Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 November 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
 
L’UNIONE SARDA
01 – Universitari fuori sede, tre milioni di euro dalla Giunta
02 – Brevi. Corsi e concorsi
03 – Oristano. Università, Salone orientamento al via giovedì 11
04 – Esercitazione al Policlinico di Monserrato
 
LA NUOVA SARDEGNA
05 – Il Rettore Mastino: “Nessun ritardo sui ricercatori”
06 – Sassari. Università e Provincia, master in politiche del lavoro 
07 – Sassari. Patologia generale: ricerca sul tumore al fegato 
08 – Festival della scienza da oggi  al 12 ottobre
09 – Seminario di studi organizzato dall’ateneo sassarese
10 – Sassari. Oncologia universitaria, momenti di tensione
11 – Carbonia, piante e alberi al posto della discarica
12 – Scacchi, ricerca del corso di laurea di Scienze dell’educazione
13 – Olbia. Visita di docenti catalani e australiani
   
 
QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
    
  
L’UNIONE SARDA
 
1 – L’Unione Sarda / Cronaca Regionale - Pagina 7
Vaccini anti Blue tongue in arrivo
Universitari fuori sede, la Giunta interviene con tre milioni di euro
La Giunta regionale ha approvato ieri alcuni provvedimenti di importanza strategoca nel settore della formazione.
UNIVERSITÀ Gli studenti iscritti nelle Università della Penisola potranno beneficiare anche quest’anno dei contributi per il fitto-casa. Le agevolazioni erogate dall’assessorato della Pubblica istruzione guidato da Sergio Milia, superiori ai 3 milioni di euro, di cui oltre 2,2 milioni per la prima assegnazione, sono destinate ad abbattere i costi del canone di locazione per gli universitari che studiano in atenei con sede fuori dalla Sardegna, per un contributo massimo di 2.500 euro annui per studente. Potranno presentare domanda (entro il 6 dicembre all’assessorato) gli studenti che, nati in Sardegna o residenti nell’isola da almeno cinque anni, siano iscritti nell’anno accademico 2010/2011 a un corso di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico, a un corso accademico in scuole o istituti che costituiscono il Sistema dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam), un corso delle scuole superiori per mediatori linguistici e un corso di una qualsiasi facoltà delle università pontificie.
BLUE TONGUE Intanto l’assessore alla Sanità Antonello Liori interviene sugli inconvenienti nelle vaccinazioni contro la Blue Tongue: «Sono informato dagli uffici sull’andamento della campagna contro la Blue Tongue e seguo con attenzione la questione dell’approvvigionamento dei vaccini». Osservazioni in merito erano state presentate all’assessorato dal presidente del movimento "Agrozootecnico Gallura", Piero Azara, sui problemi riscontrati dagli allevatori nella campagna di vaccinazione. «L’assessorato, sin da quest’estate, ha provveduto a inviare l’ordine di vaccino spento necessario per il completamento della campagna vaccinale ed anche per la successiva, sventando così il pericolo che la casa farmaceutica interrompesse la produzione di vaccino per i sierotipi BTV2 e BTV4», ha proseguito l’assessore Liori. «Ora, per dicembre, attendiamo l’arrivo della nuova fornitura in sostituzione del lotto di vaccino bivalente BTV2/BTV4, scaduto a settembre. Non essendo adeguate, anche quest’anno, le scorte di vaccino valido, abbiamo richiesto al ministero della Salute l’autorizzazione per poter acquistare direttamente i lotti di vaccino da utilizzare in Sardegna».
L’ACCORDO Inoltre, per far fronte a questi periodi di indisponibilità di vaccino», conclude Liori, «è stata elaborata una proposta di accordo interregionale, così da consentire di movimentare anche gli animali non vaccinati, purché vengano rispettate alcune condizioni sanitarie».
 
