Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 May 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
La crisi, il Governo e i tagli
Le mani in tasca ai dipendenti statali
di Gaetano Di Chiara
 
I venti di crisi che ora percorrono l'Europa appaiono ben diversi da quelli che hanno soffiato sulla finanza mondiale appena un anno fa.
Quella crisi era il risultato di un'eccessiva liberalizzazione del credito e della utilizzazione di strumenti finanziari altamente rischiosi in presenza di una debolezza industriale e produttiva, amplificata dalla speculazione sui mercati finanziari. Ma per quanto grave e pericolosa, la crisi passata è rimasta, nella nostra esperienza, prerogativa delle banche d'affari e delle finanziarie. Ne ha sofferto sicuramente il credito, ma in generale la cittadinanza non ne ha sofferto eccessivamente. Questo è tanto più vero per il settore pubblico, dove i salari sono rimasti invariati. Ma anche nel comparto industriale la crisi finanziaria non ha avuto un impatto eccessivo anche grazie agli ammortizzatori sociali messi in atto dal governo.
Intendiamoci, non che l'attuale crisi non sia in qualche modo collegata alla precedente. Questa volta però l'epicentro della crisi non sono gli Usa e il coinvolgimento dell'Europa non è secondario. Ora l'epicentro è l'Europa.
Così, questa nuova crisi i cittadini italiani la sentiranno in tutta la sua profondità, dato che, contrariamente alle parole rassicuranti del ministro Tremonti, il governo metterà sicuramente le mani nelle tasche degli italiani. Non di tutti però, ma solo di quelli che sono a stipendiati dallo Stato.
Niente tasse quindi ma 'solo' un taglio del 10% dei redditi dei dipendenti statali superiori agli 80-100 mila euro annui. Il limite sopra il quale avverrà il taglio non è ancora stato stabilito con precisione ma è chiaro che una differenza di 20 mila euro (80 mila invece che 100mila euro) comporterà l'inclusione o l'esclusione di intere categorie di statali. Tanto per fare un esempio, se si dovesse partire da 80 mila verrebbero inclusi tutti i docenti universitari ordinari, oltre che i magistrati e gli alti funzionari dello Stato, mentre se si partisse da 100 mila euro verrebbero inclusi solo una parte dei docenti universitari (quelli che hanno anche compiti clinici e percepiscono un'integrazione che si aggira sugli 8000 euro lordi). Sembrano conti della serva questi, ma è chiaro che una decurtazione di 400-500 euro il mese per i redditi inferiori a 100 mila euro, associato ad altre misure, come il blocco dei contratti e la chiusura delle finestre pensionistiche, possono essere pesanti per i bilanci familiari, soprattutto per le famiglie monoreddito e per quelle che hanno contratto debiti e mutui. Il taglio previsto, equivale infatti a una rata media di un mutuo fondiario.
A difesa del governo si potrà dire che il settore pubblico è quello che ha sofferto meno della crisi economica. Ma è anche vero che il settore pubblico è quello che più di tutti sopporta l'onere del prelievo fiscale.
Sicuramente i tagli in arrivo saranno fortemente impopolari ma potranno essere sopportati a patto che siano soddisfatte due condizioni: che siano transitori e che si accompagnino a una rigorosa politica di finanza pubblica e a un potenziamento della lotta all'evasione fiscale. 
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 19
protesta
«No alla legge Gelmini»
Mozione dell'Università
 
«Il Parlamento deve tenere conto delle critiche e delle proposte arrivate da tutti gli Atenei e deve modificare di conseguenza il testo del disegno di legge Gelmini approvato dalla Commissione Istruzione del Senato». Lo ha chiesto con una mozione unitaria l'assemblea dell'Università convocata dal Rettore Giovanni Melis.
La mozione approvata sottolinea la «pesante marginalizzazione dei ricercatori, ed esprime loro solidarietà e sostegno nelle rivendicazioni». Contestata in particolare la logica del costo zero che ricorre troppo spesso nel testo del provvedimento e «la logica dirigistica» che lo ispira. In questo modo si legge nel documento, «si ridimensionano gli atenei pubblici, non si valorizza la ricerca, si penalizza il diritto allo studio».
«Le grandi criticità del disegno di legge», ha affermato il Rettore, «sono la logica dei tagli e dell'eccessivo dirigismo con cui dovremo fare i conti. Forti perplessità solleva anche il sistema del reclutamento, mentre il tema del diritto allo studio non viene nemmeno trattato». Infine: «la concentrazione di poteri nel Consiglio di amministrazione metterebbe la gestione delle Università in mano a poche persone». 
 
