Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 November 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
      
L’UNIONE SARDA
01 - Talassemia, ecco la chiave per il trapianto ideale
02 - La sfida di una studentessa disabile dell'Università di Cagliari
03 - Oggi la scuola torna in piazza
04 - Scuola e università in piazza oggi sciopero e assemblee
05 - Oristano. Diritto allo studio, questa mattina la manifestazione
06 - Iglesias. In pizzeria per parlare di astrofisica
07 - Blasco Ferrer e il suo libro sul protosardo 
     
LA NUOVA SARDEGNA
08 - Talassemia, nuovo metodo per ridurre il rischio rigetto
09 - Mobilitazione studentesca ericercatori della Rete29Aprile
10 - La politica e i giovani cui si nega il futuro
11 - Progetto del Laboratorio dello sport del Coni
12 - Buggerru. Premiazione delle tesi di laurea sul Geoparco
13 - Sassari. Orientazione: scelta consapevole dei corsi di laurea
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
    
  
L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda / Cultura - Pagina 45
Scienza. L’appartenenza a una tipologia genetica rende difficile la crisi autoimmune nel paziente
TALASSEMIA, ECCO LA CHIAVE PER IL TRAPIANTO IDEALE
I ricercatori cagliaritani individuano il donatore giusto per abbattere il rischio di rigetto
Genetica, statistica e informatica: è un’alleanza a tre quella che consente - e in futuro consentirà sempre di più - di mandare a buon fine i trapianti di midollo osseo per debellare la talassemia.
Ne ha dato notizia ieri il quotidiano online “Osservatorio malattie rare”, mettendo in evidenza come sia la Sardegna la base di partenza per questo balzo in avanti terapeutico.
Una squadra di ricercatori dell’Università di Cagliari ha scoperto il criterio per scegliere il donatore di midollo (o meglio: di cellule staminali ematopoietiche) abbattendo il rischio di un esito infausto dell’intervento. Quando si trapianta un organo e il corpo del ricevente non lo accetta si parla di rigetto; nel caso del trapianto di midollo il meccanismo è opposto e anche più pericoloso. Il rischio ha per nome un acronimo apparentemente neutro, GVHD, che sta per Graft versus Host Disease: come spiega il professor Giorgio La Nasa, direttore di Ematologia all’Ospedale Binaghi di Cagliari e uno degli autori dello studio, «è l’esatto contrario del rigetto: quando vengono trapiantate le staminali ematopoietiche, cambiano tutte le cellule del sangue, il sistema immunitario diventa quello del donatore e può succedere che le cellule responsabili della risposta immunitaria non riconoscano come proprio l’organismo ospite, ad esempio quello del malato di talassemia, attaccandolo».
Se nel caso di rigetto “classico” l’organismo si ribella contro il nuovo organo, con il GVHD il sistema immunitario aggredisce l’ambiente che dovrebbe difendere, come un poliziotto impazzito che spara sui concittadini. Quello che i ricercatori cagliaritani hanno individuato è il fattore che rende più o meno probabile l’insorgere «di questa che resta la complicanza più temuta, che generalmente si manifesta entro cento giorni dal trapianto» e comporta elevati rischi di morte.
Secondo la ricerca cagliaritana - pubblicata dalla rivista scientifica britannica “Bone Marrow Transplantation” - l’elemento determinante è verificare «se il donatore è omozigote per l’aplotipo KIR di gruppo A»: si tratta di capire di che tipo è il sistema che modula l’attività delle cellule Natural Killer. Se il donatore appartiene al gruppo A le sue “cellule omicide”, le truppe scelte da impiegare contro infezioni e degenerazioni, hanno probabilità molto più consistenti di sparare nel mucchio, aggredendo l’organismo ricevente.