 
2 – L’Unione Sarda / Economia - Pagina 17
Ateneo, 2 assegni
L’Università di Sassari ha indetto due procedure di valutazione comparativa, per titoli ed esame colloquio, per l’attribuzione di due assegni di ricerca, biennali, presso il Dipartimento di Scienze ambientali agrarie e biotecnologie agro alimentari, di cui uno per il settore scientifico disciplinare di “Scienze e Tecnologie Alimentari” e uno per “Microbiologia Agraria”. Domande entro il 17 novembre. Bandi su www.uniss.it.
Archeologia
L’Università degli studi di Sassari ha aperto i termini per la presentazione delle domande di ammissione al concorso per la Scuola di specializzazione in beni archeologici, annessa alla Facoltà di lettere e filosofia, per l’anno accademico 2010-2011. Le domande scadono il 26 novembre. Bando su www.uniss.it. Info: Ufficio Scuole di specializzazione e dottorati di ricerca (079.228969, e mail: l.mattone@uniss.it).
Ricercatori al Politecnico
Il Politecnico di Torino ha indette le procedure relative alle valutazioni comparative per complessivi 48 posti di ricercatore universitario per le facoltà di ingegneria e architettura. Domande entro il 22 novembre. Bando su www. swas.polito.it. (G.u. 84 del 22 ottobre).
Ateneo, 10 posti
L’Università di Modena e Reggio Emilia ha bandito le procedure di valutazione comparativa per dieci ricercatori. Domande entro il 22 novembre. Bando su www.unimore.it. Info: 059.2056504-3-6. (G.u. 84 del 22 ottobre).

3 – L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano - Pagina 20
università
Salone orientamento: al via giovedì 11
Non solo la scelta della facoltà universitaria dopo gli anni del liceo, ma anche i consigli per affrontare il corso di studi e la fase dopo la laurea, per familiarizzare con curriculum europeo e mondo del lavoro. Sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati assieme ai ragazzi durante il Salone dell’orientamento 2010. Arrivano anche all’università di Oristano le giornate di informazione dedicate al mondo universitario, organizzate da Consorzio uno e il gruppo giovani Confindustria dell’associazione degli Industriali della provincia di Oristano. L’evento sarà presentato il prossimo lunedì nella sede di Confindustria, sarà descritto il ricco calendario di seminari e incontri. Le giornate inizieranno giovedì 11. ( c. c. )
 
 
4 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 23
Policlinico, esercitazione
Oggi dalle 12, nel blocco C del piano terra del Policlinico di Monserrato, avrà luogo un’esercitazione antincendio. Operatori e pazienti, saranno condotti all’esterno dell’edificio. L’esercitazione si terrà nei seguenti uffici: ticket, referti, sala prelievi, Moc, centro Tao e ambulatori di epatologia, gastroenterologia, reumatologia e diabetologia.


    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
5 – La Nuova Sardegna / Pagina 30 - Sassari
UNIVERSITÀ
Nessun ritardo sui ricercatori
In merito all’articolo comparso martedì 2 novembre su la Nuova Sardegna dal titolo “Università, concorsi senza soldi in cassa”, in cui si adombrano presunti contrasti e conflitti in seno alle singole facoltà e tra facoltà, desidero precisare due nodi importanti, peraltro più volte puntualizzati. L’Università di Sassari non è affatto in ritardo sulle prese di servizio dei ricercatori e non potrebbe, anche volendo, anticipare in alcun modo i tempi. La procedura per la nomina della commissioni dei docenti ordinari, associati e ricercatori, è - come è ben noto- dettata a livello nazionale dal ministero dell’Università e della Ricerca e adesso prevede un sistema di votazione ed estrazione a sorte per l’individuazione dei componenti, al posto della sola votazione. L’inserimento di questa nuova fase ha di conseguenza allungato i tempi. Come prevede la direttiva del Miur, a partire dal 17 dicembre l’Università provvederà, senza indugio, alla nomina delle commissioni giudicatrici per l’attribuzione di 14 posti di ricercatore, apparenti alla prima sessione del 2010 e banditi nell’agosto dello stesso anno. Mentre per quanto riguarda la procedura per la nomina degli altri 12 posti per ricercatore, banditi nel 2009, le date degli scrutini sono state: 26 maggio, 16 giugno e 30 giugno 2010. I decreti di nomina delle commissioni sono stati rispettivamente pubblicati sulla Gazzetta ufficiale il 9 luglio, il 13 luglio e 13 agosto 2010. A partire da queste date le commissioni, in piena autonomia, hanno 6 mesi di tempo per concludere le procedure, salvo eventuale richiesta di proroga di ulteriori 4 mesi. In conclusione, l’impegno mio personale e degli organi accademici, è di far sì che tutti i ricercatori siano assunti senza indugi e senza voler creare corsie privilegiate per altre categorie di docenti. Colgo l’occasione per ribadire che siamo impegnati per recuperare al più presto con le prese di servizio i numerosi pensionamenti e trasferimenti di professori di prima e seconda fascia: per fortuna abbiamo da chiamare non pochi idonei che hanno ottenuto il titolo in sede e fuori sede. Il numero degli idonei fuori sede di per sé testimonia il prestigio di tante aree scientifiche e di tante scuole del nostro Ateneo.
Prof. Attilio Mastino Rettore dell’Università
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La Nuova non ha scritto nulla di diverso. (pgp)
 
