Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 November 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Convegni
I nuragici? Grandi matematici
 
«Nella Sardegna antica c'era una grandissima civiltà che esprimeva concetti matematici molto complessi». La considerazione è di Nicolino De Pasquale, ingegnere aeronautico abruzzese, durante una conferenza nell'aula magna della facoltà di Ingegneria a Cagliari per una serie di lezioni dal titolo “La civiltà dei numeri uno”. Conferenza tenuta insieme al professor Sebastiano Seatzu, promossa da Università, Club Unesco Cagliari, Associazione Sardegna-Corsica (e poi riproposta a Isili).
La tesi di De Pasquale è molto suggestiva: riguarda una affinità tra la trigonometria egizia e quella di epoca nuragica, con delle corrispondenze che lasciano suggerire una comune civiltà scientifica mediterranea, indagata attraverso lo studio di bronzetti e decorazioni che, una volta analizzate, mostrano una conoscenza matematica estremamente raffinata, evidenziata da reperti prodotti in aree diverse. Anzi: le radici mediterranee della trigonometria egizia sono provate da reperti che provengono soprattutto dalla Sardegna, ad esempio nei bronzetti di guerrieri che esibiscono degli scudi circolari «che recano incise le funzioni di seno e coseno», a volte con varianti così raffinate (come mostrato da De Pasquale attraverso semplici calcoli trigonometrici) da evidenziare le profonde conoscenze matematiche delle antiche popolazioni sarde. Uno degli esempi è quello del bronzetto conservato al Pigorini di Roma, che «consente di individuare tutti gli angoli tra loro legati da rapporti aurei».
De Pasquale non è nuovo a scoperte di questo genere. Già qualche tempo fa aveva provato a dimostrare che le pintadere non fossero semplici stampi per il pane ma in realtà calendari solari e lunari. (a. t.)
 
2 – L’Unione Sarda
Quartu S.Elena - Pagina 28
ente parco
Premi alle tesi di laurea sul Molentargius
 
Tre tesi di laurea saranno premiate grazie a un bando dell'Ente parco Molentargius-Saline, che ha firmato un protocollo d'intesa con l'Università di Cagliari. Saranno premiate tesi di laurea specialistica e di dottorato dedicate proprio al compendio Molentargius-Saline.
L'iniziativa è stata intitolata alla memoria dell'urbanista Giancarlo Deplano, docente ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica nella facoltà di Ingegneria cagliaritana e direttore del dipartimento di Ingegneria del territorio. Saranno premiate le ricerche innovative e scientificamente rilevanti realizzate tra il 2003 e il 2009. Mille euro saranno assegnati al primo classificato, 750 al secondo e 500 al terzo.
Domande entro il 13 dicembre nella sede del Parco, in via La Palma. Per informazioni: 070.37919216 e 070.671003 il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13. (b. s.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 19
Urban center Il presidente Stefano Gregorini
La carica degli studenti che ridisegna le piazze
 
L'età media è bassa. «I lavori adesso sono condotti da una decina di ragazzi tra i ventitré e i venticinque anni. Anche se siamo aiutati anche da quaranta-cinquantenni», precisa Stefano Gregorini, studente ventitreenne, presidente dell'Urban center di Cagliari. Universitari di tutte le facoltà: ingegneria, scienze politiche, architettura, eccetera eccetera. «Ci riuniamo una volta alla settimana». Per far cosa? «I nostri progetti riguardano le piazze di Cagliari. Vorremmo una riqualificazione attraverso la partecipazione di studenti e comitati cittadini. La prima su cui lavoreremo è piazza Galilei: stiamo acquisendo tutti i documenti, poi ci occuperemo di disegni e progetti».
La politica? Stefano Gregorini è nipote di Antonello, padre del Polo civico che alle prossime elezioni si presenterà con una lista e sosterrà Massimo Fantola. Percorso identico a quello del Patto per Cagliari di Franco Fozzi, che ha riunito commercianti e piccoli imprenditori in vista delle elezioni.
«Vorremmo che si sviluppasse a Cagliari l'idea di un governo affiancato da associazioni di volontariato e movimenti culturali, puntando sulla vivibilità e sull'università», dice Gregorini. «Ma il cambiamento più importante riguarda il cittadino, che si deve trasformare da spettatore a partecipante». ( m.r. )
 
4 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Agenda
Progetto restauro, incontro a Cagliari
 
