,assimilabile come tipologia alla ’’Homeland Security ’’ anglosassone, è stato presentato anche al Dipartimento nazionale della protezione civile.
NINO MELIS
 
 
3 - L’Unione Sarda /  Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Ateneo. Illustrato il piano
Erasmus, le borse sono milleduecento ma partono in pochi
Il nuovo bando Erasmus, il progetto di mobilità europea per gli studenti universitari, è stato presentato ieri mattina agli studenti nell’aula A di viale Fra’ Ignazio da Anna Maria Aloi, caposettore della mobilità studentesca dell’Università. Quest’anno ci saranno due mete in più: la Svizzera e la Croazia e le borse da assegnare saranno 1.226 rispetto alle 1047 dell’anno passato, quando a partire furono solo 480 studenti. Anche per il 2011 il timore è che la partecipazione sia bassa. Per questo Anna Aloi ieri ha spiegato i vantaggi del programma agli studenti: acquisire competenze linguistiche, organizzative e relazionali derivanti dalla vita in un paese straniero con persone mai conosciute prima.
BAMBOCCIONI La borsa Erasmus studio è di 550 euro mensili (230 provenienti dall’Unione europea, 250 dalla Regione e il resto dal ministero dell’Università) e il periodo di studio all’estero varia da tre mesi a un anno. Nonostante gli importi superiori rispetto ad altre regioni, sono pochi gli universitari cagliaritani che partecipano al programma. «La maggior parte sono fuori sede», spiega Anna Aloi, «perché sono già abituati a vivere da soli». Chi vive con i propri genitori, quindi, sarebbe poco propenso ad affrontare la vita da solo in un’altra città, a farsi nuovi amici e studiare in una lingua straniera.
LO START UP L’ostacolo più grande alla partenza è quello economico. «Soprattutto nel periodo iniziale, quello più duro, si devono anticipare i soldi per la casa e molti non li hanno», spiega il caposettore della mobilità. «Il problema è che i fondi arrivano tardi», conclude Anna Aloi.
GLOBUS I programmi di mobilità dell’ateneo sono sei. Oltre Erasmus studio esiste anche quello “placement”, che consiste in un tirocinio di tre mesi in un’azienda europea. Stesse finalità del programma europeo ha anche Globus, totalmente finanziato dall’Università di Cagliari, che permette soggiorni fuori dall’Europa, sia con il programma “studio” (5 mesi), sia con quello “placement” (3 mesi). In questo caso la borsa è di 1000 euro lordi al mese (circa 800 netti).
ESPERIENZE Chi conosce entrambi i programmi è Mario Marcis, che è partito due anni fa con l’Erasmus e a ottobre, per tre mesi, con Globus placement. Mentre in città da diversi mesi ci sono 250 studenti stranieri. Come gli spagnoli Francisco Conejo, 28 anni, e Rebeca Gutierrez, 24, e il portoghese Pedro Rodrigues: tutti entusiasti dell’Erasmus e di Cagliari. (m. g.)


4 - L’Unione Sarda /  Cronaca Regionale - Pagina 7
Medicina. Conferenza a Sardegna Ricerche. Il caso Virostatics: la società trasferita in Sardegna per mettere a punto nuovi farmaci
Dagli Usa ad Alghero per studiare l’Aids
La Sardegna all’avanguardia nella ricerca sulle terapie contro l’Aids. Da Cagliari a Alghero, sono diverse le iniziative e le collaborazioni internazionali per nuove strategie che puntano a contrastare questa patologia. Gli studi si concentrano soprattutto su molecole dalle quali potranno essere sviluppati farmaci innovativi.
NUOVI ORIZZONTI DI RICERCA Tra le società impegnate in questo filone di ricerca c’è ViroStatics che nasce dalla collaborazione con l’ente americano RIGHT (Istituto no profit impegnato nella terapia genetica umana) e la finanziaria regionale Sfirs. Dal 2009 ViroStatics ha spostato la sua sede da Pavia ad Alghero, presso Porto Conte Ricerche. Spiega questa la scelta Franco Lori, amministratore delegato della società: «Secondo Assobiotec (Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie) e in controtendenza rispetto al resto di Italia, l’isola si conferma una delle regioni che, negli ultimi anni, hanno investito maggiormente in biotecnologie passando in poco tempo dal ventesimo al settimo posto nella classifica nazionale. Inoltre è la prima regione per densità di società localizzate nei parchi tecnologici ( Sardegna Ricerche a Pula e Porto Conte ricerche ad Alghero)». Lori ricorda poi che l’Italia è l’ultimo tra i paesi industrializzati e semi industrializzati per il rapporto tra Pil e ricerca sull’Aids. Ma qui le cose sembrerebbero andare diversamente. Quella che opera nei laboratori di ViroStatics è un’equipe internazionale composta da una quindicina di persone tra cui molti ricercatori sardi. I loro studi si concentrano su una nuova classe di farmaci detti AV -HALTs che oltre a inibire il virus proteggono il sistema immunitario. «In commercio ci sono ottimi farmaci che però non eliminano il virus. Questo continua a logorare il sistema immunitario - chiarisce Lori - un po’ come un auto che viaggia in prima con l’acceleratore premuto al massimo: è importante decelerare, inibire il virus, ma anche raffreddare il motore, il sistema immunitario. Il team lavora oggi alla seconda generazione degli AV -HALTs: un primo farmaco, in fase avanzata di sviluppo, è costituito da due molecole (antivirale e immunoprotettrice), quello nuovo (rispetto al quale il precedente costituisce ora un prototipo) contiene i due principi in un’unica molecola».
SARDEGNA-USA Delle nuove frontiere per la cura dell’Aids si è parlato ieri durante un seminario nella sede di Sardegna Ricerche. Relatore Stuart Le Grice, ricercatore presso lo statunitense National Cancer Institute che ha presentato le ultime novità relative agli studi sulla Ribonucleasi H, una proteina del virus Hiv implicata nei processi di infettività, su cui è possibile agire per contrastare l’infezione. Uno studio analogo viene svolto a Cagliari dall’equipe di Enzo Tramontano, professore di Biochmica e Biologia molecolare nella facoltà di Scienze. «La ricerca sulle terapie antivirali individua diversi bersagli tra gli enzimi virali - spiega Tramontano - nel caso specifico lo studio americano e il nostro, in fase iniziale, puntano a influire su determinate funzioni essenziali della Ribonucleasi H finora mai affrontate da altri ricercatori». Le Grice ha ricordato inoltre che il suo istituto si occupa delle ricerche sui farmaci cosiddetti microbicidi destinati ad agire su soggetti a rischio ancor prima che entrino in contatto con il virus. «I test clinici dimostrano la loro validità - aggiunge - occorre però vedere quali sono le combinazioni di farmaci più efficaci, fermo restando che prevenzione e educazione sono la prima arma per contrastare l’Aids». L’iniziativa di ieri apre un ciclo di seminari promossi da Een (rete europea per la diffusione delle innovazioni scientifiche) e Sardegna Ricerche. Si parlerà ancora di Aids il 22 febbraio.
CARLA ETZO
 