Il trapianto di staminali ematopoietiche attinte da un donatore eterozigote, e dunque con almeno la presenza di un aplotipo di tipo B, minimizza i rischi del trapianto che oggi, se effettuato su pazienti in buone condizioni generali, ha esito soddisfacente in oltre il novanta per cento dei casi. Come è evidente, un sistema affidabile per ottimizzare l’esito del trapianto rende - e renderà - più alta la fiducia dei pazienti, e quindi maggiore il ricorso a un intervento che resta a oggi l’unica via di guarigione dalla talassemia. Probabile quindi che in futuro si vada oltre i 50-60 trapianti annui che hanno luogo in Sardegna, 15-20 dei quali effettuati al Binaghi.
Intanto l’efficacia della selezione del donatore, come spiega l’Osservatorio, è stata confermata dal test che i ricercatori hanno effettuato su campioni biologici di 78 malati di talassemia di età compresa tra 1 e 29 anni, tutti pazienti che avevano subito un trapianto di midollo da donatore non consanguineo e dunque attraverso cellule staminali provenienti dalle biobanche internazionali. Questo non significa che verranno accettate donazioni solo dagli individui “geneticamente non problematici”: come spiega il professor La Nasa «avviene di dover fronteggiare forme di leucemia particolarmente aggressive, che obbligano a trapianti d’urgenza per salvare la vita del paziente, e a volte non è possibile fare selezioni ulteriori a parte quelle indispensabili. Ma la talassemia è una malattia cronica che si può ormai definire a prognosi aperta, i nuovi farmaci permettono una vita più lunga e migliore: in questi casi possiamo e dobbiamo, prima di procedere al trapianto, trovare il miglior donatore possibile».
A fornire ulteriori garanzie, infine, c’è un algoritmo che permette di individuare velocemente il miglior donatore. Si chiama Rete Neurale Artificiale perché imita il sistema istantaneo di connessione e scambio di informazioni tra le nostre cellule cerebrali: incrociando i dati fisici, genetici e anagrafici del ricevente è facile trovare un responso statisticamente affidabile su quale sia il migliore tra i donatori disponibili.
Si tratta di un sistema analogo a quello adottato dai meteorologi per prevedere, con un’attendibilità molto elevata e sempre crescente, che tempo farà: abbinando i dati su pressione, cumuli e altri fattori all’archivio storico delle precipitazioni, i tecnici sono in grado di calcolare quale esito avrà (presumibilmente) quella situazione meteo. E così i clinici, intessendo le conoscenze sul paziente e sul donatore con le statistiche sui trapianti, possono predire quale sarà l’esito dell’intervento, mettendo i medici in condizione di agire al meglio e iniettando nel paziente una dose importante di fiducia.
CELESTINO TABASSO
 
 
2 - L’Unione Sarda / Lettere & Opinioni - Pagina 43
La sfida di una studentessa disabile dell’Università di Cagliari
«Sogno il dottorato e non mi fermo davanti ai tagli o agli ignoranti»
Sono d’accordo con Cristian Martis, l’autore della lettera “Tagliati i fondi per i disabili / «Ma io voglio diventare ingegnere» pubblicata il 2 novembre 2010. Sono anch’io una studentessa disabile (ipoacusica) iscritta all’Università di Cagliari. Per la precisione, al secondo anno fuori corso di Lingue. Il mio obiettivo è un dottorato di ricerca sulle lingue dei segni parlate nel mondo. Questo anche per essere d’aiuto a tanti altri ragazzi, audiolesi e no, che vogliono comunicare attraverso il linguaggio gestuale e testuale. Lo so, è un sogno. Ma io credo nei miei sogni e non voglio mollare, anche se a qualcuno farebbe piacere. Lo studio delle lingue è importante quanto lo studio dell’economia o delle scienze. Anche io ho usufruito del servizio Prendiappunti per 150 ore. Quest’anno ne ho appena 30 (incluso il servizio di Aiuto allo studio). Fino a dicembre, poi si vedrà. Non voglio lamentarmi, spero che a gennaio si trovi una soluzione. All’università mi sono trovata molto bene. Mi sono immersa molto volentieri nelle lezioni linguistiche, che ho sempre seguito con tanta passione e interesse, nonostante il mio difetto uditivo. Ce l’ho sempre messa tutta per sconfiggere i pregiudizi, vincere la mia sfida. E mi sforzerò di andare avanti. Anche se con le conversazioni di gruppo ho qualche difficoltà, cerco sempre di ascoltare e di capire bene.
