Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 November 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
   
L’UNIONE SARDA
01 – Videolina. Monitor, riflettori sulla riforma dell’università
02 – Università. Via ai nuovi corsi di lingua: gratis per tutti
03 – Università, seminario su cinema e unità d’Italia
04 – Rettorato in musica con la corale “Santa Cecilia”
05 – Olbia. Economia del Turismo, rapporti internazionali per crescere
06 – All’Exmà è di nuovo tempo di Festivalscienza
07 – Iglesias. Progetto di Ingegneria per il cimitero monumentale
 
LA NUOVA SARDEGNA
08 – Pastori, un accordo sbagliato. Di Francesco Pigliaru
09 – I podisti del Cruc dominano i campionati italiani a Bagnoli Irpino
10 – Sassari. Convegno universitario su minori sex offenders
11 – Wiener Philharmoniker in streaming grazie alla spin-off Xorovo
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR
    
  
 L’UNIONE SARDA
 
1 – L’Unione Sarda / Cronaca Regionale - Pagina 5
videolina
Monitor, riflettori sulla riforma dell’università
L’annunciata riforma dell’università, che sta mobilitando in tutta Italia studenti e personale, docente e non, sarà oggi al centro di Monitor , in onda in diretta dalle 21 alle 23 su Videolina. Dal titolo “Se l’Università è fuori corso”, la trasmissione - curata e condotta da Emanuele Dessì - avrà come protagonista l’ateneo cagliaritano, uno dei più attivi sul fronte della protesta.
In studio ci saranno il rettore Giovanni Melis, il docente Gaetano Di Chiara e, in rappresentanza dei ricercatori, Guido Mula. Prevista la partecipazione di una decina di studenti di diverse facoltà. Collegamento via satellite, con Virginia Devoto, da un’aula didattica del Palazzo delle Scienze, dove rappresentanti delle varie categorie discuteranno con gli ospiti in studio. In prima fila Valentina Onnis, della Rete 29 Aprile, tra le voci più forti contro le novità annunciate dal ministro Mariastella Gelmini.
Si parlerà della riforma (la sintesi in una scheda di Nicola Scano), ma anche dell’organizzazione dell’università sarda, dai test di ingresso alla mancanza di spazi adeguati, dalle cattedre vacanti alle difficoltà della ricerca, problemi spesso slegati dai temi della riforma.
 

2 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 24
Università
Via ai nuovi corsi di lingua: gratis per tutti
Il Centro linguistico di Ateneo ha pubblicato nei giorni scorsi il terzo bando Por-Fse. Con i finanziamenti regionali saranno organizzati 60 corsi gratuiti per le lingue arabo, cinese, francese, inglese, portoghese, spagnolo, russo e tedesco e italiano per stranieri. I corsi sono aperti a studenti e adulti, residenti in Sardegna, tra i 18 e i 60 anni. L’iscrizione ai test d’ingresso è disponibile sul sito del centro, mentre quelle per i corsi saranno attivate dal 16 al 20 novembre. I corsi inizieranno il 29 novembre e si concluderanno ad aprile.
 
 
3 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Università, cinema e unità d’Italia
Con la proiezione di 1860 (1934, di Alessandro Blasetti), inizia mercoledì 10 novembre, nell’aula 16 del Dipartimento di studi storici, geografici e artistici dell’università, un seminario su “Cinema e unità d’Italia”. La frequenza del seminario e la stesura di una relazione scritta permetteranno di maturare 2 crediti. Per frequentare il seminario occorre iscriversi alle seguenti e-mail lucalecis@unica.it e gianlucascroccu@unica.it indicando: cognome e nome, matricola, corso di laurea.
 
 
4 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Rettorato in musica con “Santa Cecilia”
Stasera alle 19.15, nell’aula magna del Rettorato dell’Ateneo (via Università, 40), si terrà l’esibizione di canto corale “Rettorato in musica”, organizzata dalla Uil Università di Cagliari. Si esibirà la Corale polifonica “Santa Cecilia di Cagliari”, con brani tratti dalla tradizione sarda e dal repertorio operistico nazionale. Ingresso libero.


