Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 June 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 20
La desertificazione si combatte nella Nurra
Alghero. Il territorio entra nel progetto Riade. Ieri visita del viceministro Menia
 
L'area della Nurra, su cui ricade parte dei territori compresi fra le borgate di Sassari e Alghero, è entrata a far parte del progetto Riade, finanziato dal Ministero dell'ambiente e condotto dall'Arpas e dall'Università di Sassari. Obiettivo, lo studio e la gestione delle risorse idriche superficiali e sotterranee per la realizzazione di sistemi contro la desertificazione.
Ieri, in occasione della giornata mondiale per la lotta alla desertificazione, il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Menia, in compagnia del collega dell'Agricoltura, Antonio Buonfiglio, ha visitato la sede dell'Agris, a Bonassai. Ai giornalisti ha precisato che la scelta di visitare la sede dell'Agris ha una motivazione precisa: «Non basta l'opera di sensibilizzazione al problema della desertificazione dei suoli ma occorre studiare e mettere a punto soluzioni scientifiche in grado di fronteggiare il fenomeno. E questa è una delle sedi in cui si fa ricerca» ha detto il vice ministro.
Giorgio Ghiglieri, del Nucleo di ricerca sulla desertificazione della Nurra, ha illustrato il progetto Riade sul territorio: «La prima cosa da sottolineare è che il sottosuolo di quest'area è ricco di acqua ma che il suo utilizzo è condizionato alla notevole variabilità della sua qualità. I nostri esami - ha detto ancora Ghiglieri - hanno accertato la presenza di concentrazioni di nitrati provenienti dalle sostanze utilizzate in agricoltura e nella zootecnia oltre che da reflui urbani».
In buona sostanza, uscendo dal linguaggio scientifico, il professor Ghiglieri ha detto una cosa sostanziale: non basta avere abbondanza d'acqua, occorre intervenire per individuare le cause dell'inquinamento e le possibili modalità d'intervento per migliorarne la qualità.
L'irrigazione della Nurra è affidata al Consorzio di bonifica che nel tempo ha realizzato condotte idriche che portano l'acqua dal sistema Temo-Cuga sui 28 mila ettari del comprensorio. Attualmente sono in fase di collegamento alla rete irrigua i nuovi impianti di depurazione civili di Sassari e Alghero che potranno conferire «reflui affinati» secondo le norme per 24 milioni di metri cubi l'anno.
GIBI PUGGIONI 
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano Pagina 17
Iniziative sino al 12 luglio
Mostre, degustazioni e tour alla scoperta della vernaccia
 
Rilanciare il binomio Oristano-vernaccia con un progetto fuori dalle righe per promuovere un vino sottovalutato. Ecco “Cavatappi d'idee”, l'iniziativa di un gruppo di oristanesi cappeggiati da Andrea Riccio che si ripropone di abbinare il vino simbolo dei vigneti autoctoni della valle del Tirso a un'esposizione di opere d'arte in città.
L'INIZIATIVA Cinquanta artisti si sono iscritti al concorso promosso dall'associazione culturale: quadri, sculture, poesie dedicate alla vernaccia faranno capolino dalle vetrine di negozi, che li esporranno in abbinamento a una bottiglia di vernaccia. Hanno aderito all'iniziativa cinque cantine oristanesi, il Comune e la Provincia, la Camera di Commercio, nonché l'Università e Consorzio Uno, promotori a loro volta di un altro concorso sulla vernaccia, riservato ai ragazzi della facoltà di Enologia.
GLI APPUNTAMENTI Si parte stasera con un flash mob in piazza Roma. Alle 20 e solo per dieci minuti, chi vorrà potrà presentarsi con una bottiglia di vernacci e offrirlo a i passanti. Da domani invece partono, a cadenza settimanale, gli appuntamenti più tradizionali: Dj food, cene di degustazione e ascolto di buona musica in collaborazione con Slow food. Sabato 26 Linea vernaccia, un pullman che effettuerà il tour dei luoghi più significativi della produzione del vino. Si replica il 3 luglio con la mostra al mercato civico. Infine sabato 12 al chiostro del Carmine la premiazione dei vincitori dei concorsi.
CATERINA COSSU 

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Fatturati in calo, aziende fuori mercato 
Il Rapporto dei piccoli industriali. La Spisa: «Puntiamo sulla ricerca» 
 
