Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 May 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA
01 - Contro le intrusioni tasche da eliminare (di Gianni Filippini)
02 - 12 milioni per Ict e architettura, dalla Regione fondi alle università
03 - Certificati on line, la burocrazia punta sul timbro digitale
04 - Rapporto Crenos. Nel 2009 boom stranieri in Sardegna +38%
05 - Commercialisti. Formazione per l’esame di Stato
06 - Ersu Sassari: Total Art 2010, concorsi creativi per gli studenti
07 - Quel messaggio stellare nella pietra di Fonni
08 - Gli appuntamenti di cultura, Roberto Coroneo a Nora
 
LA NUOVA SARDEGNA
09 - Oristano. Indagine epidemiologica condotta su 175 persone
10 - Porto Conte. Docenti universitari nel coordinamento scientifico 
11 - «La Cgil è pronta allo sciopero generale» 
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Prima Pagina - Pagina 2
Tra manovra e intercettazioni
Contro le intrusioni tasche da eliminare
di Gianni Filippini
Al buonuomo della strada riesce difficile, fors’anche impossibile, pensare che uno Stato rischi il fallimento. Eppure è così. Tanto è vero che la Grecia c’è andata molto vicina e ancora non può dire di essersi allontanata dal grave pericolo. E non soltanto la Grecia. Anche altri Paesi europei. Persino l’Italia che pure appariva agli ottimisti come un’isola felice nel mare della crisi mondiale. Dentro l’allarme lanciato da Bruxelles ci sono l’Europa e la sua moneta. Così, il cittadino che poco o nulla sa di finanza pubblica, di alta economia, di speculazione internazionale e di scontro fra euro e dollaro, si interroga preoccupato. Infatti, non può capire come anche ai governi accada di soffrire perché i soldi non bastano, perché a metà mese si è già in affanno, perché le esigenze ineliminabili costringono a indebitarsi e quindi a sentire sul collo le dita impietose degli strozzini più o meno legalizzati. Logico che il buonuomo a questo punto del ragionamento reagisca in malo modo e pensi soltanto agli sprechi della pubblica amministrazione, al costo esagerato della politica, alle ruberie di ogni genere ed emetta condanne indiscriminate. O addirittura si affidi, come registrano le cronache greche, a iniziative di assurda violenza.
Certo, la situazione e i gravissimi problemi che impone non possono essere affidati a valutazioni soltanto emotive e superficiali. C’è ben altro nel complesso gioco delle cause e degli effetti. Questo però nulla toglie alla sensazione che la crisi scaricherà sui più deboli ulteriori sacrifici. Il semplice cittadino teme, e non ha torto, che altri tagli e nuove tasse ne faranno la vittima principale. Diffida delle promesse. Sa per esperienza che quando gli dicono che nessuno metterà le mani nelle sue tasche è il momento di eliminare le tasche per non ritrovarsele piene di avide mani.
Ormai non si tratta più soltanto di velenose indiscrezioni messe in giro dall’opposizione. Si sa che il governo sta preparandosi a fronteggiare la pericolosa emergenza. Anche se di emergenza continua si tratta. Non può farne a meno. Fra l’altro deve rispettare le perentorie indicazioni delle istituzioni europee. Ovviamente non può parlare di sacrifici. Sarebbe impopolare. Per questo la parola sacrificio neppure esiste nel vocabolario della nostra attuale politica. Come si sa per gli annuali appuntamenti, il termine che dice tutto e niente è manovra. Anzi, per attenuarne l’impatto con l’opinione pubblica, manovrina. Dovrebbe spaventare meno. Però, non cambia le carte in tavola. Allo Stato servono molti soldi. E da qualche parte deve farli uscire. L’annuncio di risparmi virtuosi e di lotta alla grande evasione si smarrisce nelle passate delusioni. Quindi, sforbiciate per ridurre le spese e prelievi fiscali più o meno mascherati per aumentare le entrate. A seguire il drammatico indotto sull’occupazione, sul complessivo livello economico, sulle attività imprenditoriali. Persino sulla cultura, come anticipato dai decreti - giustamente contestati - dei ministri Gelmini (sulle università) e Bondi (sulle istituzioni musicali). E purtroppo non sembra esserci scampo. Ma forse c’è un’alternativa non dichiarata. A tappare i colpevoli buchi del bilancio potrebbero essere le multe e le ammende pagate da editori e giornalisti. La legge sulle intercettazioni telefoniche non è infatti un inaccettabile bavaglio alla libertà di stampa. In realtà, è soltanto una manovrina.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca Regionale - Pagina 8
Stanziati 12 milioni
Ict e architettura, dalla Regione fondi alle università
La Regione stanzia oltre 12 milioni di euro per le università di Cagliari e Sassari. Fondi utili per la realizzazione di laboratori che garantiscano agli studenti l’utilizzo di nuove tecnologie e laboratori specializzati negli interventi di recupero e ristrutturazione del patrimonio architettonico. I due atenei, secondo quanto previsto nel bando pubblicato dall’assessorato della Pubblica istruzione e beni culturali, potranno presentare progetti - entro il 9 giugno - nelle due linee di attività del Por Fesr 2007/2013 “Società dell’Informazione” e “Sviluppo Urbano”.
TECNOLOGIA Gli interventi previsti nell’ambito dell’informatica, per cui sono disponibili 10 milioni di euro, dovranno riguardare il potenziamento e l’allestimento di laboratori e dotazioni Ict, con particolare riferimento alle facoltà tecnico-scientifiche, iniziative che garantiscano agli studenti l’utilizzo di nuove tecnologie e servizi aggiuntivi avanzati. «L’attività proposta - dice l’assessore Lucia Baire - si inserisce nelle azioni di potenziamento delle infrastrutture a supporto della didattica, per incrementare l’efficacia dei metodi di insegnamento e favorire l’acquisizione di competenze specialistiche innovative». Secondo l’assessore «la diffusione e l’utilizzo delle nuove e più avanzate tecnologie arricchirà, infatti, il profilo tecnico degli studenti universitari consentendo di sfruttare al massimo le potenzialità delle tecnologie emergenti».
ARCHITETTURA Per lo sviluppo urbano, invece, saranno destinati 2 milioni 127 mila euro per la realizzazione di laboratori altamente specializzati che consentano un uso corretto di materiali tradizionali, sia negli interventi di recupero e di ristrutturazione del patrimonio architettonico dei centri urbani e non urbani, sia in nuovi interventi. «L’obiettivo - ha sottolineato l’assessore - è favorire la nascita di strutture di eccellenza per poter svolgere un ruolo di forte attrattività, anche nei riguardi dei Paesi che si affacciano nel Mediterraneo».
Gli atenei dovranno presentare i progetti entro le ore 13 del 9 giugno, all’indirizzo Regione Autonoma della Sardegna - assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Direzione generale della Pubblica istruzione, servizio Formazione superiore permanente e dei supporti direzionali - piano 2° - Viale Trieste 186 - 09123 Cagliari.
 