 
5 - L’Unione Sarda /  Carbonia - Pagina 20
l’iniziativa
Intesa con l’Università di Sassari per lo sviluppo del Sulcis
Un’intesa tra enti per metter in campo una serie d’azioni volte a favorire lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente. È quanto emerge da un accordo appena stipulato tra la Provincia di Carbonia Iglesias e l’Università degli studi di Sassari.
L’obiettivo è quello di sviluppare, in cooperazione e sinergia, una serie di attività di interesse comune sfruttando professionalità e specificità di entrambi.
«La collaborazione - chiarisce, infatti, l’assessore al Turismo, eventi e sport, Marinella Grosso - metterà a disposizione dell’Ente una serie di risorse umane altamente specializzate e competenze che garantiranno la massima efficacia degli interventi e l’ottimizzazione dei risultati».
«Il progetto - spiega, poi, il presidente della Provincia, Salvatore Cherchi - vedrà ad esempio sviluppate azioni in aree come l’agricoltura, l’allevamento, i beni culturali e l’archeologia. Tutti settori che richiedono un lavoro di seria programmazione e progettazione».
Saranno quindi attivate diverse iniziative di formazione, studio e analisi. Saranno inoltre predisposti scenari per la pianificazione territoriale, elaborati metodologici e tecnici propedeutici ai bandi. Programmi e progetti che coinvolgeranno diversi settori vitali del territorio provinciale.
MORENO PILLONI
 
 
6 - L’Unione Sarda /  Cultura - Pagina 39
CYBERSAR
Oggi alle 10, nel Dipartimento di Fisica a Monserrato, il Consorzio Cybersar organizza il workshop “La Biblioteca Immateriale, Contenuti e Tecnologie”. Coordina Gianni Mula.
 
 
7 - L’Unione Sarda /  Carbonia - Pagina 20
Via al progetto di cooperazione culturale Multimediart
Un ponte musicale Sulcis-Senegal
Un ponte ideale unisce il Sulcis al Senegal: è la musica etnica. A gettare le basi di questa unione è il progetto musicale e culturale Multimediart Senegal che prende concretamente le mosse oggi con la partenza verso il Paese africano del gruppo di lavoro che lo porterà a compimento.
Il risultato finale sarà un cd con brani inediti, frutto di esperimenti e nuove produzioni legati alle tradizioni musicali africane e sulcitane. Verrà realizzato anche un dvd che racconterà l’incontro fra i musicisti e in programma ci saranno anche alcuni concerti che si svolgeranno a Dakar, a Perdaxius e a Carbonia. Il progetto è stato ideato dall’associazione di Perdaxius Cherimus. È nato grazie a un bando regionale sulla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. L’investimento complessivo è di 140 mila euro, di cui 98 mila già concessi dalla Regione. Gli altri partner sono i Comuni di Carbonia e Perdaxius, il Dipartimento di studi storici e geografici dell’Università di Cagliari, l’Anci e l’associazione culturale senegalese Ker Thiossan. Oggi part a Dakar un gruppo di lavoro per la prima fase dell’iniziativa. Ne fanno parte Emiliana Sabiu e Marco Colombaioni, presidente e assistente di Cherimus, Marco Lutzu, etnomusicologo dell’Università di Cagliari, il musicista Alberto Balia, Guido Bosticco, assistente nelle attività di formazione e un rappresentante del Comune di Carbonia. L’équipe resterà in Senegal una settimana. (a. s.)
 
 
8 - L’Unione Sarda /  Pagina 31 - Sassari
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA 
Premiata la tesi «Progetto ambientale dello spazio» 
ALGHERO. È andato alla tesi di dottorato sul «Progetto ambientale dello spazio», discussa da Giuseppe Onni, collaboratore della facoltà di Architettura di Alghero, il riconoscimento più importante del «Premio Fernando Clemente», riservato alle tesi di laurea e di dottorato e intitolato alla memoria del celebre urbanista sassarese, tra i primi soci sardi dell’Istituto nazionale di Urbanistica, maestro di generazioni di tecnici. Il «Premio Fernando Clemente» è stato indetto dalla sezione Sardegna dell’Istituto nazionale di Urbanistica per la IV Rassegna urbanistica regionale, in programma a Cagliari dal 19 febbraio. Per le tesi di laurea magistrale la giuria ha segnalato altri due laureati presso la facoltà di Architettura di Alghero. Si tratta di Giacomo Alessandro, laureato magistrale in Architettura, e di Federica Ghiani, laureata magistrale del corso internazionale in Pianificazione e politiche per l’ambiente.
 
