Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 July 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cagliari – pagina 18
Università
Fuori corso, gli studenti vanno al Tar
L'ateneo taglia le tasse ai “meritevoli”
   
«La nostra è una battaglia per il diritto allo studio dei tanti studenti universitari che lavorano o che nel corso degli anni hanno avuto problemi di salute o di famiglia e che per questo non hanno potuto concludere il loro percorso universitario». È così che Pierpaolo Batzella, rappresentante del comitato “Nodecadenzastudi”, ha presentato la situazione dei tanti fuori corso dell'ateneo cagliaritano, riuniti in assemblea lo scorso martedì nell'aula 1 della facoltà di Economia. Un centinaio i presenti, ma sono quasi 15 mila coloro i quali rischiano di vedere vanificati i loro sforzi, grazie agli articoli 37 e 57 del nuovo documento che regola le carriere degli universitari: il 30 aprile 2012 è la “dead line”. Dopo i fuori corso decadranno dallo status di studente.
«L'unica arma rimasta nelle nostre mani», ha proseguito Batzella «è quindi fare ricorso al Tar Sardegna». Termine ultimo per presentare la richiesta è il 27 luglio. Sono stati contattati i legali e sono state già raccolte 250 firme (il prossimo lunedì dalle 18 alle 20 e martedì dalle 16 alle 18, i legali raccoglieranno le altre adesioni sempre nell'aula 1 della facoltà di Economia).
LE TASSE Intanto, il Cda dell'Università ha premiare gli studenti meritevoli, autorizzando il pagamento di rimborsi parziali delle tasse relative agli ultimi due anni accademici, per una somma complessiva di 352 mila euro, e attribuendo 159 borse, di mille euro ciascuna, agli studenti meritevoli. Al rimborso hanno diritto a vario titolo circa 2.500 studenti. ( giu. ma. )
 
2 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Oggi la manifestazione dei giornalisti
Intercettazioni, si aspetta la Camera
di Leonardo Filippi *  
 
Il disegno di legge Alfano continua a suscitare polemiche sia tra gli operatori giudiziari sia tra i giornalisti. La Federazione nazionale della stampa, in particolare, ha indetto per oggi una manifestazione di protesta per le gravi limitazioni che le nuove norme provocheranno agli organi di informazione che, da "cane da guardia della democrazia", come li ha definiti la Corte europea, rischiano di ridursi a innocui "cagnolini da salotto".
Tralasciando la minore incisività che le nuove norme assegnano al mezzo di ricerca della prova basato sull'intercettazione, altrettanto preoccupanti sono le modifiche sul versante della libertà di informazione. È stata per fortuna ripristinata la possibilità di pubblicare, almeno per riassunto, gli atti di indagine non più coperti dal segreto investigativo, mentre è rimasto l'irrazionale divieto di pubblicazione dei risultati di qualsiasi intercettazione, anche se non più segreta, e addirittura pure quando non compromette la privacy (che, va sottolineato, è un diritto sacrosanto costituzionalmente garantito) perché riguarda fatti o circostanze direttamente oggetto delle indagini in corso.
Nessuna indicazione è data poi sulle modalità della pubblicazione, che deve rispettare la presunzione di non colpevolezza dell'imputato e quindi dovrebbe dar conto anche della versione difensiva dei fatti. È stata inoltre aumentata l'ammenda per i giornalisti che pubblicano atti segreti e introdotto il pericoloso principio della responsabilità degli editori per la violazione dei divieti di pubblicazione con pesanti sanzioni fino a 450 mila euro per ogni notizia pubblicata, con evidenti ricadute sulla libertà di stampa che sarà condizionata dall'editore: una vera e propria "censura preventiva interna" vietata dalla Costituzione.
È caduta per fortuna la norma per cui bastava l'opposizione di una parte per impedire la ripresa audiovisiva del dibattimento, in spregio alla pubblicità dell'udienza, e sarà il presidente della corte d'appello a decidere: altrimenti si sarebbe introdotta la singolare categoria di "atti pubblici ma non pubblicabili". Infine è previsto che molte nuove norme, quali quelle sulla durata delle intercettazioni, si applicheranno anche ai procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della legge, falcidiando in questo modo le inchieste in corso, e questo è forse il vizio più grave dell'intera legge perché non si cambiano le regole del gioco durante la partita.
Si tratta pertanto di un testo ancora insoddisfacente per più versi, che si spera possa migliorare alla Camera, onde evitare declaratorie di incostituzionalità o, peggio, condanne dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo.
* Ordinario di Diritto processuale penale Università  di Cagliari