Chiedo alla ministra Maria Stella Gelmini e ai cosiddetti “ignoranti” di immedesimarsi in noi disabili, che lottiamo per realizzare i nostri sogni. Non vogliamo essere “buttati” in un angolo da una società che non ci dà sbocchi. E non vogliamo dipendere dagli altri. Abbiamo tanto da dire da fare, non solo perché siamo disabili, ma prima di tutto perché siamo persone.
DANIELA SCHIRRU - SAN SPERATE
Si tenga ben stretti i suoi sogni, gentile lettrice, perché sono i sogni di noi tutti. La Sardegna ha bisogno di giovani intelligenti, determinati, capaci di impegnarsi con tenacia e spirito di sacrificio. Le discipline di ambito linguistico sono affascinanti e spero che lei trovi docenti illuminati che la guidino nella sua ricerca sulle lingue dei segni. Ma non dia per scontata la perdita del “Prendiappunti” o di altri servizi. Mentre studia, si batta insieme ai colleghi (non solo i disabili!) per i suoi diritti. Perché anche quelli sono diritti di noi tutti: la società che esclude i meritevoli sta commettendo un suicidio.
DANIELA PINNA
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca Italiana - Pagina 10
Oggi la scuola torna in piazza
Roma. Oggi sarà una giornata di protesta per il mondo dell’istruzione. La mobilitazione internazionale studentesca, infatti, si intreccia con uno sciopero proclamato dalla Flc-Cgil (ma anche da altre sigle minori come l’Usi e il Sisa). Una concomitanza che favorisce iniziative comuni tra sindacato e movimenti studenteschi. La manifestazione contro il ddl Gelmini, promossa dalla Flc-Cgil, riguarderà a trecentosessanta gradi tutto l’ambito della conoscenza, coinvolgendo il mondo della scuola, dell’università e della ricerca, compresa la formazione professionale. Aumentano intanto le occupazioni, da Gorizia a Roma. Nella Capitale ieri è stata la volta dei licei Virgilio e Mamiani. Scendiamo in piazza - ha spiegato la Flc-Cgil - per ribadire che «la conoscenza è il motore dello sviluppo e della modernità, per superare il precariato che uccide i nostri settori, per il rinnovo dei contratti e per avere stipendi come nel resto d’Europa».
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 24
Giornata mondiale per il diritto allo studio in 100 città
SCUOLA E UNIVERSITÀ IN PIAZZA OGGI SCIOPERO E ASSEMBLEE
In occasione della Giornata mondiale per il diritto allo studio, scuola, Università e ricerca fanno sentire la loro voce di protesta.
La Giornata mondiale per il diritto allo studio si celebra oggi a Cagliari, una delle cento città italiane che scenderà in piazza con manifestazioni, scioperi e dibattiti. Data storica il 17 novembre: quel giorno del ’39 centinaia di studenti cecoslovacchi che si opponevano alla guerra furono arrestati e uccisi dai nazisti.
LA PROTESTA Gli studenti cagliaritani si son dati appuntamento in piazza Garibaldi e da qui sfileranno in corteo sino a piazza del Carmine. Nella scuola pubblica è la Flc-Cgil ad aver proclamato l’astensione dal lavoro contro «i tagli alla conoscenza» che mettono a repentaglio il sacrosanto diritto allo studio. All’Università il coordinamento cagliaritano dei ricercatori della Rete 29Aprile invita tutto il personale a partecipare allo sciopero, anche se - fa sapere - alcuni ricercatori e professori sono stati precettati per garantire lo svolgimento degli esami di laurea. «Alle 10, in rettorato - spiega la referente Valentina Onnis, ricercatrice di Farmacia - in concomitanza con analoghe manifestazioni nazionali, docenti e studenti si incontreranno per condividere le ragioni dello sciopero e della protesta contro la riforma Gelmini».
