Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 May 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  

 
L’UNIONE SARDA
01 - Monumenti aperti. Ecco chi contattare per chiedere informazioni
02 - Gesuiti, incontri culturali e concerti per festeggiare i 450 anni
03 - Olbia. Studi influenzati dalla famiglia: in città fenomeno evidente
 
LA NUOVA SARDEGNA
04 - Selargius. Accordo col Municipio per un nuovo centro
05 - Sassari. Asl e Università, intesa per tirocini nei reparti
06 - Sassari. Sistema nervoso e cervello, confronto a livello mondiale
07 - Sassari. Ricerca Spagna-Sardegna sull’ambiente
08 - Macomer. I dati emersi da una ricerca del Progetto Akea
09 - Olbia. Non solo facebook, la città dei giovani ora cerca vere piazze
10 - Alghero, un robot per pescare il corallo in sicurezza
11 - Sassari. Studiare le malattie che colpiscono i vigneti
12 - Sassari. Pubblicità progresso «Il futuro del paese visto dai giovani»
13 - Lettere. Geni della matematica cercano «sponsor»
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 20
Monumenti aperti
Infopoint, numeri di telefono e siti internet per gli appuntamenti di oggi
Ecco chi contattare per chiedere informazioni
L’organizzazione che cura Monumenti Aperti ha sede all’Exmà, in via San Lucifero, 71, telefono 070/6402115, dove è possibile rivolgersi per informazioni relative alla promozione e allo svolgimento della manifestazione ed alla visita ai beni culturali della città. Oggi, dalle 9 alle 20, sarà disponibile un servizio informativo anche negli uffici dell’assessorato comunale alla Cultura ai numeri 070/6776470 e 070/6776471.
Informazioni e materiali sulla manifestazione anche in lingua straniera, sono disponibili, dalle 8 alle 20, negli Infopoint del Comune in collaborazione con l’Università - Progetto Erasmus: piazza Indipendenza, telefono 329/8312033; piazza Costituzione, tel. 338/3071121; piazza Matteotti tel. 070/669255; Marina Piccola, Lungomare Poetto tel. 070/4818481. Informazioni anche sui siti internet http://infopointcagliari.wordpress.com/; E-mail: infopoint.cagliari@gmail.com; www.monumentiaperti.com, www.camuweb.it.
L’orario di apertura di alcuni monumenti potrebbe non coincidere con quelli della manifestazione. In alcuni monumenti l’accesso sarà permesso esclusivamente con visita guidata. Nelle chiese le visite guidate verranno sospese durante le funzioni religiose.
  
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 20
le celebrazioni
Gesuiti, incontri culturali e concerti per festeggiare i 450 anni
Si concludono oggi in città le celebrazioni per il 450° anniversario dell’arrivo dei Gesuiti in Sardegna, iniziate a novembre a Sassari e proseguite poi ad Alghero, Nuoro, Oliena e Iglesias. Il programma dell’ultima tappa dell’Itinerario Ignaziano “Sulle vie dei Gesuiti in Sardegna” si aprirà alle 9,45 con una visita guidata nel rione storico di Castello con sosta nella basilica di Santa Croce. Alle 16,30 il tour si sposterà nella chiesa di San Michele, nel cuore di Stampace. A seguire il teatro dei Gesuiti, in via Ospedale 4, ospiterà l’incontro di studio “I 450 anni della Compagnia di Gesù in Sardegna”.
Oltre all’assessore regionale della Cultura Maria Lucia Baire e al sindaco Emilio Floris, interverranno il decano sardo dei Gesuiti Francesco Piras, il superiore della comunità di San Michele Enrico Deidda e il rettore dell’ateneo cagliaritano Giovanni Melis. Due le relazioni in programma, a cura del giornalista di Videolina Paolo Matta e dello scrittore gesuita Raimondo Turtas che presenterà il suo libro edito da Cuec “I gesuiti in Sardegna: 450 anni di storia (1559-2009)”. L’incontro si concluderà con la proiezione del filmato “Gesuiti sardi in missione nel mondo” e un intervento di Tania Ulzega. Alle 19,30 nella sacrestia della chiesa di San Michele sarà inaugurata una mostra che resterà visitabile sino al 6 giugno con orario 8-11 e 18-21. Alle 20 l’arcivescovo Giuseppe Mani celebrerà una messa speciale animata dalle musiche barocche del compositore gesuita Domenico Zipoli. ( p.l. )
 
