Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 March 2011
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
      
 
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 22
università
Parcheggio interno proibito ai ragazzi, auto in sosta nel fango a Sa Duchessa
Disagi per gli studenti delle facoltà che si trovano nella sede universitaria del magistero a Sa Duchessa. I ragazzi che arrivano in auto non possono più posteggiare nei parcheggi interni e sono costretti a utilizzare lo sterrato esterno al cancello. Stando alle dichiarazioni di alcune studentesse presenti nel forum online “Unibosca”, il parcheggio sarebbe del tutto vietato agli studenti. Una ragazza che firma con il nickname “Elyndas” racconta: «Mentre cercavo di entrare come sempre dal cancello di su, mi hanno detto che da oggi in poi non si potrà più parcheggiare. Ho detto che avevo il libretto per far vedere che ero di questa facoltà ma niente». Questo avveniva il 7 febbraio e il “cancello di su” citato è quello dell'ingresso di via Is Mirrionis.
Un'altra studentessa di Scienze della formazione, con il nickname di “Belier82” scrive: «Dopo le 11.30 l'ingresso è aperto a tutti. Prima fanno passare solo docenti, ricercatori e studenti dei master. Il fatto è che non è detto che poi si trovi parcheggio perché di solito sono già tutti occupati!».
Molte lezioni iniziano alle 9 e quindi gli studenti sono costretti comunque a parcheggiare in via Trentino. Il parcheggio sterrato, tuttavia, si riempie di fango ogni volta che piove e sono presenti spuntoni di roccia che possono danneggiare le auto.
ALESSANDRO MILIA
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale - Pagina 9
Tumori a Quirra, poligono nel mirino
L'Enea dovrà dire se ci sono rischi per la salute di chi ci lavora
Entro un mese i due nuovi consulenti della Procura del Tribunale di Lanusei dovranno chiarire tutti i dubbi che riguardano il rapporto tra guerre simulate e incidenza di tumori e malformazioni tra ovili e pastori.
Da ieri c'è un giudizio, imparziale e neutro, che incombe sul poligono di Perdasdefogu e Quirra. Entro un mese due consulenti dell'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) dovranno chiarire se le guerre simulate sono in grado di creare problemi alla salute degli allevatori di Quirra o che pascolano nel poligono.
CONSULENTI L'incarico è stato affidato ai due consulenti dal procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, che sta indagando sull'alta incidenza dei tumori registrata nella zona. Secondo uno studio dei veterinari delle Asl di Lanusei e Cagliari, dieci dei diciotto pastori con casa e ovile in un raggio di 2,7 chilometri dal poligono si sono ammalati di leucemia. E in quegli stessi allevamenti, nel corso degli anni, sono nati agnelli malformati, senza addome, con sei zampe, sordi. Gli esperti medici e veterinari dell'Enea, Marta Piscitelli e Fiorella Carnevali, dovranno stabilire se le polveri di guerra, le accensioni dei razzi, l'attività dei radar che controllano le traiettorie dei missili e gli spari delle forze Nato che da 60 anni si svolgono tra Perdasdefogu e Quirra rappresentino un rischio per chi abita o lavora vicino alla base.
L'INCHIESTA Uno studio ancora più importante se si pensa a quel che hanno accertato di recente la Procura di Lanusei e la Squadra mobile di Nuoro. Discariche di bersagli perforati da spari ritrovati dietro i cespugli all'interno dei 13 mila ettari del poligono, e poi un missile inesploso nel tratto di mare davanti all'isolotto di Quirra in mezzo ad altri ordigni rimasti nel fondale da decenni, armi utilizzate dai tedeschi negli anni 60 e nascoste sotto terra, quindi materiale radioattivo conservato, stando all'ipotesi investigativa, senza il rispetto delle norme di sicurezza.
