Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 September 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Economia - Pagina 16
Specializzazione
 
Il Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministero della Giustizia, ha bandito il concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione per le professioni legali, per l'anno accademico 2010-2011. Complessivamente i laureati in giurisprudenza da ammettere sono 5.000 unità. In Sardegna sono disponibili 100 posti a Cagliari e 80 a Sassari. Domande entro il 5 ottobre. Il concorso si svolgerà il 27 ottobre. (G.u. 64 del 13 agosto).

 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Attacchi di panico: una spia del disagio
Convegno divulgativo organizzato dalla onlus «GabbiaNo»
MARIO GIRAU
 
 CAGLIARI. Un’occasione per saperne di più: ecco uno degli obiettivi del convegno divulgativo sul tema “Paura o Libertà. Psicoterapia e farmacoterapia integrate”, in programma oggi (ore 17- Auditorium Banca di Credito sardo- viale Bonaria), organizzato dal “GabbiaNO”, associazione attacchi di panico e disturbi d’ansia. «Il panico - dice Delio Spada, medico psichiatra, presidente della onlus con sede in città in via Sabotino - è una reazione estrema e naturale a un pericolo grave e imminente, che ha un significato biologico utile alla sopravvivenza della specie e trasmessa geneticamente. Solo quando si manifesta senza un valido motivo, diventa un disturbo. Le cause scatenanti sono riconducibili a due condizioni fondamentali che riguardano il tema della costrizione e della solitudine». In Sardegna soffrono di questo disturbo circa sessantamila persone, poco più di due milioni in Italia. «Ma si ha motivo di ritenere - aggiunge Spada - che tale valore sia sottostimato». Diffuso uniformemente in tutte le classi sociali, colpisce, prevalentemente tra 15 e 35-40 anni d’età, in particolare le donne, in un rapporto doppio rispetto agli uomini. I sintomi, in genere, sono tachicardia, senso di soffocamento, dolore toracico, terrore, l’immagine visiva appare distorta, la strada si deforma alterando il profilo dei palazzi. «Gli attacchi di panico sono la spia - aggiunge Spada - di una vita fatta di imposizioni, dirette e indirette: norme, regole, mode, consuetudini, orari subiti e non accettati». Al convegno interverranno Gian Luigi Gessa, del dipartimento di neuroscienze “B. Brodie”, Bernardo Carpinello, direttore della Climica psichiatrica dell’Università di Cagliari, Mario Reda, direttore di Psicologia clinica all’Università di Siena e il presidente dell’Ordine dei medici, Raimondo Ibba. Moderatore dell’incontro il giornalista Giorgio Ariu.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Giornata di studi a Tramariglio sognando la «città sostenibile»
 
ALGHERO. L’associazione «Un’Isola», nell’ambito della scuola di formazione all’impegno politico «Coloriamo il futuro delle nostre città», organizza una giornata di studio sul tema «La città sostenibile». L’appuntamento è per domani, dalle ore 9, nei locali del Parco di Porto Conte a Tramariglio. Nelle due tavole rotonde, i temi legati alla sostenibilità saranno affrontati traendo spunto da esperienze dirette di associazioni o Comuni. Interverranno Letizia De Torre, parlamentare e amministratore del Comune di Trento; Vittorio Pelligra, docente di Economia dell’Università di Cagliari; Carlo Tedde, presidente di Confocooperative di Cagliari; Marco Espa, consigliere regionale; Cinzia Guaita, già assessore alla Cultura di Iglesias.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Inserto Estate
Sguardi d’antropologo sul mondo che cambia
A Nuoro il Sieff 2010
Da lunedì a sabato in concorso 49 film arrivati da tutto il mondo
PAOLO MERLINI
 
