Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 February 2010
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Università in campo per lo sviluppo
Parte la collaborazione con la Provincia: così si cresce
Accordo-quadro per promuovere la formazione, la ricerca e l’innovazione tecnologica
Un’intesa per lo sviluppo del territorio consentirà di mettere in atto inziative per la formazione, ricerca e innovazione
 
Sino a ieri si sono frequentate, da oggi faranno più coppia fissa. Nel senso che ora Università e Provincia uniranno le proprie forze e insieme lavoreranno per lo sviluppo del territorio cagliaritano. È questo l’obiettivo dell’accordo di programma triennale siglato dalle due amministrazioni per potenziare la formazione, la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo. Un’intesa, in sostanza, che istituzionalizza e certifica la collaborazione, portata avanti finora in maniera occasionale, tra Palazzo Viceregio e l’Ateneo cagliaritano, traducendola in atti e progetti concreti in diversi settori, in una cooperazione che sia utile ad entrambe le parti. A parlarne ieri, a palazzo Belgrano, sono stati gli attori-partner dell’iniziativa, il rettore Giovanni Melis e, in rappresentanza del presidente della Provincia (impegnato a Roma per il caso Alcoa) il suo vice e assessore alle Politiche sociali Angela Quaquero, presente al tavolo assieme all’assessore ai Lavori pubblici Paolo Mureddu. «Prende corpo la terza missione dell’Ateneo, quella legata ai servizi al territorio - spiega il rettore - questo accordo dà attuazione alle linee programmatiche dell’Università per i prossimi tre anni permettendo di sviluppare politiche di collaborazione con il sistema economico e la società civile e di creare nuove occasioni di crescita». Nasce, dunque, sottolinea l’assessore Quaquero «una collaborazione forte tra due istituzioni, allargata a diversi settori. Gli enti locali hanno bisogno di aprirsi alla conoscenza e l’Università di sfruttare le nostre capacità operative».
I SETTORI Numerosi i settori d’intervento in cui Università e Provincia potranno mettere a frutto la loro collaborazione. Primo campo di applicazione dell’accordo è nei lavori pubblici e, in particolare, nella costruzione delle strade, argomento d’interesse comune per il quale il dipartimento di Ingegneria del Territorio, tramite il professore Mauro Coni, collabora già con l’assessorato e il laboratorio geologico provinciale. «Con questa intesa due eccellenze scelgono di lavorare insieme - sintetizza l’assessore ai Lavori pubblici - il nostro laboratorio, l’unico rimasto in Sardegna e uno dei primi cinque a livello nazionale, lavorerà insieme al laboratorio universitario sui materiali: noi siamo bravi negli esami sulle terre e sugli asfalti e mettendoci insieme otterremo un laboratorio di alto livello, utile per il tirocinio dei giovani di Geologia».
INTERVENTI Artefice dell’accordo è stato Mauro Coni, docente di strade, ferrovie e aeroporti. «Il mio dipartimento - spiega - lavora col laboratorio geologico per trovare materiali alternativi più economici per costruire strade: parte da qui la nostra collaborazione e insieme contiamo di esportare le nostre esperienze e tecnologie in Sud Africa». Altri interventi in sinergia saranno possibili anche nel campo culturale (entro la fine dell’anno aprirà a Monte Claro la biblioteca provinciale) e dell’edilizia per le scuole superiori. (c.ra.)
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Ogliastra Pagina 20
tortolì
Attilio Murru manager della sanità
 
Come annunciato con le sue dimissioni da consigliere provinciale del Pdl e vice presidente del consiglio provinciale, Attilio Murru ha assunto il prestigioso incarico di direttore amministrativo della Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. «Sono onorato - ha commentato Attilio Murru - per l’opportunità che mi è stata concessa. Cercherò di essere all’altezza della fiducia riposta sulla mia persona. Continuerò comunque a mantenere i rapporti con l’Ogliastra, sia sul piano professionale che politico». Nato nel 1961, laureato in economia e commercio con il massimo dei voti, Murru è tributarista consulente di professionisti e di importanti aziende. È stato assistente di diritto privato nella facoltà di Economia e Commercio di Cagliari. Imprenditore dal 1979; amministra varie società in diversi settori con numerosi dipendenti. È stato amministratore della Gearto, membro del direttivo provinciale e regionale dell’Api sarda, presidente del cda della Cofin srl. Attualmente è componente del direttivo provinciale dell’ Ascom Confcommercio.
NI. ME. 
 
