Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 May 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA
01 - Troppi sprechi, ora arriva la manovra
02 - Giochi della chimica, vincitori di Iglesias
03 - Matematica e chimica: ai sardi premi nazionali
04 - Presentato ieri il piano “Cagliari città murata”
05 - Assegno di studio in arrivo dalla Provincia
06 - Nuoro. L’ex convento apre le porte al campus universitario
07 - Olbia. Università, due seminari su marketing e aeroporti
08 - Mastino e Maida all'inaugurazione delle Terme Casteldoria
 
LA NUOVA SARDEGNA
09 - Creata la macchina per cogliere gli steli dello zafferano
10 - Castello. Presentato uno studio per il rilancio
11 - Un’area protetta per l’aragosta, stop alla pesca
12 - L’Ersu di Sassari bandisce due concorsi di creatività
13 - Sassari. Università, Uggias chiude il ciclo d’incontri sull’Europa
14 - Sassari. Progetto «Bampe, convegno in aula magna
15 - Nuoro. Ex convento, lavori ultimati
16 - Sassari. Gli studenti del liceo alla scoperta degli asili dell’800 
 
IL SARDEGNA
17 - Agenzia delle entrate: patto con l'ateneo, oggi la presentazione
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Prima pagina
I debiti dei Paesi industrializzati
Troppi sprechi, ora arriva la manovra
di Beniamino Moro  
La manovra economica che il governo si appresta a varare in queste ore è solo la parte italiana di una correzione complessiva più ampia dei bilanci pubblici concordata a livello europeo, dove ciascun paese dell’Ume deve fare la sua parte. Il problema da affrontare, tuttavia, non è solo europeo, ma coinvolge tutte le economie sviluppate, a cominciare dagli Stati Uniti. Il male da curare si chiama debito degli stati sovrani (o debito sovrano), che costituisce il cancro delle democrazie moderne. Se non curato, a questo punto con interventi di terapia intensiva, il male rischia di compromettere i diritti acquisiti, in tutti i paesi occidentali, al benessere e alle libertà democratiche, almeno così come li abbiamo conosciuti sinora.
Non solo i paesi dell’Area dell’euro, che hanno una media del rapporto debito pubblico/Pil previsto dall’Ocse per il 2010 dell’89%, con l’Italia al 127%, la Francia al 94% e la Germania all’84%, ma anche il Giappone (col 200%), la Gran Bretagna (89%) e gli stessi Stati Uniti (97,5%) soffrono tutti dello stesso male. Oltre al livello assoluto molto elevato, a spaventare ancor di più i mercati è la dinamica del debito sovrano: negli ultimi due anni il rapporto è aumentato di 13 punti percentuali in Italia, 18 in Francia, 15 in Germania, 32 in Gran Bretagna e 26 negli Stati Uniti. Questa dinamica di crescita dell’indebitamento pubblico non è compatibile con la stabilità dei mercati finanziari che, dopo la recente crisi dovuta all’eccesso di indebitamento privato (la cosiddetta leva finanziaria di banche e altre istituzioni finanziarie), si ritrovano ora ad affrontare una seconda crisi dovuta all’eccesso di indebitamento degli stati sovrani.
Questo salto della crisi dal debito privato a quello sovrano è dovuto, almeno nell’immediato, agli interventi di emergenza dei vari stati per contrastare la prima fase della crisi, che ha trasferito sui bilanci pubblici i costi dei salvataggi. Ma la causa più remota e strutturale dell’eccessivo indebitamento pubblico è dovuta al mantenimento troppo prolungato nel tempo di livelli di consumo eccessivi rispetto ai redditi prodotti (in particolare negli Stati Uniti) e, in altri paesi, tra cui l’Italia, l’aver aggiunto sprechi, alta evasione fiscale (non a caso Grecia, Italia, Spagna e Portogallo risultano nell’ordine i paesi con maggiore evasione fiscale) e elevati livelli di corruzione nella politica e nella pubblica amministrazione ai costi già elevati dei servizi pubblici.
I mercati sono il termometro che hanno segnalato la pericolosità del problema, che non riguarda solo l’euro e il debito sovrano degli stati europei oggi sotto attacco speculativo, ma anche il dollaro e il debito sovrano degli Stati Uniti, che potrebbe essere sotto attacco domani. Perciò, Obama non è meno preoccupato di Sarkozy, della Merkel o di Berlusconi. La manovra italiana, così come quelle degli altri paesi europei, è solo il primo passo verso il risanamento dei conti pubblici necessario per curare il cancro. Essa costituisce l’annuncio ufficiale dato ai mercati che s’intende cambiare registro, che gli sprechi non saranno più tollerati, la corruzione e l’evasione fiscale saranno combattute con maggiore energia ed efficacia, prima di arrivare a situazioni drammatiche come quella greca.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Sulcis Iglesiente - Pagina 25
Giochi della chimica, vincitori di Iglesias
Due studenti del Minerario parteciperanno alle finali nazionali
Mauro Carta e Federica Sias, entrambi studenti dell’istituto tecnico minerario “Asproni” di Iglesias, fanno parte della rosa di tre finalisti che si sono aggiudicati i Giochi della chimica, tenuti sabato scorso nella Cittadella universitaria di Monserrato, ai quali hanno partecipato oltre cento studenti delle scuole superiori di tutta l’Isola.
I due ragazzi rappresenteranno la Sardegna alla finale nazionale della gara organizzata dalla Società Chimica Italiana in collaborazione con l’Ateneo cagliaritano, che si terrà a Frascati. Entrambi rientravano nelle categorie riservate agli allievi non iscritti a corsi di chimica. Mauro Carta, in particolare, concorrerà nella Classe A, quella riservata agli studenti delle superiori del primo biennio, mentre Federica Sias rientra nella Classe B, per gli studenti del triennio; dietro di lei, al secondo posto, il compagno di scuola Daniele Dall’Acqua. Nella Classe C, riservata a studenti iscritti ai corsi di chimica, si registra il quarto posto di Claudia Orgiana, anche lei dell’“Asproni”.
A tutti i finalisti sono andati attestati e regali. Ai primi classificati anche un premio di 100 euro.
 