5 – L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia - Pagina 20
università
Economia del Turismo, rapporti internazionali per crescere
Prosegue la strategia di internazionalizzazione del corso di laurea in Economia e management del turismo. Di recente hanno visitato il Polo universitario di Olbia la preside della Facoltà di economia dell’Università di Valencia, Trinidad Casasus Estelles e il delegato per i rapporti internazionali Delfina Soria Bonet. È stata l’occasione per valutare le opportunità di collaborazione tra il corso di laurea olbiese e la Facoltà catalana che attualmente conta oltre novemila iscritti ed è interessata ad ospitare i giovani allievi olbiesi. Gli incontri con le autorità accademiche, il sindaco di Olbia, gli allievi del Sea master e la Geasar, hanno consentito di mettere a fuoco i progetti futuri. La scorsa settimana la sede olbiese della facoltà ha ospitato invece un docente di marketing presso la School of Business dell’Università australiana di Trobe, Jeoffry Crouch. Il docente ha tenuto diversi seminari sulla competitività delle destinazioni turistiche e del comportamento del consumatore.
 
 
6 – L’Unione Sarda / Cultura - Pagina 43
Appuntamenti Domattina l’inaugurazione
E adesso all’Exmà è di nuovo tempo di Festivalscienza
Per l’Exmà di Cagliari è tempo di “Festivalscienza …un mare da conoscere”. Cinquanta iniziative, da domattina alle 10 fino al 12 novembre: conferenze, dibattiti, incontri laboratori, mostre, animazioni. E domande, risposte, curiosità, dubbi, scoperte affascinanti.
La manifestazione (che quest’anno ha ottenuto il patrocinio dell’Unesco) è organizzata dal comitato Scienza Società Scienza presieduto da Carla Romagnino e vuole essere l’occasione per raccontare la scienza a tutti, in modo semplice e accattivante. Otto giorni di appuntamenti con la fisica, la chimica, le scienze naturali, la matematica, con una ricca varietà di linguaggi e attività per coinvolgere grandi e piccini, ricercatori e semplici appassionati, scuole e famiglie. Tema della terza edizione è il mare, argomento immenso e suggestivo, ricco di spunti e intimamente legato alla città di Cagliari. E strettamente attuale: permette di celebrare anche a Cagliari l’anno internazionale della Biodiversità, indetto dalle Nazioni Unite per il 2010 a salvaguardia della varietà della vita sulla Terra.
Ad aprire la manifestazione saranno il sindaco Emilio Floris, l’assessore regionale alla Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, il presidente della Provincia Graziano Milia, il rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis, il presidente del Club Unesco di Cagliari Antonio Vernier, il direttore generale dell’Ufficio scolastico della Sardegna Enrico Tocco. Alle 11 Carlo Blasi, della Sapienza di Roma, membro della Commissione scientifica Unesco “Man and Biosphère”, aprirà i lavori con una conferenza dal titolo “Diversità biologica e sviluppo sostenibile”. La biodiversità come nuova opportunità di sviluppo e motore delle politiche economiche e sociali. Alle 17 il biologo Augusto Navone, direttore dell’Area marina protetta di Tavolara, Punta di Coda Cavallo, terrà una conferenza su “Le aree marine protette nella salvaguardia della biodiversità”. Nell’Area di Tavolara sono stati localizzati e descritti i siti e le specie (45) incluse nel protocollo delle Aree specialmente protette d’interesse Mediterraneo.
DEIVA DE ANGELIS Oggi alle 17, nella Sala Depero della Galleria comunale d’arte di Cagliari, ai Giardini Pubblici, l’assessore comunale alla Cultura Giorgio Pellegrini presenterà la conferenza “Deiva De Angelis nella Collezione Ingrao”, a cura di Silvia Caracciolo. È il secondo di una serie di incontri che intendono presentare i risultati delle ricerche delle storiche dell’arte che nel 2009 hanno vinto la Borsa di studio intitolata alla memoria di Francesco Paolo Ingrao. I lavori delle tre giovani studiose, coordinati da Anna Maria Montaldo, hanno preso in esame anche le opere di Giuseppe Cominetti e di Filippo De Pisis. Silvia Caracciolo svelerà lati inediti dell’opera e della personalità della De Angelis.
MI MARU L’associazione Malik inaugura stasera alle 18,30 la mostra Mi Maru Munari “La lettura da tutti i punti di vista”. Galleria Crobu, piazza del Carmine 14 a Cagliari. La mostra darà il via alla più ampia manifestazione “I libri aiutano a vivere meglio” finanziata dalla Regione.
 
