Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 April 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
L’UNIONE SARDA
01 - Lettere e opinioni. Università di Sassari. Un pc per i migliori studenti
02 - Lettere e opinioni. Assegni di merito, graduatoria dai criteri misteriosi 
03 - Università. Lezione sui diritti dell'infanzia del presidente Unicef
04 - Cagliari. L'Ostello festeggia un anno, in arrivo altre due strutture
05 - Sassari. Due borse di studio e ricerca per laureati in medicina
 
LA NUOVA SARDEGNA
06 - Mongiu: «Tagliare Master & Back pregiudica sviluppo dell’isola»
07 - Angelo Aru, ottant’anni, agronomo dell'anno
08 - Università. Newsletter per gli studenti di Filosofia
09 - Difficoltà dell'ente «Il Parco geominerario perde colpi»
10 - Villasimius. L'università nello studio sulla gestione dell’acqua
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 
 
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 41
All’Università di Sassari
UN PC per i MIGLIORI STUDENTI
Il nuovo rettore dell’Università di Sassari, tenendo fede agli impegni assunti prima della nomina, ha voluto premiare gli studenti più meritevoli mediante l’assegnazione di un personal computer portatile e la consegna di un attesto di merito: un piccolo, ma significativo riconoscimento. Per la prima volta nella sua carriera scolastica anche mia figlia vede riconosciuto, valorizzato e premiato un percorso di studi eccellente. Onore al merito, dunque, senza tenere in considerazione il reddito, che fino a questo momento l’aveva penalizzata. L’Università di Sassari si distingue inoltre per la rapidità con cui consegna l’attestato di laurea specialistica. E pensare che mia figlia, quattro anni dopo la laurea triennale, conseguita all’Università di Cagliari, si sente ancora dire che l’attestato non è disponibile.
A.M. - Cagliari
 
 
2 - L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni - Pagina 41
Regione
Assegni di merito, una graduatoria dai criteri misteriosi
Gli assegni di merito della Regione si sono rivelati una pagliacciata. La graduatoria relativa all’anno accademico 2007/2008 è stata pubblicata solo nel febbraio del 2010. Non nella prima pagina del sito web regionale, ma ben nascosta in una sotto-sezione.
Come altri miei colleghi, sono risultata idonea, ma non beneficiaria. Alla data richiesta dal bando (28 febbraio 2009) mi mancavano un esame e la tesi per ottenere la laurea specialistica di Ingegneria Meccanica. In seguito, telefonando al Numero verde ho ottenuto la formula utilizzata per il calcolo del punteggio e mi sono resa conto che, se anche avessi dato tutti gli esami e presentato la tesi finale, avrei potuto raggiungere al massimo i 45.5 punti, nettamente al di sotto di quanto totalizzato da chi è arrivato in testa alla graduatoria: c’è chi ha ne ha avuto 65.
Domando: come è possibile questa enorme differenza? Perché una ragazza come me, in piena regola e con un solo esame da dare, oltre la tesi, non avrebbe mai potuto raggiungere un simile punteggio? Ingegneria ha meno valore di altre facoltà? Probabilmente merita meno crediti della altre? Un’altra cosa mi piacerebbe sapere: chi si è occupato della formula, dei criteri di valutazione e del calcolo finale? Sono rimasta veramente sbalordita, non è possibile che accadano cose simili e che classifiche così importanti non siano semplici e chiare, in modo da risultare alla portata di tutti. Ho cercato di sintetizzare il più possibile quello che è, non solo secondo me, un grave "problema" e spero in tutta sincerità di ottenere qualche delucidazione in merito.
LETTERA FIRMATA
 
