Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 April 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  

 
L’UNIONE SARDA
01 - Convegno. L’Università esporta i metodi d’insegnamento
02 - Si parla di arte e matematica con Do you play mathematics?
03 - Arzachena. Il Master and back non interessa nessuno
04 - Studenti. Al Massimo lezione di Crawford
05 - Beni culturali. All’Università di Roma lezione su Carbonia
06 - Rettore Mastino: "Tasse universitarie tra le più basse in Italia"
07 - Marcegaglia contestata da docenti universitari
  
LA NUOVA SARDEGNA
08 - In una valle di San Basilio il radiotelescopio più innovativo d’Europa
09 - Stintino, domani in Comune sarà presentato lo studio naturalistico
10 - Università di Sassari. Lavoro a tempo determinato per tre pastori
11 - Sassari. Malattie rare: domani un incontro
12 - Università di Sassari. Dibattito sull’energia rinnovabile
13 - Nule. Dibattito su tessitura e produzione femminile
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 
 
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
convegno
L’Università esporta i metodi d’insegnamento
Ci sarà anche Emanuela Stefani, direttore della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane, al convegno, in programma sabato alle 9,45 nell’Aula magna del Rettorato, “Insegnamento e apprendimento”.
L’appuntamento organizzato dal Centro d’ateneo per la qualità ha un’importanza nazionale: l’Università cagliaritana è stata la prima in Italia a sperimentare, con il “Laboratorio Didattico Calaritano”, un metodo di valutazione riguardante la verifica dell’apprendimento degli studenti rispetto a ciò che viene loro trasmesso dal docente durante l’attività didattica. Sabato Paolo Orefice, coordinatore del Laboratorio e docente di Pedagogia all’Università di Firenze, proporrà l’adozione del modello cagliaritano anche negli altri atenei italiani.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
Si parla di arte e matematica
Alle 16,30 al Palazzo delle scienze (via Ospedale 72), l’artista francese Christian Lavigne terrà una conferenza in cui verranno spiegati alcuni legami tra matematica ed arte. L’iniziativa si inserisce nell’ambito di "Do you play mathematics?", la settimana dedicata ai numeri curata dal dipartimento di Matematica dell’Università.
(fr. fu.)
 
 
3 - L’Unione Sarda
Gallura - Pagina 22
arzachena Non ci sono state domande
Il Master and back non interessa nessuno
Millecinquecento euro è la cifra offerta alle figure professionali che aderiscono ai percorsi di rientro del Master and Back, il progetto promosso dalla Regione Sardegna per favorire l’inserimento lavorativo dei laureati sardi dopo un periodo formativo all’estero.
Il Comune di Arzachena ha bandito la sua offerta per quattro figure professionali e la scadenza era fissata al sei aprile scorso. Le domande dovevano pervenire agli uffici comunali entro mezzzogiorno. La sorpresa è stata che nessuno ha presentato domanda per partecipare all’iniziativa, la prima volta che viene avviata nel Comune gallurese.
«Sono esterrefatto», dice Tore Mendula, delegato ai Servizi sociali e organizzatore, insieme al dirigente Alessandro Depperu dell’iniziativa «nonostante la tanto ostentata crisi, la disoccupazione e la denuncia da parte dei giovani della mancanza di opportunità, nessuno ha partecipato alla nostra offerta di lavoro».
Le figure professionali da selezionare erano un esperto in statistica, un esperto di progettazione dei servizi sociali e culturali, un esperto in discipline giuridiche ed economiche ed infine un esperto in lifelong learning programme.
«I ragazzi, una volta selezionati, avrebbero avuto la possibilità di lavorare all’interno dell’Ente e mettere nel loro curriculum un’esperienza professionale anche ben pagata», sottolinea amareggiato il delegato: «Siamo un po’ delusi, ma vogliamo rilanciare l’offerta. Riapriremo i termini per un paio di settimane e ci auspichiamo che stavolta i giovani laureati sardi si facciano avanti e possano cogliere questa interessante opportunità».
ISABELLA CHIODINO
   
