Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 December 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
L’UNIONE SARDA
01 - Architettura. Beni culturali, Bonaria “palestra” del restauro
02 - In sciopero i dipendenti universitari dell’azienda mista
03 - Lettere. Azienda mista, i 300 dell’ateneo congelati in un limbo
04 - Lettere. «L’università? Solo per i ricchi che aggirano le regole»
05 - Il Consiglio degli studenti approva le manifestazioni di protesta
06 - Iglesias. Tesi di laurea sul Parco Geominerario
07 - Olbia. Graduatorie per le borse di studio universitarie
08 - Un laboratorio provinciale per la formazione professionale
09 - Università di Sassari. Braccio di ferro sul maxi parcheggio
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 - Monteponi, «La facoltà è un centro unico e d’eccellenza» 
11 - Carta sardo-greca Interviene uno dei tre ricercatori 
 
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
    
  
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 27
Progetto di 16 soggetti, tra imprese ed enti, sostenuto anche dall’Università
Beni culturali, Bonaria “palestra” del restauro
Studiare il degrado dei beni culturali e architettonici e mettere a punto nuove tecnologie per contrastarlo: è l’obiettivo di un progetto che ha riunito sedici imprese ed enti di tutta la Sardegna, fra cui i comuni di Cagliari, Carbonia e Iglesias. Lo studio, partito nell’estate del 2008 e costato 130mila euro, è stato illustrato mercoledì scorso nell’aula magna della facoltà di Architettura.
Il progetto, sostenuto dal consorzio Promea e dall’Università di Cagliari, è nato su iniziativa di Sardegna Ricerche, il polo istituito dalla Regione nel 1985 con sede nel Parco tecnologico di Pula. Fra i casi di studio proposti dal comune di Cagliari ci sono il cimitero di Bonaria, la chiesa della Purissima e l’ExMà: «Da anni i nostri studenti utilizzano Bonaria come una palestra dove esercitarsi nelle tecniche di restauro», ha spiegato il responsabile scientifico Luigi Massidda, del dipartimento di Ingegneria Chimica e Materiali.
Grazie alle indagini microscopiche e termografiche, è stata effettuata la mappatura delle zone di degrado: come ha affermato Paola Meloni (Università di Cagliari), «il cantiere pilota di Bonaria ci ha permesso di approfondire la conoscenza delle dinamiche di degrado e migliorare la professionalità del restauro». (fr.fu.)


2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 21
In sciopero i dipendenti universitari dell’azienda mista
Policlinico, oggi e domani disagi
Oggi e domani sciopereranno i dipendenti universitari dell’azienda mista. Per questo potranno esserci disservizi per i pazienti del Policlinico di Monserrato e del San Giovanni di Dio. Lo sciopero è stato indetto da Cgil, Cisl, Cisapuni e Cisal a causa del fatto che a una parte dei dipendenti, circa 300, sono state bloccate le progressioni di carriera e gli aumenti di stipendio.
«La direzione dell’azienda ospedaliero-universitaria esprime il proprio rammarico per le situazioni di disagio che i pazienti e i loro familiari si troveranno a dover affrontare e si sta attivando affinché questi siano ridotti al minimo possibile», si legge in una nota. «L’azienda ribadisce il proprio impegno a una soluzione fattiva del problema, pur nelle difficoltà obiettive in cui versa la sanità pubblica e conferma la propria volontà a perseguire l’obiettivo della salvaguardia dei posti di lavoro e l’adeguatezza della propria offerta sanitaria».
Ma se entro il 31 dicembre non ci sarà intesa «la mancata applicazione degli accordi nazionali creerà considerevoli danni economici a ogni lavoratore».
 
 
3 - L’Unione Sarda / Lettere & Opinioni - Pagina 45
I 300 dell’Ateneo
Congelati in un limbo
I 300 dipendenti dell’Ateneo cagliaritano “conferiti” nell’azienda “mista” ospedaliero-universitaria vivono un forte disagio. Dal 2007 hanno visto precluso qualsiasi avanzamento economico o di carriera: sono lavoratori di serie B rispetto ai colleghi rimasti in Ateneo, come rispetto agli ospedalieri. A pochi giorni dal congelamento degli stipendi di tutto il settore pubblico deciso con la Legge Tremonti, non si conosce nemmeno la consistenza del fondo che dovrebbe finanziare il futuro economico e professionale di questi 300. Mentre in Ateneo, seppure a fatica, contrattiamo stipendi e progressioni per circa 800 lavoratori; mentre in Azienda si apprestano ad attribuire al personale ospedaliero incarichi per circa 900 mila euro, i 300 “meticci” vagano nel limbo. Le abbiamo provate tutte, dalle conciliazioni agli scioperi, ma il prossimo 31 dicembre calerà il sipario: questa insopportabile diseguaglianza diverrà definitiva, almeno per i prossimi tre anni. Chiediamo al Rettore Giovanni Melis di fare quanto in suo potere per cancellare o almeno limitare i danni alla dignità dei nostri colleghi. Un buon inizio sarebbe il pretendere dai suoi dirigenti l’assunzione di responsabilità proporzionali al livello delle sontuose retribuzioni. Il bene dell’Università comprende il bene di chi ci lavora.
GIORGIO MANCOSU
Segretario Uil Università di Cagliari
 
