Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 September 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
L’UNIONE SARDA
01 - Alig'Art, corso di fumetto Lazzaretto
02 - Un Atlante digitale per non smarrire le varietà del Sardo
03 - Cappellacci: «Da questi interventi partirà lo sviluppo»
04 - Attingere al passato per governare il present
  
LA NUOVA SARDEGNA
05 - Appello del rettore Giovanni Melis contro i tagli sulle risorse
06 - Congresso della Società italiana di neuropsicofarmacologia
07 - Sassari. L’Università ha ricordato il presidente Cossiga
08 - Nuoro. Per l'università si muovono i cittadini
09 - Putifigari. Borse di studio per neolaureati
 

  
 
L’UNIONE SARDA
 
1 – L’Unione Sarda / Cultura Pagina 49
Disegnare è un'arte, riciclare pure
Da oggi al Lazzaretto il corso di fumetto di Obino Domani inizia Alig'Art
Comincia oggi al centro comunale Lazzaretto di Cagliari il corso di fumetto di Stefano Obino. Partendo dalle basi del disegno a mano libera, si affronteranno le tecniche preliminari per arrivare alla personalizzazione dello stile, allo studio e allo sviluppo della sceneggiatura, dello storyboard e dell'impaginazione grafica. Il corso durerà quattro mesi per un totale di 48 ore: un appuntamento alla settimana per due ore. Info e iscrizioni: Lazzaretto di Cagliari, via dei Navigatori, telefono 070/ 3838085, www. lazzarettodicagliari.it.
ARTINSIEME Prorogato a domani il termine per partecipare all'estemporanea di pittura “ArtInsieme per la cultura e il territorio” che si svolgerà il 30 settembre a Villacidro. Bando e scheda di adesione su www.fondazionedessi.it e www.comune.villacidro. ca.it. Info artinsieme.premiodessi@gmail.com.
ARCHITETTURA Metti in mostra la monnezza. Potrebbe essere questo lo slogan della manifestazione Alig'Art che da domani al 2 ottobre animerà il Dipartimento di Architettura in via Santa Croce 59 a Cagliari. Un'esposizione e tre laboratori a cura del collettivo Sustainable Happiness saranno il motore della rassegna nata all'interno del festival Signal. L'Expo è il frutto del concorso di idee a cui hanno partecipato designer, fotografi e grafici. I lavori in vetrina, suddivisi in tre sezioni (Ecodesign, Fotografia e Illustrazione), sono realizzati con materiali riciclati, scarti, rifiuti. Le opere sono state valutate per “intelligenza”, utilità e contributo per l'ambiente, l'innovazione e il potenziale per il futuro, oltre che per valore artistico. Ai fotografi, ai grafici e illustratori si è chiesto, invece, di mostrare stili di vita non sostenibili o le dirette conseguenze di una scarsa attenzione alla tutela della natura.