 
4 - L’Unione Sarda
Spettacoli e Società Pagina 47
Teatro
Al Massimo lezione di Crawford
Continua il ciclo di laboratori per giovani attori all’insegna del nuovo impegno del Teatro Stabile della Sardegna di coniugare spettacolo e formazione, lavoro di palcoscenico e riflessione sui linguaggi e le ragioni del fare teatro oggi. In una linea di condivisione di questo impegno col suo pubblico, con i giovani dell’Università e delle scuole superiori sarà di scena il 20 aprile alle 17, al Massimo di Cagliari, la prima lezione aperta della serie prevista fino alla conclusione dei laboratori: “L’arte dell’attore - la voce e il corpo”, lezione, con dimostrazione pratica, tenuta da Kevin Crawford, uno dei maggiori specialisti di tecnica vocale a livello internazionale, tra i fondatori del prestigioso gruppo di ricerca teatrale Roy Hart Theater. Seguirà una conversazione su “Teatro, formazione e società”, aperta a tutti, con gli attori e il regista della compagnia, i ragazzi del laboratorio e alcuni docenti dell’Università di Cagliari.
E intanto torna, per la Settimana della Cultura, “Sangue dal cielo (quasi un musical)” dal romanzo di Marcello Fois. Sarà in scena per una sola serata straordinaria al Massimo il 21 aprile alle 21 a prezzi popolari.
 
 
5 - L’Unione Sarda
Carbonia - Pagina 22
Beni culturali
All’Università di Roma lezione su Carbonia
La nascita di Carbonia, le sue miniere e le realtà che preesistevano, come il paese di Serbariu, salgono oggi in cattedra: questa mattina, infatti, l’aula magna del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università di Roma 3 sarà teatro di una lezione di archeologia industriale incentrata tutta su Carbonia. A condurla sarà Fabrizio Fenu, guida del Centro italiano per la cultura del carbone (sezione attività didattiche), chiamato ad intervenire sulla storia mineraria e non solo della città. Nell’ambito del master di Economia e Valorizzazioni delle istituzioni culturali organizzato dall’Ateneo romano.
La lezione verterà sull’origine della città e sul contesto storico durante il quale è stata ideata e progettata, sul tipo di architettura realizzata e sul ruolo delle miniere.
(a. s.)
 
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Tasse universitarie tra le più basse in Italia 
ATTILIO MASTINO / RETTORE DELL’UNIVERSITÀ / DI SASSARI 
La lettera di Massimo Nieddu, pubblicata il 13 aprile sulla Nuova mi obbliga a precisare alcuni aspetti relativi alla contribuzione studentesca a favore dell’Università di Sassari. Le Tasse studentesche presso il nostro Ateneo sono tra le più basse in Italia. Costituiscono infatti solo il 6,5% del fondo di funzionamento ordinario, mentre potrebbero arrivare a toccare il 20%. L’ Amministrazione ha considerato la specifica situazione socio-economica del territorio, abbattendo i quattro livelli di reddito che in passato causavano artificiosamente gravi disparità di trattamento.
Il nuovo sistema di tassazione introdotto un anno fa non ha come obiettivo quello di aumentare le tasse ma, al contrario, quello di migliorare il sistema in relazione ai principi di equità e solidarietà poiché tende ad agevolare gli studenti in difficoltà incoraggiandoli a raccogliere un maggior numero di crediti, a dare più esami, a concludere rapidamente gli studi.
Le tasse sono strettamente rapportate al reddito secondo un gradiente che progettiamo di rivedere fin dal prossimo anno accademico, sulla base delle proposte dei rappresentanti degli studenti.
Non c’è stata nessuna riformulazione dell’importo della seconda rata. Il disguido è nato dal passaggio dal vecchio al nuovo sistema di tassazione ossia dall’indicatore Isee, utilizzato nello scorso anno accademico, all’Iseeu, che rappresenta uno standard ormai ampiamente diffuso in ambito nazionale, allo scopo di dare maggiore certezza sul reddito posseduto dal nucleo familiare.
Infine mi ha molto sorpreso il riferimento superficiale e un poco offensivo fatto da Massimo Nieddu ad un presunto scandalo che ha colpito il nostro Ateneo: è evidente che molte notizie di stampa sono state digerite in maniera distorta. Abbiamo affrontato una verifica amministrativo contabile, una procedura che coinvolge ogni anno mediamente circa 500 pubbliche amministrazioni, che peraltro non ha interessato minimamente questioni che riguardano deficit di bilancio.
Siamo certi che su molti aspetti l’istituzione universitaria ha potuto dimostrare la sua efficienza e la sua produttività, su altri siamo intervenuti accettando suggerimenti e stimoli positivi. Non ci sono, comunque, “soldi che sono venuti a mancare”, poiché il bilancio è del tutto sano.
Colgo l’occasione per segnalare a tutti gli studenti che abbiamo disposto l’apertura di un apposito Sportello informativo, dalle ore 16 alle 18, a Sassari, in corso Regina Margherita 51/A.
Mi farebbe davvero molto piacere incontrare anche Massimo Nieddu, per presentare i progetti del nostro Ateneo, che intende mettere al centro di tutti i programmi di sviluppo proprio gli studenti: in questa fase di competizione tra gli Atenei, in una prospettiva sempre più europea e internazionale, intendiamo utilizzare tutte le risorse per dare ai nostri studenti una preparazione in linea con gli standard internazionali. Sempre disposti però ad aiutare i meritevoli privi di mezzi.
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

