Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 September 2011

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
No agli impiegati nel Cda dell'Ateneo?
Melis sotto accusa. Il Magnifico respinge gli addebiti
 
«La presenza dei rappresentanti del personale tecnico e amministrativo nel Cda è inutile, dannosa e destabilizzante per l'Ateneo». Una dichiarazione che, come sostengono i sindacati, il rettore Giovanni Melis avrebbe fatto durante la riunione del 15 settembre. «Un giudizio inaccettabile e indegno, soprattutto perché proviene dalla più alta carica dell'Università che dovrebbe rappresentare tutti», attaccano i rappresentanti sindacali. Ma il rettore non ci sta: «Mai messo in discussione il contributo positivo del personale tecnico-amministrativo. Lunedì incontrerò i rappresentanti del personale per tutti i chiarimenti necessari», replica Melis.
Lo scontro è arrivato subito dopo la votazione a un emendamento che prevedeva di inserire, nel nuovo Statuto, un componente in Cda eletto tra il personale tecnico amministrativo. Istanza approvata con 7 voti favorevoli, 6 contrari e 6 astenuti. Il risultato, fanno sapere i rappresentanti sindacali, avrebbe mandato su tutte le furie il rettore che si sarebbe fatto scappare la frase incriminata. Con un'aggiunta: «Questa categoria si è sempre interessata delle sue piccole cose, senza contribuire alle attività di didattica e ricerca». Un consigliere, a quel punto, ha chiesto la conta dei voti e si è svolta una seconda votazione che ha portato alla bocciatura dell'emendamento. «Un passaggio illegittimo», attaccano i componenti dei sindacati universitari Cgil, Cisl, Uil, Sisal, Cisapuni e Rsu. Sulle parole del rettore si chiede «una spiegazione immediata».
Il chiarimento arriva dallo stesso Melis: «Ricordo che lo Statuto è ancora nella fase preliminare della discussione politica. Non ci sono ancora decisioni formali perché questo strumento dovrà ancora essere approvato, nella stesura finale, dalla commissione, dal Consiglio di amministrazione e dal Senato accademico». Il rettore spiega che «i rappresentanti del personale chiedevano di migliorare la loro presenza negli organi di governo e nell'elezione del rettore. Richieste riconosciute, a parte quella sul Cda: la loro presenza sarebbe in contrasto con la logica funzionale dell'Ateneo che orienta la formazione dello Statuto». Sulla frase che ha fatto alzare il polverone, Melis è sereno: «Mai stato messo in discussione il contributo del personale tecnico-amministrativo. Lunedì, comunque, incontrerò i loro rappresentanti». ( m. v. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Università
Decadenza, il Rettore: mille studenti interessati
 
«Gli studenti immediatamente interessati dal provvedimento di decadenza superano appena il migliaio e non rischiano di perdere il percorso compiuto fino ad oggi, ma sono semplicemente invitati ad accelerare il sostenimento degli esami e rimodulare il proprio percorso didattico in base ai nuovi ordinamenti». Lo precisa il Rettore dell'Università, Giovanni Melis, in seguito all'interrogazione presentata in Consiglio regionale dagli esponenti del Pd Barracciu, Meloni e Bruno. «Le facoltà dell'Ateneo - spiega Melis - stanno operando per facilitare il recupero degli esami e consentire i passaggi di corso. Esiste un certo numero di pseudo-studenti che a distanza di oltre 15 anni di iscrizione ai corsi quadriennali non hanno superato nemmeno un terzo degli esami previsti».
Non è d'accordo Pierpaolo Batzella, del comitato decadenza studi, che contesta i numeri di Melis: «Il Rettore minimizza. Gli studenti che andranno a decadere non sono mille, ma molti di più. Sono più di mille solo in Giurisprudenza, è possibile verificarlo direttamente dal sito internet della facoltà».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 19 - Edizione NU)
«No a un unico Ateneo»
Il Pd boccia la proposta del neo comitato
Prime critiche all'iniziativa di creare una sola università sarda
 