  
3 - L’Unione Sarda
Economia - Pagina 13
tecnologie Pubblica amministrazione
Certificati on line, la burocrazia punta sul timbro digitale
La Sardegna non è più un’isola grazie al “mare delle reti”. È il leitmotiv del Terzo convegno regionale sulla comunicazione pubblica organizzato dall’associazione Socrates e patrocinato dalla Regione, Provincia e Comune di Cagliari, Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche), corso di laurea in Scienze della comunicazione e Facoltà di Scienze della Formazione. L’obiettivo è fare il punto sull’impatto delle nuove tecnologie nel rapporto tra cittadino e Pubblica amministrazione. Al centro del dibattito, Internet, blog, reti, attività di lobbying e palinsesti e il modo in cui questi strumenti possono migliorare i servizi al cittadino.
IL DIBATTITO Durante l’incontro nella Facoltà di Scienze della Formazione, il sindaco di Cagliari Emilio Floris ha definito la comunicazione tra amministrazioni pubbliche e tra amministrazione pubblica e cittadini «un obiettivo prioritario». «Tutto ciò che può agevolare il cittadino non può che vederci in prima linea», ha affermato il sindaco, sottolineando come sia attualmente allo studio, oltre al timbro digitale, anche un sistema con cui il cittadino possa essere in grado di sapere a che punto si trova la propria pratica. «La tecnologia ha liquefatto la distanza con il potere», ha sintetizzato Mario Rodriguez, docente di Comunicazione pubblica all’Università di Milano, anche se oggi il problema principale è il “digital divide”, ovvero il divario tra chi è in grado di interagire con le tecnologie e chi ancora non è entrato in contatto con i nuovi strumenti. C’è poi la moltiplicazione dei gruppi di interesse, come ha sottolineato il professor Fabio Bistoncini, docente di Relazioni pubbliche all’Università di Gorizia. «Gli italiani stanno scoprendo che si può fare politica al di fuori dei partiti», ha spiegato citando Facebook. Un esempio di avvicinamento tra cittadino e pubblica amministrazione è fornito dall’esperienza Linea Amica, un servizio di risposta al cittadino ideato dal ministero per la Pubblica amministrazione, che da febbraio 2009 ha già ricevuto 130 mila contatti.
IL TIMBRO DIGITALE Renato Serra, dell’assessorato agli Affari generali, ha delineato il quadro sul progetto della Regione e del Comune di Cagliari sul timbro digitale, una sorta di codice a barre che certificherà l’autenticità dei documenti elettronici. Al momento, ha affermato Serra, è in via di sperimentazione il timbro sulle buste paga.
VANESSA USAI
 