 
3 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 25
giochi
Matematica e chimica: ai sardi premi nazionali
Studenti sardi in evidenza ai Giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi. Dall’Isola sono partiti per la finale 130 ragazzi e alcuni hanno ottenuto risultati lusinghieri.
È il caso di Diego Pala (Facoltà di Ingegneria) che si è classificato quinto, sfiorando la finale internazionale di Parigi, nella categoria L2 (quinta superiore e biennio università). Bravo anche Lorenzo Ibba di Carbonia, dodicesimo nella categoria L1 (2°, 3°, 4° superiore). Nella stessa categoria il cagliaritano Giulio Loddi (Pacinotti) si è classificato 21° mentre nel raggruppamento C2 (terza media, prima superiore) Matteo Cornacchia del Brotzu di Quartu si è piazzato trentatreesimo. Si segnala, inoltre, il 41° posto di Nicola Sansoni del Convitto nazionale Vittorio Emanuele II nella categoria C1 (prima, seconda media).
Alla finale nazionale (disputata il 15 maggio) hanno partecipato 4 mila giovani da tutta Italia che hanno dovuto risolvere dai 10 ai 16 problemi a seconda della categoria. La fase regionale (disputata a Cagliari) è stata curata dai docenti Maria Polo e Mario Rocca.
CHIMICA
Buona adesione ai Giochi della Chimica, la cui fase regionale si è conclusa sabato con la premiazione nell’aula magna della Cittadella universitaria di Monserrato. Cento gli iscritti in rappresentanza di tredici scuole. Più numerosi gli alunni dei licei e degli istituti non ad indirizzo chimico, che hanno ottenuto anche i punteggi migliori. Ecco i nomi dei premiati. Nella Classe A (biennio scuole superiori) affermazione di Mauro Carta (Asproni di Iglesias), secondi ex aequo Claudio Salaris (Galilei di Oristano) e Giosuè Monti (Roth di Alghero), terza Alessia Carta (Galilei). Nella Classe B (triennio) si è imposta Federica Sias dell’Asproni davanti al compagno di scuola Daniele Dell’Acqua e ad Andrea Galitzia (Pitagora di Isili). Infine nella Classe C (triennio ad indirizzo chimico) primo Mirko Deroma (Angioy Sassari), secondi ex aequo Ignazio Manca e Nicolino Murru (stessa scuola), terza Claudia Orgiana (Asproni). Ai primi classificati è andato un premio in denaro (100 euro) e la designazione per le finali nazionali di Frascati (il 30 maggio). (p.l.)
 

