Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 December 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
   
 L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda / Prima Pagina
Mentre i politici litigano
L’unica riforma è targata Marchionne
di Raimondo Cubeddu
Il 2010 ci ha riservato molte o forse troppe cose che si sarebbe desiderato non vedere. Forse le stesse di ogni anno e da sempre in politica, ma il fatto che in qualche modo si ripetono non ci ha resi più indulgenti, come capita quando il senso di stanchezza dilaga generando assuefazione. Tutto sommato sono rimasti in pochi a vedere la politica come un male necessario, e a non cadere nella trappola di scambiare la parte per la quale, appunto, si parteggia nell’ininterrotta lotta per il potere, per l’emblema del bene contrapposto al male. In molte occasioni è sembrato che quell’ambiguo discrimine tra bene e male fosse per essere superato, ma, forse per paura della situazione economica internazionale, la prudenza, anche se non in tutti, ha temporaneamente prevalso.
A scelta si può così rubricare quanto è successo nella fisiologia o nella patologia della politica. Delle famose riforme liberali, quelle che in pratica avrebbero dovuto ridurre il tempo che i cittadini dedicano alla politica in discussioni, tasse, adempimenti burocratici, inefficienza dei servizi pubblici, etc..., se ne parla ormai soltanto per attribuire ad altri la mancata realizzazione. E tra quegli altri, secondo alcuni, vi sarebbe anche la crisi economica che avrebbe annullato le risorse disponibili per le riforme. Ma le opinioni non sono concordi. C’è chi sostiene che proprio nei momenti di crisi, come hanno fatto altri paesi (e non solo europei) devono essere fatte quelle riforme che semplificano la vita dei cittadini; chi che le poche risorse sono state impiegate male (ma quel male non è lo stesso per tutti); chi che i conti pubblici sono in tal stato che ci vorrebbe una sorta di patrimoniale per abbatterlo, e chi che lo si dovrebbe abbattere vendendo ciò che non è strettamente indispensabile. Insomma la solita ed inconcludente babele di cui si può anche approfittare per metterli (quei conti) in sicurezza, ma non per rilanciare il cosiddetto sistema.
E tuttavia, a dicembre, si sono verificati anche fatti che lasciano pensare che non tutto il paese abbia ormai scelto la strada della discussione e della contrapposizione continua ed inconcludente.
Marchionne, un uomo che vive nel mondo e che sa quel che vi avviene, ha fatto capire che di tutto quel macerarsi nei reciproci risentimenti si poteva anche fare a meno. Ha dato un segnale di fiducia e lanciato una scommessa sulla possibilità di mantenere un sistema manifatturiero che ha trovato interlocutori e che lascia pensare che la diga che manteneva le relazioni industriali in una condizione che non era più sostenibile negli attuali mercati internazionali, si stia per rompere. Non ne verrà, ovviamente, solo bene, ma è un segnale che la rotta può essere invertita se si trovano dei nocchieri e delle persone di buon senso. Cosa che invece molti segnali lasciano pensare non avverrà con la riforma Gelmini dell’Università. Non è certo la riforma strutturale che ci si poteva aspettare, ma nonostante le critiche non è male, introduce novità apprezzabili, responsabilità amministrativa, chiarezza normativa, e può essere migliorata coi decreti attuativi. Quello che suona male è il proposito espresso da molti (rettori compresi) di sabotarne l’attuazione tramite ricorsi al Tar e avvalendosi in maniera spregiudicata dell’autonomia degli atenei. Forse per poter anche loro fare l’irresponsabile gioco di sempre. Fare di tutto perché appaia che la responsabilità sia di altri.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Sulcis Iglesiente - Pagina 22
S. A. Arresi. Convenzione con UniNettuno. Gli esami si sosterranno in paese
Università a distanza, al via nuovi corsi di laurea
Più facoltà, nuovi corsi a distanza e una struttura in grado di accogliere sessioni d’esame per studenti universitari provenienti da tutta l’Isola. A Sant’Anna Arresi nasce il nuovo polo tecnologico per la fruizione dei corsi dell’Università telematica UniNettuno di Roma. A decretarne l’attivazione una convenzione siglata dal Comune con l’ateneo riconosciuto dal Ministero dell’Università e della ricerca scientifica che ha ampliato un’offerta formativa sinora limitata a due soli corsi di laurea triennale in Economia, una in Economia e gestione delle aziende turistiche e l’altra in Economia e gestione delle imprese.
«Ci abbiamo lavorato un po’», conferma Fabio Diana, assessore comunale al Bilancio e all’Innovazione tecnologica, «ma ora siamo pronti a dare il via ai nuovi corsi». Dai primi di gennaio accanto ai due corsi di studio in Economia (già erogati dall’UniNettuno, ma sino a poco tempo fa proposti dall’Università di Bologna) figureranno tanti altri corsi relativi alle facoltà di Giurisprudenza (esperto legale in sviluppo d’impresa), Ingegneria (civile, ambientale, gestionale e informatica), Lettere (operatore beni culturali), Psicologia e Scienze della comunicazione. Un ampio ventaglio d’offerte che, come auspicano in tanti, potranno far confluire a Sant’Anna Arresi anche quegli studenti sardi che frequentano l’UniNettuno e devono recarsi a Roma per sostenere le sessioni d’esame.
A tutto ciò poi si aggiungerà anche l’istituzione di una struttura, il vero polo tecnologico, che «consentirà di facilitare e supportare tutte le iniziative tese ad agevolare la fruizione dei corsi da parte degli studenti», sottolinea il sindaco Paolo Dessì. Compito che, in base agli accordi, spetterà al Comune e che consisterà nel potenziare il centro di ascolto già esistente con strumenti, attrezzature e risorse tali da trasformare l’ex università a distanza di Sant’Anna Arresi in un vero e proprio polo telematico.
MAURIZIO LOCCI