L'Università nuorese secondo il Pd. Come in una chiacchierata tra amici, davanti a una platea praticamente monocolore, con qualche sporadica eccezione, parte dal 1990 e dall'accordo di programma del 1992 mai attuato, il Partito democratico di Nuoro per parlare di “rinascita” e difendere le recenti scelte fatte dal team Consorzio universitario, Comune e Provincia, sia in merito all'attivazione dei nuovi corsi finiti negli ultimi tempi sotto i raggi x di parte dell'opposizione, sia all'istituenda Fondazione.
IL CONSORZIO «L'iter sulla Fondazione si chiuderà entro la fine del mese», fa sapere il commissario straordinario del Consorzio Caterina Loi. All'indomani del rilancio da parte dei consiglieri comunale e provinciale di minoranza Marcello Seddone ed Efisio Arbau di un'unica università per la Sardegna, proposta bocciata da tutti i relatori perché «non confortata da alcuna statistica», le forze di governo cittadino ieri all'Eurohotel snocciolano slide, dettagli tecnici e cifre per illustrare la loro verità sulle convenzioni con Sassari e Cagliari e sull'offerta formativa nel capoluogo barbaricino per i prossimi anni. Obiettivo - rimarca il segretario cittadino Francesco Manca (accanto a lui il vice Antonio Arghittu) -«informare la comunità, senza voler scrivere alcun libro dei sogni su quanto è stato già fatto e quanto realmente è possibile fare, attraverso un'operazione quanto più laica e obiettiva possibile».
I RELATORI Al tavolo, oltre la stessa Loi, il sindaco Alessandro Bianchi, il presidente della Provincia Roberto Deriu, l'assessore comunale Paola Demuro, la delegata provinciale Franca Carroni. Cinque i cavalli di battaglia firmati Pd: Scienze forestali e ambientali, Scienze infermieristiche e Diritto delle amministrazioni e delle imprese (peserà per 9 milioni 632 mila euro in 16 anni, 51 per cento di lezioni a Sassari 41 a Nuoro), la laurea magistrale Sistemi forestali e ambientali, due specializzazioni post lauream afferenti alla facoltà di Lettere.
NUOVE OPPORTUNITÀ Frasi chiave della serata: «Sinergia, opportunità per tutti, consolidamento del risultato per il futuro, collaborazione tra le istituzioni, ricerca». In linea tutti i relatori: «Da soli non si va da nessuna parte», ammonisce Demuro. Bianchi, Deriu e Franca Carroni, nei loro interventi, ormai a tarda ora, sottolineano le nuove opzioni come «le migliori possibili nella situazione attuale e sicure strade di sviluppo economico che avranno importanti ricadute occupazionali per tutto il territorio».
Francesca Gungui
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Quartu Quartieri (Pagina 29 - Edizione CA)
Scavi nel nuraghe
L'obiettivo è aprirlo alle visite turistiche
LITORALE. A Is Mortorius lavorerà una società marchigiana
 
Nuova campagna di scavi per il nuraghe Diana. A luglio la Conservatoria della Coste, agenzia regionale proprietaria del compendio di Is Mortorius, ha appaltato i lavori di messa in sicurezza e ripresa delle ricerche archeologiche. Ad aggiudicarseli, partecipando a un bando pubblico risalente allo scorso dicembre, è stata l'impresa marchigiana Saci, società archeologica del centro Italia.
LA GARA Il finanziamento previsto per questo intervento è di novantamila euro. La messa in sicurezza del monumento megalitico che sovrasta le baie di Capitana e Terra Mala consentirà di aprire finalmente l'area archeologica ai visitatori. La posizione strategica a ridosso della litoranea per Villasimius ne fa uno dei punti di maggiore interesse per i turisti che passano da queste parti: in tanti hanno trovato i cancelli sbarrati. Soltanto durante le precedenti campagne di scavo o in particolari manifestazioni pubbliche è stato possibile visitarlo, ma solo con opportuni accorgimenti per garantire l'incolumità delle persone. Non a caso è prevista la rimozione definitiva di alcuni sistemi di protezione e contenimento ormai non più idonei.
L'ACCORDO L'intervento della Conservatoria delle Coste, che è stato interessato da un accordo di collaborazione con la Soprintendenza e una convenzione con il dipartimento di ingegneria strutturale dell'Università di Cagliari, comprende anche la ripresa della campagna di scavi. C'è l'ipotesi, sostenuta dagli archeologi che hanno lavorato nel sito, che attorno al nuraghe la collina di Is Mortorius nasconda un intero villaggio.
Giovanni Manca di Nissa
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca Italiana (Pagina 11 - Edizione CA)
Verona, scoperta falsa università
Denunciati tre romani e un padovano. L'iscrizione costava 7 mila euro
I truffatori promettevano ai dieci studenti iscritti una laurea in management dello spettacolo
 