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Chi studia di più paga meno tasse all’università 
L’Ateneo vara rimborsi parziali per una somma di 352 mila euro 
 
CAGLIARI. Chi studia di più paga meno tasse, almeno quelle universitarie, che comunque pesano nel bilancio delle famiglie con figli che puntano a una laurea.
 La politica di defiscalizzazione che rende onore al merito è stata avviata in forma ufficiale, o per meglio dire, concreta, dall’Ateneo di Cagliari.
 Una misura che premia gli studenti migliori dell’università e contribuisce a rendere meno oneroso il loro corso di studi.
 Il consiglio di amministrazione dell’Università di Cagliari ha deciso di dare attuazione alle disposizioni che premiano il merito degli studenti, autorizzando il pagamento di rimborsi parziali delle tasse relative agli ultimi due anni accademici, per una somma complessiva di 352mila euro, e attribuendo 159 borse, di mille euro ciascuna, agli studenti meritevoli.
 I rimborsi derivano dalla norma del regolamento tasse che prevede la riduzione del 10% della tassa base per gli studenti che hanno conseguito nel corso dell’anno solare 2009 almeno 50 crediti formativi.
 Al rimborso hanno diritto - a vario titolo - circa 2.500 studenti. Il consiglio di amministrazione dell’Ateneo ha anche deliberato l’attribuzione di 159 borse, di 1.000 euro ciascuna, agli studenti che si sono laureati in corso e che si sono distinti per i voti conseguiti.
 «Si tratta di un primo provvedimento che segnala in modo tangibile l’attenzione dell’Ateneo verso gli studenti più meritevoli e che si laureano in corso», ha commentato il Rettore dell’università, Giovanni Melis.
 
Prima pagina  - Cagliari
Corsi di laurea a rischio, slittano le immatricolazioni 
La protesta dei ricercatori con «l’indisponiilità alla didattica» mette in dubbio molti insegnamenti 
Lettera aperta del senato accademico che denuncia gravissime difficoltà 
 
CAGLIARI. L’inizio delle immatricolazioni all’università slitterà di alcuni giorni. Lo ha deciso il senato accademico. L’altro ieri l’organo di governo dell’ateneo ha stigmatizzato la riforma Gelmini e i tagli previsti dalla Finanziaria. Inoltre il senato accademico ha approvato una lettera aperta in cui si denuncia la situazione di grave difficoltà dell’ateneo. Il manifesto degli studi, che precisa il numero di corsi che si terranno il prossimo anno, sarà compilato con riserva. L’adesione da parte dei ricercatori alla protesta «sull’indisponibilità alla didattica» mette in dubbio molti corsi di laurea.
 
Pagina 1 - Cagliari
Corsi di laurea a rischio 
Didattica, lettera aperta del senato accademico 
Slittano i termini per le immatricolazioni: il «manifesto degli studi» varato con riserva 
ROBERTO PARACCHINI 
 