3 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 16
Il posto in banca è il più gettonato
Previste duemila assunzioni nelle grandi aziende
I sardi scelgono la laurea in ingegneria ed economia. Molto attivo il settore bancario e assicurativo, ma anche il commercio e le vendite rimangono tra le professioni più gettonate
I sardi scelgono lauree più classiche, mentre la green economy cresce soltanto a Sassari e Cagliari
 
Lo spaccato occupazionale in Sardegna segue l'andamento nazionale con un'eccezione: la “green economy” (l'economia legata alle questioni ambientali) che tarda ad affermarsi nell'Isola. Lo ha fotografato InfoJobs.it, la principale realtà di contatto tra domanda e offerta di lavoro on line. I dati sono stati registrati ad aprile 2010. Fatte salve Cagliari e Sassari, la Regione si attesta al tredicesimo posto con un modesto 2% per le professioni “ambientali”. Più affermate le lauree in ingegneria e economia, le più richieste secondo un'indagine del Sole 24 Ore. Settori a cui sono riservati più della metà dei contratti totali. «Anche per la Sardegna possiamo confermare questo risultato», dichiara Andrea Cammelli, direttore di Alma Laurea. «Risultati che sono stati verificati nel 90% dei casi».
SETTORI RICHIESTI Tra i settori più attivi ci sono quelli tradizionali (banche, assicurazioni e servizi finanziari arrivano al 29,4%). Meno gettonati, anche se richiesti, il turismo e la ristorazione (12,6%). Un dato anomalo per una delle più ambite mete del turismo internazionale, quale la Sardegna. La categoria commerciale, vendite e agenti è invece pari al 24,15% a conferma del trend nazionale. E stacca in modo considerevole i posti nella pubblicità e quelli legati al marketing, alle pubbliche relazioni e alla sanità (8,8%). Lontani anche il settore commerciale della grande distribuzione con il 9,2%. Oltre la metà delle offerte (51,7%), inoltre, si concentra nel capoluogo sardo. Dopo Cagliari, risultano molto dinamiche le province di Olbia-Tempio con il 19,3% e Sassari con il 14,5%.
PROFESSIONALITÀ In Sardegna una notevole quantità di candidati ha accumulato molta esperienza lavorativa: il 32,3% ha maturato dai 6 ai 10 anni di lavoro e il 25,4% dai 3 ai 5 anni. Solo il 3,9% dei candidati dichiara di non avere mai avuto esperienza. Per quanto riguarda gli studi, più della metà dei candidati (50,7%) ha conseguito il diploma di maturità. Il 19% ha una laurea specialistica e il 18% ha terminato gli studi con la licenza media. L'età di chi cerca lavoro nell'Isola è però relativamente alta. Oltre il 56% ha tra i 25 e i 34 anni. Nello specifico il 29,35% ha un'età compresa tra i 29 e i 35 anni, mentre il 27,58% va dai 25 ai 29 anni.
ITALIA Dall'indagine del Sole 24 Ore emergono però una quindicina di aziende che ricercano 2.000 neolaureati o neodiplomati alle prime esperienze lavorative. Tra queste Intesa San Paolo che prevede 600 assunzioni e Banca Finanza e Futuro del gruppo Deutsche Bank che cerca 100 promotori finanziari. Seguono i grandi gruppi industriali e le utility. È il caso di Enel, che assumerà 750 persone per le aree tecniche-operative. Nell'industria, Capgemini offre 70 posti di lavoro e Philips è a caccia di 50 profili provenienti anche dalle facoltà di fisica, architettura e disegno industriale. Per altre posizioni, infine, basta il diploma come nel caso dei 100 rappresentanti di vendita per cui Sky Italia ha già avviato le selezioni.
ALESSIA CORBU 
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale Pagina 8
Decisione in Giunta
Valorizzazione della lingua sarda Pronti 1,6 milioni
 
