Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 June 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 
L’UNIONE SARDA
1 - UE inflessibile: «Anche le donne in pensione a 65 anni»
 
LA NUOVA SARDEGNA
2 - I giovani sardi e l’Europa. Questionario on line
3 - Sassari. Premio dei premi allo scienziato del Bioecopest
4 - Sassari. Domani all'università
5 - Sassari. Notizie in breve
6 - Regione: «In due anni rifaremo il Ppr»
 

   
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Primo Piano - Pagina 3
«Anche le donne in pensione a 65 anni»
L’Unione europea è inflessibile: nessuna proroga per l’Italia
LUSSEMBURGO - L’Italia dovrà alzare da 60 a 65 anni l’età pensionabile delle dipendenti pubbliche al massimo entro il primo gennaio del 2012. Questo l’ultimo avvertimento della Commissione Ue, che non intende concedere sconti al nostro Paese, bocciando ogni proposta di gradualità. Come lo stesso ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ha ammesso ieri al termine dell’incontro con la vicepresidente dell’esecutivo europeo, Viviane Reding, svoltosi a Lussemburgo.
«Non c’è alcuno spazio per la trattativa», ha spiegato il ministro, sottolineando come «siamo di fronte a qualcosa che non dipende dalla volontà del governo». Un messaggio rivolto soprattutto ai sindacati, che saranno ascoltati nei prossimi giorni e che vengono invitati a «non scioperare contro la pioggia». Perché di fronte alla «ferma posizione» di Bruxelles nulla può essere fatto. «In una democrazia le sentenze di una Corte si rispettano», ha infatti tagliato corto la commissaria Reding, sottolineando come «sia più che ragionevole aver dato all’Italia tempo fino al primo gennaio del 2012».
IL GOVERNO A questo punto la parola passa al consiglio dei ministri che, ha spiegato Sacconi, giovedì «dovrà decidere cosa fare». E appare quasi scontato che le norme con cui il governo italiano si adeguerà alla sentenza della Corte Ue di giustizia del novembre 2008 saranno inserite nella manovra da 24 miliardi: «È questo il veicolo più tempestivo che attualmente abbiamo a disposizione», ha affermato il ministro del Lavoro. Anche perché secondo i calcoli dei tecnici del ministero non adeguarsi subito alla sentenza della Corte Ue costerebbe all’Italia molto caro: i conti non sono ancora stati fatti, ma in linea di massima il rischio è quello di una sanzione fino a 714.000 euro al giorno, dal giorno in cui è stata emessa la sentenza. Se l’Italia dovesse porre fine all’infrazione oggi, si spiega, dovrebbe già pagare oltre 19 milioni di euro.
LA SOLUZIONE Sacconi ha già informato dell’esito dell’incontro con Viviane Reding il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti (anch’egli a Lussemburgo per partecipare alla riunione dell’Eurogruppo) e quello della Funzione pubblica, Renato Brunetta, spiegando loro l’impraticabilità della soluzione di compromesso elaborata negli ultimi giorni, quella che prevedeva di accorciare il periodo di transizione, portandolo dal 2018 al 2016. «La gradualità che avevamo proposto», ha spiegato ancora Sacconi, «era per garantire alle donne di programmare in anticipo le proprie scelte di vita. Ma la nostra proposta non è stata considerata sufficiente».
LA MANOVRA Il ministro ha quindi respinto la tesi di chi sostiene che la determinazione della Commissione Ue fa comodo al governo che, innalzando subito l’età pensionabile delle dipendenti pubbliche, può fare cassa, incrementando le entrate della manovra: «I conti non li abbiamo ancora fatti», ha spiegato, «ma la misura avrebbe sulla manovra economica un’incidenza molto modesta e contenuta nel breve periodo, visto che secondo i dati dell’Inpdap le donne interessate non sarebbero più di 30.000 il primo anno».
Massime garanzie, infine, su un punto: «La sentenza della Corte Ue», ha assicurato il ministro, «si limita al settore pubblico e non tocca minimamente né potrà riguardare il settore privato». Sacconi ha quindi evidenziato come «di fatto oggi nel settore pubblico l’età di uscita dal lavoro sia sostanzialmente uguale».
I NUMERI Sono 1,8 milioni le donne che lavorano nel pubblico impiego: costituiscono il 55% del totale dei dipendenti statali e hanno in media 48 anni di età. I numeri sono contenuti nel “Conto Annuale” della Ragioneria generale dello Stato che raccoglie i dati sul “censimento” del pubblico impiego.
La presenza femminile è aumentata in tutti i comparti del pubblico impiego negli ultimi tre anni (dal 2006 al 2008, secondo l’ultimo aggiornamento a disposizione). Quasi la metà delle donne che lavorano nel pubblico impiego sono impegnate nella scuola (48%) e per un altro quarto nella sanità (23%). La componente femminile è continuata a crescere negli ultimi anni nei settori dove è già preminente (scuola e servizio sanitario nazionale); ha superato nel 2008 per la prima volta la parità nella carriera prefettizia; ha compiuto poi ulteriori passi verso la parità anche in altri comparti dove è tradizionalmente minoritaria quali l’università e la magistratura; anche nella carriera diplomatica ha mostrato nell’ultimo anno un incremento ma tale presenza è ancora molto circoscritta. La presenza femminile risulta inoltre in crescita anche nei vigili del fuoco e nei corpi di polizia e nelle forze armate dove supera la soglia dell’1%.