 
7 – L’Unione Sarda / Iglesias - Pagina 24
Spariti i 40 mila euro stanziati dalla Giunta Carta, la protesta dell’ex sindaco
IL CIMITERO MONUMENTALE DIMENTICATO
Mai avviato il restauro delle statue di Giuseppe Sartorio
Dopo il raid vandalico del 2009 non c’è stato alcun intervento nel cimitero monumentale. Inutilizzati i finanziamenti del Comune.
Appoggiati sulla sua colonna ci sono ancora dei fiori e qualche pupazzetto ma lei “la bambina col cerchio” dal cimitero di Iglesias manca da oltre un anno. E difficilmente il viale dei bambini la rivedrà presto: dal bilancio comunale sono stati eliminati i 40 mila euro che si sarebbero dovuti utilizzare per la manutenzione straordinaria delle statue del cimitero.
STATUA DANNEGGIATA La statua di Zaira Deplano, che Giuseppe Sartorio scolpì accanto al suo gioco preferito il cerchio, non è più tornata al suo sepolcro dal 13 febbraio 2009. Era stata buttata giù dai vandali la notte prima. Danni gravissimi un po’ dappertutto ma macroscopici nelle gambe, spezzate in più punti. Il raid non aveva risparmiato neanche la vicina Luigina Boldetti: scalzata dalla balaustra da cui vegliava la culla della sorellina Maddalena, opera anche questa di Sartorio. Luigina nella caduta aveva rimesso la testa, un braccio e un piede. Il 13 febbraio 2009, dopo un sopralluogo, la faccenda era stata presa in mano dalla Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici e etnoantropologici di Cagliari e Oristano. Dopo più di un anno bambina col cerchio e bambina Boldetti stanno ancora a Iglesias e sono sempre a pezzi. Nei registri della Soprintendenza non si trovano riscontri dell’avvio di operazioni di restauro. Non sono state finanziate dal Comune: «Dalla facoltà di Ingegneria - spiega Raimondo Medda, direttore del cimitero - sono venuti dei ricercatori a fare dei rilevamenti sul marmo delle statue e sulle muffe. Aspettiamo i risultati. Per ora le statue sono custodite in un luogo sicuro ma comunque non penso potranno essere restaurate entro quest’anno».
IL COMUNE L’equipe di Ingegneria era venuta a Iglesias un paio di mesi dopo l’incidente ma secondo Pierluigi Carta, allora sindaco, l’operazione non riguardava un restauro: «È un progetto dell’università di Cagliari - racconta Carta - finalizzato alla conservazione dei marmi in generale: utilizzava il cimitero come campione. Erano stati stanziati 10 mila euro, immediatamente, poi integrati con altri 40 mila nel bilancio 2010». Sono stati stornati: «È un atto - chiarisce Pierluigi Carta - che non rispetta la città né la volontà del consiglio comunale e dimostra l’inconsapevolezza rispetto all’importanza di questo patrimonio. Un pronto intervento è necessario su tutti i monumenti del cimitero, distogliendo il finanziamento si rischia di arrivare troppo tardi, quando neppure i restauratori migliori potranno più rimediare».
MIRIAM CAPPA
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 – La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Prima Pagina
PASTORI 
Un accordo sbagliato 
di FRANCESCO PIGLIARU 
Sembra proprio che siamo alle solite. Tutto inizia, come sempre, con un settore produttivo in stato di crisi.
Pagina 17 - Fatto del giorno
SEGUE DALLA PRIMA 
Il solito assistenzialismo Sul latte accordo sbagliato 
Soldi pubblici spesi per pagare le eccedenze favorendo gli industriali e lasciando il problema tale e quale alle giunte future 
Un settore che non riesce più a dare un reddito decente a chi ci lavora. La Regione ha un bilancio che oscilla intorno agli otto miliardi di euro, una cifra enorme, pari a poco meno del 30% di ciò che produce ogni anno la nostra isola. E molti di quei soldi sono spesi malissimo, per finanziare progetti inutili e privilegi di ogni tipo.
Se le cose stanno così, perché mai chi fa fatica a mantenere la famiglia con il proprio lavoro non dovrebbe, come prima cosa, piazzare le tende davanti all’orrendo palazzo del Consiglio Regionale per chiedere rumorosamente aiuto?
Così hanno fatto anche i pastori, gente che lavora duro per una remunerazione insufficiente: 65 centesimi per litro di latte. Un prezzo che, si sostiene, oggi non coprirebbe nemmeno il costo di produzione. In queste condizioni molti allevatori getteranno presto la spugna. A meno che non si faccia qualcosa. Ora, qualcosa sembra che si faccia: giunta regionale e MPS hanno annunciato di avere un accordo per portare il prezzo del latte ovino fino a 85 centesimi al litro. Come ci riusciranno? Semplice, la Regione comprerà la produzione invenduta di pecorino. Cioè, darà un sacco di soldi ai produttori di formaggio, a condizione che paghino un po’ di più il latte.
Da ciò che si vede, l’accordo sembra nient’altro che un costoso modo di chiudere una vertenza politicamente scomoda senza però risolvere nulla. La Regione spenderà soldi nostri per pagare forme di formaggio che né noi né altri consumatori hanno voluto acquistare. Questa soluzione non va da nessuna parte e crea un pericoloso precedente. Cosa impedirà la creazione di una lunga fila di persone e di gruppi pronti a reclamare protezioni economiche per la propria attività?
L’accordo non affronta i problemi che determinano un prezzo del latte così basso, ed è dunque di breve respiro: finiti i soldi che la Regione riterrà di poter spendere, saremo punto e a capo.
Ma perché il prezzo del latte è basso? E cos’altro si potrebbe fare? Vediamo. Il basso livello del prezzo del latte viene attribuito a due cause principali.
La prima è la seguente: mentre i produttori di latte sono piccoli e frazionati, gli industriali sono pochi e si sospetta che formino un cartello: sarebbero cioè in grado di imporre un prezzo ingiustamente basso ai pastori. La seconda causa sarebbe la seguente. Gran parte del latte ovino prodotto in Sardegna è utilizzato per produrre il pecorino romano, un formaggio di scarsa qualità con quote di mercato in strutturale diminuzione e facilmente sostituibile con prodotti meno costosi. E in futuro le cose rischiano solo di peggiorare.
L’accordo raggiunto non fa niente per affrontare queste cause. Anzi: finanziando con soldi pubblici il ritiro del pecorino romano invenduto, incentiverà le imprese a produrne in eccesso anche nei prossimi anni.
Se queste sono le cause, esistono soluzioni più ragionevoli di quelle proposte dalla giunta. Per esempio, si dovrebbero aiutare i produttori del latte a guardare altrove, a cercare mercati migliori per il loro prodotto. Se in Sardegna il problema è il cartello degli industriali, esistono luoghi, in Italia e all’estero, in cui questo problema non esiste e dove un latte di qualità spunta prezzi alti. E se questa opzione diventasse concreta in tempi rapidi per gli allevatori, il potere di mercato del cartello locale degli industriali sparirebbe d’incanto (sempre che esista). Stessa soluzione per la seconda causa. Se l’industria sarda è incastrata nel pecorino romano, altrove non è così. Anche in questo caso, esistono territori che pagano bene il latte di qualità perché hanno meglio diversificato le produzioni di formaggio per aumentarne il valore.
Più in generale, una buona politica usa i soldi pubblici per rimuovere i problemi, non per scaricarli del tutto irrisolti su chi governerà tra uno o due anni. L’accordo sottoscritto dalla giunta regionale non è una buona politica.
 