 
6 – La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
Università e Provincia formano trenta esperti in politiche del lavoro 
In gennaio parte un master per giovani laureati Musmeci: «Vuole essere una risposta alla crisi» 
SASSARI. Università e Provincia di Sassari si alleano per costruire insieme i prossimi esperti del mercato del lavoro. E’ stato presentato ieri mattina nel palazzo della Provincia il Master di I livello in «Politiche attive del lavoro e gestione delle risorse umane», organizzato dalla facoltà di Scienze politiche dell’ateneo cittadino in collaborazione con il settore per le Politiche del lavoro.
«Un progetto che rientra pienamente nelle funzioni delle Province - ha detto l’assessore provinciale competente Rosario Musmeci - dato che la legge 20 del 5 dicembre 2005 ha assegnato a questi enti le competenze in materia di coordinamento delle politiche del lavoro, in particolar modo delle politiche attive. Il nostro territorio è attraversato da una crisi profonda, in questo momento deteniamo il triste primato a livello nazionale che riguarda la disoccupazione giovanile. Quindi questo percorso di formazione è una grossa opportunità per avviare un’azione di rilancio e rigenerazione, che punta soprattutto su un target giovanile. Sappiamo che c’è anche un grosso problema che riguarda altre fasce di età, come quella dei cinquantenni che perdono il loro posto di lavoro, ma non possiamo non concentrarci su quella fascia che va da 25 ai 35 anni, che in questo momento è quasi del tutto esclusa da ogni opportunità». Il Master, come ha spiegato Fabrizio Bano, titolare della cattedra di Diritto del lavoro nella facoltà di Scienze politiche e responsabile del corso, si propone di fornire conoscenze e competenze specialistiche nel campo delle politiche attive del lavoro e della gestione del personale nel sistema pubblico e privato. Lo scopo è di formare figure professionali esperte nei diversi aspetti che connotano l’attuale mercato del lavoro, come l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, i servizi per l’impiego, l’orientamento e la selezione del personale, l’analisi dei problemi occupazionali nel contesto locale, ma anche la costituzione e la gestione dei rapporti di lavoro nel settore privato e pubblico. Il corso, riservato a quanti hanno almeno una laurea triennale, avrà un totale di trenta posti, con ammissione per titoli, dei quali quindici saranno economicamente a carico della Provincia. Prenderà il via a gennaio 2011 e si articolerà in sei moduli per un totale di 500 ore, con lezioni il venerdì e il sabato mattina, proprio per permetterne la frequenza anche ai lavoratori. Proporrà un percorso interdisciplinare, spaziando dal diritto del lavoro alla psicologia e alla comunicazione, e nella sua parte finale prevederà anche degli stage all’interno del Centri per i Servizi per il Lavoro della Provincia. Maggiori informazioni sul bando ufficiale, che può essere consultato sui siti istituzionali dell’Università e della Provincia.
 
 
7 – La Nuova Sardegna / Pagina 11 - Sardegna
«Il governo taglia i fondi, per fortuna esiste l’Airc che finanzia i nostri studi» 
Sassari, domani l’Istituto di patologia generale presenta gli ultimi risultati della ricerca sul tumore al fegato 
SASSARI. Mentre le mani di forbice del governo calano sull’Università l’Airc continua anno dopo anno, e ormai dal ’75 a finanziare progetti per la ricerca sul cancro. E da 36 anni, ogni novembre, celebra la sua settimana nelle piazze, con il coinvolgimento dei media, sensibilizzando i giovani, cercando nuovi fondi e portando fuori dai laboratori i risultati delle ricerche. Domani i riflettori si accenderanno nell’Aula magna della facoltà di medicina di Sassari.
Appuntamento in viale San Pietro alle 10,30 perchè tra i laboratori coinvolti c’è anche quello di Patologia generale dell’ateneo turritano, l’istituto del professore emerito Francesco Feo. I risultati delle ricerche sul tumore del fegato, (quinta causa di morte in Sardegna e in Italia), iniziati sette anni fa a Sassari, sono sulle più prestigiose riviste mediche internazionali. L’ultimo lavoro si è concentrato sui marcatori prognostici e diagnostici. Dati che, in futuro, saranno utili per mettere a punto nuove cure basate sui meccanismi molecolari.
E il clinico molecolare è l’oncologo del futuro. Questo, almeno, è quanto prevede l’Airc: una nuova figura professionale che divide l’impegno tra laboratorio e reparto o sala operatoria.
Ma, più prosaicamente, a portare avanti gli studi nella sezione di patologia sperimentale e oncologica del dipartimento di Scienze biomediche è un gruppo di ricercatori guidati con passione dalla professoressa Rosa Maria Pascale. «Sono i giovani che danno una spinta vitale, alla ricerca. Senza l’Airc molti non avrebbero avuto la possibilità di lavorare - aggiunge - dal momento che i fondi del governo e quelli della Regione non arrivano o sono ridotti a lumicino». A supplire la latitanza delle istituzioni c’è solo l’associazione «che ha permesso - sottolinea Feo - di raggiungere risultati di alto livello», anche se la fetta più grossa dei finanziamenti si ferma nei grandi istituti e qui arrivano le briciole. Ma il rischio che i laboratori si fermino è dietro l’angolo. «I denari a pioggia non servono - commenta il professore - ma è importante che venga consentita la continuità nella ricerca. La politica dei tagli incentiva solo la fuga dall’università e l’azzeramento dei risultati». L’80% dei lavori di Patologia generale è finanziato dall’Airc con l’approvazione di comitati scientifici stranieri. Studiosi super partes che riconoscono la validità dell’obiettivo. «Anche per questo siamo grati all’Associazione - dice Rosa Maria Pascale - è qualificante che a giudicarci siano scienziati che non valutano la storia di un’università ma la validità di un progetto».
 