URANIO In un deposito dove due ex soldati impiegati come magazzinieri si sono ammalati di linfoma, gli inquirenti hanno trovato quattro casse contenenti uranio 238, trizio e altri isotopi sconosciuti. In altre parti della base vecchi metal detector radioattivi, dimenticati da tempo: dovevano essere smaltiti dieci anni fa, sono rimasti tra Perdasdefogu e Quirra. Accanto agli alloggi dei militari.
Nei prossimi giorni, probabilmente domani, il materiale radioattivo verrà analizzato dal fisico nucleare dell'Università di Cagliari, Paolo Randaccio, nel bunker della Cittadella Universitaria di Monserrato. Operazione rinviata per motivi tecnici e impegni del docente universitario.
I RADAR Ieri la Squadra mobile di Nuoro ha sequestrato tutta la documentazione sui radar del poligono. Schede tecniche e quant'altro, compresi libretti di uso e manutenzione, regolamenti sulla sicurezza, conservati sia a Perdasdefogu, sia a Pisa nel Cisam, il centro sperimentale militare. Perché a causare leucemie e linfomi può essere l'esposizione non soltanto alle nanoparticelle causate da esplosioni o accensioni i razzi o alle radiazioni non segnalate e protette, ma anche lo stretto contatto con le emissioni dei radar.
LE REAZIONI Intanto ieri il coordinatore regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Michele Piras, si è unito a Legambiente, Pd e Cgil nella richiesta di bloccare le esercitazioni. «Il grave sacrificio di un territorio non può avere come ulteriore conseguenza la salute compromessa dei suoi abitanti. La base danneggia attività agro-pastorale e turismo». E gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico hanno annunciato che si costituiranno parte civile nel procedimento aperto dal procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi.
PAOLO CARTA
 
 
3 - L’Unione Sarda / Economia Pagina 214
Sassari I 30 anni di Confindustria
«Bravi imprenditori ma qui nell'Isola molti più ostacoli»
«...La nostra industria in questo momento è in ginocchio per gli elevatissimi costi di produzione...». Una frase pronunciata 30 anni fa da Fulvio Leoni, allora presidente della Confindustria di Sassari, e ripresa nella pubblicazione “Giovani imprenditori, ieri oggi e domani” edita per celebrare il trentennale. Ospite d'onore Federica Guidi, presidente nazionale dell'associazione.
La sua azienda produce sistemi elettromeccanici. Una donna manager che ha difeso il ruolo delle piccole e medie imprese, forza essenziale dell'economia italiana. «Nonostante la burocrazia, fardello insopportabile per le imprese, la carenza di investimenti in infrastrutture e l'eccessiva tassazione».
Ostacoli alla crescita ancor più nel Mezzogiorno: «Capisco le difficoltà che incontrate per competere con le aziende della penisola e non solo» ha detto. «Voi avete una tassa all'origine: il costo dei trasporti che spesso vi toglie concorrenzialità. Eppure ho conosciuto giovani imprenditori che sono stati capaci di trasformare l'azienda di famiglia in un'eccellenza nel loro settore».
Fra questi, il presidente Pietro Rau (39 anni, figlio dell'amministratore delle omonime distillerie), il suo vice Pasquale Taula (33 anni, titolare di un'azienda di veicoli industriali), Paolo Pinna (figlio di Antonino, fondatore dell'omonima azienda casearia di Thiesi), Luca Filigheddu, imprenditore edile che ha saputo diversificare la sua attività nel settore turistico.
Nella sua relazione Pietro Rau si è soffermato sul rapporto banche-imprese: «Con il tempo e le tecnologie è diventato più freddo e informale - ha detto Rau. L'idea dell'imprenditore, la sua filosofia aziendale e il suo business plan contano nulla se non può garantire il credito con le proprietà. Questo è un limite che dobbiamo superare insieme perché le banche hanno bisogno di noi come noi abbiamo bisogno di loro».
