Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 November 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
  
L’UNIONE SARDA
1 - La protesta corre sul web dell’ateneo: siti oscurati contro i tagli
2 - Giurisprudenza. Convegno sui rapporti tra Parlamento e Governo
3 - Trapianti. Galanello replica alle critiche del collega Lucarelli
4 - Policlinico. Bloccati per mancanza di soldi i lavori al padiglione Q
5 - Scuola pubblica sacrificata. Più fondi a quella privata
6 - Monserrato. All'Università tavola rotonda sul tema dell'eutanasia.
7 - Brevi. Ateneo di Genova, concorso per 21 ricercatori
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 - Sassari. Domani sit-in di protesta degli studenti
9 - Cagliari. Domani studenti in piazza contro «i ladri di futuro»  
 
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
    
  
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 24
Università. Black-out per 15 secondi a ogni contatto
La protesta corre sul web: siti oscurati contro i tagli
L'home page di diverse facoltà dell'Ateneo cagliaritano diventa inaccessibile per 15 secondi: il tempo che occorre per leggere il messaggio di chi protesta contro la riforma dell'Università.
Il black-out dura 15 secondi. Il sito si oscura e sull'home page delle facoltà compare la scritta di protesta, righe bianche su sfondo nero, contro la riforma Gelmini e i tagli all'Università. L'attenzione del visitatore viene catturata dal messaggio che scorre sul web, uno dei tanti canali in cui prende corpo il dissenso degli studenti, dei docenti e dei ricercatori di Cagliari. «La legge 133, il disegno di legge 1905 e i tagli al finanziamento dell'Università e della ricerca oscurano il futuro dei giovani e della cultura. Oscuriamo il sito per 15 secondi ad ogni contatto in segno di protesta».
LA PROTESTA La scritta è ben visibile cliccando sul sito di Economia, Architettura, Scienze e Lettere ma lo stesso succede, con contenuti di volta in volta diversi, per altre facoltà dell'ateneo cagliaritano. Appurato che non fossero hackers in azione, si è capito subito di che si trattava. Il segnale che il dissenso dell'Università continua a raggiungere i cittadini, dopo le proteste di piazza delle scorse settimane, le scritte illuminanti comparse sulla Torre dell'Elefante, i cortei. Come quello a cui ha partecipato, assieme agli studenti e ai ricercatori, anche il Magnifico rettore, Giovanni Melis e diversi docenti e presidi: insieme hanno sfilato per le vie della città, dal Rettorato al Comune di Cagliari, per incontrare il sindaco Emilio Floris e raccontargli i motivi del malcontento.
PDL CONTRO Ora è ancora in corso l'oscuramento dei siti. Che, seppure duri solo qualche secondo, non è piaciuto a tutti. «È assolutamente sconvolgente, un'azione che rasenta lo scandalo, che sul sito ufficiale di una facoltà di un ateneo pubblico compaia così palesemente una protesta contro il governo senza un minimo di ritegno», è quanto dichiara in una nota Mimmo Paternoster, consigliere nazionale degli studenti eletto con Azione Universitaria (Pdl). Il commento di Paternoster è di ieri ma la protesta sul web è partita già da un bel po', almeno fin da quando la riforma Gelmini è approdata alla Camera.
ALTRE PROTESTE Per il momento l'iter del disegno di legge è congelato ma dovrebbe riprendere in questa settimana, forse il 18. Inoltre l'oscuramento non è l'unica forma di protesta che compare sul web: sui siti di tutte le facoltà ci sono anche le lettere che i presidi hanno scritto agli studenti per spiegare le ragioni della mobiltazione e quel che sta succedendo nell'Ateneo. Non solo: la Rete 29 Aprile ha già annunciato la partecipazione allo sciopero di domani. Anche l'Università non farà lezione.
 