4 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 23
Presentato ieri il piano “Cagliari città murata”: la ricetta per far rinascere il quartiere
Vigili urbani, una sede in Castello
Presto in funzione al Bastione l’ufficio per il centro storico
L’amministrazione comunale ha annunciato la creazione di un presidio dei vigili urbani nella parte alta di via La Marmora.
Musei, università, turismo: è questa la road map che servirà a rilanciare il quartiere di Castello. Il piano “Cagliari città murata” è stato presentato ieri mattina alla Passeggiata dal sindaco Emilio Floris, accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai, insieme a Nicolò Savarese, l’architetto di Mecenate ’90 che, dal 2005, lavora su questo tema. Un’occasione per vedere il Castello (e il centro storico) del futuro. Ma anche per capire quello che accadrà nell’immediato: a margine della conferenza stampa, è stato presentato l’ufficio per il centro storico che occupa gli spazi di fronte all’ingresso della Passeggiata coperta. «Servirà ai turisti ma anche ai cittadini che vogliono conoscere meglio questa parte della città», annuncia Floris. E, nel frattempo, è stato anche dato l’annuncio che, in brevissimo tempo, la parte alta di via La Marmora ospiterà un presidio dei vigili urbani.
IL PIANO Ma, intanto, “Cagliari città murata” pensa al futuro di Castello. «È uno dei centri storici più importanti e interessanti d’Italia e quindi del mondo», afferma Savarese, «eppure non è valorizzato». Mentre altri quartieri - come Villanova e Marina - stanno conoscendo un rilancio dopo gli interventi urbani, Castello continua a essere al palo. E il piano propone, appunto, tre strade per la valorizzazione.
I MUSEI Intanto, secondo Savarese, un maggior coordinamento tra le varie amministrazioni (e con l’intervento dei privati) può trasformare Castello nel motore culturale della città. In fondo, il quartiere ospita strutture museali particolarmente importanti, dalla Cittadella dei musei al Ghetto.
L’UNIVERSITÀ Ma Castello può anche puntare a diventare il motore pulsante dell’Università cittadina: sono presenti alcune strutture di coordinamento dell’ateneo. E qualcuna può essere ulteriormente rilanciata. «Particolarmente importante», sostiene Savarese, «l’istituto per le relazioni internazionali: potrebbe, come capita in altre città, ospitare la sede di università straniere».
IL TURISMO Il rilancio del quartiere passa anche attraverso il turismo. Anche se, attualmente, resta quasi un acropoli non facilmente raggiungibile. «Quindi devono essere potenziati gli accessi verticali». I turisti possono aiutare a rilanciare l’economia. Ma occorre pensare anche ai residenti. «Sono indispensabili parcheggi per loro e un sistema di trasporto pubblico efficiente». ( mar.co. )
 

5 - L’Unione Sarda
Carbonia - Pagina 23
Un assegno di studio da 500 euro in arrivo dalla Provincia
Ecco le borse per i figli della crisi
Arrivano le borse di studio per i figli della crisi: 500 euro per gli studenti delle scuole superiori, mille per gli universitari. Ma potranno incassare l’assegno solo i figli di genitori che sono stati licenziati o collocati in mobilità o in cassa integrazione. Questa misura di sostegno, annunciata di recente dalla Provincia come azione di contrasto alla crisi economica, è entrata nel vivo con la pubblicazione del bando.
Diversi i requisiti previsti. Gli studenti delle superiori (ad esempio istituti tecnici o licei) non dovranno essere in ritardo nella carriera scolastica per più di due anni e dovranno aver conseguito la promozione con almeno la media del sette o il diploma con non meno di 70 centesimi. A queste condizioni, e se saranno figli di lavoratori espulsi dai processi produttivi, incasseranno un assegno di 500 euro. Questi, invece, i requisiti per gli universitari che possono aspirare ad un assegno di mille euro. Potrà farsi avanti chi è al primo anno di corso di laurea ma deve aver conseguito all’esame per il diploma almeno 70 centesimi. Per gli anni di corso successivi, occorre aver raggiunto non meno del 60 per cento dei crediti richiesti dal piano di studi, oppure non essere più di un anno fuori corso e aver conseguito una media non inferiore ai 24 trentesimi. Quanto ai genitori degli studenti cui il bando è indirizzato, la Provincia ha deciso di porre dei limiti di reddito. Chi si trova in mobilità o in cassa integrazione non deve aver guadagnato nel 2009 più di 12 mila euro. Farà fede l’attestazione Isee. Domande entro il 30 luglio. (a. s.)
 