3 – L’Unione Sarda
Iglesias Pagina 19
Università
Bonifiche ambientali, master post laurea a Monteponi
 
I corsi universitari vanno, ma per fortuna vengono i master. L’Università del Sulcis Iglesiente ha attivato un corso post-laurea in Metodi e tecnologie per le bonifiche ambientali. Si tratta di un master di II livello, rivolto a ingegneri, geologi e laureati in Scienze ambientali ma anche ai tecnici delle Pubbliche amministrazioni. Il fine è quello di perfezionare la preparazione di quanti intendono inserirsi, o stanno già operando, nel campo del recupero ambientale delle aree inquinate, industriali ed ex minerarie.
Un settore scientifico di importanza strategica per lo sviluppo del Sulcis Iglesiente, che è un prezioso laboratorio a cielo aperto: qui si concentra la gran parte degli interventi di risanamento già pianificati in Sardegna. Punti di forza che hanno fatto permesso al Polo universitario di Monteponi di guadagnarsi, negli ultimi dieci anni di attività, un ruolo di primo piano nell’ambito della ricerca finalizzata a migliorare le tecniche per il recupero ambientale di aree degradate. Già da tempo Villa Bellavista ospita corsi di Alta formazione, curati dal Forgea international, a cui prendono parte tecnici e laureati di tutti i Paesi del Bacino del Mediterraneo.
«L’istituzione di questo nuovo master - ha spiegato il presidente dell’Ausi, Pierfranco Gaviano - si inscrive nelle strategie che il Consorzio ha deciso di portare avanti per scongiurare la possibile chiusura di Monteponi (dopo il trasferimento a Cagliari di tutti i corsi universitari che ospitava), e costituisce uno dei tasselli con cui intendiamo rilanciare il progetto di un grande Polo tecnologico all’avanguardia nei settori che ci sono propri da sempre».
Un progetto che Ausi e Università di Cagliari intendono portare avanti - finanziamenti permettendo - anche con la costituzione di un Centro interdipartimentale di ricerca nei settori delle Scienze dei materiali, dell’ambiente e dell’energia.
PAOLO MOCCI 
 
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 21
Sanità e territorio, finanziamenti spariti
Sassari. Il sindaco Gianfranco Ganau prefigura tempi duri per il sistema ospedaliero del nord Sardegna
 
Storce il naso davanti all’ipotesi di un accorpamento della Asl 1 con l’azienda ospedaliero-universitaria, critica la Regione per le politiche sanitarie e chiede alla Giunta regionale che fine abbiano fatto i 310 milioni di euro previsti per i nuovi ospedali di Alghero e Sassari e per l’ampliamento del Azienda mista.
Il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, spara a zero sulla gestione politica della Sanità, parla di assalto del centrodestra alle stanze dei bottoni e prefigura tempi duri per il sistema sanitario del nord Sardegna, in particolare per lo sviluppo dell’edilizia ospedaliera.
«Il progetto di moltiplicazione delle Aziende e di definizione delle macroaree che avrà come prima conseguenza un incremento dei costi, si accompagna alla totale assenza di volontà di realizzare le linee invece disegnate in modo organico dal Piano Sanitario Regionale», lamenta il sindaco. «Si pensi, per stare nel nostro territorio, alla messa in discussione degli ospedali di comunità previsti a Ittiri e Thiesi, senza che emerga un progetto alternativo sostenibile sia dal punto di vista della qualità sanitaria che da quello economico. Nessun progetto di potenziamento territoriale emerge ma vengono invece cancellate strutture già previste come per esempio le case della salute di Sorso e Bono. È di questi giorni, la denuncia dell’Associazione che gestisce l’unico centro sperimentale Alzheimer della Regione che rischia un gravissimo declassamento con riduzione dell’offerta assistenziale». Qui Ganau entra nel merito delle Aziende sanitarie: «Le scelte su Sassari sono state, di fatto, rinviate. Il tutto senza alcun coinvolgimento del territorio e degli Enti locali», continua il primo cittadino sassarese. «Il rischio è quello che ulteriori ritardi decisionali o un’inversione di percorsi che puntino ora ad una improbabile riunificazione in azienda unica, paralizzi ancora la sanità sassarese per molti mesi, incrementando i ritardi non più recuperabili rispetto agli altri competitori, regionali e non, che in questi anni hanno avuto percorsi invece più lineari». Ganau chiede certezze sui progetti edilizi: «Oggi non è chiaro se esistono risorse e volontà per realizzare i nuovi ospedali di Alghero, del Santissima Annunziata di Sassari e l’ampliamento della nuova area dell’Azienda mista (materno infantile) per cui erano previsti investimenti per oltre 310 milioni di euro». (v. g.)
 