 
2 - Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Questo pomeriggio una tavola rotonda nell'aula magna di Giurisprudenza
Convegno sui rapporti tra Parlamento e Governo
Una tavola rotonda è in programma questo pomeriggio, a partire dalle 16,30, nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza (via Nicolodi 102): uomini politici e docenti universitari dibatteranno infatti sui rapporti tra esecutivi ed assemblee elettive. Al centro del dibattito sarà il rapporto, spesso difficile e tormentato, fra Governo nazionale e Parlamento, fra Consigli regionali, provinciali e comunali e rispettive Giunte. L'iniziativa è dell'Università cagliaritana, della Facoltà di Giurisprudenza, delle Cattedre di diritto costituzionale e dell'Associazione degli ex parlamentari.
A discutere sull'importante ed attualissimo tema - con la moderazione di Gianni Filippini, direttore editoriale de L'Unione Sarda - saranno Giorgio Carta, Pietro Ciarlo, Gianmario Demuro, Franco Mannoni, Francesco Sitzia e Pietrino Soddu. Nel corso della manifestazione -ovviamente aperta al pubblico - verrà distribuita una pubblicazione che raccoglie gli atti del convegno sulla centralità del Parlamento nel quadro dell'attività politica e legislativa nazionale che si è svolto nello scorso mese di gennaio per iniziativa dell'Associazione ex parlamentari.