 
6 - L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro - Pagina 19
Conclusi i lavori di restauro, pronta la sede decentrata
L’ex convento apre le porte al campus universitario
Finito l’intervento del Comune per il recupero della struttura che ospiterà uffici, aule e biblioteche. Ieri visita del sindaco e degli studenti. Per le associazioni universitarie pronta una sede in via Sulis.
Di fronte a tanta precarietà per l’università nuorese arriva una certezza: un pezzo del campus diffuso, dislocato nell’ex convento delle Carmelitane, è concluso e sta per essere consegnato al Consorzio.
SEDE DECENTRATA È una sorta di sede decentrata del campus universitario che attende di essere realizzato nella caserma di viale Sardegna. Le associazioni studentesche, non improvvisate ma regolarmente costituite e impegnate nell’animazione della vita universitaria, avranno una sede tutta per loro. Si tratta di una struttura in via Sulis, a Santu Predu, fatta restaurare dal Comune attraverso il progetto “Pratzas de janas” e pronta per essere utilizzata. Lo ha annunciato ieri il sindaco Mario Zidda durante la visita degli studenti delle quinte di alcuni istituti superiori nell’ex convento di via Oggiano.
I NODI Uno dei compiti del Comune all’interno del Consorzio universitario era quello di assicurare le strutture necessarie allo svolgimento dei corsi accademici. Ma ciò non è bastato a frenare la fuga dell’università di Cagliari, mentre quello che sarà il futuro dell’ateneo nuorese con l’accorpamento al Consorzio Uno di Oristano in simbiosi con Sassari sarà uno dei problemi che dovranno affrontare i prossimi amministratori.
LA STRUTTURA Ieri mattina una cinquantina di studenti ha visitato la struttura, rimessa a nuovo e ampliata con tre milioni di euro. A presentare il risultato del lungo e travagliato restauro del convento che fino ai primi anni Novanta ha ospitato le suore di clausura sono stati il sindaco Zidda e l’architetto Sergio Russo, seguiti dal presidente del corso di scienze forestali Antonio Pellegrini. L’iniziativa rientra all’interno del Mun, “Maggio universitario nuorese”, evento organizzato dall’associazione universitaria studenti forestali di Nuoro, in collaborazione con i colleghi di laurea in scienze ambientali, infermieristica, Agsl, il liceo musicale, la scuola civica di musica.
GLI AFFRESCHI L’ex convento ospiterà gli uffici dell’Ersu, sei aule didattiche, l’aula magna, la biblioteca e gli uffici amministrativi. Sono stati salvaguardati gli affreschi di padre Martino Pinese: si potranno ammirare in uno spazio soppalcato con sala di lettura e studio. La giornata dell’Ausf è proseguita nella sede di Carta Loi dove Pellegrini ha presentato i corsi agli studenti delle superiori che potranno avere ulteriori informazioni dal presidente dell’Ausf Cristian Fadda e dal responsabile dei laboratori di ricerca Raffaele Marongiu.
MARIA BONARIA DI GAETANO
 
 
7 - L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia - Pagina 19
università
Due seminari su marketing e aeroporti
Oggi e domani al Polo Universitario di Olbia si svolgeranno due seminari. Stamani alle 9, Raffaele Ciaravola, responsabile marketing della Geasar parlerà del "Ruolo dei sistemi aeroportuali nella competitività di una destinazione turistica". Domani 26 maggio, sempre alle 9, Franco Mulas, manager della Starwood, parlerà del "Ruolo dell’offerta alberghiera nello sviluppo e nella competitività di una destinazione turistica". Info 0789.648046 (a.pi. )
 