 
3 - L’Unione Sarda
Cronaca di Olbia - Pagina 52
Expo. Una presentazione pubblica ieri per la ricerca sulla condizione giovanile
Ragazzi poco istruiti come i genitori
Studi influenzati dalla famiglia: in città fenomeno evidente
Lo studio dell’Università di Sassari sugli obiettivi di formazione e lavoro dei giovani olbiesi è stato presentato dagli autori.
Tale padre, tale figlio. I ricercatori dell’università di Sassari ieri all’Expò hanno presentato ufficialmente la ricerca sulla condizione giovanile a Olbia. Centocinquantuno giovani tra i 15 e i 30 anni hanno dovuto rispondere riguardo il loro grado di istruzione, formazione professionale, sul modo in cui recepiscono la loro città e sulle condizioni economiche e sociali delle loro famiglie. La ricerca è stata commissionata dall’amministrazione comunale per avere un quadro approfondito della realtà giovanile in città.
La popolazione olbiese da alcuni anni è oggetto di attenzione per il grado culturale e dell’istruzione raggiunto da ciascun abitante. I ricercatori sassaresi hanno confermato che il livello medio è piuttosto basso, ma hanno anche individuato una delle ragioni principali per cui una buona fetta degli studenti olbiesi lasciano la scuola prima del diploma oppure conseguono la maturità dopo anni dopo aver accumulato uno o più bocciature. «Come per il resto dell’Italia - ha spiegato il ricercatore Camillo Tidore - anche a Olbia gli studenti peggiori sono figli di persone che hanno un bassissimo grado di istruzione, e quelli migliori hanno invece genitori laureati. La particolarità di Olbia, che si consegue per logica, è che nel capoluogo gallurese c’è una parte abbastanza rilevante di genitori che hanno raggiunto a stento (o non ce l’hanno proprio) il diploma di terza media». Circa il 40 per cento degli studenti che vive in una famiglia con un tasso di istruzione scadente si ferma alla scuola dell’obbligo. I figli dunque si limitano a ricalcare le orme dei padri, mancando evidentemente lo stimolo o la necessità per migliorare le proprie conoscenze. Dei 151 intervistati, uno su quattro non è olbiese e una buona parte proviene dai paesi del centro e del nord Sardegna.
L’aspirazione massima della maggior parte degli intervistati è quella di avere un lavoro regolarmente retribuito (non necessariamente quello in grado di soddisfare le ambizioni personali) per sganciarsi dalla casa dei genitori e farsi una propria famiglia. La dottoressa Antonietta Mazzette si è invece soffermata sul rapporto tra i giovani e la città. «I ragazzi olbiesi - ha detto - hanno indicato tre elementi per riconoscere la propria città: il turismo, il porto e l’aeroporto. Nessun segno identificativo: due luoghi di arrivo e partenza, e uno stile di vita». Attilio Mastino, rettore dell’università ha commentato: «In un’isola di vecchi, semi spopolata, Olbia è invece una città dinamica e giovane. Sui ragazzi pesa l’esigenza di una nuova fondazione della propria casa, e la società deve fornire loro la possibilità di farlo».
CLAUDIO CHISU
 

