Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 July 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA
1 - Crediti formativi agli studenti che fanno i volontari
2 - Progetto dell’Università per salvare esemplare endemico di trota
3 - Nuoro. Ailun, un corso di informazione digitale 
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 - E’ morto l’urbanista Carlo Aymonino 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 11
Sì del Senato accademico
Crediti formativi agli studenti che fanno i volontari
Il Senato accademico dell’Ateneo ha approvato la proposta del gruppo “Città Universitaria” dell’Urban Center che ha proposto il riconoscimento di crediti formativi universitari per le attività di volontariato svolte dagli studenti.
Si tratta, come sottolinea Antonello Gregorini, del comitato promotore dell’Urban center, di «un mandato alle facoltà perché si interfaccino con il mondo del volontariato e facciano le convenzioni».
L’iniziativa, che ricalca le consolidate esperienze degli Atenei anglosassoni dove il volontariato dà punti nei curriculum, nasce da una constatazione: «Durante il suo primo anno di vita il nostro comitato ha lavorato spesso al fianco delle associazioni di volontariato e l’incontro si è sempre rivelato stimolante e proficuo. Si tratta», aggiunge Gregorini, «di una realtà che abbraccia l’intera comunità, che si dirama in ogni luogo del vivere sociale e colma i vuoti lasciati dalle istituzioni così come dalle famiglie».
«Ma alla base della proposta», aggiunge l’esponente dell’Urban center cagliaritano, «c’è anche una riflessione su due concetti ricorrenti tanto nell’esperienza dell’Urban Center quanto nelle attività di volontariato: partecipazione e formazione. Noi crediamo che la partecipazione politica si realizzi ben al di là della pratica del voto: la scheda elettorale non può essere l’unico strumento di intervento nella politica cittadina e il cittadino diventa responsabile solo nel momento in cui prende coscienza della situazione reale nella propria comunità. Ed il volontario non è forse anch’egli un cittadino consapevole che si fa carico di carenze e disfunzioni presenti nella società? E qui interviene il secondo concetto, quello di formazione: il volontariato», conclude Gregorini, «educa i cittadini, fornendo una formazione permanente in quanto legata più allo sviluppo della persona che ad una specifica professionalità. Il volontariato offre al singolo gli strumenti per creare relazioni durature e al contempo per sviluppare la capacità di incontrare e di “sentire” l’altro: si tratta di risorse sempre più carenti nella società odierna, così frammentata da rappresentare un terreno fertile per sentimenti di indifferenza, intolleranza, esclusione sociale e ghettizzazione.
IL PRECEDENTE L’iniziativa dell’Urban center segue e amplia quella della facoltà di Giurisprudenza che a fine aprile ha firmato un protocollo d’intesa con la Caritas: gli studenti otterranno crediti collaborando con l’associazione di volontariato.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Estate - Pagina IX
Tra Sadali e Montarbu progetto dell’Università per salvare l’esemplare endemico sardo minacciato dalla “trutta”
Un resort di lusso a misura di trota
Rio Ermolinus, cantiere forestale di Montarbu. Nelle acque sorgive del ruscello prolifera un allegro melting pot di trota macrostigma e trutta salmonata. La trota endemica sarda doc non esiste più, perita nella mescolanza genetica con altre specie. Le analisi confermano la diagnosi: non c’è purezza. Nel 2007 un progetto dell’Università di Cagliari, finanziato dalla Regione, decide di rimediare. Inizia la ricerca della trota perduta. Un viaggio di tre anni, iniziato in un fiume del Cixerri per finire con un tuffo all’ombra delle querce. La trota sarda è tornata a Montarbu.
Accurate indagini ittiche rintracciano popolazioni di trota sarda endemica pura (a rischio estinzione) nelle acque del rio Camboni, bacino idrografico del Cixerri. L’equipe di studiosi guidata da Angelo Cau e Andrea Sabatini analizza il dna (mitocondriale e nucleare) di 46 trote residenti nel rio Camboni. Il referto attesta la piena sardità del 100 per cento degli individui campionati. La popolazione del Camboni è numerosa e in buona salute. Si decide di prelevare un certo numero di esemplari per farli riprodurre in cattività. Nel 2007 le trote da riproduzione lasciano il Cixerri dentro una vasca colma dell’acqua sorgiva dove hanno vissuto. Viaggiano fino a Sadali, destinazione impianto ittico e vengono stabulate in alcune vasche circolari.
Il "trota resort" di Sadali è un quattro stelle a misura di pesce. Acqua sorgiva di Funtana Manna, temperatura costante tra 12 e 13 gradi, concentrazione di ossigeno pari a 8 /9 mg per litro. I riproduttori vengono marchiati con un sistema a getto d’inchiostro per controllarne la crescita. Ma le trote migranti non sembrano gradire. Rifiutano il cibo confezionato (mangimi pellettati), vorrebbero vermi lombrichi e larve. Sciopero della fame, in un silenzio ittico. Le silenti richieste vengono soddisfatte e dopo un periodo di ambientamento le trote sbafano anche il menu della casa. A Sadali stanno piuttosto bene. Tutti sembrano avere un occhio di riguardo per la loro salute. C’è un intera squadra che li tiene d’occhio a vario titolo nel corso degli anni: Rita Cannas, Francesco Palmas, Stefano Mascia, Sandra Marcia, Francesca Arru, Marco Pittitu, Stefano Vacca. Le trote vengono servite e riverite. Ma l’uomo non fa nulla per nulla e i pesci lo sanno. Poco dopo gli esemplari più grandi, separati per sesso in vasche diverse, vengono periodicamente manipolati. I tecnici premono dolcemente l’addome delle femmine fino alla fuoriuscita delle uova. Le trote sembrano gradire. Il tutto avviene in ambiente sterile, nel fotoperiodo naturale. Unica controindicazione quattro giorni di digiuno prima della spremitura. I maschi intanto erano stati messi in una vasca a parte, pronti per l’utilizzo. Dopo le femmine arriva il momento di spremere i maschi. Lo sperma viene raccolto con una piuma d’oca e mescolato alle uova. Quindi lasciato riposare per venti minuti. Come una torta fatta in casa. Venti minuti dopo le uova (fecondate) vengono risciacquate dallo sperma e messe negli embrionatori. Una trota di venti centimetri produce circa 220 uova. La schiusa avviene dopo 35/40 giorni.
TROTE DOC Appena fuori dal guscio l’avannotto misura 11,54 millimetri. Ha il corpo esile e diafano gli occhi grandi che occupano buona parte del capo. Non tutti i nuovi nati superano la fase di incubazione. Superata la fase critica vengono sottoposti ad un periodo di ambientamento. In vasche circolari. Sognano acque sorgive ma non tutti vedranno Montarbu. Alcuni sono destinati a fare i riproduttori e solo una piccola élite di privilegiati verrà trasferita a Rio Ermolinus.
A Montarbu nel frattempo i tecnici lavorano per preparare il loro arrivo. Non possono rischiare che le trote macrostigma con corredo genetico sardo puro possano mischiarsi (tendono a farlo) con le cugine trutta semplice. Quindi costruiscono una barriera elettrica (alimentata da pannelli solari) per isolare la porzione di fiume (recintata e delimitata da cartelli) destinata al ripopolamento. Il sistema è semplice: agli elettrodi viene applicato un voltaggio che, diffondendosi nell’acqua, produce un campo elettrico. Il pesce man mano che avanza sente una sensazione di formicolio nella muscolatura, sempre più sgradevole. Le regole sono queste: trote ibride a valle, trote pure a monte. Nessun contatto tra le due specie. E gli ibridi che soggiornavano in quel tratto sono stati gentilmente convinti a cambiare aria con l’aiuto dio due elettrostorditori. Ogni individuo non puro è stato catturato e portato oltre la barriera, nel ghetto degli ibridi, oppure nel fiume vicino all’Ermolinus, il rio Anus. Un po’ quello che qualcuno su al nord vorrebbe fare con i terroni. E guarda caso anche lì c’è un avannotto chiamato trota. Una mera coincidenza.
LA LIBERAZIONE Nei giorni scorsi gli avannotti, nella loro vasca di acqua sorgiva, sono stati trasferiti da Sadali a Montarbu. Sotto gli occhi dei loro padri putativi hanno messo le pinne nelle acque di Montarbu. Un applauso ha rotto il silenzio della foresta incantata che ora può vantare la presenza di pesci sardi doc. Agli avannotti vanno le raccomandazioni di rito: non provate a scendere a valle e occhio ai pescatori di frodo.
SIMONE LOI
 