  
8 – La Nuova Sardegna / Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
Dedicato al mare e alle biodiversità il Festival della scienza che si apre oggi 
L’ACQUA, MISTERI E MERAVIGLIE 
Sino al 12 ottobre Oggi l’apertura: un incontro con Carlo Blasi sul rapporto tra equilibri biologici e sviluppo sostenibile 
ROBERTO PARACCHINI 
«Ogni volta che mi accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi volontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri, [...] allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto», afferma Ismaele in «Moby Dick» di Herman Melville.
Il mare come luogo in cui ritrovarsi, come fuga e viaggio, esplorazione e avventura, riflessione e conoscenza. In questa dimensione si apre oggi a Cagliari la terza edizione del Festival-scienza, titolata «Un mare da conoscere».
La manifestazione si terrà sino al 12 nell’ExMa e per una settimana vedrà un arcobaleno di dibattiti, conferenze e tavole rotonde, ma anche di giochi, laboratori, mostre, spettacoli teatrali e letture-animazioni. Un happening delle scienze promosso dalla società Scienza-società-scienza, presieduta da Carla Romagnino, che ruota quest’anno attorno alla parola «mare».
Da questo prezioso liquido è nata la vita, nel mare si è formata la storia moderna (e non soltanto) e sugli oceani si gioca (coi trasporti e le risorse) gran parte dell’economia mondiale. Ed è sempre il mare che condiziona la vita del pianeta raccontandoci che la sua salute è determinante per l’equilibrio del clima e, quindi, per la nostra sopravvivenza. Per la Sardegna poi è ancora il mare che la trasforma da «isola-isolata» a «isola-centro» del Mediterraneo, stimolando nuove letture della sua storia e aprendo inedite prospettive di ricerca.
«Biodiversità» è quasi sinonimo di «mare» ed è da questo binomio che comincia il viaggio-avventura del Festival. Visto che oggi l’estinzione delle varie specie è cento volte superiore a quella di qualsiasi altra epoca storica, le nazioni unite hanno dichiarato il 2010 l’anno della diversità della vita sulla terra. Carlo Blasi (direttore del centro interuniversitario «Biodiversità, fitosociologia ed ecologia del paesaggio» della Sapienza di Roma, nonché componente della commissione specifica dell’Unesco) terrà oggi alle 11 la relazione inaugurale incentrata su «Diversità biologica e sviluppo sostenibile»: uno scenario da vedersi come «grande opportunità di sviluppo e motore di politiche economiche e sociali».
L’esplorazione dell’argomento continuerà nel pomeriggio alle 17 con Augusto Navone dell’area marina protetta di Tavolara e sabato con l’ornitologo Helmar Shenke sul ruolo centrale delle zone umide costiere nella valorizzazione dell’avifauna. In parallelo inizieranno i giochi-laboratori condotti sul filo della parola d’ordine «Vietato non toccare», dedicati soprattutto alle scuole.
Tra gli obiettivi dei promotori del Festival-scienza c’è anche quello di mostrare che le ricerche scientifiche sono, sì, frutto del rigore ma anche della fantasia e dell’immaginazione: gioco e meraviglia, curiosità e coinvolgimento. Non è un caso che negli ultimi anni siano aumentati nell’ateneo cagliaritano gli iscritti nelle facoltà di fisica, biologia e matematica. Un incremento dovuto al lavoro dei vari corsi di laurea verso gli istituti superiori (con conferenze e incontri), certamente, ma anche a manifestazioni come quella che inizierà oggi che, implicitamente, sottolinea l’esigenza di un Centro della scienza stabile anche in Sardegna. Negli Usa questo genere di strutture, che attirano ogni anno 115 milioni di visitatori, sono spuntate come funghi, contagiando anche le grandi capitali Europee, con architetture d’avanguardia e contenuti sempre più spettacolari, che puntano sulla spiegazione dei fenomeni naturali, col coinvolgimento del pubblico: a Glasgow, ad esempio, lo Science Center è diventato in pochi anni una delle mete turistiche della città e in Cina di questi centri hanno deciso di realizzarne subito trenta. In Italia quello più moderno e interattivo sta sorgendo a Trento, il Muse, disegnato dallo studio di Renzo Piano.
La manifestazione è dedicata soprattutto agli studenti, che ne sono anche attori (nei laboratori e nell’organizzazione), ma si presenta pure come una festa per tutti, purché dotati di un pizzico di curiosità. Tra le tante iniziative domenica nella spiaggia del Poetto ci sarà uno spettacolo sul volo degli aquiloni. Due giorni dopo il fisico Guido Pegna spiegherà i vari meccanismi che permettono a questi oggetti di svettare nel cielo. Poi ci saranno fisici-clown, matematici che sveleranno i segreti e le armonie (c’è anche la «sezione aurea»...) di affascinanti conchiglie marine, si udranno discorsi sulle maree, i neutrini, le nuove prospettive del web, le curiosità dell’olfatto e del tatto, i giochi di prestigio e le nanotecnologie, più tanto altro.
Complessivamente oltre cinquanta eventi in una settimana per godere della magia delle scienze anche da semplice spettatore che, così come non deve certo conoscere il montaggio parallelo o i diversi piani di ripresa per godere di un film di Woddy Hallen, così non deve sapere di meccanica delle matrici o di numeri transfiniti per deliziarsi dell’arcobaleno di stimoli che il Festival-scienza propone.
 