 
LA NUOVA SARDEGNA

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari
Selargius. Accordo col Municipio per un nuovo centro 
Il radiotelescopio diventerà anche un campus della scienza 
JACOPO BULLA 
SELARGIUS. Il Sardinia Radio Telescope di Pranu Sanguni fa parte del progetto Hazard che prevede anche la realizzazione del campus della scienza, della tecnica e dell’ambiente nel Comune di Selargius, in località Cuccuru Angius, sulla collinetta dove si trovava un deposito di armi e munizioni dell’esercito. «Il campus - sottolinea il sindaco di Selargius Gian Franco Cappai - il cui costo complessivo sarà di 12 milioni e 500mila euro, assumerà sicuramente il ruolo di condensatore di interessi e di sistemi produttivi. Sarà, infatti, un centro di attrazione per economie di scala articolate su vari scacchieri: ricerca scientifica, produzione specialistica e artigianale, servizio didattico indirizzato alla trasmissione pedagogica di nozioni su ambiente, storia e archeologia». Un polo di sviluppo in cui sarà possibile coniugare interessi economici, scientifici e culturali, con un ruolo strategico nell’area vasta cagliaritana, proiettato anche verso l’interno dell’isola. In una parte consistente dei locali si insedierà la sede dell’istituto nazionale di astrofisica, capofila del progetto “Miur Protostar” per la produzione di specchi sottili e di collettori solari. «La ricerca scientifica vera e propria, finanziata da partner privati come Enel e Galileo Avionica - dice il sindaco Cappai - avverrà in un’area, già identificata, della zona industriale di Selargius. Vi saranno studiati i prototipi per l’applicazione delle tecnologie sviluppate in astrofisica a specchi sottili di grandi dimensioni, in grado di sfruttare al massimo le fonti di energia». Rilevante sarà l’apporto del consorzio Cosmolab (UniCa, UniSS, Inaf, Infn, Crs4, Nice), che attraverso l’introduzione nel campus di apparecchiature, tecnologie avanzate e figure professionali altamente qualificate, consentirà alla struttura di essere collegata alla rete di supercalcolo CyberSar. Il tutto favorirà la nascita e lo sviluppo di iniziative culturali e scientifiche insieme ad altri centri di ricerca e università italiane e straniere. «Di grande fascino, indiscutibile rilievo scientifico e sicuro richiamo culturale oltre che turistico - afferma il sindaco Cappai - saranno l’osservatorio astronomico, il planetarium e il museo astronomico, che saranno realizzati con elementi architettonici d’avanguardia e costituiranno la base per attività didattiche e di formazione».
 
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Asl e Università, intesa per tirocini nei reparti 
SASSARI. Una opportunità per aspiranti infermieri, logopedisti, tecnici di laboratorio e della prevenzione di formarsi facendo attività didattica, pratica integrativa e tirocini all’interno delle strutture dell’Azienda sanitaria locale. Nei giorni scorsi è stata siglata una convenzione tra l’Asl e l’Università. La convenzione, firmata dal commissario Paolo Manca e dal rettore Attilio Mastino, avrà durata triennale e, alla scadenza, potrà essere rinnovata. Gli studenti del corso di laurea infermieristica potranno formarsi nelle unità operative di pronto soccorso, dialisi, cardiochirurgia, nefrologia, centro ustioni, traumatologia, medicina d’urgenza, stroke unit, oncologia, cardiologia, quindi ancora nelle sedi territoriali di assistenza e nella centrale operativa del 118.
Per il corso in igiene dentale la convenzione prevede didattica e tirocini nel reparto di odontostomatologia e nel poliambulatorio “Conti” di via Carlo Felice. Il reparto di Rianimazione invece ospiterà gli studenti del corso in tecniche di neurofisiopatologia. Il Servizio di prevenzione, diagnosi e cura, i centri di salute mentale quindi i laboratori diretti dal Csm ospiteranno gli studenti del corso di laurea in tecniche della riabilitazione psichiatrica. Nei laboratori di analisi dell’ospedale civile e in quello generale di base di via Tempio frequenteranno i giovani che si formano del corso in tecniche di laboratorio biomedico. Infine il Dipartimento di prevenzione di via Amendola, con i suoi sei servizi (Igiene pubblica, Igiene degli alimenti e della nutrizione, Spresal, Sanità animale, Igiene degli alimenti di origine animale e Igiene degli allevamenti) ospiterà gli studenti del corso in tecniche della prevenzione negli ambienti e luoghi di lavoro.
 
