Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 November 2010
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa e web
 
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 27
Sassari
Ateneo, appello alla Regione
 
Un appello alla Regione perché mantenga le promesse fatte all'ateneo. Lo ha lanciato il rettore Attilio Mastino, in occasione dell'inaugurazione del 449/o anno accademico. Al termine della cerimonia, è stata scoperta una targa in marmo in memoria dell'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga che all'università di Sassari studiò e fu docente.
 
2 – L’Unione Sarda
Primo Piano - Pagina 3
finanziaria
Arriva un miliardo per aiutare ricerca e università
 
ROMA La legge di stabilità cambia pelle e torna la vecchia Finanziaria con le misure di sviluppo. Se saranno per mezzo punto di Pil, ovvero 7 miliardi di euro, si vedrà. «Lo avete scritto voi», glissa sulla cifra il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Quello che è certo è che arriveranno risorse per alcuni settori cruciali: un miliardo di euro per l'università, poco meno di un miliardo anche per la defiscalizzazione dei salari di produttività. Soldi arriveranno per gli ammortizzatori sociali, la ricerca, il 5 per mille, e per alcune misure di spesa che verranno prorogate.
Parlando dell'emendamento che sostituirà l'atteso decreto sviluppo, Tremonti ha riferito: «Stiamo lavorando da tempo al decreto. Delle bozze già ci sono. Le portiamo in Parlamento, le discutiamo con la maggioranza e ci confronteremo in Commissione anche con l'opposizione. Se c'è consenso in Parlamento si può fare un lavoro di sintesi e rapidità. Cosa resta della vecchia legge di stabilità? Il concetto di stabilità. Nel provvedimento - sottolinea Tremonti - tutte le voci saranno coperte, ci saranno voci di impegno ma anche entrate. Misure macro, niente assalti».
 
3 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Schillellè, siamo tutti pesci fuor d'acqua
Il mare, la biodiversità, la scommessa su un futuro migliore
Si è aperto all'Exmà di Cagliari il Festival della Scienza: incontri, laboratori, mostre
 