 
8 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 25
S. M. Coghinas Ora tocca alla Regione
Terme Casteldoria conto alla rovescia per l’apertura
Terme a tutto vapore, in attesa delle licenze sanitarie della Regione. L’apertura dell’impianto di Casteldoria è attesa da decenni: annunciata, rinviata, insperata. Ora sembra cosa fatta. Questa sera arriverà il taglio del nastro.
È tutto pronto: vasche termali, fanghi in fermentazione, ambulatori per le inalazioni. Insomma l’associazione temporanea di imprese che ha riesumato il cadavere dell’impianto, scalpita per spalancare le porte delle due strutture che compongono le terme di Casteldoria, una nel Comune di Santa Maria Coghinas e l’altra in quello di Viddalba.
Alle sei di stasera saranno tutti presenti: la presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, i sindaci del territorio, Giovanna Maria Oggianu e Tino Ara e gli imprenditori che gestiranno l’impianto di proprietà dell’amministrazione provinciale, Bachisio Falconi e Giovanna Maria Sanna. Per celebrare l’evento atteso da più di vent’anni è stato organizzato un dibattito sul termalismo, al quale parteciperanno anche due Magnifici dell’ateneo turritano: Attilio Mastino, il rettore in carica che esporrà una relazione su "Le origini del termalismo in Sardegna" e il suo predecessore, Alessandro Maida, in qualità di direttore dell’Istituto di igiene dell’Università di Sassari, a lui il compito di analizzare gli "aspetti igienico sanitari e crenoterapici delle acqua di Casteldoria". Al termine dell’incontro aperto ai cittadini, sarà possibile partecipare a un piccolo tour dell’impianto per controllare che l’associazione temporanea di imprese nata nel 2007 e formata dalla Hotel Taloro sas di Gavoi e dalla San Consulting sas di Oristano abbiano fatto tutto per bene.
Loro, avevano risposto al bando della Provincia, presentando un progetto per la gestione delle terme. L’affare dell’acqua da quelle parti aveva scoraggiato un po’ tutti e all’assegnazione dei lavori non si era presentato nessun altro. Un bando vinto a mani basse che si era fermato ancora prima dell’assegnazione ufficiale:gli imprenditori avevano dimenticato di presentare alcuni documenti indispensabili. Per non mandare tutto all’aria la Provincia aveva deciso di trovare una soluzione lampo: l’incarico di tirar su le terme è arrivato comunque, ma con l’affidamento diretto. Dopo sei mesi, a fine luglio del 2008, gli imprenditori avevano presentato il piano industriale: tre anni per andare a regime.
MARIELLA CAREDDU

 


 
LA NUOVA SARDEGNA

9 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Creata la macchina per cogliere gli steli dello zafferano 
CAGLIARI. In apparenza sembra un aspiratore casalingo, di quelli che servono per portare via la polvere dagli angoli. Di fatto è uno strumento molto sofisticato, che ha richiesto sette anni di studio e che serve per la raccolta dello zafferano.
Da anni e anni, infatti, questo prezioso prodotto viene raccolto a mano «ma per farlo - spiega Andrea Manuello, professore ordinario di Meccanica nella facoltà di Ingegneria di Cagliari - occorono delle professionalità particolari proprio per la delicatezza dello zafferano». Ed è anche per questo che i costi sono così alti. La macchina, che permette di raccogliere gli steli rossi del fiore senza danneggiarli, «può invece essere maneggaita da chiunque - sottolinea Manuello - e portare così a grossi risparmi da parte degli agricoltori».
Il progetto è stato portato avanti dall’università di Cagliari in collaborazione con Sardegna ricerche e la Provincia del Medio Campidano, dove vi sono le maggiori coltivazioni di zafferano in Sardegna. Questo fiore sempre più utilizzato in cucina lo si sta coltivando anche in nord Africa, Iran e Spagna, «ma quello sardo è unanimamente considerato il migliore - precisa Manuello - ma occorre diventare competitivi. Da qui il progetto di questo particolare aspiratore». A tutt’oggi, però, non è stato ancora prodotto industrialmente: c’è poca produzione perchè i costi di raccolta sono molto alti, ma per abbassarli bisognerebbe investire nella costruzione dell’apparecchio. Solo che non c’è ancora la massa critica che renderebbe la sua fabbricazione economicamente conveniente (in termini industriali).
Durante la ricerca, gli studiosi hanno lavorato assieme ai produttori di San Gavino Monreale. E la realizzazione della macchina raccogli-zafferano ha tenuto conto della meccanica dei movimenti utilizzati dagli operatori sul campo. Da qui poi la verifica dei dispositivi di raccolta per aspirazione. (r.p.)