La manifestazione, aperta dai presidenti di Confindustria del Nord Sardegna e di quella regionale, Stefano Lubrano e Massimo Putzu, e dal rettore Attilio Mastino («c'è sempre più bisogno di collaborazione fra Università e impresa»), si è chiusa con una tavola rotonda coordinata da Giacomo Mameli cui hanno partecipato Nadio Delai e Francesco Pigliaru.
GIBI PUGGIONI
 
 
4 - L’Unione Sarda / Economia - Pagina 15
Welfare. Presentato il pacchetto del ministro Sacconi
Mamme lavoratrici, c'è il telelavoro
Il telelavoro in alternativa ai congedi parentali o facoltativi; una banca ore; orari flessibili in entrata e in uscita entro i primi 3 anni di vita del bambino; la trasformazione temporanea del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale per i primi 5 anni del bambino o per assistere genitori e familiari; giornate “lunghe” con orari concentrati dei propri turni. Queste alcune novità contenute nella bozza delle linee guida sulla conciliazione dei tempi di lavoro e di famiglia presentata dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, alle parti sociali. Le misure avrebbero una detassazione al 10%.
Misure di aiuto per le lavoratrici madri ma anche per i padri. La rimodulazione degli orari e dei tempi di lavoro e le politiche aziendali di conciliazione possono beneficiare di misure fiscali di detassazione del salario nell'ambito di accordi di secondo livello che aumentano produttività ed efficienza. Si prevede la costituzione di asili nido aziendali e interaziendali, accompagnati anche dalla possibilità di usufruire di due settimane per l'inserimento dei bimbi alle scuole materne e al primo anno di elementari. Oltre all'erogazione da parte del datore di lavoro di buoni lavoro per lo svolgimento da parte di terzi di prestazioni di lavoro occasionale accessorio per attività domestiche e di cura. Al rientro dalla maternità, inoltre, alla mamma dovranno essere garantite le stesse mansioni.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia - Pagina 21
università
Otto laureati in Economia
Ieri pomeriggio otto studentesse e uno studente si sono laureati in Economia del turismo: all'interno dell'aula Robert Engle, nell'aeroporto Costa Smeralda, i neodottori hanno esposto le loro tesi alla commissione presieduta dal professor Francesco Morandi. Serena Ghiani, 26 anni di Mogoro, si è laureata con 87; Sabrina Ladu, 29enne di Olbia, 90; Maddalena Lai, di Onifai, con 88; l'olbiese di 22 anni, Andrea Pandolfi, con 101; Piera Piras, lulese, con 84; Fabiola Saiu con 89; Tiziana Dalu, di Siniscola, con 90; Ilaria Fancello, di Dorgali, 25 anni, voto 88. Grazia Alessandra Branzini, olbiese, 91. Supportati da un tifo da stadio (sono apparsi persino corni e trombe) gli studenti hanno fatto le foto di rito con i parenti e ringraziato i professori. Chiusa questa esperienza, è arrivato il momento di decidere cosa fare: Tiziana Dalu e serena Ghiani faranno la specialistica a Sassari, dunque hanno scelto di continuare gli studi prima di affrontare il mondo del lavoro. Sabrina Ladu non ha ancora deciso: «Forse farà la specializzazione anche io, non ho ancora deciso. È stato molto utile laurearsi in questo corso di Olbia, secondo me è in assoluto il più adatto alla realtà sarda». Maddalena Lai, invece, dice: «Sto facendo un tirocinio nell'Agenzia delle entrate, quindi punto a inserirmi in quel contesto. Aspetterò il concorso». Questa mattina, a partire dalle 10,30, ci sarà un'altra sessione. ( c. c. )
 
 
6 - L’Unione Sarda / Oristano e Provincia - Pagina 17
cultura
In stampa il volume “Tharros Felix”
È stato pubblicato da Carocci il quarto volume di “Tharros Felix”, collana di studi nata dalla collaborazione tra il Dipartimento di storia dell'università di Sassari e il Consorzio Uno nell'ambito degli studi universitari della sede gemmata di Oristano.
