Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 April 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  

 
L’UNIONE SARDA
01 - Università. Ricerca, venerdì un convegno
02 - Convegno, le sfide dei giovani medici
03 - Presentazione volume "Le Genti di Monte Claro"
04 - Sa Die de sa Sardigna: «Fu l'ultima vera rivoluzione»
 
LA NUOVA SARDEGNA
05 - Rischio stress da lavoro, esperti a confronto
06 - Università di Sassari. Cla seleziona insegnanti
07 - Convegno a Sassari. Giuseppe Lazzati, una lezione di vita
08 - Lezione di Jovanotti ad Harvard 
   
IL SARDEGNA
09 - Stress nei posti di lavoro, gli esperti si confrontano
10 - Maciotta. Disinfestazione in clinica ma i locali restano aperti
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 
L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
Università
Ricerca, venerdì un convegno
Venerdì (ore 10.30 nell’aula magna della cittadella universitaria di Monserrato) si parlerà di bandi Prin e finanziamenti dei progetti di ricerca di interesse nazionale. Il seminario di approfondimento informativo è riservato a docenti, ricercatori e amministrativi. Informazioni posso essere ottenute presso la direzione per l’amministrazione della ricerca scientifica e dei progetti finalizzati di via San Giorgio 12, ingresso 3, o ai numeri di telefono 070 675.6527 e 070 675.6523 e al numero di fax 070 675.6525.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Convegno, le sfide dei giovani medici
Oggi, alle 16,30 nell’aula della Direzione sanitaria del Policlinico universitario di Monserrato è in programma il dibattito dal titolo: “Le sfide dei giovani medici: Il futuro degli specialisti in formazione”. L’incontro, organizzato dal segretariato italiano giovani medici (Sigm) di Cagliari, è rivolto a tutti i giovani medici specialisti in formazione e ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare la comunità medica sulle problematiche relative alla formazione specialistica dei giovani medici e chirurghi.
 
 
3 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Le Genti di Monte Claro
Domani alle 18 nella sala consiliare del Palazzo Regio verrà presentato il volume "Le Genti di Monte Claro", gli atti del convegno svoltosi a Cagliari nel giugno del 2008. Intervengono il presidente della Provincia Graziano Milia, il direttore regionale dei Beni culturali Maria Assunta Lorrai e la docente dell’università Luisa D’Arienzo (autrice del saggio introduttivo). Il volume raccoglie gli studi di numerosi specialisti delle diverse discipline che di recente si sono occupati della storia del colle cittadino, dalle origini preistoriche (con la relazione del professor Enrico Atzeni) agli insediamenti romani, medievali e moderni. Alcuni saggi sono dedicati ai documenti, al culto di Santa Maria Chiara e ai legami con la frazione di Pirri.
 
 
4 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 18
Lo storico. Una delle pagine più significative della storia sarda
«Fu l’ultima vera rivoluzione»
Accardo: ma la vera autonomia è datata 1948
La ricorrenza di Sa Die de sa Sardigna è stata istituita dal Consiglio regionale il 14 settembre 1993 e da allora viene festeggiata ogni anno il 28 aprile. «Ricorda i Vespri sardi», spiega Aldo Accardo, docente di Storia contemporanea nella facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Cagliari, «cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con la quale si allontanarono da Cagliari i piemontesi, in quella che è diventata famosa come “Cacciata”, e il viceré Balbiano in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste di maggiore autonomia avanzate dai sardi».
L’ULTIMA RIVOLUZIONE Si tratta di una delle pagine più significative della storia dell’Isola e per Accardo può essere considerata anche «l’ultima vera rivoluzione patriottica d’Europa». Tuttavia è opportuno che i fatti del 1794 siano valutati con grande attenzione «rapportandoli esclusivamente nel contesto di quel periodo, il feudalesimo, e non al presente, altrimenti si rischia di cadere in errore o di incorrere in interpretazioni sbagliate».
L’INTERPRETAZIONE «I sardisti non saranno d’accordo con me», riprende lo storico originario di Iglesias, «ma io non credo affatto che l’origine dell’autonomia sarda possa essere fatta coincidere con la data del 28 aprile 1794. La vera autonomia è arrivata molto più tardi, il 26 febbraio 1948, con l’approvazione dello Statuto speciale mediante legge costituzionale». Nel 1794 i sardi chiedevano che venisse loro riservata una parte degli impieghi civili e militari. Il governo piemontese rifiutò però di accogliere qualsiasi richiesta, perciò la borghesia cittadina con l’aiuto del resto della popolazione scatenò il moto insurrezionale.
LA MICCIA La scintilla che fece esplodere la contestazione fu l’arresto, ordinato dal viceré, di due capi del partito patriottico, gli avvocati cagliaritani Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor. La popolazione inferocita decise di allontanare dalla città il viceré e tutti i piemontesi, che nel mese di maggio furono imbarcati con la forza e rispediti nella loro regione. Incoraggiati dalle vicende cagliaritane, gli abitanti di Alghero e Sassari fecero altrettanto. (p. l.)
 
