Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 April 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
   

  
L’UNIONE SARDA
1 - Regione e Tribunale, borse di studio per giovani laureati
2 - Cultura. Intervista a Gillo Dorfles, cent'anni a regola d'arte
3 - Mail in braille, da Cagliari all'expo di Shanghai sull'innovazione
4 - Ersu di Cagliari, dibattito sulla corruzione
5 - Aritzo, convegno universitario sulle malattie del castagno
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 - Sassari. Conferenze a Lettere: I vari aspetti della razionalità
7 - Portualità, progetti di partenariato territoriale per 6 milioni
   
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
L’Unione Sarda
Cronaca Regionale - Pagina 5
l'accordo
Regione e Tribunale, borse di studio per giovani laureati
Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci , e il presidente del Tribunale di Cagliari, Leonardo Bonsignore , illustrano oggi i contenuti di un accordo per favorire l'alta specializzazione giuridica dei giovani sardi. L'incontro con i giornalisti è fissato per le 10,30 nell'aula del Tribunale (primo piano, ala vecchia). La Regione, con l'obiettivo di favorire l'alta specializzazione giuridica, mette a concorso, anche con la collaborazione degli uffici giudiziari giudicanti di I grado della Corte d'appello della Sardegna, borse di studio per giovani laureati in giurisprudenza, con uno di questi requisiti: frequenza del 2° anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi nelle università della Sardegna; iscrizione al registro dei praticanti avvocati di uno degli ordini forensi sardi per il 2° anno di pratica; ammissione a un dottorato di ricerca in materie giuridiche delle università sarde. Per l'anno 2009-2010 ci sono 40 borse di studio, ciascuna di 10 mila euro. La commissione, composta dal presidente del Tribunale di Cagliari, da un rappresentante della Regione e da un docente di materie giuridiche della facoltà di Giurisprudenza di Cagliari, esaminerà le domande.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 58
L'intervista. Il grande vecchio della cultura italiana si racconta, lucido e ironico come sempre
Gillo Dorfles, cent'anni a regola d'arte
«Progetti futuri? È un po' difficile alla mia età Non mi pare di avere molto tempo a disposizione»
Gillo Dorfles compie cento anni oggi, ma la sua giovinezza operativa, la sua lucidità ne fanno un campione di straordinario vigore e affabilità. Triestino, laureato in medicina e psichiatria, filosofo, pianista, pittore (ha esposto i suoi quadri in Italia e all'estero, ed è stato nel 1948 il fondatore di Movimento Arte Concreta con Monnet, Munari e Soldati), critico d'arte, professore di estetica a Milano, Cagliari, Trieste e visiting professor in molte università americane, è un chiaro esempio della tenacia degli artisti di una volta aperti alla sperimentazione e mirati alla concretezza.
Migliaia gli articoli e oltre 150 i libri. Gli ultimi: Horror pleni - La (in)civiltà del rumore (Castelvecchi 2008), Elogio della disarmonia (Skira 2009) e Arte e comunicazione (Electa 2009).
Per i suoi cent'anni, l'editore Castelvecchi ripropone quello che è stato definito il libro scomodo di Gillo Dorfles: Irritazioni. Un'analisi del costume contemporaneo a cura di Massimo Carboni, il cui incipit è famoso: «Sono molte le cose, le persone, gli aspetti, i costumi che, da sempre, mi hanno irritato e mi irritano. Da parte del prossimo, e anche da parte di me stesso». Dorfles senza filtri, in un libro considerato una sorta di prontuario ragionato delle insofferenze nei confronti della ipermodernità.
«Io non bado mai alle convenienze senza però mai offendere - ha ammesso tempo fa. «L'autocensura a volte fa bene, ma non sempre. Però, se avessi detto sempre quello che penso, sicuramente qualcuno mi avrebbe già sparato. E più di una volta. La verità non è di questo mondo».
L'ultimo premio ricevuto, intitolato “Abitare il tempo”, gli è stato assegnato durante l'omonima manifestazione di Verona Fiere.
Lei ha vissuto una vita intensissima...
«Sembra che abbia fatto tante cose, ma praticamente la mia attività è stata sempre la stessa, a parte il fatto che ho iniziato studiando medicina, ma poi ho abbandonato, perché presto ho cominciato a fare critica d'arte e poi il professore di estetica. La mia attività di professore di estetica all'università non prescindeva dagli interessi per la cultura e la scultura e soprattutto la scrittura e il design. Per questo da tanti anni mi occupo di questi settori».
