Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 October 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
    
L’UNIONE SARDA
1 - Il docente viaggiante e la lezione operaia (Giuseppe Marci)
2 - Erasmus. Studenti stranieri a cena sotto terra
3 - Sondaggio. Nuovo campus universitario tra le proposte dei lettori
    
LA NUOVA SARDEGNA
4 - La Barbagia modello di produzione e vendita a «chilometri zero»
5 - Nuoro. Convegno sulla discriminazione tecnologica
6 - Noir, incontro a Sassari con Luciano Marrocu
7 - Dibattito «Il rilancio del Petrolchimico e lo sviluppo sostenibile»
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

   
 
 L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda / Prima pagina
La crisi dell’Università
Il docente viaggiante e la lezione operaia
di GIUSEPPE MARCI  
Ho un amico che di mestiere fa l’operaio e non riesce a comprendere certi aspetti del mio lavoro: «Lei va a fare una lezione in un’altra città: impiega il suo tempo per prepararsi e per parlare; in più si paga il viaggio e non riceve compenso per questo lavoro. Perché lo fa?».
Ho provato molte volte a spiegare, ma è difficile confrontarsi con una logica che - con rigore ineccepibile - lega la prestazione lavorativa alla remunerazione. Nel campo dell’insegnamento non è così, almeno in linea di massima, perché ovviamente esistono anche situazioni diverse; talune scandalose.
Per un insegnante la lezione non è solo lavoro, nel senso materiale del termine: è organizzazione della conoscenza, verifica delle conclusioni ricavate attraverso lo studio, bisogno di comunicare, convinzione che il sapere deve essere trasmesso e che di questo la società ha bisogno. È il piacere, e il privilegio, di avere un pubblico istituzionale da cui viene l’altissimo compenso che riceviamo quando negli occhi dell’interlocutore si accende la luce dell’intelligenza: egli ha capito anche per merito nostro.
Pure lo Stato italiano ha capito, quando anni fa ha chiesto ai ricercatori universitari di assumere responsabilità di docenza. Sapeva bene che a ciò non erano tenuti e che, a seguire l’ineccepibile ragionamento del mio amico operaio, la proposta era equivoca e sconveniente; nella sostanza diceva: mi serve una prestazione lavorativa e ti chiedo di fornirmela gratis; non mi preoccupo del tuo livello di competenza e del tuo destino futuro; so che lo farai perché per la maturazione professionale questo è necessario e perché puoi sperare, in tal modo, di acquisire titoli per lo sviluppo della carriera.
Oggi, con l’aiuto di una situazione economica che viene esibita per giustificare progetti di riforma tanto necessari quanto non condivisibili nelle formulazioni assunte, si tende a far ricadere sui ricercatori la responsabilità della crisi universitaria e li si addita come il tappo che impedisce ai giovani di continuare, dopo la laurea, nel cammino della ricerca.
I Rettori di Cagliari e Sassari hanno chiesto «che venga riconosciuto il ruolo dei ricercatori titolari di insegnamento, che sono docenti a tutti gli effetti e costituiscono il 40% del personale addetto alla ricerca e alla didattica».
È così, e se ne dovrebbero ricordare, per primi, gli stessi ricercatori.
Il loro ruolo è oggi fondamentale e ogni forma di protesta dovrebbe partire dall’assoluta necessità che continuino a tenere i loro corsi. Spogliarsene, rinunciando alla funzione docente, come stanno facendo per protesta, può soltanto aiutare i disegni di chi progetta un ridimensionamento del sistema universitario pubblico, con il taglio dei piccoli atenei, l’accorpamento o l’eliminazione degli insegnamenti ritenuti inutili.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 14
erasmus
Studenti stranieri a cena sotto terra
Escursione nella Cagliari sotterranea per 50 studenti stranieri giunti in città grazie al programma Erasmus. Gli universitari, di età compresa tra 20 e 25 anni, provenienti da Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, Austria, Ungheria, Turchia e Usa, sono stati accompagnati nel sottosuolo urbano dallo speleologo Marcello Polastri nell’ambito dell’iniziativa “Percorsi nelle cripte e passaggi segreti” promossa dall’Università in collaborazione col Gruppo cavità cagliaritane. La singolare gita si è conclusa con un’inaspettata cena a lume di candela dentro una galleria medievale dove un team di cuochi vestiti con abiti antichi hanno offerto ai partecipanti una serie di degustazioni di piatti tipici di quell’epoca storica. (p. l.)
 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari - Pagina 15
Il sondaggio.
Le proposte dei lettori per il vecchio carcere dopo lo spostamento del penitenziario a Uta
