Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 October 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
     
L’UNIONE SARDA
01 - La protesta dell’università: presidio e lettera 
02 - Cappellacci vara la sua seconda Giunta
03 - Regione. Stati generali sulle riforme per la via sarda al federalismo
04 - Storici italiani. Giuliano Amato a Cagliari per il convegno
05 - Nuoro. Dall'università al Man, nodi all'esame di comune e provincia
06 - Iglesias. Stanziati 109 mila euro per le borse di studio
07 - La Maddalena. Esperti a confronto sulla lotta ai parassiti
08 - All'ancora le navi antinquinamento
09 - Olbia. Prorogati i termini per le tasse universitarie
10 - Teologia, via alle lezioni. È boom di studenti laici
  
LA NUOVA SARDEGNA
11 - Sassari. Università, assemblea permanente contro i tagli
12 - Sassari. Agraria a confronto con gli studenti croati e sloveni
13 - Macomer. Disagi per i viaggiatori delle Fs
14 - Tortolì. Prudenza sull’università del design navale e aeronautico 
   

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

    
  
 L’UNIONE SARDA
 
1 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 16
Venerdì davanti al Rettorato la mobilitazione. E i ricercatori scrivono agli studenti e alle famiglie
La protesta dell’università: presidio e lettera
Il mondo dell’Università si mobilita: al blocco delle attività didattiche dal 27 settembre al 10 ottobre si aggiunge un presidio al Rettorato in programma per venerdì alle 9,30. Un presidio finalizzato a coinvolgere la società civile e il territorio nella protesta e nella difesa dell’università. La decisione è scaturita dall’assemblea del 29 settembre convocata per concordare le azioni di mobilitazione in vista della discussione del disegno di legge sull’organizzazione dell’università e del personale accademico.
LA LETTERA Si mobilita il mondo dell’università. E, nel frattempo, i ricercatori della Rete 29 aprile hanno indirizzato una lettera aperta agli studenti e alle loro famiglie. Anche loro, naturalmente, mettono nel mirino i tagli all’università. «Si parla tanto di riforme, di premiare il merito, di eliminare gli sprechi, il baronato, il nepotismo, di innalzare la qualità della didattica e della ricerca», scrivono, «ma finora il governo, con le ultime leggi finanziarie, è stato solo capace di ridurre del 20% i finanziamenti all’Università e alla ricerca pubblica».
Un taglio ritenuto insopportabile. «Quale altro comparto del sistema statale», si chiedono, «potrebbe reggere un taglio così devastante? Allo stesso tempo è in discussione una riforma dell’università (il ddl Gelmini) che, sistematicamente, va nella direzione opposta agli slogan sbandierati pubblicamente: merito, spazio per i giovani, lotta ai baronati, sostegno al diritto allo studio. Ciascuno di questi principi, che tutti condividiamo, sarà molto più lontano se questa riforma dovesse essere approvata».
Tagli che, secondo i ricercatori, avrebbero gravi conseguenze. Un aumento delle tasse universitarie che, scrivono, tra 3, 5 anni, potrebbero raddoppiare. Ma si paventa anche la riduzione dei servizi agli studenti, dalla diminuzione delle borse di studio a quelle delle mense, delle case dello studente e al taglio di molti corsi di laurea. E viene anche paventata la perdita di migliaia di persone qualificate, di quei ricercatori che svolgono attività didattica pur essendo precari.
«L’Università», concludono i ricercatori, «attende una riforma. Una riforma che punisca i privilegi, le cricche, gli sprechi e incentivi una didattica e una ricerca di qualità. La riforma del ministro Gelmini, punirà invece soprattutto i deboli, quelli che non sono tutelati, facendo pagare il conto solo alle nuove generazioni, cioè agli studenti e ai giovani ricercatori, precari e non. I ricercatori oggi esistenti (oltre 25.000) vengono per legge “rottamati”: la loro categoria semplicemente scompare, come se fosse inutile e improduttiva. La “riforma” Gelmini, al contrario è cucita su misura dei pochi che già oggi detengono il potere universitario (e ai quali il Governo stesso imputa il fallimento del sistema attuale!), consegnando loro “le chiavi” delle università italiane».