VERONA Nome altisonante, «Carolus Magnus», big della tv tra i docenti, come Gino Landi, e lauree in management dello spettacolo che potevano solleticare la fantasia: peccato che «sotto la cattedra» non c'era niente nella finta Università scoperta a Verona dalla Guardia di Finanza, e invece sconosciuta al Ministero dell'istruzione. L'indagine, dopo le segnalazioni dei (fortunatamente) pochi allievi che avevano sborsato 7.000 euro a testa per le tasse di iscrizione, si è conclusa con la denuncia dei quattro responsabili del finto ateneo, tre romani e un padovano. Ora dovranno rispondere di truffa aggravata.
Corsi di «Arti e management dello spettacolo», «Economia e gestione aziendale», oltre alle presunte convenzioni con altri atenei, pubblici e privati, erano i punti di forza presentati ai ragazzi che speravano di ottenere l'agognato diploma di laurea.
Ma il Ministero dell'Istruzione non aveva mai rilasciato alcuna autorizzazione: la Carolus Magnus , secondo le Fiamme Gialle, sarebbe stata in realtà un bluff.
Fondata nel 2005 da alcuni membri dell'associazione culturale omonima, ed avente sede prima a Roma, con la denominazione di Unimeur.it, e poi a Verona, con l'intitolazione all'imperatore Carlo Magno, l'Università dello spettacolo è durata poco. Dei 20 ragazzi che avevano frequentato lo stage per la selezione degli studenti, solo 10 si erano fidati di varcare le aule di lezione della Carolus Magnus , e soltanto una ragazza, una veronese, era arrivata alla conclusione degli studi, nel 2010. Ha aspettato la laurea in management dello spettacolo invano, e quando ha capito che non avrebbe ricevuto nulla si è rivolta alla Gdf.
Tra i docenti che il rettore e il direttore amministrativo dell'ateneo assicuravano avrebbero tenuto i corsi c'erano anche noti personaggi dello spettacolo; fra essi il regista e coreografo Gino Landi che, come gli altri big della tv, era del tutto all'oscuro delle iniziative dell'Università Carlo Magno. Oltre alle denunce per i quattro responsabili del finto ateneo, l'autorità Garante della Concorrenza e del mercato aveva emanato diversi provvedimenti nei confronti di Unimeur.it, per i messaggi pubblicitari dichiarati ingannevoli, applicando sanzioni amministrative per complessivi 38.600 euro.
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Amministrativi fuori dal cda d’ateneo
I sindacati in pista per contestare l’esclusione del personale di segreteria
Polemica all’università dopo le dichiarazioni del rettore sull’opportunità di inserire tecnici in consiglio
 
 CAGLIARI. Contestazione all’interno dell’università. Sotto accusa il rettore Giovanni Melis. Tutti i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Cisapuni) hanno espresso riprovazione verso il giudizio fortemente negativo che, a detta degli interessati, il rettore avrebbe espresso nel consiglio d’amministrazione (Cda) dell’università verso il personale tecnico amministrativo (Ta) durante la votazione di un emendamento da inserire nel nuovo stauto. In particolare il documento prevedeva la presenza di un componente nel Cda espresso dai Ta. L’esito della votazione, affermano i sindacati, «ha mandato su tutte le furie» il responsabile dell’ateneo: con sette voti favorevoli e sei contrari era infatti stato approvato l’emendamento. Da cui il commento del rettore: «La presenza di rappresentanti in Cda del personale tecnico e amministrativo è inutile, dannosa e destabilizzante per l’ateneo. Questa categoria si è sempre interessata esclusivamente delle sue piccole cose e mai ha contribuito alle attività istituzionali dell’università quali la didattica e la ricerca». A quel punto qualcuno all’interno del Cda ha chiesto la conta dei voti. Quindi si è proceduto «illegittimamente - secondo i rappresentanti dei lavoratori - a una seconda votazione, con risultati opposti alla prima». I sindacati considerano «inaccettabile il giudizio espresso dal Rettore» e affermano che «l’attacco inspiegabile e offensivo verso il personale Ta è indegno soprattutto quando proviene dalla più alta carica dell’ateneo, che dovrebbe rappresentare tutto il personale universitario». Da qui la richiesta di «spiegazioni». Il rettore Melis precisa che «lo statuto è ancora nella fase» del preliminare dibattito politico. «Le discussioni non hanno quindi valore formale» perché il documento «dovrà essere ancora approvato, nella stesura finale, dalla commissione, dal consiglio d’amministrazione e dal senato accademico».
 Inoltre, continua la nota del rettore, «i rappresentanti del personale e i sindacati chiedevano di migliorare la loro presenza negli organi di governo e nell’elezione del rettore». In questo senso «la bozza in discussione ha riconosciuto le richieste del personele in tutti gli organi ad eccezione del Cda per il quale si ritiene che tale prsenza sia in contrasto con la logica funzionale dell’ateneo che orienta la formazione dello statuto». Il rettore «assicura che non è mai stato messo in discussioine il contributo positivo del personale tecnico-amministrativo». (r.p.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
FUORI CORSO
Studenti decaduti, la risposta al Pd del Magnifico
 