Un pesce fuor d'acqua. Gigantesco, a bocca aperta nel giardino dell'Exmà di Cagliari. Si chiama Schillellè ed è un'opera d'arte (di Edoardo Malagigi, docente all'Accademia di Belle arti di Firenze) pensata per educare all'ambiente perché costruita raccogliendo i rifiuti. In pratica un'idea di raccolta differenziata che unisce etica, responsabilità, diseducazione e tutela del mare e della vita per FestivalScienza 2010, da ieri sino al 12 novembre nel capoluogo. La scienza come mare in cui immergersi nel quotidiano, per non essere più pesci fuor d'acqua. Il mare è il tema scelto per l'edizione numero tre di una manifestazione che per il 2010 si pregia del patrocinio dell'Unesco. E si aspettano moltissimi visitatori, di tutte le età perché il programma è vasto e articolato, tagliato un po' per tutti.
L'organizzazione, il comitato ScienzaSocietàScienza presieduto da Carla Romagnino (con la collaborazione di scuole, università, enti di ricerca, associazioni e per la prima volta la sezione cagliaritana della Lega navale italiana) ripropone la formula di miscelare gli incontri con gli esperti alle mostre, alle animazioni, agli spettacoli teatrali e alle letture. Per bambini e diversamente adulti ci sono esperimenti da sperimentare negli stand colorati allestiti negli spazi dell'Exmà, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (nella giornata odierna solo di sera e il 12 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18).
L'APERTURA «La biodiversità è l'elemento essenziale della nostra vita. Se non proviamo ad avere un mondo in pace difficilmente riusciremo a conservare la biodiversità». Parola dell'ecologo vegetale Carlo Blasi, accademico alla Sapienza, Roma e membro della Commissione Scientifica Unesco Man and Biosphere. Ieri mattina ha tenuto la conferenza d'apertura, “Diversità biologica e sviluppo sostenibile”. Un incontro di spessore, nell'anno internazionale della biodiversità voluto dall'Onu. E un monito importante, volto all'educazione, perché agli studenti non si insegnano più la fauna e la flora. Invece in altri Paesi, come la Germania, è patrimonio della scuola secondaria. «Se sono duemila le specie autoctone in tutte la Gran Bretagna, mentre la sola Roma ne conta 1.300 (e oltre 500 esotiche), ma i suoi abitanti non le conoscono, come si fa a proporre attività legata al turismo?», il commento dell'esperto. Un problema di cultura profonda che via via si sta perdendo. Conoscenza che hanno i pastori. «Cosa c'è dietro una forma di cacio? Gli studenti rimangano allibiti scoprendo il lungo percorso dietro», ha raccontato Blasi alla platea. Se cammini in un bosco la natura ti parla, ti svela le sue leggi, la voglia di espandersi dove trova terreno. Diventa avventura romantica immaginare i semi alati che si tuffano più lontani degli altri per colonizzare un nuovo spazio e germogliare. Competizione, sì, ma che si affianca alla solidarietà. «Esistono nell'ecosistema e sarebbe utile avere un punto di incontro anche nella società».
La fortuna italiana? Avere un'elevata biodiversità dovuta a fattori storici, geografici ed ecologici. Poi un moto di orgoglio per i sardi: in tutto il mondo sono 25 i cosiddetti "hotspot" della biodiversità, ben cinque si trovano nell'ecosistema mediterraneo e la Sardegna, con la sua storia geologica, ha una vasta ricchezza sparsa su un territorio a bassa antropizzazione. «L'Isola potrebbe diventare un centro di eccellenza dedicato alla biodiversità. Verrebbero da tutto il mondo. Ma le Università si dovrebbero mettere insieme e non fare cose separate a Cagliari e a Sassari».
OGGI Gli appuntamenti odierni cominciano alle 9 con le animazioni per bambini, il laboratorio sulla sicurezza in mare (alle 11) e lo spettacolo teatrale a mezzogiorno. Per gli adulti si comincia alle 9, con la conferenza “Biodiversità dell'avifauna della fascia costiera della Sardegna” di Helmar Schenk (Legambiente). Alle 10.15 l'intervento del capitano di vascello Giuseppe Mastroianni sulla scoperta della longitudine. Si chiude alle16.30 con Ettore Fiorini e i segreti che la fisica può rivelare sul piombo romano rinvenuto in mare.
MANUELA VACCA
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 24
Ricerca, premiato un altro cagliaritano
Università. Davide Peddis tra gli autori di “Magnetic nanomaterial”
 
Un altro ricercatore dell'Ateneo di Cagliari che balza alla ribalta nella prestigiosa cerchia dell'accademia scientifica internazionale. È stato recentemente pubblicato dalla casa editrice Wiley-Vch il volume “Magnetic Nanomaterial”: il capitolo 12, dedicato alla sintesi e caratterizzazione di ossidi magnetici nanometrici, ha come coautore Davide Peddis che ha conseguito la laurea e il dottorato di ricerca in Chimica all'Università cagliaritana.
Peddis ha poi lavorato presso i laboratori del Cnr di Montelibretti con una borsa del programma Master and Back. Attualmente conduce le proprie ricerche, grazie ad una borsa regionale per giovani ricercatori, nel dipartimento di Scienze chimiche nel gruppo del professor Giorgio Piccaluga, che è stato relatore delle sue tesi.
Peddis ha svolto un'intensa attività all'estero. È stato Visiting Scholar al Physics Department of Danish Technical University, Visiting Resercher al Department of Engineering Sciences, Ångström laboratory Uppsala (Svezia). È stato coautore di un articolo per un volume celebrativo del 100° anniversario della Società Chimica Italiana, pubblicato dall'importante rivista “Chemistry, A European Journal”.
 