 
9 - L’Unione Sarda /  Provincia di Sassari - Pagina 22
Sassari. Borse di studio
Il sogno di tre ricercatori: in viaggio dall’Afghanistan inseguendo una laurea
Tre ricercatori afgani si specializzeranno all’Università di Sassari grazie a tre borse di studio messe a disposizione dalla Regione e dall’Enas (Ente acque sarde) per complessivi 75 mila euro. L’iniziativa è stata presentata ieri dal rettore dell’Università, Attilio Mastino. I tre giovani provengono dall’Università di Herat, città con 500 mila abitanti, sede principale del contingente militare italiano in Afganistan.
Mohammad Alam Ghoryar, Mohammad Osman Karimi e Abdullah Halimi frequenteranno per tre anni la Scuola di dottorato di ricerca in ecosistemi forestali, agrari e ambientali usufruendo anche dei servizi che utilizzano gli altri studenti, come l’alloggio e la mensa. All’interno della scuola, i primi due si specializzeranno a Sassari rispettivamente in "Produttività delle piante coltivate" e "Scienze e tecnologie zootecniche" mentre Abdullah Halim seguirà il corso in "Monitoraggio e controllo degli ecosistemi forestali in ambiente mediterraneo" presso la sede di Nuoro che ospita il corso di laurea gemmato in Scienze forestali e ambientali.
La possibilità per i tre ricercatori di un’esperienza di studio in Italia rientra nell’attività di cooperazione in Afghanistan avviata un anno fa dall’Enas e dalla Regione. Nel febbraio del 2010 era stato stipulato un accordo fra la Regione, l’Enas e il Water Supply Department di Herat (l’ente pubblico gestore della rete di distribuzione idrica locale) per avviare una serie di interventi di manutenzione straordinaria e di sviluppo della rete idrica della provincia afgana. La struttura di cooperazione civile-militare, favorita dal ruolo che la Brigata Sassari svolge nel paese a favore delle popolazioni, ha previsto la donazione di strutture, macchinari e materiali per un importo di 150 mila euro. Sono già stati consegnati alcuni generatori e ultimata la costruzione di un pozzo. Ma la cooperazione investe anche il campo della cultura.
Ed è proprio dall’Università di Herat che è giunta la richiesta di accogliere tre suoi ricercatori per un’esperienza di studio che gli permetterà di specializzarsi. «Teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno favorito il nostro arrivo in Sardegna - ha detto Mohammad Alam Ghoryar -. Ci viene offerta l’opportunità di acquisire maggiori conoscenze, che in futuro potremo trasmettere a Herat e far fruttare anche in una preziosa attività di cooperazione scientifica e culturale».
Le borse di studio saranno gestite dal Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale rappresentato ieri dal commissario, Caterina Loi. Alla presentazione dell’iniziativa erano presenti anche il colonnello della Brigata Sassari, Giacomo Chessa, il preside della facoltà di Agraria, Pietro Luciano, il presidente dell’Ersu di Sassari, Gianni Poggi, il direttore del dipartimento di Scienze zootecniche, Giuseppe Pulina, e il presidente dell’Enas, Sergio Vacca.
G.B.P.
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Due i rappresentanti che contribuiranno alla stesura del documento 
Statuto, partecipano anche gli studenti 
BETTINA CAMEDDA 
CAGLIARI. «Entro questa settimana dovrebbe essere costituita la Commissione che si occuperà di riscrivere lo Statuto. Al momento mancano sei nomi per definire il nuovo Cda», dice il presidente del CdS e rappresentante degli studenti in senato accademico, Marco Meloni. Ancora qualche giorno dunque poi i quindici membri effettivi della Commissione avranno il compito di riscrivere lo Statuto dell’ateneo cagliaritano. Marco Meloni e Matteo Quarantiello, rappresentante degli studenti nel Cda dell’università, sono i due che l’11 febbraio sono stati nominati dal consiglio degli studenti per rappresentare gli universitari all’interno della Commissione Statuto. «Ci aspetta di certo un compito non facile - spiega Marco Meloni - ma abbiamo voluto assumerci questa responsabilità perché crediamo che nonostante questa riforma sbagliata, sia ancora possibile salvare l’Università e migliorarne alcuni punti. Mi auguro che il consiglio di Istituto non sia solo un adeguamento alla riforma ma che diventi una nuova costituente in grado di incidere su problemi che abbiamo sempre avuto anche al di là della Gelmini». Porre un freno ai possibili “mali” della riforma Gelmini resta uno degli obiettivi degli studenti che tuttavia guardano ad una prospettiva più ampia di cambiamento. «Per noi sarà fondamentale porre in primo piano il consiglio degli studenti - spiega Marco Meloni - vogliamo sia anche un luogo di discussione di proposte e intendiamo coinvolgere anche la popolazione studentesca all’esterno, cioè fare delle audizioni direttamente con gli studenti al fine di rendere questo processo il più trasparente possibile». Dagli Organi intanto sono già state chieste delle “linee di principio” da assumere durante il lavoro: la Commissione dovrà far partecipi gli stessi Organi e salvaguardare il diritto allo studio e la democrazia all’interno dell’Ateneo.


11 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - sassa
La commissione riforma 
E’ stata appena eletta, è formata da 12 membri più 2 studenti e dovrà rifondare l’Ateneo 
SASSARI. L’Università ha scelto i 15 componenti della commissione che avrà l’incarico di adeguare lo Statuto di Ateneo alla legge 240 di riforma del sistema universitario. Sei componenti sono stati eletti dal Senato Accademico: Paolo Tranquilli Leali (professore ordinario di Medicina e Chirurgia), Francesco Morandi (professore ordinario della facoltà di Economia e componente della Giunta di Ateneo), Ivan Blecic (ricercatore della facoltà di Architettura), Andrea Montella (professore ordinario di Medicina e chirurgia e direttore del Dipartimento di Scienze biomediche), Donatella Spano (professore ordinario della facoltà di Agraria e componente della Giunta di Ateneo) e Lucia Giovanelli (professore ordinario della facoltà di Economia e componente della Giunta di Ateneo). I sei eletti del Consiglio di amministrazione sono invece: Carla Bassu (ricercatrice della facoltà di Lingue e letterature straniere), Omar Chessa (professore ordinario della facoltà di Giurisprudenza), Marco Rendeli (professore associato della facoltà di Lettere e filosofia), Giorgio Pintore (professore associato della facoltà di Farmacia), avvocato Antonfranco Temussi (personale tecnico amministrativo dell’Università, responsabile del settore Gestione centri e consorzi), Paolo Enrico (ricercatore della facoltà di Medicina e Chirurgia). Il Consiglio degli studenti ha invece scelto come suoi rappresentanti Daniela Marredda e Luigi Vaira. Entrambi fanno parte anche del Consiglio di amministrazione dell’Università.


12 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
MEDICINA
Autoimmunità tiroidea
“Carenza iodica e autoimmunità tiroidea” è il tema del seminario scientifico itinerante che si terrà il 26 febbraio nel centro congressi del Caesar’s hotel con inizio alle ore 8,30. La riunione è stata organizzata dal dipartimento di scienze mediche internistiche” M. Aresu “dell’unità operativa complessa di endocrinologia e diabetologia dell’azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari con il patrocinio dell’associazione italiana della tiroide. Il seminario sarà presieduto dal professor Aldo Pinchera che trarrà anche le conclusioni e coordinato dal professor Stefano Mariotti che svolgerà una delle relazioni introduttive. Per iscriversi è necessario contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo mail pressing@gloriavitali.it o telefonare ai numeri 336.48.19.00-338.44.36.426.(j.b.)
 