 

 
LA NUOVA SARDEGNA

2 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
I giovani sardi e l’Europa
Questionario on line per conoscere il parere nella fascia di età tra i 18 e i 30 anni sull’Unione e sulla mobilità

Il sito delle associazioni a disposizione fino alla fine del mese
CAGLIARI. Un questionario per conoscere cosa pensano i giovani sardi dell’Europa e dell’importanza della mobilità. È stato elaborato da studenti delle associazioni giovanili Aegee, Elsa, Tdm 2000, Esn ed è on line nel sito www.youngpeoplemeetingeurope.com dai primi di giugno.
«Sarà a disposizione fino alla fine del mese di quanti (anche non universitari, tra 18 e 30 anni) vorranno compilarlo - hanno spiegato Marco Meloni (Tdm 2000) e Giulio Lai (Aegee) presentando, ieri, l’iniziativa alla stampa - e a settembre elaboreremo i risultati.
Non ci aspettiamo un riscontro statistico, ma pensiamo, hanno detto, di poter dare un contributo al mondo dell’Università e alle istituzioni regionali».
Per l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Lucia Baire, presente alla conferenza stampa, «iniziative come questa sono di grande aiuto per il mondo politico e istituzionale. Stiamo lavorando alle politiche giovanili, ma non possiamo né vogliamo farlo senza sentire le associazioni. I giovani sardi - ha detto - tra i 14 e i 29 anni, sono 300 mila circa, un quinto della popolazione. La Regione vuole investire sulla promozione umana dei nostri ragazzi e anche lo scambio con giovani di altri Paesi e la mobilità dei nostri è certamente utile per la loro crescita».

 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 – Sassari
Il ricercatore sassarese Luca Ruiu oggi ritirerà il prestigioso riconoscimento dalle mani del Presidente della Repubblica
PREMIO DEI PREMI ALLO SCIENZIATO DEL BIOECOPEST
Considerato di alto valore scientifico uno studio sulle nuove tecnologie al servizio dell’ambiente
L’innovativo progetto è stato elaborato nella Silicon Valley
SASSARI. Ha fatto centro anche stavolta Luca Ruiu, il ricercatore sassarese che il 4 dicembre aveva ottenuto a Perugia il Premio nazionale per l’innovazione. Oggi, a Roma, il presidente della Repubblica gli consegnerà il prestigioso «Premio dei premi». Il presidente Giorgio Napolitano premierà lo scienziato sassarese in occasione della Giornata nazionale per l’innovazione.
Saranno premiate le 29 migliori esperienze innovative italiane individuate tra quelle già evidenziate in competizioni a carattere nazionale.
Luca Ruiu, 34 anni, è un esperto internazionale di tecnologie sui biopesticidi. E’ fondatore di Bioecopest, un progetto che si propone come valida alternativa ai pesticidi chimici: «bio» da biologico, «eco» da ecocompatibile e «pest» dal termine inglese che definisce gli insetti nocivi.
«I biopesticidi sono agenti di controllo biologico - spiega il giovane e brillante scienziato sassarese - sono prodotti che derivano dall’ambiente naturale, da animali, piante, o microrganismi. La loro fondamentale differenza dai tradizionali prodotti fitosanitari sintetici, ossia da quei pesticidi chimici con cui siamo abituati a fare i conti, sta nel fatto che i biopesticidi sono sicuri, non costituiscono un rischio per l’uomo e la natura. Infatti, possono essere rappresentati da microrganismi antagonisti, come batteri, virus, protozoi e funghi dannosi per gli insetti infestanti che si vuole debellare dalle colture, ma sono assolutamente innocui per chi consuma la frutta e la verdura trattata con questo sistema».
Luca Ruiu fa parte della ristretta cerchia di esperti del Cost (Cooperazione europea per la scienza e la tecnologia). Dopo numerosi riconoscimenti internazionali, è stato premiato per la sua innovativa opera di ricerca con la prestigiosa borsa di studio Fulbright. Un premio riservato dall’ambasciata statunitense in Italia alle giovani eccellenze nazionali distintesi in campo scientifico e tecnologico. Tra gli ex-borsisti Fulbright figurano personaggi del calibro di Umberto Eco, scrittore e accademico, il premio Nobel Carlo Rubbia, l’astronoma Margherita Hack e i politici Giuliano Amato e Lamberto Dini. Grazie alla possibilità offerta da questa borsa di studio, Luca Ruiu ha iniziato in Calfornia un percorso formativo altamente specializzato nell’università della Silicon Valley. E al rientro dall’America ha cercato di mettere in pratica le sue esperienze formative. Le sue idee si sono concretizzate nella Bioecopest, i cui prodotti potrebbero essere immessi sul mercato a prezzi competitivi, con un utilizzo su larga scala che permetterebbe di arginare i danni provocati dai parassiti in modo totalmente ecologico.
Ruiu si è inoltre specializzato in biopesticidi all’University of Cambridge, ha conseguito un dottorato all’Università degli studi di Perugia e collabora da circa dieci anni con l’università di Sassari per l’individuazione di organismi utili a realizzare prodotti biologici ed ecocompatibili. Attualmente, i laboratori del progetto sono localizzati nella cornice avveniristica del Parco Tecnologico della Sardegna all’interno della Porto Conte Ricerche.
«Il Premio dei Premi è un grande traguardo personale - ammette Luca Ruiu - ma anche una grande soddisfazione per i soci fondatori di Bioecopest, Carlo Pisano ed Emanuel Ruiu, per il Dipartimento di protezione delle piante, e per tutta l’Università di Sassari, che hanno creduto e investito nel mio progetto». (s.t.)
 