 
9 – La Nuova Sardegna / Pagina 39 - Cultura e Spettacoli
Violenza sempre più giovane 
E gli studiosi assolvono i giornali: tutelano vittime e presunti autori 
SASSARI. Informazioni molto contenute sia sugli autori sia sulle vittime dei reati, drammatizzazione dei fatti estremamente contenuta. I giornali locali «assolti» dall’Università che ha fatto la prima indagine regionale sulla rappresentazione della devianza minorile sui quotidiani. È solo una delle sorprese del seminario di studi organizzato dall’ateneo sassarese e dal Centro di giustizia minorile in collaborazione con il ministero della Giustizia.
I risultati della indagine condotta tra il 2007 e il 2009 dal Centro studi urbani dell’Università, coordinato dalla docente Patrizia Patrizi, e dal Centro giustizia minorile sono stati illustrati ieri dalla ricercatrice Anna Bussu al pubblico del seminario «Adolescenti coinvolti in reati sessuali: Il contributo della ricerca, le prospettive dell’intervento».
Davanti a una platea qualificata - il rettore Attilio Mastino, i vertici della magistratura minorile e operatori sociali arrivati da tutta la Sardegna - il fenomeno della devianza giovanile è stato analizzato dai partner di un progetto che porta in ambito nazionale il know-how sardo. Si tratta del Centro di documentazione della Giustizia minorile che Isabella Mastropasqua - dirigente dell’ufficio Studi del Dipartimento nazionale - sogna di far diventare una realtà al ministero della Giustizia. Un progetto che potrebbe diventare realtà in Sardegna, dove si ragiona da tempo di un archivio regionale della giustizia minorile. Mastropasqua ha evidenziato il ruolo fondamentale dei referenti locali nel lavoro di ricerca e ha presentato un lavoro, il primo nel suo genere, eseguito dal suo dipartimento. Agli 828 minori presi in carico dagli operatori nel 2008, perché coinvolti in reati a sfondo sessuale, è stato distribuito un articolato questionario.
I risultati della ricerca ministeriale fanno giustizia di alcuni luoghi comuni: i ragazzi «abusanti» appartengono nella maggioranza alla classe media, 87 volte su cento sono italiani, agiscono spesso in gruppo e solo l’8 per cento di loro riferisce di essere stato a sua volta vittima di violenze. Quello fatto dal dipartimento è solo il primo passo di un lungo percorso finalizzato a raccogliere elementi di riflessione su un fenomeno ancora inesplorato, ma che necessita di profonde riflessioni per arrivare agli interventi più adatti.
E sarà lungo anche il cammino intrapreso dall’ateneo sassarese con il progetto internazionale «Sex Offenders», finanziato dall’Unione europea e coordinato da Patrizia Patrizi. Partner qualificati: i dipartimenti per la giustizia minorile e dell’amministrazione penitenziaria.
L’indagine sui minori nei giornali focalizza l’aspetto massmediatico di un fenomeno che allarma ma che gli operatori - come hanno spiegato Sandro Marilotti (Cgm) e i magistrati Gavino Casu e Francesco Verdoliva - devono affrontare senza mai dimenticare la giovanissima età dei presunti autori. Dall’analisi dei dati emerge che anche i quotidiani sono sensibili al problema.
La ricerca sui giornali quotidiani sardi smonta infatti alcuni stereotipi. Il team coordinato da Patrizia Patrizi ha preso in esame 525 articoli di reati minorili, di cui 62 di abusi sessuali pubblicati dalla Nuova Sardegna e dall’Unione Sarda. Quando trattano il fenomeno della devianza minorile, i giornalisti sardi non sono superficiali: sono attenti a non dare notizie che possano portare alla identificazione della vittima o del presunto autore del reato, sono generalmente sobri nel linguaggio. «Giovane» è la parola più frequente per definire il presunto autore dei reati, raramente si fa riferimento al contesto socio-culturale, nella maggior parte dei casi si evita di riferire la relazione esistente fra l’autore dell’azione deviante e la vittima. Rarissimi anche i giudizi giornalistici.
 