L’appuntamento. Il programma delle manifestazioni per le celebrazioni della festa dell’Isola
Sa Die de sa Sardigna: sfilate, cortei e musica
Gli operai di Alcoa ed Euroallumina con sindacati e associazioni
Oggi si festeggia in tutta l’Isola Sa Die de sa Sardigna, la festa del popolo sardo istituita nel 1993 dal Consiglio regionale. In programma anche un corteo per ricordare la piaga della povertà e la crisi.
Una giornata di festa per prendere spunto dalla storia della Sardegna e riportare in auge i valori dell’autonomia, ma anche un’occasione simbolica per ricordare i temi dell’occupazione e della lotta alla povertà. Quest’anno più che mai, Sa Die de Sa Sardigna , festa del popolo sardo istituita nel ’93 dal Consiglio regionale, non si esaurirà nella rievocazione dei vespri del 28 aprile 1794, ma proporrà una riflessione sulle problematiche del presente con un pensiero di speranza rivolto al futuro. Non a caso sono stati i giovani i protagonisti del primo atto delle celebrazioni. Ieri nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari “Pierluigi da Palestrina” l’assessore regionale della Cultura Maria Lucia Baire ha incontrato oltre mille studenti delle superiori per esortali a non considerare Sa Die solo come un giorno di vacanza. «Il 28 aprile», ha sottolineato l’esponente della Giunta Cappellacci, «è la giornata dell’orgoglio sardo ed è un momento che tutti dobbiamo conoscere perché siamo un popolo e dobbiamo capire dove stiamo andando». «Quanto più grande è la conoscenza», ha concluso, «tanto più potranno affermarsi quei principi cardine della democrazia e della libertà che sono alla base di una società moderna, evoluta e progredita». L’assessore Baire ha poi annunciato l’istituzione di un premio per le scuole e di una tesi di laurea sulla storia della Sardegna.
IL PROGRAMMA Le manifestazioni promosse dalle Regione proseguiranno oggi con due eventi. Dalle 16, l’Ippodromo del Poetto ospiterà la manifestazione “Caddos in sa Die de sa Sardigna”, festa dei cavalli e dei cavalieri organizzata in collaborazione con la Società Ippica. Il programma prevede la sfilata dei cavalieri in costume provenienti da Cagliari, Assemini, Ovodda, Teulada, Busachi, Monserrato, Oristano, Dolianova e Sant’Andrea Frius. Seguirà una mini rappresentazione della Sartigliedda con i cavallini della Giara di Gesturi e i piccoli cavalieri di Oristano. La chiusura della serata sarà affidata alla musica della Baggiani Orchestra. Verranno allestite aree espositive e mostre di razze equine, mentre per i bambini la Società Ippica metterà a disposizione i pony per il battesimo della sella. Dalle 21 i festeggiamenti si sposteranno in piazza del Carmine, dove è previsto un concerto popolare con le voci di Maria Luisa Congiu, Lucia Budroni & Incantos, Maria Giovanna Cherchi, Carla Denule, Cecilia Concas e Franca Pinna. Nell’ambito delle manifestazioni finanziate dalla Regione s’inserisce anche “La rivolta di primavera 28 aprile 1794”, mostra a cura di Vincenzo Pattusi e Rossana Copez allestita a Palazzo Regio (alle 18 l’inaugurazione).
CARTA DI ZURI Sa Die sarà anche la giornata-simbolo della lotta contro la povertà e per il lavoro. Lo dimostra la grande mobilitazione delle associazioni che stamattina daranno vita alla marcia “Pro sas libertades et su traballu”. Raduno alle 9,30 di fronte alla mensa dei poveri di viale Sant’Ignazio e partenza alle 10 per il palazzo del Consiglio regionale dove una delegazione sarà ricevuta dai capigruppo. L’iniziativa si deve a Carta di Zuri, Cgil, Cisl, Uil, Acli, Coldiretti e Pastorale del lavoro. «Manifesteremo per i diritti di cittadinanza e il lavoro che non c’è», annuncia Oriana Putzolu, della Cisl. In testa al corteo ci saranno gli operai di Alcoa ed Eurallumina.
CONTROMANIFESTAZIONE «La festa nazionale dei sardi», polemizza l’Irs, «è ridotta a un evento folkloristico-musicale e non prevede la convocazione straordinaria dell’Assemblea sarda». Per questo l’Irs di Cagliari organizza alle 10, in piazza Palazzo, una “contro” manifestazione.
PAOLO LOCHE
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