 
4 - L’Unione Sarda / Lettere & Opinioni Pagina 345
Il padre di una matricola: borse e alloggi a chi non li merita
«L’università? Solo per i ricchi che aggirano le regole»
Ho un figlio che frequenta il primo anno di università. Ho capito perché l’opinione pubblica afferma che solo i ricchi o i benestanti possono permettersi studi universitari.
Al primo anno accademico, la borsa di studio viene assegnata agli studenti con il più basso reddito Iseeu, che si ricava dal reddito dell’intero nucleo familiare. Ma qui sta il trucco.
Chi è proprietario di più case si cancella dalla residenza principale della famiglia e si trasferisce in un’altra abitazione (sempre di proprietà) così da risultare “disoccupato, studente e con reddito zero o di pochi euro”. Questo trucco, consentito dalla legge, gli permette di ottenere borse di studio, quota mensa ridotta, l’alloggio se studente fuori sede e una fortissima riduzione nelle tasse annuali. Tutto ciò vale anche per gli anni successivi: a parità di media accademica il fattore decisivo è il reddito Iseeu.
Chi invece appartiene al ceto medio basso è costretto a risiedere insieme al nucleo familiare nell’unica casa, di proprietà o in affitto. Così, generalmente, il suo Iseeu non gli permette di rientrare nella soglia di reddito. E se magari ci rientra, verrà escluso dalla graduatoria definitiva perché sono troppi gli studenti con reddito bassissimo o pari a zero euro. Perciò, se vorrà raggiungere il sogno della “laurea” dovrà andare incontro ad enormi sacrifici insieme alla sua famiglia. Si cerca di cambiare l’università con varie riforme, l’ultima è la tanto chiacchierata riforma Gelmini. Ma non si parla mai di cambiare sistema e metodo per l’accesso alle agevolazioni. Se è possibile, vorrei che qualche Rettore dicesse la sua opinione.
ANTONIO CARBONI, Alghero
Saremmo ben felici di sentire l’opinione dei rettori sulle reali possibilità per gli studenti dal reddito familiare più modesto di frequentare le università sarde. Però i criteri Iseeu non dipendono da loro, sono fissati a livello nazionale. Sospetto che, come in altri casi, le famiglie della classe media siano danneggiate dai furbetti che evadono il fisco. Considerato che metà dei contribuenti italiani dichiara di guadagnare meno di 15 mila euro, le casse dello Stato sono in sofferenza. Il lavoratore dipendente che non può nascondere il suo magro salario si ritrova fra i presunti ricchi. E paga per gli evasori. I quali, anche all’Università, finiscono col godere di servizi e agevolazioni che non sono certo destinati a loro. Che dire, gentile lettore? Si armi di santa pazienza, studi le regole sino in fondo per non lasciarsi sfuggire nessuna opportunità di aiuti o borse di studio. E se smaschera un imbroglione, lo denunci. Magari servirà da monito ad altri profittatori.
DANIELA PINNA
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 25
università
Il Consiglio degli studenti approva le manifestazioni di protesta
Il Consiglio degli studenti esprime solidarietà ai colleghi che stanno manifestando contro il ddl Gelmini e legittima i presidi giornalieri e le iniziative degli universitari cagliaritani. Questo, in sintesi, il contentuto di una lettera aperta inviata dal Consiglio. «Da Milano a Catania, dalle occupazioni ai presìdi sui tetti, dai cortei ai gesti simbolici», si legge, «gli studenti di tutta Italia hanno mandato un messaggio di chiaro rifiuto al tentativo di mercificazione del sapere voluto dell’attuale Governo. I tagli indiscriminati dei finanziamenti statali e delle borse di studio, la privatizzazione dei Cda, la diffusione esasperata di precariato fra i ricercatori e non solo, lo stravolgimento complessivo del funzionamento dei nostri atenei con le relative ripercussioni sulla didattica e sull’offerta formativa, sono soltanto alcuni dei motivi per i quali il movimento studentesco è sceso in piazza e ha invaso le strade delle nostre città».
«Il potere dei baroni», prosegue, «deve essere eliminato nelle università ma il ddl Gelmini consegna le chiavi dei nostri atenei proprio nelle mani di quei baroni che dovrebbe scacciare». Per concludere, gli studenti aggiungono «legittimiamo i presìdi giornalieri e le iniziative promosse a Cagliari negli ultimi giorni, non lesive dell’attività didattica, in quanto rappresentative di un disagio profondo e particolarmente sentito fra gli studenti di Cagliari».
 