I principali curatori sono Attilio Mastino, rettore dell'università sassarese, Pier Giorgio Spanu, docente di archeologia cristiana e medievale, Alessandro Usai, direttore archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Cagliari e Sassari, e Raimondo Zucca, titolare della cattedra di storia e archeologia del Mediterraneo antico. Partendo dalla recente scoperta del sito di Sa Osa di Cabras, la prima parte di Tharros Felix ripercorre l'evoluzione, in fase prenuragica e nuragica, degli stanziamenti di una comunità di sardi alle foci del Tirso.
Segue un approfondimento dell'incontro tra nuragici e fenici e l'analisi di alcuni aspetti della costa occidentale sarda: la localizzazione del mito greco dei Tespiadi nel Sinis di Monte Prama e la portualità di Tharros in epoca antica e medioevale. Si tratta di un'altra importante opera che aiuta a ricostruire scientificamente una parte importante di storia.
 
 
7 - L’Unione Sarda / Esteri - Pagina 11
Germania Duro colpo per la Merkel
Il ministro copione si è dimesso: decisione dolorosa
BERLINO Fino a qualche giorno fa diceva che le ipotesi di sue dimissioni erano un «nonsenso», ma alla fine il ministro della Difesa tedesco, il giovane aristocratico stella nascente dei conservatori, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), ha lasciato tutti gli incarichi politici, sommerso dalle accuse di plagio della sua tesi di dottorato.
Il trentanovenne barone bavarese ha inflitto un duro colpo alla sua più fedele sostenitrice, la cancelliera Angela Merkel, che lo ha difeso fino all'ultimo. In vista delle prossime elezioni regionali, la Merkel voleva tenerlo al suo fianco a tutti i cosi, ma ha dovuto rassegnarsi, anche se con grande dispiacere.
«Mi dimetto dai miei incarichi politici», ha annunciato Guttenberg. «Questa è la decisione più dolorosa della mia vita», ha aggiunto. E poi: «Sono sempre pronto a combattere, ma ho raggiunto i limiti della mia forza», ha commentato, riferendosi alla valanga di critiche che lo ha travolto e che negli ultimi giorni cominciava ad arrivare, oltre che dell'opposizione, anche da esponenti della maggioranza.
La Merkel ha perso così il suo ministro più popolare, sul quale contava per avere una marcia in più in questo «super anno elettorale», dopo la recente pesante sconfitta ad Amburgo. La cancelliera non ha nascosto il suo dispiacere: «Ho accettato la sua richiesta a malincuore», ha commentato, dicendosi «sorpresa» della decisione.
Il prossimo appuntamento elettorale della Cdu è il 20 marzo in Sassonia-Anhalt, un Land dove i conservatori governano insieme all'Spd e dove la presa di Guttenberg sull'elettorato sarebbe stata utile.
Indipendentemente da come andrà il voto, tuttavia, molti in Germania pensano che lo scandalo della tesi copiata abbia danneggiato l'Unione (Cdu-Csu) e i valori che essa rappresenta.
Un danno ampliato dell'ostinazione con la quale la Merkel ha difeso per giorni Guttenberg nonostante le prove del plagio (circa i 2/3 della tesi di dottorato in giurisprudenza sarebbero stati copiati) e il ritiro del dottorato da parte dell'Università di Bayreuth.
Sulla vicenda era intervenuto anche il presidente del Bundestag, il conservatore Norbert Lammert (Cdu), commentando che il caso rappresenta un «chiodo nella bara della fiducia nella nostra democrazia».
Parole forti, quindi, che alla fine Guttenberg non ha potuto ignorare, anche se per la Spd le dimissioni sono «tardive». Ma soprattutto, secondo l'opposizione, il danno maggiore lo ha subito la Merkel
Guttenberg ha copiato da numerosi testi e su di lui pende già una denuncia per possibile violazione del diritto d'autore.