2 – L’Unione Sarda / Cultura - Pagina 48
Linguistica Oltre i dizionari cartacei
Un Atlante digitale per non smarrire le varietà del Sardo
«La maggior parte dei sardi non ha idea della ricchezza di varietà linguistica, del patrimonio da non dimenticare». Parole di un sardo che insegna oltremare, l'accademico dell'Università Stendhal di Grenoble Michael Contini, pronunciate ieri a Cagliari a proposito del futuro “Alimus”, “Atlante linguistico multimediale della Sardegna”. Contini è presidente del comitato scientifico, del quale fanno parte i docenti dell'ateneo cagliaritano Maurizio Virdis e Giulio Paulis.
Sarà in sostanza una banca dati lessicale, accessibile a un vasto pubblico in Rete. Rientra nella nuova generazione di atlanti linguistici, pensati per abbattere i costi del cartaceo, ma più potenti, con una maggiore quantità dei dati consultabili anche a distanza nelle scuole, nelle biblioteche, nelle università e nei centri di ricerca. La Regione ha stanziato 100mila euro di finanziamento. «Un'occasione attesa», per l'assessore regionale alla Cultura Maria Lucia Baire che, aprendo il seminario di presentazione, ha dichiarato: «In questo momento di particolare intensità del dibattito sull'uso della lingua sarda e delle sue varietà linguistiche, anche nelle pubbliche amministrazioni, assume particolare rilevanza la necessità di conoscere e difendere il patrimonio linguistico reale dialettologico della Sardegna».
Alle critiche per l'esiguità degli stanziamenti per la limba (solo l'uno per cento del bilancio assessoriale), ha risposto con «una riflessione: i politici di un tempo erano bravi quando sapevano trovare finanziamenti, oggi sono bravi quando riescono a gestire bene le risorse a disposizione. Ed è quello stiamo facendo davanti ai tagli». L'iniziativa dell'Alimus, ha precisato, si somma alle altre promosse per la lingua e la cultura sarda, tra cui linee l'Atlante toponomastico sardo.
Invece Contini, anche direttore dell'Alir, l'Atlante linguistico romanzo, ha illustrato il panorama della geografia linguistica nell'area romanza, dal primo atlante realizzato cento anni fa in Francia da Gilliéron ed Edmont ai nostri giorni. Lavori impressionanti che portano alla pubblicazione di numerosi volumi. Ma ormai il futuro è dominio degli “atlanti parlanti”, già esistenti dagli anni Novanta, che stanno sostituendo quelli cartacei. Quanto alla metodologia, per l'Alimus verranno presi in considerazione un centinaio di comuni sardi. «Non sono gli stessi dell'Ali, l'Atlante linguistico italiano. Abbiamo innovato nella scelta di località, conservandone però 20 già presenti nell'Ali e nell'Atlante italo svizzero per osservare le variazioni avvenute in questi anni», ha spiegato Contini. Per l'Atlante occorre un progetto di studio e raccolta di dati linguistici, tramite interviste (un questionario di 1300 parole da sottoporre a un campione omogeneo) e successive trascrizioni fonetiche. Ma anche filmati, per restituire a chi consulta persino la gestualità di chi pronuncia. Una possibilità in più per chi vorrà scoprire, con un clic, come si dice pipistrello a Zerfaliu e poi operare un confronto in altre aree.
Un'avvertenza da parte dello studioso: «In un mondo della ricerca che pretende risultati immediati, noi ci impegniamo a lavorare rapidamente ma non per pochi anni: un atlante di questo tipo richiede tempo e ricerca». Quella «pazienza e i tempi lunghissimi» del ricercatore ricordati anche dal presidente della Società di Linguistica italiana Tullio Telmon.
Manuela Vacca
 

3 – L’Unione Sarda / Cagliari e Provincia / Pagina 21
viale trento
Il presidente Ugo Cappellacci
«Da questi interventi partirà lo sviluppo»
Nasce dal Programma Regionale di Sviluppo, un momento di «partecipazione» in cui i territori elencarono i loro desiderata alla Regione, la delibera del 15 settembre che stanzia 26,2 milioni di euro a Cagliari. «Realizzeremo una serie di interventi infrastrutturali rispettosi dell'identità della città, capaci di creare nuove opportunità per fare impresa e nuove fonti di posti di lavoro», spiega Ugo Cappellacci. «Interventi finalizzati a intraprendere anche percorsi, come quello nel settore turistico, che fino a poco tempo fa sembravano essere un sogno vano». Per il presidente della Regione, «il capoluogo e la sua area vasta sono uno dei poli, non il solo, dai quali può partire la ripresa».
«SIAMO I FACILITATORI» «Per questo crediamo fortemente nella collaborazione tra gli enti locali e tra essi e la Regione, che intende svolgere un ruolo di facilitatore di idee e progetti che giungono dal territorio. I contenuti dalla delibera», aggiunge il numero uno di viale Trento, «discendono da quel Programma regionale di sviluppo che è stato caratterizzato da momenti importanti di partecipazione, che accompagneranno anche la fase attuativa dei processi in corso».
L'ECCELLENZA-PARCO Il compendio Molentargius-Saline-Litorali, uno degli ambienti lagunari più importanti d'Europa, rappresenta un'eccellenza della nostra Isola, che merita massima attenzione sia in termini di salvaguardia, sia in termini di valorizzazione turistica. Volgendo lo sguardo al futuro», aggiunge Cappellacci, «siamo convinti che si debba lavorare affinché in futuro si possa parlare di parco Molentargius, Saline, Litorali, Sella del Diavolo, Colle di Sant'Elia, abbracciando così l'intera area naturalistica che abbellisce il Golfo degli Angeli. Non minore è l'attenzione che merita il centro storico della città, che vorremmo rivitalizzare attraverso la realizzazione del campus universitario naturale».
LA RISORSA-STUDENTI «In questo modo», conclude il presidente, «non solo vogliamo che gli studenti fuori sede diventino parte del tessuto sociale del centro storico, ma vogliamo anche creare i presupposti affinché la città diventi polo d'attrazione per gli studenti extraregionali ai quali ci rivolgiamo con una politica finalizzata a incoraggiare ricerca e innovazione».
 
