Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 November 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
       
L’UNIONE SARDA
1 - Non solo Pompei: è l'Italia che crolla. di Giuseppe Marci  
2 - Unica radio, mercoledì speciale sulla riforma universitaria
3 - Arzana. Il letame si trasforma in energia pulita
4 - Compie due anni il Facebook isolano
     
LA NUOVA SARDEGNA
5 - Convegno al policlinico. L’eutanasia vista da medici e giuristi
 
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
    
  
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda / Prima pagina
Il Paese in declino
Non solo Pompei: è l'Italia che crolla
di Giuseppe Marci  
È crollata la Domus dei gladiatori: una vergogna, come ha subito detto il presidente Napolitano. Quadruplice vergogna: perché era un bene eccezionale, per i due millenni trascorsi dalla sua edificazione, per l'incuria amministrativa dello Stato italiano, per il fatto che il pericolo era stato segnalato nel corso degli anni e dei decenni. Inutilmente.
Questo ci deve fare riflettere: la voce dei competenti che annunciavano quel che poi è accaduto non è stata ascoltata. Hanno prevalso l'indifferenza e la volontà negativa degli incolti.
Spostiamo lo sguardo dall'avvilente fine della Domus per volgerlo verso le istituzioni formative, la scuola e l'università, che possiamo guardare con preoccupazione, anche chiedendoci se su di esse incomba il rischio di un crollo imminente. O se sia già avvenuto, il crollo, senza sollevare polvere e quindi senza rendersi evidente agli occhi di tutti, ma con conseguenze ancor più disastrose. Esiste un istituto del restauro capace di ricomporre il puzzle delle competenze e delle coscienze, di risarcire il danno consistente in ciò che non è stato dato, per decenni, a intere generazioni?
Ampliando l'orizzonte, dobbiamo chiederci dello sbriciolamento che segna la nostra società; dell'inquietudine e dell'insoddisfazione che si manifestano in ognuno di noi; delle forsennate contrapposizioni da cui discende la paralisi; del malcontento di ciascuno nei confronti della propria condizione di vita.
Il cardinale Bagnasco ha parlato di un Paese attonito e disorientato e ha aggiunto: «Se la gente perde fiducia nella classe politica, fatalmente si ritira in se stessa, cade lo slancio partecipativo, tutto diventa pesante e contorto, ma soprattutto viene meno quella possibilità di articolata e dinamica compattezza che è assolutamente necessaria per affrontare insieme gli ostacoli e guardare al futuro del Paese».
Dal mio punto di vista laico, e sulla base dell'esperienza che conduco ogni giorno, confermo: ci stiamo avvitando in una spirale senza fine; persa la visione degli obiettivi d'assieme procediamo agitati da malumori, stizzosità, impulsi del momento, crisi di nervi.
Esiste una possibilità di evitare il crollo o, nel caso sia già avvenuto, di porvi rimedio? Se c'è una speranza, può essere cercata solo nelle parole che, in un inedito scambio di ruoli, hanno pronunciato Benedetto XVI e Giorgio Napolitano. Il Papa, a Santiago, ha detto che il futuro non potrà essere che «nell'incontro, non lo scontro!, tra la fede e la laicità». E Napolitano, salutandolo mentre tornava dalla Spagna, ha scritto che le parole del Pontefice «hanno toccato i sentimenti di tutti gli uomini di buona volontà».
Parole evangeliche, in bocca a un laico, ad indicare l'unica prospettiva possibile: che tutti coloro che hanno percezione del pericolo, si uniscano per evitarlo.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 14
ateneo
Unica radio, mercoledì uno speciale sulla riforma universitaria
Mercoledì dalle 10 alle 12, su Unica radio, la web radio dell'ateneo cagliaritano, sarà possibile seguire lo speciale radiofonico live condotto da Radio Bue dell'Università di Padova (www.radiobue.it), in collaborazione con le radio universitarie che fanno parte del network “Ustation.it”. Sono previsti collegamenti in diretta dalle piazze della mobilitazione studentesca. Nel corso della diretta saranno trasmessi anche i contributi di Dario Fo e Marco Travaglio. L'obiettivo dell'iniziativa universitaria è quello di focalizzare l'attenzione sul tema del diritto allo studio, che sembra «sempre più minacciato dai “tagli” di risorse che vanno in direzione opposta a un sistema che dovrebbe garantire il merito e le condizioni per sostenere gli studi universitari anche a chi non ha sufficienti mezzi economici e al grande “esercito” di fuori sede presente in ogni città sede di ateneo», scrivono in un comunicato gli organizzatori.
La trasmissione si potrà ascoltare collegandosi al sito internet www.unicaradio.it.
 