 
8 - L’Unione Sarda / Prima pagina
Dietro le parole del premier
La scuola pubblica, dove latita la qualità
di Raimondo Cubeddu  
È ben possibile, anzi probabile, che i due recenti interventi di Berlusconi, rispettivamente sulla scuola pubblica e sull'«invadenza» dello staff del Capo dello Stato sul processo di formazione delle leggi, siano motivati dall'intenzione di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dalla ripresa dei processi a suo carico. Tuttavia quelle uscite, a prescindere dal loro intento polemico e dalle reazioni che hanno suscitato, meritano una riflessione non occasionale.
Per quanto concerne la scuola pubblica vi sono ormai molte analisi che mettono in luce come la sua qualità, comparata a quella di altri Paesi, sia piuttosto scarsa. Forse migliore di quella delle scuole private, ma comunque scarsa. La riforma Gemini si proponeva di risolvere tale situazione ma, a quel che dice lo stesso Berlusconi, per ora i risultati non sono stati soddisfacenti. Non sappiamo con esattezza quali siano i valori familiari che dovrebbero essere tutelati, ma è abbastanza evidente che se si mandano i figli a scuola è per lo meno possibile che lì i ragazzi acquisiscano informazioni e conoscenze che sono diverse da quelle che avrebbero potuto acquisire se fossero rimasti a casa. E in realtà li si manda a scuola proprio perché ciò avvenga. Stiamo così sperimentando un'acquisizione della scienza politica secondo la quale è molto difficile cambiare le mentalità e i valori condivisi tramite leggi. Ma il fatto che i docenti applichino i princìpi della riforma in maniera diversa da quello che era lo spirito del legislatore, significa tanto che quello spirito i docenti non lo condividono, quanto che in questi decenni gli sforzi del Governo di promuovere una cultura di massa consona ai suoi ideali o sono falliti o non hanno dato ancora i risultati sperati. Per semplificare, questo potrebbe essere attribuito allo scarso investimento della maggioranza nel promuovere una cultura consona ai propri valori.
Il caso della puntigliosità dello staff presidenziale sulla formazione delle leggi è parzialmente diverso. Un minimo di storia costituzionale consente di percepire quanto in questi decenni si sia modificata la funzione del Capo dello Stato e di quante altre normative (anzitutto dell'Ue) deve ormai tener conto il procedimento legislativo. E tuttavia, anche in questo caso, si potrebbe osservare che se il Consiglio dei ministri, i ministeri e i gruppi parlamentari si fossero dotati di staff tecnici adeguati ai tempi e alla loro complessità, forse si sarebbe potuto evitare di incorrere in errori, o sviste formali, che hanno suscitato le riserve del Capo dello Stato.
Per concludere, ma senza escludere che talora ci sia una volontà di intralciare l'operato del Governo, alla complessità dei tempi si può rispondere efficacemente soltanto promuovendo ed elaborando strumenti culturali adeguati. Per quanto motivate e legittime, le rimostranze servono a poco, se non altro perché rischiano di far passare tutto per discutibile ed inconcludente polemica politica.
 
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Cagliari
Nuovi manager “mediterranei” 
Nasce il Memes, prima scuola post universitaria 
CAGLIARI. È stata costituita ieri la prima scuola internazionale post universitaria di management della Sardegna, a vocazione mediterranea. La scuola è il frutto di un’iniziativa comune di Università agli Studi di Cagliari, Agenzia regionale per il Lavoro, Sardegna Ricerche, Banca di Credito Sardo e Confindustria Sardegna Meridionale. Ieri i partner hanno formalmente sottoscritto l’atto costitutivo dell’associazione che dà il via alla fondazione della scuola, chiamata “Mediterranean Management and Entrepreneurship School”. L’obiettivo primario - si legge in una nota stampa - è quello di formare laureati e trasformarli in figure professionali utili allo sviluppo del sistema delle imprese e, più in generale, di sostenere il processo di sviluppo economico della Sardegna in relazione al Mediterraneo.