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Sassari
Futuro della Neuroinformatica 
Sistema nervoso e cervello, confronto a livello mondiale 
ALGHERO. E’ in corso di svolgimento nell’hotel Capo Caccia un congresso di ricercatori internazionali, studenti, ricercatori e docenti, per discutere di nuove tecnologie e sistemi artificiali che prendono ispirazione dal sistema nervoso e dal cervello. L’evento, altamente tecnico, è organizzato dall’Istituto di Neuroinformatica dell’Università e del Politecnico di Zurigo e sono presenti ricercatori provenienti da ogni parte del mondo, dall’Australia, Corea, Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna e naturalmente Italia. Durante i lavori studenti e ricercatori procedono a sperimentare su reti neurali e retine artificiali, arti e teste robotiche, sistemi tesi a riprodurre comportamenti con qualità cognitive simile a quelle umane. Il congresso è finanziato dall’Ini, dal settimo programma dell’Unione Europea, e dalla National Science Foundation degli Stati Uniti, unitamente ad altre organizzazioni scientifiche internazionali. Non vi è alcun dubbio che lo straordinario contesto ambientale, difficilmente riproducile anche per i migliori ricercatori, costituisce l’ambiente ideale per giornate di studio e ricerca a livelli altissimi come quelli del congresso.


7 - La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Sassari
SPAGNA-SARDEGNA
Ricerca sull’ambiente
ALGHERO. E’ in corso di svolgimento la seconda edizione de «Universitat Catalana de Estiu de Ciancies de la natura de Sardenya» per iniziativa dell’Obra Cultural, presieduta da Pino Tilloca e diretta da Carlo Sechi, in collaborazione con i parchi di Porto Conte e dell’Asinara, l’università di Sassari, l’Insitut de Estudis Catalans e altre autorevoli istituzioni della Catalogna sempre legate alla ricerca scientifica e all’approfondimento sulle dinamiche che riguardano l’ambiente in ogni suo aspetto. I corsi si svolgono nella sede dei parchi, a Porto Conte, e all’Asinara nel centro faunistico e in quello di recupero degli animali marini oltre che all’Obra Cultura. Il coordinamento delle attività didattiche è curato da Antonio Torre e Giullem Chacon. L’evento, che coincide con l’anno mondiale delle biodiversità, si concluderà domani. Oltre ai docenti sono presenti numerosi studenti provenienti dalla Spagna e l’incontro sta consentendo un prezioso momento di scambio e consolidamento di rapporti scientifici, culturali e umani, elementi che costituiscono ormai un validissimo punto di riferimento.
 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Oristano
Macomer. I dati emersi da una ricerca del Progetto Akea 
Le virtù salutari del pecorino e della carne d’agnello sardo 
PIER GAVINO VACCA 
MACOMER. «Venite in Sardegna. Mangerete formaggio e carne d’agnello e camperete cent’anni». Potrebbe essere uno slogan pubblicitario, che, accanto alle bellezze della nostra isola, sfrutti anche le proprietà “nutraceutiche” dei nostri alimenti.
E per chi non sapesse cosa è la “nutraceutica”, bisognerà spiegare che è un neologismo che fonde due scienze: la nutrizionistica con la terapeutica.
Non è una originale trovata pubblicitaria, ma quanto emerso nel corso del convegno organizzato nell’ambito delle manifestazioni collaterali alla sesta edizione della Fiera nazionale degli ovini di Macomer. A cercare quale fosse il motivo che rende la Sardegna la terra più ricca di ultracentenari al mondo è stato il professor Luca Deiana che, da anni, con il progetto Akea, (acronimo dell’augurio sardo “a chent’annos”), ha messo, si fa per dire, sotto il microscopio alcune migliaia di centenari, tra vivi e scomparsi, ma tutti rigorosamente certificati. Accanto alla cartella clinica l’équipe del professor Deiana, ha sempre compilato una cartella dietetica.
Ed è proprio da quest’ultima che è venuta fuori la rivelazione che l’alimentazione degli ultracentenari è sempre stata a base di pecorino e di carne di agnello, soprattutto nelle zone pastorali, nel cuore della Sardegna. Naturalmente, come dice lo stesso Deiana, non è solo l’alimentazione che determina una lunga permanenza su questo mondo. C’entrano anche altri fattori personali ed ambientali, ma soprattutto l’ereditarietà. Mangiare sano comunque aiuta e non poco.
Tutto ciò è venuto fuori dal convegno sulla “nutraceutica” dove è stata illustrata una ricerca, a cura delle università di Cagliari e Sassari, coordinata dal direttore di scienze zootecniche dell’Università di Sassari Giuseppe Pulina. I risultati sono, a dir poco, strabilianti. Il pecorino e la carne d’agnello contengono una quantità di sostanze protettive, persino dal cancro e dalle infiammazioni, ma anche un acido grasso, il linoleico coniugato, (acronimo CLA), che non solo non aumenta il colesterolo cattivo, ma anzi lo abbassa leggermente: l’esatto contrario di quanto sin’ora avevano affermato alcune ricette mediche.
 