Domani alle 15,30 si terrà a Cagliari, nell'Aula magna della facoltà di Architettura, in via Corte d'Appello, un convegno organizzato da Sardegna Ricerche per presentare i risultati del progetto “Diagnosi e tecnologie innovative per il restauro di beni culturali, architettonici e di strutture industriali”. Sarà un'occasione per discutere le prospettive di sviluppo del progetto in collaborazione con le imprese e le organizzazioni che vi hanno preso parte. Il lavoro è stato realizzato dal consorzio Promea con il supporto scientifico di alcuni gruppi di ricerca dell'Università di Cagliari e l'attiva partecipazione dei soggetti aderenti al cluster “Materiali e ambiente” promosso da Sardegna Ricerche. In programma relazioni di Clara Baracchini (Soprintendenza per i beni architettonici, per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico di Pisa e Livorno); Franco Meloni (Promea); Paola Meloni (Università di Cagliari e Promea); Luigi Massidda e Anna Musinu (Università di Cagliari); Gabriele Tola (Soprintendenza Bappsae di Cagliari); Giuliano Murgia (Sardegna Ricerche).
VIOLENZA E DONNE L'associazione culturale “Il colle verde” organizza la conferenza “La violenza e le donne”, in programma stasera a Cagliari, ore 19,30, nella sede di via Castiglione 1.
IMPEGNO DEI CATTOLICI “L'impegno dei cattolici nel futuro del Paese” è il tema dell'incontro in programma stasera alle 18 nell'Auditorium della Banca di credito sardo (viale Bonaria) a Cagliari. Interviene Ernesto Preziosi.
LIBRO DI VOLPI Domani alle 18,30 al Manàmanà di piazza Savoia a Cagliari si parlerà di “Un delitto banale”, il secondo romanzo di Antonio Volpi. Presenterà Andrea Frailis, organizza il circolo Miele Amaro.
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
archeologia
Capo Sant'Elia, sulle tracce del tempio fenicio di Astarte
 
Ritrovare il tempio fenicio dedicato ad Astarte, divinità dei buoni venti e protettrice dei naviganti: è il sogno degli archeologi che da due anni esplorano l'area intorno alla Sella del Diavolo e a Capo Sant'Elia. «A breve presenteremo i risultati della seconda campagna di scavi», ha anticipato l'archeologo Alfonso Stiglitz. «Finora abbiamo trovato dei frammenti di epoca romana e medioevale, ma potremmo portare alla luce materiali o strutture del tempio, costruito nel III secolo a.C».
L'unico indizio sull'esistenza del luogo di culto nasce dal ritrovamento, nel 1870, di un'epigrafe fenicia: due righe in parte illeggibili, ma che sono bastate ad alimentare la speranza. Stiglitz, insieme a Simonetta Angiolillo, è il direttore scientifico degli scavi, finanziati dal Comune ed effettuati dal dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche dell'Università. Scavi complicati, in un'area di proprietà della Marina militare, sommersa dalle agavi. Proprio qui nasce il nome della città: «Sono stati i fenici chiamare così Cagliari; dal III secolo a.C. è attestato il toponimo Karales, o Karalis, poiché il loro alfabeto non aveva vocali».
Il significato è “mucchio di rocce”, o più probabilmente “promontorio”.
FRANCESCO FUGGETTA
 
6 – L’Unione Sarda
Economia - Pagina 15
Più qualità per i nuovi Master and Back
Criteri selettivi con il bando 2010 per l'alta formazione presentato ieri dall'assessorato del Lavoro
Meno risorse per i Master and Back ma più attenzione ai criteri di selezione ed eccellenza dei percorsi. Obiettivo, garantire reali prospettive di occupazione per i giovani più meritevoli
 