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 21
Alghero
Più risorse alla Porto Conte Ricerche
 
Più risorse alla Porto Conte Ricerche. E’ l’impegno che si è assunto l’assessore regionale alla Programmazione Giorgio La Spisa, in occasione della visita di lunedì alla struttura di Tramariglio.
Un breve tour prima di raggiungere il complesso bionaturalistico di Piandanna per partecipare all’incontro con il Senato accademico, il Consiglio di amministrazione, i direttori dei dipartimenti, dei centri e dei laboratori dell’Università di Sassari. L’assessore ha dichiarato che l’amministrazione regionale intende continuare a «scommettere sulla ricerca in Sardegna, dato che tutto ciò che può avere delle ricadute sullo sviluppo deve essere sostenuto». In futuro l’intenzione è quella di gestire le risorse secondo due modalità: «da una parte attraverso bandi per la ricerca di base, dall’altra con fondi per progetti di ricerca su settori prioritari con chiamate a presentare proposte». Tutti i progetti saranno poi valutati in base alla qualità. La Spisa ha poi visitato i laboratori scientifici, dotati delle tecnologie più aggiornate e di alcune strumentazioni d’avanguardia. Strutture che offrono supporto scientifico, tecnologico e progettuale ai centri di ricerca e alle imprese locali, nei diversi settori delle biotecnologie applicate alla ricerca industriale. Sono venti le organizzazioni che nel 2009 hanno scelto di avere la propria sede operativa a Porto Conte Ricerche. (c. fi.)
 
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano - Pagina 15
università
Biotecnologie, venerdì un seminario
 
La sezione di chimica biologica e biotecnologie biochimiche del dipartimento di scienze e tecnologie biomediche dell’Università di Cagliari, il corso di laurea in biotecnologie industriali e il Consorzio uno organizzano venerdì, dalle 10 al Chiostro del Carmine, il convegno scientifico “Biotecnologie ad Oristano: parole e fatti”. Verranno presentati i risultati del progetto di ricerca sul tema della biotrasformazione. 
 
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 16
Ultima frontiera: la vertebra di titanio
Intervento innovativo ieri all’ospedale San Giovanni di Dio
Sanità. Specialisti statunitensi e cagliaritani per la prima volta al lavoro in equipe
Bastano due piccoli fori in anestesia locale: il San Giovanni di Dio diventa il centro pilota in Sardegna
 
Due piccoli fori nella schiena per sistemare all’interno della colonna piccole protesi in nichel e titanio, l’ultima frontiera della medicina mondiale per la riduzione e il trattamento della frattura di una vertebra della spina dorsale.
Il futuro è arrivato ieri al San Giovanni di Dio. Per la prima volta in Sardegna la frattura di una vertebra è stata trattata con questa operazione all’avanguardia in campo internazionale dall’équipe di Radiologia interventistica coordinata dal dottor Stefano Marcia, sezione specialistica del reparto di Radiologia diretto dal professor Giorgio Mallarini.
La nuova tecnica consente la riespansione di una vertebra che si è schiacciata in seguito a un trauma oppure a causa dell’osteoporosi. La presenza di questa protesi consente di mantenere il risollevamento della vertebra schiacciata nel tempo, impedendo così la curvatura in avanti caratteristica in tante persone afflitte da osteoporosi alla colonna.
LA “PRIMA” Al pian terreno del vecchio ospedale civile, in una piccola sala operatoria piena come un uovo di sofisticati apparecchi radiologici e chirurgici, c’era ieri mattina l’atmosfera delle grandi occasioni. Sul tavolo operatorio, il sindaco di un paese del Sassarese, nella lavagna luminosa le immagini della Risonanza magnetico nucleare che evidenziano la grave osteoporosi capace di provocare il crollo di diverse vertebre.
GLI ESPERTI Dagli Usa è arrivata una specialista, un bio ingegnere responsabile tecnico della fabbrica della Silicon Valley che ha brevettato queste protesi. «Si tratta dell’adattamento e dell’applicazione nella colonna vertebrale di materiali e tecniche già utilizzate con successo per interventi all’interno del cranio», prosegue la responsabile marketing per l’Europa della Spine Align.
L’INTERVENTO Il dottor Marcia studia il piccolo marchingegno in grado di sistemare perfettamente la protesi all’interno della vertebra ed effettua le misurazioni con precisione maniacale. Le attrezzature modernissime consentono di evitare il minimo errore tecnico. Poi il via libera: per la paziente basta una piccola anestesia locale, da “rinforzare” durante il lavoro. Dopo mezz’ora la protesi è perfettamente inserita all’interno della vertebra: occorre attendere soltanto che la paziente si risvegli completamente dall’anestesia locale, poi - dopo qualche ora di osservazione precauzionale - potrà addirittura alzarsi dal lettino con le sue gambe. Tutto in day hospital, cioè risparmiando disagi alla paziente e costi ulteriori al sistema sanitario nazionale.
CENTRO PILOTA C’è soddisfazione nell’équipe del professore Mallarini e di Stefano Marcia, che ricevono i complimenti dei colleghi statunitensi: «Siamo il quarto centro in Italia autorizzato a utilizzare questa tecnica innovativa - spiega Marcia - dopo Bergamo, Napoli e Torino - e questo riconoscimento premia un lavoro cominciato nel 2005 con l’apertura di questa struttura all’interno dell’azienda sanitaria mista Asl -Università. Ci siamo specializzati nel trattamento dei problemi della colonna vertebrale con le tecniche non invasive. Al nostro attivo abbiamo circa 1600 riduzioni di fratture, 1500 interventi alle ernie, più un altro migliaio di trattamenti per diverse lombalgie e stenosi».
L’Italia e il reparto del San Giovanni di Dio sono all’avanguardia in Europa in questo settore che sino a un recente passato era competenza esclusiva di neurochirurghi o di ortopedici.
PAOLO CARTA
 