2 – L’Unione Sarda / Primo Piano - Pagina 3
Cappellacci vara la sua seconda Giunta
Sei novità, nessuna donna, tornano Giorgio Oppi e Mario Floris  
Nasce il Cappellacci bis, col ritorno dei politici e l’assenza di donne. Critiche nella maggioranza.
La seconda giunta Cappellacci è nata ieri sera. Alla fine di un’altra giornata febbrile, dove qualcuno è passato da un assessorato all’altro, magari restando a casa sua. O in Consiglio. I nomi sono undici, perché il presidente Ugo Cappellacci reggerà - forse fino a oggi - l’assessorato del Turismo. I sei confermati: alla Sanità Antonello Liori, al Bilancio Giorgio La Spisa, al Lavoro Franco Manca, all’Agricoltura Andrea Prato. Sebastiano Sannitu passa dal Turismo ai Lavori Pubblici. Angelo Carta trasloca dal Lavoro ai Trasporti.
Ecco le novità, tutte con il marchio dei partiti: all’assessorato all’Industria arriva Oscar Cherchi (Pdl); agli Affari generali Mario Floris (Uds); all’Ambiente Giorgio Oppi (Udc); la poltrona della Pubblica istruzione, Sport e Beni culturali va a Sergio Milia (Udc) e Nicola Rassu (Pdl) approda all’Urbanistica. Escono Liliana Lorettu (era ai Trasporti), Ketty Corona (Affari generali), Giuliano Uras (Ambiente), Lucia Baire (Pubblica istruzione) e Sandro Angioni (Industria). Non ci sono donne.
La Giunta era quasi fatta da lunedì sera (con otto nomi), quando il presidente aveva firmato un decreto, poi secretato. Un secondo decreto a completamento del precedente, ieri, ha evitato pericolosi rilievi di incostituzionalità, sollevati dal senatore Francesco Sanna (Pd) con il coinvolgimento dell’ufficio legale del Quirinale.
IL GIALLO DEL TURISMO Fino a pochi minuti prima di un’affollatissima conferenza stampa, un nome veniva dato per certo - ed era una sorpresa - proprio al Turismo. Quello di Luigi Crisponi, manager alberghiero, candidato per il centrodestra alle provinciali di Nuoro, il quale ha da poco dato la sua adesione tecnica ai Riformatori solo per consentire la formazione del gruppo in Provincia. Proprio quell’avvicinamento a un partito che già aveva la sua casella in Giunta (Sannitu) avrebbe fermato Crisponi vicino al traguardo.
IL PRESIDENTE Ieri è stata la serata dei nomi e degli incarichi, oggi ci sarà tempo per indicare le emergenze che la nuova Giunta deve affrontare. «Ho assunto l’interim del Turismo - ha detto Cappellacci - perché sto ancora riflettendo sulla scelta, vorrei ci fosse massima sinergia con la presidenza perché considero il turismo uno dei settori chiave per il rilancio della nostra economia». Cappellacci pensa «tutti i giorni alle dimissioni, perché «se realizzassi che questa squadra non fosse all’altezza, lascerei subito l’incarico». Nessuno ha detto «no» all’invito di Cappellacci a far parte dell’esecutivo: «Da tutti i partiti ho avuto la massima collaborazione, questa maggioranza ha 53 esponenti e tutti sarebbero dei validi assessori».
LE REAZIONI Segnali di pace che una buona parte del gruppo del Pdl e alcuni consiglieri dell’alleanza non hanno colto. Anzi. Ignazio Artizzu (Pdl), coordinatore regionale dei finiani, parla di «dimezzamento arbitrario di una rappresentanza politica decisiva per la vittoria dell’anno scorso». La composizione della giunta rappresenta «un atto di oltraggio verso la destra del Pdl». Il presidente dei sardisti Giacomo Sanna: «Cappellacci ha aperto la crisi e l’ha chiusa come ha voluto, non abbiamo deciso noi lo spostamento dell’assessore Carta ai Trasporti».
L’OPPOSIZIONE Il centrosinistra ha presentato una mozione per richiedere la convocazione straordinaria del Consiglio e ascoltare Cappellacci. Per il segretario del Pd Silvio Lai «questa è una giunta fotocopia, quindi peggiore dell’originale». Per l’ex segretario del Pd Francesca Barracciu «è vergognosa l’assegna delle donne, la politica del centrodestra sardo è contrassegnata dal disprezzo totale nei confronti delle donne. Mi farò promotrice di un ricorso al Tar contro questa giunta tutta maschile perché venga ripristinato il principio delle pari opportunità».
ENRICO PILIA