E ha scritto anche tanto. Si è mai riposato?
«Ho scritto e pubblicato tanto articoli oltre che insegnare, ma questo non vuol dire che non abbia vissuto. Andavo spesso a sciare e ho anche tirato di scherma. È vero che i miei interessi principali sono sempre stati l'arte sia come critica che come produzione, ma direi che sono riuscito a trovare un equilibrio nelle mie giornate».
Com'era l'arte dei suoi esordi e com'è l'arte contemporanea?
«L'arte ha sempre una continuità, però nel tempo c'è stata una straordinarietà di tendenze che hanno trasformato il panorama anche a distanza di pochissimo tempo. Mentre in passato c'era il barocco che durava un secolo, oggi le novità durano cinque o sei anni.Abbiamo avuto arte astratta, pop art, arte concettuale, di avanguardia, di tendenze e indirizzi che avevano continuità ma anche notevoli differenze tra di loro».
Come ricorda il Movimento Arte Concreta?
«In quel periodo rappresentava la facciata dell'Italia delle correnti di avanguardia europee, soprattutto svizzere e olandesi. È stato importante, anche per la presenza di artisti come Munari e Soldati, che poi hanno preso un indirizzo molto personale».
In campo artistico, ci sono nomi emersi recentemente e destinati a durare?
«Fare profezie è impossibile, però già oggi vediamo che nel secolo scorso ci sono nomi destinati a durare. Difficile dire quanti degli architetti o degli artisti che sono di moda dureranno perché, mai come oggi, la pubblicità e il mercato hanno fatto sì che alcuni che sembravano importanti, in realtà lo fossero per ragioni effimere. Oggi l'elemento spettacolare è importantissimo anche per il mercato che influisce sulla creatività per almeno il 50%. Nel design ormai, è sottinteso che la forma segua la funzione: ci deve essere aderenza al materiale, e per emergere, si punta molto sullo spettacolo».
I musei italiani. Cosa ne pensa?
«Penso che il nostro Paese, che ne ha tantissimi, dovrebbe preoccuparsene di più. Non dimentichiamo poi che l'Italia potrebbe avere più musei d'arte contemporanea, a cominciare da Milano».
Un critico d'arte che tipo di sensibilità deve avere?
«Purtroppo molti ne hanno davvero poca. Io non so se si può sviluppare la sensibilità, ma si può sviluppare la cultura».
Che cosa le sta più a cuore?
«Dipingere. Molti dei miei lavori sono esposti al Palazzo Reale di Milano fino al 23 maggio, nella mostra intitolata "L'Avanguardia tradita" promossa dal Comune e prodotta da Palazzo Reale e Fondazione Mazzotta. Ero molto curioso di vedere quale sarebbe stata la reazione del pubblico, ma oggi posso dire d'essere contento».
Quante sono le opere esposte?
«Circa 200 tra dipinti, disegni, sculture, grafiche, gioielli, ceramiche. Si va dagli esordi un po' metafisici e surreali che risalgono al Movimento Arte Concreta, fino alle ultime cose che ho fatto».
Cos'è per lei la pittura?
«Una sfida quotidiana. I colori sono qualcosa di inebriante, una fiammata che si fa luce intensa, proiezione di quello che gli artisti in tutti i tempi hanno portato nei loro cuori, anche se oggi la pittura non è che uno dei tanti settori dell'arte. Con i muovi mezzi, abbiamo quantità e qualità artistiche molto importanti. Parliamo anche del design, che è uno dei settori determinanti della attività artistica».
Uno sguardo sul nostro tempo. È peggiorato come si dice, rispetto a quando era giovane lei?
«Della mia giovinezza ricordo molto poco perché preferisco vivere nel presente. Non mi pare che il presente sia da disprezzare. Il panorama artistico è molto ampliato e attraverso i mezzi di informazione le masse che una volta erano completamente lontane dalla cultura, oggi sono molto informate».
In campo internazionale, l'arte italiana come si proietta?
«L'Italia ha molte possibilità e se avesse buone relazioni con l'estero e buoni mercanti, ne avrebbe ancora di più».
Progetti futuri, professore?
«È un po' difficile alla mia età. Non mi pare di avere moltissimo tempo a disposizione per pensare a che farò fra dieci o vent'anni. Per quello che riguarda le prossime settimane cerco sempre di fare le cose che possono interessare anche il grosso pubblico. E attendo gli eventi, sempre operando attivamente».
FRANCESCO MANNONI
 