FORMAZIONE L'assessore regionale al Lavoro, Franco Manca, ha illustrato ieri le novità per l'edizione 2010 del bando dedicato all'alta formazione, il cui il testo è disponibile sul sito istituzionale della Regione. Per ora è l'unica delle tre linee di intervento del programma a essere stata attivata. Infatti non sono previsti i tirocini, mentre l'avviso per i percorsi di rientro (back) uscirà nei primi mesi del 2011. La crisi blocca di fatto ogni possibilità di allargare gli interventi: «Ipotizziamo di investire sei milioni e mezzo di euro dei 13 a disposizione dal Fondo sociale europeo, la restante parte servirà per i back», ha spiegato Manca. Una cifra che è circa la metà di quella stanziata per l'alta formazione nel 2009 (le borse allora furono 450).
CRITERI A fronte di questo verranno introdotti dei criteri di selezione più restrittivi: «Saranno attivate 150 borse, 30 per i dottorati e 120 per master di secondo livello. Per la loro assegnazione faranno punteggio, tra l'altro, il voto di laurea (che non potrà essere inferiore a 100/110), l'età, gli anni impiegati per laurearsi e il reddito Isae: i candidati con redditi elevati saranno chiamati a dare il loro contributo». Per Manca in questo modo «si premia l'eccellenza finanziando solo progetti di livello elevato che possano essere realmente utili allo sviluppo della Sardegna. Non sono più previsti percorsi formativi nel settore privato ma solo in ambito universitario. E verranno privilegiati gli istituti situati ai livelli più elevati nelle classifiche internazionali».
RICHIESTE Un'altra novità è l'introduzione di una procedura esclusivamente on line per presentare domande e documenti, finalizzata a ridurre i tempi delle istruttorie. Per quanto riguarda i percorsi di rientro si sta valutando un maggiore coinvolgimento dei privati e si guarda alle iniziative di autoimpresa. «Il 60 o 70 per cento dei percorsi di rientro finora è stato attivato nel settore pubblico ma con il rischio di incrementare ancora di più il precariato».
Non mancano le polemiche: un gruppo di ragazzi ha presidiato l'ingresso dell'assessorato in via XVIII Febbraio. In molti attendono il bando per il back, «temiamo di rimanere un altro anno fermi e che le risorse per noi non siano sufficienti».
CARLA ETZO

 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Analisi a peso d’oro: coinvolto Mistretta
Chiesti 2,4 milioni all’ex rettore e ai vertici del Policlinico
CORTE DEI CONTI Laboratori, il caso Santa Cruz
ELENA LAUDANTE
 
CAGLIARI. I laboratori di Anatomia patologica erano freschi di inaugurazione, eppure «non funzionavano», tanto da obbligare il Policlinico ad “esternalizzare” il servizio. Pagare, cioè, tecnici privati per effettuare analisi che spettavano al personale del reparto.
Di quel denaro pubblico scorso in due anni di gestione del laboratorio targata Giuseppe Santa Cruz, la magistratura ora chiede conto non soltanto al docente in pensione.
Allo stesso modo crede sia responsabile l’ex rettore dell’Università di Cagliari, Pasquale Mistretta, per 18 anni su quella poltrona. Sotto accusa anche gli allora vertici del Policlinico universitario. Un conto che, in totale, ammonta a circa due milioni e 400 mila euro di presunto danno erariale, secondo i calcoli effettuati dalla magistratura della Corte dei Conti.
 Della vicenda la stampa si era ampiamente occupata, prima per la guerra a colpi di denunce (Santa Cruz aveva querelato Mistretta per mobbing) e poi per il procedimento penale.
Ma solo ora emerge la responsabilità che la procura contabile attribuisce al potentissimo ex Magnifico, che in quella vicenda appariva vittima delle intemperanze di Santa Cruz, oggi in pensione. Il docente di Anatomia e responsabile del laboratorio al Policlinico bersagliava rettore, magistrati e giornali con esposti sulla «inadeguatezza» del reparto di Anatomia. Lamentava carenza di mezzi, attrezzature, personale e si rifiutava di analizzare i reperti che gli arrivavano da tutto il Policlinico, persino le biopsie urgenti richieste a interventi chirurgici ancora in corso. Il Policlinico era corso ai ripari e affidato le analisi a laboratori privati. Le denunce dello stesso Santa Cruz avevano portato il Nucleo antisofisticazione dei carabinieri, guidato dal capitano Giovanni De Iorgi, in quei laboratori e a scoprire che potevano fornire il servizio richiesto. O quanto meno, che i vertici avrebbero dovuto metterli nelle condizioni di funzionare. Per questo il sostituto procuratore contabile Mauro Murtas ha ripercorso la filiera delle presunte responsabilità. Nei giorni scorsi ha inviato un «invito a dedurre» (che avvisa della chiusura dell’istruttoria e consente alle parti di controdedurre) a Mistretta, Santa Cruz e ai vertici del Policlinico: Rosa Cristina Coppola, all’epoca direttore generale, Andrea Corrias, ex direttore sanitario e Ennio Filigheddu, ex direttore amministrativo. A loro tre il pm contesta un danno «diretto» di 1 milione e 200 mila euro circa alle casse dello Stato: è il denaro che sarebbe stato sperperato consentendo a Santa Cruz di persistere nel suo rifiuto. Quello attribuito a Santa Cruz e Mistretta, invece, è un danno da «disservizio», e ammonta ad una cifra analoga. Che comprende anche gli stipendi percepiti dal professore per la magistratura erariale, indebitamente. All’ex Magnifico, docente di Architettura a capo dell’Università di Cagliari tra il 1991 e il 2009, la procura contesta di non aver arginato lo sperpero. Da capo dell’Ateneo, per statuto era obbligato a vigilare sul funzionamento del Policlinico. Ma non ad amministrare, è la tesi della difesa di Costantino Murgia. Nella momoria depositata, l’avvocato ha sottolineato che laboratori analoghi a quello di Santa Cruz spendono più ad eseguire le analisi che ad affidarle a terzi. A breve scopriremo se il pm è d’accordo.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Attualità
Università e Rai, il governo rischia
La Gelmini: i tagli sono sopportabili Pd: incostituzionale
Alla Camera il ddl di riforma e la mozione su Masi e Minzolini. Finiani con l’opposizione
 