3 - Cronaca Regionale - Pagina 6
Trapianti oscurati se a rischio
GALANELLO: «GARANTIAMO L'INFORMAZIONE TOTALE»
Trapianti di midollo oscurati solo se ad alto rischio e non dalla scarsa informazione a pazienti e familiari. In sintesi è la replica del professor Renzo Galanello alle critiche del collega Guido Lucarelli.
di STEFANO LENZA
La polemica non lo entusiasma ma tacere non è possibile. Almeno per lui. «Dal '75 mi occupo di talassemia e con i pazienti ci vivo ogni giorno. Non posso accettare che mi si accusi di oscurare i trapianti», dice Renzo Galanello, direttore della seconda Clinica pediatrica dell'Università di Cagliari e del Centro Trapianti dell'Ospedale Microcitemico. La scorsa settimana, da Roma, il professor Guido Lucarelli aveva lamentato la scarsa informazione data ai pazienti sardi e ai loro familiari sull'unica possibilità di guarigione dall'anemia mediterranea. Galanello non ci sta e sostiene che la realtà è un'altra e ben più complessa. I trapianti si fanno solo quando sono sicuri, cioè con il cento per cento di compatibilità. Altrimenti scoraggia il rischio di mortalità. «Particolarmente elevato nel caso di trapianto aploidentico, cioè quello da madre o padre a figlio con una compatibilità dimezzata rispetto a quella totale da fratello o sorella o da un donatore individuato attraverso la banca. Non lo dico io ma lo stesso Lucarelli che riconosce un rischio di morte del 14 per cento e di rigetto del 29 per cento». Dati riferiti dal pioniere di questa metodologia in Italia su "Blood" (pubblicazione scientifica internazionale sulle malattie del sangue) nel novembre del 2009. «Sommando le due incidenze - osserva Galanello - si arriva ad una percentuale di insuccessi del 43 per cento. Cioè un dramma in un caso e nell'altro perché col rigetto la malattia ricompare e mette a dura prova la tenuta psicologica di pazienti già duramente provati dallo stress del trapianto. Insorgono problemi enormi per loro e per la famiglia».
NUOVI FARMACI E STRUMENTI Subentrato ad Antonio Cao (autorità mondiale nel settore) nella guida della seconda Clinica pediatrica, Galanello ha ereditato dal Professore non solo il ruolo ma anche il rigore e il confronto permanente con la comunità scientifica nazionale ed internazionale. «Sul trapianto aploidentico mi sono consultato con quattro colleghi italiani e ho avuto le stesse risposte: improponibile, eticamente non accettabile, una follia». Giudizi senza appello motivati dal rischio troppo elevato rispetto alla terapia tradizionale basata sulle trasfusioni e la somministrazione di farmaci per limitare l'accumulo di ferro provocato dal continuo ricambio del sangue. «L'introduzione dei ferrochelanti orali ha modificato profondamente lo scenario, riducendo al minimo i danni collaterali delle trasfusioni. Con le pillole da prendere tre volte al giorno, dal 2000 sono stati così eliminati i disagi dell'infusore, la pompa che iniettava il farmaco, causa di un trattamento non regolare e, quindi, dell'accumulo di ferro. Tre anni fa è poi arrivato lo sciroppo che consente una sola somministrazione al giorno. C'è stata anche un'altra innovazione: la risonanza magnetica per la quantificazione del ferro presente nel cuore e nel fegato che rende possibile una terapia chelante personalizzata». Dopo Londra, dove è stata messa a punto, nel 2002 il Microcitemico è stato il secondo ospedale al mondo a dotarsi di questo strumento. «Così oggi si può stimare per i talassemici nati alla fine degli anni Novanta un'attesa di vita uguale a a quella dei non malati». Assicura Galanello. Questo spiega l'aumento delle nascite di microcitemici. Mediamente dieci l'anno, più che in passato ma tutte frutto di una scelta consapevole. L'aborto viene scartato perché i genitori confidano nell'efficacia delle cure.
RISCHIO INGIUSTIFICATO Davanti a queste innovazioni, il trapianto diventa un rischio che non vale la pena di correre. «Soprattutto quello con midollo donato da uno dei genitori. Perché sottoporre il bimbo al pericolo di non sopravvivere quando può condurre una vita quasi normale con la terapia trasfusionale? Oggi la situazione è questa. In futuro forse cambierà e io me lo auguro. Ma stando ai dati attuali di mortalità e di rigetto, il trapianto aploidentico può essere tentato solo nei casi in cui non è possibile trasfondere. Noi ne abbiamo fatto uno su un microcitemico ed è andato bene, così come altri due su bambini colpiti da gravi malattie altrimenti icurabili. Lo sappiamo fare, abbiamo competenze e tecnologie. Ma lo pratichiamo solo quando serve, altrimenti no. In ogni caso, credo che la decisione debba essere sottoposta al comitato etico, al di là del parere del malato e dei familiari». Diverso il discorso per quanto riguarda i Paesi in cui la terapia trasfusionale non può essere offerta per le carenze delle strutture sanitarie e la scarsa disponibilità di sangue sicuro. «Diventa impossibile curare bene i bambini che, infatti, muoiono a dieci o undici anni. É comunque una scelta discutibile. Bisognerebbe battersi per fare in modo che la comunità internazionale garantisca a tutti cure con i nostri stessi standard».
INFORMAZIONE ASSICURATA Quanto alla scarsa informazione, all'"oscuramento" dei trapianti lamentato da Lucarelli, il professor Galanello garantisce che così non è. «Noi ci occupiamo di talassemia a tutti i livelli: prevenzione, assistenza, terapia, trapianti e ricerca. Dal primo momento le coppie a rischio vengono informate su tutti gli aspetti della malattia e delle possibili cure, trapianto compreso. Per i nuovi nati, prima del compimento del settimo mese, quando incominciano le trasfusioni, i genitori hanno obbligatoriamente un incontro con il centro trapianti in cui vengono informati su ogni dettaglio. Compresa la terapia genica e la sua possibile evoluzione dall'attuale fase sperimentale, avviata dopo il primo intervento effettuato tre anni fa a Parigi, e su cui è stato riferito in una pubblicazione del settembre scorso, cioè dopo un periodo minimo per poter valutare i risultati».
TIPIZZAZIONE SUL FETO Tra le opportunità offerte dal Microcitemico c'è anche la tipizzazione in utero del midollo del feto. «Consente di stabilire la compatibilità con un eventuale fratello sano. O viceversa, tra un paziente e il bimbo che nascerà. Abbiamo effettuato sei interventi con il ricorso a questa metodologia che permette poi di conservare il cordone ombelicale, ricco di cellule staminali, per un successivo trapianto».
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 23
Azienda mista. Bloccati per mancanza di soldi i lavori al padiglione Q del Policlinico
NUOVO POLO MATERNO INFANTILE A RISCHIO
La Regione: irregolarità nella gara bandita dall'Università
L'edificio che dovrebbe ospitare alcuni reparti del San Giovanni di Dio e la clinica Macciotta è come un castello vuoto.
Per il momento l'Azienda mista ha in mano solo un secchio di chiavi. Per il resto il padiglione Q del Policlinico di Monserrato che dovrebbe ospitare il polo materno-infantile, assorbendo i reparti di Ostetricia e ginecologia del San Giovanni di Dio e la clinica pediatrica Macciotta, è come un castello vuoto. A guardarlo da fuori, oltre la recinzione che custodisce montagne di ghiaia e rifiuti, sembra a posto, pronto per essere inaugurato. Invece no, ci sono ancora da concludere i lavori previsti nella gara d'appalto dell'Università: i fondi sono stati spesi, ma le opere sono ancora a metà. Ecco perché l'assessorato regionale alla Sanità non vuole prendere in carico la struttura. «Qualcuno si farà male. La magistratura o la Corte dei conti vorranno vederci chiaro. Non possiamo spendere soldi per opere che sarebbero dovute essere già realizzate», affermano da via Roma.
L'AZIENDA MISTA Ennio Filigheddu è il commissario straordinario dell'Azienda mista (Università-Regione). È stato nominato da neanche un anno e del periodo precedente preferisce non parlare. «L'edificio non ci è stato ancora consegnato dall'Università. Abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo perché l'ospedale civile e la clinica pediatrica ormai sono vicine al collasso e il trasferimento è quanto mai urgente». Cosa manca per concludere l'opera? «Abbiamo costituito un gruppo di lavoro per capire quali sono gli interventi urgenti e per quantificare la spesa necessaria per aprire i reparti». Quanto è stato speso sino a oggi? «Occhio e croce 15 milioni di euro». Quanti ne servono per aprire la struttura? «Almeno altri 10 milioni di euro». Come andrà a finire? «Per quel che ci riguarda possiamo accendere mutui, non lo stesso può fare la Regione condizionata dal patto di stabilità. Sarà un rebus, ma la politica non può essere così miope».
LA REGIONE Tonino Dessì, capo di gabinetto dell'assessore alla Sanità, non ci sta a essere il parafulmine di un problema incandescente. «L'Università ci sta assegnando un'opera che non è fruibile. Per concludere i lavori già pagati per l'appalto della gara bandita dall'ateneo servono almeno tre milioni di euro. Finanziamenti che non possiamo giustificare. Una sovvenzione su opere non concluse, ma già liquidate con un altro finanziamento pubblico è certamente illegale. Senza dubbio c'è un danno erariale e non vogliamo essere noi quelli chiamati in futuro a doverne rispondere». Stessa domanda formulata a Filigheddu, come andrà a finire? «Prenderemo in carico l'edificio, ma certificheremo che i soldi messi a disposizione dall'Università non sono stati sufficienti per concludere l'opera e, quindi, la gara non è stata fatta nel migliore dei modi». Tradotto in euro? «Più di tre milioni per rifinire il grezzo, serviranno poi almeno altri sette milioni per realizzare sale operatorie, ambulatori e reparti a norma».
IL PROGETTO Secondo i progetti dell'Azienda mista nel blocco Q al pian terreno sorgeranno gli ambulatori; al secondo piano il Puerperio, Neonatologia e Terapia intensiva neonatale; al terzo Endocrinologia e ostetricia, le sale travaglio e il day hospital; al quarto Ginecologia.
ANDREA ARTIZZU
 