 
4 – L’Unione Sarda / Commenti - Pagina 14
A scuola anche gli assessori
Attingere al passato per governare il presente
La Conferenza regionale per la Ricerca e l'Innovazione organizzata a Cagliari il 20 e 21 settembre dall'assessorato al Bilancio e alla Programmazione ha dedicato una delle quattro sessioni della prima giornata di lavori al tema della Ricerca e dell'Educazione. L'argomento è stato affrontato da cinque esperti, che hanno svolto altrettanti interventi, tutti in sé e per sé validi, qualcuno splendido, ma non tutti idonei a svolgere il tema della ricerca in campo educativo.
Se si dice che l'università è chiamata a combinare ricerca e didattica o che fa didattica attraverso la ricerca, o, ancora, che la ricerca è anche uno strumento attraverso il quale il ricercatore si realizza come persona, o che la ricerca nasce dal bisogno di conoscere e contemporaneamente suscita e alimenta questo bisogno senza mai placarlo, giacché in essa ogni risposta è la premessa per ulteriori domande, chi ascolta è necessariamente d'accordo. È altresì d'accordo sul fatto che nella ricerca l'essere umano si realizza come persona, ed ecco che, in questo modo, si recupera il principio ispiratore della Conferenza, la centralità della persona, tanto caro all'assessore La Spisa, ma non soltanto a lui, per la verità. A questo punto, assolti i preliminari e imbandita la tavola, chi assiste ai lavori si aspetta la discesa sulla terra, magari in terra di Sardegna, o almeno che si parli della ricerca educativa come viene praticata là dove non è soltanto un'espressione linguistica, e dei relativi istituti, per quanto fanno e per quanto non fanno: l'ANSAS (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica), l'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione), l'INDIRE (Istituto Nazionale per la Documentazione, l'Innovazione e la Ricerca Educativa). O anche degli organismi per la valutazione, per la ricerca e per la documentazione che alcune Regioni hanno costituito e che risultano validamente operanti, e magari sono in grado di offrire ai rispettivi assessori quelle consulenze esperte che forse mancano all'assessore alla Cultura e all'Istruzione della Regione Sardegna.
Questo per l'oggi. Se è poi vero che l'esperienza del passato fornisce utili indicazioni per il presente, qualcuno avrebbe potuto riferire sull'esperienza dell'IRRSAE e dell'IRRE, due istituti di ricerca educativa che hanno operato per diversi anni e con alterne vicende anche in Sardegna. Sono, infatti, ancora felicemente viventi tre loro ex presidenti, due dei quali già docenti universitari di riconosciuto prestigio e valore.
Gabriele Uras
    