 
3 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Università
La lezione dei bimbi di Gaza
Lezione speciale sui diritti dell’infanzia per duecento studenti dell’università. Il presidente nazionale dell’Unicef Vincenzo Spadafora, 36 anni, ha illustrato nei giorni scorsi nell’aula magna di Scienze della Formazione gli interventi dell’organismo internazionale nei paesi colpiti da conflitti armati, offrendo un resoconto della missione nella Striscia di Gaza dell’aprile 2009.
È stato mostrato un filmato sulla situazione di Gaza a tre mesi dalla cessazione dell’operazione “Piombo fuso”. Immagini che sono state oggetto di un servizio di Rai Med selezionato per la partecipazione al premio “Ilaria Alpi”. Spadafora ha descritto i progetti di recupero avviati a favore dei bimbi palestinesi, tra cui i campi scuola creati per consentire ai piccoli di continuare a vivere una vita quasi normale. «I bambini di Gaza - ha raccontato il più giovane presidente nazionale Unicef del mondo - vivono in un contesto di ansia e tristezza, eppure nei loro occhi abbiamo scorto una luce di speranza dalla quale bisogna ripartire per costruire un futuro migliore». Nell’ambito del 16° “Corso di educazione allo sviluppo”, Spadafora è stato affiancato dalle responsabili dell’Unicef regionale e provinciale Paola Manconi e Rosella Onnis.
( p. l. )
 
 
4 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
A Villanova e Castello
L’Ostello festeggia un anno, in arrivo altre due strutture
L’ostello della gioventù festeggia il suo primo compleanno e il traguardo di 20 mila ospiti: i visitatori sono soprattutto studenti, che hanno scelto il piccolo albergo realizzato dal Comune per le loro vacanze in città. Dalla sua inaugurazione, nell’aprile 2009, più di 1.660 persone hanno alloggiato ogni mese nella struttura che si affaccia sulle scalette del Santo Sepolcro, costruita nel vecchio edificio che ospitava la scuola media Spano.
GLI OSPITI Il picco di affluenza è stato registrato durante l’estate, grazie anche a delle convenzioni tra l’ostello e alcune università americane. E sono tanti gli stranieri che hanno avuto come seconda casa il quartiere Marina, dove hanno frequentato ristoranti, bar e attività commerciali che ruotano attorno a via Manno, contribuendo al rilancio della micro-economia del centro storico. L’80% degli ospiti sono giovani, il restante 20% famiglie e adulti. I gestori contano di raddoppiare gli arrivi nei prossimi anni e il sindaco Emilio Floris, intervenuto alla cerimonia per festeggiare il primo anno di attività della struttura, ha annunciato la volontà di aprire nuovi ostelli in altre zone strategiche della città.
IL PROGETTO «I numeri sono molto incoraggianti e la struttura sta contribuendo a rivitalizzare le attività del quartiere», ha detto Floris, ricordando che l’ostello non ha una cucina e quindi gli ospiti sono incentivati a utilizzare i punti di ristoro del rione. «Proporrò la ripetizione di questo esperimento in altre zone della città, dove si trovano altre scuole dismesse», ha aggiunto il sindaco, «sto pensando di reperire edifici in Castello e Villanova». Nel progetto saranno coinvolti anche i privati, come ha ricordato la dirigente dei Servizi al cittadino Ada Lai: «Qui si svolgeranno iniziative di cultura, arte e musica, grazie a un finanziamento ministeriale. Speriamo che questo sia il primo ostello e che anche i privati investano nel centro storico per dare accoglienza ai giovani. Per incentivarli metteremo a disposizione delle agevolazioni».
L’OSTELLO Costato circa 2.300.000 euro, l’ostello è gestito dall’Associazione italiana alberghi per la gioventù (Aig). «Fin dai primi mesi è risultato tra le 10 strutture più interessanti per il turismo giovanile», ha spiegato il presidente regionale dell’Aig Luigi Lao, «e nei prossimi anni contiamo di raddoppiare il numero degli ospiti».
NICOLA PERROTTI
  