5 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Rischio stress da lavoro, esperti a confronto 
CAGLIARI. Lo chiamano «rischio stress da lavoro correlato» e, secondo gli esperti, è «lo stato, che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali dovute al fatto che sul posto di lavoro le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti». Per fare il punto sul rapporto tra il rischio stress e la qualità della performance organizzativa, domani e venerdì, aprtire dalle 9.30, è in programma, nell’Aula Magna del Corpo aggiunto della facoltà di Scienze della Formazione, il convegno sul tema: «Nuovi codici per il lavoro».
 Questo pomeriggio, alle 16.30, nell’aula magna della Cittadella universitaria è in programma invece l’incontro dibattito «Le sfide dei giovani medici: il futuro degli specialisti in formazione», organizzato dalla sede cagliaritana del Segretariato italiano dei Giovani medici.
 

6 - La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Sassari
Università
Il centro linguistico seleziona insegnanti, di madrelingua e non, per l’insegnamento di arabo, cinese, francese, inglese, italiano per stranieri, portoghese, russo, spagnolo, tedesco. Si chiede il possesso di diploma di laurea specialistica o magistrale o quadriennale. Gli interessati potranno inviare il curriculum vitae via e-mail a: fchessa@uniss.it. Per informazioni 079 229871, fax 079 229642.


7 - La Nuova Sardegna
Pagina 42 - Cultura e Spettacoli
Il convegno a Sassari sull’intellettuale cattolico maestro di libertà 
Giuseppe Lazzati, una lezione di vita 
ANTONIO MELONI 
SASSARI. La fede è come un faro, deve illuminare l’esistenza, permearla in profondità e guidare l’azione del cristiano militante. Un’azione non disgiunta dall’etica, ma libera da ogni dipendenza. La grande lezione civile di Giuseppe Lazzati è racchiusa in questa riflessione, proposta dallo storico Luciano Caimi, della Cattolica di Milano, nell’incontro-dibattito promosso dal Gruppo d’impegno politico e sociale nell’aula magna dell’Università di Sassari.
A cento anni dalla nascita, più di venti dalla morte, la figura dell’intellettuale cattolico torna attuale per l’incisività della sua azione di educatore. Personaggio poliedrico, Lazzati, caratterizzato da una capacità non comune di comprendere l’interlocutore e accompagnarlo nelle scelte importanti. «Per questo motivo - ha detto il vescovo di Nuoro Pietro Meloni - era particolarmente amato dai giovani, perché nella sua esperienza di educatore e uomo politico faceva sempre prevalere questo concetto». In quella che è stata definita la sua avventura cristiana c’è uno snodo fondamentale che segna profondamente l’attività successiva. La data è il 9 settembre 1943, l’evento, quel no, pronunciato con fermezza, all’invito di aderire alla Repubblica sociale italiana. Un rifiuto che gli costerà due anni nei campi di concentramento come ufficiale degli alpini.
«Sono anni di sofferenze - ricorda Caimi - ma anche di grazia, anni in cui Lazzati si confronta con uomini di formazione culturale diversa e che imprimeranno un’impronta indelebile nella sua formazione di laico». Il prigioniero Lazzati è infaticabile: «Organizza incontri e dibattiti i cui scritti furono poi pubblicati.
Testimonianza inequivocabile di quegli anni è quella di Alessandro Natta, poi segretario del Pci, che in prigionia condivide con Lazzati sofferenza e impegno. Il ritorno in patria coincide con gli anni difficili della ricostruzione, quelli in cui Giuseppe Lazzati si interroga sulla qualità dell’uomo, applicando quei principi teorizzati già alla fine del Quaranta durante gli incontri in casa Padovani con Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti e Amintore Fanfani.
Lazzati entra in politica quasi tirato per la giacca, ma lo fa con il consueto impegno: sarà membro della Costituente e deputato nella prima Legislatura. Gli anni turbolenti della Contestazione li vive da rettore della Cattolica di Milano. Con la Sardegna, Sassari in particolare, ha un rapporto intenso, testimoniato dalla profonda amicizia con Francesco Cossiga e dalla collaborazione con monsignor Giovanni Masia e don Enea Selis, al suo fianco, quest’ultimo, nell’università milanese. Francesco Soddu (università di Sassari), ha moderato il dibattito a cui è intervenuto l’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei
 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 42 - Cultura e Spettacoli
Lezione di Jovanotti ad Harvard 
«Il messaggio di pace della mia musica» 
BOSTON. Quel ragazzo fortunato che è Lorenzo Cherubini Jovanotti veste per un giorno i panni del professore di «musica e pace» e tiene una lezione in uno degli atenei più importanti d’America, l’Università di Harvard, a Boston. Nessun cantante italiano lo aveva mai fatto. In un evento organizzato dall’Università del Massachusetts in collaborazione con l’Istituto di cultura del consolato italiano di Boston, Jovanotti ha parlato alla 7 di sera (in Italia era l’una di notte) di Music And Human Rights, musica e diritti umani. Per spiegare agli studenti di Harvard quali siano «i successi e i limiti» del messaggio di pace portato nel mondo attraverso la sua musica.
«Un musicista sa, attraverso le sue canzoni, cosa significa sentire l’emozione di un’utopia realizzata. Quell’emozione può essere comunicata», ha detto il cantante un momento prima della lezione. Jovanotti sa che lì, in quella università, si è laureato il primo presidente nero della storia americana Barack Obama. Sa che lì hanno parlato di pace universale personaggi come il Dalai Lama. Non si sente per questo emozionato, anzi.
 