3 – L’Unione Sarda / Primo Piano - Pagina 3
In Consiglio gli stati generali sulle riforme. Putzu (Confindustria): non pensare solo allo Statuto. Cabras (Pd): chiusa una fase dell’autonomia
«Trovare la via sarda al federalismo»
«Ma la modifica dello Statuto speciale è davvero una priorità?»: onore al merito di Massimo Putzu, presidente di Confindustria, che fa la domanda delle domande nel bel mezzo degli stati generali sulle riforme, in Consiglio regionale. Con tutti i consiglieri (beh... non proprio tutti) lì ad ascoltare i rappresentanti delle parti sociali, convocati per contribuire al dibattito su come rinfrescare le istituzioni regionali: «Per trovare una via sarda al federalismo», secondo le parole della presidente del Consiglio, Claudia Lombardo.
IL CONFRONTO Quella di Putzu può sembrare una doccia fredda. Ma se la seduta serve ad avviare un confronto non limitato alle forze politiche, è doveroso affrontare interrogativi come quello del leader degli industriali (che precisa: «Il nuovo Statuto serve, ma come sbocco di altre riforme più urgenti, dal taglio della spesa improduttiva al potenziamento di istruzione e ricerca»). Gli stati generali non verranno magari ricordati come un momento storico, però dimostrano che le realtà esterne al Consiglio (sindacati, enti locali, imprese, università) sono interessate a un ragionamento serio sulla Regione del futuro.
Quasi trenta interventi e cinque ore di dibattito, con posizioni variegate. Eppure un sentimento comune si intravede, e lo indica il senatore del Pd Antonello Cabras: «La fase dell’autonomia avviata nel 1948 si è conclusa. Il Consiglio regionale lo deve affermare, per obbligare lo Stato a rivedere lo Statuto». Ma «senza richiami all’indipendenza».
INSULARITÀ Di conclusione della fase autonomistica parla per primo il leader Cgil Enzo Costa. I sindacati chiedono da tempo una stagione di riforme, «anche per farci riconoscere la condizione di insularità». Mario Medde (Cisl) non nasconde la propria preferenza per un’assemblea costituente; Francesca Ticca (Uil) denuncia «il deficit della politica sarda» nel reagire al ritardo di sviluppo dell’Isola. «Possiamo riprenderci la libertà di decidere il nostro futuro», dice Giacomo Meloni (Css), evocando l’indipendenza. Piergiorgio Piu (Ugl) chiede ai consiglieri «più fatti e meno litigiosità».
La stessa presidente Lombardo, in avvio, aveva auspicato «un clima di unità che superi i particolarismi e guardi agli interessi dei sardi». Tra questi rientra la valorizzazione delle autonomie locali, ricorda Roberto Deriu (presidente dell’Unione Province sarde). Tore Cherchi (Anci) pone in discussione la specialità regionale: «Più che un’opportunità, rischia di essere causa del ritardo». Per il Consiglio delle autonomie locali, assente Graziano Milia, parla il sindaco di Cagliari Emilio Floris: decisivo, a suo parere, che il nuovo Statuto riconosca città metropolitane e unioni di Comuni.
CONCRETEZZA Giommaria Uggias (Idv), unico europarlamentare sardo, regala frecciate alla Giunta vacante («patetica l’immagine del presidente solo in aula») ma anche al Consiglio: «Cinque anni fa discutevamo delle stesse cose. O ci diamo obiettivi raggiungibili, o resteranno chiacchiere». Altri toni, ma analogo appello alla concretezza, dal senatore Pdl Mariano Delogu: «Si scelga una via rapida e decisiva, e con costi contenuti». Dice il suo collega Piergiorgio Massidda: «A parte difesa, moneta e poco altro, la Sardegna rivendichi tutte le potestà».
Impossibile sintetizzare tutti gli altri interventi, da quello del rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino (anche in rappresentanza del collega di Cagliari Giovanni Melis), alle altre associazioni, di categoria e no: Apisarda, Unioncamere, Legacoop, il Crel, l’Asel, le Comunità montane, Confartigianato, Confagricoltura, Cna, Confesercenti, Confcooperative, Aiccre, Agci. Le loro proposte saranno valutate dal Consiglio regionale domani, quando si voteranno gli ordini del giorno presentati a conclusione del dibattito sulle riforme. C’è da scegliere l’organismo cui affidare la riscrittura dello Statuto: una decisione unanime sarebbe già una buona partenza.
GIUSEPPE MELONI
  
 
4 – L’Unione Sarda / Cultura - Pagina 38
Storici italiani A Cagliari il convegno
I 150 anni dell’Unità, la consapevolezza dello Stato nazionale
«La celebrazione del centocinquantesimo anniversario dello Stato nazionale unitario deve essere l’occasione per un rilancio del sentimento e della consapevolezza dell’unità nazionale», mentre «mortificare o disperdere le strutture portanti dello Stato nazionale sarebbe semplicemente fuorviante». Così il 20 settembre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenendo all’inaugurazione della nuova Assemblea Capitolina che gli ha conferito la cittadinanza onoraria di Roma. In quest’ottica il tema "La costruzione dello Stato-nazione in Italia", scelto dalla Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo) per il suo convegno annuale che si svolgerà a Cagliari da domani a sabato prossimi al T - Hotel, assume particolare importanza. Un incontro con un livello intellettuale indiscutibile che contribuirà non solo all’arricchimento del dibattito storiografico, ma che cercherà di fornire nuove chiavi interpretative del 150° anniversario dell’unificazione, «affinché - come precisa il presidente Graziosi - si lavori per una "celebrazione" che non sia meramente tale, ma sostanziata da una discussione critica».
NAPOLITANO Purtroppo gli impegni istituzionali hanno reso impossibile quella partecipazione del Capo dello Stato, in cui avevano sperato gli organizzatori, ma in una lettera il presidente Napolitano ha ribadito la sua "convinta attenzione" all’iniziativa dell’associazione e a testimonianza del suo "apprezzamento" è previsto l’invio di un messaggio di saluto.
IL CONVEGNO L’incontro avrà inizio domani alle ore 15 con la seduta inaugurale, presieduta dal rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, e i saluti delle autorità (il sindaco Emilio Floris, il presidente della Provincia di Cagliari, Graziano Milia, il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci ed il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, Antonello Arru) e del presidente della SISSCo Andrea Graziosi, ordinario di storia contemporanea presso l’Università Federico II di Napoli, che guiderà i lavori della sessione introduttiva. Concluderà l’intervento di Aldo Accardo, "Una terra italiana: la Sardegna nella storiografia dell’800", docente dell’ateneo cagliaritano, presidente del Comitato sardo per la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e della Fondazione "Giuseppe Siotto", fra le istituzioni cagliaritane più coinvolte nell’organizzazione dell’evento.
QUATTRO SESSIONI Le successive giornate di studio si articoleranno in quattro distinte sessioni, la prima, venerdì, affronterà il tema "Dagli Stati dinastico-territoriali allo Stato-nazione" e sarà presieduta da Francesco Atzeni, direttore del Dipartimento di Studi storici, geografici e artistici dell’Università di Cagliari. Nel pomeriggio vi sarà anche la seconda, che si svilupperà su "I processi di nazionalizzazione" presieduta da Alberto De Bernardi dell’ateneo di Bologna.
GIULIANO AMATO In questa giornata Giuliano Amato, presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità, terrà una riflessione, dedicata a "150 anni dopo", che si annuncia di grande interesse. Vi sarà poi una tavola rotonda su "Risorgimento, Stato, nazione: storia e dibattito pubblico," presieduta da Giovanni Sabbatucci dell’Università di Roma "La Sapienza", e la presentazione del Carteggio di Giovanni Spano a cura di Luciano Carta. Sabato dalle 9 la terza sessione (Culture e saperi nella costruzione dello Stato-nazione) e la quarta ed ultima, (Tensioni e Conflitti).
LUCA LECIS
 