 
5 - L’Unione Sarda
Economia - Pagina 15
Ateneo, 2 assegni
L’Università di Sassari ha indetto un concorso per due borse di studio e ricerca, trimestrali, destinate a laureati in medicina e chirurgia, da svolgere all’Istituto di Patologia medica del Dipartimento, Struttura clinica medica, Patologia speciale medica, Malattie infettive, Tisiologia. Domande entro il 9 aprile. Bando su www.uniss.it.
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
«Tagliare i Master & Back significa pregiudicare lo sviluppo dell’isola» 
Maria Antonietta Mongiu replica all’assessore Manca che ha annunciato la riduzione dei fondi per il 2011 
PIER GIORGIO PINNA 
SASSARI. Fa discutere, e parecchio, l’annunciato taglio dei fondi per i Master & Back nel 2011. Sul caso intervengono Francesco Pigliaru e Maria Antonietta Mongiu, nella Giunta Soru responsabili il primo della Programmazione e la seconda della Cultura. Entrambi si dicono critici nei confronti della scelta annunciata dall’attuale assessore al Lavoro, Franco Manca.
«I M&B sono uno strumento inventato dall’assessorato alla Programmazione nel 2005 dopo che si constatò come si spendessero soldi per corsi professionali di dubbia utilità mentre ci fossero pochissimi investimenti pubblici sulla formazione di altissima qualità», rileva Pigliaru, oggi prorettore per la ricerca scientifica all’università di Cagliari. Il quale ricorda come da allora siano stati stanziati 50 milioni all’anno per aiutare i laureati sardi ad approfondire la loro preparazione sia all’estero sia in prestigiosi atenei italiani. Oltre che per il successivo rientro al lavoro in Sardegna.
«L’isola soffre sempre per la mancanza di capitale umano in grado di favorirne lo sviluppo: non c’è motivo per tagliare i fondi - prosegue l’economista - Ricerca e innovazione devono passare nella testa della persone. In una società della conoscenza c’è bisogno di una popolazione giovane molto istruita. Ecco perché quel piano rappresenta tuttora un investimento strategico d’importanza assoluta. È ancora un’eccellente occasione d’internalizzazione. Un’opportunità che deve avere particolare riguardo per il back, e cioè per il rientro in Sardegna, da valorizzare attraverso un sistema d’incentivazione per le imprese». «Quando mandiamo in giro per il mondo giovani bravi, è come se inviassimo i nostri ambasciatori culturali: tramite loro si può favorire uno scambio fondamentale per il nostro futuro», è la conclusione di Pigliaru.
«Sono una pattadese pratica, che bada all’essenziale - osserva Maria Antonietta Mongiu - E così noto che da parte dell’attuale giunta regionale arrivano solo chiacchiere. Che cosa non va bene nel fatto che ogni anno 1.800 ragazzi capaci vadano fuori ad approfondire gli studi? Certo, se al ritorno si ritiene di usarli per fare le fotocopie, sono soldi buttati. Ma, se invece come tutti ci auguriamo il loro apporto serve per modificare lo scenario contribuendo a cambiare in meglio la geografia economica e culturale dell’isola, tutto potrà cambiare davvero. Per capirlo basta pensare a che cosa fa da anni la Cina in questa direzione».
«Il M&B è cosa diversa dai dottorati e dalle borse di ricerca a uso territoriale interno - insiste la Mongiu - Come possono competere alcune nostre sedi con le opportunità offerte da Chicago o da Boston? Sento parlare di ridimensionamento dello Speak English, col quale 22mila sardi hanno potuto seguire gratis i corsi d’inglese, e dei laboratori Ocse-Pisa nelle scuole. Se nel 2011 si tagliassero anche i Master and Back, equivarebbe a tagliare un futuro di largo respiro internazionale per i nostri giovani e a pregiudicare lo sviluppo dell’isola».
 
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
L’AGRONOMO DELL’ANNO 
CAGLIARI. Angelo Aru, ottant’anni, docente della facoltà di Geologia, è «L’agronomo dell’anno 2010», il premio annuale organizzato dall’Ordine degli agronomi. Angelo Aru è famoso per aver realizzato la Carta dei suoli della Sardegna e uno studio sulla desertificazione dell’isola
 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ
Newsletter per Filosofia
In via sperimentale, a fine marzo, sono stati attivati i servizi di sms alert e newsletter dedicati agli studenti della facoltà di Filosofia. Attivare il servizio è semplice e veloce attraverso l’indirizzo internet www.servizistudenti.it.
 