 
5 - L’Unione Sarda / Lettere & Opinioni - Pagina 43
SCUOLA PUBBLICA SACRIFICATA
Più fondi a quella privata
Alla scuola statale, all'università, alla ricerca, tagli inauditi; alla scuola privata, in maggioranza cattolica, il raddoppio dei finanziamenti: da 130 a 245 milioni. E sui giornali, nessuna indignazione. È diventato normale che si violi la Costituzione, l'hanno fatto tutti i governi, di centro-destra e di centro-sinistra. Ad enti e privati , la Carta riconosce il diritto ad istituire scuole «purché senza oneri per lo Stato», cioè senza spese per la collettività.
Ezio Pelino - via email
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 23
Marino (Pd) contro il testo approvato al Senato: meno arroganza etica
«Testamento biologico, legge malfatta»
«Una legge che impone ai cittadini una scelta morale e decide per loro, privandoli di un diritto fondamentale: la scelta di continuare o sospendere le terapie e di accettarne le conseguenze. Ecco cos'è il testo sul testamento biologico approvato dalla destra al Senato».
Ad affermarlo il senatore Ignazio Marino, esponente del Partito democratico e presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, intervenuto ieri ad una tavola rotonda all'Università sul tema dell'eutanasia.
«Una legge mal fatta - ha sottolineato il senatore - fondata sull'ideologia e sull'onda emotiva, ma che può essere migliorata alla Camera dei deputati, ascoltando i cittadini che su questo tema chiedono una cosa sola: poter lasciare delle indicazioni sulle cure cui vorranno o non vorranno essere sottoposti, se un giorno perderanno la coscienza e con essa la possibilità di esprimere il consenso alle terapie. In nessun Paese al mondo si è riusciti a scrivere, in una legge, che idratazione e nutrizione artificiali non sono trattamenti sanitari. Ci vuole meno arroganza etica e più correttezza scientifica».
Come uomo, come medico e come politico - ha dichiarato Marino - «esprimo la mia assoluta opposizione all'eutanasia, ovvero alla somministrazione di un veleno per fermare in un momento predeterminato la vita di un'altra persona. Quando il Parlamento sarà in grado di ricominciare a fare il Parlamento e il presidente della Camera Fini tradurrà in atti le sue intenzioni, mettendo in calendario il testo che aspetta il voto dell'Aula, il dibattito sull'eutanasia diventerà davvero secondario».
 