CAGLIARI. Il rettore replica ai consiglieri regionali del Pd Francesca Barracciu, Marco Meloni e Mario Bruno, che in una interrogazione hanno chiesto lumi sulla decisione dell’Ateneo di definire decaduti dagli studi coloro che non danno da tempo alcun esame. «Gli studenti interessati dal provvedimento superano il migliaio, e non rischiano di perdere il percorso universitario compiuto - precisa Giovanni Melis - sono solo invitati ad accelerare il sostenimento degli esami e rimodulare il proprio percorso didattico in base ai nuovi ordinamenti, in modo da avere una preparazione completa e aggiornata. Le facoltà dell’Ateneo stanno attivamente operando per facilitare il recupero degli esami, e risolvere le criticità specifiche. Esiste un certo numero di “pseudo-studenti” che - a distanza di oltre 15 anni di iscrizione ai corsi quadriennali - non hanno superato nemmeno un terzo degli esami previsti. Il Senato Accademico - conclude il rettore - si è impegnato a riesaminare la questione sulla base dell’aggiornamento dei dati conseguente all’attività intrapresa: non è evidentemente interesse dell’Ateneo impedire ad alcuno di conseguire la laurea»
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
ATENEO
Venerdì giornata della ricerca
 
 CAGLIARI. Si terrà venerdì prossimo, in tutta Italia la “notte dei ricercatori”, iniziativa promossa dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno centinaia di ricercatori in tutti i paesi dell’Unione. Nell’ambito del progetto nazionale a Cagliari si svolgerà un “aperitivo ricercato”, organizzato dall’associazione studentesca Unica Radio, la mattina al teatro Nanni Loy dell’Ersu e al pomeriggio a Monteclaro, dove dieci ricercatori racconteranno ai presenti il proprio lavoro attraverso aneddoti ed esperimenti dal vivo, su diversi argomenti, dalla genomica alla medicina, passando per le energie rinnovabili, sino alle tecnologie legate alle esplorazioni spaziali.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
CONVEGNO
Come spostarsi senza usare auto
 
 CAGLIARI. «Convegno sulla mobilità sostenibile»: si terrà lunedì 19 settembre dalle 9.30 in poi al palazzo comunale di Monserrato nella sala multimediale nell’ambito della settimana europea della mobilità. Il tema di quest’anno è la mobilità alternativa, il Crimm (centro universitario di ricerca sulla mobilità diretto dal docente Italo Meloni) e la società Systematica presentano studi ed esperienze, anche nell’area vasta cagliaritana, di promozione della mobilità alternativa all’uso dell’auto.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
L’ateneo riscopre l’eredità Ittiresu
Nulvi, dopo 24 anni di abbandono la palazzina sarà ristrutturata
MAURO TEDDE
 
