Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 February 2010
Rassegna quotidiani locali
A cura dell’Ufficio Stampa e redazione web
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 18
«Più fondi per evitare la fuga dei cervelli»
Università. Il rettore dell'ateneo cagliaritano ascoltato dalla commissione Cultura della Camera
 
La missione degli atenei sardi e i nuovi organismi di gestione delle università sono stati nei giorni scorsi al centro dell'intervento del rettore dell'Università davanti alla commissione Cultura della Camera dei deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva avviata dalla Commissione europea sul dialogo tra università e imprese. All'audizione erano presenti anche Corrado Petrocelli, rettore dell'Università di Bari, Paolo Boccardelli, docente di Economia e gestione delle imprese alla Luiss di Roma, e alcuni esponenti di Confindustria.
I TAGLI Giovanni Melis, davanti ai deputati, ha prospettato gli effetti che il taglio ai finanziamenti ministeriali, i vincoli al turnover e i criteri utilizzati per la premialità stanno generando nell'operatività degli Atenei. In particolare, il rettore dell'università sarda ha espresso una forte preoccupazione per il progressivo ridimensionamento degli organici e delle risorse destinabili ai servizi agli studenti e alla ricerca che, soprattutto in rapporto alla specificità sarda dovuta all'insularità, «penalizzano il diritto allo studio e la funzione di servizio per lo sviluppo del territorio». Nella definizione dei parametri per misurare la produttività degli atenei, inoltre, Melis ha spiegato che «non si possono ignorare le condizioni del contesto ambientale di riferimento (reddito medio regionale, tessuto produttivo e infrastrutture) al fine di garantire pari opportunità nella competizione». Melis ha ricordato ai parlamentari la fragilità del tessuto imprenditoriale sardo: «Con il nostro apporto contribuiamo ad attrarre risorse, come accade con i fondi comunitari», ha spiegato, «e cerchiamo di costruire occasioni di crescita per i giovani con i tirocini formativi. In particolare la Rete delle competenze, in collaborazione con l'ateneo sassarese e Sardegna Ricerche consentirà agli imprenditori di conoscere meglio le potenzialità scientifiche presenti nel territorio».
L'ISOLA Melis, peraltro, ha anche espresso forte preoccupazione per «il flusso di giovani laureati che trovano impiego al Nord e nel resto del mondo, impoverendo il tessuto produttivo. È un problema, che però dimostra che sono bravi e preparati anche perché hanno saputo affrontare un percorso formativo spesso ad ostacoli». Tra le difficoltà citate, i doppi turni delle scuole superiori, il pendolarismo e il livello della preparazione in ingresso.
LA RIFORMA Sugli organismi di gestione degli Atenei, Melis ha detto che «occorre fare chiarezza ed evitare confusioni», riferendosi alla riforma. Secondo il rettore, è necessario distinguere i compiti strategici «da riservare al Senato Accademico da quelli gestionali. Serve un consiglio d'amministrazione, magari anche con competenze manageriali esterne, che abbia la responsabilità operativa della gestione e risponda allo stesso Senato».
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura – pagina 50
linguistica
Così parlano i ragazzi
Questa macchina? Troppuroga! Proprio una figata
  