 
5 – L’Unione Sarda / Provincia di Nuoro - Pagina 17
giunte riunite
Dall’università al Man, nodi all’esame del vertice tra Comune e Provincia
Domani seduta congiunta nella sala Arco Latino della Provincia delle giunte comunali e provinciali. Si tratta del primo incontro tra le due amministrazioni. Diversi gli argomenti all’ordine del giorno che verranno trattati a partire dalle 16 dai due esecutivi convocati dal presidente della Provincia Roberto Deriu e dal sindaco Alessandro Bianchi.
All’esame le questioni riguardanti entrambi gli enti, a iniziare da alcuni nodi irrisolti quali il progetto di ampliamento del Man che ha contrapposto le due amministrazioni, la gestione museale e la proprietà dei beni della ex Comunità montana del Nuorese.
Al centro dell’attenzione anche il rilancio dell’università.
Altri focus riguarderanno le azioni di coordinamento della spesa pubblica locale come strumento anticrisi, la creazione di nuove opportunità di lavoro e sostegno alle imprese, ma anche le azioni di collaborazione per un nuovo rapporto della città con il territorio grazie a strumenti di nuova accessibilità e a nuovi servizi provinciali con particolare riferimento alla viabilità.
Infine, nell’incontro i due esecutivi cercheranno di approfondire le opportunità di collaborazione politica fra i due enti nei settori dell’ambiente, dell’urbanistica, della cultura, della promozione del territorio, della protezione civile, dell’innovazione e della qualità della pubblica amministrazione. ( l. u. )
 
 
6 – L’Unione Sarda / Iglesias - Pagina 20
Comune
Stanziati 109 mila euro per le borse di studio
Il Comune di Iglesias ha stanziato 109 mila euro per le borse di studio riservate ai ragazzi che frequentano le scuole superiori. L’iniziativa fa parte del programma, finanziato in parte dalla Regione e in parte dal Comune, per incentivare lo studio.
Il provvedimento è destinato agli studenti più bravi che appartengono a famiglie in condizioni economiche disagiate. A beneficiare delle nuove borse di studio, relative all’anno scolastico 2009-2010, saranno gli studenti che frequentano le classi dalla prima alla quarta e abbiano riportato una media non inferiore al sette. Quelli delle quinte potranno beneficiare delle borse di studio a condizione che siano regolarmente iscritti a un corso universitario e abbiano riportato una media non inferiore a 7,5. Anche gli studenti che hanno terminato la scuola media di primo grado e si sono iscritti alle superiori potranno beneficiare della borsa di studio. In questo caso, però la media ottenuta non dovrà essere inferiore al “buono”. Condizione per poter partecipare al bando è la residenza nel Comune di Iglesias. L’intervento del Comune fa parte dei programmi finalizzati a garantire la prosecuzione degli studi anche agli studenti le cui famiglie siano in condizioni economiche considerate disagiate ma abbiano ottenuto buoni risultati con lo studio. L’iniziativa, come si legge nella relazione, non discrimina comunque neppure gli altri studenti. (d. m.)
 