 
3 - L’Unione Sarda / Prov Ogliastra - Pagina 54
Arzana. Via libera del Consiglio comunale: la centrale garantirà venti posti di lavoro
IL LETAME SI TRASFORMA IN ENERGIA PULITA
Biogas e fotovoltaico sulle terre civiche di Sa Feurredda
L'amministrazione guidata da Marco Melis scommette sull'utilizzo produttivo delle terre civiche, alternativo a pascolo e legnatico.
Le terre civiche come laboratorio per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il Consiglio comunale, chiamato a modificare il regolamento sugli usi civici, ha individuato l'area per realizzare un polo energetico. Si tratta di cinquanta ettari nell'altopiano di Sa Feurredda. Il progetto prevede la produzione di energia da biogas, biomasse, fotovoltaico e olii vegetali. A pieno regime la centrale produrrà sei megawatt e darà lavoro a venti persone.
TERRE PRODUTTIVE La piccola rivoluzione verde sulle terre civiche è nata da una intuizione del sindaco Marco Melis. «Quest'area - ha spiegato il primo cittadino - è stata individuata dal Piano regolatore generale come area artigianale destinata agli allevamenti». Ma di stalle e aziende sull'altopiano non c'è traccia. «Nessuno in tutti questi anni ha mai fatto richiesta di insediarsi. Per questo abbiamo deciso di portare avanti un progetto che prevede la produzione di energia da biomasse, biogas, fotovoltaico e olii vegetali per complessivi sei megawatt». L'amministrazione considera le terre pubbliche non più un vincolo o un retaggio anacronistico ma un'opportunità di sviluppo. Così scommette su un utilizzo alternativo delle terre pubbliche rispetto a quelli tradizionali. Non più solo legnatico e pascolo appunto ma anche energia, turismo e raccolta di piante officinali. Sulla scelta de Sa Feurredda come sito ideale per un polo energetico ha pesato la presenza nelle vicinanze di un elettrodotto che permetterebbe di collegarsi senza particolari problemi alla rete.
IN CONSIGLIO Per promuovere il progetto l'amministrazione ha dovuto compiere tre importanti passaggi amministrativi: la modifica del regolamento sugli usi civici, la variante urbanistica al Piano regolatore, la sospensione del diritto di uso civico, provvedimento quest'ultimo votato a maggioranza dei due terzi come prevede la legge. Il risvolto più immediato e significativo per i cittadini di Arzana sarà una ricaduta occupazionale di circa una ventina di addetti.
FINALITÀ COLLETTIVE L'iniziativa incassa il plauso di Michelina Masia, professoressa di sociologia del diritto all'Università di Cagliari e curatrice del progetto pilota sugli usi civici della Provincia Ogliastra. «Ogni iniziativa tesa a produrre una ricaduta economica per l'intera collettività e nel contempo a preservare la risorsa “terra pubblica”, è da guardare con favore. Con il corretto utilizzo di questa risorsa viene esaltata al meglio la finalità collettività che è quella di soddisfare gli interessi di tutti».
GIUSY FERRELI
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 15
Il fondatore è un ventenne studente di economia. Applicazioni in costante aggiornamento
COMPIE DUE ANNI IL FACEBOOK ISOLANO
Oltre 19 mila iscritti. «È un riferimento per gli emigrati»
Sardinia people, primo social network identiario, nasce come alternativa a Facebook e ora gode di un successo consolidato.
Un'alternativa al «caotico mondo di Facebook». Questo l'intento iniziale di Marco Camboni, cagliaritano, studente ventenne di economia nell'università cittadina, quando due anni fa, appena diciottenne, decise di creare “Sardinia people”, il primo social network isolano.