7 - La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Attualità
«Adesso anche lo Stato deve tirare la cinghia» 
Marcegaglia (Confindustria) chiede al governo una politica di tagli 
ROMA. La Confindustria chiede al governo una politica di tagli. «Abbiamo tutti tirato la cinghia, cittadini e imprese - spiega la presidente Emma Marcegaglia - E’ arrivato il momento che anche lo Stato faccia lo stesso, riducendo le spese e gli sprechi».
Nelle sei priorità elencate al al forum confindustriale di Parma, la «lotta agli sprechi» è uno dei punti centrali da abbinare alla richiesta al governo di 2,5 miliardi di euro per aiutare la ripresa «e arrestare il declino». Ieri a Fieramilano per l’apertura del Salone del mobile, Marcegaglia ha insistito: nel «medio termine» bisogna collocare «la svolta» con «scelte nette». Centrale è «tagliare la spesa pubblica per trovare le risorse per investire in ricerca e innovazione, tagliare il fisco per dare potere d’acquisto». Il governo invitato a «tirare la cinghia», ha già ipotizzato - secondo indiscrezioni sull’ipotetica manovra correttiva - dove avviare la cura dimagrante: tagliando ulteriormente trasferimenti e competenze agli enti locali e alle Regioni e operando risparmi in enti collegati ai singoli ministeri. Su queste scelte, insiste Marcegaglia, «siamo pronti a collaborare» ma chiede «una svolta al governo».
Otto docenti universitari hanno intanto diffuso un documento in cui si contesta duramente la Marcegaglia a proposito delle scelte del ministro Gelmini sull’Università: «Stupisce e indigna la sicumera - scrivono i firmatari tra cui Guido Alpa, presidente dell’Ordine nazionale forense - con cui la presidente di Confindustria liquida la questione dell’Università e della ricerca in poche battute» promuovendo invece la riforma Gelmini. Per gli otto docenti (oltre ad Alpa, Burgio, Somma, Di Raimo, Marella, Nivarra, Bellofiore e Mattei) l’ appoggio si spiega «perché consegna la ricerca pubblica agli imprenditori privati consentendo loro di continuare a non investire un euro in innovazione».
(v.l.)
 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
Scrutando il cielo tra i menhir 
In una valle di San Basilio il radiotelescopio più innovativo d’Europa 
Costato sinora 63 milioni sarà ultimato tra 6 mesi Ma nel suo futuro c’è l’incognita dei fondi per il personale 
ROBERTO PARACCHINI 
Lasciando la strada che da Sant’Andrea Frius porta a Ballao, tra macchia mediterranea e una giovane pineta, appare lo scheletro di una parabola affiancato da un’impalcatura che sembra un robot. I puntini che si muovono sotto quelle strutture in acciaio fanno capire che le dimensioni delle strane sculture sono enormi: adagiate in una valle del comune di San Basilio, Pranu Sanguni, a circa ottocento metri d’altezza. La leggenda racconta come tutta la zona fosse stata individuata dagli antichi come ideale per le osservazioni astronomiche. E gli allineamenti dei Nenhir che si trovano a Pranu Mutteddu, un altopiano a tre chilometri in linea d’aria, sembrano dare ragione alle voci diffuse. Ma la scelta di sistemare il radiotelescopio più innovativo d’Europa e uno dei primi al mondo non deriva dalla storia archeologica della zona, «bensì dalla posizione della vallata», spiega Nicolò D’amico, professore ordinario di astrofisica nella facoltà di Scienza di Cagliari e direttore dell’Osservatorio atronomico del capoluogo. «Innanzi tutto - chiarisce - la discolacazione in Sardegna è nata dal fatto che in Italia vi sono già altri due radiotelescopi. Con questo di San Basilio si creerà un ideale triangolo che metterà in sinergia le tre strutture. Così facendo, queste potranno essere utilizzate come un’unica antenna. Inoltre è stata scelta quell’area perchè si trova distante da impianti industriali e all’interno di una vallata, che impedisce che la parabola, che è come un immenso orecchio, intercetti le altre onde radio dell’ambiente».