 Quasi 1,6 milioni di euro è lo stanziamento deliberato per il 2010 dalla Giunta regionale per la promozione e la valorizzazione della cultura e della lingua sarda.
Il piano annuale dei finanziamenti, proposto dall'assessore della Pubblica Istruzione, Lucia Baire, prevede, fra l'altro, interventi per la pubblicazione nel sito web regionale sia di traduzioni dall'italiano (e da altre lingue europee al sardo) di testi editi di prestigio e rilevanza internazionale, mai pubblicati in lingua sarda, sia di opere didattiche in lingua sarda per il suo apprendimento nelle scuole di ogni ordine e grado.
IL PROGETTO In attuazione del progetto “Censimento del repertorio linguistico dei sardi”, proseguiranno, inoltre, le attività inerenti l'Atlante linguistico della Sardegna, mentre quasi la metà del finanziamento sarà destinata alla promozione, rivitalizzazione e pianificazione linguistica e culturale attraverso interventi a favore della cultura sarda fuori dall'isola e all'estero, la Conferenza annuale e l'implementazione dello sportello linguistico, la promozione dell'informazione e comunicazione in lingua sarda e nelle varietà alloglotte.
LE BORSE DI STUDIO In particolare nel settore dell'istruzione saranno finanziati, per un importo complessivo di oltre 600 mila euro, interventi per l'inserimento della lingua nell'orario curricolare, borse di studio e contributi ai due atenei di Cagliari e Sassari per l'espletamento di corsi universitari.
IL GOVERNATORE Il presidente della Regione Ugo Cappellacci è stato confermato ieri nel Comitato delle regioni europee, incarico che stava ricoprendo da due mesi. A Roma, in occasione della nomina di Cappellacci e in rappresentanza del governatore, c'era l'assessore della Programmazione Giorgio La Spisa: «La Sardegna ha necessità di essere rappresentata nel Comitato in maniera stabile e autorevole», ha commentato La Spisa, «il nostro presidente ha entrambe queste caratteristiche per far parte del comitato dei presidenti, auguro a lui un lungo e proficuo lavoro per il bene della nostra Isola». 
 
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 26
Sassari. Programma edilizio
Orto botanico, uffici e centro congressi: l'Ateneo pensa in grande
 
 Portare a termine la grande incompiuta dell'orto botanico, accorpare servizi e uffici al centro storico, e costruire un centro congressi in viale Italia, nell'area-posteggio abusiva accanto al parcheggio dell'Atp. Sono gli obiettivi a breve termine del programma edilizio di Ateneo, approvato mercoledì dal Consiglio d'amministrazione dell'Università di Sassari, e illustrati ieri dal rettore, Attilio Mastino, il prorettore, Laura Manca, il delegato per l'Edilizia, Sergio Coda e il responsabile dell'Ufficio tecnico, Simone Loddo.
PROGRAMMI Il programma prevede un investimento totale di 14 milioni e 250mila euro, e metterà a disposizione dell'Università oltre 9mila metri quadrati di strutture rimesse a nuovo. La novità del programma edilizio riguarda l'area sterrata di viale Italia, proprio di fronte all'ingresso del Pronto soccorso: per quel fazzoletto di terreno praticamente abbandonato, si è fatta avanti l'Azienda trasporti pubblici, che gestisce il parcheggio adiacente. Vorrebbe trovare un accordo con l'intermediazione del Comune (l'Atp è una municipalizzata) per acquisire l'area e ampliare i propri posteggi. L'Università però ha altri programmi: «Stiamo studiando la possibilità di realizzare un project financing per la costruzione di un centro congressi con un'aula convegni da 500 posti, con tanto di centro per la formazione, parcheggi interrati e servizio di ristorazione», spiega il rettore. Quel terreno che nel vecchio piano regolatore (ancora in vigore) è destinato a edilizia universitaria, con il nuovo Puc bloccato dalla Regione sarebbe vincolato a parcheggi. «Nei prossimi giorni incontreremo l'Atp e il Comune, e sentiremo la loro proposta, ma la nostra intenzione è per il momento di non cedere quell'area».
ORTO BOTANICO Nel programma di interventi edilizi appena approvato, l'impegno più grosso resta il completamento del cosiddetto orto botanico a Piandanna. Ci sono a disposizione 9 milioni e 216mila euro tra finanziamenti ministeriali e mutuo Cassa depositi e prestiti: sarà realizzato il secondo lotto dell'intero progetto (dipartimento di Scienze fisiologiche, biochimiche e cellulari, Dipartimento di zoologia e Dipartimento di Scienze biomediche, più la biblioteca). Per il terzo lotto servono 20 milioni e si spera nella Regione. Poi con 4 milioni sarà restaurato l'edificio di largo Porta nuova e l'ex Estanco dove saranno accorpate tutte le segreterie studenti. Ancora 450mila euro per gli impianti sportivi di Ottava 700mila euro per il Centro linguistico di Ateneo in via Zanfarino e 650 mila per l'edificio adiacente a Palazzo Zirolia. (v. g.) 
 