 
4 - L’Unione Sarda
Economia - Pagina 13
Rapporto Crenos. Arrivi a quota 2,4 milioni in linea con il 2008. A picco Grecia (-20%) e Spagna (-9%)
Turismo, la crisi non fa paura
Nel 2009 boom di stranieri in Sardegna: +38%
Secondo il Crenos gli arrivi di turisti in Sardegna non hanno perso quota a differenza dei concorrenti come Grecia e Spagna.
Il turismo sardo non teme crisi. Nel 2009, l’urto della recessione non ha scalfito il bilancio della stagione. Nell’Isola gli arrivi (2,45 milioni) e le presenze (12,3 milioni) si sono mantenuti in linea con il 2008. Il risultato è ancora più brillante nel confronto con altre mete concorrenti. La Grecia, sugli arrivi, ha perso il 20% in un anno, Cipro l’11%, la Spagna il 9%, così come Malta e Portogallo. Sono questi i dati che emergono dalla diciassettesima edizione del rapporto Crenos “Economia della Sardegna”, che verrà presentato venerdì prossimo, alle 10, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari.
L’ANALISI «Ormai si può considerare consolidato un andamento iniziato nel 2005, quando le presenze raggiunsero il picco negativo di 10.200.000 unità», spiega Rinaldo Brau, ricercatore e curatore dell’indagine. «Da allora, le presenze degli italiani sono cresciute del 14%, ma ancora maggiore è stato il contributo della componente straniera: +38%». In ogni caso, precisa Brau, si tratta di presenze ufficiali. «Ci risulta che l’80% degli italiani che arriva in Sardegna non venga registrata. Considerando il sommerso, quindi, le presenze supererebbero abbondantemente quota 30 milioni». Ma quali sono le ragioni di questo exploit ?
LE RAGIONI «Dato che non siamo competitivi rispetto a queste destinazioni sul fronte dei prezzi, evidentemente hanno inciso altri fattori», risponde Brau. «Le coste della Sardegna, per esempio, sono percepite come un prodotto diverso dal resto dell’area mediterranea». Secondo Brau, la sostenibilità ambientale del turismo sardo è stata «la chiave per la nostra differenziazione rispetto agli altri mercati. Infatti», aggiunge, «se l’integrità del territorio può aver rallentato i processi di sviluppo dal lato dell’offerta di ricettività, ha comunque ripagato in termini di incremento della domanda».
I TRASPORTI C’è poi da considerare l’effetto dei voli low-cost: «I nuovi collegamenti internazionali a basso costo», prosegue Brau, «hanno di certo avuto un ruolo in questi anni, ma la tenuta del 2009 sembra aver interessato anche destinazioni come l’area gallurese nella quale, in quell’anno, non si sono registrati significativi incrementi nelle nuove rotte, come invece è accaduto per Cagliari».
L’ECONOMIA Il rapporto del Crenos ha poi affrontato la crisi in generale dell’economia isolana: sia dal punto di vista del Pil che del lavoro. Proprio sull’occupazione il bilancio non è roseo. «Sull’anno appena trascorso», sottolinea il ricercatore, «evidenziamo andamenti molto preoccupanti del mercato, che collocano la Sardegna fra le regioni con un più elevato tasso di disoccupazione». Infine, per quanto riguarda la crescita, il rapporto Crenos si concentra soprattutto su approfondimenti di medio periodo «e dunque», conclude Brau, «non si sbilancia a dire, in termini quantitativi, se negli ultimi dodici mesi l’economia della Sardegna sia andata peggio o meglio del catastrofico -5,1% registrato nel resto del Paese».
LANFRANCO OLIVIERI
 