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Gallura
Non solo facebook, la città dei giovani ora cerca vere piazze 
TIZIANA SIMULA 
OLBIA. Giovani che vorrebbero essere maggiormente coinvolti nelle scelte e nella vita amministrativa della città, che dimostrano sensibilità ai problemi dell’accoglienza, del decoro urbano, della sostenibilità ambientale. Giovani che, a differenza di quanto si possa immaginare nell’era di facebook, chiedono piazze, spazi pubblici reali e non virtuali, dove potersi incontrare.
È solo una sfaccettatura della complessa ricerca sulla condizione giovanile in città, frutto di un lavoro durato quasi due anni condotto dal Centro studi urbani dell’Università di Sassari. Incarico commissionato dall’amministrazione comunale con «l’obiettivo di conoscere le condizioni, le aspettative, le criticità dei nostri giovani: non un punto di arrivo ma di partenza, che consentirà alle istituzioni di avere un quadro chiaro della situazione attuale per poter predisporre strategie comuni più consone per affrontare le problematiche emerse», ha spiegato il sindaco Gianni Giovannelli aprendo il convegno “L’Europa ai giovani”. Un appuntamento che aveva il duplice obiettivo di celebrare il 60º anniversario dell’Ue e di presentare i contenuti della ricerca curata da Antonietta Mazzette, Patrizia Patrizi e Camillo Tidore, con la collaborazione dell’Eurodesk di Olbia, studio racchiuso in un volume edito dalla Taphros.
Uno strumento conoscitivo per rafforzare le potenzialità socio economiche di Olbia che, come emerso, si sta caratterizzando come una città giovane e fortemente dinamica sotto il profilo sociale ed economico, in controdenza rispetto al resto dell’isola. Vivacità imprenditoriale e crescita demografica che necessitano di politiche che da un lato favoriscano l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e dall’altra mirino a rafforzare la formazione professionale, determinante per l’acquisizione delle competenze. L’indagine è stata illustrata dai tre docenti, coordinati dal rettore dell’Università Attilio Mastino. In apertura, gli interventi dell’europarlamentare Giommaria Uggias che ha parlato del ruolo dei giovani nello scenario europeo, e del vescovo Sebastiano Sanguinetti che ha annunciato l’iniziativa della Chiesa per contribuire alla formazione dei giovani, attraverso imminenti progetti proposti dai Salesiani.
 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Alghero, il progetto presentato alla Rassegna del Mare 
Un robot per pescare il corallo in sicurezza 
ALGHERO. Si conclude oggi la XXIª Rassegna del Mare organizzata da Mareamico che proprio quest’anno festeggia i 20 anni dalla fondazione. Un evento di particolare spessore scientifico che ha richiamato i vertici delle istituzioni che operano nell’ambiente e i maggiori esperti del bene-risorsa quale è il mare.