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano Pagina 20
carmine
Convegno sui vini “alternativi”
 
Vino e colture biologiche, un binomio che se anni fa poteva incutere diffidenza, oggi è invece sempre più apprezzato e ricercato da consumatori e viticoltori. Appuntamento oggi al chiostro del Carmine alle 9,30 per scoprire i segreti della produzione vinicola amica della natura durante il convegno scientifico “I vini alternativi: dal biologico al biodinamico”. L'incontro è promosso dalla Consorzio Uno e dal corso di laurea in Viticoltura ed enologia dell'Università di Sassari, che per la quinta volta con cadenza annuale - in collaborazione con l'Assoenologi Sardegna e la Camera di commercio - promuovono un'iniziativa legata al corso di laurea e al territorio. L'agricoltura biologica, biodinamica o naturale garantisce un impatto sull'ambiente fortemente ridotto e a questa si sono convertiti in Italia quasi 32mila ettari, con 375 aziende certificate Demeter e oltre 80 in conversione, per un incremento annuo costante tra il 2 e il 3 per cento. Nel corso della manifestazione verrà premiato il vincitore del concorso per la vinificazione riservato agli studenti del corso di laurea. Nel pomeriggio, degustazione guidata di vini biologici e biodinamici sardi e nazionali. ( c. c. ) 
 
7 – L’Unione Sarda
Carbonia Pagina 24
Iglesias
Omeopatia, esperti a confronto
 
Omeopatia, fitoterapia, agopuntura: si parlerà delle medicine complementari nel corso del 3° congresso sardo in programma a Iglesias oggi e domani nell'aula magna dell'Università, a Monteponi. Partecipano medici provenienti da diverse regioni italiane. Secondo recenti stime, in Italia il 30 per cento della popolazione fa ricorso alle medicine complementari . (c. s.)

 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
CONVEGNO 
I cittadini la comunicazione e la tecnologia 
 
CAGLIARI. L’impatto delle nuove tecnologie nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione è al centro del terzo convegno regionale della comunicazione pubblica, che si terrà stamane dalle 9.15 nell’aula magna (aula Motzo) della facoltà di Scienze della Formazione. Organizzato dall’associazione Socrates e patrocinato da vari enti e istituzioni il convegno guarda alle tecnologie come a strumenti che possono migliorare i servizi al cittadino: internet, blog, reti socievoli, lobbying e palinsesti sono i principali riferimenti messi in campo. Al convegno interverranno esperti di comunicazione pubblica, ma anche di multimedialità, ingegneria delle reti, multimedialità e archivistica.
 Apriranno i lavori Antonio Cadeddu, preside della facoltà di Scienze della Formazione Università di Cagliari, il sindaco Emilio Floris e l’assessore regionale agli affari generali Maria Paola Corona. Informazioni nel sito www.reticomunicazione.org e alla pagina Facebook, 3º Convegno regionale sulla comunicazione pubblica. Fra i relatori Mario Rodriguez, docente di comunicazione pubblica all’Università di Milano, Fabio Bistoncini, docente di teorie e tecniche delle relazioni pubbliche delle organizzazioni Internazionali a Gorizia, Cristian Perra docente di sistemi e applicazioni per comunicazioni multimediali a Ingegneria dell’Università di Cagliari.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Sassari
Ateneo: boccata d’ossigeno da 14 milioni 
Il rettore Attilio Mastino ha illustrato i progetti per il completamento delle incompiute 
GABRIELLA GRIMALDI 
 