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Cagliari
«Il Parco geominerario perde colpi» 
La Consulta delle associazioni espone alla Regione le difficoltà attraversate dall’ente 
ERMINIO ARIU 
IGLESIAS.Continua a perdere colpi, nell’indifferenza delle autorità politiche regionali, la macchina del Parco geominerario, sotto commissariamento da oltre 3 anni. A sollecitare un adeguato interesse sulla sorte del parco è la segretaria della consulta delle associazioni Cau, per il parco geominerario della Sardegna, che recentemente ha incontrato il presidente della giunta regionale, Ugo Cappellacci, e l’assessore regionale all’ambiente, Giuliano Uras per esporre le difficoltà in cui versa l’ente.
Negli ultimi anni si sta assistendo al progressivo impoverimento delle attività promozionali e di valorizzazione dei siti di interesse minerario, storico ed ambientale. «Sembrano mancare - sostiene Francesco Saba coordinatore della consulta delle associazioni - gli impulsi politici a sostegno di un progetto, quello insito nell’istituzione formale del parco, largamente condiviso dalle 51 associazioni Cau, da 83 comuni della Sardegna, al quale le comunità locali hanno partecipato e contribuito con entusiasmo e speranza per i suoi riflessi positivi di carattere economico e sociale. Le ultime giunte regionali paiono accomunate, nel silenzio, per tutto quanto attiene il parco geominerario salvo trascorse lamentazioni nei confronti dello Stato per i fondi destinati ai parchi. Ma c’è anche una parte della comunità del parco, costituita da sindaci e amministratori provinciale, il cui silenzio sulle sorti dell’ente, è assordante». Si teme che questo silenzioso modo di procedere, soprattutto da parte delle autorità politiche regionale, ricalchi la stessa procedura adottata per l’università di Monteponi che ha dovuto ammainare la bandiera trasferendo i corsi a Cagliari. Un modo soft per far terra bruciata del Sulcis Iglesiente che oltre agli stabilimenti di Portovesme continua progressivamente a perdere anche le fabbriche della cultura. «Oggi le associazioni sentono il dovere - prosegue Francesco Saba - di denunciare, a voce alta, che il parco sta morendo per inedia; c’è da dire: questo commissario, modificando lo statuto con la complicità della comunità del parco, ha voluto escludere la consulta e l’università dal futuro consiglio direttivo del parco, tradendo così anche lo spirito della sua legge istitutiva». La consulta delle associazioni Cau ora si affida alle autorità politiche regionali perché dia il giusto impulso per il rilancio del Parco. «Si sa che il consorzio del parco dispone di svariati milioni di euro - interviene Enrico Pintus segretario della consulta - provenienti da contribuzioni dello Stato non ancora impegnati nonostante le cose da fare, per il suo avvio operativo siano molteplici e fondamentali per la sua stessa esistenza. Nel momento in cui la crisi sociale dei territori del parco, e non solo, si è ulteriormente acutizzata, appare veramente incredibile che le potenzialità di lavoro ed occupazione, insite nelle nostra idea del parco e perfettamente coerenti con le sue finalità, non vengano sfruttate. Noi continuiamo a credere che questo parco possa essere strumento e opportunità di sviluppo economico e sociale per tutte le aree interessate, a partire da quelle più significative del Sulcis Iglesiente e Guspinese».
 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
VILLASIMIUS
La gestione dell’acqua
VILLASIMIUS. L’Unione Europea ha finanziato lo studio per la gestione dell’acqua dei territori che si affacciano sul Mediterraneo. Oltre a Villasimius, capofila, hanno dato l’adesione il Centro ricerche economiche dell’università, l’Ente acque della Sardegna, il comune di Ajim (Tunisia), la scuola di ingegneria di Sfax (Tunisia), il comune di Al Hoceima (Marocco), e l’università di Meknes (Marocco). (jbu)
 
 

Questionnaire and social

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