13 - La Nuova Sardegna / Pagina 11 - Sardegna
Contro i tumori alla prostata nanotecnologie e tè verde La nuova sfida parte dall’isola
PIER GIORGIO PINNA 
SASSARI. Tè verde e nanotecnologie contro il tumore alla prostata. Detta così, la cosa può sembrare sorprendente. Invece è la realtà di uno studio Made in Sardinia appena pubblicato sul «Journal of Medicinal Chemistry», la più autorevole rivista scientifica nel settore chimico farmaceutico. Il team che ha ideato il sistema fa capo all’università di Sassari e alla Porto Conte Ricerche. È composto da giovani dinamici che hanno esplorato un nuovo campo di sinergie ottenendo risultati molto importanti con i pochi fondi a disposizione.
 «Il tè verde non è solo un toccasana per la mente e per lo spirito - spiegano i ricercatori Vanna Sanna, Mario Sechi e Gianfranco Pintus - I suoi estratti sono in grado di curare gli effetti di gravi patologie. E grazie al mix con le nano(bio)tecnologie si può arrivare a rimedi efficaci per arginare lesioni pre-maligne che in un caso su tre evolvono in cancro». Così, in alternativa a terapie che colpiscono in maniera indiscriminata cellule sane e malate, il team sardo ha messo a punto minuscole navette ingegnerizzate mille volte più piccole dello spessore di un capello. «Sono nanoparticelle capaci d’interagire in modo selettivo con le cellule dell’organo malato sfruttando principi attivi come quelli del tè verde», sottolineano gli studiosi.
Tutto è partito da recenti indagini cliniche secondo cui la bevanda amatissima in Oriente può aiutare a prevenire questa particolare forma di cancro. Da qui la predisposizione in laboratorio delle navicelle in grado di riconoscere i bersagli da colpire.
Ma come esattamente? E con quali meccanismi d’attacco? «Abbiamo lavorato per consentire alle nostre “nanoscopiche navette” di affrontare un piccolo-grande viaggio, dotandole di tutti gli strumenti perché fossero capaci di attraversare la membrana delle cellule e d’immergersi al loro interno - dicono Sanna, Pintus e Sechi, spiegando con parole semplici un processo complesso - In questo modo le nostre unità operative possono agganciarsi prima sulla superficie della cellula e poi, una volta dentro, rilasciare il principio attivo del tè verde che distrugge le cellule malate. Abbiamo pensato un po’ a tutto: sul guscio delle navicelle c’è uno scudo molecolare che le mette al riparo dai macrofagi, le sentinelle che con una controffensiva sono chiamate a difendere l’organismo dalle intrusioni».
L’idea è nata sulla scia delle analisi epidemiologiche condotte dal gruppo di Saverio Bettuzzi, professore dell’ateneo di Parma, Modena e Reggio. In un articolo pubblicato sulla rivista «Cancer Research» l’équipe emiliana ha evidenziato come la somministrazione ai malati di principi attivi come quello del tè verde, abbinata a tecniche terapeutiche, può essere di beneficio. Soprattutto nel controllo di alcune manifestazioni precoci del cancro alla prostata. Lo studio è stato condotto su 60 pazienti con lesioni pre-maligne ad alto rischio di tumore: col trattamento si è riusciti a prevenire la progressione della patologia o, in altri casi, a far diventare croniche le lesioni senza sviluppo del cancro. Alla luce dei risultati conseguiti nell’isola, si aprono altre strade. «Da un lato, si potrà lavorare su specifici obiettivi per migliorare l’azione e l’efficacia del meccanismo in chiave farmacologica - chiariscono gli studiosi dell’università di Sassari e della Porto Conte Ricerche - Dall’altro lato, i prototipi saranno sfruttabili nella nanochemioprevenzione durante gli stadi precoci del tumore alla prostata».
 
Team formato da esperti in tante materie vincenti le sinergie multidisciplinari 
SASSARI. È stato uno studio capace di mettere insieme sinergie e interventi multidisciplinari: dall’università di Sassari alla Porto Conte Ricerche guidata dal professor Sergio Uzzau. Il lavoro è nato infatti dall’interazione tra una dozzina di specialisti.
Protagonisti Mario Sechi (chimico-farmaceutico dipartimento di Scienze del farmaco), Vanna Sanna (nanobiotecnologa della Pcr), Gianfranco Pintus (biochimico di Scienze biomediche) nell’ambito del Progetto Cluster 2009 coordinato da Sergio Uzzau (medico del dipartimento di Scienze biomediche, oltre che amministratore unico della Pcr) e da Tonina Roggio (responsabile area ricerca e sviluppo della Pcr) per la tematica «Sviluppo e utilizzo di nanodevices». Hanno poi collaborato il chimico Anna Maria Roggio (Pcr), i biochimici Stefania Punzoni e Anna Maria Posadino, l’anatomico Pasquale Bandiera (tutti di Scienze biomediche), il chimico-farmaceutico Alessandro Arca (Scienze del farmaco), l’esperto in microscopia elettronica Salvatore Marceddu (Cnr). Preziosi contributi dal chimico Roberto Anedda (Pcr) e dal chimico-farmaceutico Nicolino Pala (Scienze del farmaco).
 