3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 18
Documento sulla necropoli dei partecipanti a un convegno
Appello per salvare Tuvixeddu
I partecipanti al diciannovesimo convegno internazionale di studi dal titolo "L’Africa Romana", svoltosi a Sassari la scorsa settimana, hanno rivolto un appello alle istituzioni per promuovere un grande parco archeologico ambientale per Tuvixeddu-Tuvumannu e tutelare l’area che incorpora la necropoli punica più vasta del Mediterraneo.
L’appello è stato sottoscritto, informa una nota di Legambiente Sardegna, dal rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino e dagli altri partecipanti al convegno.
Nel documento si chiede alle istituzioni «di perseguire con ogni mezzo l’obiettivo fondamentale che l’intera unità ambientale Tuvixeddu-Tuvumannu ritorni a essere patrimonio della collettività». La realizzazione di un grande Parco Tuvixeddu-Tuvumannu, che comprenda l’intera area di circa 50 ettari, è una occasione - si legge nel documento - per impostare un nuovo indirizzo che abbandoni la logica della crescita della città con la saturazione edilizia quantitativa e parta invece dai vuoti urbani per rilanciare la qualità della vita nell’intera area metropolitana di Cagliari».
 

4 - L’Unione Sarda / Economia - Pagina 12
agricoltura
Latte ovicaprino, nasce l’Osservatorio
Via libera dalla Giunta regionale all’Osservatorio del latte ovicaprino a supporto dell’attività di programmazione e di monitoraggio delle produzioni e del mercato.
L’organismo è costituito da un Comitato di pilotaggio con funzione di indirizzo, supervisione e consultazione tecnico-scientifica, presieduto dall’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, e da un gruppo di lavoro con funzioni tecnico-operative - è detto in una nota - per la raccolta, elaborazione e analisi dei dati, composto dai direttori generali dell’assessorato dell’Agricoltura, dell’Agenzia Laore e dell’Agenzia Agris, da quattro rappresentanti delle organizzazioni del comparto agricolo e da sei esperti designati rispettivamente dall’Istat, da Ismea, da Inea, dalle Università di Cagliari e Sassari e dall’Agenzia regionale Osservatorio economico.
«L’Osservatorio del latte ovicaprino - ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Andrea Prato - nasce per fornire le dovute informazioni agli operatori del comparto che, da troppo tempo, lamentavano una certa opacità sulle dinamiche generali dell’intera filiera». L’Agenzia Laore, cui fa capo l’Osservatorio, dovrà anche garantire la cooperazione applicativa fra i sistemi informatici messi a disposizione dell’organismo per la raccolta e l’elaborazione dei dati statistici con il Sistema informativo agricolo regionale (Siar). Tutto questo servirà per fornire indicazioni anche sulla esatta definizione di un prezzo equo del latte ovino prodotto dagli allevatori sardi.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari - Pagina 23
Tecnologie nuove all’Università
Sassari. Il direttore del Centro di Programmazione regionale, Gianluca Cadeddu, e i rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Giovanni Melis e Attilio Mastino, hanno firmato una convenzione per la realizzazione, attraverso gli uffici per il trasferimento tecnologico dei due Atenei, del progetto “Innova.Re - Innovazione in Rete”. L’importo complessivo del progetto, interamente finanziato dalla Regione, è di 25.663 mila euro, di cui 6.663 mila attribuiti a Sardegna Ricerche e i restanti 19 milioni alle due Università. “Innova.Re” ha l’obiettivo di consolidare il sistema del trasferimento tecnologico dalle università sarde e dalle strutture pubbliche di ricerca verso il mondo industriale. Le statistiche rilevano che in Sardegna, le aziende investono poco su ricerca e sviluppo tecnologico.
 