Diciotto anni fa l’antropologo e documentarista australiano David MacDougall realizzò in Sardegna per l’Istituto regionale etnografico un documentario dal titolo «Tempus de baristas», un’inchiesta sulla crisi della pastorizia, già allora evidente. Il titolo nasceva dall’amara constatazione di un pastore sul futuro della propria attività, il deporre le armi di fronte alla mutazione inevitabile, nel giro di pochi decenni, di un lavoro millenario: «Cosa vuole che dica, sono tempi da baristi», diceva all’intervistatore. Un riferimento alla “riconversione” di molti, ma forse anche al turismo ormai imperante nelle coste che altro chiedeva se non camerieri. Diciotto anni dopo MacDougall è di nuovo in Sardegna, a Nuoro, assieme alla moglie e collega Judith, per curare un workshop di antropologia visuale sul lavoro degli artigiani, ma è capitato proprio nel bel mezzo della protesta dei pastori. La sua cinepresa ha cambiato dunque rapidamente inquadratura e sarà interessante vedere come il documentarista racconterà un movimento le cui ragioni hanno finalmente varcato i ristretti confini regionali.
 MacDougall è uno dei giurati della Rassegna internazionale di cinema etnografico che da lunedì 20 sino a sabato 25 si svolge per la quindicesima edizione. Da qualche anno si chiama Sieff, acronimo di Sardinia International Ethnographic Film Festival, a conferma della dimensione sempre più importante assunta dal concorso nei quasi trent’anni di vita (si svolge ogni due anni).
 Numeri, particolarità ed eventi speciali dell’edizione 2010 sono stati elencati ieri nella presentazione del festival dal presidente dell’Isre Salvatore Liori, insieme con il direttore Paolo Piquereddu e il consigliere Giampaolo Mele. Quarantanove opere in concorso provenienti da 25 nazioni, frutto di una selezione di 324 film e documentari giunti da tutto il mondo, molti dei quali hanno partecipato al concorso Avisa, dedicato a documentari di antropologia visuale, che l’Isre bandisce da alcuni anni. Un segno di quest’edizione, ma già di alcune precedenti, è che la distinzione tra documentario e film di finzione è definitivamente caduta, segno di come ormai sia accettato che anche i documentari abbiano un plot narrativo a fare da filo conduttore al filmato. È cambiato anche il mondo dei documentari di natura etno-antropologica, come è stato evidenziato ieri: in sostanza di pari passo con l’evolversi della società, forse perché oggi gli studiosi trovano elementi di uguale interesse nelle periferie urbane come in villaggi sperduti dell’America Latina o della Cina. È il caso che ha portato l’Isre a coprodurre «Tajabone», la docufiction diretta dal regista Salvatore Mereu con protagonisti studenti del quartiere di Sant’Elia a Cagliari, reduce dalla Mostra del Cinema di Venezia dov’era in concorso. Il film sarà proiettato sabato 25 all’auditorium del Museo etnografico in via Mereu, dove si svolge l’intera rassegna. Proprio da Venezia arriva un’altra presenza eccellente, il direttore della Mostra Marco Müller, protagonista nella stessa giornata di sabato di una conversazione con l’antropologo Pietro Clemente e con Aldo Morace, preside della facoltà di Lettere dell’università di Sassari.
 Nel 2010 cade inoltre un anniversario importante per l’Isre. Sono infatti trascorsi vent’anni dalla morte di Diego Carpitella, uno dei padri della ricerca sulle tradizioni popolari italiane, in particolare musicali. Un pilastro dunque della ricerca etnografica, ma anche della rassegna nuorese, alla cui nascita e crescita collaborò attivamente. Carpitella verrà ricordato non solo formalmente, ma con il restauro già avviato di alcuni suoi documentari dedicati alla Sardegna ed entrati nella storia dell’antropologia visuale italiana. Inoltre un mese fa moriva Michele Ciusa, architetto nuorese, che è stato presidente dell’Isre e a lungo nel consiglio d’amministrazione: anche la sua figura verrà ricordata nel festival che apre lunedì a partire dalle 10 del mattino con le prime proiezioni di film, per un totale di circa cinquanta ore nell’arco dell’intera settimana.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Nazionale
Marcia anti-Gelmini, missione compiuta
Le cinque classi a rischio saranno aperte. Deriu: un successo di tutto il territorio
Nasce in città l’associazione per il sostegno all’università nella Sardegna centrale
GIOVANNI BUA
 