10 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Per Castello? Cultura e ascensori 
Presentato uno studio per il rilancio: costo 186 mila euro
PABLO SOLE 
CAGLIARI.«La valorizzazione di Castello? Bisogna puntare su cultura, università, ascensori e parcheggi». Sono «i punti di forza» che costituiscono l’ossatura dello studio di fattibilità realizzato dall’architetto Nicolò Savarese, professionista della società romana “Mecenate 90” di John Elkann, per conto del Comune.
L’amministrazione comunale ha sborsato 186 mila euro: tanto è costato ai contribuenti lo studio di Savarese. «A fronte della bellezza del quartiere - ha esordito ieri mattina, alla presentazione dello studio, il professionista romano - non si è assistito ad uno sviluppo così come osservato in altri rioni cagliaritani. Questo perché Castello non è stato valorizzato. Per questo si deve lanciare il quartiere come motore culturale della città, con un maggior coordinamento tra i soggetti coinvolti, sia pubblici che privati. Da qui, il potenziamento del sistema museale che comprende, tra gli altri, siti come il museo Civico e il Ghetto, anche con la stretta collaborazione con il ministero per i Beni e le attività culturali». Per quanto riguarda il ruolo dell’ateneo cagliaritano, Savarese ha auspicato «il rafforzamento della vocazione universitaria del rione, con un patto tra enti locali, in primis Comune e Regione, e l’università». Un altro problema riscontrato dallo studio riguarda l’accessibilità del rione. Sarà per questo che Savarese ha parlato ieri mattina di nuovi «impianti ad andamento verticale». Tradotto: ascensori. E ancora, «non bisogna trascurare l’importanza dei mezzi pubblici - ha aggiunto il professionista - il cui impiego va potenziato. Infine, sarebbe auspicabile la realizzazione di nuovi parcheggi al di fuori delle mura, vicini agli ascensori Solo così si può pensare di rendere più appetibile il quartiere». Entusiasta il sindaco Emilio Floris. «Finora abbiamo fatto tanto - ha chiosato il capo dell’esecutivo - dalla sistemazione dei sottoservizi alle strade. Ora passiamo agli interventi immateriali».
 
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Cagliari
Un’area protetta per l’aragosta 
Stop alla pesca per 2 anni e accordi con la Regione 
FRANCESCO CARTA 
BUGGERRU. Sì all’area marina e il ripopolamento dell’aragosta sarda lungo la costa di Buggerru diventa finalmente una realtà grazie ancvhe al via libera del Comune. L’impulso lo hanno dato nei mesi scorsi i pescatori locali, che hanno prospettato all’amministrazione comunale la possibilità di creare una zona protetta per evitare lo scempio causato dall’eccessivo sfruttamento della pesca in un tratto di mare noto per la qualità del pescato.
L’elaborazione del progetto è stata affidata all’università di Cagliari, che ha colto proprio dai pescatori della marineria locale gli obiettivi da conseguire. Verrà delimitata un area con le boe e all’interno, con l’emanazione di un decreto dell’assessorato agricoltura della Regione, verrà vietata la pesca dell’aragosta per tre anni. Condizione indispensabile perchè il pregiato crostaceo possa ridiventare il re in una zona dove lo sfruttamento della pesca ha raggikunto livelli insostenibili. Il ripopolamento - oltre che con il divieto di pesca - verrà conseguito con il rispetto di un apposito regolamento che prevede incentivi ai pescatori per il rilascio delle aragoste fuori nell’area. ‹‹Troppe volte in questi anni per catturare alcuni chili di aragoste non si è tenuto conto dell’equilibrio naturale del nostro mare - ha dichiarato l’assessore Achille Rombi - i 15 pescatori della nostra marineria hanno dato parere favorevole allo studio effettuato dal professor Cau dell’Università di Cagliari: adesso la proposta andrà alla Regione (assessorati agricoltura e ambiente) che già conoscono il progetto. Sarà la prima area protetta in Italia››. Le aragoste rosse sottomisura potranno essere pescate dai pescatori autorizzati che le dovranno cedere alla Regione che le acquisterà per immetterle nelle aree di ripopolamento. Un’operazione che permetterà di concretizzare il piano di ripopolamento che punta a salvaguardare la pregiata risorsa ittica e al contempo garantisce importanti risorse economiche ai pescatori locali. ‹‹L’obiettivo è di non permettere che l’ambiente venga depredato, così come in passato, con marinerie che arrivavano da ogni parte del Mediterraneo pescando indiscriminatamente - ha concluso Rombi - e contemporaneamente offrire opportunità di lavoro ai pescatori di Buggerru››.