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 – Sassari
DOMANI ALL’UNIVERSITÀ
Incontro con Mereu
SASSARI. Il regista Salvatore Mereu, in un’incontro promosso da Scienze della comunicazione, Master in giornalismo e laboratorio testi, discute con gli studenti su «Sonetaula: dal romanzo al film», domani 9 dalle 10 nell’aula rossa della Facoltà di Scienze politiche (viale Mancini). a L’iniziativa conclude il corso dedicato al romanzo di Giuseppe Fiori.
ALLA FACOLTÀ DI LETTERE
Dibattito sui consumi
SASSARI. «Consumati dai consumi» è il titolo dell’incontro-dibattito che si terrà giovedì 10 dalle ore 18 nell’aula magna della facoltà di Lettere in via Roma, organizzato dalla Libreria Koinè. Parteciperanno Goffredo Fofi, Salvatore Mannuzzu, Antonietta Mazzette e Sandro Roggio.

 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 – Sassari
IN BREVE
Lavoro L’università di Sassari cerca due agricoltori e operai agricoli specializzati di colture in piano campo per l’assunzione a tempo determinato per 151 giornate. Le domande scadono oggi, 8 giugno. Informazioni al Centro servizi per il Lavoro, in via Bottego, o al numero 079 2599600.
Sussidio straordinario L’Ersu ha pubblicato il bando Sussidio straordinario per l’anno accademico 2009-2010. Scadenza 10 giugno. Testo sul sito www.ersusassari.it. Info 079/278663.
Ersu L’Ersu ha bandito due concorsi di creatività per studenti iscritti all’Università, Conservatorio e Accademia: “Total Art 2010” e “Unimusic Live 2010”. Il bando scade il 10 giugno ed è pubblicato sul sito www.ersusassari.it da dove si può anche scaricare modulo. I vincitori parteciperanno al 2º Forum europeo per il diritto allo studio.
Architettura Scadono il 10 giugno le domande per partecipare all’attribuzione di due assegni biennali di ricerca nel dipartimento di Architettura, nell’ambito dei progetti «Sviluppo di edifici sostenibili mediante l’uso del legno sardo» e «La costruzione di un modello formativo per insegnare il progetto di Architettura e paesaggio». Copia dei bandi Ufficio concorsi via Macao o sito www.uniss.it/ammin/concorsi.