SCUOLA PUBBLICA Secondo la Flc-Cgil è a rischio la qualità dell’offerta formativa oltre che la sicurezza degli istituti. La maggior parte delle classi è sovraffollata e spesso è necessario spostare gli alunni in classi diverse quando un docente è assente, perché le risorse economiche non consentono di nominare un supplente ogni volta che se ne presenti la necessità. Inoltre, l’eliminazione delle compresenze ha aggravato il problema e impedisce di attuare i progetti di qualità o per il recupero degli alunni in difficoltà. Le esigue risorse scolastiche costringono ormai i dirigenti a chiedere alle famiglie di portare i beni di prima necessità (sapone, carta igienica, per esempio). Ma tra le motivazioni dello sciopero c’è anche il blocco dei contratti del personale della scuola per 3 anni e degli scatti d’anzianità, la detrazione degli stipendi in caso di malattia. «Per questo scendiamo in piazza - dice il segretario regionale della Flc-Cgil, Peppino Loddo - ribadiamo ancora una volta che noi ci battiamo per il futuro della scuola pubblica e il rispetto dei diritti degli alunni».
UNIVERSITÀ «Vogliamo ribadire - aggiunge la portavoce della Rete 29 Aprile - tutta la contrarietà del mondo universitario alla perdurante carenza di risorse umane e finanziarie e alla riforma Gelmini, la cui approvazione metterebbe in grave pericolo non solo la qualità ma la stessa esistenza dell’Università pubblica statale». Al contrario, si scopre che i tagli per gli Atenei privati sono stati cancellati: la commissione Bilancio della Camera ha approvato un maxiemendamento alla Finanziaria con cui si finanziano, per 25 milioni, le università non statali legalmente riconosciute. (c.ra.)
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano Pagina 20
piazza eleonora
Diritto allo studio, questa mattina la manifestazione
Oggi si celebra la Giornata internazionale del diritto allo studio e si svolge una manifestazione in piazza Eleonora, promossa ed organizzato dal Collettivo studentesco-Uds, dai Giovani comunisti, dal Coordinamento precari Sardegna e dai giovani dell’Italia dei valori . E la scelta del giorno non è stata di certo affidata al caso. Infatti il 17 novembre è una data storica. Nel 1939 i nazisti uccisero 9 studenti e i loro insegnati all’Università di Praga. E lo stesso giorno, ma nel 1973, un carro armato abbatté il Politecnico di Atene per reprimere la rivolta studentesca contro la dittatura militare. Ancora, il 17 novembre 1989 in Cecoslovacchia la commemorazione del ’39 fece scoccare la scintilla per la rivolta contro il regime.
L’appuntamento per gli studenti è in piazza Eleonora alle 9; si svolgerà un incontro-dibattito con rappresentanti del mondo del lavoro sardo: Rockwool, Compau, Carbosulcis, Vynils, Cia, ricercatori universitari e precari della scuola. Si discuterà inoltre dell’istituzione di doposcuola, convitti, semi convitti o buoni pasto per gli studenti pendolari, dell’acquisto di nuovi pullman da parte della Regione, con l’incremento delle corse riservate agli studenti soprattutto nelle ore pomeridiane, del miglioramento dei collegamenti fra l’Istituto Don Deodato Meloni e l’Arst e della riduzione dei parametri di alunni per classe secondo quanto prevede la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per una didattica migliore.