 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
Ersu
L’Ersu di Sassari ha bandito due concorsi di creatività indirizzati agli studenti iscritti all’Università, Conservatorio e Accademia. “Total Art 2010” dedicato alle arti visive, alla poesia e alla narrativa e “Unimusic Live 2010” dedicato alla musica. Il bando, che scade il 10 giugno, è pubblicato sul sito www.ersusassari.it dove è anche possibile scaricare la domanda di partecipazione. I vincitori parteciperanno al 2º Forum europeo per il diritto allo studio che si terrà a Padova dal 30 settembre al 3 ottobre.
 

13 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
ALL’UNIVERSITÀ 
Uggias chiude il ciclo d’incontri sull’Europa 
SASSARI. Sarà l’europarlamentare sardo Giommaria Uggias a concludere oggi il ciclo di incontri dedicato all’Unione Europea, organizzato dallo Europe Direct della Provincia di Sassari, dall’Associazione Scienze Politiche e dalla Gioventù federalista europea. Il titolo del quarto e ultimo appuntamento è “La Sardegna e l’Unione europea: vincoli e opportunità”. Questo pomeriggio alle 16 nell’aula magna dell’Università d aprire i lavori sarà Giovanni Cocco, dell’Associazione Scienze Politiche. Previsti gli interventi del presidente della Provincia, Alessandra Giudici, di Giuseppe Usai del Movimento Federalista Europeo, di Mario Segni, Silvia Sanna e Paolo Fois dell’Università di Sassari. Concluderà i lavori il parlamentare europeo Giommaria Uggias.
Il seminario è stato articolato in quattro incontri volti a offrire un’approfondita conoscenza sulle principali tappe che l’Unione Europea ha compiuto fino a oggi.

 
14 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Lanciato il progetto «Bampè» contro le cattive abitudini alimentari dei più giovani 
Prodotti sardi nelle mense scolastiche 
DARIA PINNA 
SASSARI. L’aula magna dell’ateneo ha aperto le porte per ospitare il convegno di lancio del progetto «Bampe», un’iniziativa finalizzata a promuovere nelle mense scolastiche il consumo dei prodotti agroalimentari d’eccellenza, depositari dei valori della cultura locale.
Acronimo di «Bambini e prodotti agricoli d’eccellenza», Bampè si pone come una sfida di sviluppo e promozione dei prodotti del partenariato, con l’obiettivo di valorizzarne l’offerta per la loro localizzazione nel canale delle mense scolastiche. Una iniziativa di cui il Comune di Sassari è l’ente capofila, alla testa di un partenariato transfrontaliero composto dai comuni di Genova, Lucca, dalla Chambre Dèpartemental d’Agricolture de Haute Corse e dall’Agenzia Regionale per lo sviluppo in agricoltura, Laore Sardegna. Ma il motivo che ha spinto gli operatori ad intraprendere un percorso così arduo, risiede nella volontà di sostenere l’economia locale, ma soprattutto trasmettere ai giovani in età scolare le valenze qualitative e culturali intrinseche delle produzioni dei loro territori di appartenenza. «I nostri bambini hanno spezzato quel filo legato alle tradizioni alimentari che tanto piaceva al popolo sassarese», ha detto Teresa Soro, responsabile del settore Politiche educative del Comune, nonché a capo del progetto Bampè. L’appellativo “magna gaura” ormai non è più in linea con le abitudini alimentari dei più giovani, sedotti da merendine e patatine in busta ipercaloriche. Da un’indagine campione su 16 scuole del Sassarese, è emerso infatti che il 95 per cento degli allievi non mangia verdure. Un dato allarmante su cui si deve lavorare, nel tentativo di modificare ed incidere su queste cattive abitudini alimentari. Qualcosa si è già fatto con la creazione delle “fattorie didattiche” per i bambini, ancora tanto c’è da fare per coniugare i prodotti freschi e genuini a km zero, accompagnati da un’adeguata cultura alimentare e una più ampia valorizzazione della ruralità.