5 – L’Unione Sarda
Economia - Pagina 15
bankitalia
Draghi: stabilizzare i precari
 
L'Italia è a un bivio fra la stagnazione e la crescita e deve saper uscire dalla spirale del calo della produttività che ha colpito tutto il paese, anche il Nord, nell'ultimo decennio non appagandosi della ricchezza conquistata negli scorsi anni. L'inazione rischia infatti di colpire di più i giovani ai quali oltretutto va fornita una prospettiva di una stabilizzazione dei lavori precari, pena riflessi sulla stessa produttività dei lavoratori.
DRAGHI Parte da Ancona l'affondo del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi al convegno organizzato in memoria dell'economista Giorgio Fuà, brillante e originale studioso cui è dedicata la Facoltà di economia dell'Università Politecnica delle Marche. Quello di Draghi è un discorso incentrato sul tema della crescita e della produttività ma l'accenno ai precari, per i quali Draghi non chiede un provvedimento legislativo per assunzione di massa ma appunto una «prospettiva» della fine del contratto a termine in linea con le idee di altri economisti in primis Pietro Ichino, fa scattare il plauso dei sindacati: «Il governatore rimette al centro i veri problemi del paese», spiega il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso e quello della Cisl Raffaele Bonanni invita il Governo a non litigare. Per il governatore gli effetti della recessione «devono ancora essere valutati» e la «difficoltà dell'economia italiana di crescere e creare reddito non deve smettere di preoccuparci». La produttività, è il mantra del governatore da diversi mesi, è calata peraltro in tutto il Paese, anche al Nord Italia, e il confronto con l'Europa, Germania in testa è impietoso. Pesano vari fattori fra cui appunto la piccola dimensione delle imprese e il mercato del lavoro.
IL LAVORO Il governatore sottolinea come la scarsa crescita del reddito e del Pil possa portare danni a coloro per cui «il futuro è l'unica ricchezza: i giovani». Anche per questo «senza la prospettiva di una pur graduale stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari» si hanno «effetti alla lunga negativi su produttività e profittabilità». In Italia infatti «rimane diffusa l'occupazione irregolare stimata dall'Istat in circa il 12% del totale dell'unità di lavoro» e che pure ha aiutato il Paese ad avere tassi di disoccupazione inferiori agli altri paesi. Il rischio, con una citazione storica, è quello di una stagnazione quale quella vissuta nel Seicento quando i ceti produttivi e mercantili cedettero il passo a quelli che miravano alla rendita, inaugurando una lunga stagione di declino.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
«Siamo accanto ai ricercatori»
Il discorso del rettore all’inaugurazione del 449º anno accademico
GABRIELLA GRIMALDI
 
SASSARI. È andato alla condizione dei ricercatori, che nel periodo scorso sono stati protagonisti di dure proteste, il primo pensiero del rettore Attilio Mastino, che ieri ha tenuto la relazione introduttiva all’inaugurazione dell’anno accademico. «Esprimiamo totale sintonia con i motivi delle contestazioni».
 E ha anche aggiunto che l’ateneo non starà a guardare ma riconoscerà il senso di responsabilità con cui i ricercatori («che a Sassari sono docenti a tutti gli effetti») hanno affrontato questo difficile momento. Davanti al pubblico delle grandi occasioni radunato in aula magna Mastino, che è alla guida dell’università da appena un anno, ha quindi parlato di quella che è la situazione oggi. «Purtroppo non possiamo nasconderci che i tagli alle università ci sono e ci saranno. Proprio in questi giorni il ministro Tremonti ha formulato l’ipotesi di una decurtazione dei fondi complessivi di un sesto. Una cifra notevole con cui si dovrà fare i conti». Lo sanno bene i ricercatori per i quali diventa capitolo chiuso l’assunzione a tempo indeterminato mentre si profila in modo inquietante un futuro da precari con sempre meno concorsi per la docenza ordinaria.
 Alla cerimonia, preceduta da un’introduzione musicale afffidata al coro dell’università, hann partecipato oltre che i presidi delle facoltà e tanti docenti, l’assessore regionale all’Istruzione Sergio Milia e una folta rappresentanza di studenti. E il discorso non poteva non andare al futuro. «Occorre che l’ateneo si attrezzi per intensificare i rapporti col mondo del lavoro - ha detto il rettore - ma la situazione del nostro territorio non è felice, con un reddito procapite fra gli ultimi in Italia».
 Un cenno, prima dei saluti finali, il rettore l’ha dedicato alla famosa relazione ispettiva del ministero che gettò nel panico tutta l’università. «È stata certo una nota stonata, ma ci siamo messi al lavoro per rispondere punto per punto e abbiamo prodotto una risposta di oltre 100 pagine con circa mille allegati. Parecchi rilievi erano infondati. Su alcuni punti abbiamo posto rimedio, ad esempio sulla trasparenza delle sedute del cda, ma adesso possiamo continuare in serenità il nostro lavoro».
 