3 - L’Unione Sarda
Cronaca Regionale - Pagina 7
Le mail in formato braille
Da Cagliari all'expo di Shanghai sull'innovazione
Un sistema per la conversione in braille della posta elettronica è l'unico sardo selezionato dal Governo per rappresentare l'Italia all'expo sull'innovazione in programma questa estate a Shanghai.
L'idea era di aiutare un amico cieco. Ma buon cuore e senso degli affari sono difficili da separare quando uno è nato con la vocazione al commercio. Messi insieme l'uno e l'altra, Enrico Orrù ha creato un sistema per riscrivere in braille la posta elettronica che il suo amico non era in grado di leggere. Si chiama "@braille", è un oggetto immateriale, trattandosi di un software. Un prodotto, però, ad elevata e concretissima utilità sociale e con un potenziale mercato di vastissime dimensioni. Qualcosa, insomma, che serviva e non c'era. Tanto che il Governo lo ha inserito, unico per la Sardegna, nell' Italia degli innovatori , selezione di 265 proposte tra le tante inviate al concorso bandito per allestire il catalogo tricolore all'Expo Shanghai 2010 in programma questa estate. Il tema della rassegna è Better City, better life , cioè idee per migliorare le città e la vita dei suoi abitanti.
AFFARI CON LE POSTE Studi universitari in Economia e commercio, infinita passione per l'informatica, spirito imprenditoriale innato, Enrico Orrù, sette anni fa si è buttato a capofitto nei nuovi spazi aperti dall'informatizzazione dei servizi postali. A 28 anni ha fondato la Noviservice e subito ha iniziato a collaborare con Postel, diventandone l'unico partner isolano. «Inizialmente vendendo i servizi», racconta. In pratica proponeva a imprese e enti di affidare a Postel la stampa e l'invio della corrispondenza. Da venditore si è poi trasformato in una sorta di braccio operativo. «Noi riceviamo dai clienti flussi di dati per via telematica, li formattiamo e li giriamo a Postel che provvede a stampare, imbustare e recapitare». Tradotto in produzione significano cinque milioni di lettere l'anno che portano alla Noviservice un fatturato di circa cinquecentomila euro.Bilancio che garantisce lo stipendio a nove dipendenti e un buon margine di utile alla società.
CAGLIARI COME MILANO Più che un punto di arrivo, Orrù considera i risultati raggiunti come base per un'ulteriore crescita. «Ritengo che l'innovazione sia la carta vincente per chi opera in Sardegna. L'informatica ha spezzato l'isolamento e operare a Cagliari o a Milano non fa alcuna differenza. Almeno nel nostro settore». Nella sede di via Goldoni si è circondato di collaboratori giovani, motivati e anche loro appassionati delle nuove tecnologie. L'obiettivo aziendale è quello trovare soluzioni ai problemi che di volta in volta si pongono nella cosiddetta postalizzazione di massa, non quindi tra privati, ma tra cittadini utenti e enti pubblici o aziende. Una difficoltà e non di poco conto l'ha scoperta grazie al suo amico cieco, o non vedente per dirla con termine politicamente corretto. Ha spiegato ad Orrù di dover chiedere ad altri di leggergli le bollette del gas o dell'elettricità, gli estratti conto della banca e delle carte di credito ma ancheil mandato di pagamento della pensione o il resoconto del traffico telefonico. Era chiaro che, oltre la vista, aveva perso anche il sacrosanto diritto alla riservatezza, al rispetto del segreto postale tutelato dalla legge. Impossibile però da garantire quando il destinatario non è in grado di leggere con i suoi occhi. Nella scrittura tradizionale, il problema è stato risolto col braille, un alfabeto con lettere in rilievo "leggibili" col tatto delle mani.
MAIL IN BRAILLE Così come sulla carta, il braille funziona anche per i videoterminali. Il principio è sempre quello del rilievo, solo che il video somiglia di fatto a una tastiera. Si chiama barra braille ed è composta da una serie di tasti che si alzano e si abbassano consentendo la lettura con le mani. «Data la disponibilità del supporto tecnico, noi - spiega Orrù - abbiano definito un software per la conversione del segnale in braille. Siamo riusciti a farlo grazie al sostegno di Sardegna ricerche che ha finanziato il progetto al cinquanta per cento. Così abbiano potuto contenere il nostro investimento in circa settantamila euro, il massimo possibile per una piccola società come la nostra».
MERCATO E SERVIZIO SOCIALE Aiutare l'amico sarebbe stato impossibile se da una rapida indagine di mercato non fosse stato chiaro che un prodotto come questo è socialmente utile ma anche vendibile con numero tali da ripagare costi di ricerca e di produzione. «In Italia - osserva Orrù - ci sono 350 mila non vedenti e ciò consente la creazione di un software destinato solo a loro. Anche perché possono ottenere contributi dalle asl per l'acquisto di personal computer e supporti specifici come il sintetizzatore vocale o la barra braille». I potenziali acquirenti del sistema della Noviservice non sono però i ciechi ma chi deve mettersi in contato con loro. «Il cliente ideale è l'Inps dato che a tutti eroga una pensione, deve inviare l'estratto conto, il Cud per la dichiarazione dei redditi e comunicazioni di vario genere. A suo volta, l'Inps è un cliente Postel». Con l'istituto della previdenza sociale è stata avviata una trattativa che sembra destinata a concludersi positivamente. «Se chiuderemo il contratto, assumeremo due persone grazie a un aumento del fatturato di circa centomila euro l'anno, con un margine di guadagno attorno al cinquanta per cento. Cercheremo anche altri interlocutori perché pensiamo che sia giusto assicurare questo servizio ai non vedenti».
RICERCA CONTINUA Mentre si preparano a presentare @braille a Shanghai, alla Noviservice studiano altri progetti. «Siamo a buon punto su due fronti. Uno riguarda la verifica on line degli spazi disponibili per le affissioni pubblicitarie che Equitalia vende per conto dei Comuni. Per ora possiamo dire che è un software battezzato Novaermap. Ci stiamo poi impegnando nella ricerca di una nuova soluzione per il pagamento di tutte le utenze tramite il cellulare». I dettagli? Segreto aziendale.
Stefano Lenza
 