 
LA NUOVA SARDEGNA 

5 – La Nuova Sardegna / Pagina 2 - Cagliari
«Politici, battetevi per gli atenei» 
L’appello del rettore di Cagliari Giovanni Melis contro i tagli sulle risorse 
CAGLIARI. Sull’emergenza università il rettore di Cagliari Giovanni Melis (nella foto) è intervenuto alla Conferenza regionale per la Ricerca e l’innovazione: «Chiediamo alla classe politica sarda di battersi affinché i criteri di distribuzione delle risorse tra gli atenei non avvantaggino ancora una volta il Nord». Pur dando atto dell’attenzione riservata dalla giunta regionale al sostegno della ricerca e della didattica, riferendosi al progetto di riforma in corso di approvazione in Parlamento il rettore ha spiegato che «l’autonomia degli atenei è irrinunciabile: se è stata gestita male in passato, la colpa non è solo delle università. Qualcuno avrebbe dovuto vigilare su quello che stava accadendo. Disponibili ad essere valutati su tutto, chiediamo che il Ministero non intacchi l’autonomia. C’è una circostanza su cui riflettere - ha aggiunto il rettore -. La politica del Governo sul sistema universitario si basa solo sui tagli: questo darà inevitabilmente luogo ad un drastico ridimensionamento, specie in realtà come la nostra, e si ripercuoterà sulle aspettative dei giovani e sullo sviluppo sociale. Per questo vogliamo sviluppare la nostra ‘terza missione’: dobbiamo fare squadra, occorre fare sistema per crescere, perché se l’Università pubblica non funziona e non produce conoscenza, la crescita dei giovani rallenta e l’ascensore sociale si blocca». Poi il capitolo delle risorse: «Ho apprezzato la conferma, giunta dall’assessore La Spisa, dei finanziamenti regionali. Pensiamo che il protocollo d’intesa e l’attenzione alla sanità possano farci fare un salto di qualità e permetterci di rimettere in sesto la struttura. Stiamo attivando una nuova cultura all’interno dell’Ateneo, ma vogliamo organizzarci autonomamente. Siamo sottoposti ad una gran mole di vincoli: come si fa - si è chiesto il rettore - a governare se per promuovere uno, ne devi assumere un altro?».
 
 
6 – La  Nuova Sardegna /
Pagina 9 - Sardegna
Se bevi o ti droghi lo farà anche tuo figlio 
Come il comportamento incide sui geni delle future generazioni 
CONGRESSO DELLA SINPF A CAGLIARI
La depressione sarà la patologia più diffusa nel 2020 
ROBERTO PARACCHINI 
CAGLIARI. Se sei un alcolista o fai uso di altre droghe, se vivi in modo sregolato e non tieni conto della tua salute, non devi credere di fare del male solo a te stesso. Se avrai figli è possibile che tutto questo ricada anche nella loro vita, al negativo. E non solo perché probabilmente potrai offrirgli una vita carente del tuo affetto, ma anche perché il tuo comportamento influirà sui loro geni e sulle loro capacità intellettive. Questi i risultati di una «ricerca rivoluzionaria», che saranno esposti dettagliatamente questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione (nel palazzo dei congressi della Fiera, a Cagliari) del XVII congresso nazionale della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf).
L’ereditarietà. In genere, infatti, si pensava che l’ereditarietà genetica fosse indipendente dall’ambiente. Mentre questi nuovi studi (pubblicati sulle più autorevoli riviste scientifiche e recentemente ripresi dal Time) dicono che il comportamento incide sul codice genetico delle generazioni future. Non è solo la casualità, che produce gli errori interni al Dna che danno luogo alle mutazioni (l’alterazione della sequenza nucleotidica del gene), a determinare i nostri cambiamenti, ma anche altre cancause. E queste derivano dall’ambiente. Le ricerche sono state condotte soprattutto su animali di laboratorio. Il presidente della Sinpf, Giovanni Biggio, già allievo del neuroscienziato Gian Luigi Gessa, ha maturato una notevole esperienza nello studio delle mutazioni intervenute negli animali di laboratorio (vi sono generazioni di ratti alcolisti, dipendenti dalla nicotina e da diverse altre droghe).
I cambiamenti. L’importanza di queste ricerche deriva anche dal fatto che sino ad ora c’era la consapevolezza che le mutazioni potessero essere accentuate in un individuo a causa di una serie di insulti ambientali causati da quelle sostanze (fisiche e chimiche) chiamate mutageni. Mentre ora si parla anche di comportamenti che possono incidere sul codice genetico dei nostri figli. Ma il bello è che questo avviene non solo al negativo, ma anche al positivo a seguito di comportamenti virtuosi.
Ieri pomeriggio, intanto, alle 16,30 è stato inaugurato il XVII congresso che ha la depressione come tema centrale. La relazione di apertura è stata fatta da Daniel Robert Weinenberg (docente all’università di Bethesda, New York) che ha parlato di «genetica della schizofrenia». Poi vi è stata una tavola rotonda sulla depressione nelle donne e sui modi per combatterla.
La depressione. Durante il simposio saranno presentati anche gli studi clinici e statistici sulla depressione, condotti da un’équipe di psichiatri, farmacologi e medici di base. Il risultato è che questa patologia sta aumentando e non solo perché prima non la si analizzava, ma perché molti stili di vita (soprattutto nel mondo occidentale o a questo assimilato) la stanno incrementando. Tra le altre cose vi sono tantissimi disturbi che si presentano come un effetto indiretto della depressione (come quelli intestinali).
I danni. Secondo gli studiosi, che hanno anche ipotizzato delle proiezioni sull’espansione della depressione, quest’ultima nel 2020 sarà diventata la patologia più importante. Già oggi si parla di una persona su quattro che soffre di depressione: uno su dieci prende coscienza che questa malattia può essere curata e si rivolge al medico, mentre molti non lo fanno. Se si intervenisse ai primi sintomi, si potrebbero evitare gli effetti più disastrosi.
 