14 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Sardegna
Contraccolpi per le università dell’isola: forse la minaccia di altre sforbiciate inciderà anche sulle promozioni 
«Negli atenei assunzioni a rischio» 
Decreto milleproroghe, Sos dei ricercatori dopo le ultime scelte del governo 
Sassari, il rettore tranquillizza: per quest’anno nessun problema, sono ancora possibili correttivi 
PIER GIORGIO PINNA 
SASSARI. I ricercatori sardi lanciano un altro Sos. «Col milleproroghe nei nostri atenei le assunzioni si bloccheranno», dicono. La mazzata, oggi, col voto di fiducia sul decreto. C’è però chi non condivide quest’interpretazione e ritiene esistano spazi di manovra. È il caso del rettore di Sassari. «Il problema non si pone adesso - spiega Attilio Mastino - Per quest’anno siamo in grado di chiamare in servizio tutti i ricercatori che hanno finito o stanno finendo i concorsi. Il discorso potrà però riguardare il 2011-2012. Ma sono del parere che ci sia la possibilità di correttivi. Basti pensare ai massicci pensionamenti: stanno già determinando il positivo effetto di una diminuzione delle “uscite” per il personale e potranno compensare nuovi ingressi».
«A me sembra invece che qualcuno voglia uccidere l’università pubblica», sottolinea Valentina Onnis, a Cagliari leader della rivolta anti-Gelmini. Che chiarisce: «Nel decreto non è più previsto lo “sconto” per il calcolo delle spese sugli stipendi, cioè il meccanismo per cui lo Stato sottraeva dall’importo del Fondo annuale di finanziamento ordinario (Ffo) un terzo degli onorari pagati ai medici impegnati in attività a carico del servizio sanitario nazionale. Né sono comprese altre detrazioni, come l’ulteriore “sconto” per gli aumenti periodici degli stipendi e la quota delle convenzioni esterne con enti e istituzioni».
Finora, grazie a questi accorgimenti, nei bilanci di molti atenei era stato possibile restare al di sotto della percentuale del 90% del Ffo. Soglia sopra la quale vengono bloccate le assunzioni in tutti i settori. «Forse si pensava di spingere a comportamenti virtuosi - incalza la rappresentante della Rete 29 Aprile - Ma con l’attuale milleproroghe Sassari passerebbe dall’88,09% al 97,12% del Ffo e Cagliari dall’86,02% al 98,21%. Il che equivale a impedire, oltre a nuove assunzioni, le promozioni interne». Con risultati disastrosi, secondo Valentina Onnis: «Moriranno numerosi corsi di laurea. Alcune sedi saranno dichiarate tecnicamente fallite. E i giovani, quelli per i quali il ciglio della Gelmini s’inumidisce a comando, non diventeranno mai ricercatori a tempo determinato. Perché le risorse per la tenure-track, sbandierata dal ministro come innovazione fondamentale della legge, non ci saranno. Allo stesso modo, le migliaia di precari che sono stati illusi sugli effetti salvifici di questa normativa, avranno la conferma di un bluff fatto sulla loro pelle».
Negli ultimi 36 mesi gli atenei dell’isola hanno subìto sui Fondi ordinari tagli che in tutto sfiorano i 20 milioni. Dal 2008 al 2010 la dotazione del Capo di sotto è calata da oltre 133 milioni all’anno a poco meno di 128 (-8,39%). Nello stesso periodo il Capo di sopra è passato da più di 83 a 75 milioni e mezzo (-9,12%).
Tra le 58 università pubbliche italiane Sassari è in percentuale la quarta più colpita: la precedono solo Salerno, Catanzaro, Teramo.
Ma le sforbiciate ministeriali non sono fatte a caso: si basano sul rispetto di parametri che dovrebbero tenere conto di meritocrazia, premialità, capacità progettuali, investimenti e altri fattori ancora. Occorrerà dunque quanto gli atenei saranno capaci di recuperare il tempo perduto sotto questi profili. «A ogni modo non penso ci sarà da preoccuparsi - osserva Mastino - Se, come credo in concreto, riusciremo a trovare nuove risorse, potremmo migliorare l’entità del Fondo». «E comunque non abbiamo solo i “punti-credito” necessari per le assunzioni dei ricercatori riferite a quest’anno e al passato - è la conclusione del rettore - Con i risparmi derivati dal congedo di 80 dipendenti e grazie a nuove convenzioni potremo certificare ulteriori entrate. E quindi far fronte al mutamento normativo».


 
15 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
E in Rettorato arrivano i turchi 
Attilio Mastino ha ricevuto ieri una delegazione dell’università di Adiyaman. Via alla collaborazione 
SASSARI. Il rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, ha ricevuto ieri una delegazione dell’università turca di Adiyaman, città dell’Anatolia sud orientale, guidata dal rettore Mustafa Gunduz e composta da altri cinque docenti. La visita fa seguito a un precedente viaggio di alcuni docenti della facoltà di Agraria dell’Ateneo sassarese ed è finalizzata ad avviare un rapporto di collaborazione tra le due università nel campo della ricerca scientifica e della didattica. «È molto allettante - ha detto Mastino - la prospettiva di collaborare con l’Università di Adimayan, non soltanto per l’importante dimensione storica della Turchia ma anche per poter avviare uno scambio di conoscenze nei campi di studio di comune interesse come l’agricoltura».
All’incontro erano presenti anche il preside della facoltà di Agraria, Pietro Luciano, il vicepreside Michele Gutierrez, il direttore del Dipartimento di scienze zootecniche Giuseppe Pulina, e Pier Paolo Roggero, direttore del Centro di ricerca sulla desertificazione dell’Ateneo sassarese.
 
 
16 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Nuoro
Ateneo, Scienze forestali accoglie una delegazione della Turchia meridionale 
Gettate le basi per un accordo di partenariato tra l’università nuorese e quella di Adiyaman 
NUORO. Nessuna fuga dei corsi universitari da Nuoro. Anzi, l’università di Sassari vuole investire nel capoluogo barbaricino. Lo ha detto l’assessore comunale alla pubblica istruzione Paola Demuro e lo ha confermato il presidente del corso di laurea della facoltà di Scienze forestali Antonio Franceschini, ieri nei locali universitari di Carta Loi, durante un’occasione di studio internazionale.
Il consorzio universitario nuorese, ha gettato le basi per un partenariato con l’università di Adiyaman, città della Turchia meridionale, all’interno dell’Anatolia. I rappresentati dell’università turca sono arrivati in Sardegna dopo l’invito del rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino, e hanno espresso il desiderio di una visita all’università nuorese. Una buona occasione per un confronto serrato tra docenti del corso di Scienze forestali del capoluogo barbaricino e docenti turchi, che hanno sottolineato a più riprese le similitudini sotto il profilo ambientale tra la Sardegna e l’Anatolia. Un confronto che si trasformerà in futuro in progetti di collaborazione. A fare gli onori di casa, il presidente Franceschini che ha accolto una folta delegazione di colleghi: il rettore dell’università turca Mustafa Gunduz, il professore di agronomia Abuzer Yucel, il geologo Osman Parlak, gli assistenti Ferhan Gunduz (scienze sociali), Cigdem Sabag (economia rurale) ed Erhan Akca (esperto in mamagement). «Ringraziamo il rettore dell’università d Sassari per averci dato l’opportunità di questo confronto internazionale - ha detto Franceschini - I colleghi turchi hanno espresso la volontà di conoscere l’università nuorese e in particolare il settore forestale. Un territorio che presenta molte analogie con la loro terra d’origine. È per questo che collaboreremo nei vari ambiti disciplinari e scopriremo come vengono affrontate le problematiche legate all’ambiente, alla forestazione, alle colture nei due territori. Lavoriamo assiduamente non solo sul fronte dell’internalizzazione dell’università. Di concerto con il consorzio universitario, le amministrazioni comunale e provinciale, stiamo cercando di implementare l’offerta formativa a Nuoro, su cui Sassari vuole investire». «È chiaro anche dalle parole del professor Franceschini che l’università di Sassari è interessata a Nuoro - ha detto l’assessore Paola Demuro -. Vista anche la collaborazione in grande sintonia del consorzio universitario, Comune e Provincia. In questi giorni è in corso un’interlocuzione con l’università di Cagliari e Sassari per l’implementazione dei corsi. Riteniamo l’università un fattore di sviluppo fondamentale per il territorio. È in itinere anche una definizione dello statuto per la fondazione che sarà il nuovo contenitore giuridico che sostituirà del consorzio».

