Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 July 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia - Pagina 17
San Giovanni di Dio. Sarà possibile individuare le patologie anche nei neonati
Retinopatie, un nuovo macchinario per la diagnosi
Migliora in città la prevenzione delle patologie oculari dei bambini prematuri grazie all'introduzione di un macchinario all'avanguardia che consente di individuare le retinopatie (causa frequente di cecità) anche nei neonati di peso inferiore al chilo. L'iniziativa si deve all'Azienda mista ospedaliero-universitaria, in collaborazione con la Fondazione Banco di Sardegna che ha contribuito ad acquistare il macchinario (95 mila euro). La Retcam, questo il nome del prezioso supporto, utilizza lenti derivate dalla tecnologia in uso sulle sonde spaziali Nasa.
IL NUOVO STRUMENTO È approdata pochi giorni fa nella Clinica oculistica dell'ospedale San Giovanni di Dio ed è già stata usata per verificare lo stato di salute degli occhi di bimbi nati tra la 26ª e la 36ª settimana. «Grazie al nuovo strumento digitale», ha spiegato il direttore della clinica, Maurizio Fossarello, «è possibile acquisire immagini nitide del fondo oculare e ciò consente all'oftalmologo e al neonatologo di ottimizzare i tempi della diagnosi al fine di una tempestiva terapia». Alla presentazione dell'apparecchio (giovedì scorso) erano presenti anche Ennio Filigheddu e Pietro Paolo Murru, rispettivamente commissario straordinario ed ex direttore generale dell'Azienda mista. «È il primo di una serie di passi che intendiamo compiere per migliorare l'assistenza», ha detto Filigheddu, «ma per completare il percorso servono ulteriori finanziamenti». «Avremo un reparto all'avanguardia», ha aggiunto Murru, «e siamo grati al Banco di Sardegna».
L'INIZIATIVA Il progetto Retcam è partito nel gennaio 2009 e si è concluso con l'acquisizione del macchinario (trasportabile anche in altri ospedali). «Ora dovremo fare pratica per imparare ad utilizzarlo al meglio», ha annunciato la responsabile del progetto, nonché dirigente della clinica, Tiziana Frongia, «ogni anno i prematuri a rischio sono una trentina. La gravità della retinopatia è direttamente proporzionale al grado di prematurità: prima nascono, più grave è la malattia. Con la Retcam siamo in grado di effettuare diagnosi anche su neonati di peso variabile tra 500 e 1800 grammi, la cui vascolarizzazione retinica è incompleta. Si potrà, inoltre, diagnosticare il retinoblastoma, tumore congenito dell'età neonatale». Se sul fronte diagnostico la situazione è migliorata, la terapia resta deficitaria. Nei casi gravi, i piccoli pazienti devono emigrare (al Niguarda di Milano o al Gemelli di Roma) perché nell'isola non esiste il fluorangiografo né il laser per neonati (due macchinari che costano 120 mila euro).
PAOLO LOCHE


 
LA NUOVA SARDEGNA
  
2- La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
Che fatica diventare assistenti sociali 
Lamentele dopo l’accorpamento a Cagliari del corso di laurea triennale 
L’anno prossimo si concluderanno i lavori al Monte 
NUORO. Per gli studenti che frequentano il corso triennale della facoltà di Scienze sociali per il conseguimento del titolo di Assistente sociale, sta diventando oltremodo duro e problematico preparare e dare gli esami. Soprattutto dopo la chiusura del corso che si teneva nel capoluogo barbaricino.
Gli allievi che devono completare il corso di studi devono per forza di cose spostarsi a Cagliari, specie quelli che devono dare gli esami o che per forza di cose devono frequentare i tirocini obbligatori. In alcuni casi una parte di questi stessi tirocini, stando alle lagnanze degli studenti, sono stati annullati. Altre volte, invece, una parte degli allievi che li hanno frequentati affermano di non esserseli visti successivamente registrare nei rispettivi libretti.
C’è stata, a giudizio degli studenti che frequentano il corso di Scienze dei servizi sociali, un po’ di confusione, per cui taluni degli esami non sono stati ancora classificati. Di conseguenza occorre per forza di cose ripresentarsi un’altra volta davanti ai docenti a Cagliari. Pertanto i tempi diventano sempre più lunghi, cumulando pesanti ritardi per il conseguimento del diploma di laurea breve. Il che comporta per le famiglie degli studenti un aumento delle spese.
Attualmente gli studenti che frequentano il corso di Scienze sociali sono una trentina, mentre i fuori corso si aggirano intorno ai centocinquanta. Gli allievi, che appaiono un po’ disorientati, chiedono ai responsabili del corso che si faccia più chiarezza.