«L’area cui deve necessariamente fare riferimento il nostro sistema economico - spiegano nella nota stampa i fondatore del “Memes” - è caratterizzato oltre che dai noti ed universali problemi della competitività e della globalizzazione, dai più recenti problemi derivanti dalla rottura dei delicati equilibri politici, sociali ed economici sui quali si reggevano le economie dei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente». L’intento dell’istituto è quello di rappresentare una sorta di ponte “formativo” tra il mondo universitario e quello del lavoro, per aiutare i laureati a riconoscere e sviluppare le loro potenzialità e qualità. Ma l’attenzione è puntata anche sul ruolo “geostrategico” del capoluogo, da sempre proiettato a diventare un punto di eccellenza nei settori della ricerca e dell’innovazione, con riferimento ai settori dell’ICT e della green economy. Alla sottoscrizione dell’atto costitutivo hanno partecipato il rettore Giovanni Melis, il direttore dell’Agenzia regionale Stefano Tunis, quello di Sardegna Ricerche Enrico Mulas, il direttore generale della Banca di Credito Sardo, Giuseppe Cuccurese, e il presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, Alberto Scanu.
 
 
10  - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari
La Guidi: «Nell’isola imprese d’eccellenza, poche infrastrutture»
La presidente nazionale a Villa Mimosa: «Defiscalizzazione per l’imprenditoria giovanile»
SASSARI. «La Sardegna vanta molte eccellenze nel campo imprenditoriale, ma deve puntare a migliorare la rete infrastrutturale per garantire che i prodotti possano spostarsi velocemente e senza costi aggiuntivi rispetto ad altre realtà». Un occhio ai problemi isolani, ma ieri per Federica Guidi, presidente nazionale dei giovani di Confindustria, è stato soprattutto un giorno di festa: ospite a Villa Mimosa dove si celebrava il trentennale del Gruppo giovani.
Nella sede di via IV Novembre, l’imprenditrice bolognese che guida le forze fresche del mondo produttivo è arrivata in chiusura di mandato. Il 29 aprile si terranno le elezioni per il rinnovo ai vertici e l’altro ieri sono state ufficializzate le candidature per la sua successione. In corsa ci sono il fiorentino Jacopo Morelli, 35 anni, da dieci imprenditore, di prima generazione, nell’arredamento, oltre che attuale vice della Guidi. E poi il piemontese Dario Canavesio. Ieri Morelli era tra gli invitati e i giovani della Confindustria sarda lo sosterranno nella scalata. Federica Guidi ha ricordato che Villa Mimosa e Sassari hanno un posto particolare nella sua carriera di testimone dell’imprenditoria giovanile: «Qui, feci l’ultimo incontro della campagna elettorale di tre anni fa e fu il vostro direttore Marco Tarantola, che ringrazio, a spingermi ad andare avanti. Oggi sono ritornata quando il mio ruolo di dirigente dell’associazione volge al termine». E le resterà un ricordo tangibile. I colleghi hanno voluto omaggiarla con «su coccu», il portafortuna sardo che allontana il malocchio.
In questi tre anni il mondo economico ed industriale si è ritrovato ad affrontare una delle crisi più pesanti e se una reazione c’è stata lo si deve anche ai giovani, che in Confindustria sono rappresentati da 13 mila imprese associate. «Giovani che sono il futuro di tutti noi e sono pronti a sostenere lo sviluppo, portando dinamismo, innovazione e capacità», ha detto Guidi. Ma per spingerli a scendere nell’arena un sostegno non guasterebbe. «Non mi riferisco a incentivi a pioggia, ma piuttosto alla defiscalizzazione». Un tema, questo, «che potrebbe entrare nell’ambito più ampio della riforma fiscale».