 
17 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Nuoro
Università, al via da maggio tre master per preparare i nuovi esperti della sanità 
NUORO. Nei mesi scorsi erano stati annunciati con orgoglio dall’allora commissario straordinario del Consorzio e da quanti, nell’università nuorese, ci avevano sempre creduto. Adesso, la notizia arriva direttamente dagli organizzatori del Crems, il centro di ricerca in economia e management in sanità e nel sociale, dell’università di Castellanza, in provincia di Varese: da maggio a settembre partiranno a Nuoro tre master per preparare i futuri esperti delle professioni sanitarie.
Il master apripista, di primo livello, sarà quello per «funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie». Il corso prepara, in sostanza, alla funzioni direttive, e ha già ricevuto il patrocinio del collegio infermieri di Nuoro.
Il secondo master di primo livello, invece, è per «Clinical risk management», e negli punta a migliorare i processi assistenziali che, come spiegano dall’università di Castellanza, «vedono come variabili prioritarie una novità nel panorama dell’alta specializzazione in ambito sanitario».
Il master verrà aperto in collaborazione con il collegio Ipasvi di Nuoro, la Provincia e Cittadinanzattiva, a partire da giugno. Il terzo master, invece, verrà attivato a settembre, e sarà un master di secondo livello. Preparerà i corsisti in «Management per dirigenti di struttura complessa». Per informazioni si può consultare il sito www.liuc.it. (v.g.)
 

18 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
Il futuro dell’Arst è sul metrò
Progetti per almeno 12mila pendolari: parla il presidente Giovanni Caria 
In costruzione il tratto per il policlinico Nel piano dell’ente chiesto il finanziamento di altri due tronconi 
ALESSANDRA SALLEMI 
CAGLIARI. La metropolitana per il policlinico è in costruzione, in tre anni si potrebbe stendere il tratto piazza Repubblica-piazza Matteotti e il prolungamento per Sestu dal policlinico. Sono i tronconi di una linea ad anello che qualche anno fa, Soru presidente della Regione, era diventata un’ipotesi da trasformare in progetto e finanziare con 300 milioni di euro. La somma non è più attuale, il tracciato che ricalca la ferrovia cittadina delle ex Complementari invece sì. Ci crede l’Arst nuovo modello, nato nell’ottobre scorso dalla riunione dell’azienda regionale di trasporti pubblici extraurbani su gomma con le ex ferrovie in concessione, una rete che un tempo aveva nell’isola oltre mille chilometri di binari, raggiungeva i paesi più remoti della Sardegna e di cui oggi sono rimasti 400 chilometri prossimi a diventare la più lunga ferrovia turistica d’Europa.
Tornando alla metropolitana di Cagliari: l’Arst ci crede perché il tracciato ad anello tocca i punti di arrivo e partenza dei pendolari che ogni giorno si riversano in città coi pullman e col treno delle Ferrovie dello Stato, dalla Sulcitana e dalla 131, e il metrò sarebbe il mezzo più veloce per raggiungere la destinazione dentro la città. La scelta di proporre i nuovi tronconi nasce dall’esatta osservazione delle abitudini e delle necessità dei pendolari, al 65, 70 per cento studenti, poi lavoratori, persone senza patente e anziani.
Ne parla il presidente, Giovanni Caria (nella foto): «L’Arst è interamente proprietà della Regione, è un braccio esecutivo, non spetta a noi la programmazione dei servizi di trasporto, ma contribuiamo anche noi alla progettazione dello sviluppo del sistema metropolitana leggera. Nel nostro piano di investimento chiediamo alla Regione il finanziamento di due segmenti che già da soli possono contribuire a risolvere alcuni problemi di mobilità. In piazza Matteotti arrivano e partono ogni giorno circa 12 mila persone, anche il troncone per Sestu assorbirebbe una larga richiesta di trasporto nell’hinterland, il metrò ha tempi di percorrenza inferiori a quelli dei pullman». Per piazza Matteotti ci vuole il consenso del comune di Cagliari: brucia ancora il no senza ripensamenti delle due giunte Delogu alla metropolitana leggera lungo la via Roma perché rovinava lo scenario e anche l’indifferenza delle successive giunte Floris. Una vicenda superata: tutti gli schieramenti in campo per le prossime elezioni parlano apertamente della metropolitana di Cagliari. Leggera: che è fattibile in tutto il percorso immaginato in un progetto di massima vecchio di diversi anni, mentre è sparito dal dibattito il sostegno alla metropolitana pesante, progetto da un miliardo e mezzo di euro con cantieri di grande impatto nella vita quotidiana per un certo numero di anni. L’Arst nella metropolitana vede il futuro del trasporto pubblico di massa e anche il proprio: «L’Arst ci vede una sua prospettiva di crescita. Abbiamo rinnovato il parco mezzi, adesso gestiamo i servizi urbani a Carbonia, Iglesias, Alghero, Macomer, speriamo di acquisire altri centri urbani, il fronte extraurbano è ben collegato, c’è qualche ramo secco sul quale interverremo. Un altro fronte di crescita sono i collegamenti veloci con gli aeroporti, ma non c’è dubbio che gran parte del futuro, anche economico, è rappresentato dalla metropolitana leggera dell’area vasta di Cagliari. Ci interessa molto il risultato del lavoro avviato dal Crimm, il centro ricerche universitario sulla mobilità che intende condurre una ricerca sulle motivazioni di chi già prende la metropolitana ogni giorno e di chi invece pur abitando a 300 metri e a 500 non la prende. Io credo che la cittadinanza sia matura per questo tipo di trasporto. Quando si arriva in piazza Matteotti e, dopo un’ora di pullman, si deve ancora aspettare un altro pullman, si capisce che il cittadino, in questo caso soprattutto lo studente, preferirebbe senza dubbio un mezzo che ha tempi di attesa più brevi e tempi di percorrenza più rapidi di quelli del bus cittadino. Già adesso, col piccolo troncone piazza Repubblica-Monserrato c’è affluenza e gradimento del servizio». Per la stazione dei bus di piazza Matteotti l’Arst bandirà un concorso di idee, «va ripensata» diceva ieri il presidente nell’ufficio di via Zagabria. Infine, un argomento da affrontare col Ctm è l’integrazione delle tariffe: per ora c’è quella metro-pullman urbano, ma si sente la necessità di affrontare l’unificazione di tutte le tariffe del trasporto pubblico. «Un argomento da riaprire», diceva Caria. Qualcuno dovrà farlo: Arst e Ctm non hanno contatti, ci vuole un terzo che si candidi come mediatore. La Regione? Magari proponendo anche l’acquisto di quote di Ctm, se casomai un giorno ce ne fossero in vendita.