E POLIS - IL SARDEGNA
 
 
9 - E Polis / Il Sardegna
Grande Cagliari – Pagina 23
Università. Domani un incontro
Stress nei posti di lavoro
gli esperti si confrontano
Lo chiamano “rischio stress lavoro correlato” e, secondo gli esperti, indica “uno stato, che si accompagna a malessere
e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali che consegue dal fatto che nell’ambiente lavorativo le persone
non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti”. Su quest’argomento si
terrà un convegno, a partire da domani, nell’aula Magna del corpo aggiunto della facoltà di Scienze della Formazione. Si alterneranno nella discussione e negli interventi psicologi del lavoro, medici e docenti universitari che studiano il problema, ma anche politici ed imprenditori che racconteranno il loro punto di vista. Le sessioni tematiche previste a partire dalle 9.30 di domani sanno cinque.
 
 
9 - E Polis / Il Sardegna
Grande Cagliari – Pagina 26
Maciotta. Via vai continuo nell’ospedale pediatrico nonostante la deblatizzazione
Disinfestazione in clinica ma i locali restano aperti
L’allarme scarafaggi era stato lanciato all’inizio del mese di marzo dagli infermieri
L’allarme igiene era stato lanciato dagli infermieri della clinica pediatrica Macciotta all’inizio di marzo. «In prima clinica pediatrica ci sono le blatte, le abbiamo viste anche l’altra notte». A qualcuno, poi, era toccata
la spiacevole disavventura di ritrovarsele nella frutta. Un mese e mezzo dopo la direzione sanitaria dell’Azienda mista ha ordinato la deblatizzazione.
Prima, nell’area del pronto soccorso, e una settimana dopo, presso l’ambulatorio diabetologico. In entrambi i casi le raccomandazioni della direzione sanitaria sulle precauzioni da utilizzare, dato che in circolo entravano pur sempre sostanze tossiche, sono state disattese. Un’infermiera si è sentita male alla prima tornata, mentre ieri, il via vai, nonostante l’accesso alle zone individuate fosse limitato, era continuo.
LA COMUNICAZIONE dell’azienda ospedaliera al direttore della clinica pediatrica, contiene tutte le istruzioni da seguire
nell’interesse del personale e dei pazienti. La lettera, datata 23 aprile, ha come oggetto la «chiusura dei locali». «Saranno bloccati - c’è scritto - il parcheggio all’interno del cortile adiacente alla portineria per permettere l’ingresso ai disinfestori, i locali dell’ingresso e portineria compreso l’ascensore fino alle 8.30 di giovedì 29 aprile. Si consiglia, per questo, l’eventuale spostamento delle attività dell’ambulatorio adiacente».
PECCATOCHE, in entrambi i casi, a distanza di una settimana non siano state seguite le procedure. Non sette giorni fa
quando un’infermiera è finita in pronto soccorso a causa dell’esposizione alle sostanze utilizzate per la deblatizzazione.
Non ieri, quando in clinica pediatrica, il via vai di persone è continuato nonostante le restrizioni raccomandate dalla
direzione sanitaria: l’ascensore, a differenza di quanto prescritto, è stato utilizzato, mentre i locali della portineria e il
corridoio d’ingresso sono rimasti accessibili. «In questo modo viene messa a rischio la sicurezza del personale», ha commentato il segretario regionale della Fials (Federazione italiana autonomi lavoratori sanità), Giampaolo Cugliara. Due mesi fa, sempre alla clinica Macciotta gli infermieri avevano denunciato alcuni casi di bambini ricoverati negli anditi dell’ospedale. Uno, in particolare, aveva trascorso ventiquattro ore in corsia, attaccato alla flebo, con una gastroenterite, parcheggiato davanti alle cucine del reparto.
 
 

Questionnaire and social

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