ROMA. Per la maggioranza parlamentare di centro destra, Università e Rai sono argomenti ad alto rischio. I precari equilibri potrebbero infatti andare in pezzi alla Camera: sui provvedimenti del ministro Gelmini per l’Università, da ieri in fase di discussione, pesa l’incognita del voto finale dei finiani mentre sulla Rai, a sostegno di una mozione di censura nei confronti del dg Masi e del direttore del Tg1 Augusto Minzolini presentata da Fli, confluiranno anche i voti dell’opposizione.
Ieri la Camera ha esaminato il ddl di riforma dell’Università che sarà votato oggi. Da parte del Pd è stata avanzata una pregiudiziale di costituzionalità, ma il ministro intervenendo in aula ha spiegato che «è un dovere» approvare il suo provvedimento. Il rischio, ha spiegato, «non è che il governo voglia commissariare l’Università» ma che «lo facciano le banche». Il ministro ha insistito equiparando i tagli alle risorse al «risanamento» e confermando che si tratta di sforbiciate «oggettivamente sopportabili». Infatti «spendiamo un po’ meno ma stiamo iniziando a spendere meglio». I finiani potrebbero far mancare il proprio voto favorevole se non saranno ripristinati gli scatti stipendiali ai docenti e asunte garanzie sui precari, come chiede il centro sinistra. Il ddl è bocciato con toni molto duri da tutta l’opposizione, dal Pd all’Idv sino all’Udc. L’ex ministro De Mauro ha bollato la riforma Gelmini come «disastrosa per il Paese».
 L’altro scoglio, questa volta sull’informazione Rai, è rappresentato da una mozione presentata dal finiano Della Vedova (primo firmatario Bocchino) per il pluralismo in Rai. In pratica si tratta di una dura reprimenda verso la gestione del direttore generale Masi sul versante della filosofia aziendale e verso gli indirizzoi giornalistici del Tg1 guidato da Minzolini. A questa mozione se ne affianca anche un’altra presentata dalle oppopsizioni. Secondo i finiani la Rai si sta «balcanizzando sul fronte dell’informazione» e per questo «sta morendo». Sotto tiro le scelte informative schiacciate su Berlusconi e il Pdl: «Ormai sono sovradimensionate le notizie che fanno riferimento diretto al governo e al partito di maggioranza relativa». Fli parla anche di «fallimento della missione del servizio pubblico» e chiede di «sanzionare con chiarezza» gli scivoloni più clamorosi. Nel mirino il Tg1 di Minzolini che «partecipa al dibattito politico e istituzionale a sostegno di determinate posizioni o proposte legislative». Ce n’è anche per il dg Masi per aver avocato a se il controllo sui programmi informativi.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
Anche per Master & Back tagli ai finanziamenti
Subito scoppia la polemica
Le borse calano da 450 a 150, i fondi da 13 a 6,5 milioni
Manca: premiato il merito. Bruno, Pd: una presa in giro
LUISA SATTA
 
 CAGLIARI. Passano dalle 450 dello scorso anno alle 150 del bando 2010 le borse finanziate dalla Regione per l’alta formazione del programma di specializzazione post-universitaria Master and Back. Dimezzati gli stanziamenti, che passano da 13 a 6,5 milioni. Centoventi borse di studio saranno destinate a master in Italia e all’estero e 30 ai dottorati di ricerca. «Non si tratta di un passo indietro rispetto agli anni scorsi», secondo l’assessore regionale al Lavoro Franco Manca, ma di «razionalizzazione basata su un sistema che premia le eccellenze anziché distribuire finanziamenti a pioggia, come fatto finora».
 «Si informi meglio - replica Mario Bruno, capogruppo del Pd in consiglio regionale - ha sembre funzionato il merito. Si tratta solo dei soliti tagli». Bruno parla di «presa in giro» e accusa l’assessore del Lavoro di aver operato un drastico taglio delle borse di studio che snatura il programma di alta specializzazione post universitaria. «Dietro paroloni come razionalizzazione c’è in realtà - denuncia Bruno - un semplice, banale, prevedibile taglio alle risorse per la conoscenza che svilisce la più grande occasione di crescita e confronto col mondo che la Regione abbia mai concesso ai suoi giovani migliori. L’assessore si informi meglio, nei bandi degli scorsi anni, i soldi non arrivavano a pioggia ma esistevano criteri di selezione che premiavano il merito. Ma per qualcosa come il merito, e tanto meno per la scuola pubblica, non c’è spazio nei programmi del centrodestra».
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Arriva in consiglio comunale la pratica per l’ok all’ospedale veterinario
Il preside Naitana: «Siamo in grado di partire subito con i lavori» La conclusione delle opere prevista dopo un anno mezzo
Dalla realizzazione del progetto dipende l’accreditamento della facoltà nell’ambito della Comunità europea
GABRIELLA GRIMALDI
 