 
6 - L’Unione Sarda / Prov Sulcis - Pagina 25
iglesias
Tesi di laurea sul Parco Geominerario
Si svolgerà domani pomeriggio nella sede dell’università di Monteponi a villa Bellavista, a partire dalle 17 la cerimonia di premiazione delle tesi di laurea promossa proprio dal Parco Geominerario. «Il concorso - spiegano in una nota i promotori - ha visto la partecipazione di numerosi giovani laureati con la presentazione di significativi e qualificati lavori aventi per oggetto tematiche riguardanti la storia, la cultura e le finalità del Parco». Le tre tesi considerate più meritevoli saranno premiate con una borsa di 1.500 euro. ( d. m. )
 
 
7 - L’Unione Sarda / Sulcis Iglesiente - Pagina 28
lavoro
Un laboratorio provinciale per la formazione professionale
La Provincia ha stanziato centomila euro per ralizzare un laboratorio territoriale che metterà in relazione formazione, domanda e offerta di lavoro. Il progetto, prevede un tavolo operativo costituito da diversi soggetti istituzionali e si propone di indirizzare i giovani verso percorsi di studio facilmente spendibili nel mercato del lavoro, in modo da creare figure professionali adeguate al fabbisogno di competenze specifiche. Oltre alla Provincia, hanno già sottoscritto il protocollo d’intesa la direzione scolastica regionale, l’ufficio scolastico provinciale, le scuole di istruzione secondaria, l’Università di Cagliari, l’Ateneo telematico CdC Universitas Mercatorum, gli enti di formazione, le associazioni imprenditoriali, sindacali, il centro servizi promozionali dell’azienda speciale della Camera di commercio di Cagliari e i Comuni del territorio. «Il laboratorio - spiega l’assessore provinciale alle politiche del lavoro, formazione professionale e attività produttive, Alberto Pili - mette in relazione il sistema dell’istruzione e della formazione con quello del lavoro, una rete scuola-anmministrazioni-impresa che, favorendo l’inserimento lavorativo dei giovani, contribuirà al rilancio dello sviluppo economico del territorio».
MORENO PILLONI
 
 
8 - L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia / Pagina 21
università
Graduatorie per le borse di studio
Sono state pubblicate le graduatorie relative al bando per l’assegnazione di 30 borse di studio (anno accademico 2009/2010) per studenti universitari, cittadini italiani e residenti ad Olbia da almeno tre anni. Le graduatorie sono visibili sul sito www.comune.olbia.ot.it alla sezione "Comune Informa", presso gli uffici del Servizio Provveditorato (tel. 0789 52104-0789 52098) e Ufficio Polifunzionale per il Cittadino (tel. 0789 24800).
 