 
19 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Quartucciu. Dibattito sulla mobilità nell’area vasta 
QUARTUCCIU. Venerdì, alla DomusArt-ex casa Angioni di via Neghelli a Quartucciu avrà luogo un incontro-dibattito, organizzato dalh’Associazione Culturale Bentu Nou, per riflettere sul tema della mobilità nell’area vasta di Cagliari. Interverranno il prof. Mauro Coni, docente presso la Facoltà di Ingegneria di Cagliari, che illustrerà il progetto di ammodernamento della SS 554 con l’eliminazione delle intersezioni a raso e la realizzazione di cavalcavia, rotatorie e nuovi svincoli, il prof. Italo Meloni, anch’egli docente presso la Facoltà di Ingegneria di Cagliari, che presenta il progetto per la rete metrotranviaria, che implementerà l’attuale linea Gottardo-Repubblica, collegando in rete tutti i comuni dell’area vasta. Infine il dott. Carlo Mannoni, ex dirigente della Regione, parlerà di programmazione e finanziamento delle infrastrutture. Seguirà un dibattito con gli amministratori regionali, provinciali e dei comuni dell’area vasta.(b.c.)
 
 
20 - La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
Borsa di studio
Il consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna, con l’obiettivo di ricordare la figura del presidente Francesco Cossiga, ha deliberato di assegnare, a partire dall’anno accademico 2011-2012, con periodicità biennale, una borsa di studio di euro 30.000 a giovani laureati nelle Università di Sassari e di Cagliari, che abbiano concluso i loro iter di studio con una tesi nella materia del Diritto costituzionale. La domanda deve essere inoltrata entro il 30 giugno 2011. Info: www.bancosardegna.it.
 

21 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
Da Herat alla Sardegna: il percorso di conoscenza di 3 ricercatori afghani 
L’iniziativa nasce dopo la missione della Brigata Sassari 
MARCO DELIGIA
 SASSARI. L’università come ponte per progetti all’insegna della cooperazione, scaturiti dalla missione della Brigata Sassari in Afghanistan, in accordo con la Regione e attraverso L’Enas (Ente acque della Sardegna). Una fonte di speranza per il paese dell’Asia centrale; tre ricercatori afgani dell’università di Herat sono approdati nell’ateneo sassarese, coinvolgendo la facoltà di Agraria e soprattutto la scuola di dottorato di ricerca in Ecosistemi forestali, agrari e ambientali, con sede anche a Nuoro e diretta dal professor Giuseppe Pulina.
 Ieri mattina, nell’aula dell’università centrale «Antonio Milella», è stato dato il «benvenuto» a Mohammad Alam Ghoryar, Mohammad Osman Karimi e Abdullah Halim. I tre ricercatori dell’università di Herat frequenteranno un corso triennale di specializzazione grazie a una borsa di studio della presidenza della giunta regionale e dall’assessorato regionale alla Pubblica istruzione e ad altre due borse di studio assicurate dall’Enas. L’importo delle borse di studio è di 48mila euro, che arriveranno dalla Regione distribuiti in tre anni, mentre l’Enas finanzierà 27mila euro all’anno. Il contributo verrà gestito dal Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale, che ha come responsabile il neocommissario Caterina Loi, intervenuta ieri per manifestare la soddisfazione e sottolineare l’importanza dell’iniziativa, occasione di crescita anche per la sede di Nuoro. Nella scuola di Scienze e Biotecnologie dei sistemi agrari e forestali, Ghoryar e Karimi frequenteranno indirizzi di specializzazione a Sassari mentre Halim sarà impegnato a Nuoro. Il rettore dell’ateneo turritano Attilio Mastino ha messo l’accento su programmi che vogliono estendere il grado di internazionalizzazione dell’università di Sassari e delle sue diverse sedi, con la specifica delega affidata al professor Giovanni Lobrano, e ha rimarcato il ruolo e l’impegno della Brigata Sassari per quanto riguarda le significative opportunità di cooperazione. Brigata Sassari, rappresentata ieri dal tenente-colonnello Giacomo Chessa. Sergio Vacca, docente dell’università di Sassari e presidente dell’Ente acque della Sardegna, ha illustrato i dettagli dei programmi sfociati nell’arrivo dei tre ricercatori afgani a Sassari. «L’Enas coadiuva la Brigata Sassari, nella cooperazione, già da un decennio, dalle missioni nei Balcani - ha ricordato Sergio Vacca -. In Afghanistan, un anno fa, è stata avviata un’attività di cooperazione da Enas e presidenza della Regione Sardegna per un progetto di sviluppo di rete idrica a Herat, con un accordo siglato assieme alla Brigata Sassari, che ha inoltre previsto un programma di scambio di saperi. E così l’università di Herat ha avanzato la richiesta di accogliere nell’ateneo sassarese tre ricercatori per un’esperienza di specializzazione».