MANUELA FIGUS
 
 
6 - L’Unione Sarda / Iglesias - Pagina 25
rotary club
In pizzeria per parlare di astrofisica
Astrofisica e pizza per beneficenza: è la nuova proposta del Rotary Club Iglesias che venerdì (19 novembre) invita alla conversazione di Andrea Possenti, ordinario di astrofisica all’università di Cagliari. L’appuntamento è all’Argentaria, in via Deledda alle 20 con “E quindi uscimmo a riveder le stelle: i colori invisibili dell’universo”. La serata per chi vuole trattenersi continuerà davanti a una pizza. Il ricavato contribuirà a finanziare due progetti: il club lo dividerà fra le borse di studio per studenti in difficoltà economiche e il Kenia, dove servirà per costruire un pozzo per l’ospedale a Camp Garba. ( m. c. )
 
 
7 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari - Pagina 29
Blasco Ferrer e il suo libro sul protosardo
Sinnai. Domani alle 19, a “Sa dom’e cantu” in via Ariosto 6, sarà presentato il libro di Eduardo Blasco Ferrer “Paleosardo”. Il testo dello studioso catalano, ordinario di Linguistica Sarda all’Università di Cagliari, è una ricerca sul protosardo, cioè la lingua nuragica, e tende a provare la parentela del sardo arcaico con le più antiche lingue europee, in particolare l’iberico e il protobasco. L’incontro si inserisce nella rassegna “Arrubiumorus in literas” promossa dai Rossomori di Sinnai. Modera Paolo Zedda, Andrea Pisu suonerà le launeddas.
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Sardegna
Talassemia, nuovo metodo per ridurre il rischio rigetto 
STUDIO DEI RICERCATORI DELL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI 
All’ospedale Binaghi utilizzata una tecnica per scegliere il donatore di midollo 
CAGLIARI. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cagliari ha condotto uno studio sulla talassemia per mettere a punto un nuovo metodo che consenta di scegliere il donatore più idoneo tenendo conto di un nuovo fattore predittivo di Gvhd (il rigetto verso l’organismo ospite) facendo diminuire così, il rischio della reazione. Attualmente, per i malati di talassemia l’unica speranza di guarigione è il trapianto di midollo osseo. Coloro, però, che si sottopongono a trapianto corrono un rischio che è appunto quello di contrarre la malattia del trapianto contro l’ospite.
 
TALASSEMIA 
Nuovo metodo per scegliere il donatore più idoneo al trapianto di midollo 
CAGLIARI. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cagliari ha condotto uno studio sulla talassemia per mettere a punto un nuovo metodo che consenta di scegliere il donatore più idoneo tenendo conto di un nuovo fattore predittivo di GVHD (il rigetto verso l’organismo ospite) facendo diminuire così, il rischio della reazione. Attualmente, per i malati di talassemia l’unica speranza di guarigione è il trapianto di midollo osseo, o più correttamente di cellule staminali ematopoietiche. Chi si sottopone a trapianto però corre un rischio che è appunto quello di contrarre la malattia del trapianto contro l’ospite, in inglese Graft versus Host Disease o GVHD, la reazione avversa più diffusa e pericolosa. Secondo i risultati dello studio appena pubblicato su BMT, infatti, risulta che vi sia una maggiore possibilità di questa reazione avversa se il donatore è omozigote per l’aplotipo KIR di gruppo A - i geni KIR codificano per un sistema di recettori che modulano l’attività delle cellule Natural Killer, cellule linfocitarie implicate nella reazione immunitaria. Viceversa lo stato di eterozigote, e dunque con almeno la presenza di un aplotipo di tipo B riduce il rischio di GVHD. A Cagliari utilizzano già di routine questo nuovo fatto predittivo per i trapianti su pazienti talassemici. «Di fatto - spiega Giorgio La Nasa, direttore di Ematologia all’Ospedale Binaghi di Cagliari e uno degli autori dello studio - la GVHD è l’esatto contrario del rigetto». Il sistema immunitario del donatore sostituisce quello del ricevente e la fa da padrone di casa, attaccando tutto ciò che non riconosce come proprio, e cioè il ricevente stesso. Proprio sul funzionamento delle cellule natural killer e sul loro legame con la GVHD si è concentrato lo studio, frutto di una ormai consolidata collaborazione tra il dipartimento di Ematologia e quella di Genetica Medica, diretta da Carlo Carcassi. Lo studio in questione ha posto particolare attenzione sul ruolo dei recettori KIR-Killer Ig-like receptor che può essere caratterizzato da due aplotipi differenti.