 
10 – La Nuova Sardegna / Pagina 25 - Sassari
Momenti di tensione nei locali del servizio di Oncologia universitaria dopo il licenziamento di due medici 
PAZIENTI ESASPERATI CHIAMANO IL 112 
I carabinieri non sono intervenuti ma si preannunciano azioni clamorose 
GABRIELLA GRIMALDI 
SASSARI. Umiliati e pieni di rabbia ieri i pazienti in cura nel servizio di Oncologia alle cliniche universitarie hanno chiamato i carabinieri. «Venite perchè i medici non ci possono più seguire, siamo disperati». E hanno chiarito che passeranno presto ad azioni clamorose.
La notizia del licenziamento di due professionisti da parte della Asl e della mancata assunzione di questi ultimi da parte dell’azienda ospedaliero universitaria, per cui i protagonisti della vicenda lavorano, ha rapidamente fatto il giro delle corsie con il passaparola tra le persone che spesso frequentano quegli ambulatori. Persone che hanno avuto la sfortuna di ammalarsi di tumore e che oggi vivono nell’ansia, non solo per il loro futuro, ma anche per l’incertezza delle cure, vista l’assurda situazione che si è venuta a creare.
Il caso è scoppiato quando due medici che lavorano da vent’anni nel settore oncologico della clinica medica, pur essendo dipendenti della Asl, sono stati trasferiti all’azienda mista che dal 2007 gestisce le cliniche universitarie con una delibera della stessa Asl datata 23 settembre 2010. Il motivo del provvedimemto è stato che, nonostante l’azienda sanitaria locale avesse continuato a stipendiare i due medici e tre infermieri dal 2007 a oggi, nel periodo scorso si era creata la necessità di impiegare queste risorse umane nei presidi di Ozieri e Alghero. I due medici quindi sono stati trasferiti ma mai assunti dall’azienda mista. «Abbiamo atteso la fine di ottobre - hanno detto i sanitari sconcertati - perchè eravamo convinti che comunque il nostro stipendio sarebbe arrivato e invece con stupore ci siamo resi conto di essere stati cancellati». Ai loro pazienti che ieri si sono presentati nel day hospital dove si eseguono tutti i giorni una ventina di chemioterapie, altrettante visite di controllo e svariate consulenze, hanno spiegato che non possono più eseguire visite nè firmare prescrizioni perchè in pratica sono diventati degli abusivi. Il servizio quindi sta andando avanti con il lavoro dell’unico medico sopravvissuto e di due infermiere ormai travolte dalla mole di lavoro che fino a qualche giorno fa si spartivano in cinque. Per quanto riguarda le visite, vengono eseguite solo quelle urgenti.
«Ma è proprio con una normale visita di controllo che qui si sono accorti di un nuovo tumore che mi stava attaccando - dice una signora -. È una vergogna che il nostro diritto ad essere curati venga negato per chissà quale ragione». «Io sono di Milano - aggiunge un’altra - e quando mi sono trasferita in Sardegna i medici dell’istituto Veronesi mi hanno consigliato di farmi seguire proprio qui. Non ci faremo mettere i piedi in testa. Siamo pronti a tutto per far valere le nostre ragioni».
Malumore anche nella sala delle terapie dove a tarda mattinata sono rimasti gli ultimi pazienti attaccati alle loro flebo. Sono più di dieci ammassati nel poco spazio a disposizione, ci sono giorni in cui ce ne sono anche venti. Ma nonostante i problemi logistici hanno bisogno come l’aria della speranza rappresentata dai medici e dagli infermieri che li seguono con professionalità e competenza. «Qui siamo come in famiglia - dicono - se non ci possono più curare i nostri dottori dove andremo a finire? Se mettono sulla strada loro mettono sulla strada anche noi».
Ieri si sono tenute alcune riunioni dapprima tra responsabili dell’azienda mista e dell’università e poi tra aziende sanitarie ma non sembrerebbe esserne venuto niente di nuovo. Se non che l’azienda ospedaliero universitaria è in attesa di indicazioni da parte della Regione. Il servizio di Oncologia dell’azienda mista infatti, non era stato previsto dal piano sanitario varato dalla Dirindin nel 2005 e perciò teoricamente non dovrebbe esistere in forma autonoma rispetto al Dipartimento di Medicina Interna. Probabilmemte si sta cercando di superare l’inghippo burocratico dell’assunzione di due oncologi.
Ieri i carabinieri non sono intervenuti in clinica perchè non è stata verificata una vera e propria interruzione di servizio ma sull’accaduto faranno una dettagliata relazione. Intanto i pazienti si preparano a dare battaglia consultandosi con un legale e rivolgendosi al tribunale del malato. E non escludono ulteriori proteste perchè «il nostro diritto alla salute è previsto dalla Costituzione e non intendiamo vederlo calpestare dall’incompetenza di politici e amministratori».
 