 
7 - L’Unione Sarda / Economia - Pagina 17
Ateneo, 21 ricercatori
L'Università di Genova ha bandito le procedure di valutazione comparativa per la copertura di complessivi 21 posti di ricercatore universitario, per le facoltà di architettura, economia, farmacia, giurisprudenza, ingegneria, lettere e filosofia, lingue e letterature straniere, scienze matematiche, fisiche e naturali. Domande entro il 9 dicembre. Bando su www.unige.it. (G.u. 89 del 9 novembre).
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 22 - Sassari
DOMANI 
Sit-in degli studenti 
SASSARI. Dopo le mobilitazioni dei mesi precedenti contro i tagli del Governo e della Regione e contro il decreto Gelmini per l’università domani in occasione della giornata mondiale per il diritto allo studio, il Forum Studentesco organizza a Sassari una manifestazione di protesta degli studenti universitari per rilanciare sul territorio i problemi che si vivono direttamente nelle scuole pubbliche e nelle facoltà universitarie e che sono causati dagli stessi contestatissimi provvedimenti governativi.
 Il concentramento e la partenza del corteo è previsto per le 9 da piazza Università con arrivo alle 11 in piazza d’Italia dove si terrà il sit-in.
 
 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
Studenti in piazza contro «i ladri di futuro» 
Domani manifestazione in difesa del diritto allo studio 
BETTINA CAMEDDA 
CAGLIARI. Gli studenti universitari scenderanno di nuovo in piazza mercoledì, questa volta in occasione della “giornata internazionale di mobilitazione studentesca” chiamata anche “giornata mondiale per il diritto allo studio”.
La scelta del giorno non è casuale: il 17 novembre del 2004 durante l’assemblea internazionale gli studenti di Mumbai hanno rilanciato questa data in ricordo dell’eccidio nazista contro gli studenti cecoslovacchi nel 1939, come giornata internazionale di mobilitazione studentesca. L’appuntamento è a Cagliari alle 9 in piazza Garibaldi. Studenti contro “i ladri di futuro” Gelmini e Tremonti. Il corteo si muoverà fino a piazza del Carmine dove sarà possibile seguire le lezioni dei ricercatori della facoltà di Scienze politiche. Solo per l’occasione i ricercatori metteranno da parte l’indisponibilità a favore di un’iniziativa di protesta e di proposte. Insieme agli studenti universitari, i lavoratori della conoscenza con i ricercatori, gli associati e gli studenti medi. Una ripresa della mobilitazione unitaria che coincide con l’avvio della discussione del DdL Gelmini alla Camera dei Deputati fissato per giovedì 18.
Tante le città italiane, oltre Cagliari, che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’unione degli studenti e la rete degli studenti medi: da Bologna a Padova, da Palermo a Messina, da Firenze fino a Ferrara e poi Roma dove, in Piazza Montecitorio, si terrà anche una manifestazione di protesta e di rilancio della ricerca pubblica promossa dalla Rete29Aprile.
È sempre il diritto allo studio insieme al potenziamento dell’ente e dei suoi servizi l’argomento della conferenza organizzata dall’Unione degli studenti universitari di Cagliari che si terrà mercoledì pomeriggio, alle 16.30, presso la sala Cosseddu della Casa dello studente di via Trentino.
All’evento prenderanno parte anche i neo eletti Alice Marras (Unica 2.0), rappresentante degli studenti nel consiglio di amministrazione dell’Ersu e Gianmario Demuro, rappresentante dei docenti nel cda dell’ente.

 

 

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