 NULVI. L’Università di Sassari provvederà a mettere in sicurezza e a ristrutturare la palazzina Ittiresu. Dopo l’articolo pubblicato dalla Nuova Sardegna l’ateneo si è interessato alla situazione di emergenza provocata dallo stabile che sorge di fronte alla chiesa parrocchiale.
 L’Università ha programmato interventi urgenti sia all’interno sia all’esterno della palazzina lasciata in eredità da Nicolosa Ittiresu insieme a una cospicua somma di danaro. Ieri mattina c’è stato un incontro operativo tra i responsabili degli uffici Tecnico e Patrimonio e uno dei proprietari confinanti (il signor Antonello Campus) che avrebbero subito danni a causa delle infiltrazioni di acqua piovana dalla fatiscente palazzina. L’ufficio Patrimonio ha sottolineato che l’ateneo, al contrario di notizie circolate nei giorni scorsi, nel corso degli ultimi anni sia intervenuto spesso per mettere in sicurezza immobili dell’eredità Ittiresu, sostenendo spese significative.
 La direzione amministrativa e l’ufficio Patrimonio dell’Università si sono già messi in contatto con il sindaco di Nulvi al fine di inoltrare le richieste di autorizzazione all’esecuzione delle opere edili. Nel frattempo l’ufficio tecnico dell’Università ha già fatto i rilievi fotografici necessari e fin dai prossimi giorni saranno programmati interventi, che verranno effettuati in due distinte fasi: una prima, d’urgenza, per eliminare le infiltrazioni ed eventualmente mettere in sicurezza lo stabile sul fronte stradale. In un secondo momento si farà la manutenzione ordinaria e contestualmente si interverrà sui danni che stanno interessando i confinanti della palazzina Ittiresu. I lavori potrebbero iniziare già dalla prossima settimana.
 Il rettore ha inoltre precisato che la possibilità di alienare i beni dell’eredità Ittiresu è condizionata dall’impegno di sostenere le iniziative sociali e culturali previste nell’originario lascito testamentario. L’ateneo ha comunque in corso una riflessione sulle modalità di utilizzo dei beni ed ha già avviato al restauro i mobili originariamente collocati a Nulvi. Soddisfazione per l’immediato interessamento dell’Università è stata espressa anche da parroco di Nulvi, don Piga, anch’egli confinante dell’edificio.
 

11 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 15
Ateneo «Gli studenti non rischiano nulla»
 
«Gli studenti immediatamente interessati dal provvedimento superano appena il migliaio e non “rischiano di perdere il percorso universitario compiuto fino ad oggi”ma sono invitati ad accelerare il sostenimento degli esami e rimodulare il proprio percorso didattico in base ai nuovi ordinamenti, per avere una preparazione completa e aggiornata». Con queste parole il Rettore risponde alle accuse dei consiglieri regionali del Pd Barracciu, Meloni e Bruno che con un’interrogazione presentata al Presidente Cappellacci e all’Assessore Milia, avevano denunciato la situazione di oltre diecimila studenti universitari che “rischiano, se non effettuano il passaggio ai nuovi ordinamenti, di decadere dallo status di studenti e perdere gli esami sostenuti”. «Le facoltà- ha spiegato il rettore –stanno operando per facilitare il recupero degli esami e consentire i passaggi di corso». 
Pamela Tolu     
 
12 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 15
La lite All’Università volano gli stracci
Lo scontro Rettore infuriato dopo la votazione dello statuto per il Cda: “La presenza di rappresentanti del personale tecnico è inutile e dannosa”. Esplode la rabbia dei sindacati
 
Bufera dopo la votazione per il nuovo statuto del Consiglio d’Amministrazione dell’Università, o più precisamente sull’inserimento di un componente tecnicoamministrativo nel Cda. «Nella seduta di giovedì, - si legge in una nota congiunta dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Sisal, Cisapuni e Rsu - la votazione di un emendamento che prevedeva di inserire, nel nuovo statuto, un componente del Consiglio d’Amministrazione eletto tra lo stesso personale tecnico amministrativo, è stato approvato con sette voti favorevoli, sei contrari e sei astenuti. Il risultato della votazione ha mandato su tutte le furie il Rettore il quale ha dichiarato che“la presenza di rappresentanti in Cda del personale tecnico è inutile, dannosa e destabilizzante per l’ateneo e che questa categoria si è sempre interessata esclusivamente delle sue piccole cose e mai ha contribuito alle attività istitu- zionali dell’università quali la didattica e la ricerca”. Qualche consigliere ha chiestola conta dei voti per cui si è proceduto a una seconda votazione, illegittima, con risultato opposto rispetto alla prima».
I sindacati considerano inaccettabile il giudizio espresso dal Rettore e chiedono le motivazioni di questo voto contrario. «Noi siamo la metà del personale che presta servizio all’università - sottolinea Tomaso Demontis della Cisl Università- e non contiamo praticamente niente. Non ci aspettavamo questo attacco offensivo verso il personale tecnico amministrativo, soprattutto perché arriva da chi dovrebbe rappresentare tutto il personale universitario. Non abbiamola possibilità di far sentire la nostra voce e speriamo che il Rettore ci spieghi i giudizi espressi e ci sostenga nella nostra proposta». La risposta del Rettore non si è fatta attendere: «Non è mai stato messo in discussione il contributo positivo del personale tecnico-amministrativo alle specifiche attività di didattica e di ricerca dell’Ateneo», ha precisato il rettore Giovanni Melis che ha programmato per lunedì un incontro con i rappresentanti del personale per tutti i chiarimenti sulla seduta del Consiglio di amministrazione. «Lo statuto è ancora nella fase della preliminare discussione politica - ha sottolineato il Rettore - e deve ancora essere approvato dalla Commissione, dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato accademico. Nella bozza di Statuto attualmente in discussione sono state riconosciute le richieste del personale in tutti gli organi, ad eccezione del Cda per il quale si ritiene che tale presenza sia in contrasto con la logica funzionale dell’Ateneo che orienta la formazione dello Statuto». 
Secca la replica dei sindacati: «Nel caso dovesse subordinare al possesso di certi requisiti come la laurea in giurisprudenza o economia e commercio noi siamo d’accordo - prosegue Demontis della Cisl Università - Dal momento che è un organo di spesa che deve gestire le entrate e tutta la conta- bilità è giusto che si abbiano le competenze, ma è necessario si voti anche tra il personale non docente. Speriamo, conclude, che l’incontro di lunedì porti ad un accordo».

 
13 – Sardegna24
Cagliari – pagina 23
«Lauree? Nessun pericolo»
Le rassicurazioni dell’Ateneo cagliaritano in risposta all’interrogazione dei consiglieri regionali
 
Decadenza? «Gli studenti immediatamente interessati dal provvedimento superano appena il migliaio, e non “rischiano di perdere il percorso universitario compiuto fino ad oggi”, ma sono semplicemente invitati ad accelerare il sostenimento degli esami e rimodulare il proprio percorso didattico in base ai nuovi ordinamenti, in modo da avere una preparazione completa e aggiornata». È la risposta dell’Università di Cagliari in risposta all’interrogazione presentata in Consiglio regionale dai consiglieri Bruno, Barracciu e Meloni in merito alla decadenza dagli studi. «Le facoltà dell’Ateneo- prosegue la nota stanno attivamente operando per facilitare il recupero degli esami, consentire i passaggi di corso e risolvere le criticità specifiche. Esiste un certo numero di “pseudo-studenti” che – a distanza di oltre 15 anni di iscrizione ai corsi quadriennali – non hanno superato nemmeno un terzo degli esami previsti. Il Senato Accademico si è impegnato a riesaminare la questione sulla base dell’aggiornamento dei dati conseguente all’attività intrapresa:nonè evidentemente interesse dell’Ateneo impedire ad alcuno di conseguire la laurea». Altra risposta, questa volta ai sindacati: «In merito alla nota di Cgil, Cisl, Uil, Sisal, Cisapuni e Rsu sulla seduta del Consiglio di amministrazione del 15 settembre 2011, il Rettore Giovanni Melis precisa che lo Statuto è ancora nella fase della preliminare discussione politica: le discussioni non hanno quindi valore formale, perché lo Statuto dovrà ancora essere approvato – nella stesura finale – dalla Commissione, dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato accademico». Insomma, nessuna preoccupazione: «I rappresentanti del personale- prosegue la nota- e i sindacati chiedevano di migliorare la loro presenza negli organi di governo e nell’elezione del Rettore. La bozza di Statuto attualmente in discussione ha riconosciuto le richieste del personale in tutti gli organi, ad eccezione del Cda per il quale si ritiene che tale presenza sia in contrasto con la logica funzionale dell’Ateneo che orienta la formazione dello Statuto. Il Rettore assicura che non è mai stato messo in discussione il contributo positivo del personale tecnico- amministrativo alle specifiche attività di didattica e di ricerca dell’Ateneo. In ogni caso il Rettore incontrerà i rappresentanti del personale nella mattinata di lunedì per tutti i chiarimenti necessari». mattinata di lunedì per tutti i chiarimenti necessari.  

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