11 – La Nuova Sardegna / Pagina 8 - Cagliari
Entro dicembre il via al progetto del Rotary sul recupero di una zona vicina a Serbariu 
Piante e alberi al posto della discarica, il «giardino minerario» diventa realtà 
GIANFRANCO NURRA 
CARBONIA. E’ andato avanti nel più assoluto silenzio. Forse qualcuno pensava si trattasse di una idea ormai morta e che non avrebbe mai visto la luce. Invece il grande progetto del Rotary Club che avrebbe dovuto trasformare in una sorta di giardino quella che oggi è soltanto una grande discarica, è arrivato in prossimità della sua definitiva concretizazione. Il bando per un concorso di idee lanciato nell’ottobre del 2008 sembra aver avuto infatti degli esiti addirittura insperati. Sono una decina i progetti provenienti da ingegneri e architetti di diversi paesi europei, che sono giunti agli organizzatori e che adesso sono in lizza. Tra questi si trova quasi certamente quello che sarà dichiarato vincitore e sarà realizzato. Lo scopo del concorso di idee era quello di affiancare al polo scientifico museale del Centro Italiano della Cultura del Carbone, insediato nell’area della vecchia miniera, il cosiddetto ecoparco. Dunque un’iniziativa con forti valenze naturalistiche e scientifiche da insediare nell’area delle attuali discariche. L’ecoparco, nell’idea che è alla base del progetto, avrà criteri di elevata compatibilità ambientale e costituirà insieme con le strutture già realizzate un centro per la protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale locale. Ma dovrà essere anche un punto di riferimento per la formazione e un sito per la sperimentazione di nuove tecnologie ambientali. Il risultato finale è quello di un «Giardino Minerario» in cui studiosi e ricercatori potranno sperimentare tecniche naturalistiche per la stabilizzazione dei versanti e per la fitodepurazione dei suoli, particolarmente importanti per il risanamento e la restituzione agli usi successivi delle aree minerarie dimesse della Sardegna.
Insomma, un grande punto di riferimento, che costituirà un Centro di Ricerca in cui indagare e sviluppare le tecniche dell’ingegneria naturalistica. Saranno messe a dimora sopratutto essenze sarde, soprattutto quelle maggiormente tolleranti ai metalli. Il finanziamento dell’opera, che regalerà alla città un nuovo spazio da vivere a ridosso dell’area della della Grande Miniera di Serbariu, sarà garantito, oltre che da Ligestra, anche da Comune, Regione e altri enti. Rilevante il contributo di Ligestra, l’wnte proprietario delle areè già Mcs e poi Alumix. Ma collaborano anche l’ordine degli ingegneri, la facoltà di ingegneria dell’Università di Cagliari e il dipartimento di botanica. La presentazione del progetto vincitore e poi l’avvio vero e prorio del progetto, è prevista entro il mese di diecembre. A meno di intoppi, il giardino minerario è in dirittura d’arrivo.
 
