Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 July 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA
1 - Alghero. Lauree al buio per dieci neo dottori
2 - Al via a Sassari il master in Finanza. Da ottobre per 15 laureati
  
LA NUOVA SARDEGNA
3 - Guai seri dal 2011: «Ateneo unito per scongiurare il tracollo»
4 - Master di finanza per collegare le banche allo sviluppo del territorio 
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 31
Alghero. Architettura
Università più povera: lauree al buio per dieci neo dottori
Alla tesi di laurea come a teatro: il palcoscenico è quello di piazza Pino Piras, luogo solitamente deputato ai concerti e agli spettacoli all'aperto, ma questa volta in scena sono andati una decina di studenti della facoltà di Architettura.
PROTESTA Una provocazione per contestare il decreto legge del governo che prevede tagli ai finanziamenti per l'Università pubblica. «Una situazione particolare - ammette Fabiana Ledda, neolaureata in Pianificazione territoriale urbanistica - sinceramente ero molto agitata, anche perché non siamo abituati ad avere un pubblico intorno, senza considerare i fotografi e i cameraman».
CRITICHE Gli studenti Per le Libertà, associazione vicina ai giovani del Pdl, avevano criticato duramente la manifestazione in piazza. Ma i ragazzi che l'altro ieri si sono presentati davanti alla commissione di docenti per le fasi finali della loro carriera universitaria, hanno precisato che l'idea di discutere la tesi in un ambiente esterno alla facoltà è partita proprio da loro. «Inizialmente - svelano - si era addirittura ipotizzato di far saltare le lauree della sessione di luglio, ma noi abbiamo preferito questa formula».
IL RETTORE Una mobilitazione insolita, condivisa da studenti e corpo docente, insomma, «un modo elegante per esprimere il nostro dissenso - aggiunge il rettore Attilio Mastino - testimonianza della vitalità della facoltà di Architettura che si è piazzata al primo posto in Italia». Anche quest'anno il Censis ha riconosciuto il corso di studi di Alghero come il migliore nel panorama dell'offerta universitaria nazionale. Una leadership che sarà difficile mantenere con i finanziamenti dati col contagocce. «Nelle classifiche del Censis c'è una chiara correlazione tra la qualità delle Università e la qualità dello sviluppo socio-economico dei territori che le ospitano - spiega il preside Vanni Maciocco - non a caso ai primi posti figurano facoltà del Centro-Nord, noi siamo un'eccezione». Il rettore Mastino rincara la dose: «Già nel 2009 la facoltà aveva subito pesanti tagli e per il 2010 ci aspettiamo una riduzione ulteriore dei finanziamenti che bloccherà il turnover; dunque, si verificherà una diminuzione del numero dei docenti. Ma abbiamo l'appoggio della Regione e contiamo di difenderci».
RICERCATORI A RISCHIO La comunità accademica alza le barricate a sostegno dei ricercatori «che sono docenti come tutti gli altri, ai quali però non viene riconosciuto un ruolo - conclude il preside Vanni Maciocco - Ora vengono messi in un binario morto, senza prospettive».
Caterina Fiori 
 
 
2 - L’Unione Sarda
Economia - Pagina 11
L'inizio delle lezioni è previsto a ottobre. Potranno partecipare solo 15 laureati
Al via a Sassari il master in Finanza
A ottobre verrà attivato nell'Università di Sassari un master formativo in “Finanza, banca e impresa”. L'iniziativa, unica in Sardegna, è stata presentata ieri in una conferenza stampa dal rettore Attilio Mastino, dai direttori del dipartimento di Economia, Marco Vannini, e del master, Luca Deidda, e dai rappresentanti degli istituti di credito partner del master: il vice presidente della Banca di Sassari, Vanni Palmieri, il direttore generale del Banco di Sardegna, Natalino Oggiano e il responsabile della divisione consumer, Giorgio Lippi. Quest'ultimo è il successore di Claudio Battaglia, primo direttore della divisione della “Sassari”, scomparso giovanissimo, cui il master è stato dedicato. Altro partner importante è il Crenos, il centro di ricerche formato dagli atenei di Sassari e Cagliari.
LE LAUREE Il master andrà avanti fino al settembre del prossimo anno quando si svolgeranno uno stage e la tesi finale. Potranno partecipare fino a 15 studenti laureati dei corsi triennali in Economia, Economia aziendale, Scienze giuridiche e Politiche ma è aperto a tutte le lauree. Per essere ammessi i candidati dovranno superare un colloquio attitudinale e un test multidisciplinare. La quota d'iscrizione è di 3.000 euro oltre alla tassa di Ateneo di 489,77 (consultare il sito www.lebaf.uniss.it/fbi/Home.html).
LA FORMAZIONE Il percorso formativo del master prevede 1.500 ore di impegno complessivo suddiviso in sei insegnamenti con esercitazioni, laboratori e seminari. Lo dirigerà Luca Deidda, laureato nel 1993 in Economia e commercio all'Università di Pisa, materia che ha approfondito negli anni successivi con master in Inghilterra, alla London School of Economics e insegnamento all'Università di Navarra in Spagna. L'obiettivo è formare competenze professionali che, al termine del master, possano trovare collocazione nelle imprese, cui spesso mancano figure di questo tipo, e negli stessi istituti di credito. Il vice presidente della Banca di Sassari, Vanni Palmieri, e il direttore generale del Banco, Natalino Oggiano, hanno precisato che «non si tratta di un master finalizzato all'assunzione in banca. Certamente nell'ipotesi di una selezione del personale per i nostri istituti di credito aver frequentato questo master costituirà un titolo particolarmente importante».
Gibi Puggioni   
  