Ci sono molti modi per dire che una “macchina è splendida”. Si può dire che è bella, e ok, ma anche che è “toga”, o “troppuroga”, si può usare il superlativo alla rovescia “senza macchina!” (da immaginare con accento cagliaritano, chiaro), che è “bellixedda”, che è “fiamma”, fino anche al più prosaico “una figata”. Un po' a seconda dello slang adottato, dei tic linguistici, del contesto geografico in cui è localizzato il discorso. E naturalmente anche a seconda dell'età di chi parla. Cristina Lavinio, docente di linguistica all'Università di Cagliari, ha avuto modo di studiare e analizzare gli usi linguistici giovanili in Sardegna dandone conto in un volume uscito due anni fa per la Cuec, Dimmi come parli (curato con Gabriella Lanero). Uno degli strumenti dello studio è stato proprio quello di chiedere a un campione di bambini e di ragazzi di usare un modo alternativo per dire “una macchina splendida”, e quelli citati sono solo alcuni dei risultati ottenuti.
È stato uno degli argomenti trattati ieri a Cagliari durante il convegno - “Linguaggio e culture giovanili” - organizzato all'ex clinica Aresu nell'aula magna della facoltà di Lingue e letterature straniere. L'incontro è stato promosso dall'associazione Arcoiris promozione sociale insieme alla Provincia, al Comune di Carbonia e all'Università. L'obiettivo era quello di fornire analisi e strumenti di comprensione del linguaggio usato dai giovani, in relazione anche a tematiche legate alle lingue minoritarie, ai nuovi veicoli web, alle culture giovanili, al tema della scuola e dell'insegnamento. Un seminario - coordinato da Marco Gargiulo - articolato in due parti: prima docenti e studiosi, poi studenti con le loro tesi di laurea, da discutere o già discusse. La Lavinio, affrontando il tema del linguaggio giovanile, ha posto l'accento sulla necessità che la scuola metta in campo degli strumenti affinché i ragazzi possano sviluppare una maggiore consapevolezza del perché parlano come parlano. Luisa Milia di Giscel Sardegna ha parlato dell'associazione di cui fa parte, un “gruppo di intervento e studio nel campo dell'educazione linguistica”, mentre Antonietta Marra di Lingue e letterature straniere si è concentrata sulle lingue minoritarie, sugli strumenti della loro conservazione e sulla reale efficacia delle iniziative messe in campo per sostenerle.
Poi è stato il turno dei ragazzi. Giacomo Scheich ha raccontato l'evoluzione del linguaggio delle proteste studentesche nel corso degli anni, dal Sessantotto al movimento dell'Onda, e la differenza degli strumenti impiegati per comunicare; l'Onda in particolare si è sviluppata in pieno periodo web, con la possibilità di comunicare attraverso social network, blog, chat. Luca Piroddi ha analizzato i rapporti tra hip hop e cultura giovanile, prendendo in esame testi di Frankie Hi Nrg e Neffa, Valentina Atzeni ha proposto il suo studio condotto sul linguaggio degli adolescenti nelle scuole dell'oristanese, infine Sara Monni ha raccontato il suo studio condotto sul linguaggio giovanile attraverso videointerviste a gruppi di ragazzi provenienti dall'area urbana di Cagliari.
ANDREA TRAMONTE
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Il rettore in Parlamento per spiegare i guai dell’università sarda sotto riforma
 
CAGLIARI. La «terza missione» e la nuova governance degli atenei sono stati al centro dell’intervento del rettore Melis davanti alla VII Commissione della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata per incarico dell’Ue.
 Tema dell’indagine, il «Dialogo università-imprese». Il rettore ha prospettato gli effetti che il taglio ai finanziamenti ministeriali, i vincoli al turnover ed i criteri utilizzati per la premialità stanno generando nella funzionalità degli atenei. In particolare, ha espresso una forte preoccupazione per il progressivo ridimensionamento negli organici e nelle risorse destinabili ai servizi agli studenti e alla ricerca che, soprattutto in rapporto ai condizionamenti specifici dovuti all’insularità, penalizzano il diritto allo studio e la funzione di servizio per lo sviluppo del territorio. Nella definizione dei parametri per misurare la produttività degli Atenei non si possono ignorare le condizioni del contesto ambientale di riferimento al fine di garantire pari opportunità nella competizione. Sulla governance degli Atenei, il rettore ha detto con forza che «occorre fare chiarezza ed evitare confusioni». Riferendosi alla configurazione degli organi di governo previsti nella riforma, Melis ha richiamato la necessità di distinguere i compiti strategici «da riservare al Senato accademico - ha detto - da quelli gestionali». Il rettore ha ricordato ai parlamentari la fragilità del tessuto imprenditoriale sardo.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Cagliari
Qui nasce il guardiano del territorio
La gestione dei dati satellitari permetterà di curare la qualità ambientale
L’università di Monteponi cerca di uscire dal collasso con un master per specialisti in telerilevamento
L’iniziativa voluta dall’Ateneo cagliaritano e dal Consorzio Ausi Saranno ammessi venti studenti
LAURA SANNA
 