 NUORO. Missione compiuta. Tutte le prime classi «a rischio Gelmini» che hanno raggiunto 18 iscritti inizieranno l’anno scolastico. La liberatoria notizia è arrivata ieri mattina, dal palco di piazza Veneto. Dove si stava concludendo la manifestazione in difesa della scuola organizzata dalla Provincia.
 A tirare un sospiro di sollievo le prime del tecnico commerciale di Aritzo, del tecnico industriale di Tonara, del professionale di Desulo, di geometri e IV Ginnasio di Gavoi e la prima classe dell’ Ipsa di Sorgono. Confermata invece la chiusura della prima del Classico di Macomer con soli dodici iscritti.
 A dare la notizia (ancora ufficiosa) l’assessore provinciale all’istruzione, Giovanna Ticca. Che ieri mattina, durante la sosta del corteo di fronte al provveditorato agli studi, è riuscita incontrare il provveditore Clara Marrosu. Alla quale ha strappato il formale impegno.
 Un corteo, promosso dalla Provincia, che si era snodato per tutta la mattina per le vie cittadine. Con oltre un migliaio di partecipanti (studenti, sindacati, amministratori, tra cui i due consiglieri regionali Roberto Capelli e Francesca Barracciu, con in testa il sindaco di Nuoro Bianchi e il presidente della provincia Deriu) che sono partiti alle 9.30 da piazza Indipendenza. Hanno sfilato per via Deffenu (con sosta davanti alla prefettura). Per poi fermarsi quasi un’ora in via Venento, sotto le finestre del provveditorato. Dove la protesta ha toccato il suo culmine, tra ironici applausi, divertiti balli e sberleffi vari (da sottolineare «Sa ministra accabadora che la bohamus a fora»).
 Ad assistere dalle loro classi gli studenti del vicino Scientifico, rimasti a lezione, come molti loro coetanei, probabilmente spaventati dal tetto di 50 giorni di assenza imposto dalla riforma. Presenti in forze invece gli alunni delle scuole a rischio taglio, accompagnati dai loro sindaci oltre che da tantissimi genitori.
 Una manifestazione divertente e divertita, ma anche estremamente sentita. Con la palpabile tensione che all’annuncio dell’assessore Ticca si è sciolta in un liberatorio applauso e in qualche lacrima di commozione. «Una lotta che rappresenta la forza straordinaria della dignità di questi paesi di montagna, dei paesi della provincia e della città di Nuoro - ha sottolineato Roberto Deriu - Questa è una straordinaria lezione che oggi noi abbiamo dato alla scuola e a noi stessi. Una dimostrazione di fiducia nella possibilità di rivendicare la giustizia e i vantaggi dello spirito delle leggi contro i danni della sbagliata applicazione burocratica delle norme. Oggi, con una protesta civile e una mobilitazione di grande ampiezza e consapevolezza collettiva, siamo riusciti ad ottenere un si di riconoscimento della giustizia rispetto a questo territorio e alle sue aspirazioni legittime di formare persone indipendenti e autonome con il loro lavoro e la loro libertà di scegliere la via che più è consona alle loro inclinazioni». «Il capoluogo ha aderito con convinzione a questa manifestazione - ha spiegato il sindaco Sandro Bianchi - perchè è giusto riannodare il filo che lo lega a tutto il territorio. Le lotte di Gavoi, Macomer, Sorgono, Fonni, sono lotte di tutti. E quella di oggi è una vittoria di tutti».
 «Dobbiamo ritenerci soddisfatti dell’obiettivo raggiunto - ha aggiunto l’assessore Ticca - ma la situazione non è chiusa. Stiamo lavorando ancora per garantire l’apertura del Convitto di Sorgono. Il nostro impegno proseguirà poi con il monitoraggio costante delle situazioni a rischio».
 «Sono emozionato - ha chiuso il sindaco di Gavoi Giovanni Porcu - di fronte a una palese ingiustizia abbiamo reagito con orgoglio. Questa è la via da seguire».
Università. Ieri mattina intanto il comitato spontaneo per il sostegno dell’università nella Sardegna centrale e diventato un’associzione. Il presidente è Letizia Satta Marchi.
 
 

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