 CAGLIARI. L’inizio delle immatricolazioni slitterà di alcuni giorni. Lo ha deciso il senato accademico. L’altro ieri l’organo di governo dell’ateneo ha stigmatizzato la riforma del ministro Gelmini e i tagli previsti dalla Finanziaria nazionale.
 Inoltre il senato accademico ha approvato una lettera aperte in cui si denuncia la situazione di grave difficoltà dell’ateneo, soprattutto per la didattica. Il manifesto degli studi, che precisa il numero di corsi che si terranno il prossimo anno, sarà compilato con una serie di accorgimenti. L’adesione da parte dei ricercatori alla protesta «sull’indisponibilità alla didattica» mette in dubbio la possibilità di tenere molti corsi di laurea. E questo farà sì che il «manifesto» verrà compilato con una serie di asterischi sui corsi in bilico. Come dire: potrebbero non tenersi.
 Alcuni ricercatori hanno pubblicazioni da docente ordinario, ma con la riforma Gelmini «la nostra carriera viene definitivamente bloccata», da qui l’adesione in 466 alla «indisponibilità». Quasi tutte queste figure svolgono da anni funzioni di supplenza come professori aggregati, ricoprendo da uno a quattro insegnamenti (pur con uno stipendio che è circa la metà dei titolari). Ma ora la riforma Gelmini e i tagli della Finanziaria non solo hanno bloccato il loro futuro, affermano i componenti del coordinamento specifico, ma non creeranno benefici nè per la didattica, nè per la ricerca. Entro il 2012, ad esempio, dovrebbero andare in pensione da 120 a 130 professori ordinari, ma non saranno reintegrati. Mentre la figura del ricercatore sarà «ad esaurimento».
 Tutti problemi che sono stati sullo sfondo della riunione del senato accademico che si è svolta l’altro ieri. Ora il prossimo incontro dell’organo di governo dell’ateneo si terrà il 23, gionro in cui si sarebbero dovute aprile le immatricolazioni. Mentre queste, come accennato, sono state rimandate, almeno di qualche giorno. Intanto la protesta si sta allargando anche a varie facolta. In Medicina, ad esempio, è stato votato un documento in cui si paventa la possiblità di non iniziare molti corsi universitari per insufficienza da parte dei docenti. E nelle altre il malcontento cresce di giorno in giorno, anche perchè la commissione specifica del Parlamento (la settima) ha precisato che per il prossimo anno l’università avrà, complessivamente, un miliardo e trecento milioni in meno. E questo significa che rischiano di non esserci i fondi nemmeno per gli stipendi. Un fatto che sta aggiungendo malcontento alle proteste.
 
Pagina 1 - Cagliari
LA PROTESTA 
Sito oscurato a Scienze Politiche, Ingegneria in lutto 
 
CAGLIARI. In Ingegneria i ricercatori si sono presentati in facoltà vestiti di nero, come segno di lutto. Nella facoltà di Scienze politiche, invece, il sito internet è stato oscurato, ma solo ogni quindici minuiti con una serie di scritte che spiegano il perchè della protesta. La rabbia si sta allargando a macchia d’olio in tutte le facoltà. Altri pensano ad nuove forme di lotta e di manifestazione, soprattutto ad eventi che facciano parlare di loro. L’obiettivo primo è quello di far capire che il problema-univeristà non è solo una questione interna, ma che interessa tutti: senza conoscenza non si va avanti. Nelle facoltà giuridiche si sta progettando una maglietta da distribuire per mostrare a un pubblico il più vasto possibile che cosa sta capitando. Questo tipo di protesta, ad esempio, è stata adottata dai dipendenti dell’ente lirico. L’altro ieri, ad esempio, durante la seduta inaugurale dell’assemblea provinciale, il presidente Graziano Milia si è prsentato con una maglietta in difesa degli enti lirici e contro il ministro Sandro Bondi, dando alla protesta una risonanza inaspettata. «La cultura - ha affermato Milia - è un valore determinante e che soprattutto nei momenti di crisi, non può essere abbandonato». Un discorso fatto proprio da tutto il mondo universitario, coi ricercatori in prima fila. E ora anche i consigli di facoltà, come a Medicina, stanno iniziando a prendere posizione.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Sassari
OGGI AL FERROVIARIO
In scena Unmusic Live
 
Per oggi, nell’anfiteatro del Ferroviario, alle 20,30, è in programmata una serata musicale con l’esibizione dei gruppi partecipanti al concorso Unmusic live 2010. Sarà invece una serata dedicata all’arte nelle sue forme più varie, ma soprattutto dedicata agli studenti dell’università di Sassari, quella organizzata dall’Ersu per l’8 luglio, nei nuovi locali di via Coppino. L’occasione è rappresentata dalla premiazione del concorso “Total Art 2010”, indetto dall’ente sassarese. Soddisfazione per il successo del concorso è stata espressa dalla direttrice dell’Ersu, Maria Grazia Piras che ha ricordato che la serata della premiazione rappresenterà anche l’occasione per visitare la nuova sede dell’Ersu che si trova proprio in via Coppino.
5 -  Il Sardegna - epolis
Borse di studio
L’Università premia gli studenti migliori
 
L’Università di Cagliari premierà gli studenti meritevoli con rimborsi delle tasse pagate negli ultimi due anni e attribuendo 159 borse di studio di mille euro ciascuna. I rimborsi saranno garantiti agli studenti che hanno conseguito nel 2009 almeno 50 crediti formativi. ■  
 

Questionnaire and social

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