Pagina 20 - Sassari
Una targa in memoria di Cossiga
Il marmo è esposto insieme a quelli di chi ha dato lustro all’ateneo cittadino
 
 SASSARI. È spettato al figlio Giuseppe levare il drappo rosso che ricopriva la targa dedicata alla memoria di Francesco Cossiga. La lastra di marmo è appesa al primo piano della sede centrale dell’università sul lato opposto dell’ingresso dell’aula magna. Ci sono incise le tappe principali della vita accademica e politica di Cossiga che nell’ateneo si laureò giovanissimo e qui insegnò diritto per tanti anni. «Con il suo lavoro e il suo impegno diede lustro alla sua città e alla sua università», si legge infine.
 Alla cerimonia erano presenti fra gli altri il sindaco Gianfranco Ganau e il presidente della Provincia Alessandra Giudici.
 
Pagina 20 - Sassari
«Progetti per la sanità»
La ferita aperta resta il settore dell’edilizia
In arrivo 10 milioni per l’orto botanico
 
 SASSARI. A margine della cerimonia ufficiale il rettore Mastino ha fatto il punto sull’edilizia universitaria che «strada ne ha fatta ma ne deve fare ancora tanta». Si è parlato dunque della spina nel fianco rappresentata dall’orto botanico: il polo naturalistico che cresce a fatica nella zona di Piandanna. «Con un contributo della Regione di circa 10 milioni che otterremo a breve - ha detto -, potremo completare il secondo lotto, cioè la parte adiacente alle serre. Restano da completare tutte le aule».
 C’è urgenza per quanto riguarda il completamento dell’ospedale veterinario i cui lavori dovranno terminare entro il 2012. Ma la ferita aperta resta sempre quella della sanità. «Inutile stare a discutere se va meglio con una o due aziende - ha aggiunto Mastino -. Come università ci dichiariamo disponibili a un rapporto costruttivo con la medicina ospedaliera. Sarebbe il caso di avviare progetti interaziendali che possano elevare il livello qualitativo dell’offerta». Ma i nodi strutturali restano eccome. «Stiamo terminando l’istituto di Igiene e Patologia generale e abbiamo appena realizzato Chirurgia al 5º piano del Clemente». Fra gli obiettivi più «immediati» il completamento di Malattie Infettive (mancherebbe pochissimo ma i lavori al momento sono fermi) e la sitemazione di tutte le chirurgie nella stecca bianca. (g.g.)
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Attualità
Scontro Prestigiacomo-Tremonti
Il superministro minaccia le dimissioni. Un miliardo per l’Università
LA MANOVRA ECONOMICA Tensioni e insulti nel governo sui finanziamenti per l’Ambiente
VINDICE LECIS
 