 
LA NUOVA SARDEGNA

3 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Professori, studenti e personale non docente denunciano: i guai più seri arriveranno nel 2011 
«Ateneo unito per scongiurare il tracollo» 
CAGLIARI. È un’onda che non accenna ad arrestarsi quella che da circa un anno unisce studenti universitari, ricercatori, docenti e personale amministrativo contro il fronte comune della riforma universitaria. Non ultimi i consigli congiunti di undici facoltà e i loro presidi.
Il 14 luglio nell’Assemblea generale hanno indetto lo stato di mobilitazione permanente contro le misure finanziarie imposte all’Università. Una insurrezione insolita per quella che doveva essere la riforma contro gli sprechi e promotrice della meritocrazia. E se il 27 luglio il Senato Accademico, pur condividendo la proclamazione dello stato di agitazione e di protesta per le politiche del governo sull’Università, ha aperto i termini di immatricolazione, fa già discutere il messaggio di apertura del Manifesto generale degli Studi dell’anno accademico 2010/2011. «È un messaggio chiaro rivolto agli studenti e alle famiglie - dichiara Giuseppe Casanova, uno dei rappresentanti del personale tecnico amministrativo in senato accademico - affinché sappiano quello che l’università sta attraversando. Molte facoltà come Medicina e Scienze hanno chiesto il rinvio delle immatricolazioni ma il Senato Accademico ha ritenuto opportuno per questo anno partire. Si è ricorsi ai tagli e al posticipo delle immatricolazioni. Ma il problema è per gli anni a venire perché con questi tagli l’Università di Cagliari sta correndo seri rischi di chiusura». Pesanti tagli del finanziamento al sistema universitario pubblico e blocco delle assunzioni: una situazione che minaccia di aggravarsi con l’indisponibilità a proseguire la didattica dei 325 ricercatori sui 466 che oggi reggono ben il 40 per cento degli insegnamenti. Un contributo essenziale quello dei ricercatori, la cui assenza, spiega Diego Mula rappresentante dei ricercatori di Cagliari «produrrà degli effetti significativi nella copertura dei corsi. Il ministero sta tagliando i fondi tanto che nel 2011 avremo gli stessi del 2002 sulla base di una finta meritocrazia». Aggiunge Mula «i ricercatori continueranno a svolgere ricerca per la didattica di servizio, cioè solo per la didattica che va a complemento dei corsi».
 
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Un master di finanza per collegare le banche allo sviluppo del territorio 
Presentato il progetto di università e BdS Saranno ammessi e formati quindici laureati 
SASSARI. Quindici esperti in analisi del credito, quindici potenziali posti di lavoro nelle banche e nelle imprese. E la nascita di una scuola di eccellenza da collocare come risorsa tra le aule delle università sarde e la realtà produttiva di tutto il territorio. Sono questi gli obiettivi del primo master di Finanza, Banca e Impresa programmato nell’isola.
Il corso è stato presentato ieri dai vertici della Banca di Sassari e da quelli dell’ateneo sassarese, partner in questo ambizioso progetto.
L’Fbi (il master appunto), che comincerà a ottobre e si concluderà a settembre del 2011, offre una formazione specialistica incentrata sull’analisi economico-quantitativa del mercato del credito, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese e alle banche locali. Possono accedere ai corsi i laureati in qualunque disciplina (laurea triennale o del vecchio ordinamento) ma il progetto è indirizzato agli studenti in Economia, Economia aziendale, Scienza giuridiche, Scienze dell’amministrazione e Scienze politiche.
«Si tratta di un master di primo livello - ha detto in apertura il rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino -. L’esigenza è che questa iniziativa si sposi con quelle del mercato. C’è l’apprezzamento per l’impegno del dipartimento di economia e l’idea interessante di rilanciare l’attività del Crenos».
È proprio il Centro Ricerche Economiche Nord Sud diretto da Stefano Usai ad aver promosso il master assieme alla facoltà di Economia e al Dipartimento di Economia di cui è responsabile Marco Vannini. «Si può rispondere in tanti modi alla crisi economica in atto - ha detto quest’ultimo - e al ristagno della produttività. Con il master Fbi le due banche storiche della Sardegna e l’università di Sassari danno il loro contributo investendo su un elemento chiave per la crescita delle competenze e delle professionalità. L’idea è favorire l’inserimento lavorativo nelle banche ma soprattutto nelle imprese dell’isola».
«Come istituto abbiamo deciso di puntare sull’eccellenza - ha aggiunto il vicepresidente della Banca di Sassari Giovanni Palmieri -. Non si può pretendere di sconfiggere la crisi ma è il momento di agire in sinergia». Dello stesso parere Natalino Oggiano, direttore generale del Banco di Sardegna, che ha sottolineato il ruolo determinante della finanza nello sviluppo economico.
Il corso, il cui costo è di 3 mila euro più 489,77 di tasse universitarie, è diretto da Luca Deidda e sarà arricchito da laboratori e stage. Maggiori informazioni nel sito www.lebaf.uniss.it/fbi/Home.html. (g.g.)
 
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie