Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 April 2010
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa e web
 
1 – L’Unione Sarda
Commenti        Pagina 49
Nella terra la chiave per il rilancio
Cercasi agricoltore purché laureato
 
Nel dopoguerra eravamo un Paese a prevalente economia agricola. Il nostro popolo provato da dolori e stenti cercò lavoro migrando da Sud a Nord o all’estero (nostri emigranti con la valigia di cartone riempivano le navi). Non c’era la televisione e le immagini venivano impresse in film di successo del cosiddetto neorealismo. L’Italia vinse l’Oscar della lira, divenne la settima potenza industriale con il boom economico. Si allontanò lo spettro della disoccupazione che oggi drammaticamente riappare, con giovani laureati che non trovano il posto di lavoro.
Nell’ultimo ventennio si sono verificati mutamenti che da congiunturali sono diventati strutturali. Campagne deserte, industria manifatturiera spostata all’estero, esaltazione della finanza e dei servizi. I nostri ragazzi, conoscitori dell’inglese e della matematica non più attratti, come prima, dalla banca tradizionale, rivolgevano la loro attenzione a finanziarie e banche di rango della city londinese. Crisi della finanza e crisi, la più grave del dopoguerra, dell’economia reale. I campi, dove nasce l’economia primaria, desolatamente deserti, perché l’agricoltura non attrae. Grave errore perché questo è il settore che offre cibo, energia alternativa, turismo e bellezze naturali.
Grazie alla fatica letteraria di Andrea Prato, assessore all’Agricoltura della Regione sarda, è uscito un bel libro dal titolo Meglio un contadino laureato che un avvocato disoccupato . Prato, con una prosa agile, riflette sulla crisi e non si limita alle analisi. Propone il ritorno alla terra, annuncia un federalismo culturale che esalta il territorio con i suoi sapori e la sua bellezza e non provincializza. Bisogna cominciare dalla scuola. Prato invita ad iscriversi alla facoltà di Agraria. Con passione ed entusiasmo del politico tecnico “ma molto politico” suggerisce, per uscire dalla crisi, l’adozione di uno strumento che richiama multifunzionalità. Prato spiega che la parola “sta ad indicare il nesso tra agricoltura sostenibile ed equilibrio territoriale, sicurezza alimentare, conservazione del paesaggio e dell’ambiente, garanzia dell’approvvigionamento alimentare non disgiunto dalla possibilità di un reddito agricolo dignitoso”. La cultura non è solo esercizio accademico e Prato dimostra di essere un agricoltore colto. La Sardegna è una regione benedetta da Dio, con le sue bellezze, i suoi colori e i suoi sapori ineguagliabili. Da lì parte un appello: siamo nati dalla terra dove dobbiamo ricercare quell’oro per l’era del rilancio. Ecco perché, come dice Prato, c’è bisogno di laureati contadini.
RICCARDO RICCARDI
(Economista)
 
2 – L’Unione Sarda
Oristano e Provincia     Pagina 19
gli eventi Archivio di Stato e Antiquarium
Settimana della cultura: tre mostre in città
 
Oggi alle 11.30 prende il via la XII settimana della Cultura, che terminerà il 25 aprile, sponsorizzata dal ministero per i Beni e le attività culturali. E in città si inaugurano tre mostre. La prima curata dall’Archivio di Stato e dalla Fondazione Sa Sartiglia. In occasione della manifestazione il Gremio dei Falegnami e quello dei Contadini, con la collaborazione del Gremio dei Muratori, allestiscono “I gremi e la Sartiglia”. La mostra potrà essere visitata nell’Archivio di Stato in via Francesco Ciusa: verranno esposti diversi oggetti della giostra equestre, tra cui abiti, maschere, spade, stocchi e stelle, ma anche importanti documenti storici. La fondazione Sa Sartiglia e l’Archivio di Stato hanno organizzato visite guidate per gli istituti scolastici, che partiranno da lunedì fino a venerdì 23, durante le quali verrà trasmesso il filmato dell’intervento del docente universitario Raimondo Zucca “Dalla giostra medievale alla giostra carnascialesca”. Gli orari di apertura sono lunedì 19, martedì 20 e giovedì 22 dalle 8 alle 17, mentre mercoledì 21 e venerdì 23 dalle 8 alle13.
Le altre due mostre sono invece nell’Antiquarium arborense nella Sala retabli, da martedì al 31 Maggio. La prima si intitola “Tubalkain, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il ferro (Genesi, 4, 22): nuovi dati sui metallurghi della Sardegna nuragica”. In esposizione frammenti di bronzi figurati e d’uso nuragici «che riflettono la straordinaria varietà delle iconografie delle sculture nuragiche», si legge in una nota. La seconda mostra è “Proteggi bd figlio di šmšy davanti il possessore della bilancia”. E si tratta di un astuccio portamuleti fenicio e dei rituali funerari egiziani di Tharros. ( m. f. )
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari      Pagina 29
Stintino. Presentato il progetto: via la strada che confina con il litorale e spazio al ripristino ambientale
Medici verdi per il malato Pelosa
Task force per salvare la spiaggia dall’erosione
 
Il piano si aggiunge a quelli già messi in atto dal 2004 dal ministero dell’Ambiente e dalle Università di Firenze, Cagliari e Sassari. Con ottimi risultati nel bloccare l’erosione di una delle più affascinati spiagge isolane.
I chirurghi dell’ambiente operano per guarire le spiagge. Non usano bisturi, ma termometri di correnti marine, laser-scanner, passerelle e frangivento. Si salva così la vita alla Pelosa, spiaggia che da sei anni è sotto i "ferri" delle università e del ministero dell’Ambiente. Le due istituzioni, assieme al Comune, stanno tentando di contrastare l’erosione del lido-gioiello.
SINDACO Ieri il sindaco Antonio Diana ha lanciato un nuovo progetto di alta "chirurgia naturalistica" per mantenere intatta la perla bianca della costa, che per l’economia turistica di Stintino vale oro: «Bisogna smantellare la strada adiacente per ripristinare il paesaggio di qualche decennio fa. Abbiamo dato mandato all’ufficio tecnico di avviare le pratiche per lo studio di fattibilità. Ora è indispensabile reperire i finanziamenti: questo progetto dovrà aiutarci, infatti, a ricreare il sistema dunale che è stato cancellato negli anni Sessanta e che alimentava la spiaggia».
PROGETTI Il piano si aggiunge a quelli già messi in atto dal 2004 dal ministero dell’Ambiente e dalle Università di Firenze, Cagliari e Sassari. Nella sala consiliare gli esperti dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, hanno presentato i dettagli degli studi effettuati e degli interventi già visibili alla Pelosa da qualche tempo. Sono state realizzate passerelle e sistemi di protezione in legno per proteggere le dune che danno ossigeno alla spiaggia. Per tirare su le opere ingegneristiche i tecnici hanno dovuto ricostruire la carta d’identità dettagliata della Pelosa: campionamenti, analisi delle correnti marine e dei venti, sedimenti passati ai raggi X e maree scrutate giorno per giorno. I risultati cominciano a vedersi: la spiaggia non ha perso nuove fette di sabbia, proprio perché le dune stanno cominciando a rigenerarsi. In cinquant’anni erano spariti ben 2500 metri quadri su 11mila circa totali. Oggi il cuore della Pelosa ha ricominciato a battere: le dune conservano i granelli e li restituiscono alla spiaggia.
STOP EROSIONE «Adesso non ci sono più aree di erosione - ha detto Sergio Silenzi, tecnico dell’Ispra - e a questo hanno contribuito le barriere frangivento e le passerelle. Sono però necessari altri interventi e progetti sperimentali che possano consentire di riattivare subito le dune. Gli interventi che andranno verso il ripristino originario favoriranno l’equilibrio e il sostentamento delle dune e della spiaggia». Nel giro di qualche lustro la Pelosa potrebbe anche recuperare le dimensioni originali. È l’auspicio del sindaco Diana: «Il paesaggio deve tornare come quello delle cartoline ingiallite e per fare questo si dovrà cancellare la lingua d’asfalto costiera, ricucendo le dune a valle con quelle a monte». Ci dovranno pensare i chirurghi dell’ambiente.
AMBIENTE Il ministero verde vorrebbe sostenere il progetto, compatibilmente con i pochi finanziamenti disponibili. Poi occorrerà pensare anche alle generazioni future. La spiaggia, secondo gli studi dell’Università di Cagliari, può sopportare un carico di 1350 bagnanti al giorno. D’estate si tocca spesso quota duemila e oltre. Parlare dell’eventualità di un numero chiuso deve essere quasi un obbligo se si vuole conservare il tesoro naturale del Nord Sardegna.
SAMUELE SCHIRRA
 
4 – L’Unione Sarda
Economia         Pagina 14
agricoltura Un progetto innovativo
Zafferano sardo: la raccolta del fiore sarà meccanizzata
 
Un sistema innovativo per la raccolta meccanizzata dello zafferano verrà presentato da Andrea Manuello, docente al dipartimento di meccanica dell’Università di Cagliari, all’Accademia dei Georgofili di Firenze.
LA RICERCA Il prossimo 29 aprile (alle 17) all’Accademia fiorentina sarà dunque illustrata la ricerca sulla “Raccolta meccanizzata dello zafferano”, progetto pilota nell’ambito di Ilon@sardegna - Rete regionale dell’innovazione. Manuello è l’autore della ricerca e degli studi del progetto che rientra nell’ambito dell’iniziativa “L’automazione nel comparto orto-floricolo”. «Gli obiettivi della ricerca», spiega Manuello, «riguardano l’ideazione e la realizzazione di dispositivi per l’agevolazione della raccolta del fiore dello zafferano di Sardegna. In particolare», aggiunge il docente, «l’obiettivo fondamentale è la realizzazione di macchine agevolatrici automatiche o semi-automatiche per la raccolta in una prospettiva di una eventuale automazione dell’intero processo: dalla posa dei bulbi, fino al confezionamento».
LA RACCOLTA Il problema della raccolta è stato analizzato sul campo dai ricercatori dell’Università, in collaborazione con i coltivatori del settore. «Il prototipo è stato ideato e realizzato in base a considerazioni strutturali riguardo a stelo e foglie», prosegue Manuello. «Nell’arco di tempo relativo allo sviluppo della ricerca per la meccanizzazione della raccolta del fiore dello zafferano, si sono progettati e realizzati diversi prototipi che si basano su diversi principi di funzionamento. Tutti comunque», precisa Manuello, «sono tali da evitare di danneggiare la piantina recidendo le foglie, all’atto del distacco del fiore».
LA STORIA La piantina dello zafferano, della famiglia delle iridacee, è originaria dell’Oriente, la regione si dice sia l’Afghanistan e il Pakistan. La pianta trae il proprio nome dal persiano “zaafran”. Dall’Asia la coltivazione si diffuse ben presto nell’Africa settentrionale e in Europa. Le prime notizie di questa coltura risalgono al periodo cretese (3.500 a.C.). Grandi estensioni di coltivazione e produzioni di qualità, si trovano oggi in Sardegna, in particolar modo nella zona di San Gavino Monreale.
 
5 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia      Pagina 19
Nella clinica Macciotta la camera ardente per il professor Roberto Corda
L’ultimo saluto a un maestro della pediatria sarda
 
Era uno dei padri della pediatria sarda, per tanti anni primario e direttore della clinica Macciotta. È scomparso all’età di 87 anni, il professor Roberto Corda, per decenni punto di riferimento all’Università di intere generazioni di medici.
IL LAVORO Un uomo che aveva orrore per la morte di un bambino. E di piccoli pazienti nella sua carriera ne ha salvati tanti, costretto da giovane assistente universitario ad affrontare la piaga della poliomielite. «Combatteva in trincea, perché non succedesse più - lo ricorda il pediatra Roberto Minelli - esigente, ma capace di stare al microscopio per ore a cercare una cellula che avrebbe confermato il terribile sospetto diagnostico, oppure lo avrebbe escluso».
IL PROFESSORE Una vita caratterizzata dalla routine. Prima la lezione e poi, alle 11.15, il giro delle visite che gli studenti non volevano perdere. «Vederlo visitare era esaltante - prosegue il medico - le mani sicure palpavano il corpo malato del piccolo, gli occhi attenti scrutavano sfumature del colore della pelle o delle mucose come nemmeno uno strumento sofisticato avrebbe potuto, l’orecchio allenato percepiva suoni cardiaci o polmonari impossibili da udirsi. L’amore per il bambino traspariva ad ogni gesto, l’odio per la malattia era evidente».
LA CAMERA ARDENTE Per salutarlo tanti studenti e medici hanno sfilato davanti alla camera ardente allestita dall’università nella clinica Macciotta. A Monserrato c’è stata la commemorazione ufficiale della facoltà di Medicina. «Eravamo tutti molto legati al professore - dice Ugo Storelli, direttore sanitario della Asl - per tanti anni ha rappresentato per noi studenti l’eccellenza». Affetto e gratitudine sono state espresse da un’infinità di medici al figlio Andrea, ginecologo, e alle sorelle Alessandra e Luisa. I funerali si volgeranno oggi alle 15.30, nella chiesa di Santa Barbara a Sinnai.
FRANCESCO PINNA
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
PER LA FORMAZIONE 
Accordo fra Leggi e la Caritas diocesana 
 
CAGLIARI. Un accordo di collaborazione per sviluppare comuni iniziative formative e divulgative sarà sottoscritto lunedì prossimo tra la facoltà di Giurisprudenza con il preside Massimo Deiana e la Caritas diocesana con il direttore monsignor Marco Lai. L’approfondimento e la condivisione delle tematiche giuridiche e sociali - è scritto in una nota - diverrà parte integrante di un rinnovato percorso formativo e culturale da trasmette agli studenti, agli operatori e all’intera comunità. Un incontro con la stampa è previsto alle 11.
 