Quale occasione migliore per inserire nei contenuti della rassegna, e nell’anno internazionale della biodiversità, un argomento che rappresenta un pezzo importante della storia dei mari della Sardegna: il corallo. Ci hanno pensato un gruppo di pescatori dell’oro rosso consegnando ai lavori della rassegna una proposta che sarà presentata all’assessorato all’Agricoltura: un progetto per sperimentare la pesca del Corallo rosso con robot sottomarini (Rov). L’iniziativa è dell’ingegner Fausto Troisi, in collaborazione con altri equipaggi, e per la parte scientifica si avvale dello studio e della ricerca del professor Lorenzo Chessa del dipartimento di protezione delle piante dell’Università di Sassari. Il progetto parte dalla considerazione che le moderne tecnologie per l’indagine e prospezione subacquea consentono oggi di valutare lo stato e consistenza delle risorse bentoniche anche ad alta profondità, avvalendosi di attrezzature d’avanguardia. Nel caso della biocenosi coralligena che ospita il prezioso corallo rosso del Mediterraneo, tali tecnologie hanno già dato un notevole contributo di conoscenza dello stato della risorsa.
In Sardegna esistono estesi banchi coralligeni che hanno da secoli alimentato un’attività di pesca del corallo di rilevante importanza. Per oltre 500 anni tale pesca è stata effettuata con metodiche indirette culminate, nei decenni scorsi, con le devastazioni prodotte dall’ingegno e dalla croce di Sant’Andrea, pesca che in Sardegna è stata abolita dal 1989. La normativa vigente consente di pescare il corallo, a profondità maggiori di 80 metri, ai soli pescatori subacquei, in immersione autonoma e avvalendosi esclusivamente di piccozza.
Le tecnologie d’avanguardia, che si basano essenzialmente sull’uso di veicoli filoguidati Rov e minisottomarini, consentono oggi di ipotizzare metodi alternativi di prelievo del corallo, già permessi in altri Paesi, basati sull’impiego di manipolatori. La mancanza, in Sardegna, di una normativa che preveda l’uso di questi sistemi di raccolta è forse dovuta anche alla carenza di dati scientifici che consentano una corretta valutazione dell’efficacia ecologica, economica e sociale di questa attività. Il progetto si prefigge di fornire dati oggettivi che sostengano il legislatore nella valutazione dell’ammissibilità di questo sistema di pesca del corallo. La sua introduzione consentirebbe di azzerare il rischio del corallaro che non sarebbe più costretto ad immergersi a profondità elevate (anche 135 m) dove le condizioni di lavoro sono a rischio di incidente, come testimonia il pesante tributo a questa attività di vite umane e disabilità permanenti. L’applicazione di tali tecnologie, inoltre, consentirebbe agli operatori di rispettare la legge 626 sulla sicurezza cui è impossibile adeguarsi, alle profondità di lavoro attuali. Per quanto concerne i Rov è prevista la sperimentazione di due tipi diversi: una macchina dotata di sistema di raccolta basato su un braccio manipolatore che tiene un piccolo spezzone di rete e una seconda macchina dotata di un sistema di raccolta evoluto che dispone di un manipolatore dotato di pinza robotizzata. La proposta, se accolta, dovrà prevedere la revisione della attuale normativa sulla pesca del corallo.
 