ROMA. Aveva promesso la fine degli assalti alla diligenza. Ora Tremonti, con l’emendamento alla legge di stabilità, ritorna alla vecchia Finanziaria che potrebbe pesare 7 miliardi, mezzo punto di Pil, e sul quale potrebbe essere chiesta l’ennesima fiducia. In una giornata segnata da fortissime tensioni nel governo sulle scelte economiche culminate nello scontro al vetriolo tra il ministro Prestigiacomo e il suo collega Tremonti - che minaccia di dimettersi - arrivano i primi annunci. Il ministro dell’Economia promette che nell’emendamento alla legge di stabilità che il governo presenterà alla commissione Bilancio martedì e che sostituirà il decreto sviluppo, sarà contenuto 1 miliardo di euro per l’Università, una cifra leggermente inferiore per la defiscalizzazione dei salari di produttività, qualcosa per gli ammortizzatori sociali e la ricerca.
 Ma lo scontro nel governo è esploso ieri ancora una volta molto aspro con un’animata discussione tra Tremonti e la Prestigiacomo. La titolare dell’Ambiente si sarebbe lamentata per i nuovi pesanti tagli al suo dicastero e, in particolare, per il mancato trasferimento delle risorse già approvate dal Cipe (un miliardo) per la difesa del suolo. Alla domanda sui motivi di questo ritardo, Tremonti avrebbe risposto: te lo spiego dopo, fuori. La Prestigiacomo avrebbe ribattuto con un «non siamo scolari) non accontentandosi di una rapida replica del suo collega al quale si sarebbe rivolto la frase: «non dire cretinate». Tremonti si è inalberato e ha chiesto le scuse minacciando, in caso contrario, le dimissioni. In questo caos, Berlusconi avrebbe mediato chiedendo a Tremonti un atteggiamento «più ricettivo». L’incidente si è chiuso con un chiarimento durato poche ore. In serata il ministero dell’Economnia ha diffuso una nota in cui spiega che dal ministero dell’Ambiente non c’è stata «nessuna richiesta di fondi». Non c’è stato, prosegue la nota del Tesoro, «nessun blocco da parte del Cipe che, tra l’altro, dipende da Palazzo Chigi» e, dunque, «se c’è stato ritardo, una omissione, è stato da parte del ministero dell’Ambiente». Tuttavia in un dossier il Wwf quantifica il taglio deciso da Tremonti in manovra che sarà dell’81%.
 Il Pd annuncia una mobilitazione: il miliardo previsto per l’Università non è aggiuntivo e Tremonti «conferma l’assenza di strategia» perché, commenta Stefano Fassina responsabile economico del partito, torna indietro dai suoi impegni di evitare «assalti alla diligenza». Nonostante l’appello di Tremonti al confronto in commissione il governo potrebbe chiedere la fiducia. Certamente per il provvedimento si pensa a un’ipotesi di copertura con l’asta per le frequenze delle telecomunicazioni che potrebbe fruttare 3 miliardi. Il ministro è restato sul vago sulle risorse da utilizzare per la proproga della cassa in deroga (dobbiamo quantificare i residui, ha detto). Per il 2011 ci saranno gli sgravi (tassazione al 10%) per il salario di produttività con uno stanziamento di 860 milioni. Incertezza invece sulle missioni di pace. Tremonti è ritornato a parlare della sconfitta subita dal governo in commissione sul Fas, fondo per le aree sottoutilizzate: era a favore delle Regioni, ha detto polemicamente.
ROMA. Il nome del prossimo presidente della Consob «è stato già deciso» dice il premier Silvio Berlusconi. Il nome non lo vuole fare, ma con tutta probabilità si tratta dell’attuale viceministro all’Economia, Giuseppe Vegas, che così la spunterebbe sull’altro candidato, l’attuale presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, caldeggiato da altre parti della maggioranza. Si chiuderebbe così la ‘vacatio’ che ha visto per ben 5 mesi (dal giugno scorso) l’autorità senza una guida. Sul nome di Vegas, sostenuto dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si è spesa più volte la Lega.
 Guardiano dei conti pubblici Vegas ha passato gli ultimi anni a ‘mantenere’ l’impalcatura delle manovre difendendole dagli attacchi (i famosi assalti alla diligenza). Persona cordiale e dalla battuta pronta, è nato a Milano il 16 giugno 1951. E’ laureato in Giurisprudenza. Entrato nei ruoli della carriera direttiva del Senato nel 1978, - si legge nella sua biografia ufficiale - è stato docente alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Parma e Direttore scientifico della Fondazione Einaudi di Roma.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Matematica a rischio sopravvivenza
La denuncia del preside di Scienze, Luca Fanfani: «Con la riforma potrebbe scomparire anche il corso di laurea in Scienza della terra»
 