7 - La Nuova Sardegna 
Pagina 31 - Sassari
FOTOGRAFIA
Workshop di quattro giorni al parco di Porto Conte
 
 ALGHERO. Si stanno definendo gli ultimi dettagli organizzativo per la terza edizione del workshop di fotografia naturalistica nel Parco di Porto Conte in programma dal 23 al 25 aprile prossimi. Quattro giorni alla scoperta degli angoli più suggestivi dell’area protetta con il coordinamento di Bruno Manunza, fotografo naturalista autore di numerose pubblicazioni e ricercatore della facoltà di agraria dell’Università degli Studi di Sassari. Per informazioni e iscrizioni al workshop vedere il sito www.antasfoto.net o scrivere direttamente al docente Bruno Manunza all’indirizzo mail: bruno€antasfoto.net oppure comunicazione€parcodiportoconte.it.
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ
Master internazionale: dottori in fitoterapia
 
 CAGLIARI. La seconda edizione del master di secondo livello in fitoretapia è stata presentata ieri. È l’unico corso universitario post laurea sul “potere delle piante” e quest’anno è ancora più di respiro internazionale, per la presenza di docenti provenienti non solo dalla Spagna (sin dall’inizio il master è organizzato in collaborazione con la Complutense di Madrid) ma anche dall’America Latina e da nunerosi paesi europei. Il master è stato presentato dal direttore, il nuroscienziato Gaetano di Chiara, e dal coordinatore scientifico Corrado Giua.
 
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
VIA ALLA PRIMA GIORNATA
Gara fra universitari sul processo civile
 
 CAGLIARI. Studenti di giurisprudenza in arrivo da tutta Italia partecipano da ieri mattina alla simulazione di processo civile organizzata dall’Elsa Cagliari. Gli studenti saranno valutati da un comitato scientifico formato da giuristi esperti presieduto da Angelo Luminoso, ordinario di diritto civile all’università cittadina. La prima giornata si svolgerà alla facoltà di giurisprudenza e le squadre di Cagliari, Ferrara, Padova, Palermo, Sassari, Siena e Torino si confronteranno su un caso preparato dal comitato scientifico.
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Assemblea sindacale, studenti a digiuno
Disagi nelle mense universitarie dell’Ersu: i pasti non sono bastati per tutti e mancava anche il personale per ricaricare le tessere
MICHELE SPANU
 
SASSARI. Molti universitari ieri sono rimasti a bocca asciutta. Nelle mense di via Padre Manzella e in via dei Mille non c’erano pasti per tutti e mancava il personale per ricaricare le tessere: così, diversi studenti sono ritornati in facoltà a stomaco vuoto. Causa del disagio, un’assemblea sindacale dei lavoratori Fendres e Uil. Alcuni dipendenti dell’Ersu, tra cui anche gli addetti al servizio mensa, chiedono infatti da tempo maggiori garanzie economiche agli amministratori. Finito il periodo di commissariamento dell’ente, hanno deciso di riunirsi ieri mattina nella sala convegni della casa dello studente, in via Verona, per formulare le richieste da presentare al nuovo presidente Gianni Poggiu. Nonostante un breve comunicato del giorno prima, che avvertiva del rischio di “eventuali disagi”, molti studenti si sono messi in fila senza sapere della riunione sindacale.
 «Ero in fila da mezz’ora - dice Antonio Carta, studente del secondo anno di Economia -. Poi mi hanno detto: ci dispiace, ma non possiamo ricaricare la tessera, allora ho alzato le spalle e sono andato in un bar vicino». I sindacalisti, chiamati in causa per il disagio, precisano che spetta all’azienda il compito di informare per tempo gli studenti. «C’è stato qualche problema per gli utenti. Ce ne scusiamo, ma per noi l’assemblea è stata fondamentale - precisa Lello Porcu della Fendres -. Mercoledì prossimo ci sarà la prima riunione del consiglio di amministrazione dell’ente - aggiunge il sindacalista - e vogliamo riportare i nostri problemi ai nuovi vertici. Per noi è una priorità chiedere la tutela della nostra professionalità e dire no a nuove esternalizzazioni. Anche se queste decisioni di tipo lavorativo spettano al direttore generale, vogliano che il nuovo presidente eserciti fin da subito la sua funzione di controllo dell’attività amministrativa», conclude il sindacalista. Ora tutti attendono la riunione di mercoledì del cda dell’Ersu, quando si metteranno sul tavolo le richieste di tutte le parti. Sarà una data importante anche per capire le prime mosse del nuovo presidente Gianni Poggiu, nominato appena poche settimane fa alla guida dell’ente per il diritto allo studio.

Questionnaire and social

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