L’imminente conclusione dei lavori nel nuovo carcere di Uta, che sarà consegnato al ministero della Giustizia nella seconda metà del 2011, ha riaperto il dibattito sulla destinazione di Buoncammino. I primi ad essere interpellati saranno gli enti statali e le amministrazioni locali che dovranno esprimersi sul possibile utilizzo di Buoncammino.
Intanto, però, i nostri lettori non si sono tirati indietro e hanno voluto partecipare al dibattito promosso sul sito web www.unionesarda.it .
ALBERGO Tra i commenti inseriti su Internet, non mancano quelli che delineano un futuro turistico per il vecchio carcere di Buoncammino. «Grandissimo Albergo di lusso con casinò», scrive un lettore che si firma Osbourne . Roro78 , invece, rincara la dose e ironicamente propone un «nuovo Billionaire Alcatraz style. Celle con vasca a idromassaggio, tv lcd da 80 pollici e internet wi-fi da 20 megabyte. Refettorio trasformato in discoteca-sala bar con accesso gratuito per le ragazze e concessione speciale per vendere gli alcolici 24 ore su 24. Ufficio del direttore riadattato a suite presidenziale». Ma poi il lettore conclude: «Idiozie a parte, che volete ci facciano di un carcere? Resti tale».
CAMPUS Non mancano poi i sostenitori di un nuovo campus universitario. Pietrassunta , ad esempio, parla di un nuovo Campus e dice: «Considerata anche la prossima dismissione dell’ospedale civile, si potrebbe finalmente pensare a Cagliari come città universitaria che dalla ex semoleria di viale la Playa salga su via palazzo Vivanet sino a via Ospedale e poi attraverso Buoncammino scenda verso piazza D’Armi e Sa Duchessa..... Solo così si può sperare che questa città possa competere con le altre vere città universitarie, magari aprendosi alla parte meridionale del Mediterraneo: Tunisia, Marocco e Libia».
Infine, Stemelis propone: «E se destinassimo il carcere a tutti quei politici disonesti che continuano a mettere in ginocchio la Sardegna??? Ops... Probabilmente non basterebbero le celle... A parte tutto l’importante è che non diventi un rudere».
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Cronaca
Il tirocinio. Una studentessa di Monaco ha passato l’estate nell’azienda «Massajos»
DALLA GERMANIA A SCUOLA DI «BIO» 
La Barbagia modello di produzione e vendita a «chilometri zero»
MARIA GIOVANNA FOSSATI 
NUORO. Dalla Germania alla Sardegna per imparare l’agricoltura biologica. La ventenne Lisa Straussberger studia nella facoltà di agraria dell’Università di Monaco di Baviera, approda a Nuoro ad agosto per un tirocinio formativo di 2 mesi. Ad ospitarla “Massajos”.
L’azienda agricola di Bobore Bussa, leader nuorese dell’Irs, che dell’agricoltura biologica, di ambiente e autoproduzione ha fatto il suo cavallo di battaglia, professionale, ma anche politico, essendo oggi consigliere provinciale dell’opposizione. «È un argomento indipendente dalla mia attività politica», mette subito le mani avanti Bussa che si occupa di produzioni orticole e frutticole biologiche effettuando la vendita diretta dei prodotti a km zero. Quale miglior insegnante per il tirocinio della studentessa tedesca. «In questo mesi in cui Lisa è stata con noi abbiamo sviluppato un interscambio culturale importante gettando le basi per una futura collaborazione universitaria tra la l’Università di Monaco e quella di Sassari e Nuoro. Un’esperienza positiva che potrebbe aprire diverse porte». Bussa sottolinea come la Sardegna rispetto alla Germania su questo settore sia molto più avanti. È la stessa tirocinante a rimarcarne le differenze e a voler fare della Sardegna un esempio da esportare: «Ho scoperto come si coltivano le melanzane, le zucchine e tante altre verdure. Inoltre ho potuto constatare la sostenibilità della vendita dei prodotti a km zero. Da noi non è diffuso questo sistema e sarebbe interessante fare uno studio di fattibilità per capire se è un modello esportabile. La Sardegna è una regione bellissima e ricca di risorse e opportunità per i giovani». «Qui - prosegue Lisa - esistono dei progetti didattici per le scuole, attività questa alla quale sono molto interessata, in quanto ho un’azienda di famiglia che vorrei trasformare in azienda biologica e in Fattoria Didattica». Per Bobore Bussa il termine esportabile è un punto d’orgoglio anche se certo non si può esportare il modello economico di questo settore che è ancora tutto da potenziare: «La politica dovrebbe creare incentivi per i giovani. In Sardegna importiamo il 70-80% di ciò che consumiamo, questo vuol dire che altri lavorano per noi e noi non lavoriamo, e che si è inquinato per portare le merci fin qui. Un discorso per produrre più economia, più ambiente e più qualità».