A vederlo dal basso, il radiotelescopio, ci si sente piccoli piccoli e si capisce meglio che cosa significhino sessantaquattro metri di diametro per il «grande orecchio» e trenta metri d’altezza per l’impalcatura che lo dovrà sorreggere (per sistemarlo sopra arriverà appositamente una gigantesca grù dall’Olanda). Poco distanti gli operai stanno terminando anche le costruzioni che ospiteranno i laboratori scientifici e l’equipe dei trenta tecnici e ricercatori necessari per farlo funzionare a regime. Tra questi complessi scheletri d’acciaio, oltre all’italiano e al sardo, si sente parlare il tedesco e l’inglese. I lavori li sta facendo una ditta tedesca, «una delle poche abilitate (la Mt-Mechatronis), che ha sub appaltato per le opere meccaniche alla Icom di Macchiareddu», informa D’Amico. L’altro ieri col naso all’insù c’era una delegazione dell’Agenzia aerospaziale italiana (Asi), comproprietaria del progetto, assieme al ministero della ricerca e alla Regione sarda. Oggi ad ammirare la struttura vi saranno anche l’Eurodeputato Luigi De Magistris e il consigliere regionale Adriano Salis (entrambi dell’Idv). Anche loro hanno aderito al Comitato Pro-Srt (Sardinia Radio Telescope), il cui responsabile scientifico è l’astronoma Margherita Sack: non c’è certezza infatti sull’assunzione del personale.
Sotto queste immense sculture, la mente si sposta in avanti di sei mesi, al tempo in cui è prevista la consegna del Srt. A quel punto i sessantatrè milioni di investimento potranno iniziare a fruttare. A differenza dei telescopi classici, che scrutano il cielo tramite le onde della luce visibile a occhio nudo, i radiotelescopi osservano un’ampia gamma di altre onde, altrimenti precluse: un modo per per curiosare sin nei più reconditi angoli dell’universo e gettare uno sguardo sino al big-bang iniziale.
La lunghezza d’onda dipende dal calore che viene emesso dai corpi celesti. E il vantaggio del Srt di Pranu Sanguni deriva dal fatto che può registrare anche le frequenze più alte. Non solo, quando si nuove il paraboloide (che può ruotare in varie direzioni) subisce per effetto della gravità delle deformazioni che modificano i dati. Con il Srt «questo non capiterà - spiega D’Amico - perchè la parabola è fatta con mille pannelli che si possono spostare correggendo le alterazioni». Un gioco che è difficile da immaginare, ma che sarà realizzato anche grazie a un programma telematico e informatico realizzato in collaborazione col Crs4, che prevede un centro di super calcolo all’interno delle infrastrutture del centro.
Un diamante in mezzo alla Sardegna, il Srt, che rischia però di restare grezzo e arido per tutto il territorio, precisa il sindaco di San Basilio Pino Cogodi, se «non arriveranno i soldi per farlo funzionare e, soprattutto, se non sarà assunto il personale necessario». E come nella fine del film Zabrisckie point di Antonioni, il piccolo spettatore ai piedi della gigantesca scultura post moderna, la vede (in un incubo momentaneo) esplodere in mille pezzi. Ma D’Amico è ottimista: ieri era a Roma, convocato dal ministero della Ricerca che «sta individuando alcune grandi infrastrutture scientifiche - informa - da mandare avanti in ogni caso, nonostante il blocco generale delle assunzioni. Sono fiducioso». In altre situazioni, continua, «la ricerca di base fatta coi radiotelescopi ha condotto alla tecnologia dei Wi-Fi e a quella dei sistemi d’atterraggio alla cieca degli aerei».
 
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
La Pelosa, un’oasi naturalistica 
Stintino, domani in Comune sarà presentato lo studio che è stato realizzato dagli esperti dell’Ispra 
STINTINO. Sarà presentato domani mattina alle ore 10, nella sala consiliare del Comune, lo studio realizzato dall’Ispra sulla spiaggia della Pelosa. Un lavoro tecnico che consentirà di fare il punto sulla situazione, oltre che aprire l’argomento su una serie di iniziative e interventi che potranno essere realizzate sull’arenile-gioiello del nord ovest della Sardegna e su tutta l’area circostante.
Al tavolo della conferenza siederanno gli esperti dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ex Icram (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare), che in questi anni hanno studiato approfonditamente la spiaggia della Pelosa, il movimento delle dune e i mutamenti del vento e delle correnti marine.
Ad aprire i lavori saranno l’assessore comunale all’Ambiente, Antonella Mariani, seguirà il saluto del sindaco Antonio Diana che, in qualità di assessore al Turismo nella precedente amministrazione guidata da Lorenzo Diana, era stato il primo sostenitore degli studi e della ricerca sulla Pelosa. Interverrà anche l’assessore al Turismo e Lavori pubblici, Angelo Schiaffino, che si soffermerà sul problema della strada per la Pelosa che nelle intenzioni dell’ammimistrazione di Stintino sarà chiusa al traffico.
Sarà quindi affidata a Sergio Silenzi e Saverio Devoti l’illustrazione del progetto dell’Ispra, con la relazione sugli studi per la salvaguardia del sistema spiaggia-dune della Pelosa. Felice di Gregorio, dell’Università di Cagliari, e Enzo Pranzino, dell’Università di Firenze, spiegheranno quella che potrebbe essere la “terapia” per la salvaguardia della spiaggia con proposte per una gestione sostenibile e le strategie per il riequilibrio del litorale della Pelosa.
Le conclusioni saranno affidate ad Aldo Cosentino, direttore generale del Servizio conservazione natura del ministero dell’Ambiente, e a Giuliano Uras, assessore regionale all’Ambiente.
 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
Lavoro
L’università di Sassari ha richiesto l’avviamento a selezione a tempo determinato (per 39 ore settimanali) di tre pastori. Giorno della chiamata 29 aprile prossimo. Informazioni sul sito www.sardegnalavoro.it. Per informazioni tel allo 079 2599600.
 