 IGLESIAS. Nonostante le finanze al lumicino e il taglio dei corsi, Monteponi non si arrende e per il terzo anno consecutivo sarà la sede del master di secondo livello in Rilevamento territoriale istituito da Università di Cagliari e consorzio Ausi. Per studiare come dalle immagini satellitari si può gestire e salvaguardare il territorio.
  Il master (che si aggiunge a quello in bonifiche ambientali) sarà presentato il prossimo lunedì, data di apertura del bando di concorso per selezionare i partecipanti, da un minimo di dieci a un massimo di venti studenti. Si potranno presentare le domande dal 15 febbraio al 15 marzo seguendo le indicazioni pubblicate sul sito dell’Università di Cagliari e dopo la selezione cominceranno le lezioni del master, che durerà un anno e si dividerà tra le aule di Monteponi (la sede del corso universitario nella palazzina Bellavista) e la Cittadella universitaria di Monserrato dove si svolgeranno le esercitazioni nell’aula di telerilevamento.
 Il tirocinio riguarderà invece i rilevamenti sui sentieri escursionistici lungo la tratta del Trenino verde, come premessa per il loro recupero. Gli altri partner del progetto sono l’Ait (Associazione Italiana di Telerilevamento), l’Aic (Associazione Italiana di Cartografia), la Sifet (Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia) e Amfm (Automated Mapping Facilities Management), che raccoglie gli utilizzatori del Gis. La Regione per il momento ha solo appianato i debiti dell’Università sulcitana, ma il master può partire grazie alle garanzie della Provincia che - in caso di mancati trasferimenti dalla Regione - pagherà il corso. La mancanza di maggiori disponibilità economiche non permette per quest’anno il finanziamento di borse di studio - che nelle scorse tornate avevano consentito di partecipare anche a tre ragazzi del Nord Africa - ma l’importante per gli organizzatori è di essere riusciti anche quest’anno ad istituire un master per formare esperti in un settore in cui si è ancora troppo pochi rispetto alle esigenze.
 «Gli studenti dei precedenti master non hanno avuto difficoltà a trovare un lavoro - spiega Alberto Marini, responsabile del laboratorio Telegis dell’ateneo cagliaritano e direttore del Consorzio Ausi , perché la loro figura è relativamente nuova ed è necessaria a Comuni e enti per coordinarsi con il Sistema informativo territoriale regionale. Ma noi guardiamo anche oltre la Sardegna: a metà aprile una delegazione di studiosi rumeni sarà nostra ospite, conoscerà il nostro lavoro nel campo del telerilevamento».
 La mappatura del territorio con le immagini satellitari - che hanno una definizione altissima e dietro ogni pixel nascondono milioni di dati - è oggi la base per i progetti di bonifica e per il monitoraggio ambientale in senso lato. L’università di Cagliari ha a disposizione circa undici terabyte di dati, raccolti da un’antenna per la ricezione e l’analisi di immagini satellitari che arrivano da un’area che va dal Mar Nero alle Azzorre, dal Sahel al Nord Europa. «Un patrimonio che è difficile catalogare e gestire proprio perché sono poche le richieste a livello locale - conclude Marini - ma un’immagine di questo tipo può essere utile per sapere quanto amianto si nasconde nei tetti di una città, lo stato di salute della vegetazione, ogni più piccolo accenno di abusivismo». Insomma, uno strumento straordinario per tracciare una mappa precisa sulla qualità del territorio e favorire così lo studio degli interventi necessari per migliorarla ulteriormente.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
GLOBUS PLACEMENT
Formazione all’estero
 
 CAGLIARI. Scade il primo marzo alle 12 il termine per presentare la domanda di partecipazione alla selezione di Globus Placement, 44 borse di formazione, della durata di tre mesi ciascuna, finalizzate alla frequentazione di attività di tirocinio pratico in aziende estere situate in territorio extracomunitario. Le domande vanno spedite o consegnate al settore mobilità studentesca dell’università di Cagliari (Campus Aresu, via San Giorgio 12, ingresso 2, 09124).
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Un interessante convegno promosso alla facoltà di Lingue
Grezzombi e ppc, la lotta continua tra slang giovanile e buon italiano
 