22 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - sassari
Medicina clinica, sperimentale e oncologica 
Massarelli direttore del nuovo dipartimento 
SASSARI. Il professor Giovannino Massarelli è stato eletto direttore del nuovo Dipartimento di Medicina clinica, sperimentale e oncologica dell’Università di Sassari. Massareli, anatomico e oncologo, è stato alla guida dell’Istituto di Anatomia Patologica fino al suo scioglimento e, attualmente, ricopre anche il ruolo di consigliere di amministrazione dell’Università. Nel Dipartimento di Medicina clinica, sperimentale e oncologica confluiranno le strutture universitarie, intese come spazi, apparecchiature e laboratori, utilizzate dai docenti afferenti. «La costituzione di questo nuovo dipartimento - sostiene Massarelli - servirà a migliorare il coordinamento dell’attività di ricerca scientifica e didattica, integrando in modo efficace le diverse aree scientifico-disciplinari al fine di renderle più aderenti alle attuali realtà culturali e scientifiche. La neonata struttura dovrà inoltre impegnarsi nel realizzare una maggiore integrazione nei rapporti di collaborazione per la realizzazione di progetti nazionali e internazionali e favorire l’integrazione nel funzionamento delle scuole di specializzazione, dei dottorati di ricerca e dei master universitari».


 
23 - La Nuova Sardegna / Pagina 18 - Sassari
Una task force contro l’erosione costiera 
Ne faranno parte sindaci, Università, Cnr, Parchi e imprenditori 
SASSARI. «Un piano territoriale per arginare un fenomeno che ha gravi conseguenze ambientali ed economiche». È la ricetta della Provincia di Sassari per combattere l’erosione costiera va avanti da decenni con i suoi devastanti effetti sui principali litorali della costa nord occidentale dell’isola.
Per affrontare una situazione che ormai è di piena emergenza, il presidente della Provincia, Alessandra Giudici, l’assessore dell’Ambiente, Paolo Denegri, e quello della Programmazione, Enrico Daga, hanno deciso di proporre la costituzione di un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico e amministrativo.
La proposta verrà avanzata nel corso dell’incontro convocato per oggi alle 10 nella sala Angioy del palazzo della Provincia. Con una lettera inviata questa mattina, sono stati invitati a far fronte comune i sindaci di Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sassari, Sorso, Stintino, Valledoria e Villanova Monteleone, il rettore dell’Università di Sassari, i vertici sassaresi del Cnr, il presidente del Parco nazionale dell’Asinara, il presidente del Parco regionale di Porto Conte, il presidente della Camera di Commercio di Sassari, l’assessore regionale dell’Ambiente e il direttore dell’agenzia Conservatoria delle coste.
«Negli ultimi mesi abbiamo lavorato ad alcune iniziative per coinvolgere gli attori interessati in un processo coordinato di lotta all’erosione costiera», spiega l’assessore Paolo Denegri. «Attraverso sopralluoghi e studi si è verificata la necessità d’un piano territoriale - aggiunge - per arginare un fenomeno che ha preoccupanti ripercussioni sul piano ambientale e dal punto di vista economico».
Proprio per questa ragione, «al confronto, che deve andare al di là degli aspetti puramente scientifici, deve prendere parte anche chi tutela gli interessi dell’industria turistica», dice il presidente Alessandra Giudici per spiegare il coinvolgimento degli attori economici nel nascente gruppo di coordinamento. «Chiederemo adeguati finanziamenti a tutti i livelli di governo, a iniziare da quello comunitario», afferma l’assessore Enrico Daga. «Il settore Programmazione dell’amministrazione provinciale - assicura - è pronto ad assumere il coordinamento di qualsiasi iniziativa che vada in questa direzione».
 
 
24 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 – Galllura
UNIVERSITÀ
Tesseramento Cus
Nel punto Cus del Polo universitario di Olbia è possibile effettuare il tesseramento per l’anno accademico 2010/11. La tessera offre interessanti vantaggi per gli studenti che vogliono praticare l’attività sportiva a Olbia. Chi fa la tessera entro il 7 marzo potrà usufruire del servizio medico gratuito in aeroporto. (al.pi.)
 
 
25 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Gallura
Le celebrazioni spostate ad aprile, salta anche la visita dell’ammiraglio Marco Brusco 
Rinviata la cerimonia del Seamaster 
OLBIA. La cerimonia di chiusura del Seamaster organizzato dal corso di economia e management del turismo dell’università di Sassari in collaborazione con l’autorità portuale del nord Sardegna e la Direzione marittima è stata rinviata ad aprile. Annullata anche la visita del comandante delle capitanerie, l’ammiraglio Marco Brusco, impegnato in prima persona ad affrontare l’emergenza sbarchi dei clandestini a Lampedusa. La cerimonia conclusiva del master di specializzazione si terrà ad aprile. Ma la data non è stata ancora fissata dai vertici dell’ateneo. Un appuntamento importante per concludere il corso di alta specializzazione che apre nuove prospettive per l’università in città.
 
 
26 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
Oggi dibattito sulla chimica verde 
SASSARI. Cos’è realmente la tanto declamata chimica verde? L’annunciata proposta di riconversione del polo petrolchimico di Porto Torres stimola domande sul futuro del territorio del nord Sardegna a cui si vorrebbero trovare risposte. Tenteranno di farlo gli esperti e i lavoratori del settore nel corso dell’incontro «Chimica verde, un’alternativa per il territorio?» promosso, per oggi alle 17,30 al Circolo Anfiteatro Ferroviario dal Circolo Hutalabì e dal Circolo Ilaria Alpi.
L’iniziativa si propone, attraverso le relazioni divulgative e il successivo dibattito, di fornire informazioni utili per chiarire i termini di questa operazione e confrontare le opinioni degli esperti, fornendo così ai cittadini una prospettiva sulla quale ragionare. Interverranno Ugo Azzena, docente di chimica organica all’università di Sassari, Mauro Marchetti, responsabile Icb-Cnr di Sassari e Christian Marongiu, operaio e delegato sindacale Polimeri Europa.
 
    
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

 

Questionnaire and social

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