15 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Nuoro
Ex convento, lavori ultimati 
L’edificio sarà a disposizione del Consorzio universitario 
ANTONIO BASSU  
NUORO. L’ex convento della Carmelitane di via Galilei, a “Su nuraghe”, sarà presto consegnato al Comune, che a sua volta lo metterà a disposizione del Consorzio universitario. La ristrutturazione è stata realizzata al 98%: sono rimasti fuori solo i locali della mensa.
Anche se il sindaco Mario Zidda assicura che gli amministratori che verranno s’impegneranno a reperire la somma necessaria al completamento del progetto generale. Ieri una trentina di studenti del corso Forestale e ambientale dell’associazione “Ausf-Nuoro”, accompagnati dai docenti Antonio Franceschini e Sergio Vacca, l’architetto progettista Sergio Russo, il sindaco Mario Zidda e l’assessore Ventura Meloni, hanno visitato in lungo e in largo questo primo stralcio di “Campus universitario”.
La struttura, progettata secondo i più moderni canoni architettonici, comprende una decina di aule, insieme a luminose aule, sale, saloni e la biblioteca. Due i corpi di fabbrica: uno con l’ingresso da via Galilei, dal quale si accede direttamente alla biblioteca e sale lettura, rivestito esternamente con tavelle di cotto marron; il secondo, invece, è costituito da una parte in muratura, rivestito con marmo di Orosei, e dall’altra da due piani frontali in vetro, a qualche decina di metri dall’ingresso principale di via Oggiano e Mastino. All’ultimo piano una spaziosa sala riunioni.
Parte del muro di cinta del giardino è stato demolito e sostituito con una cancellata che permette la vista all’interno, con larghi spazi. destinati a parcheggi, aiuole verdi, caminamenti e sentieri in mezzo agli alberi, tutt’intorno al corpo centrale, senza modificare le qualità spaziali del giardino, che comunque offre una grande fruibilità, poichè è stato pensato per ospitare una grande moltitudine di giovani. Si richiesta del comune sono stati recuperati gli affreschi di Padre Pinese, per i quali è però necessario il restauro. Insomma è stato realizzato un complesso strutturale di grande razionalità, efficienza ed effetto, tanto da fare bella figura in qualsiasi altra città del continente. La prima stesura del progetto risale al 1995 e la consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria dell’appalto al febbraio 2007, che però abbandonò dopo un paio di mesi, per cui fu bandita una nuova gara d’appalto.
Il sindaco Mario Zidda e l’assessore Ventura Meloni non hanno mancato di sottolineare che con il completamento dell’ex convento si dà un forte segnale di speranza ai giovani e alla comunità, frutto della politica del fare dell’amministrazione.
 

16 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Gli studenti del liceo Spano alla scoperta degli asili dell’800 
SASSARI. Il fascino delle vecchie carte per una ricerca insolita sull’assistenza ai bambini sassaresi tra l’Ottocento e il Novecento. Gli studenti del liceo scientifico Spano hanno concluso la scorsa settimana un approfondimento sugli asili infantili cittadini. Lo studio è stato effettuato nell’Archivio storico del Comune, all’interno di un laboratorio didattico guidato dal direttore della struttura, Paolo Cau, e dell’insegnante Francesco Tanda.
Gli studenti hanno rispolverato i fascicoli dell’Archivio dedicati alla prima assistenza all’infanzia. Grazie a questo singolare viaggio nel passato, i ragazzi hanno scoperto le modalità di abbandono ed esposizione degli infanti, e le speciali classificazioni contenute nei registri dell’Asilo infantile maschile e femminile dai 2 ai 5 anni. Qui i bambini erano suddivisi in «signorini» e «poveri»: intitolazioni che da sole paiono sufficientemente indicative delle potenzialità di studio in fatto di «storia di genere» offerte dalla documentazione d’archivio.
Il laboratorio di didattica della storia è nato come “costola” di Monumenti Aperti, per offrire un approccio non traumatico alla metodologia della ricerca storica da parte degli studenti. Sono state predisposte all’interno del laboratorio alcune giornate di approfondimento in collaborazione con i demografi del Dipartimento di Economia dell’Università sul tema del ciclo della vita in Sardegna.
Al termine del laboratorio i ragazzi hanno realizzato prodotti informatici riassuntivi che illustrano il fenomeno dell’infanzia abbandonata e il tema della prescolarità infantile a Sassari. I risultati di questo lavoro sono stati presentati lo scorso 15 maggio nella sala conferenze dell’Archivio Storico Comunale.
La giornata si è chiusa con la consegna dei diplomi agli studenti che hanno dato vita al laboratorio da parte dei rappresentanti dell’amministrazione comunale e del preside Francesco Accardo.
 
 



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