 
9 – La Nuova Sardegna / Pagina 43 - Sport
I podisti sardi dominano i campionati italiani Crus 
CAGLIRI. Podisti universitari in trionfo ad Avellino. Il team di corsa su strada del Cruc, (Circolo ricreativo università Cagliari) ha vinto il titolo italiano della categoria nella manifestazione tenutasi ai piedi del lago Laceno di Bagnoli Irpino. All’evento hanno preso parte quattordici atenei. Nella classifica generale il Cruc ha prevalso con 858 punti su Firenze (589) e Sassari (546). Cagliari ha vinto anche il premio qualità, per il miglior coefficiente nel rapporto tra punti ottenuti e numero di partecipanti.
Nella gara femminile di 5 km, Emanuela Enrici Vaion ha colto il terzo posto, precedendo Francesca Piga (vincitrice categoria Amatori F) con Martina Melis (quarta Amatori F) nona e Giuseppina Frau 30esima (quinta Amatori F). Tra i ragazzi, nella 8 km, Filippo Tocco (secondo nella M40) è giunto sesto precedendo Matteo Murenu (terzo M40). Tredicesimo posto per Paolo Serra (quinto M40), diciassettesimo per Davide Saiu. Pierpaolo Degioannis (secondo M45) è giunto ventesimo, Stefano Cocumelli 22esimo, Sergio Olla 25esimo (quinto Amatori M), Franco Manconi 29esimo (quarto M50), Giampaolo Loy 51esimo (terzo M60), Marco Mastinu 83esimo. (m.f.)