 
4 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 11
Ersu, dibattito sulla corruzione
La sala Cosseddu della casa dello studente Ersu di via Trentino ospita oggi (ore 17,30) l'assemblea pubblica “Politica e controllo di legalità”. Il dibattito sulla corruzione vedrà la partecipazione del sostituto procuratore Guido Pani, dell'avvocato Paolo Sestu e del consigliere regionale Franco Meloni. I lavori saranno introdotti dal presidente dell'associazione Pasolini, Sergio Mascia.
  
 
5 - L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro - Pagina 53
Aritzo
Convegno sulle malattie del castagno
Un convegno sulle malattie del castagno e sulla sua difesa è stato organizzato per domani mattina, alle 10,30, nella sala consiliare del Comune, dalla Provincia, dal Cnr e dall'Università di Sassari. Apre i lavori il sindaco Paolo Fontana mentre le conclusioni saranno dell'assessore provinciale all'ambiente Rocco Celentano. Intervengono fra gli altri il professor Franceschini (“Il cancro del castagno”) e il professor Pantaleoni (“Il cinipide galligeno”).
   

 
LA NUOVA SARDEGNA

6 - La Nuova Sardegna
La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari
CONFERENZA
I vari aspetti della razionalità
SASSARI. Oggi alle ore 16,45, nell’open space della facoltà di Lettere e Filosofia, via Zanfarino 62, conferenza di Evandro Agazzi sul tema «Razionalità scientifica e razionalità pratica». L’iniziativa è organizzata dall’Associazione di filosofia e scienza con l’ateneo turritano e la facoltà di Lettere e Filosofia.
 
  
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
TURISMO
Cooperazione sulla portualità
progetti per 6 milioni di euro
CAGLIARI. Sono stati definiti i primi progetti strategici approvati nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia Marittimo 2007-2013. I temi sviluppati dalla progettazione riguardano le reti ecologiche e di tutela ambientale, le forme integrate di turismo ambientale, le relazioni tra sistema della ricerca e dell’impresa nel settore della nautica e la definizione di standard comuni per il miglioramento della portualità turistica dal lato dell’offerta.
Il partenariato territoriale delle regioni ch epartecipano al programma (oltre la Sardegna ci sono Toscana, Liguria e Corsica), include amministrazioni provincilai, Università, enti di ricerca, Camere di comemrcio, associazioni imprenditoriali. I progetti hanno una dotazione di sei milioni di euro e verranno realizzati nell’arco di tre anni. 
 
  

Questionnaire and social

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