Per ricordare il suo trentennale il Gruppo Giovani imprenditori ieri ha promosso un convegno e presentato il libro, curato dal giornalista della Nuova Sardegna Andrea Sini, che ripercorre le tappe di un percorso iniziato (ed è proprio vero che i cicli della storia si ripetono) in un periodo in cui la congiuntura economica era altrettanto difficile. Anche se lo scenario ora è diverso. Il presidente Pietro Rau e il vice Pasquale Taula hanno chiamato a una riflessione corale relatori e partecipanti. Palpabile la voglia di fare squadra e il clima da grande famiglia che accomuna l’impresa. E non solo perchè in famiglia ci si tramandano gli incarichi. Dalle testimonianze di Pierluigi Pinna (Caseificio Pinna di Thiesi) e di Luca Filigheddu (gallurese attivo nei settori dell’edilizia e del turismo) uno spaccato di vecchie e nuove realtà.
Dopo gli interventi di saluto e di augurio dell’assessore comunale alle attività produttive Gianni Carbini, della presidente della Provincia Alessandra Giudici, del rettore dell’Università Attilio Mastino, oltre ai presidenti di Confindustria Nord Sardegna Stefano Lubrano, e Confindustria Sardegna Massimo Putzu, si è aperta una tavola rotonda condotta dal giornalista Giacomo Mameli. In cui si è parlato soprattutto di merito, competenze e ruolo dei giovani. Francesco Pigliaru, economista, prorettore dell’università di Cagliari ed ex assessore della giunta Soru, parafrasando il titolo di un noto film, ha affermato che «il nostro non è un paese per giovani» e «non si investe abbastanza sui talenti: riconosciuti dal capitalismo familiare, ma non abbastanza dalla società». Eppure si può invertire la tendenza lavorando su tre direttrici, «tutte a costo zero». Un’Università che premi il merito, innanzi tutto. L’economista ha annunciato che il 15 per cento dei ricercatori dell’ateneo cagliaritano non ha prodotto alcuna pubblicazione negli ultimi cinque anni. Un dato che fa riflettere. Altra riforma, a costo zero, l’abbattimento delle corporazioni professionali. Infine, una maggiore flessibilità del mercato del lavoro. Nadio Delai, ex direttore del Censis e di Raiuno, ha redarguito sulla «necessità di far crescere i giovani» spesso visti dai più anziani come pericolosi competitor. E per Alessandro Laterza, della commissione cultura di Confindustria, un dato positivo c’è: la vitalità dimostrata dalle imprese anche nei momenti più bui. Ma il manifesto della ricorrenza è diventato la frase di Albert Einstein citata da Massimo Putzu: «La vera crisi è la crisi dell’incompetenza».
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Gallura
UNIVERSITÀ
Esami di laurea
Si concludono oggi alle 10.30 le lauree della sessione straordinaria dell’anno accademico 2009/2010 del corso in Economia e imprese del turismo. I laureandi: Alessandra Maccarrone, Filomena Avellino, Serena Di Mambro, Vanessa Dondon, Alessia Matzuzzi, Roberta Fadda, Riccardo Corongiu. (al.pi.)