 
7 – L’Unione Sarda / Gallura - Pagina 19
La maddalena
Esperti a confronto sulla lotta ai parassiti
Domani al Cea di Stagnali si svolgerà il workshop "Caprera 2010", organizzato dal Parco nazionale dell’Arcipelago de La Maddalena per riunire i professori membri dell’OILB/SROP (Organizzazione Internazionale di Lotta Biologica Integrata contro gli animali e le piante nocive) sull’isola di Caprera e indirizzarli nel sopralluogo presso i boschi di leccio dell’isola. Il workshop si inserisce nell’ambito del sesto meeting "Protezione Integrale delle foreste a Quercia", e organizzato dalla ’Agris’ Sardegna - Dipartimento delle ricerca per il sughero e la silvicoltura e dall’Università di Sassari. Al meeting e al successivo workshop ’Caprera 2010’ partecipano professori provenienti da Spagna, Portogallo, Italia, Algeria, Tunisia e Marocco, tutti membri dell’organizzazione che ha il compito di «promuovere metodi sostenibili, socialmente accettabili ed economicamente praticabili per lottare contro le malattie e i parassiti nell’agricoltura e nel campo forestale».( f.n. )
 
 
8 – L’Unione Sarda / Cronaca Regionale - Pagina 6
All’ancora le navi antinquinamento
Convenzione ministero-Castalia scaduta, l’Isola senza protezione
Scaduta la convenzione con la società Castalia. Da ieri le coste sarde sono ad alto rischio inquinamento.
di ANDREA PIRAS
Quanto valgono il mare e le coste sarde? Visti da Roma, probabilmente poco, se è vero, come è vero, che da ieri e per chissà quanto tempo ancora (settimane?, mesi?), il servizio di vigilanza e pronto intervento in caso di inquinamento marino è stato sospeso. Nell’Isola come nel resto d’Italia.
La gara che il ministero dell’Ambiente aveva bandito per la riassegnazione dell’appalto gestito fino ad oggi dalla Castalia è andata deserta. Il 9 settembre, giorno d’apertura delle buste, di buste non se ne sono proprio viste. E non perché la società che dal 1999 gestiva il servizio di tutela dei litorali con le sue 35 navi (10 d’altura e 25 costiere) non fosse più interessata a parteciparvi. La verità è che non poteva più garantire, come d’altra parte non potevano farlo le altre imprese italiane specializzate nel settore della sorveglianza costiera, per via delle richieste avanzate dal dicastero giudicate insostenibili.
I REQUISITI Insufficiente la flotta, inadeguati il numero delle navi e la loro stazza. Così oggi la protezione dei litorali e del mare è affidata alla buona stella, sperando che tra gli impianti della più grossa raffineria d’Europa, la Saras di Sarroch, tutto fili liscio. Senza incidenti. Come nessun riversamento di idrocarburi, di acque sporche di sentina o altre insidiose sostanze finiscano in alto mare, scaricate da navi-carrette per la scelta scellerata di comandanti spregiudicati.
LA PROTESTA Sul mancato appalto piovono le proteste. Un’interrogazione è stata presentata da Roberto Della Seta, capogruppo del Pd in commissione Ambiente del Senato, mentre faranno altrettanto alla Camera, già oggi, i parlamentari sardi (primo firmatario Paolo Fadda) per chiedere al ministro Prestigiacomo se oltre a «imperfezioni tecniche nel bando che hanno impedito l’affidamento del servizio, non esistano altri elementi, a cominciare dalla mancanza di risorse economiche».
CONTRATTO Castalia (che dal 9 settembre al 5 ottobre ha operato con un “contratto ponte”, ha già opposto ricorso, contestando anche il fatto che nel bando «ci siano discrasie tra i costi da sostenere per rispondere alle richieste del capitolato tecnico e la disponibilità di fondi prevista dal bando stesso». La società si appresta a disarmare le sue navi e sbarcare il personale, ben trecento operai.
Intanto i sindaci dei paesi rivieraschi sardi, che già in passato hanno dovuto fronteggiare le emergenze inquinamento, si dichiarano fortemente preoccupati. «Le notizie che arrivano da Roma non sono confortanti, il pericolo è che tra la predisposizione del nuovo bando e l’affidamento del servizio passino mesi», dice il sindaco di Villasimius, Tore Sanna. «Purtroppo anche la Regione sembra non accorgersi che siamo circondati dal mare e che mare e coste sono una nostra risorsa. Ci affidiamo al ministero dell’Ambiente senza pensare di organizzarci con sistemi antinquinamento nostri. Per studiare e applicare piani di prevenzione e rilevamento non ci vogliono neppure tanti fondi, le università di Sassari e Cagliari sono disponibili, così come i privati, penso proprio alla Saras, hanno aderito all’idea di elaborare, tutti insieme, un progetto per prevenire gli incidenti e intervenire in tempi rapidi». Perché se nel Golfo di Cagliari transitano ogni anno poco meno di diecimila navi, nel canale di Sardegna, tra l’Isola e il Nordafrica, il numero raggiunge le 260 mila unità tra petroliere, gasiere, chimichiere.
I COMUNI «Ad ogni emergenza sappiamo solo denunciare le carenze organizzative e ipotizzare meravigliosi scenari per il futuro. Incontri fiume, vertici ai massimi livelli. Poi il nulla. In attesa di un altro incidente per fare i conti con spiagge imbrattate dal catrame, mare messo sempre più a rischio, cittadini e turisti furibondi», commenta il sindaco di Pula, Walter Cabasino. «Bisogna sempre ricordarsi che da noi funziona la più imponente raffineria del Mediterraneo e che progetti per ricerche petroliere sono già stati presentati per il golfo degli Angeli e per quello di Oristano. Con questo scenario non può, la Sardegna, restare senza un vero piano di tutela».
 