 SASSARI. Quattordici milioni e 250 mila euro per le incompiute. È questa la prima tranche di finanziamenti che l’università mette in campo per porre rimedio a una situazione edilizia precaria. A cominciare dall’Orto Botanico del quale, con poco più di 9 milioni, si potrà realizzare il secondo lotto. Il resto dei fondi servirà per il recupero degli edifici di largo Porta Nuova e via del Fiore Bianco, per gli impianti sportivi di Ottava e per il Centro Linguistico.
 «Nell’ultima seduta del consiglio di amministrazione del 19 maggio - ha detto il rettore Attilio Mastino - è stato infatti approvato l’avvio del procedimento amministrativo relativo a lavori di completamento o recupero di alcuni edifici dell’ateneo che permetterà all’università di avere a disposizione nuovi spazi per una superficie totale di circa 9.300 metri quadrati».
 Ma in quella stessa riunione si è discusso della destinazione del terreno di proprietà dell’ateneo in viale Italia, accanto al parcheggio multipiano dell’Atp, e dell’ipotesi di avviare la realizzazione, tramite un project financing, di un centro polifunzionale con sala congressi, foresteria e parcheggi. Il terreno per la verità è al centro di una querelle con il Comune che nel Puc appena bocciato l’aveva classificato come area parcheggio. È in programma un’incontro con il sindaco per ridiscutere della questione ma l’università è ferma nella decisione di sfruttare l’appezzamento in altro modo, lasciando aperta però la porta per una possibilità di permuta con altri beni da scambiare con il Comune.
 Comunque è sul completamento dell’Orto Botanico che si concentrano le attenzioni dell’università, visti anche i rilievi fatti a suo tempo dall’ispettore del ministero nella relazione sull’attività contabile dell’ateneo relativi al cattivo impiego di risorse pubbliche per un’opera faraonica che rischia di non poter essere terminata.
 Risulta attualmente a disposizione dell’ateneo una somma pari a 9 milioni e 216 mila euro, costituita da finanziamenti ministeriali e da fondi Mutuo Cassa Depositi e Prestiti. A quanto ha specificato il rettore, affiancato ieri dal prorettore Laura Manca, sarà possibile completare le serre (visibili da lontano con le loro coperture di plexiglas) il dipartimento di Scienze Fisiologiche, il dipartimento di Scienze Biomediche, il dipartimento di Zoologia ed Antropologia e il museo della Scienza e della Tecnica. Il lotto funzionale, una volta ultimato, permetterà di concentrare nel Polo i dipartimenti della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e contemporaneamente di liberare il palazzo di via Muroni che sarà messo a disposizione per le esigenze della Facoltà di Economia.
 Il completamento finale di questa opera richiederà comunque un notevole impegno finanziario che, comprendendo anche la realizzazione dell’orto botanico vero e proprio è quantificabile in non meno di 25/30 milioni di euro.
 Il rettore Attilio Mastino ha anche affrontato il tema della ristrutturazione dell’edificio di Largo Porta Nuova. Il recupero dello stabile, adiacente alla sede storica dell’ateneo, è finalizzato all’ampliamento del palazzo centrale dell’università (gli edifici risultano infatti collegati) e alla realizzazione di nuovi spazi per le esigenze di alcuni uffici dell’università attualmente ospitati in edifici in affitto. Saranno impiegati 4 milioni di euro.
 Con 650 mila euro sarà recuperato anche l’edificio di via Del Fiore Bianco (ex vetreria), adiacente al Palazzo Zirulia in piazza Università mentre 700 mila euro saranno impiegati per i lavori nel Centro Linguistico di Ateneo in via Zanfarino.
 Prevista infine anche la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi di Ottava con un investimento da 450 mila euro.
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Un seminario sui vini biodinamici 
 
ORISTANO. Oggi, a partire dalle 9,30, nell’auditorium San Domenico, si parlerà di biologico e biodinamico applicato alla viticoltura. È in programma un convegno scientifico dal titolo “I vini alternativi: dal biologico al biodinamico”, organizzato dal Consorzio Uno e dall’Università di Sassari e realizzato nell’ambito del corso di laurea in Viticoltura e enologia.
 Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Assoenologi Sardegna e la Camera di Commercio.
 Al termine è prevista, nel primo pomeriggio, al Chiostro del Carmine una degustazione guidata di vini biologici e biodinamici sardi e nazionali.
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 39 - Altre
Aree protette e biodiversità: all’Expo naturalisti e ricercatori 
 