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Cagliari
Lite in giunta sul Bilancio, poi torna il sereno 
Muro contro muro sull’approvazione del progetto “Fai un’impresa” 
Il Pdl non voleva finanziare la proposta dell’assessore Putzu 
ORISTANO. Passa il Bilancio senza contrasti? In realtà sotto la crosta di una riunione di giunta apparentemente tranquilla, le scosse telluriche ci sono state e hanno rischiato per l’ennesima volta di far crollare le fondamenta dei precari equilibri su cui si sta reggendo la giunta Nonnis. Se su quasi tutti i punti c’è stata quasi calma piatta, sul finanziamento del progetto “Fai un’impresa” si è rischiato lo tsunami. Si è infatti arrivati al muro contro muro quando tre su quattro degli assessori del Pdl presenti alla riunione (Andrea Lutzu, Marzio Schintu e Luca Faedda) si sono opposti al finanziamento proposto dall’assessore al Lavoro, Alessio Putzu. Il veto su quei trecentomila euro, nato per motivi riconducibili ai contrasti tra le verie anime della maggioranza, rischiava di affossare l’unico progetto che riguarda il gravoso problema dell’occupazione giovanile. Tanto più che i ragazzi stanno già affrontando i tirconi formativi grazie alla collaborazione con l’Università. La discussione si è fatta incandescente, quando l’assessore Putzu ha fatto intendere di non voler indietreggiare. Alla fine ha trovato l’appoggio del sindaco e dell’assessore Lisini che, pur appartenendo al Pdl, si è impegnato a garantire che il progetto venga finanziato. L’assessore Alessio Putzu intanto non ha voluto fare commenti sull’agitata riunione di giunta. Si è invece soffermato sull’importanza del progetto: «Era un obiettivo mio e del programma e vado avanti su questa strada. Sono lieto che si sia trovata la sintesi, specialmente perché il progetto riguarda l’universo del lavoro giovanile. Problema non da poco in questo momento». Capitolo chiuso, ma sommovimenti sempre all’ordine del giorno e oggi si va in Consiglio, con la sfera magica per capire cosa potrà accadere. (e.c.)
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 10 - Cagliari
Bolotana. L’iniziativa organizzata dall’associazione Passiflora 
Il borgo di Badde Salighes ospiterà «Il mese della cultura» 
FEDERICO SEDDA 
BOLOTANA. Il borgo di Badde Salighes, sulla montagna di Bolotana, ospiterà una serie di appuntamenti culturali che si protrarranno per tutto il mese di marzo, a cominciare da sabato prossimo e fino al 26 marzo. L’iniziativa è stata battezzate «Il mese della cultura».
È promossa dall’associazione naturalistico-culturale Passiflora, che, nel villaggio fondato alla fine dell’Ottocento dall’ingegnere inglese Benjamin Piercy, gestisce la xiloteca (mostra del legno con indicazione botanica) e le visite guidate a villa Piercy.
«Il programma - spiega la presidente dell’associazione, Stefania Pisanu - si articola in quattro convegni con temi diversi che riguardano la divulgazione scientifica legata alla botanica, all’ambiente e alla ricerca. Sono previste anche escursioni archeologiche lungo i sentieri del Marghine».
Una trentina i relatori coinvolti nei convegni che si terranno, con inizio alle 10, nella sala congressi dell’ dell’hotel «Borgo Antico», a poca distanza dalla xiloteca. L’iniziativa è supportata dai dipartimenti di Scienze botaniche, ecologiche e geologiche, di Economia e sistemi arborei, di Scienze agronomiche e genetica vegetale, di Protezione delle piante e di Zoologia dell’università di Sassari. Si comincia sabato 5 marzo con il convegno sul tema «I giovani e la ricerca».
Lo stesso argomento verrà trattato anche nell’incontro successivo che si terrà il 12 marzo. Un gruppo di ricercatori dell’ateneo sassarese tratterà vari temi che vanno dalle metodologie di ricerca sul campo, alle tecniche di gestione della flora, dall’evoluzione di suoli, alle nuove tecniche di monitoraggio.
Verranno esposti, insomma, i lavori mandati avanti nei siti ambientali e nei laboratori di ricerca dai giovani ricercatori dei dipartimenti scientifici. Sabato 19 si parlerà, invece, di funghi e licheni (prima sessione) e di archeologia (seconda sessione) con il coinvolgimento del gruppo micologico nuorese e della cooperativa Esedra di Macomer.
Il giorno dopo è prevista un’escursione. La serie di convegni si concluderà il 26 marzo con interventi riguardanti la fauna della Sardegna. Per ulteriori informazioni consultare i siti: www.assopassiflora.com e info@assopassiflora.com.
 
    
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
 

Questionnaire and social

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