 
9 – L’Unione Sarda / Cronaca di Olbia - Pagina 16
università
Prorogati i termini per le tasse
Il polo universitario di Olbia informa tutti gli interessati che sono stati prorogati i termini per il pagamento delle tasse universitarie, riguardo iscrizioni, immatricolazioni e tasse annuali. La nuova scadenza è stata fissata per venerdì 29 ottobre con pagamento che dovrà essere effettuato tramite versamento nelle agenzie bel Banco di Sardegna. Per tutte le informazioni il sito web della facoltà è: www.uniolbia.it ( c.i. )
 
 
10 – L’Unione Sarda / Cagliari e Provincia - Pagina 15
Gli iscritti “senza tonaca” sono 93: ieri è stato inaugurato l’anno accademico
Teologia, via alle lezioni. È boom di studenti laici
Nelle aule della facoltà teologica i laici sono sempre più numerosi. Insomma non ci sono solo tonache e sai, ma anche jeans e magliette. La conferma si è avuta ieri durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico che è stato anche il momento per un consuntivo della passata stagione. Gli iscritti sono aumentati, passando dai 231 di due anni fa a 242 del 2009-2010. Un “salto” compiuto proprio grazie ai laici, passati da 72 a 93. Come dire: le “Scienze di Dio” interessano sempre di più.
LA CERIMONIA Prima la concelebrazione nella chiesa di Cristo Re presieduta dal Gran Cancelliere della Facoltà Giuseppe Mani, poi la prolusione del preside Maurizio Teani che ha illustrato l’attività della facoltà e parlato del futuro della Chiesa. Ha sottolineato come il “Cortile dei Gentili”, l’iniziativa voluta da Benedetto XVI per raggiungere nei paesi cristiani chi è lontano dalla fede, presupponga che «la Chiesa assuma un preciso modo di porsi in rapporto al mondo di oggi: uno stile ospitale, accogliente, proprio di chi si dispone in ascolto cordiale». E citando l’ex Maestro Generale dei domenicani, padre Timothy Radcliffe, secondo cui l’attuale crisi può essere l’occasione per un profondo rinnovamento della Chiesa, il preside ha aggiunto: «Questo porta a riconoscere che la vergogna della pedofilia non può essere disgiunta da altre perversioni che tendono a inquinare il mondo ecclesiastico: l’attaccamento al denaro, la ricerca del potere, il carrierismo».
I TITOLI La facoltà, sul modello delle università medioevali e anglosassoni, permette di conseguire tre titoli accademici: il baccellierato (dopo cinque anni), la licenza con specializzazione (dopo altri due), il dottorato (ancora dopo altri due anni) che consente l’insegnamento nelle facoltà teologiche.
ALESSANDRO ATZERI
 
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
11 – La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Sassari
Assemblea permanente contro i tagli 
Università, gli studenti di Lingue protestano contro la Gelmini 
SASSARI. La mobilitazione contro il decreto Gelmini sull’Università e i tagli previsti in Finanziaria da Tremonti, parte dalla Facoltà di Lingue. Già da due giorni gli studenti sono in assemblea permante per informare tutti gli iscritti sulle conseguenze che la sforbiciata alle risorse potrà avere anche negli istituti cittadini. «A Lingue si sopravvive grazie al volontariato - spiegano gli studenti - se non ci fossero gli undici ricercatori che svolgono la didattica a costo zero, alcuni corsi verrebbero inevitabilmente soppressi. Invece di investire sull’Università e sulla conoscenza, il governo ha previsto tagli per 279 milioni nel 2010, poi 1355 milioni nel 2011 e ancora 1433 milioni nel 2012». Nonostante il rischio di impoverimento dell’offerta didattica, da parte delle matricole non c’è molto interessamento al futuro dell’università: «Abbiamo notato molta disinformazione e scarso coinvolgimento. La nostra speranza, in questi giorni di assemblea, è quella di riuscire a sensibilizzare il maggior numero di studenti e creare un movimento di protesta». Per ora nonostante la mobilitazione a carattere nazionale, a Sassari l’8 ottobre non è prevista alcuna manifestazione. «Noi abbiamo organizzato l’assemblea degli stati generali dell’Università - concludono gli studenti - si svolgerà il 12 ottobre, alle 10, nell’aula magna della sede centrale di Piazza Università».
 
