Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 February 2011

 

Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 57
Aula Magna di Giurisprudenza
Vanna Gessa Kurotschka, memoria tra identità, neurobiologia ed etica
 
Una Giornata di studi in onore di Vanna Gessa Kurotschka, ordinario di Filosofia morale dell'Università di Cagliari, scomparsa il 30 ottobre a 62 anni. Organizzata da una filosofa, Francesca Crasta, e una neurobiologa, Micaela Morelli, docenti dell'Università di Cagliari, si terrà martedì in città nell'Aula Magna di Giurisprudenza intitolata all'artista Maria Lai, e affronterà gli argomenti riguardanti memoria, identità ed etica attraverso un approccio multidisciplinare.
Le tematiche riguardanti la memoria da un punto di vista neurobiologico ed etico verranno affrontate attraverso le relazioni di Remo Bodei (Università della California, Los Angeles) “Vita, memoria, desiderio” e Alberto Oliverio (La Sapienza, Roma) “Quanto sono affidabili i ricordi?”. Degli aspetti relativi all'identità discuteranno Giuseppe Cacciatore (Federico II, Napoli) “Modelli di universalismo e differenze dell'identità: una nuova lettura di Vico” e Rossella Bonito Oliva (Orientale, Napoli) “Strategie e pratiche dell'identità. Il percorso filosofico di Vanna Gessa”. Delle problematiche più propriamente inerenti l'etica tratteranno invece Matthias Kaufmann (Martin Luther Universität, Halle-Wittenberg) “I problemi dell'etica e la democrazia deliberativa”; Maria Pia Lara (UAM, Mexico) “Una filosofia della felicità e della virtù”; Mario Guazzelli (Pisa) “Libertà e psicopatologia: la prospettiva delle neuroscienze” e Giuseppe Cantillo (Federico II, Napoli) “Etica e Storia”. Il convegno riunirà, con amici, parenti, allievi - e il figlio Peter - molti colleghi. Su tutti il preside della sua Facoltà, Roberto Coroneo, e Maria Teresa Marcialis, per anni direttore del Dipartimento di Filosofia. Ad aprire i lavori, alle 9, l'attuale direttore Andrea Orsucci e Pier Luigi Lecis, presidente del Corso di Laurea in Filosofia.
Coordineranno i lavori Micaela Morelli, che con Vanna Gessa ha costruito un intreccio di ricerche tra filosofia e neuroscienze e Francesca Crasta, collega di Filosofia. La Giornata sarà l'occasione per la presentazione del saggio (Mimesis) curato con Rosario Diana e Marco Boninu. “Memoria, neurobiologia, identità, etica” il titolo dell'ultima fatica della studiosa oristanese, impegnata negli ultimi anni della sua appassionata ricerca a dimostrare come cervello, coscienza e conoscenza non siano riducibili a un unico elementare livello. Da qui, ha scritto Bodei su queste pagine, «le domande che ci ha lasciato in eredità: in che misura si può salvare l'autonomia delle decisioni etiche e politiche coscienti rispetto a eventuali condizionamenti del cervello? Quale forma di libertà è compatibile con le più recenti scoperte della neurobiologia?» .

 LA NUOVA SARDEGNA
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari
UNIVERSITA’
La commissione per lo statuto
I quindici componenti studieranno le linee del nuovo documento
 
CAGLIARI. Gli organi collegiali dell’Università hanno nominato i quindici componenti della commissione incaricata di predisporre la bozza del nuovo statuto d’Ateneo secondo le norme introdotte dalla recente riforma. Della commissione statuto fanno parte per legge il rettore Giovanni Melis e due rappresentanti degli studenti.
 Nei giorni scorsi il consiglio degli studenti ha indicato Marco Meloni e Matteo Quarantiello. Gli altri componenti sono i seguenti: il Cda ha nominato Guido Mula (ricercatore), Giovanni Pilo (personale), Pier Paolo Carrus (Economia, in qualità di esperto di organizzazione), Emanuela Abis (ingegneria-architettura), Gaetano Verani (scienze), Elisabetta Loffredo (area economico-giuridica).
 Il senato accademico ha nominato Michele Mascia (ricercatore), Maria Leo (personale), Francesco Sitzia (giurisprudenza, in qualità di esperto giuridico), Patrizia Mureddu (area scientifico-disciplinare letteraria), Paolo Contu (area scientifica medico-sanitaria) e Anna Maria Fadda (area scientifico-disciplinare di Farmacia).
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
A lezione di diritti ed eguaglianza
Domani il via a un corso dell’Unicef e dell’ateneo
 