 
11 - La Nuova Sardegna
IL SUGGERIMENTO
Studiare le malattie che colpiscono i vigneti
Il Veneto è un buon produttore d’uva che poi con molta arte viene trasformata in vino. E qui la sorpresa: quanto più sana è l’uva tanto migliore è il vino ottenuto (in quell’anno!). E quindi nel Veneto c’è un’assidua sorveglianza e una fitta rete d’informazioni sulle malattie della vite che partono dalla Puglia e finiscono alle nostre Alpi! Qui invece nemmeno a parlarne... Eppure anche l’Università di Sassari di recente ha fatto dotare una importante azienda vinicola - della nostra provincia - di una buona strumentazione per rilevare in tempo le possibili malattie che ogni anno colpiscono i vitigni sardi! I saccenti vi parleranno di rose piantate alle capezzagne dei vigneti! Ma da noi tale metodo era usato prima del 1800... ed oggi siamo oltre il 2000...! E l’Università di Sassari, con la dovuta sensibilità, ha già provveduto ad aggiornare tecnicamente qualche nota cantina locale! Perché non aiutare i più volenterosi e portare in modo più diretto e capillare le aggiornate tecniche dei vigneti sardi in tutte le varie località?
 
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Pubblicità progresso «Il futuro del paese visto dai giovani» 
Sarà presentato il concorso «On the move» 
SASSARI. Giovani, futuro, cambiamento, è questo il tema dell’incontro organizzato dalla Fondazione Pubblicità Progresso per affrontare i temi del lavoro, dello sviluppo del territorio, della responsabilità sociale.
L’incontro si terrà domani all’università, nella sala Umanistica di via Zanfarino 62 e durerà dalle 10 alle 14. Tutti i giovani sono invitati a partecipare per portare il loro contributo di idee su «Le cose che contano», «Le preoccupazioni e le sfide», «Le speranze e i desideri». Su questi temi i partrecipanti saranno invitati a “postare” i loro punti di vista, pensieri, riflessioni, suggerimenti, provocazioni. Tutti i “post” verranno poi raccolti, elaborati e valorizzati all’interno di una ricerca che indaga il rapporto fra i giovani e il futuro, il lavoro, la famiglia, la comunicazione. La ricerca è a cura dei corsisti del Master in metodi qualitativi applicati all’indagine sociale e di marketing dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Nell’incontro di Sassari sono previsti interventi e testimonianze di: Aldo Maria Morace, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Sassari, Alberto Contri, Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso; Massimo Ragnedda, Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi; Rossella Sobrero, Consigliere della Fondazione Pubblicità Progresso; Francesco Morace, sociologo e Presidente di Future Concept Lab; Stefano Zamagni, economista e Presidente dell’Agenzia per le Onlus; Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.
L’incontro sarà l’occasione anche per promuovere “On the move: Il Volto Nuovo della Comunicazione Sociale”, concorso rivolto agli studenti universitari di tutta Italia, promosso dalla Fondazione Pubblicità Progresso in partnership con il Parlamento Europeo - Ufficio di Milano e in collaborazione con DeeJay Radio e TV e Ustation.
 
 
13 - La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Sassari
LETTERE 
Geni della matematica cercano «sponsor» 
Caro direttore, siamo quattro alunni della Media n. 2 “Salvatore Farina” di Sassari, le scriviamo per sottoporle un problema che ci sta a cuore. Abbiamo partecipato ai “Campionati Internazionali dei Giochi Matematici” organizzati dall’Università Bocconi di Milano e abbiamo superato la semifinale; ora ci dovremmo recare a Milano per la finale. Purtroppo la nostra scuola non ha fondi per finanziare il viaggio e, siccome non siamo in grado di sostenere le spese da soli abbiamo chiesto aiuto a diversi Enti e Istituzioni. In fondo, dopo tutti questi “problemi” che abbiamo risolto da soli, ci servirebbe un aiuto per risolverne uno più grande di noi... Sarebbe fantastico se qualcuno ci potesse sponsorizzare, si parla tanto del fatto che gli studenti del Sud abbiano carenze nelle discipline scientifiche, noi abbiamo dimostrato il contrario. La finale dei “Giochi” si terrà sabato 15 maggio a Milano, nessuno ancora ha risposto alla nostra richiesta e il tempo vola e noi siamo qui ad aspettare sperando non invano.
Gli alunni della scuola media n. 2. 
 
  

Questionnaire and social

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