 
Pagina 22 - Sassari
Iniziative del comitato universitario 
Agraria a confronto con gli studenti croati e sloveni 
SASSARI. Ventidue studenti universitari sloveni e croati arriveranno oggi a Sassari per partecipare all’“Iaas Exchange Week 2010: Croatia Italy Slovenia”. Un’iniziativa organizzata dalla associazione studentesca Iaas (International association of students in agricultural and related science) della Facoltà di Agraria di Sassari. La manifestazione durerà una settimana e prevede una serie di attività sociali, ricreative e di approfondimento didattico nell’ambito degli studi agrari, all’interno di un progetto di scambio internazionale con i comitati locali di Zagabria e Lubiana. Tra questi è di rilevanza internazionale l’intervento di piantumazione che avverrà sabato a Banari, che sarà seguito da un workshop nel pomeriggio dal titolo “Rifiuti, riqualificazione ambientale, sostenibilità”. Venti studenti dell’Università di Sassari hanno avuto la possibilità di visitare la Slovenia e la Croazia, ospiti dei due comitati locali dell’associazione. «Gli studenti hanno potuto conoscere le diverse realtà presenti fuori dalla Sardegna - dice Giuseppe Spada, responsabile dell’Iaas di Sassari - confrontandosi con colleghi di altre università, con costi non proibitivi accollandosi solo la spesa del viaggio». La comitiva si sposterà anche nel Nuorese e a Oristano.


Pagina 8 - Oristano
Biglietti negati ai viaggiatori delle Fs 
La domenica rivendite chiuse e macchine fuori uso 
PAOLO MAURIZIO SECHI 
MACOMER. Impossibile prendere il treno la domenica dalla stazione delle Ferrovie dello Stato pagando regolarmente il biglietto. Chiusa la biglietteria e fuori uso completamente le 2 emettitrici automatiche dei biglietti, non resta altro che rivolgersi alle rivendite autorizzate, il bar interno della stazione e quello dell’autostazione, ma ahimè osservano entrambi il turno di riposo settimanale. Per chi deve partire la soluzione e quella di prendere il treno rischiando una multa o restare a casa. A lamentarsi sono soprattutto gli studenti universitari, tanti anche dei paesi del circondario, che la domenica sera prendono il treno per recarsi a Cagliari e Sassari. Le sanzioni per chi viaggia senza biglietto partono da 50 euro e arrivano a 224 se pagate dopo 15 giorni. Purtroppo, nelle poche ore di chiusura notturna la stazione viene presa di mira ripetutamente da vandali e ladri che forzano la porta della sala d’aspetto manomettendo e distruggendo i distributori automatici di biglietti quando l’installazione di un impianto di videosorveglianza risolverebbe il problema. «Le due emettitrici di biglietti sono state più volte vandalizzate e oggetto di furto - riporta un comunicato di Trenitalia affisso sui distributori - abbiamo provveduto ripetutamente alla riparazione con notevole impegno di risorse. Attualmente non è possibile procedere ad una tempestiva riparazione e per colpa dell’azione illegale di pochi si produce un disagio per tanti». Unico punto di riferimento la domenica mattina nella desolante piazza Due Stazioni è l’edicola dove si possono avere delle informazioni.
«Non è possibile che i 3 bar siano chiusi - riferisce una signora che doveva recarsi a Cagliari - né biblietti né caffè. Si aspetta un intervento dell’ufficio commercio del Comune in attesa della risoluzione del problema da parte di Trenitalia.
 
 
12 – La Nuova Sardegna / Pagina 9 - Cagliari
Tortolì. Sì al polo elicotteristico ma prudenza sull’Università del design navale e aeronautico 
Dubbi sulle proposte di Gemelli 
Vacca della Cgil: «Le aree vanno destinate alla grande industria» 
Il sindaco Lerede attende di vedere il piano industriale 
LAMBERTO CUGUDDA 
TORTOLÌ. Un via libera alla fabbrica di elicotteri, ma pareri contrastanti sul corso universitario di design navale e aeronautico nelle strutture murarie che ospitano le macchine continue ex Cartiera.
L’imprenditore torinese Filippo Gemelli, che nel pomeriggio di lunedì, in area industriale a Tortolì - dove si sta completando il capannone di 13mila metri quadri in cui verranno assemblati elicotteri biposti di 6 metri di lunghezza (stessa misura di apertura alare) - ha parlato sia dell’iniziativa industriale, che “decollerà” ad aprile 2011, che della proposta di un’Università internazionale per il design navale e aeronautico, considerato che quello relativo al settore automobilistico già concorre a tenerlo alla Sapienza. Per il centro internazionale del design - e per realizzarvi anche un Museo navale sulla falsariga del Museo della scienza e della tecnica di Milano - chiede le strutture murarie in cui si trovano le due macchine continue dell’ex Cartiera e la palazzina uffici. Il sindaco Mimmo Lerede (Pdl), non promuove e non boccia tale idea progettuale; «Di questo nuovo progetto ho letto oggi sulla Nuova. Ma aspetto di conoscere il tutto nei particolari prima di dare un parere. Tutti i progetti di cui si parla in questo periodo sulle aree ex Cartiera meritano attenzione, soprattutto in relazione alle possibile ricadute occupazionali. Ma occorre vedere i piani industriali di tutti gli imprenditori interessati». Il segretario provinciale dell’Udc, nonché capogruppo di minoranza in consiglio provinciale, Sandro Rubiu, pare molto interessato da quanto proposto da Gemelli rispetto all’Università internazionale del design navale e aeronautico. «Mi piace l’idea - sostiene Rubiu - anche perché occorre volare alto (è proprio il caso di dirlo). Investire sui giovani, puntando sul design di altissimo livello, è molto interessante sotto diversi punti di vista». Il segretario provinciale Cgil, Luigi Vacca, boccia la proposta: «Altro che Università del design, esiste già un progetto di rilancio delle due macchine continue per produrre cartoncino. Oltretutto, quelle strutture e anche tutte le aree ex Cartiera, devono essere destinate alla grande industria. E devono creare tanti posti di lavoro».
 