SASSARI. «Tutti uguali nei diritti». È il titolo del 18º corso multidisciplinare universitario di Educazione allo sviluppo promosso dal comitato Unicef di Sassari e dall’ateneo cittadino. Il corso sarà aperto domani alle 17,30 nell’aula magna dell’Università. Eccetto quella di chiusura, che sarà ancora in aula magna, tutte le altre lezioni si terranno nell’aula A della facoltà di Lettere in via Zanfarino. L’iniziativa, dedicata alla memoria del professor Giuseppe Mastandrea, si rivolge agli studenti universitari o neolaureati e può essere utilizzato come credito formativo o come parte di un tirocinio curricolare.
 È ammessa alla frequenza una quota minima di insegnanti, operatori sociali, membri di associazioni e organizzazioni della società civile o aspiranti volontari.
 Le dieci lezioni di «Tutti uguali nei diritti» verteranno sull’uguaglianza, sulla non discriminazione, sulla equità, sulla cittadinanza attiva e sulla partecipazione. «Attraverso l’educazione allo sviluppo, che appartiene all’ambito della cooperazione internazionale - si legge in una nota - l’Unicef sensibilizza le giovani generazioni per coinvolgerle nella lotta contro la povertà, gli squilibri economici, le diseguaglianze sociali». Domani, alla inaugurazione e presentazione del corso, interverranno il rettore Attilio Mastino, il vice presidente dell’Unicef Italia Stefano Taravella; le presidenti del comitato Sardegna Unicef, Paola Manconi, e del comitato di Sassari, Silvana Pinna. Paolo Fois terrà la relazione introduttiva su «I diritti di cittadinanza nel Trattato sulla Unione europea».
 Le dieci lezioni del corso avranno luogo ogni lunedì fino al 9 maggio dalle 15,30 alle 18,30. La prossima settimana Silvana Pinna ed Eleonora Baltolu presenteranno il rapporto Unicef «La condizione dell’Infanzia nel mondo». Il 7 marzo Antonio Fadda (Scienze politiche) parlerà di «Culture e saperi locali come base per uno sviluppo equo» e il sociologo Luigi Manconi terrà lezione su «Cittadinanza e partecipazione».
 Il corso multidiscilpinare proseguirà il 14 marzo con due lezioni di Rodolfo Ragionierri («Principio di non discriminazione e cittadinanza globale») e Massimo Ghirelli («I diversi volti della emigrazione»). Il 21 marzo lezioni di Armando Savignano («I diritti umani tra cittadinanza e comunità internazionale») e Giacomo Guerrera («I progetti dell’Unicef a tutela dei diritti dei bambini»). Il 28 marzo spazio al tema «Ripensare la cittadinanza, ripensare il maschile» con una relazione della docente universitaria Maria Grazia Giannichedda e dei dottorandi Federico Zappino e Daniele Pulino. Il 4 aprile le scrittrici Marina Saba e Neria De Giovanni si confronteranno su «Donne, rappresentanza, partecipazione». Lo stesso giorno Leonardo Menchini dell’Unicef parlerà di «Bambini e adolescenti ai margini. Rapporto Irc». L’11 aprile sarà la volta delle «Donne dell’emigrazione» con Marta Marciniak e Maria Antonietta Cocco. Due gli appuntamenti del terzo modulo del corso. Il 18 aprile Franco Bosello (Università di Padova) parlerà di «Uguaglianza e partecipazione: giovani protagonisti in Italia e nel mondo» e Massimo Dell’Utri su «Io uguale a te? Ma perché?». L’ultimo appuntamento il 9 maggio nell’aula magna dell’Università. Parteciperanno il rettore e Vincenzo Spadafora, presidente Unicef Italia. I corsisti illustreranno le loro tesine. Informazioni contattando l’Unicef (via Duca degli Abruzzi 3) allo 079.278981 o per mail all’indirizzo comitato.sassari@unicef.it.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Addio alla libreria universitaria
La proprietaria: la piazza sta morendo, non aveva senso continuare
Dal dopoguerra è stata un punto di riferimento per gli studenti, ora è chiusa per inventario
 