 CAGLIARI. «Con questa riforma e questa finanziaria la situazione dell’ateneo sta diventando sempre più drammatica: entro uno o due anni non saremo più in grado di avere i corsi di laurea in Scienze della terra e in Matematica. E si tratta di due indirizzi che, in Sardegna, esistono solo a Cagliari», la constatazione amara è stata fatta ieri mattina da Luca Fanfani, preside della facoltà di Scienze, durante l’inaugurazione del terzo Festival-scienza, che si terrà sino al 12 nell’ExMa. «Iniziative come queste sono importanti e aiutano a creare una sensibilità diffusa verso le scienze, ma ora deve crescere anche la consapevolezza che vi sono corsi di laurea a rischio». Nello stesso tempo gli aiuti della Regione e della Provincia, “pur importanti, non bastano a sostituire quello che ci viene tolto dalle scelte del governo centrale”. Da un lato, ha continuato Fanfani, che è intervenuto dopo le autorità e gli altri presidi delle facoltà scientifiche, “noi di Scienze paghiamo scelte complessive che non hanno ancora colto l’importanza della cultura scientifica. Basti dire che, fatto cento, dal 1998 ad oggi il numero delle cattedre di questo tipo di materie sono diventate, oggi, 114, mentre quelle umanistiche 158”. E oggi arriva il blocco del turn over visto che solo una minima parte dei docenti che andranno in pensione potrà essere sostituita. Altro punto dolente: il non intervento, da parte della scuola, per far capire l’importanza di una mentalità scientifica, “basti dire che in alcuni istituti si fanno anche solo due ore di matematica alla settimana: eppure questa disciplina implica anche la logica, uno dei punti forti del ragionamento”. Sull’importanza del rafforzamento delle scienze e del loro modo di essere insegnate nella scuola ha parlato anche Carlo Blasi (direttore del centro interuniversitario “Biodiversità, fitosociologia ed ecologia del Paesaggio” della Sapienza di Roma) che ha sottolineato la divergenza con gli altri Paesi europei. Mentre in regioni come la Sardegna la riflessione scientifica, come quella sulla biodiversità visto che “l’isola ne è ricchissima”, potrebbe diventare un importante motore di sviluppo. A Blasi è stata affidata la relazione introduttiva del Festival-scienza (dedicato al mare), anche perché le Nazioni unite hanno dichiarato il 2010 l’anno internazionale della biodiversità. La manifestazione continua oggi con i problemi delle coste e dando il via ai laboratori e alle altre manifestazioni di spettacolo, sempre legate alle scienze.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Gallura
Rete transfrontaliera dei parchi, il progetto va avanti spedito
 
LA MADDALENA. Il progetto ReTraParc, la rete transfrontaliera dei parchi del nord Sardegna e della Corsica che coinvolge il parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena, il parco dell’Asinara, il parco regionale di Porto Conte, l’Office de l’environnement de la Corse - ente gestore della riserva naturale delle Bocche di Bonifacio -, e la provincia di Sassari, soggetto capofila del progetto, è partito e procede a passo spedito. Infatti si susseguono gli incontri del comitato di pilotaggio della rete, che ha provveduto alla programmazione delle attività e all’avvio del progetto tecnico-scientifico attraverso l’individuazione di tutte le competenze necessarie per la sua realizzazione e la concreta attuazione delle linee guida. Monitoraggio dei ricci, georeferenziazione dei siti (Gis), allestimento del “Laboratorio della conoscenza” e adozione di un relativo disciplinare del Laboratorio, predisposizione dei “Quaderni della conoscenza” e piano di promozione dei Laboratori. Questa l’agenda delle attività intorno alla quale il parco della Maddalena continua a muovere i primi passi nel suo secondo anno di partecipazione al progetto, all’insegna dell’educazione ambientale quale strumento per favorire la conoscenza del territorio e il turismo scolastico. Per l’occasione è già sottoscritta un’apposita convenzione tra l’ente parco e l’università di Sassari, per la realizzazione dei “Quaderni della conoscenza”, strumento pedagogico-formativo per il corretto utilizzo dei “Laboratori della conoscenza”, vere e proprie aule che vanno oltre la multimedialità con, ad esempio, vasche dove poter “toccare” con mano i pesci. Gli studenti verranno introdotti alla conoscenza del mare e della terra, attraverso lezioni che saranno realizzate all’interno del laboratorio, così come all’aperto con escursioni e visite guidate. Per quanto riguarda le attività a mare l’ente parco ha ordinato, nello specifico, attrezzature che consentiranno ad un operatore subacqueo di trasmettere le immagini direttamente agli studenti. (a.n.)
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
«Scuola, quale legge prepara la Regione»
La Flc Cgil chiede un incontro con Milia
 