 
6 - L’Unione Sarda / Gallura - Pagina 20
palau
Sei borse di studio per universitari
Il Comune assegnerà 6 borse di studio del valore di 5 mila euro ciascuna agli studenti universitari più meritevoli. I partecipanti dovranno essere iscritti all’anno accademico 2010/2011, essere residenti nel comune e non superare i 30 mila euro di reddito familiare Isee. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.palau.it oppure rivolgersi all’ufficio socio culturale. La domanda dovrà essere presentata entro le 12 del 20 gennaio.( i.c. )
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia Pagina 8018
Lavoro Provincia. Corsi e tirocini
Formazione e orientamento per gli studenti
La provincia di Olbia-Tempio svolgerà un ruolo attivo nelle politiche del lavoro, gestendo in prima persona grazie ad appositi tirocini per studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori o per studenti universitari, o promuovendo percorsi di formazione e orientamento.
Si tratta di una iniziativa, a costo zero per l’amministrazione provinciale, che si propone l’obiettivo di ridurre la distanza fra domanda e offerta di lavoro intervenendo in due direzioni.
Verso il mondo dell’istruzione superiore e universitaria, favorendo l’alternanza fra periodi di studio e di lavoro ed il miglior orientamento sulle future scelte professionali, e verso una platea di individui che presentano particolari difficoltà di inserimento, rivolgendosi a disoccupati di lunga durata, soggetti senza esperienza lavorativa o persone collocate in mobilità a seguito di crisi aziendali.
FORMAZIONE Il ruolo della Provincia, in questo contesto, sarà di mettere a disposizione le sue strutture, il suo management ed il suo personale per le attività formative e di svolgere la funzione, rispetto all’esterno (altri enti pubblici, aziende private) di "soggetto regolatore".
Le linee-guida approvate dall’esecutivo, in particolare, assicurano una corretta "cornice" giuridico-amministrativa dei rapporti fra soggetti ospitanti e tirocinanti, e certificano la validità dei corsi, sia come credito formativo (per chi frequenta un corso di studi) che come elemento del curriculum personale e professionale. Inoltre, vengono individuati i compiti del responsabile didattico (o tutor dei tirocinanti), disciplinati i casi di interruzione o proroga dei corsi e stabiliti i criteri per la vigilanza sulla regolarità dei pagamenti dei contributi Inail e delle polizze assicurative di responsabilità civile.
ASSESSORE «Tutte le statistiche e le analisi economiche- ha dichiarato l’assessore al Lavoro e alle Attività produttive Gian Battista Conti - dimostrano che l’incontro fra domanda e offerta di lavoro è un grande problema della nostra società e che le istituzioni devono moltiplicare il loro impegno per risolverlo.
La Provincia, con questo provvedimento, si assume la responsabilità di fare la sua parte ponendosi come punto di riferimento sul territorio, sia per il sistema pubblico che per il privato.
Sono convinto che, con la collaborazione di tutti, potremo raggiungere buoni risultati».