 
5 - L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia - Pagina 19
commercialisti
Formazione per l’esame di Stato
La Scuola di formazione all’esame di Stato per commercialisti è stata inaugurata ieri mattina nell’aula magna della facoltà di Economia. La scuola è arrivata al suo secondo anno di vita, istituita grazie alla collaborazione fra Ordine dei commercialisti e Università di Sassari. Tra gli altri, sono intervenuti all’inaugurazione i docenti Francesco Morandi e Valerio Ficari, responsabile e coordinatore della scuola.
 
 
6 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 28
Sassari. Poesie, foto, musica nell’iniziativa dell’Ersu: vincitori in finale a Padova
Total Art 2010, concorsi creativi per gli studenti
C’è un musicista, un artista o un regista in ogni studente. Dopo il successo del concorso "primavera in arte", l’Ersu (ente regionale per il diritto al servizio universitario) indice "Total Art" e "Unimusic Live", due concorsi di creatività riservati agli studenti dell’Università, dell’Accademia e del Conservatorio di Sassari. In palio premi in denaro e la possibilità di accedere alla finale nazionale di Padova.
"Total Art 2010" è suddiviso in 4 sezioni: Materia, riservato alla scultura; Corti, per i cortometraggi; Parole, aperto a poesie e racconti; Colori, dove si possono presentare opere fotografiche, pittoriche e grafiche (anche al computer). Le domande di ammissione scadono il prossimo 10 giugno: è possibile scaricare il bando completo sul sito www.ersusassari.it. La finale si disputerà il 9 luglio. Ogni vincitore di sezione avrà un premio di 400 euro. L’allestimento delle opere prime classificate sarà realizzato nel corso del 2° Forum europeo per il diritto allo studio che si terrà a Padova dal 30 settembre al 3 ottobre 2010. Il concorso "Unimusic Live 2010" è aperto ai gruppi musicali di diversi generi: jazz, classical, blues, pop, rap, funky. Due le sezioni (500 euro ai vincitori): cover e autori, dove vanno proposti brani originali. Possono partecipare al concorso i gruppi musicali e/o le band formate da almeno due studenti universitari regolarmente iscritti presso l’Università degli Studi di Sassari, Accademia di Sassari e al Conservatorio di Sassari, purché l’età media non superi i 27 anni e purché non risultino professionisti da oltre tre anni o abbiano pubblicato più di tre CD con una affermata casa editrice. (g. m.)
 