10 – La Nuova Sardegna / Pagina 33 - Cultura e Spettacoli
Quando i sex offenders sono minori obbligata la scelta del recupero 
E per gli adulti c’è un programma già operativo nel carcere di Iglesias
Un fenomeno che ha un trend di crescita costante 
SASSARI. Scatta allarme sociale se un adolescente, solo o in gruppo, violenta una ragazzina. Ma dagli esperti arriva una riflessione. Non è facile affrontare il discorso sugli abusi sessuali compiuti da minorenni. Il rischio è di etichettare prima del tempo comportamenti che potrebbero essere tipici dell’adolescenza e che portano ad un esito non voluto, frutto di una sperimentazione della sessualità capace di creare un corto circuito di comunicazione tra i soggetti coinvolti.
Una considerazione che, comunque nulla toglie alla necessità di responsabilizzare i giovanissimi, la cui ignoranza in materia sessuale e la delicata fase evolutiva che vivono possono costituire un mix pericoloso. In un momento in cui i reati sessuali sembrano conoscere un incremento, anche se dovuto alla maggiore volontà di denunciare da parte delle vittime.
Ma intanto è partita una sperimentazione nel carcere di Iglesias che prevede un percorso rieducativo per un gruppo di autori di reati sessuali (118 in tutto i detenuti nell’isola, di cui 81 sono italiani). Una novità assoluta per l’isola.
Di questo si è parlato nella prima delle due giornate di studio promosse dall’università sassarese capofila del progetto «Sex Offenders» (termine inglese per indicare chi commette un crimine sessuale) e finanziato dall’Unione europea che coinvolge anche alcuni atenei di Polonia, Grecia, Cipro e Bulgaria e di cui sono co-promotori il dipartimento per la giustizia minorile e quello dell’amministrazione penitenziaria. Ieri il meeting (che si conclude stamani), nella sala Milella dell’università centrale a cui hanno partecipato i ricercatori stranieri portando le loro esperienze in materia, nel pomeriggio di oggi si terrà un seminario. «Il progetto «Sex Offenders» durerà due anni - spiega la professoressa Patrizia Patrizi, coordinatrice scientifica dell’evento e docente della sezione gustizia e politiche d’intervento del Centro Studi Urbani dell’ateneo - e ha come scopo quello di verificare interventi comuni, nel confronto tra addetti ai lavori, per costruire un network internazionale, nell’ambito della prevenzione dei reati sessuali e della rieducazione dentro e fuori dal carcere degli autori di questo tipo di crimini. Non solo minorenni, quindi, ma anche maggiorenni. Al momento - afferma Patrizi - non esiste un trattamento speciale codificato per i detenuti accusati di abusi, ma solo alcuni tipi di sperimentazione a livello locale. Ma la nostra attenzione è puntata anche alla tutela della vittima, soggetto che non può restare fuori dall’ambito della nostra ricerca e, in prospettiva, da interventi mirati nei suoi confronti».
È stata Isabella Mastropasqua, dirigente del Centro europeo di studi di Nisida del Dipartimento per la Giustizia minorile a dare spunti di riflessione sulle devianze giovanili, illustrando un’indagine compiuta tra gli stessi minorenni in 17 istituti penali e 28 uffici di servizi sociali per minori attraverso la distribuzione di questionari. Con risultati che hanno anche infranto stereotipi, come quello che vuole gli autori di abusi a loro volta vittime («Solo l’otto per cento ha riferito di aver subito violenze», ha affermato Mastropasqua) e confermato alcune realtà. Come quella che vede la famiglia del minorenne «sex offender» negare nel 52 per cento dei casi la sua responsabilità. Ma anche che la prima motivazione addotta dai minori per gli atti compiuti è quella della curiosità sessuale. L’indagine ha rivelato che l’approccio con la vittima degli abusi si è limitato in quasi la metà dei casi (49 per cento) a «toccamenti», mentre il rapporto sessuale completo è risultato consumato nel 31 per cento dei casi.
Dal reato al recupero del reo. È stato Giampaolo Cassitta, direttore dell’ufficio dei detenuti e del trattamento dell’amministrazione penitenziaria regionale a spiegare il programma per «sex offenders» in corso da settembre nel carcere di Iglesias. Si chiama Gagli-off, un gioco di parole che bene individua le finalità del progetto. In settantasette convivranno con un gruppo di detenuti comuni (è già questo è un fatto nuovo nel mondo carcerario dove chi ha commesso reati sessuali è considerato un «infame» e viene confinato nei reparti protetti). «Avranno a disposizione un’équipe rafforzata da un educatore e un criminologo, e puntiamo a realizzare un obiettivo che finora non è mai stato raggiunto in Italia - ha detto Cassitta -: i sex offenders lavoreranno per ditte che si sono impegnate a conservare loro l’impiego anche quando saranno fuori dal carcere».
 