  
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
IN BREVE
CAGLIARI. Nessuna lezione universitaria in piazza del Carmine. In occasione della giornata internazionale di mobilitazione studentesca questa mattina i ricercatori della Rete29Aprile si incontreranno alle 10 presso il Rettorato dove terranno una breve conferenza stampa nella quale esporranno i punti chiave della loro protesta.(b.c.)
 
 
10 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Fatto del giorno
La politica e i giovani cui si nega il futuro 
Oggi si celebra nel mondo la Giornata internazionale degli studenti 
Il 17 novembre del 1939 gli occupanti nazisti uccisero 9 studenti all’Università di Praga e i loro insegnanti; il 17 novembre 1973 un carro armato abbatté il politecnico di Atene per reprimere la rivolta studentesca contro la dittatura militare; il 17 novembre 1989 in Cecoslovacchia la commemorazione del ’39 divenne l’inizio della rivolta contro il regime. Nel 1941, a Londra, il 17 novembre fu proclamata Giornata internazionale degli studenti.
A distanza di tanti anni dagli avvenimenti drammatici che questa giornata ricorda, abbiamo imparato che non occorre più schierare carri armati o macchiarsi del sangue di giovani per demolire i processi di emancipazione che spesso sono stati ispirati e agiti dal mondo giovanile e studentesco. Oggi, nelle democrazie occidentali, un decreto del governo di turno può avere effetti ugualmente devastanti e minare il futuro di tanti giovani così come dell’intero Paese. Dovrebbe far riflettere l’evidente divaricazione tra l’immagine superficiale e stereotipata che tanti media e intelletuali affibiano ai giovani e la maturità con la quale i movimenti studenteschi guidano una battaglia giusta e che riguarda non solo i diritti e l’avvenire delle giovani generazioni - e tanto basterebbe - ma l’intero tessuto sociale e democratico.
Le puntuali rivendicazioni contro il decreto Gelmini assumono oggi, in questo straordinario momento di crisi, un valore universale, la lotta che conducono è per i diritti di tutte e tutti. Questo domani, in Sardegna, ha un colore ancora più cupo. La crisi, che impietosamente ha colpito anche territori che non avrebbero bisogno di elementi di starordinarietà per vedere riaffermata la propria condizione di povertà e sottosviluppo, nella nostra regione si pronuncia “lavoro”, o meglio disoccupazione, in particolare giovanile. Quasi il 45% dei giovani tra i 15 e i 24 anni non lavora, un record in Italia, sesto posto in Europa. Questo dato va connesso al tasso di dispersione scolastica, quasi un giovane su tre in Sardegna tra i 18 e i 24 anni non ha il diploma, e alla scarsa qualità del sistema scolastico che non aiuta certo a trovare un’occupazione. Molti di quelli che “ce la fanno” vedono le proprie aspettative infrangersi contro un muro di gomma, resistente a titoli di studio e competenze certificate: sono i disoccupati qualificati, fanno parte di quella generazione che dopo aver studiato, va all’estero, impara le lingue, si forma nei settori di nicchia e poi si ritrova a 30 anni e continua a fare ricerca, collabora a progetti, accumula ore di stage e a fine mese riceve un assegno che basta per l’affitto o poco più, non sa se e quando potrà permettersi un mutuo, una casa tutta sua, magari anche un figlio, insomma un progetto di vita.