CAGLIARI. La crisi della domanda sta strozzando le piccole e medie imprese della Sardegna, limitate nella loro azione imprenditoriale e nei loro investimenti dall’accesso al credito, e dal funzionamento della pubblica istruzione. Incidono negativamente, ma in maniera meno significativa, l’infrastrutturazione e le risorse umane. Solo un terzo delle piccole aziende riesce a stare sul mercato, strutturandosi, mentre è in atto un blocco degli investimenti ed un taglio dei posti di lavoro, effettuato da 3 imprese su 10. È quanto emerge dal Rapporto congiunturale dell’Api sarda sull’andamento delle aziende presentato stamani nella sede dell’Api Sarda, che ha intervistato un campione di 403 aziende. Il rapporto è stato presentato dal presidente dell’Api, Italo Senes, dal curatore Gilberto Marras con l’intervento di due assessori regionali: Giorgio La Spisa (Programmazione) e Franco Manca (Lavoro).
 Dal documento emergono anche indicazioni sulle previsioni del 2010 degli imprenditori che hanno sempre meno fiducia sulle performance aziendali ed in particolare sullo sviluppo di programmi di investimento. Dall’indagine emerge che nel 2009 il numero di Piccole imprese che hanno registrato un fatturato in diminuzione ha continuato a crescere drasticamente (45% del campione, il dato più negativo mai registrato in 14 anni di osservazione). Solo il 26% delle Pmi afferma di avere registrato un aumento di fatturato con un saldo negativo del 16% rispetto al 2008. Calano in modo significativo anche gli ordini e commesse (nel 47% dei casi; 46% provenienti solo dal mercato sardo). Con l’acuirsi della crisi economica, nel 2008 e più ancora nel 2009, le imprese che hanno ridotto gli organici sono state in numero maggiore (27,7%) rispetto a quelle che li hanno incrementati (8,4%). Un aspetto dovuto al fatto che il rapporto tra i costi di gestione caratteristica ed i ricavi ha obbligato molte imprese a ridurre i costi del lavoro. Le imprese che realizzano investimenti diminuiscono dal 42% al 36%, per azioni che riguardano soprattutto ampliamenti dell’attività (63%) e innovazioni tecnologiche (46%).
 «Per la crescita della Sardegna stiamo puntando su tre obiettivi primari: credito, ricerca e incentivi», ha spiegato l’assessore Giorgio La Spisa. «Sull’accesso al credito abbiamo messo in campo fondo di garanzia, credito di imposta e microcredito, per la ricerca abbiamo chiuso importanti protocolli di intesa con il ministero e gli atenei sardi e accresciuto i fondi a disposizione e per quanto riguarda gli incentivi stiamo facendo di tutto perché entro la fine dell’estate possano partire i nuovi Pia».
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
«La nostra professione deve essere tutelata» 
L’appello dell’Associazione nazionale archeologi 
FRANCESCO BELLU 
 
 SASSARI. Nell’immaginario collettivo svolgono il lavoro più intrigante del mondo e vengono visti come cercatori di “tesori” nascosti in località esotiche tra deserti e sole cocente. Ma essere archeologi è in realtà un duro lavoro per la ricostruzione della storia, sporchi di terra, con in mano piccone e pala, e spesso senza ricevere il becco di un quattrino. E quel che è peggio questa attività non compare nemmeno nel Codice dei Beni Culturali, malgrado gran parte del lavoro sia svolto da decenni da professionisti che operano in collaborazione con il ministero rapportandosi in autonomia a enti pubblici e privati.
 Per questo motivo la neonata sezione sarda dell’Associazione Nazionale Archeologi ha organizzato ieri mattina una conferenza stampa alla biblioteca comunale di Sassari per mettere nero su bianco tutti i problemi di questa professione. Obiettivo primario, come ha rimarcato la presidente Giuseppina Manca di Mores è il riconoscimento giuridico della figura dell’archeologo in Italia. Perché è la garanzia fondamentale da cui partire. Poi seguono tutti gli altri problemi, non meno gravi e ancora da risolvere dopo trent’anni di discussioni e leggi abortite, come la creazione di un albo specifico e di un tariffario di prestazioni di lavoro. Certo qualcosa si è mosso: il Codice degli appalti del 2006 ha stabilito che le indagini di archeologia preventiva devono essere svolte dai dipartimenti archeologici delle università e da soggetti con laurea e specializzazione o dottorato in archeologia e un regolamento del 2009 prevede la creazione di un elenco di professionisti dal quale poter attingere per svolgere scavi di archeologia d’urgenza. Peccato poi che la Direzione generale per le Antichità, cui spetta l’istituzione e la tenuta dell’elenco, ancora non ha fatto nulla e tutto è rimasto lettera morta.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
A Villa Gioiosa il sottosegretario all’Ambiente 
Parco di Porto Conte, iniziativa per la Giornata mondiale per la lotta contro la desertificazione 
 
ALGHERO. In occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione ha fatto tappa nel Parco di Porto Conte il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, insieme a quello alle politiche agricole, Antonio Buonfiglio. Durante la conferenza sono state presentate le tre Convenzioni delle Nazioni Unite che hanno sancito la interconnessione delle problematiche ambientali che potrebbero portare a variazioni tra gli ecosistemi.
 Il Ministero dell’Ambiente ha organizzato nella giornata di ieri un evento di sensibilizzazione nazionale nella Sardegna nord-occidentale, in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’Arpas, l’Inea e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. La giornata ha previsto la visita all’Azienda di Bonassai. Sono state presentate le attività dell’Agenzia nel campo della ricerca in agricoltura evidenziando la necessità di adottare buone pratiche per la razionale gestione del territorio rurale. Il professor Ghiglieri del Nucleo Ricerche Desertificazione dell’Università di Sassari ha illustrato gli studi che nell’area della Nurra sono stati effettuati negli ultimi anni, attraverso un approccio olistico ai fenomeni della desertificazione a scala di bacino idrografico. Il direttore tecnico del Consorzio di Bonifica della Nurra, Morittu, si è soffermato sulle funzioni svolte dai Consorzi per la razionale gestione e distribuzione delle risorse idriche in ambiente mediterraneo. Si è poi proceduto a una visita alla foresta demaniale “Le Prigionette” e quindi a Cala della Barca dove si trovano le stazioni di monitoraggio per la misurazione della CO2 e per prove di manipolazione climatica in pieno campo: Pierpaolo Duce, direttore dell’ Istituto di Biometeorologia di Sassari e Donatella Spano del Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei dell’Università, hanno illustrato l’attività sperimentale che ormai da più di un decennio si svolge nell’area del Parco. Infine a Casa Giosa a Tramariglio il presidente Francesco Sasso e il direttore Vittorio Gazale hanno illustrato le attività di tutela ambientale, mentre Giuseppe Bianco e Andrea Motroni, dell’Arpa Sardegna, hanno messo in risalto le peculiarità della desertificazione in Sardegna.
 
 

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