 
11 – La Nuova Sardegna / Pagina 33 - Cultura e Spettacoli
Per il cartellone di «Accademia» i solisti dell’orchestra austriaca sabato 13 in concerto all’Auditorium di Cagliari 
La Wiener Philharmoniker suona «Non potho reposare» 
GABRIELE BALLOI 
Per gli eventi dell’associazione musicale «Accademia» rimane altissima anche stavolta la caratura artistica degli ospiti presenti. I solisti dei Wiener Philharmoniker infatti arrivano dopo il passaggio, negli scorsi anni, di altri illustri nomi della musica internazionale: dai solisti dei Berliner o della London Symphony a quelli della Scala di Milano o dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sul palco dell’Auditorium Comunale in piazza Dettori, sabato 13 alle ore 21 si terrà difatti un concerto di notevole richiamo che vedrà impegnati Tibor Kovac e Doli Shkelzen (violini), Thilo Fechner (viola) e Ödön Ràcz (contrabbasso) in un ricco programma articolato in due parti.
La prima verrà dedicata all’esecuzione dell’«Adagio e Fuga KV 546» di Mozart, «Terzetto» di Dvoràk e «La Ronde des Lutins» di Bazzini. E fin qui, nulla di più classico. La sorpresa sarà invece ascoltare i maestri della Filarmonica di Vienna eseguire un arrangiamento cameristico di «Non potho reposare», insieme ad una composizione inedita di Ettore Carta, «Nessuno leggero passa su questa terra».
Nella seconda parte della serata, salirà sul podio lo stesso Carta a dirigere l’ormai consolidata Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, a cui si uniranno i solisti della Wiener per eseguire la «Quarta Sinfonia» di Beethoven. Nata nel 2006 dal nucleo dell’orchestra da camera Accademia, la Filarmonica del Mediterraneo si porta avanti così nel progetto dell’esecuzione integrale delle nove sinfonie beethoveniane. Alla direzione artistica, della compagine strumentale così come del progetto «Accademia», stanno il direttore d’orchestra e compositore Ettore Carta insieme al primo violino Francesco Pilia.
Al concerto dei solisti della Wiener Philharmoniker si potrà assistere sul web. Collegandosi alla pagina Facebook di «Accademia» si potrà seguire l’evento gratuitamente; sarà accessibile in tecnologia streaming attraverso qualsiasi sistema operativo, nonché con dispositivi mobili, grazie al team della Xorovo, una spin-off dell’Università degli Studi di Cagliari, specializzata principalmente nel campo dell’informatica applicata ai media e alle telecomunicazioni.
L’evento, che va avanti anche grazie alla fiducia che continua a riporvi l’assessore alla Cultura di Cagliari Giorgio Pellegrini, servirà fra l’altro a raccogliere fondi in favore dell’AIRC (l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro). 
 
 

 

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