8 - L’Unione Sarda / Carbonia - Pagina 20
Comune
Tirocini formativi per neolaureati
L’amministrazione comunale ha indetto una selezione pubblica, per soli titoli, finalizzata alla stipula di tirocini formativi tramite l’Agenzia regionale del lavoro. Il tirocini avranno la durata di sei mesi, non prorogabili, e prevedono, per i tirocinanti, un rimborso spese mensile di 260 euro. L’iniziativa è rivolta ai laureati in Economia e commercio, Giurisprudenza o Scienze politiche, che hanno conseguito la laurea, quadriennale o specialistica, nei trentasei mesi antecedenti il bando. Nella stesura della graduatoria sarà data priorità ai residenti nel Comune e si terrà conto del voto di laurea. A parità di punteggio, inoltre, avranno la precedenza i candidati più giovani. C’è tempo fino al 18 gennaio per presentare le domande all’ufficio Protocollo del Municipio, in piazza Roma 1. L’avviso si può consultare nel sito web dell’Ente.
MORENO PILLONI
 
 
9 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 20
Master allo Ied, 15 borse di studio
Quindici borse di studio per agevolare altrettanti giovani nella iscrizione al Master in Marketing e Comunicazione dello Istituto europeo di design (Ied) che comincerà a fine gennaio. Le mettono a disposizione enti e aziende partner dell’Istituto che forniranno project work con i quali i candidati al Master potranno cimentarsi durante i sei mesi di corso. Requisiti per la selezione, la laurea e forti motivazione ed interesse verso il marketing, la comunicazione e le nuove tecnologie. Il programma del corso è disponibile sul sito www.ied.it.
    
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari  
Stanziati 25 milioni di euro per favorire lo sviluppo 
Nuove tecnologie alle imprese, convenzione Regione-Università 
SASSARI. Il direttore del Centro di Programmazione della Regione, Gianluca Cadeddu e i rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Giovanni Melis e Attilio Mastino hanno firmato l’altro ieri una convenzione per la realizzazione, attraverso gli Industrial liaison office (uffici per il trasferimento tecnologico) dei due Atenei, del progetto “Innova.Re - lNNOVAzione in Rete”.
L’importo complessivo totale del progetto, interamente finanziato dalla Regione attraverso fondi del Por Fesr 2007-13, è di 25 milioni 663mila euro, di cui 6 milioni 663 mila sono attribuiti a Sardegna Ricerche, mentre i restanti 19 milioni euro vanno alle due Università sarde.
Il progetto Innova.Re è finalizzato al rafforzamento e alla valorizzazione della rete regionale dell’innovazione con l’obiettivo di consolidare il sistema del trasferimento tecnologico dalle università sarde e dalle strutture pubbliche di ricerca verso il mondo industriale del territorio.
Le statistiche ufficiali rilevano infatti che a livello nazionale, e in particolar modo in Sardegna, le aziende investono poco su ricerca e sviluppo tecnologico ed è perciò necessario invertire una tendenza causa di poca competitività del mondo produttivo e quindi di poco capacità di stare sul mercato.
Il progetto, che ha lo scopo di avvicinare i settori della ricerca pubblica e dell’industria, sarà ampliamente presentato nel prossimo mese di gennaio.


11 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
Concorsi all’Università
L’Università di Sassari assume un ricercatore con contratto a tempo determinato della durata di tre anni. I termini per la presentazione delle domande scadono il 20 gennaio. Gli interessati possono ritirare copia del bando presso l’Ufficio Concorsi, via e largo Macao 32 o prenderne visione nel sito internet www.uniss.it.