 
5 - La Nuova Sardegna /
Pagina 17 - Cronaca
«Computer negato alle donne» 
Convegno sulla discriminazione tecnologica 
ANTONIO BASSU 
NUORO. “Donne sarde al computer: scuola, lavoro e tempo libero”, è il tema del seminario organizzato dalla Consigliera pari opportunità della Provincia Laura Lampis.
Lavoro fatto con l’ausilio di Clementina Casula, ricercatrice della facoltà di Scienze della formazione dell’università di Cagliari, e di Marco Pitzalis, professore associato della stessa facoltà.
Dai lavori è emerso che l’uso limitato delle nuove tecnologie da parte delle donne è spesso legato alle diseguaglianze di genere. Lo si rileva oggi che il principio delle pari opportunità viene promosso dalla legislazione, sulla base di una presunta inadeguatezza delle donne. Il che sminuisce in maniera più o meno consapevole le loro capacità in campo scientifico e tecnologico e più in generale costituisce, insieme a gerarchie di potere e a tradizioni maschiliste - come ha detto Clementina Casula - un ostacolo all’inserimento nel mercato del lavoro.
Nell’ambito del seminario è stata illustrata una ricerca sociologica su alcuni gruppi di donne sarde. Si è indagato sull’apprendimento di alcune applicazioni informatiche standard, analizzando e verificando l’esistenza o meno di eventuali differenze.
La ricercatrice, che ha conseguito il master presso la School of European and International Studies dell’università di Reading e l’Europen Istitute della London School economics, ha lavorato alla verifica dell’esistenza o meno di differenze di genere nel processo e lo studio dei modi di cui un dispositivo tecnico si articola in gruppi sociali concreti.
Rilevando che indagare fra le donne e sull’uso delle tecnologie delle informazione e della comunicazione significa mettere in risalto il modo in cui convenzioni culturali, diseguaglianze sociali e usi tecnici vengono trasfornati in routine.
La consigliera di Parità Laura Lampis, a questo punto, ha in animo di promuovere un corso di formazione gratuito a Nuoro per 25 donne della fascia di età tra i 35 e i 55 anni per metterle in condizione di apprendere le competenze informatiche di base, rilevata la carenza formativa nel settore.
Anche perchè esiste una differenza di preparazione, soprattutto negli over 40 e negli over 50.
Frequentando il corso, le partecipanti avranno l’opportunità di apprendere i rudimenti dell’uso del Pc. Così come potranno imparare l’abc del programma di videoscrittura e di calcolo, per poi avventurarsi in internet.


6 - La Nuova Sardegna / Pagina 21 - Cultura e Spettacoli
DOMANI 
Noir, incontro a Sassari con Luciano Marrocu 
Roma 1934. Eupremio Carruezzo e Luciano Serra, poliziotti della Divisione affari generali e riservati, conducono l’inchiesta sull’assassinio di un ustascia trovato morto nel suo appartamento. Un informatore politico, che nella sua veste pubblica è un esponente di punta dell’antifascismo italiano a Parigi, rivela che esiste un piano per uccidere il re Alessandro di Jugoslavia. Questo il plot de «Il caso dell’ustascia morto», nuovo romanzo scritto da Luciano Marrocu, docente di Storia contemporanea all’Università di Cagliari che sarà presentato domani per iniziativa della libreria Koinè e l’associazione Colibrì in collaborazione con la Facoltà sassarese di Lettere e Filosofia. La presentazione si svolgerà dalle 18 nell’aula Umanistica della Facoltà di Lettere in via Zanfarino. Con l’autore anche Aldo Morace, preside della Facoltà, e Alessio Giannanti, docente nella Facoltà di lettere e filosofia.


7 - Pagina 15 - Sassari
DIBATTITO
«Il rilancio del Petrolchimico e lo sviluppo sostenibile»
SASSARI. Oggi alle ore 18, nella sede del Circolo Progetto Progressista in Via principessa Iolanda 79, si terrà una tavola rotonda che avrà per tema «Il rilancio del petrolchimico di Porto Torres nel quadro di uno sviluppo sostenibile». All’iniziativa, coordinata per il circolo da Piero Sanna, interverranno Ugo Azzena, del Dipartimento di Chimica; Michele Gutierrez, professore di Economia agraria; Giorgio Macciotta, già sottosegretario al Tesoro; Marco Vannini, del dipartimento di Economia, impresa e regolamentazione dell’Università di Sassari. Seguirà il dibattito, a cui parteciperanno amministratori locali, esponenti sindacali e rappresentanti delle maestranze in lotta, parlamentari e consiglieri regionali del Nord-Sardegna del centrodestra e del centrosinistra.
 
 
 

 

Questionnaire and social

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