Tutto ciò dovrebbe interrogare le istituzioni e il mondo della politica. Non c’è più tempo per rimandare, per sprecare altre generazioni. La giunta e il consiglio regionale che nei prossimi giorni affronteranno la Legge finanziaria assumano questa come una tra le emergenze a cui dare risposte, sentano tutti la responsabilità di amministrare il futuro dei propri figli: si vari un progetto starordinario per il futuro dei sardi, un investimento economico e di idee necessario e utile a tutte e tutti, alla Sardegna. Su futùru est como.
Franco Uda
PRESIDENTE REGIONALE ARCI 
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 12 - Cagliari
Sei in forma? Un test per calciatori 
In fase avanzata il progetto del Laboratorio dello sport del Coni 
MAURO FARRIS 
CAGLIARI. Conoscere il calciatore più in forma della rosa attraverso un semplice test atletico da eseguire sul campo di gioco o abbandonare il classico indicatore della frequenza cardiaca per venire a campo del recupero più tardivo dopo un sprint di 200 metri. Potrebbe essere possibile, nel futuro immediato, grazie al certosino lavoro del «Laboratorio dello Sport», un progetto iniziato nello scorso mese di giugno che rientra nella programmazione della Scuola regionale dello Sport istituita dal Coni. Una fase di ricerca scientifica congiunta tra ricercatori italiani e stranieri e il mondo tecnico-sportivo della Sardegna che come spiega il presidente del Coni Regionale Gianfranco Fara, entra di pieno merito nella missione istituzionale 2009-2012. «Abbiamo creduto in una idea che sembrava impossibile - dice - siamo entrati nel vivo del progetto che sta mettendo in contatto ricercatori e scienziati che godono di prestigio con atleti e tecnici della Sardegna. Le idee ci sono ma anche le difficoltà».
Tra queste, soprattutto quella di riconoscere uno sbocco di spessore ai risultati dell’iniziativa. «Sarà necessaria da parte di tutti una grande attenzione alla qualità dei lavori per fare in modo che questi possano puntare a un riconoscimento internazionale in congressi, seminari e pubblicazioni scientifiche, passo ambizioso ma pienamente alla nostra portata» - continua Fara.
Il Laboratorio dello Sport, unico caso in Italia di ricerca congiunta ad alti livelli di interazione, ha visto fino ad ora approvati progetti di ricercatori provenienti dalle Università di Roma, Verona, Campobasso, Foggia ma anche dalle facoltà di Medicina e Ingegneria dell’Università di Cagliari. In cinque hanno infatti vinto il bando Internazionale e di questi, tre sono cagliaritani. Si tratta di Filippo Tocco e Antonio Crisafulli (medici dello sport) e Massimiliano Pau (ingegnere). Con questi, anche quello del molisano Johnny Padulo è di alta qualità e immediata ricaduta verso lo sport agonistico. I contenuti? Crisafulli lavora a un test capace, come detto, di indicare con precisione il calciatore più in forma della rosa mentre Tocco svelerà come l’eccesso di produzione di anidride carbonica incida nei recuperi.
 

12 - La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Cagliari
Buggerru. Domani premiazione delle tesi di laurea sul Geoparco 
Rilancio e sviluppo del territorio ora passano dagli ex siti minerari 
BUGGERRU. Una tesi di laurea sul Geoparco. Il concorso nazionale curato dal consorzio in collaborazione con la consulta delle associazioni e con il Comune è giunto all’ottava edizione. Domani alle 17.30 la sala convegni dell’Ex Bà ospiterà la presentazione di tre tesi in concorso. Coordinerà i lavori Lino Cianciotto. Marzia Borgese presenterà: ‹‹I siti minerari del Sulcis Iglesiente: soddisfazione dei visitatori››; Sarah Caruso illustrerà la tesi: ‹‹Il fluminese e il tempio di Antas: patrimonio storico archeologico e l’offerta turistica››; mentre ‹‹Industria e vocazione turistica nel Sulcis Iglesiente›› sarà la tesi affrontata da Debora Porrà.