 
7 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 46
Quel messaggio stellare nella pietra di Fonni
Un cosmic call oltre lo spazio. Un messaggio “stellare” dal Neolitico, inciso in una pietra preistorica affidata al tempo più che al cosmo. Sul mistero delle antiche civiltà sarde potrebbero spalancarsi nuove prospettive dalla lettura di una stele neolitica scoperta nella mitica valle di Gremanu a Fonni. Alla base di questa avventura che lega astronomia, tombe dei giganti e navigazione, c’è l’intuizione di un naturalista di Alghero, Roberto Barbieri, responsabile della spedizione e del team di archeologi (guidati da Giampiero Pianu dell’università di Sassari) da circa un anno impegnati al progetto della nave nuragica. Una grande imbarcazione che solcherà il Mediterraneo partendo dalla Sardegna sino alla Grecia e alla Turchia. «In questa lunga ricerca di indizi archeologici, utili a documentare l’attività navale e l’alto grado di conoscenze di tecnica di navigazione della civiltà nuragica, mi sono spinto sino all’entroterra sardo», racconta Barbieri. Precisamente a Fonni, a pochi chilometri da Corr’e Boi, luogo emblema che rimanda col toponimo e con il suo skyline al culto ancestrale del dio toro. Qui sarebbe nascosta una delle più antiche mappe del cielo. L’archeologa Maria Ausilia Fadda nei primi anni Novanta ha scandagliato a lungo quel sito archeologico tra i più interessanti dell’Isola: il complesso di Gremanu e Madau. E proprio a Madau, tra le tombe megalitiche a forma di toro e di nave, che già avevano affascinato Giovanni Lilliu negli anni ’80, si trova qualcosa di insolito che arriva dal mondo prenuragico. Nella tomba numero 1, spunta una stele istoriata, forse, l’anello di congiunzione tra gli antichi sardi e il mare. Nell’ampio studio (“Il complesso nuragico di Gremanu”, di Maria Ausilia Fadda e Fernando Posi, Delfino Editore), la stele viene raffigurata in un interessante grafico che riporta ben in evidenza il lavoro di incisione. La studiosa parla «di stele istoriata con motivi magico-simbolici». Ma agli occhi di un navigatore abituato a leggere il cielo, non può sfuggire che «quelle coppelle incise nella pietra», sostiene Roberto Barbieri, presidente dell’associazione La Nave Nuragica, «sono una formidabile e puntuale rappresentazione delle Pleiadi». Chi ha scritto quella pietra, migliaia di anni fa, leggeva il cielo. E lo faceva molto bene. «Certamente aveva una spiccata familiarità nella lettura degli astri, come dimostra la fedele rappresentazione delle sette stelle principali che formano le Pleiadi». Ipotesi suggestiva quanto sconvolgente. Ma non impossibile. «La perfetta corrispondenza della rappresentazione stellare, se confermata, prova come l’autore avesse precise conoscenze di astronomia e soprattutto una straordinaria abilità tecnica». Così anche Eugenio Muroni, ricercatore della Soprintendenza e astrofilo sassarese: «Si tratta certamente di una mappa del cielo», dice. «I due gruppi di coppelle, rappresentano con notevole realismo i due sistemi stellari “ammassi aperti” delle Pleiadi e delle Iadi, con in basso a sinistra la V del Toro e il suo occhio, la stella Aldebaran». Dalla costa sino al cuore dell’Isola a caccia di prove. Indizi collegati con la navigazione nuragica, come gli allineamenti di nuraghi-faro, ad iniziare da Cala del Vino o la straordinaria ancoretta pendaglio in bronzo, datata addirittura XIV secolo a. C, di Posada, esposta nel Museo “Sanna” di Sassari. Muroni, autore di uno interessante studio sull’altare di Monte D’Accoddi, si spinge oltre e ipotizza: «Nella stele di Madau sono presenti le raffigurazioni di quelle che potrebbero essere le “montagne del cielo”, ovvero i luoghi alti terrazzati con punto apicale stellare». Insomma quella pietra sarebbe una sorta di certificato di nascita della misteriosa ziqqurat turritana. «Siamo alle soglie di una nuova rivoluzione nella ricerca archeologica in Sardegna», azzarda Muroni riferendosi alla lettura astrale della stele di Madau. «L’etnoastronomia sarà una disciplina chiave, fondamentale per questi studi». Si può ragionevolmente ipotizzare dunque che la stele di Madau, riletta da chi frequenta il mare, è solo la prima testimonianza di quanto gli antichi abitanti dell’Isola sapessero utilizzare i mille sguardi della volta celeste per finalità pratiche e religiose. E soprattutto la navigazione.
ROBERTO RIPA
 

8 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 47
Gli appuntamenti di cultura
Sono 125 le chiese romaniche disseminate in tutta la Sardegna: se ne parlerà domani alle 11 nella zona archeologica di Nora, per “Viaggi e letture - alle radici dei luoghi e della storia sarda”, ideata dalla Biblioteca provinciale di Cagliari. Protagonista Roberto Coroneo, docente di Storia dell’arte medioevale dell’Università di Cagliari, che illustrerà la storia delle chiese dei Monaci Vittorini in Sardegna.