3- La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Concorso
L’università di Sassari ha indetto una procedura comparativa pubblica per titoli e colloquio, per l’attribuzione di 1 contratto di collaborazione coordinata e continuativa per le attività di esperto in beni culturali storico-scientifici nel museo delle scienze dell’ateneo. I termini per la presentazione della domanda scadono il 2 agosto. Gli interessati possono ritirare copia del bando nell’ufficio concorsi di via Macao 32 o prenderne visione su internet all’indirizzo www.ammin.uniss.it/concorsi.
 
 
 
4- La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Previste 13 nuove strutture e dirigenze. Il commissario Cavalieri: così potremo risparmiare sui costi 
All’Aou si assumono più impiegati che medici 
Fa discutere il piano di riorganizzazione dei servizi amministrativi 
Quaranta posti da coprire scatenano i malumori tra i dottori 
PAOLETTA FARINA 
SASSARI. Riorganizzazione degli uffici amministrativi, con la creazione di dieci strutture complesse, due semplici e una dipartimentale per razionalizzare i servizi e produrre un risparmio sugli attuali costi.
Sono gli obiettivi, almeno teorici, contenuti in due delibere e nel (testuale) «Funzionigramma delle strutture dello Staff della direzione, strutture della Linea tecnica e amministrativa e della Linea intermedia» adottati dalla Azienda ospedaliero universitaria nei giorni scorsi e che nel frattempo sono stati inviati al vaglio delle organizzazioni sindacali. Una decisione che, se per adesso non sembra avere creato clamori particolari fra i sindacati che tutelano gli amministrativi, sta invece provocando forti malumori fra i medici.
La decisione della Aou riguarda una «riassegnazione delle risorse umane» che, per il commissario straordinario, Gianni Cavalieri, consentirà di stabilizzare numerosi lavoratori - assunti come precari quando l’Azienda venne istituita nel 2007 - e al contempo offrire una maggiore funzionalità. Sempre secondo lo stesso Cavalieri, tutto sarebbe nato in seguito ad una relazione del collegio sindacale che ha mosso diversi rilievi sulle modalità con le quali fino ad ora si è provveduto ad assegnare incarichi dirigenziali. Ma anche la Corte dei conti, che ha chiamato di recente a rapporto i commissari delle aziende sanitarie sarde, ha contestato i criteri di assunzione nella Aou. «Rilievi che ci sono stati fatti - specifica Cavalieri - riferendosi alle norme in materia di pubblico impiego».
Ma in base alle contestazioni che vengono mosse da parte medica, la creazione di nuove strutture complesse comporterà, per forza di cose, un aumento delle spese. Il che, alla luce della crisi, dei tagli alla finanza pubblica e della richiesta di sacrifici, appare quanto meno fuori luogo. Soprattutto, si fa rilevare il fatto che più o meno quotidianamente davanti alle esigenze dei reparti, alle carenze strutturali, sanitarie ecc, i responsabili dei vari reparti si sentano rispondere «che non ci sono soldi». Salvo poi creare una nuova organizzazione che significa, per esempio, la nomina di responsabili con relativi aumenti di stipendio.
Accuse che Gianni Cavalieri respinge in modo categorico. «In realtà tutta questa operazione ci consentirà di operare un risparmio del 18 per cento sugli attuali costi. Infatti, stabilizzare il personale, ci eviterà di ricorrere, come sino ad ora, ai servizi interinali». Una visione troppo edulcorata, si ribatte da parte dei camici bianchi, che lamentano l’inserimento in organico di quaranta persone. Il ragionamento non è pregiudizialmente contro la stabilizzazione di personale precario. Ma viene contestato il fatto che, in un settore come quello sanitario, con i limiti e i problemi così noti, ci si possa permettere di inserire alcune decine di amministrativi, invece che dirottare risorse su medici e infermieri. In particolare, viene fatto notare che finora le richieste dei dottori sono state respinte perché l’Aou non ha varato l’Atto aziendale, lo strumento che dovrebbe riscrivere l’organizzazione dell’ente sanitario. Come mai, è l’interrogativo, le strutture complesse al personale sanitario non vengono concesse proprio con questa motivazione, mentre agli amministrativi sì?
L’altra domanda che viene posta è come si possano ipotizzare nuovi capufficio quando il futuro dell’Azienda ospedaliero universitaria è incerto e non si capisce ancora se ci sarà la fusione con l’ospedale Santissima Annunziata. Se ciò davvero avvenisse, ci si troverebbe di fronte a una struttura amministrativa assolutamente pletorica, con una massa di dirigenti da pagare a carico di tutta la collettività. Alla faccia del contenimento della spesa sbandierato a tutti i livelli.

  
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

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