SASSARI. Un altro pezzo di storia cittadina che «chiude». La libreria in piazza Università ha abbassato le serrande: da una sessantina d’anni era un punto di riferimento per gli studenti e per lo stesso ateneo, tanto che l’attuale proprietaria Roberta Chessa, pur battezzandola «Daedalus», aveva voluto marcare questo collegamento nell’insegna dal sapore retrò «Libreria universitaria».
 «Ma la piazza si è svuotata, così come tutto il centro storico, e continuare non aveva più senso», ammette con rammarico la libraia, che sta facendo l’inventario.
 Nata come «Lisac» (Libreria del Sacro Cuore») nel dopoguerra, era gestita dalle sorelle Cristofori, figlie di un bonario professore di francese dell’epoca, che aveva insegnato un po’ in tutte le superiori cittadine, compreso l’«Azuni», ed era molto popolare tra i suoi alunni ai quali riservava un singolare metodo di valutazione: gli errori negli scritti li evidenziava con una serie di linee e onde che richiamavano i gradi dell’esercito e che diventavano regolarmente oggetto di serrate trattative con gi autori del compito. «Professore, ma lei mi ha segnato qui un maresciallo, invece questo è un tenente!», gli contestavano. E la cosa si risolveva molto spesso nel giudizio più favorevole allo studente. All’insegnante era stato messo il soprannome di Hiro Hito, ma quale fosse il collegamento con l’imperatore del Giappone, nessuno sa più spiegarlo.
 Le signorine Cristofori tennero la libreria fino agli anni Settanta, quando passò ai Venditti, poi è stata proprio Roberta Chessa, nel 1993, a prendere in mano il timone incrementandone l’attività sia come testi scolastici che come varia.
 Ma dopo quasi diciassette anni la titolare ha preso la decisione. Si chiude. «Conservo la proprietà dei locali e non escludo in un futuro di poter riprendere il lavoro che ho interrotto - afferma la libraia -. Ma tra i motivi che mi hanno spinto a non proseguire, oltre ad alcuni di carattere strettamente personale, c’è soprattutto il fatto che un’attività come questa non ha più senso di esistere in un centro storico che si è sempre più impoverito, non viene valorizzato e per giunta soffre anche di problemi di sicurezza».
 «Che la città vecchia muoia è sotto gli occhi di tutti e lo dico senza polemica - considera Roberta Chessa -. Piazza Università è uno dei simboli di questa lenta agonia. Un tempo era un punto stabile di ritrovo per gli studenti, nella sede centrale era ospitata la segreteria che era un passaggio obbligato per gli universitari di tutte le facoltà».
 Ora questo servizio è stato decentrato nelle diverse sedi universitarie, anche se dovrebbe tornare nell’Estanco, il palazzo ex Monopoli di Stato ritornato nella disponibilità dell’ateneo. Ma sui tempi esatti non c’è al momento certezza. Segreteria studenti e gli stessi Monopoli attiravano un flusso di persone, quindi, che si è man mano perso.
 E la piazza non si è solo spopolata, ma si ritrova anche in mano a vandali che ne hanno fatto sede di bivacchi nelle ore notturne, complice anche la scarsa illuminazione. «In passato mi hanno rotto l’insegna, ma hanno anche scrostato muri e compiuto altri danni», elenca Roberta Chessa rammentando che «qua un tempo c’erano i vigili di quartiere, ma poi li abbiamo persi».
 «Ma soprattutto manca l’idea di quello che si potrebbe fare per rivitalizzare il cuore della città - riflette ancora la commerciante -. L’ipotesi di creare nella zona vecchia una cittadella universitaria con il passare degli anni si è spenta e non vedo niente altro di valido all’orizzonte. Io per tanto tempo, ad esempio, ho coltivato il sogno che piazza Università diventasse la sede di tutti i librai sassaresi. Un modo anche questo per far vivere i quartieri storici».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Nuoro
Pompìa, la buccia all’università
Anche la scuola agraria aderisce all’accordo con Sassari
Siniscola. Prodotti farmaceutici dall’agrume coltivato dagli studenti
SALVATORE MARTINI
 
 SINISCOLA. Cinquecento alberi di pompìa innestati su un terreno vasto due ettari e mezzo sono stati una bella scommessa. Quando sono stati piantati, all’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente (Ipaa) di Siniscola hanno dimostrato lungimiranza.
 La scuola agraria, che fa capo al liceo Michelangelo Pira, è entrata a far parte di un protocollo d’intesa che riunisce Università di Sassari, Asl di Nuoro e comuni dell’alta Baronia. Anche gli agrumi prodotti dagli studenti (assieme a quelli coltivati nel frutteto comunale di Siniscola dagli utenti del Centro di salute mentale) saranno utilizzati per scopi medici. La scuola conferirà all’ateneo la buccia raschiata dai frutti di pompìa, per sperimentarla in campo farmaceutico. Il corrispettivo pagato servirà ad autofinanziare le attività degli allievi, che di recente, proprio grazie al campo di pompìa di cui dispongono a Ghiliorro, si sono imposti in progetti di interesse nazionale. I terreni della scuola sono una risorsa fondamentale. Gli studenti possono contare anche su una vigna di 5mila metri quadri e un oliveto di due ettari e mezzo. Un patrimonio prezioso per le attività didattiche, tanto che l’Ipaa è in attesa che vada in appalto la sistemazione di tre laboratori di settore, previsti in una dépendance dell’istituto. Uno servirà per lavorare le calotte di pompìa e ricavarne il dolce tipico di Siniscola. Un altro è previsto per la produzione dell’olio, mentre il terzo per ottenere il vino. A dover affidare l’appalto è la Provincia di Nuoro, che già da diverso tempo dispone del progetto esecutivo dell’opera. Viene quindi sollecitato l’iter burocratico, affinché gli studenti possano arricchirsi di queste nuove opportunità didattiche. Una scuola a 360 gradi è quella a cui punta il preside Pino Cinque, determinato ad assicurare agli allievi del Pira nuovi strumenti di crescita e di studio. L’inserimento dell’Ipaa nel protocollo di intesa del progetto “sa pompìa” è una conquista enorme, che riconosce gli sforzi compiuti dall’Agrario per ampliare le sue risorse. Mesi fa, un gruppo di studenti ha vinto il concorso regionale “E se creassi impresa”, sbaragliando la concorrenza grazie ad un progetto basato sulla produzione e commercializzazione della pompìa coltivata a lezione. Ma i successi collezionati nel corso degli anni sono tanti e prestigiosi.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
La nuova frontiera della «chimica verde»
Esperti e docenti universitari ne hanno discusso in un dibattito
DANIELE GIOLA
 
SASSARI. Se ne parla da tempo ma ancora in pochi sanno cosa sia realmente la cosiddetta “Chimica Verde”, la nuova frontiera dell’economia che potrebbe riguardare da molto vicino anche il nostro territorio. Nei giorni scorsi un interessante dibattito ha cercato di fare luce sul tema, in relazione soprattutto alla possibile creazione da parte di Eni-Novamont di un nuovo polo (si dice il più grande d’Europa) a Porto Torres.
 Per Mauro Marchetti, responsabile Icb-Cnr Sassari, parlare di chimica verde significa innanzitutto “progettare, inventare e applicare processi di prodotti chimici che siano in grado di ridurre la generazione di sostanze pericolose”.
 Il punto sul quale gli esperti si concentrano è la reale e concreta possibilità di scindere le diverse molecole senza dover ricorrere all’utilizzo di solventi tossici (come è accaduto finora). Secondo il professore Ugo Azzena, docente di chimica organica dell’università di Sassari i solventi “tradizionali” possono essere sostituiti (e diverse sono le realtà che già ne fanno uso) con solventi alternativi, o verdi, come anche l’acqua e l’anidride carbonica allo stato supercritico (e cioè né allo stato liquido né allo stato gassoso). Altro punto fondamentale è rappresentato dalla riduzione degli scarti che con la Chimica verde si potrebbe attuare in maniera significativa proprio per i procedimenti “operativi” che la caratterizzano.
 In pratica, nel corso del dibattito, è emerso che la Chimica verde altro non è che una sorta di “fare le cose per bene”.
 In Sardegna, è stato detto, si può prospettare una situazione positiva considerando i poli chimici già presenti ma anche i diversi terreni in aria di bonifica che potrebbero essere destinati a colture di prodotti naturali, da utilizzare poi come solventi e o stabilizzanti all’interno degli impianti.
 Per i relatori del dibattito, comunque,il nodo da sciogliere non è legato alle prospettive della chimica verde in sè, quanto alla confusione che c’è in Sardegna sul cosa fare, in che tempi, e con quali investimenti.

Questionnaire and social

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