Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 September 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 14
Università, accordo con il Giappone
 
L'Università di Cagliari collaborerà per cinque anni con la prestigiosa università giapponese di Miyazaki. L'intesa sarà formalizzata stasera, alle 17,30, nei locali del Rettorato con la firma di un accordo-quadro. Scopo dell'iniziativa: «attivare un canale di scambio di studenti e opportunità che soddisfino standard di eccellenza per lo sviluppo di curricula rispondenti alle nuove sfide dell'economia. (p.l.)
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 15
appuntamento
Salute mentale della donna, domani meeting
 
Si svolgerà nell'aula congressi della Facoltà di Medicina e chirurgia, domani a partire dalle 9,30, il primo meeting sulla Salute mentale della donna. L'incontro è organizzato dalla Commissione regionale pari Oopportunità in collaborazione con l'Università di Cagliari (Master internazionale salute mentale e primary care) e con la Società mediterranea di salute mentale.
L'appuntamento segna l'inizio della seconda edizione del Master “La salute mentale nella primary care”, un percorso formativo che si avvale in gran parte di lezioni on line trilingue (italiano, francese e inglese), promosso dall'Università di Cagliari congiuntamente a partner mediterranei (Università di Casablanca, di Tunisi, Balaman di Beirut, Ospedale psichiatrico di Valona in Albania). Lo scopo è promuovere una adeguata formazione in salute mentale con particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo. Il corso ha visto iscritti, nelle sue precedenti due edizioni, novanta professionisti provenienti anche da numerosi paesi stranieri.
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 14
Medicina
Raccolta di fondi per la sclerodermia
 
«L'ignoranza può uccidere, aiutaci a far fiorire l'informazione». Con questo slogan si è svolta ieri in città l'annuale “Giornata del ciclamino” finalizzata a sostenere la ricerca scientifica sulla sclerodermia. In Italia sono oltre 30 mila le persone affette da questa malattia sistemica cronica e progressiva. A livello regionale non esistono dati precisi. Il centro di riferimento è il Policlinico universitario di Monserrato, dove l'équipe di Immunologia diretta da Paolo Emilio Manconi e il servizio di Reumatologia coordinato da Alessandro Mathieu seguono in media 200 casi l'anno. I volontari della sezione sarda del Gils (Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia) hanno allestito ieri due gazebo nelle piazze Giovanni XXIII e Del Carmine (nella foto). ( p. l. )
 
4 – L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 57
Rassegne. Con la prima sarda di “Tajabone” di Salvatore Mereu si è chiuso a Nuoro il Sardinian International Film voluto dall'Isre
Un festival che racconta il mondo
 
La prima sarda del film di Salvatore Mereu, Tajabone , è stato l'evento nell'evento del Sardinian International Film Festival a Nuoro. «Ringrazio l'Isre perché senza il supporto dell'Istituto non avrei mai potuto realizzare e concludere i miei film», ha detto Mereu, presente sabato alla prima insieme ad una delegazione dei piccoli protagonisti: «I miei lavori s'inquadrano bene nel focus e nell'attività dell'Isre che presta attenzione al taglio documentaristico e etnoantropologico».
La pellicola del regista dorgalese, premiata all'ultima Mostra di Venezia, ha tolto la scena alla cerimonia di premiazione dei vincitori di questa quindicesima edizione del cinema etnografico, ma è la prova concreta che la matrice antropologica, il filone documentarista, sono miniere inesauribili di soggetti cinematografici con le potenzialità per ottenere successo.
Una felice intuizione pionieristica dell'Istituto regionale etnografico ,che nel 1982 ideò la prima edizione del festival, già con un formato biennale, ma con un'impostazione monotematica abbandonata soltanto nelle ultime edizioni, con l'apertura verso orizzonti internazionali che nel frattempo hanno scoperto le potenzialità dell'antropologia visuale.
Ora il Sieff è uno dei pochi festival europei a valorizzare le opere cinematografiche girate nelle periferie delle città o nelle campagne tra la gente vera, e il livello, le commissioni esaminatrici e le giurie internazionali lo rendono un trampolino di lancio per giovani (e non solo) registi che giungono da ogni parte del mondo per presentare i loro lavori a Nuoro.
Le opere in concorso quest'anno sono state 49, undici in più rispetto a due anni fa e la commissione esaminatrice ha dovuto selezionare tra 329 lavori, con una settimana trascorsa in immersione totale a visionare pellicole. E dato il livello, dicono gli organizatori, non è stato un compito facile. Impegnativo anche stabilire i vincitori a conclusione del Festival, che ha visto impegnati lo staff dei giurati per cinque giorni e in sala un pubblico numeroso di cinefili, con una media di 400 visitatori al giorno.
Il riconoscimento più ambito, il Premio Grazia Deledda, è andato in Germania, a The Third Violin di Reinahrdt Björn. Ex aequo per il Premio per il film più innovativo tra O morro da Mangueira como di Carmen Opipari e Sylvie Timbert e Chaiqian (Demolition) di John Paul Sniadecki. Altro ex aequo col Premio per il miglior film di autore sardo: per Cancelli di fumo di Francesco Bussalai e Arturo torna dal Brasile di Marco Antonio Pani. Ancora un ex aequo nel Premio per il miglior film prodotto e ambientato in Paesi del Mediterraneo, andato a Vivre Ici di Mohamed Zran e Arab Essarafa - Au Bas de l'Echelle di Tarek Ben Ghzaïel.
L'edizione di quest'anno del Sieff è stata dedicata a Diego Carpitella, referente scientifico agli esordi del festival, nel ventennale dalla sua scomparsa. L'Isre si sta occupando del restauro di alcune sue opere filmiche, tra cantigos e launeddas ( Is launeddas, Cinesica 2 Barbagia e Canti a chitarra ): si tratta di tre lavori opportunamente recuperati in collaborazione con l'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, il Laboratorio di antropologia visiva e analisi del suono “Diego Carpitella” dell'Università di Roma La Sapienza e Teche Rai.
MARIA BONARIA DI GAETANO