 
13 – La Nuova Sardegna / Pagina 10 - Gallura
Caprera, il concerto di Sandro Fresi ha inaugurato «Musiche dall’Isola di Garibaldi» 
Note e cultura ambientale a Stagnali 
LA MADDALENA. In occasione delle Giornate europee del patrimonio, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei, la Soprintendenza di Sassari ha proposto per il 2010 (anno nel quale ricorre il 150º dello sbarco dei Mille), un progetto dal titolo «Musiche dall’Isola di Garibaldi». È dedicato a due temi fondamentali per l’isola di Caprera: l’ambiente naturale e la cultura, attraverso un particolare tributo a quello che è il suo personaggio storico più illustre, Giuseppe Garibaldi, col contributo dell’Ente parco e la compartecipazione della Provincia di Olbia-Tempio e dell’Università di Sassari.
Si è cominciato a Stagnali con «Sardegna Sottosopra», note e immagini in un unico spettacolo. Un lavoro a quattro mani del fotografo e naturalista Egidio Trainito e del musicista Sandro Fresi, che ha permesso di scorgere dei suggestivi paesaggi visivi e sonori incentrati sull’arcipelago della Maddalena e più in generale della Sardegna. Fresi si è esibito alternando la ghironda a vari strumenti tradizionali a mantice, ha suonato insieme ad Alessandro Deiana alla chitarra, Fabio De Leonardis al violoncello, Yanara Reyes Mc Donald, al contrabbasso. Fresi, musicista originario di Tempio, ha approntato un progetto musicale che partendo dalla ricerca degli archetipi espressivi sardi, ha sviluppato, agli inizi degli anni ’80, una rilettura originale dei modi e dei repertori originari, comunque rispettosa delle matrici. Da una ricerca solitaria tra i moduli polivocali e la riproposizione di antichi strumenti musicali della civiltà agropastorale caduti nell’oblio, è scaturito nel ’97 il cd «Iskeliu» (prefazione di Fabrizio De Andrè), sintesi tra campionamento digitale del suono tradizionale e suono prodotto da strumenti acustici a cui sono seguiti gli album Speradifoli, (2001) Zivula (2003), Folas de Anglona (2005) e Elmusura (2010, prefazione di Paolo Fresu).
L’esigenza di riproporre dal vivo i brani di un repertorio che viaggia a ritroso nel tempo, in una sorta di arcaica contemporaneità, tra le liriche e le sonorità ancestrali della Sardegna centrale, quelle della Gallura di ascendenza còrsa, e quelle catalane di Alghero, ha portato alla costituzione di un team completamente acustico che poggia la sua forza espressiva nell’utilizzo di un set strumentale che attinge, oltre che dalla Sardegna, da tutto il bacino del mediterraneo. (a.n.)
 
14 – La Nuova Sardegna / Pagina 11 - Gallura
Fitopatologi studiano le leccete di Caprera 
Domani il workshop organizzato dal Parco della Maddalena 
LA MADDALENA. Esperti di malattie delle piante alla Maddalena. Domani al Cea di Stagnali si svolgerà il workshop “Caprera 2010”, organizzato dal Parco della Maddalena e che riunisce i professori dell’Oilb/Srop (Organizzazione internazionale di lotta biologica integrata contro gli animali e le piante nocive, che ha il compito di promuovere metodi ambientalmente sostenibili, socialmente accettabili e economicamente praticabili per lottare contro le malattie e i parassiti nell’agricoltura e nel campo forestale). Per l’occasione effettueranno un sopralluogo nelle leccete di Caprera per verificare lo stato di salute del soprassuolo.
Il workshop organizzato dal Parco si inserisce nell’ambito del sesto meeting denominato “Protezione integrale delle foreste a quercia”, e organizzato dalla Agris Sardegna, e precisamente dal dipartimento delle ricerca per il sughero e la silvicoltura e dall’Università di Sassari e dal dipartimento di protezione delle piante.
Al meeting e al successivo workshop “Caprera 2010” parteciperanno docenti provenienti da Spagna, Portogallo, Italia, Algeria, Tunisia e Marocco, tutti membri dell’Oilb/Srop, che si prefigge l’obiettivo di discutere delle tematiche inerenti la situazione fitosanitaria delle foreste mediterranee, analizzandone i fattori di deperimento (biotici, abiotici, antropici) nel tentativo di trovare soluzioni utili ad elaborare un piano d’azione per la lotta alle fitopatie.
“Caprera 2010” servirà per contestualizzare la discussione sull’isola di Caprera, analizzando l’esempio delle leccete. Le conclusionisaranno oggetto di ulteriori approfondimenti che verranno proposti su “Il ParcoInforma” e potranno essere utili per indirizzare gli interventi del Parco tutela della biodiversità dell’isola. (a.n.)

 

 

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