ANNIVERSARIO Oggi cade il secondo anniversario del sito www.sardiniapeople.net, messo online il 15 novembre 2008. «Volevo aprire un luogo per mettere in comunicazione i sardi», racconta Camboni, «ma si iscrissero subito 200 persone e decisi di creare un social network identitario». Nato con soli 10 euro, il prezzo per comprare il dominio, nel primo anno raggiunge gli ottomila iscritti, mentre oggi gli utenti registrati sono circa 19 mila.
NUMERI I fruitori del sito, per lo più giovani dai 19 ai 30 anni, sono in continua crescita. Ma in questi giorni, grazie alla nuova applicazione “Sardinia people connect”, che consente di registrarsi utilizzando il proprio account di Facebook, Google e Yahoo, «le iscrizioni sono balzate da una media di 20 a oltre 35 al giorno». I costi di gestione, che variano dai 100 ai 200 euro al mese, sono coperti dagli introiti pubblicitari: «Diverse aziende sarde e anche partiti politici, hanno comprato uno spazio nel sito», rivela Camboni.
IDENTITÀ Perché un social network identitario? «In primis per creare un luogo dove gli emigrati potessero comunicare più velocemente con i propri conterranei». Le applicazioni di Sardinia people infatti sono diverse e maggiori rispetto ad altre reti sociali. «Esiste un forum e la chat, a cui si può accedere indipendentemente dalla richiesta di amicizia». Questo permette discussioni con più persone contemporaneamente. Ma il sito offre anche altri servizi come l'ascolto delle radio, giochi e la videochat, riservata ai maggiorenni.
EMIGRATI Gli emigrati sono circa la metà degli iscritti, «per lo più risiedono in Germania, Francia, Usa e Canada e nella Penisola, da Roma e Milano». Sardinia people è in voga anche tra i giovani isolani. Se la maggior parte degli iscritti sono di Cagliari e Sassari, «in proporzione è molto più utilizzato dai ragazzi che vivono nei paesi, soprattutto del Nuorese e del Marghine, per comunicare tra loro e per cercare informazioni su eventi locali».
TEMATICHE Le discussioni su chat e forum, moderate da due collaboratori di Camboni, riflettono l'attualità regionale. «La disoccupazione, soprattutto», ma anche «le difficoltà dei sardi ad integrarsi nelle società ospitanti». Nel sito targato quattro mori non poteva mancare la tematica della «lingua locale» e del «concetto di autonomia». Sardinia people è frequentato anche da turisti: «Si iscrivono per avere informazioni su luoghi da visitare e discoteche».
Chissà se Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, dopo il successo di Sardinia people, non copi l'idea di Camboni e faccia anche lui social network identitari.
MARIO GOTTARDI
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 - La Nuova Sardegna /  Pagina 19 - Cronaca
AL POLICLINICO
L’eutanasia vista da medici e giuristi
CAGLIARI. Eutanasia è il tema del convegno organizzato per oggi al policlinico universitario a partire dalle 9.30 nell’aula rossa del complesso di Monserrato. Il tema dell’eutanasia verrà affrontato da medici, giuristi, avvocati, esperti di tematiche etiche. La mattinata comincerà con la proiezione di alcune scene del film «Million dollar baby». Nel pomeriggio alla tavola rotonda parteciperanno i parlamentari Ignazio Marino e Piergiorgio Massidda, componenti della commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale. Parleranno i medici Mario Piga e Salvatore Pisu, i magistrati Paolo Turco e Paolo De Angelis. Si ricorderanno alcuni casi che hanno appassionato e diviso l’opinione pubblica come quello di Eluana Englaro.

 

 

Questionnaire and social

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