 
3 - L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro - Pagina 19
nuoro
Ailun, un corso di informazione digitale
Continuando con i percorsi formativi avviati a giugno e dall’Ailun (Associazione per I’Istituzione della Libera Università Nuorese), in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. L’ultima proposta riguarda il corso di alta formazione privato e pubblico nella società dell’informazione, codice dell’amministrazione digitale e prassi amministrativa. Il corso è rivolto a professionisti e dirigenti operanti nel pubblico e nel privato. Si parte il 9 luglio col professor Giovanni Comandé («Principi Generali»), il 17 luglio ci sarà Maria Gagliardi («Il Documento Informatico») e infine il 23 settembre i professori Domenico D’Orsogna e Daniele Marongiu («L’impatto del codice digitale sulla pubblica amministrazione e sul procedimento amministrativo»). Il programma durerà 24 ore complessivamente, negli orari 9.30-13.00 e 14.30-18.30 per tutte e tre le giornate. Il corso è accreditato dall’ordine degli avvocati per 16 crediti formativi e si svolgerà nei locali dell’Ailun, siti in Via Pasquale Paoli 2. Informazioni più dettagliate e modulo d’iscrizione sono disponibili sul sito www.ailun.it. Per informazioni sul contenuto scientifico del corso: dottoressa Curreli (050/883539). Per informazioni generali relative alle iscrizioni: segreteria Ailtin (0784/226200).
 