7 – La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sassari
L’Università ha ricordato il presidente Cossiga 
Gli sarà dedicata un’aula di Giurisprudenza 
SASSARI. L’Università ha ricordato Francesco Cossiga con una commemorazione nell’aula consiliare. A un mese dalla scomparsa, l’Ateneo ha voluto ricordare la figura del presidente emerito della Repubblica, che è stato anche studente modello e giovanissimo professore ordinario della facoltà di Giurisprudenza
Una cerimonia voluta proprio dalla «sua» facoltà, dove aveva studiato e anche insegnato Diritto costituzionale prima di spiccare il volo per la sua sfolgorante carriera politica.
«Vogliamo ricordare Francesco Cossiga non come politico - ha detto il preside della facoltà di Giurisprudenza, Francesco Sini, durante la commemorazione - ma come giurista e docente dell’Università della sua città. Nella sua breve carriera accademica si contano diverse importanti pubblicazioni giuridiche. E per questo motivo - ha continuato il preside - presto organizzeremo un convegno sul valore scientifico dell’attività universitaria di Francesco Cossiga. Inoltre - ha concluso il professor Sini - proponiamo di intitolare a lui e al professor Antonio Segni una sala del centro didattico di Giurisprudenza».
Durante le commemorazione ci sono stati gli interventi di Omar Chessa, docente di Diritto costituzionale, che ne ha tracciato il profilo scientifico. Il rettore Attilio Mastino ha ricordato l’importanza e il lustro che Francesco Cossiga ha dato nel mondo a Sassari e alla sua Università.
 