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Malattie rare: domani un incontro 
SASSARI. «Malattie rare in Sardegna e centri di cura tra obiettivi raggiunti e sfide ancora aperte: il caso dell’Osteogenesi imperfetta», è il tema di un incontro che si terrà domani mattina, venerdì 17 aprile, dalle 9,30 nell’aula blu del Centro didattico dell’universitù in viale San Pietro 43.
Alla giornata di studio promossa dall’Asitol (associazione italiana osteogenesi imperfetta) interverranno medici e specialisti che daranno risposte sulle malattie rare e sulle tutele garantite alle persone affette da queste particolari patologie. Il programma completo è disponibile sul sito www.asitoi.it.
 
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Dibattito sull’energia rinnovabile 
Domani all’università un incontro promosso dall’associazione Rd 
SASSARI. L’Unione Europea ha aperto la strada con la direttiva 20-20-20. Tutte le fonti rinnovabili di energia, non solo il fotovoltaico ma anche il biogas, il solare, il geotermico, l’idroelettrico, l’eolico e la bioedilizia, accomunano settori tra loro diversi: enti pubblici, privati, imprese, enti ecclesiastici, università, banche e altri ancora.
Di questo si parlerà nell’incontro dibattito che si tiene domani alle ore 18 nell’aula magna dell’Università dal titolo: «Le energie rinnovabili, quale opportunità di crescita per il territorio».
Dopo il saluto del Prorettore dell’ateneo, Laura Manca, sono previsti gli interventi di Giuseppe Pirisi (Associazione RD, Responsabilità Democratica), Giovanni Alpigiano (responsabile commerciale AeB Consulting), Mauro Meloni (consulente aziendale), Luciano Brandoni (presidente Brandoni Solare SpA) e don Francesco Tamponi (responsabile Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Diocesi di Tempio-Ampurias. Le conclusioni saranno tratte da Mariano Piga, dell’Associazione RD.
Si tratta del secondo di tre incontri che promuove RD, associazione che si propone di creare occasioni di confronto e di crescita della cultura politica e della partecipazione nel rispetto dei principi costituzionali della Repubblica Italiana.
Il tema scelto in questa occasione è più che mai attuale. Le energie rinnovabili sono quelle forme di energia generate da fonti che si rigenerano o non sono “esauribili”. Generalmente sono considerate tali il sole, il vento, il mare, il calore della Terra, ovvero quelle fonti il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro, mentre quelle «non rinnovabili» hanno uno sfruttamento limitato.
 
 
13 - La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Sassari
Domani un dibattito sulla tessitura come espressione della produzione femminile 
A Nule «Telai e Penelope della Sardegna» 
NULE. La Confederazione per l’Artigianato e la piccola e media Impresa Cna promuove domani a Nule un convegno dal titolo «Telai e Penelope della Sardegna», nel quale si parlerà della tessitura come tipica espressione della produzione femminile. L’incontro si terrà domani alle 10 nel Centro per la diffusione del prodotto artigianale del Goceano, in via Dante.
Lo hanno, organizzato i settori Cna Artistico e Tradizionale e Comitato Impresa Donna in collaborazione con l’amministrazione comunale di Nule. Durante tutta la giornata sarà possibile visitare l’esposizione dei tappeti realizzati in tutta la Sardegna. I lavori del convegno si apriranno con i saluti del sindaco Angelo Crabolu e dopo la relazione introduttiva del rappresentante del Cna Francesco Squintu si succederanno gli interventi. Alessio Tola dell’Università di Sassari parlerà di strumenti e metodi per la caratterizzazione e valorizzazione dell’artigianato artistico, in particolare del marchio di qualità; Maria Letizia Pruna dell’ateneo di Cagliari tratterà invece il tema della tessitura femminile e del suo ruolo nell’economia antica e moderna; Giovanni Salaris della Sfirs parlerà invece di piccola e media impresa e microcredito. La prima parte dell’esposizione, moderata dalla docente dell’Università di Sassari Gabriella Mondardini, si concluderà con l’intervento di Rosanna Musu del Cna che parlerà delle prospettive delle donne nell’impresa. La seconda sessione dei lavori inizierà alle 15 dopo la pausa pranzo e sarà aperta dall’intervento di Luca Iaia, del Cna, che parlerà dello stato di salute del settore artistico, tipico e tradizionale in Italia e all’estero. Seguirà l’esposizione di diverse esperienze di artigiane provenienti da ogni parte dell’Isola, aperto con il racconto della tessitrice marchigiana Valeria David. Interverranno Eugenia Pinna di Nule, Elena Mulas di Urzulei, Wilda Scanu di Mogoro, Chiara Maxia di San Basilio. Seguirà un dibattito, moderato dal presidente regionale Cna Bruno Marras. E’ attesa la presenza dell’assessore regionale al Turismo Bastianino Sannittu e del segretario regionale Cna Francesco Porcu.
(b.m.)
 
 

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