 OLBIA. Capitale verde per tre giorni. Da oggi a domenica Olbia sarà teatro di una full immersion nel mondo della natura. Saranno aperti questa mattina alle 9 all’Expo i lavori del 29 congresso del Gruppo per l’ecologia di base G. Gadio, appuntamento che dal 1973 si tiene ogni due anni in una diversa città italiana. La prima volta in Sardegna fu nel 1984 a Cagliari, 26 anni dopo il team si ritrova a Olbia su iniziativa dell’Area marina protetta. Il gruppo Gadio per ecologia di base è un’associazione indipendente di ecologi e naturalisti fondata a Milano nel 1971 da ricercatori, docenti universitari, direttori di musei e semplici appassionati di ambiente, tutti uniti da un vivo interesse per l’ecologia. Al congresso di Olbia, a cui prenderanno parte 50 addetti ai lavori, verranno presentati i risultati di numerose ricerche scientifiche che hanno ad oggetto la valorizzazione del patrimonio naturale italiano sia marino che terrestre. Tema del 29 congresso sarà il ruolo delle aree protette nella tutela della biodiversità. La tre giorni, che culminerà in una visita guidata a Tavolara, è stata presentata dal direttore dell’Amp, Augusto Navone, dal sindaco Gianni Giovannelli e da Anna Occhipinti-Ambogi, deus ex machina di Gadio. Per la tre giorni si è deciso di puntare sul «green meeting», sistema che consiste nell’organizzazione del convegno secondo le leggi della sostenibilità. Inviti solo per mail, abolizione di materiali in eccesso, coffee break con prodotti sostenibili.(al.pi.)
 
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Oggi Euroversity in piazza Tola 
 
 SASSARI. Anche quest’anno il forum delle associazioni che riunisce le principali associazioni studentesche dell’ateneo turritano, tra cui la Goliardica Turritana, Studenti Odontoiatria, di Agraria, Economia, Scienze Politiche, l’European Law Student Association, l’Erasmus Student Network, l’Eureka, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e il Segretariato italiano studenti Medicina, realizzerà la manifestazione Universitari in Piazza quest’anno denominata Euroversity 2010.
 Oggi l’evento riempirà piazza Tola a partire dalle 18 e rappresenta il momento di massima unione tra gli studenti universitari e la città che li ospita. A 60 anni dalla dichiarazione di Schuman il tema che affronteranno le Associazioni quest’anno è quello dell’Europa. Accanto all’aspetto culturale gli stand di ogni Associazione offriranno intrattenimenti che, pur mantenendosi nel tema della manifastazione, lo tratteranno in maniera giocosa e divertente. L’intera serata sarà accompagnata dall’esibizione di gruppi musicali che culminerà, alle ore 22, con il concerto degli Tzoku (ex Kenze Neke) che per l’occasione presenteranno il nuovo disco.
 
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
Sassari vent’anni fa in un documentario di Grimaldi 
Sarà proiettato oggi alla facoltà di Scienze Politiche nell’incontro «Città sullo schermo» 
 
 SASSARI. È consigliabile, in un periodo di battaglia elettorale dove si prova a vendere una città che sarà, fermarsi e riflettere su quello che la città è stata ed è nel presente. E’ ancor di più necessario ragionare sulle nuove vesti, umane ed architettoniche, che le due città agli estremi dell’isola, Cagliari e Sassari, hanno messo su in questi ultimi due decenni. Uno strumento efficace per raccontare le mutazioni o lo stato della fibra urbana è sicuramente l’audiovisivo, capace di saldare passato e futuro in un solo istante.
 Ben venga dunque l’iniziativa “Città sullo schermo” della Facoltà di Scienze politiche, oggi alle 17 nell’aula blu del quadrilatero di viale Mancini, organizzata dalla cattedra di Laboratorio Cinema del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e il festival “Pensieri e Parole: libri e film all’Asinara”.
 L’occasione di discussione sarà la proiezione di due film dedicati alle principali città sarde, girati con quasi vent’anni di distanza uno dall’altro. Il più lontano nel tempo, datato 1990, è quello sassarese, “Sassari, una città”, un documentario girato da Antonello Grimaldi ed accompagnato dalla voce di Sante Maurizi. La città che emerge dal dinamico film è profondamente differente, nella struttura urbana ma non in quella sociale, rispetto alla Sassari di oggi. Appare nelle immagini, compulsanti tra nuove periferie e un centro già decadente, una forte identità della città, una tempra anarchica che ha provocato il disordine urbanistico che ben conosce chi abita Sassari, disordine a cui si prova, da qualche anno, a rimediare. La città appare comunque, come ancora è, vitale e ironica, e la regia di Grimaldi asseconda quest’indole.
 Tutt’altro film è quello che ha come soggetto la città di Cagliari, girato nel 2009 da Federico Boy, con testi di Antonello Zanda letti da Rita Atzeri. L’idea portante del documentario è evidentemente quella di rilevare le mutazioni della città dalla fine dell’ottocento ad oggi. Boy torna sui luoghi, negli esatti punti di vista di vecchie foto tra piazza Yenne, Stampace e tanti altri palazzi e vie, creando un punto di sutura tra passato e presente e offrendo una suggestiva sovrapposizione tra immagini contemporanee e antiche fotografie di una Cagliari prima e dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il risultato è un film tra l’astrazione e il documento, quasi un critofilm, uno strumento di pedagogia urbana.
 All’incontro, che fa parte del seminario “Il cinema del reale, tra documento e finzione”, parteciperanno il regista Federico Boy con Antonello Zanda e Sante Maurizi.
 