 
LA NUOVA SARDEGNA

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Cultura e Spettacoli
Un intellettuale che seppe innovare profondamente, suo il quartiere Gallaratese a Milano 
E’ morto l’urbanista Carlo Aymonino 
ROMA. E’ morto ieri notte a Roma, dopo una lunga malattia, Carlo Aymonino. Tra le sue opere il quartiere Gallaratese di Milano e il progetto della sala che ospita la statua di Marco Aurelio ai Musei Capitolini. E’ stato tra l’altro rettore dell’Istituto di urbanistica di Venezia
Aymonino era nato a Roma nel 1926. Il Neorealismo è il punto di riferimento dei suoi primi anni di attività: di questo periodo sono i progetti per la realizzazione della palazzina Tartaruga a Roma (1951-54), con Ludovico Quaroni; per il quartiere Spine Bianche a Matera (1954-57) e per il quartiere Tiburtino a Roma. Dalla fine degli anni Cinquanta, Aymonino si concentra nel tentativo di coniugare complessità e contraddizioni della scala urbana e dettagli architettonici. Questa sua «volontà ricompositiva della modernità» diventa concreta con il progetto del complesso residenziale Monte Amiata del Gallaratese a Milano (1967-72). Il Gallaratese rappresenta - secondo molti - il culmine della ricerca sui fondamenti della nuova scienza urbana.
Agli anni Settanta risalgono i progetti per l’Università di Firenze (1971), per l’Università delle Calabrie (1973), per il palazzo di Giustizia di Ferrara (1977-1984), il Campus scolastico superiore di Pesaro (1970-1984). Nel 1976 e nel 1985 ha partecipato alla XIII e XV Triennale di Milano ed alla Biennale di Venezia. Dal 1981 al 1985 Aymonino è assessore agli interventi sul centro storico del comune di Roma, con una serie di progetti che segnano un momento di svolta nel modo di utilizzare e vivere la città antica. Degli anni Ottanta sono i progetti per l’edificio residenziale alla Giudecca a Venezia (1984), il Centro residenziale e commerciale Benelli a Pesaro (1980-83), il Complesso residenziale Tor Sapienza a Roma (1981-1982), il sistema di piazze al centro di Terni (1985) i sistemi polifunzionali a Scandicci (1989), a San Donà del Piave (1990), sulla via Ostiense a Roma (1991). Tra i suoi ultimi progetti la copertura del Giardino Romano all’interno dei Musei Capitolini a Roma.
Nel 1999 ha vinto la medaglia d’onore per meriti della scienza e della cultura del ministero della Pubblica istruzione. Ha esposto le sue opere d’architettura in numerose mostre in Italia, Austria, Germania, Belgio, Brasile, Stati Uniti, Canada, Giappone, Cina.
  
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

Questionnaire and social

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