 SASSARI. Potrebbero decollare a breve i lavori per la realizzazione dell’ospedale veterinario. Tutto dipende dalla seduta del consiglio comunale di oggi perchè all’ordine del giorno è prevista la discussione e l’eventuale approvazione di una deroga al progetto edilizio.
 L’approvazione da parte del Comune rappresenta infatti l’ultimo passo del percorso di potenziamento delle strutture della facoltà dal quale dipende l’accreditamento dell’istituzione a livello europeo e la conseguente validità dei titoli di studio al di fuori dei confini nazionali. Tornare a sottoporre la pratica all’attenzione della commissione edilizia prima e all’assemblea civica poi, si è reso necessario per poter modificare alcuni aspetti del progetto così come richiedevano le normative della comunità europea. Un modo per potersi «coprire le spalle» rispetto all’ispezione della commissione Eaeve (European Association of Establishments for the Veterinary Education) già programmata per il maggio del 2013 e finalizzata proprio a verificare gli effettivi requisiti della facoltà.
 Ieri mattina, intanto, si è svolta la riunione della commissione edilizia nella quale si è esaminata la pratica relativa alla domanda formulata dall’università il 4 aprile di quest’anno e si è votata la proposta di delibera da presentare oggi in consiglio. La volontà emersa è stata quella di assentire alla modifica richiesta dall’università rispetto al progetto di dettaglio approvato dal Comune nel 2006, «visto e considerato che non c’è aumento di volumetrie ma una diversa distribuzione delle stesse e che si tratta di edifici di interesse e utilizzo pubblico». Se oggi la pratica dovesse passare in consiglio i lavori per la realizzazione dell’ospedale e del pronto soccorso potrebbero partire immediatamente. «Abbiamo i soldi in cassaforte - dice il preside della facoltà Salvatore Naitana - e già proceduto alla gara d’appalto. Si tratta soltanto di acquisire l’ok definitivo dal Comune». Le aspettative nel mondo accademico sono tante perchè l’ospedale rappresenta il presupposto per accedere all’accreditamento dell’intera facoltà (si parla di didattica, soprattutto) e permette di scongiurare il pericolo di cancellazione di questa importantissima realtà, un patrimonio che si è temuto di perdere proprio a causa delle carenze dell’offerta.
 L’ospedale (fino ad oggi l’assistenza medico-veterinaria era assicurata dall’attività della clinica) e il pronto soccorso saranno realizzati con 8 milioni e mezzo di euro, 6 dei quali assicurati dalla Regione e il resto attinto dalle casse d’ateneo.
 «Dall’apertura del cantiere - ha concluso il preside - i lavori saranno conclusi entro un anno e mezzo. E sarà una boccata d’ossigeno per l’intero territorio».
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
UNIVERSITÀ
Protezione delle piante, assegno di ricerca
 
 SASSARI. L’Ufficio concorsi dell’Università degli Studi di Sassari fa sapere che è stata indetta una procedura di valutazione comparativa, per titoli ed esame colloquio, per l’attribuzione di un assegno di ricerca di durata biennale nel Dipartimento di Protezione delle piante, finanziato per il 50 per cento dal Dipartimento e per la restante quota parte sui fondi di Ateneo. Questo l’ambito di ricerca: Settore scientifico disciplinare: AGR/12 “Patologia vegetale”. Progetto: “Monitoraggio fitosanitario delle aree castanicole del centro Sardegna e sperimentazione di sistemi di prevenzione e difesa contro il mal dell’inchiostro del Castagno”. I termini per la presentazione delle domande scadono il prossimo 30 novembre. Tutti i ricercatori interessati possono ritirare una copia del bando all’ufficio concorsi di Via Macao numero 32 oppure possono consultare il sito internet www.uniss.it/amminin/concorsi.
 
 

Questionnaire and social

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