CAGLIARI. Situazione di stallo per i migliaia di insegnanti precari. Con la ripresa delle lezioni c’è la calma ma solo quella apparente. Resta l’emergenza istruzione e formazione che agli occhi di insegnanti precari, studenti medi e universitari, personale Ata e ricercatori è appesa ad un filo di una matassa inutilmente intricata e a vantaggio di pochi come - a detta di tanti - prevede la riforma Gelmini. O come dimostra l’ultima manovra, predisposta in sordina, che prevede la riduzione dei finanziamenti a favore delle borse di studio e dei prestiti d’onore. Un taglio di 74 milioni di euro rispetto al 2010 che interesserà il 90% degli studenti universitari meritevoli di borsa. E se gli studenti prevedono per il mese di novembre altre manifestazioni non intende mollare la presa neanche la Flc Cgil scuola che chiede espressamente di poter incontrare il nuovo assessore alla Pubblica Istruzione Sergio Milia. «Proprio in questi giorni - dichiara Peppino Loddo, segretario regionale Flc Cgil - ho scritto un documento all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Milia in cui chiedo quali sono le sue intenzioni sulla scuola e sullo stato dei precari. Per questo motivo ho chiesto un incontro - continua il segretario - vogliamo discutere sulla grave situazione di precariato della scuola sarda e su un’ipotetica riscrittura della mappa scolastica. Dopodiché si dovrebbe ragionare in merito anche alla predisposizione di una legge regionale sulla formazione che affronti anche il problema dell’edilizia e della dispersione scolastica».(b.c.)
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Eleonora Mura, unica vincitrice italiana della borsa di studio Luiss Unicredit
 
 SASSARI. Eleonora Mura, giovane sassarese di 26 anni, è l’unica vincitrice italiana delle borse di studio finanziate da UniCredit & Universities per frequentare il prestigioso Master in International Public Affairs organizzato dalla Luiss School of Government di Roma.
 Selezionata tra numerosi giovani talenti provenienti da tutta Europa, Eleonora ha spiccato per la sua esperienza di studio e di lavoro maturata durante la sua formazione.
 Dopo una laurea in Relazioni internazionali all’Università di Trieste e un Erasmus all’Università di Leiden in Olanda, Eleonora Mura ha ottenuto un Master in Relazioni Internazionali all’Università di Firenze. Ha inoltre collaborato presso l’Ambasciata Italiana a Damasco, ha seguito diversi progetti presso alcune sedi Onu per il programma “United Nation Volunteers” (Marocco, Germania) e ha lavorato negli uffici del Roma Education Fund a Budapest. Eleonora ha potuto così approfondire le sue conoscenze in materia di integrazione sociale sia in ambiti nazionali che internazionali di grande rilievo.
 Grazie all’impegno di UniCredit & Universities che finanzierà la borsa di studio, la giovane avrà la possibilità di frequentare per un anno il Master della Luiss School of Government che le permetterà di conoscere ancora più da vicino le diverse istituzioni legislative, amministrative e governative del mondo privato, della ricerca e nel terzo settore a livello internazionale.
 

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