 
8 – La Nuova Sardegna / Pagina 32 - Nazionale
Nasce un comitato spontaneo guidato da una pasionaria di settant’anni 
PER L’UNIVERSITÀ SI MUOVONO I CITTADINI 
Letizia Marchi È una bella scommessa Vogliamo attirare nuovi iscritti e farla conoscere 
VALERIA GIANOGLIO 
NUORO. Il suo sogno, lo dice con convinzione, è quello di vedere la distesa dell’Artiglieria traboccante di universitari. Per ora, con un gruppo di nuoresi, si accontenta di attirare nuovi iscritti all’ateneo barbaricino e di difenderlo fino allo stremo.
Dallo scorso 3 settembre, il futuro della tormentata università del centro Sardegna, passa anche per le mani di una energica signora nuorese. Si chiama Letizia Marchi, ha 70 anni portati con passione, un mucchio di piacevoli ricordi - ma per fortuna nessun rimpianto - che risalgono a quando insegnava storia e filosofia a un’intera generazione di liceali del capoluogo barbaricino. Gli studenti la chiamavano «la Forteleoni», dal cognome del marito. «Dicevano che ero severa, ma corretta» rammenta anche lei con un pizzico di nostalgia. Ebbene, è proprio dalle mani di questa ex insegnante nuorese che utilizza le mail e il computer come una ragazzina, che in questi giorni ripartirà con più decisione la battaglia per difendere e rilanciare l’ateneo made in Nuoro.
Succede, infatti, che dopo un anno di gestazione, il comitato spontaneo di cittadini pro-ateneo, in questi giorni, sia diventato a tutti gli effetti un’associazione con tanto di logo e nome, la sigla Asusc che sta per “associazione per il sostegno dell’università della Sardegna centrale”. La Marchi è stata eletta presidente a furor di soci e ora, insieme ai suoi compagni di avventura Mauro Usai, Rossano Idini, Sergio Vacca, Carlo Pala, Laura Melis, Mastinu, e Silvana Capelli, si prepara a dare battaglia per difendere e rilanciare l’ateneo. Che sia una sfida, l’ennesima di una vita ricca di passioni, Letizia Marchi lo ammette con un sorriso. «È una bella scommessa - dice - ma tutti noi dell’associazione ci crediamo molto e abbiamo in programma tante iniziative, a cominciare da tutte quelle per attirare nuovi iscritti all’università e farla conoscere sempre di più. Stiamo anche preparando una lettera da inviare ai vertici militari sulla questione del campus nell’ex artiglieria».
La Marchi lo ammette sin dall’inizio, infatti, che il suo sogno più grande è proprio quello di poter vedere una distesa sterminata di universitari nell’area di viale Sardegna. Al posto della caserma. «Puntiamo a sostenere due facoltà - spiega l’ex insegnante - una è quella di scienze forestali, con l’aggancio alla scuola forestale. L’altra è una facoltà che sia anch’essa fortemente legata al territorio e alle sue caratteristiche culturali, che sia ancorata ai suoi musei». «Perché di una cosa - tiene a precisare la Marchi - sono davvero convinta: per Nuoro non va bene solo un’ateneo “gemmato” da Cagliari o Sassari, Nuoro merita una sua università perché ha una specificità culturale troppo forte per essere dipendente da qualcun’altro. Quello della cultura è il vero problema, è la vera questione attorno alla quale la città può puntare per il suo rilancio». La nuova associazione terrà una riunione già questa sera, nella sede di via Vespucci 6, vicino alla vecchia Standa.

 
9 – La Nuova Sardegna /  Pagina 24 - Sassari
PUTIFIGARI 
Borse di studio 
PUTIFIGARI,. Continua l’impegno dell’amministrazione comunale di Putifigari a favore dello sviluppo dell’istruzione, con l’istituzione, per la prima volta, di borse di studio, dell’importo di 500 euro, per i neolaureati residenti a Putifigari, che hanno conseguito il diploma di laurea in una facoltà universitaria italiana dal 1 luglio 2009 al 31 agosto 2010. Per poter concorrere all’assegnazione gli interessati devono presentare, entro il 15 ottobre, domanda con i dati anagrafici, l’indirizzo e il recapito telefonico, l’Università, il luogo e la data di conseguimento della laurea, con l’indicazione del voto. I moduli di domanda sono disponibili all’ufficio Protocollo del Comune e nel sito web del Comune, www.comune.putifigari.ss.it. Per l’assessore alla Pubblica Istruzione Piera Doppiu «con le borse di studio si dà un aiuto concreto alle famiglie e perciò l’amministrazione ha destinato nel proprio bilancio dei fondi che in aggiunta a quelli statali, trasferiti dalla Regione, consentono di supportare i genitori nei costi per l’istruzione dei figli. Investire nella scuola e sostenere il diritto allo studio significa infatti, garantire un futuro migliore per i nostri ragazzi». (l.a.)
 

 

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