 CAGLIARI. Che cosa significherà mai, nel linguaggio giovanile, la parola “grezzombi”? Semplice: è l’aggettivo giusto per apostrofare qualcuno o qualcosa che la sola parola “grezzo” non riuscirebbe a definire abbastanza. E “ppc”? E’ l’acronimo di “pronti per i crisantemi”, usato per indicare i genitori, “i vecchi”. Il linguaggio degli adolescenti è ricco di colori e umorismo. Quando però non c’è nessuno in grado di insegnare ai ragazzi a distinguere gergo da italiano puro, cominciano i guai. L’argomento è stato ieri al centro di “Linguaggi e culture giovanili”, un interessante incontro promosso nella facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università dall’associazione culturale Arcoiris di Quartu, da tempo impegnata in iniziative legate alle problematiche adolescenziali e dell’immigrazione. «Le lingue che convivono nel repertorio giovanile sono diverse - ha spiegato Cristina Lavinio, docente alla facoltà di Lettere -. All’italiano parlato e scritto si affianca la sua variante regionale, e accanto a questi ci sono i dialetti e le lingue straniere». In proposito Lavinio ha rispolverato uno studio del 2006 intitolato “Che lingua parli?”, una ricerca svolta in 90 scuole medie e superiori dell’isola, che ha interessato più di 1.500 studenti. Ne è emerso, tra l’altro, che più dell’80 per cento dei ragazzi studia l’inglese, mentre le altre lingue continuano ad avere minor peso. Ed è emerso anche come l’utilizzo degli idiomi stranieri avvenga soprattutto navigando su Internet, o guardando trasmissioni su canali stranieri. Un bel patrimonio che se, da un lato, ha permesso ai giovani di accedere a lingue diverse, rischia di andare perduto, perché, ha spiegato Cristina Lavinio, «a dispetto della propaganda, il nostro governo sta ancora tagliando le ore da dedicare allo studio delle lingue». Non solo: perché questa ricchezza sia davvero tale occorre che sia indirizzata, altrimenti il rischio è che i giovani non distinguano più quando possono usare il loro gergo, e quando invece occorre un uso perfetto dell’italiano. «Le espressioni colorite del linguaggio giovanile sono sintomo di creatività e di vitalità - ha spiegato Marco Gariulo, della Faculty of Humanities dell’Università di Bergen -. Guai a condannarle. Gli insegnanti devono però insegnare ai loro ragazzi come e quando servirsene». Come a dire che se non si conoscono le differenze il pericolo è quello di arrivare a un uso distorto della lingua, magari di non conoscerla neppure. Tutto questo, prosegue Cargiulo, si riannoda alla necessità di lavorare sulla cultura di cui «il linguaggio giovanile è figlio». E più cultura, conclude Gargiulo, significa anche meno dispersione scolastica. (s.z.)
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Da lunedì le giornate dell’orientamento
A scegliere la facoltà adesso ti aiuta l’ateneo
 
SASSARI. Cosa offre l’università ai suoi studenti? Per saperlo, da domani e fino al 19 febbraio, l’ateneo ripropone «Le giornate dell’orientamento: studiare a Sassari e in Europa», un’iniziativa giunta alla settima edizione. Nel complesso didattico della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, in Via Vienna 2, il Centro Orientamento e le facoltà incontreranno studenti e docenti delle Ssuole superiori per illustrare l’offerta formativa e i servizi di supporto allo studio.
 Per ogni giornata, sono programmate due sessioni di presentazione, la prima alle ore 9 e la seconda alle ore 11.
 L’intento ancora una volta è di proporre un momento di incontro e di confronto per rispondere ad alcune delle domande che accompagnano lo studente nella scelta del corso di studi più vicino ai suoi interessi e alle sue attitudini. Verranno date indicazioni sugli sbocchi di lavoro, sulle materie di studio, e sulle possibilità di un’attività di studio all’estero.
 E nell’occasione verrà presentato il nuovo sito web dell’Ersu che sarà operativo dal 22 febbraio ma che intanto si potrà visitare in anteprima nello stand dell’ente.
 Nel corso delle giornate dell’orientamento saranno anche distribuiti materiali informativi e gadget come simbolo del primo incontro con l’Università. E’ inoltre prevista, per gli studenti e i docenti fuori sede, la fruizione del servizio mensa. Ulteriori informazioni sull’evento saranno disponibili sul sito web del Centro Orientamento, all’indirizzo http://www.uniss.it/orientamento

Questionnaire and social

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