 
9 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari - Pagina 29
Sassari. L’Azienda trasporti pubblici voleva acquistare ma l’offerta non è piaciuta
Braccio di ferro sul maxi parcheggio
L’università tira su il prezzo e non cede l’area di via dei Mille
 La faccenda non è per niente decisa e il magnifico rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, precisa: «Le trattative non sono concluse».
Il destino del parcheggio sterrato di via dei Mille ancora non è stato deciso. A qualche mese di distanza dall’inizio delle trattative con l’Atp per la cessione dell’area, di cui l’Università di Sassari è proprietaria, le acque sono ancora ferme.
TRATTATIVE Meglio, qualcosa negli ultimi tempi si è mosso. A partire dal consiglio d’amministrazione dell’ateneo sassarese, che nella seduta del 17 novembre ha «concordato sull’inopportunità di cedere lo spazio», considerando «non vantaggiosa la proposta dell’Azienda trasporti pubblici». La faccenda, in realtà, non è per niente decisa e il magnifico rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, ci tiene a precisarlo: «Le trattative non sono concluse». Dello stesso parere è anche Leonardo Marras, presidente dell’Atp: «C’è ancora la volontà di fare un accordo anche nell’interesse dell’Università, dopo gennaio si discuterà seriamente». L’idea della cessione dell’area all’azienda che si occupa del trasporto pubblico cittadino, proprietaria anche del parcheggio a pagamento accanto allo sterrato, era nata nell’ottobre scorso. Si erano incontrati per discuterne Leonardo Marras e il delegato rettorale per l’infrastrutturazione e gestione del patrimonio edilizio dell’Università, Sergio Coda. Allora Marras si era detto disponibile a trasformare l’area in un parcheggio attrezzato. L’Università, dall’altra parte, stava valutando anche l’ipotesi di costruire un centro congressi e il parere negativo pare sia dovuto a una richiesta eccessiva. L’Atp non ha confermato il numero ma, secondo l’Università, avrebbe chiesto in gestione il parcheggio per sei anni. Troppi, per il rettore Mastino, che ha detto comunque di non considerare chiuso il capitolo Atp.
STORIA TRAVAGLIATA Quella del parcheggio sterrato di via dei Mille è una storia travagliata. Da sempre utilizzato come posteggio abusivo, è stato chiuso dalla polizia municipale lo scorso agosto. Gli agenti avevano certificato uno stato di pericolo per l’incolumità pubblica a causa del terreno sconnesso e delle grosse buche. Da allora, però, l’incubo di trovare parcheggio attanaglia molti cittadini, tra cui i dipendenti dell’ospedale. Il posteggio a pagamento situato accanto non può fronteggiare tutte le richieste e in una giornata feriale, tra le 9,30 e le 10,30 è già saturo. Nella disputa dell’area, accanto a Università e Atp ci sarebbe anche il Comune. L’ipotesi non è confermata, ma sarebbero in corso le trattative per cedere il terreno direttamente a Palazzo Ducale in cambio di beni più utili all’ateneo.
A. M.
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 12 - Cagliari
Politici e amministratori in difesa del centro di ricerca 
«La facoltà di Monteponi è un centro unico e d’eccellenza» 
IGLESIAS. L’Ausi (Associazione per l’università del Sulcis Iglesiente), l’Igea e gli operai ex Rockwool hanno tutti un forte interesse verso i siti inquinati dalle scorie della lavorazione dei minerali. La riapertura della facoltà di scienza dei materiali, a Villa Bellavista, a Monteponi, è un obbligo morale e culturale come richiesto lunedi mattina dal comitato cittadino che si propone di sensibilizzare la Giunta regionale per garantire, coi finanziamenti adeguarti, la ripresa dell’attività didattica e di ricerca nei laboratori dell’università. Negli ultimi cinque anni Forgea International è riuscita a catturare alcune centinaia di ricercatori, tecnici e funzionari di vari ministeri dei paesi del Nord Africa interessati ad acquisire quelle conoscenze che l’Ausi e Igea dispongono nel campo delle bonifiche e del trattamento dei minerali. In sostanza con le miniere chiuse si mettono a disposizione le conoscenze acquisite nel tempo e oggi si esporta tecnologia e ricerca. «Per questo - ha detto Mauro Pili (Pdl) - occorre, già dal prossimo anno accademico, che Monteponi apra nuovamente le iscrizioni al primo anno di corso. Il 60 per cento dei laureati in scienza dei materiali hanno trovato lavoro prima di sei mesi». Igea è il soggetto unico incaricato delle bonifiche dei siti minerari. «Quale miglior connubio Ausi-Igea si può trovare nello studio dei materiali e delle bonifiche - ha precisato Giampiero Pinna - Monteponi è un laboratorio unico». (ea)


 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Cultura e Spettacoli
LA LETTERA 
Carta sardo-greca Interviene uno dei tre ricercatori 
Sono stato citato da Paolo Merlini nell’articolo “Scoperta un’antica carta sarda”, a p. 35 della Nuova Sardegna del 7 dicembre, dove il giornalista afferma anche che io avrei “appreso la notizia della scoperta dal Tg regionale”, in un servizio che dava la parola a Giovanni Lupinu, direttore del Bollettino di Studi Sardi (la rivista in cui è stato pubblicato lo studio del documento). Intendo precisare che della pubblicazione della carta e della sua divulgazione io sono sempre stato partecipe in ogni passaggio, così come gli altri miei colleghi che hanno collaborato alla ricerca, con i quali si è sempre lavorato con grande affiatamento. Il fatto che la notizia sia stata data da una voce autorevole come quella del direttore della rivista scientifica che ha ospitato il saggio ha conferito prestigio alla scoperta: dispiace, pertanto, che nell’articolo si sia insinuata l’idea che il direttore della rivista abbia compiuto un atto di ingiustizia nei confronti dei tre ricercatori e si sia suggerita qualche relazione con il problema dei tagli alla ricerca scientifica, che appare fuori tema.
Giovanni Strinna
Nessuna insinuazione, ma fatti: nel servizio televisivo di cui si parla veniva citato soltanto uno dei tre ricercatori protagonisti della scoperta. L’articolo voleva unicamente rendere merito anche agli altri autori della ricerca, lei compreso. (p.me.)

 

 

Questionnaire and social

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