 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 5 – Sardegna
LE TAPPE
Al via quattordici laboratori
Previste regole-ponte nelle zone oggi non tutelate
CAGLIARI. Il primo appuntamento è per il 16 giugno: a Cagliari la giunta regionale e i suoi tecnici, assieme agli enti locali e alle università sarde, darà il via all’iter per la revisione del Ppr. Saranno insediati tre «tavoli» territoriali che dovranno gestire quattordici «laboratori» che comprenderanno i 27 ambiti in cui è stata suddivisa la Sardegna. Ai «tavoli» e ai «laboratori» parteciperanno amministratori pubblici, i dirigenti tecnici, i rappresentanti delle parti sociali.
Il lavoro tecnico finirà ai primi del 2012, quindi sarà la giunta ad adottare il Ppr per poi trasmetterlo al Consiglio regionale. Conclusione prevista: fine 2012.
Nel frattempo potrebbero essere adottate norme transitorie per le zone attualmente non comprese nel Piano paesaggistico (quello varato dalla giunta Soru). «Assieme ai rappresenanti dei Comuni e delle Province - ha detto Asunis - stiamo preparando norme di salvaguardia per tutelare zone particolarmente delicate: vogliamo chiudere la stalla prima che i buoi scappino».
«Così in due anni rifaremo il Ppr»
Impegno per confermare i vincoli sulle coste, meno rigidità nelle campagne
FILIPPO PERETTI
CAGLIARI. Non preoccupato, almeno in apparenza, dalle voci sul rimpasto politico nella giunta Cappellacci, l’assessore tecnico all’Urbanistica, Gabriele Asunis, ha programmato un impegno sino a tutto il 2012: è il calendario dei lavori che, dal prossimo 16 giugno, porterà la Regione a riscrivere il Piano paesaggistico approvato dalla giunta di Renato Soru.
Nell’annunciare la fase di revisione del Ppr che è considerato uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione di Renato Soru, Gabriele Asunis - che proprio la giunta Soru aveva rimesso alla direzione generale dell’Urbanistica - ha utilizzato una frase che di solito mette in allarme gli ambientalisti. «Il Ppr - ha infatti spiegato l’assessore - non deve essere più percepito come un piano di vincoli ma come un piano di opportunità e di sviluppo». Ma, per non provocare equivoci, ha subito precisato che saranno «rigidissime» le norme nella fascia dei trecento metri dal mare e che «saranno meglio tutelate, pur senza rigidità ragionieristiche, le zone agricole».
Vediamo nel dettaglio gli orientamenti strategici su questi due punti. Iniziamo dalle coste. Dato che il Ppr fa esplicito riferimento al Codice Urbani (e con il ministero sarà formalizzata una collaborazione), la fascia dei 300 metri dal mare e quella prevista per tutelare fiumi, laghi, stagni e monumenti archeologici, saranno normate in modo rigido. Anzi, così come nel recente piano per il rilancio dell’edilizia, saranno incoraggiati i trasferimenti di volumetrie nelle zone più distanti da quelle salvaguardate. Così come saranno consentiti «i miglioramenti archittetonici», non solo vicino alle coste ma anche nelle zone di campagna («bisognerà recuperare gli stili della nostra tradizione»). Sulle volumetrie i vincoli dovranno essere «rigidissimi» e «non interpretabili». Dovranno poi essere favoriti meglio gli accessi al mare perché le zone più pregiate «siano fruibili dalla collettività».
Per quanto riguarda le zone agricole potranno essere realizzate le volumetrie funzionali all’attività aziendale e le residenze per chi ha necessità di soggiornare vicino ai propri terreni. La possibilità sarà però consentita, ha spiegato l’assessore, solo ai titolari di aziende agricole o zootecniche. La dimensione della proprietà terriera (Soru aveva indicato un minimo di dieci ettari) non sarà più considerata: «Non si possono governare certe cose con sistemi ragionieristici, il titolare dell’azienda dovrà dimostrare di aver bisogno di strutture di lavoro e di una residenza». Il resto lo decideranno gli indici di fabbricabilità.
Asunis ha quindi spiegato che la fase preparatoria del nuovo Ppr avrà tre parole d’ordine: concertazione, condivisione, compartecipazione. Il progetto di lavoro di chiama «Sardegna Nuova Idee» e punterà anche sulla collaborazione delle università. Tra gli obiettivi c’è quello di completare le cartografie («l’attuale Ppr non rispetta il Codice Urbani») e quello di dare visioni diverse al Piano: «Non è pensabile uno strumento uniforme, servono «norme che si attaglino alle diverse esigenze»: da qui la suddivisione in paesaggi naturali, valorizzazione delle realtà locali, paesaggi insediativi (urbano e produttivo), paesaggi storico-culturali.
 
  
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

Questionnaire and social

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