 


 
LA NUOVA SARDEGNA

9 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Indagine epidemiologica condotta dalle Asl su 175 persone 
Anziani in buone condizioni ma la disabilità è in agguato 
Non ancora sufficienti le risposte fornite dalla rete d’assistenza 
ORISTANO. La condizione generale degli anziani oristanesi è accettabile ma la disabilità è in agguato e il sistema dell’assistenza non è all’apice delle capacità di risposta. «Rischiano di scivolare nella malattia e nell’isolamento a causa di una serie di fattori compromettenti».
La radiografia non del tutto confortante emerge dall’indagine epidemiologica “Passi d’argento” condotta da 28 medici appartenenti alle diverse Asl della Sardegna su un campione di 175 persone residenti nella città di Oristano di età dai 65 anni in su. L’indagine, che rientra nel programma del master di Epidemiologia applicata promosso dalle Università di Cagliari e Sassari con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità e il patrocinio dell’assessorato regionale Igiene Sanità, è stata presentata all’ospedale San Martino dal responsabile del progetto Alberto Perra, l’epidemiologo della Asl 5 Onorato Frongia, che ha supportato l’indagine sul territorio, e i medici che hanno lavorato alla ricerca.
La popolazione anziana nella provincia rappresenta il 22% del totale, ed è in costante crescita (si calcola che arriverà al 33% nel 2035).
Dai risultati è affiorato che cinque ultrasessantaquattrenni su 10 stanno bene: sono cioè autonomi, non hanno sintomi di depressione, problemi di vista, udito, masticazione, non fumano, non abusano di alcol o hanno uno solo di questi problemi.
Un anziano oristanese su sei è invece a rischio di fragilità, seppure ancora in buona salute: emergono in questa fascia i problemi di masticazione, soprattutto per le donne ultrasettantacinquenni, ma si rileva anche che 2 su 3 di loro non ricorrono al dentista. Sono il 10% invece i fumatori e il 26% le persone che non fanno attività fisica. Fattori di rischio sottovalutati sono l’abuso di alcol, che riguarda il 67% del campione, e una squilibrata alimentazione.
Un oristanese su venti presenta evidenti segni di fragilità e rischia di scivolare, in pochi anni, verso la disabilità conclamata: il campanello d’allarme si manifesta con la perdita di appetito o di peso, con l’incapacità di svolgere autonomamente tutte le attività quotidiane, come vestirsi, lavarsi, avere cura di sé, ed hanno una cattiva percezione del proprio stato di salute.
Ma quali sono le capacità di assistenza della società? «Di fronte a questa situazione - osservano i ricercatori -, risulta ancora poco penetrante la rete sociale di sostegno: in pochi frequentano i centri e le associazioni per anziani, sebbene le conoscano; in pochi hanno sentito parlare delle misure per proteggersi dal caldo estivo, che per molti anziani può essere letale, mentre ben 2 su dieci sono caduti nell’ultimo mese. Un avvenimento che spesso può essere all’origine di una disabilità senile conclamata».
Da rilevare che molto del carico assistenziale grava sui familiari e che l’aiuto ricevuto è giudicato insoddisfacente da un anziano su 5. A questo proposito, fra i suggerimenti avanzati dagli intervistati per migliorare la qualità delle cure e dell’assistenza, è emersa la necessità di servizi socio-sanitari più vicini agli anziani, una migliore organizzazione dell’assistenza domiciliare e una riduzione dei tempi d’attesa per visite e controlli. Intanto la Regione ha ridotto i contributi per le invalidità riconoscibili nei progetti della legge 162 e della domotica.
 