 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
All’ateneo il 25 per cento delle strutture in uso esclusivo 
Nuovo contratto tra Università e Porto Conte Ricerche 
SASSARI. Il rettore dell’Università Attilio Mastino, e l’amministratore unico di Porto Conte Ricerche, Sergio Uzzau, hanno firmato il contratto di revisione del comodato per il Centro di Tramariglio ad Alghero, che contiene sale congressi, foresterie e attrezzature all’avanguardia per la ricerca scientifica. Il nuovo accordo prevede che l’ateneo possa utilizzare in modo esclusivo il 25% delle strutture del Centro per l’insediamento di laboratori di ricerca universitari o uffici. L’utilizzo della sala conferenze, delle aule seminari e di altri servizi presenti a Porto Conte saranno a disposizione dell’Università. Importante anche la nuova definizione del Comitato scientifico che ha il compito di programmare e valutare le ricerche e le iniziative progettuali. Il nuovo comitato sarà composto da tre membri: uno designato da Porto Conte Ricerche e gli altri due, tra cui il presidente, delegati direttamente dal rettore dell’Università di Sassari.
«La firma di questo contratto - dice Donatella Spano, delegata del rettore per la Ricerca e presidente della commissione universitaria che si è occupata della stesura della revisone del comodato - è il risultato di un anno di lavoro che l’Ateneo sassarese ha portato avanti coordinandosi passo dopo passo con Porto Conte Ricerche e Sardegna Ricerche. Si dà il via a un nuovo corso che restituisce all’Università di Sassari un ruolo importante nella gestione e nell’utilizzo delle strutture del Centro e che è volto alla realizzazione di nuovi progetti insieme agli altri partner. Altrettanto importante è il nuovo assetto dato al Comitato scientifico per le iniziative di ricerca». Il contratto di comodato scadrà il 7 marzo del 2014.
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Cagliari
«Salvate quel monumento» 
Da Sassari un appello: «Progetti lesivi dell’ambiente» 
CAGLIARI. Arriva da Sassari un appello perchè venga fermata la cementificazione di Tuvixeddu: sono i partecipanti al diciannovesimo convegno internazionale ‘L’Africa Romana’ a rivolgerlo alle istituzioni, sottolineando la minaccia che incombe su un’area archeologica monumentale «di valenza mondiale, che fa grande la Sardegna e l’Italia». Il documento è stato sottoscritto anche dal rettore dell’Università sassarese Attilio Mastino.
«Sull’area del contesto Tuvixeddu-Tuvumannu - è scritto nell’appello - insistono progetti e investimenti finalizzati all’edilizia civile, fortemente lesivi dell’unità ambientale e destinati a sottrarre il bene alla fruizione pubblica per consegnarlo a quella privata. Nel 2000 il Comune di Cagliari e la Regione Sardegna hanno preso impegni e ratificato accordi su quelle progettualità, prima dell’entrata in vigore di leggi e provvedimenti che hanno profondamente modificato la considerazione del bene ambientale. Oggi una revisione della situazione viene imposta dal piano paesaggistico regionale e dallo stesso Codice dei Beni Culturali e del paesaggio, che introduce il concetto del bene paesaggistico come unità contestuale».
In sostanza gli studiosi chiedono lo stop al piano di Nuova Iniziative Coimpresa, che a loro giudizio altererebbe l’unità del paesaggio storico: «Dovrebbe essere evitata - è scritto ancora - un’ulteriore grave compromissione del colle, già martoriato in passato da azioni di trasformazione che ne hanno pesantemente alterato i valori archeologici e paesaggistici. Una compromissione che a questo punto sarebbe purtroppo irreversibile. Esso costituisce infatti un elemento di fondamentale importanza per il paesaggio storico di Karalis, in quanto la percezione paesaggistica originaria del luogo, è legata al sistema dei colli a tal segno da essere generatrice del nome stesso di Cagliari». La difesa dei colli punici è veemente: «Invitiamo pertanto a prendere atto di questa innovativa visione del paesaggio, per un recupero dell’unità ambientale nel suo contesto».
Gli studiosi - la cui posizione è stata ripresa con una nota da Legambiente - fanno riferimento alle norme di tutela e ad altri pronunciamenti autorevoli: «Al vincolo archeologico del 1996 - è scritto nel documento - si è aggiunto quello paesaggistico, quindi il piano paesaggistico regionale e infine recentemente il riconoscimento del bene culturale come testimonianza dell’attività mineraria. Da anni il pronunciamento di studiosi di chiara fama, delle due Università di Sassari e Cagliari nonchè la diffusa percezione dei cittadini fa sì che sia evidenziato il valore di appartenenza e di identità storica, non negoziabile con promesse di sviluppo economico di breve durata ma, al contrario, suscettibile di vantaggi economici importanti e durevoli, se utilizzato in modo saggio e lungimirante».
La richiesta finale è categorica: «Si chiede di perseguire con ogni mezzo l’obiettivo fondamentale che l’intera unità ambientale Tuvixeddu-Tuvumannu ritorni a essere patrimonio della collettività. La realizzazione di un grande Parco Tuvixeddu-Tuvumannu, che comprenda l’intera area di circa cinquanta ettari, un’occasione per impostare un nuovo indirizzo che abbandoni la logica della crescita della città con la saturazione edilizia quantitativa e parta invece dai vuoti urban per rilanciare la qualità della vita nell’intera area metropolitana di Cagliari». (m.l)


 


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