 
12 – La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
Cresce nelle scuole l’attività del Circolo Torres 
Scacchi, lo sport della mente che appassiona i giovanissimi 
MARCO DELIGIA 
SASSARI. Dai laboratori nelle scuole agli appuntamenti promozionali per i bambini al parco di Monserrato; dalla collaborazione con l’Università ai tornei locali, regionali e nazionali Queste e altre iniziative incrementano l’interesse per gli scacchi, tra gioco appassionante e disciplina sportiva. Sebastiano Paulesu, vicepresidente regionale della Federazione scacchi e del circolo Torres, è motore e garante dei programmi che già si dipanano nella stagione 2010-11. La feconda realtà su scacchiera di Sassari e provincia continua a portare acqua al mulino della disciplina sempre più nota come «sport della mente». Da ricordare che Sebastiano Paulesu ha presentato a un convegno mondiale svolto a Torino, un «metodo ideografico», sperimentato a Sassari come efficace canale per esaltare, attraverso gli scacchi, le potenzialità dei giovanissimi. «Puntiamo molto sull’attività giovanile, che fa affidamento su un grande interesse riscontrato in diverse scuole, dove abbiamo avviato corsi e laboratori - sottolinea Sebastiano Paulesu -. Ripartiamo con una base che ha abbracciato gli scacchi con iniziative in diversi circoli didattici della città e anche a Ittiri, Sennori, Osilo, Thiesi, Pozzomaggiore e Valledoria. C’è l’apporto di una decina di istruttori iscritti all’albo della Federazione italiana scacchi. Tante scuole ci hanno aperto le porte e dirigenti e insegnanti hanno potuto prendere atto che gli alunni avviati alla pratica degli scacchi di solito hanno una marcia in più negli studi. A proposito dei diretti benefici che possono scaturire dagli scacchi, si è impostata una ricerca in collaborazione con l’Università di Sassari, in particolare con il corso di laurea di Scienze dell’educazione. Si è stabilito inoltre, per altri progetti, un contatto con i responsabili del reparto di Neuropsichiatria infantile - aggiunge Paulesu -. E i nostri programmi comprendono anche una sperimentazione di psicomotricità su scacchiera gigante per i bambini dai 4 ai 7 anni». C’è un’immagine creativa e accattivante che traina le iniziative dedicate agli scacchi con la firma di un poliedrico artista. Francesco Depau ha ideato una rappresentazione dello stemma di Sassari in chiave scacchistica, riportata in gagliardetti e magliette diventati un biglietto da visita che le rappresentative in gara in competizioni nazionali convertono in omaggio alle squadre che incontrano. «Siamo anche approdati tra i gruppi e le associazioni culturali che operano nei locali dell’ex questura - rimarca Paulesu -, dove stiamo proponendo delle lezioni di scacchi. In città un riferimento essenziale è naturalmente la sede del circolo scacchi Torres, al numero 41 di via Savoia». Per informazioni e adesioni al circolo Torres il numero è 347-3921675 (mail scacchitorres@tiscali.it)
 
 
13 – La Nuova Sardegna / Pagina 3 - Gallura
POLO UNIVERSITARIO 
Docenti catalani e australiani in visita al corso di laurea in economia e turismo 
OLBIA. Prosegue la strategia di internazionalizzazione del corso di laurea in economia e management del turismo. Il Polo universitario di Olbia ha ricevuto la visita della preside della facoltà di economia dell’università di Valencia, Trinidad Casass Estellés, e del delegato per i rapporti internazionali, Delfina Soria Bonet. L’occasione è stata utile per valutare le opportunità di collaborazione tra il corso di laurea di Olbia e la facoltà catalana, che conta oltre 9.000 iscritti ed è interessata ad ospitare giovani allievi olbiesi. La scorsa settimana, invece, la sede olbiese della facoltà ha ospitato Geoffry I. Crouch, docente di marketing presso la School of Business dell’università La Trobe, Australia, invitato da Giacomo Del Chiappa, docente di gestione delle imprese e marketing del turismo. Il docente australiano ha tenuto alcuni seminari sui temi della competitività delle destinazioni turistiche, dei modelli di scelta del turista, del comportamento del consumatore nel turismo, fornendo agli studenti indicazioni interessanti per lo sviluppo turistico del territorio gallurese.


 

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