 
10 - La Nuova Sardegna
La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Sassari
Docenti universitari nel coordinamento scientifico 
Pianificazione del territorio per il Parco di Porto Conte
ALGHERO. E’ iniziata l’attesa pianificazione del territorio del Parco di Porto Conte. E’ stato presentato il coordinamento scientifico che dovrà occuparsi della redazione del piano di gestione che sarà presieduto dal professor Nicola Sechi direttore del Dipartimento di Scienze Botaniche Ecologiche e geologiche dell’Università di Sassari insieme al direttore del Parco Vittorio Gazale.
Era presente alla firma della convenzione tra Parco e Università, il rettore Attilio Mastino. Il numero uno dell’ateneo turritano ha ringraziato il presidente del Parco Francesco Sasso e l’assemblea dell’ente per la scelta di affidare la redazione dell’importante strumento di pianificazione e gestione dell’area protetta al Dipartimento di scienze botaniche riconoscendone il valore scientifico. «E’ nostra intenzione - ha detto Mastino - mettere a disposizione di questa area protetta tutte le professionalità accademiche della nostra università al fine di consentire la redazione di un piano che possa godere del rigore scientifico necessario e della massima condivisione della comunità territoriale». Dello stesso avviso Nicola Sechi che si è detto orgoglioso di accettare l’importante incarico. «Sono convinto che Alghero e la sua classe dirigente - ha sostenuto - che da sempre ha manifestato grande sensibilità verso la preservazione del suo territorio saprà ancora una volta dimostrare la giusta sensibilità nel recepire i contenuti che verranno fuori dalla redazione del piano». Il presidente del parco Francesco Sasso ha annunciato che «entro un anno porteremo all’attenzione dell’assemblea la bozza del piano di gestione, ma gli step di concertazione prevederanno una prima analisi dopo sei mesi, quindi dopo nove fino ai contenuti conclusivi». Tornando al gruppo di lavoro ne faranno parte studiosi dell’ateneo sassarese, quali Giacomo Oggiano e Vincenzo Pascucci per la geologia; Rossella Filigheddu e Emmanuele Farris, vegetazione, Sandro Dettori aspetti agronomici, Sergio Vacca e Gianfranco Capra uso dei suoli, Giovanni Azzena patrimonio storico, Michele Gutierrez e Antonello Paba aspetti socio-economici. Il gruppo sarà integrato da rappresentanti istituzionali tra i quali il Comune, Ente Foreste, Corpo Forestale, Agenzia Laore, Soprintendenza, Conservatoria delle coste.
 
 
11 - La Nuova Sardegna
La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Attualità
DOMENICO PANTALEO 
«La Cgil è pronta allo sciopero generale» 
ROMA. «Se fossero confermate le indiscrezioni sulla manovra economica, un grande sindacato come la Cgil dovrebbe proclamare lo sciopero generale». Domenico Pantaleo, segretario della Flc-Cgil (che organizza i lavoratori di scuola, università, ricerca) giudica la manovra «un attacco allo stato sociale e ai diritti di tutti i lavoratori».
- Il governo dice: crisi peggiore del previsto. «La crisi, negata e sottovalutata, ora la vogliono far pagare ai lavoratori. Col blocco dei contratti del pubblico impiego, il congelamento dei salari, il differimento delle liquidazioni, il blocco del turn over. Nel settore della conoscenza questo attacco si somma ai tagli già operati stanno portandoci al disastro. Penso all’attacco al tempo pieno, al licenziamento dei precari, alla confusione della scuola secondaria, al collasso dell’università».
- La manovra non sarebbe dunque necessaria?
«Il problema è che si scarica per intero sui lavoratori e taglia servizi e diritti, come quello dell’istruzione, senza invece operare scelte diverse. L’attacco del governo e di Sacconi è ai grandi diritti costituzionali a favore della privatizzazione dei beni comuni, dalla conoscenza all’acqua, unitamente a un ridimensionamento del sistema di welfare. Questo è il libro bianco di Sacconi che vuole cancellare lo Statuto dei lavoratori. Pensano anche all’allargamento dell’arbitrato nel settore pubblico».
- Lei propone lo sciopero generale?
«Serve una risposta forte di tutte le categorie contro quest’attacco portato ai salari, al lavoro e ai diritti».
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

Questionnaire and social

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