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
«Actuel Marx», stasera Fresu e Mordenti a Cagliari 
 
 CAGLIARI. Lo tsunami della crisi economica mondiale imperversa, costringendo molti, anche sul fronte neoliberista, ad interrogarsi sui limiti di un capitalismo senza regole. E’ così che, tra borse che crollano e indici di disoccupazione che crescono, si torna a guardare al pensiero del critico più radicale del capitalismo: Karl Marx. Lo fa anche l’associazione culturale studentesca «Antonio Gramsci», che organizza un ciclo di conferenze e di proiezioni intitolato «Actuel Marx». Oggi alle 18, nella sala Cosseddu della casa dello studente, sul tema «Bentornato Marx! Una risposta politica e filosofica alla crisi del capitalismo» intervengono: Gianni Fresu, ricercatore a Scienze della formazione («Un pensiero tra le contraddizioni della modernità»), e Raul Mordenti, docente all’Università di Tor Vergata a Roma («Per capire la crisi: attualità di alcune categorie di Karl Marx»). Coordina Fabio Strazzeri. La rassegna cinematografica «La mano visibile: crisi economica e industriale nel racconto cinematografico» prosegue invece giovedì 27 maggio, nel teatro «Nanni Loy» alle 20.30, con la proiezione del film «In questo mondo libero», di Ken Loach.
15 – Il Sardegna
Il no dell’Università alla Riforma Gelmini
Ateneo. Mozione dell’Assemblea. Melis: no alla logica dei tagli
 
«Il Parlamento deve tenere conto delle critiche e delle proposte arrivate da tutti gli Atenei e deve modificare di conseguenza il testo del disegno di legge Gelmini approvato dalla Commissione Istruzione del Senato». Lo ha chiesto con una mozione unitaria l’assemblea dell’Ateneo, riunita ieri mattina nell’aula magna della facoltà di Ingegneria, promossa dal Rettore Giovanni Melis. L’iniziativa ha visto la numerosa partecipazione di tutte le componenti dell’Ateneo. La mozione approvata sottolinea «la pesante marginalizzazione di una delle sue componenti fondamentali sia sul versante della ricerca sia su quello della didattica: i ricercatori a tempo indeterminato, ai quali esprime piena solidarietà e sostegno nelle loro rivendicazioni». Durante la seduta è stata contestata in particolare la logica del “costo zero” che ricorre troppo spesso nel testo del provvedimento e la logica dirigistica che lo ispira. «In questo modo», si legge nel documento approvato, «si ridimensionano gli atenei pubblici, non si valorizza la ricerca, si penalizza il diritto allo studio». «Le grandi criticità del disegno di legge», ha affermato il Rettore, «sono la logica dei tagli e l’eccessivo dirigismo, con cui dovremo fare i conti. Forti perplessità solleva anche il sistema del reclutamento, mentre il tema del diritto allo studio non viene nemmeno trattato». La concentrazione di poteri nel consiglio di amministrazione, con un Senato accademico che viene sostanzialmente relegato a semplice organo consultivo, metterebbe la gestione delle Università in mano a poche persone con una limitatissima rappresentatività delle componenti dell’Ateneo stesso.   

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