Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 August 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari  - Pagina 17
università
Insegnanti di italiano a congresso
 
Da domani al 28 agosto l'Università di Cagliari ospita il XIX Convegno dell'Associazione internazionale dei professori di italiano. “Insularità e cultura mediterranea nella lingua e nella letteratura italiane” è il titolo del congresso, organizzato dallo staff coordinato dal Maurizio Virdis, docente del Dipartimento di filologie e letterature moderne. Gli incontri avverranno nelle facoltà di Lettere e Filosofia (via Is Mirrionis 1) e di Lingue e Letterature straniere (via San Giorgio 12). Si inizierà domani alle 11 nell'Aula magna del corpo aggiunto del Polo umanistico di Sa Duchessa.

 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITA’
Le lingue a confronto
 
 Dal 25 al 28 agosto l’Università di Cagliari ospiterà il XIX convegno dell’associazione internazionale dei professori di italiano (Aipi). «Insularità e cultura mediterranea nella lingua e nella letteratura italiane» è il titolo del congresso che prevede seminari e conferenze nei quali verrà dedicata particolare attenzione agli autori e ai temi della letteratura sarda e della letteratura siciliana nel confronto linguistico-culturale con il resto d’Italia e del Mediterraneo. Il comitato organizzatore, coordinato dal professor Maurizio Virdis del dipartimento di filologie e letterature moderne, ha predisposto lo svolgimento del convegno nelle facoltà di Lettere e filosofia e di Lingue e letterature straniere. Si comincia domani alle 11 con le conferenze di Vincenzo Consolo e Giovanni Pirodda, nell’Aula Magna del corpo aggiunto di Sa Duchessa.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Altre
Economia del turismo, viaggio nella fabbrica dei nuovi posti di lavoro
Il primato del corso: il 100% degli iscritti trova subito impiego
LUCA ROJCH
 
OLBIA. Stregoni e alchimisti stanno a guardare. La ricetta magica per creare posti di lavoro con la conoscenza esiste. L’occupazione passa dai libri. La catena di montaggio lascia il posto a una fabbrica del sapere. La facoltà di Economia del turismo vanta un felice primato, tutti i suoi laureati hanno trovato lavoro. Il corso ha una percentuale di occupazione post laurea del 100%. Primato cesellato con pazienza, grazie allo stretto contatto tra università e mondo delle imprese.
 Già durante il corso gli studenti cominciano a frequentare il mondo produttivo con gli stage nelle aziende. Ora Economia e managment del turismo punta a nuovi primati. Il preside della facoltà di Economia, Francesco Morandi, spiega la ricetta del successo. Crescono gli iscritti, nel 2009 il corso ha superato i 150. Anche questo un piccolo primato. «Un dato in controtendenza rispetto a tutti gli altri corsi di laurea nell’isola - spiega Morandi -. Le altre sedi gemmate hanno registrato un calo degli iscritti, noi no. Segno che il passaparola tra gli studenti funziona, che il corso piace e dà prospettive per il futuro». Difficile smentirlo. «Dopo il triennio tutti quelli che hanno scelto di non continuare con gli studi avevano già un lavoro - continua Morandi -. Spesso sono le imprese in cui hanno svolto lo stage ad assorbire i nostri laureati. Credo che la crescita delle iscrizioni sia legata anche a questo fatto. Il 30 per cento dei nostri laureati preferisce continuare il percorso formativo». La scelta sella sede, l’aeroporto Costa Smeralda, è il primo segnale di un approccio formativo da full immersion in cui lavoro e conoscenza, teoria e pratica, si mescolano. La nuova sfida per il corso ora è la sua internazionalizzazione. «Dobbiamo crescere - spiega Morandi -, puntare su una sprovincializzazione. Vogliamo promuovere stage da fare non solo in Sardegna, anche se qua abbiamo realtà di eccellenza nel campo del turismo. Imprese all’avanguardia. Iniziano a iscriversi anche studenti stranieri e stringiamo rapporti di collaborazione con facoltà estere».
 La crisi sembra non avere intaccato la richiesta di figure specializzate nel settore del turismo. «Alcuni dei nostri laureati vanno a lavorare in imprese di famiglia - continua Morandi -, sono la seconda o terza generazione e dànno all’impresa una impostazione manageriale. Altri, la maggior parte a dire il vero, vengono assunti in imprese di varie dimensioni. La realtà è che nel turismo c’è un laureato ogni 300 addetti. Il tasso di specializzazione è molto basso». Dal 2002, anno di istituzione, il corso ha sfornato 150 laureati, gli studenti immatricolati sono 650. Le aziende convenzionate con l’università sono oltre 200. Numeri destinati a crescere. Un modello efficiente che consente di gestire le scarse risorse in modo ottimale. Ora la facoltà che in tempi di crisi crea posti di lavoro punta a consolidare i suoi risultati anche per il prossimo anno e arrivare ai 150 nuovi iscritti.
 