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Cronaca
IN FACOLTA’ DI MEDICINA
Meeting sulla salute mentale
 
CAGLIARI. Il primo meeting sulla salute mentale della donna si svolgerà domani nella sala congressi della facoltà di Medicina, con inizio alle 9,30. Il simposio è organizzato dalla commissione regionale Pari opportunità in collaborazione con la facoltà di Medicina e la Società Mediterranea di salute mentale. I convegno è l’inizio della 2ª edizione del master.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Cultura e Spettacoli
Da Ozieri un appello per salvare il sardo
L’importanza di mantenere viva la lingua nell’era della globalizzazione
Si è chiusa ieri la 51esima edizione del premio di letteratura sarda con Nicola Tanda presidente della giuria
ALESSANDRO TEDDE
 
 OZIERI. Locale è globale. E se il messaggio è quello dei sentimenti o dei drammi dell’esistenza umana, il suo valore diventa universale e linguaggio non ha confini. Lo dimostra ancora una volta il Premio Ozieri di letteratura sarda, che ieri ha festeggiato la cinquantunesima edizione.
 Un rapporto continuo tra la Sardegna e il mondo intero che è emerso con forza durante la cerimonia di premiazione, dalla varietà dei temi affrontati al curriculum dei protagonisti. Come il professor Paolo Cherchi, per anni docente di letteratura italiana all’università di Chicago, che ha ricevuto il Trofeo “Premio Ozieri” «per aver contribuito a far conoscere la Sardegna e la sua cultura fuori dell’isola». È stato lui ad aprire la riflessione su «che cos’è il sardo in un mondo globalizzato?», che ha poi concluso con il tema dell’identità. Non quella arroccata in difesa di chissà quale purezza, ma quella «di sostenere un valore, mantenere un idea per ricrearla, come fa il Premio Ozieri. Perché chi ha un’identità appartiene alla cultura mondiale». Un tema forte, proprio nei giorni in cui in Consiglio regionale si discute di autonomia e indipendenza. E il rapporto dell’isola con il mondo globalizzato è ritornato anche con il racconto del viaggio degli immigrati fatto da Giovanni Deias di Siliqua, che ha vinto la Coppa Messaggero sardo.
 Il Trofeo “Città di Ozieri”, per una personalità che si è distinta nel mondo della cultura, è andato a Tonino Rubattu, autore dei poemi di Omero in sardo e del Dizionario universale della lingua di Sardegna. Il gruppo etnomusicale Furias, invece, ha ricevuto il premio Trofeo “Provincia di Sassari”, istituito per un gruppo che valorizzi e tramandi con rigore e modernità la tradizione musicale della Sardegna. Il premio è stato assegnato all’unanimità dalla giuria presieduta da Nicola Tanda e composta da Clara Farina, Franco Fresi, Dino Manca, Anna Cristina Serra, Salvatore Tola e dallo storico Francesco Casula.
 Ma il Premio è anche occasione di riflessione sullo stato di salute della lingua e della cultura sarda, perché «c’è ancora troppo accattonaggio culturale di palazzo in palazzo alla ricerca di pochi finanziamenti - ha scritto il segretario del Premio, Antonio Canalis -. E c’è una legge, la 26 del 1997, che non sburocratizza, ma complica procedure già impossibili». Per questo è suonato il campanello d’allarme del presidente dell’associazione, Vittorio Ledda, contro i ritardi della Regione. Una circostanza che costringe però a riflettere sulle forme di collaborazione con altre associazioni per rendere fruibile il grande patrimonio letterario del Premio Ozieri e abbattere i costi di organizzazione. La buona notizia è arrivata da Antonio Brundu e Masimiliano Fois, i più giovani tra i premiati: un dato che fa sperare per il futuro e che testimonia come per molti «la lingua materna» sia ancora lo strumento di espressione prediletto.
 Alla cinquantunesima edizione del Premio Ozieri di letteratura sarda hanno contribuito la Regione e la Fondazione Banco di Sardegna, la Provincia di Sassari, il Comune di Ozieri, la società Beata vergine del Rimedio, il Lions club e il Rotary club di Ozieri.
 
 

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