Le tre tesi parteciperanno al concorso aperto ai neolaureati che hanno elaborato e discusso la propria tesi di laurea su temi riguardanti la storia, la cultura e le finalità del parco: una commissione scientifica valuterà i lavori dei candidati e le tre tesi più meritevoli saranno premiate con una borsa di studio. Al vincitore verrà offerta l’opportunità di pubblicare sul sito dell’ente un estratto elaborato della tesi. Il concorso nazionale arriva nuovamente a Buggerru e per il paese è una occasione per mettere al centro i temi portanti di quello che potrà essere il futuro di uno sviluppo in grado di sostituire l’economia locale. (fc)
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
Colloqui, test, e tirocini: l’Università accompagna gli studenti verso il lavoro 
«Orientazione»: la scelta dei corsi di laurea si fa più consapevole 
Previsti seminari con le imprese e le istituzioni in modo da raccordare domanda e offerta occupazionale 
MARCO DELIGIA 
SASSARI. Un orientamento per gli studenti delle superiori finalizzato alla scelta ottimale del corso di laurea; una consulenza «on-line», e colloqui individuali e di gruppo, dopo la compilazione di un test sul sito del consorzio universitario «Alma Laurea»; consulenza e tirocini per universitari e neolaureati.
Occasioni offerte dal servizio «OrientAzione» per rendere il percorso universitario una vera e propria esperienza formativa, guardando al territorio e al mondo delle imprese e del lavoro.
Ieri, nell’Aula Magna d’ateneo, si sono tracciati gli sviluppi di un’iniziativa che vede l’università raccordarsi con l’Ufficio scolastico provinciale e gli istituti medi superiori,con l’apporto di Alma Laurea.
«OrientAzione» (www.uniss.it/orientazione) conta inoltre su un gruppo di lavoro di insegnanti e dirigenti degli istituti medi superiori. In prospettiva ci sono attività di gruppi studenteschi che approfondiranno i diversi aspetti della carriera universitaria, con metodi e piani di studio.
Ancora, si prevedono workshop su colloqui di lavoro e seminari e tavole rotonde in raccordo con imprese e istituzioni. ‹L’orientamento è una funzione essenziale per il nostro ateneo, che intendiamo legare sempre di più a formazione e lavoro. Un orientamento che rientra in un progetto più vasto e che va garantito sia in entrata, sia in itinere e in uscita - ha considerato il rettore dell’università di Sassari, Attilio Mastino -. Occorre migliorare la nostra produttività didattica, combattendo una dispersione che limita qualità e competitività. La formazione degli studenti deve collegarsi con le esigenze del territorio, a favore dell’innovazione›. La docente Patrizia Patrizi, delegata all’Orientamento nell’ateneo turritano, ha messo l’accento sulla volontà di realizzare un efficace sistema integrato condiviso da scuola, università, formazione post-laurea e mondo del lavoro. «L’obiettivo è la costruzione di una vera e propria comunità di orientamento - ha sottolineato la professoressa Patrizi - Con l’attivazione di nuovi servizi si cercherà di fare emergere buone pratiche, prevedendo, con attente e costanti verifiche, continui miglioramenti».
L’incontro di ieri è stato propizio anche per presentare il progetto intrapreso con l’associazione «Alma Diploma».
Tra gli obiettivi, la riduzione dei tempi di incontro tra domanda e offerta di lavoro e l’informazione alle scuole superiori delle due province del Nord Sardegna sull’efficacia dei percorsi formativi offerti.
Attenzione indirizzata anche sulla «Bip Virtual Fair», fiera sul «web» che in questi giorni dà anche ai laureandi e laureati dell’università di Sassari l’opportunità di contatti con il mondo del lavoro e delle imprese.

 

 

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