Pagina 29 - Altre
LE ISCRIZIONI
Il primo appuntamento: un test il 13 settembre per valutare le matricole
 
 OLBIA. Istruzioni per l’uso per iscriversi al corso di Economia e managment del turismo. Fino al 30 settembre è possibile immatricolarsi. Il 13 settembre nella sede del polo universitario, al Costa Smeralda, nella sede della facoltà a Sassari e in contemporanea con tutte le altre facoltà di economia italiane verrà fatto un test di verifica della preparazione. Non una prova di sbarramento, ma un test di valutazione iniziale che serve per capire la preparazione degli studenti. La domanda di immatricolazione dovrà essere compilata on-line al sito www.uniss.it/iscrizioni.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Olbia, scoperta una barriera corallina che si forma soltanto nelle acque tropicali
Se il mare ha la febbre
L’esperto: «Fenomeno straordinario che va monitorato»
LUCA ROJCH
 
 OLBIA. Tristi tropici. Le specie tipiche dei mari caldi emigrano. Vengono a vivere nelle acque davanti alla città. Il golfo ribolle in un processo di progressiva tropicalizzazione. La febbre del mare è realtà, il riscaldamento globale trasforma il delicato ecosistema, fa moltiplicare specie che vivono dall’altra parte del pianeta. La conferma arriva da una nuova scoperta del biologo marino Benedetto Cristo, signore degli abissi e medico dei mari. Nelle acque davanti alla città Cristo ha trovato l’inizio di un reef, una specie di barriera corallina, un muro costruito da specie viventi su cui si infrangono le onde, che di solito si trova nelle acque tropicali. La specie superstar della scienza, che serve per misurare la febbre del mare, è Dendropoma Petraeum, non una semplice conchiglia, ma quasi un muratore dei mari. Con calma riesce a costruire insieme ad altre specie queste barriere. «La cosa straordinaria è che qui non ci dovrebbe essere - spiega Benedetto Cristo -. In Sardegna non era mai stata avvistata. Il motivo è semplice, le nostre acque sono troppo fredde perché sopravviva. O meglio lo erano in passato. Il Dendropoma ha bisogno di mari in cui la temperatura in inverno non scenda mai sotto i 14 gradi e in estate sotto i 24. La sua presenza è un segnale evidente del riscaldamento delle acque. Il reef è appena agli inizi, ma è indispensabile monitorare la sua crescita».
 Il mare ha la febbre. «Non c’è dubbio - conferma Cristo -. Da qualche anno abbiamo riscontri di questo fenomeno. Ora è indispensabile studiare gli effetti che il riscaldamento avrà su un delicatissimo ecosistema. Il moltiplicarsi di specie che arrivano da mezzo pianeta e in queste zone trovano un habitat ideale in cui crescere è una ulteriore conferma».
 Cristo collabora con il dipartimento di zoologia e genetica evoluzionista dell’università di Sassari. «Dopo la scoperta un campione è analizzato al Dipartimento - continua il biologo -, ora con lo staff di Marco Casu, ricercatore della facoltà, studia il Dna per capire da dove arrivi. Un passaggio essenziale per indirizzare la ricerca. Il sito dovrà essere monitorato. È in un’area in cui c’è anche una forte presenza di turisti». Cristo ha scoperto e studiato anche molte altre specie che popolano il golfo di Olbia. Un esercito di specie sconosciute che si è affiancata a quelle che da sempre popolano il braccio di mare davanti alla città. Una sorta di giro del mondo tra piccoli animali che in teoria dovrebbero trovarsi lontani migliaia di miglia. Tra queste la Raphana Venosa. A vederla sembra una volgare conchiglia, ma gli scienziati assicurano che è arrivata dal Giappone. «Questa come tante altre specie che ora popolano il golfo sono state trasportate dalle navi merci. - conclude Cristo -. Fa riflettere un aspetto meno immediato. Come queste specie siano riuscite ad adattarsi in acque che dovrebbero sulla carta non essere troppo ospitali per loro». Ma non è finita. Accanto alle specie autoctone si trovano anche le arselle filippine, la Scapharca indopacifica e i molluschi asiatici.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
L’Aou replica ai sindacati dei medici e precisa: «Non abbiamo assunto alcun amministrativo ma figure per l’area sanitaria»
«Macchè azienda spezzatino, stiamo riorganizzando i settori ospedale-università»
Personale medico, lavoratori socialmente utili, tecnici, infermieri
 
 SASSARI. «Non si sta avviando un processo di ristrutturazione né tantomeno si stanno creando nuovi servizi amministrativi, si sta solo mettendo ordine in diversi settori aziendali»: così replica la direzione aziendale dell’Azienda ospedaliera universitaria al documento dei sindacati dei medici che contestano le scelte che porterebbero a un’«azienda spezzatino», come definita dai medici, in un articolo pubblicato il 20 agosto sulla Nuova. «La legge - dice la direzione dell’Aou - impone a chi deve amministrare aziende pubbliche di creare un’organizzazione formale degli uffici, pena gravi sanzioni amministrative e penali».
 Il commissario e il direttore amministrativo «hanno così avviato un processo di formalizzazione dell’organizzazione amministrativa aziendale», visto che «i servizi esistevano ed operavano ma senza esser mai stati formalmente creati». Quindi, si è data priorità a interventi verso l’area medico-sanitaria. Nelle more dell’approvazione dell’Atto aziendale, «si sono avviate le attività ricognitive relative alla dotazione organica sia degli amministrativi che del personale sanitario». Avendo la parte sanitaria già una struttura organizzativa della propria area sia per la provenienza ospedaliera (dalla Asl) che per la provenienza universitaria, «si è ritenuto - dice la Direzione - dover colmare il vuoto organizzativo dell’area amministrativa con un intervento volto a definire le strutture ed il fabbisogno in termini di risorse umane, in linea con quanto già avviato dalla precedente dirigenza con la conferma della stessa dotazione organica per complessive 123 unità».
 Inoltre l’Aou sottolinea che le risorse economiche, pari a circa il 5,24 per cento su quelle riguardanti tutto il personale, impiegate sotto l’attuale gestione (dal 30 dicembre 2009 ad oggi) per l’acquisizione di personale medico ed infermieristico, sono state del tutto prevalenti rispetto a quelle minimali utilizzate per il personale amministrativo. «Infatti, è stato obiettivo particolare di questo mandato quello di garantire ulteriormente l’esigenza connessa all’assistenza e alla cura degli ammalati». Sono stati assunti dal primo gennaio scorso con delibere del commissario un’unità medica (nel reparto di Patologia Chirurgica) a tempo indeterminato con procedura di mobilità già avviata dalla precedente dirigenza. In aprile sono stati assunti a tempo indeterminato quattro Lsu (lavoratori socialmente utili) destinati espressamente alle mansioni di manutenzione, secondo quanto prevede la delibera regionale del luglio 2006 che garantisce «alle amministrazioni come la nostra - dice la Direzione Aou - la copertura del costo (stipendio, contributi) dal 100% al 75% nei primi 5 anni», procedura già avviata dalla precedente Direzione.
 Per quanto attiene le assunzioni di personale a tempo determinato, l’Azienda mista afferma che sono state effettuate con regolari deliberazioni, 35 chiamate a scadenza entro i 12 mesi. Precisamente 9 medici destinati ai reparti per coprire le carenze delle rispettive professionalità; 2 fisici sanitari; 6 tecnici di laboratorio Biomedico; 2 igienisti dentali; 3 tecnici di risonanza magnetica (Tsrm); 13 infermieri.
 Inoltre, «sono stati attribuiti incarichi su 3 precisi programmi/progetti per affrontare una migliore riorganizzazione di alcune aree a docenti universitari dell’area Cardiologica e di Laboratorio. Si è avviata anche l’operatività dell’Unità Operativa di Reumatologia».
 Infine, per quanto attiene gli amministrativi nello stesso periodo, non sono state effettuate assunzioni. Un particolare, questo, che l’Azienda sottolinea (è stato uno dei motivi della protesta dei medici), poichè le notizie del documento dei medici non «rispecchiano la reale intenzione aziendale che non è quella di privilegiare nuove e improprie assunzioni nell’area amministrativa». Anche se «non si può non riconoscere che nel complesso dell’economia aziendale, la stessa area amministrativa svolge un ruolo di supporto indispensabile e sempre più qualificato per un più corretto ed efficace espletamento della missione essenziale dell’azienda al servizio della cura e della salute del cittadino».

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