8 - L’Unione Sarda
Cultura – pagina 38
il personaggio
Iniziativa dal SS. Trinità
Inchiostro e siringa per curare con la creatività
   
«Il teatro è creatività: una messinscena scritta da un paziente ci fornisce la sua storia in tre dimensioni, svelando molto di più di quanto possano scoprire i sanitari». Chi parla non calca il palcoscenico, ma è un esperto di processo curativo che ha inserito il teatro nell'esistenza di pazienti e dottori. Si chiama Jean Philippe Assal, specialista delle malattie croniche e medico di fama internazionale, artefice della “Fondazione Ricerca e Formazione dell'Educazione dei Pazienti” di Ginevra. Inoltre è membro del direttivo della Croce Rossa Internazionale, in qualità di esperto dell'accompagnamento a lungo termine dei malati cronici e delle vittime di guerra.
Il luminare ha parlato della sua esperienza a Cagliari, accompagnato dalla regista teatrale Giovanna Carrassi e da Benedetta Barabino, biologa e formatrice. Un'occasione, lunedì scorso alla Cittadella dei Musei, voluta dal Servizio di diabetologia dell'ospedale SS. Trinità del capoluogo per far conoscere in Sardegna il laboratorio “Espressione e vissuto: quando il teatro diventa cura”. L'idea di Assal? Il processo creativo può rivelare le resistenze alla cura nella gestione quotidiana della malattia, perché il teatro offre la possibilità di tradurre situazioni di scoraggiamento in cose di cui poter parlare: «È un'esigenza anche della Croce Rossa, per la necessità di mantenere gli operatori medici vigili sia nella fase cronica delle vittime sia di successiva assistenza». Insomma, evitare il burn-out, ossia la diminuzione dell'interesse di medici e infermieri per il problema del paziente o della vittima di guerra. Non c'è una compagnia intorno ad Assal, bensì un'équipe formata da un regista, due attori professionisti e un esperto di comunicazione che seguono i partecipanti nella tre giorni di laboratorio. La prima fase prevede la scrittura, con ogni partecipante che mette in forma di monologo o dialogo un momento significativo del passato. Successivamente il foglio viene lasciato in balia dei quattro elementi: può essere bruciato o abbandonato al vento, sepolto o gettato in acqua. Una trasformazione fisica del testo, che poi sarà riscritto e letto a voce alta dall'autore a tutti i partecipanti. Il secondo giorno gli attori “veri” leggono il testo meccanicamente, senza interpretazione. Quindi interviene il regista a stimolare gli scrittori con una serie di alternative per la messinscena, con suggerimenti per la scenografia, l'intonazione degli attori, le luci e quanto serve al creatore. L'autore, infine, dirigerà gli attori professionisti l'ultimo giorno. Questo il modo in cui il paziente diventa autore, regista e spettatore di se stesso, del suo non verbalizzato sino ad allora, imprigionato da variegati strati interiori. Tra emozioni teatrali. In Italia può funzionare? Secondo lo specialista, Cagliari vanta un modello di eccellenza nella divisione di Diabetologia del SS. Trinità. «L'idea è che chi ha il diabete o una malattia cronica può diventare protagonista della sua cura», ha spiegato Luciano Carboni, responsabile del Servizio del presidio ospedaliero. Salutari e impazienti manie di protagonismo, pare.
MANUELA VACCA

9 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Sinergie per accelerare lo sviluppo 
L’Università e la Provincia hanno firmato un protocollo d’intesa per lavorare insieme 
 
CAGLIARI. L’Università e la Provincia lavorano insieme per lo sviluppo del territorio, grazie alla firma dell’accordo di programma quadro siglato ieri in rettorato. La collaborazione prevede l’integrazione tra i laboratori provinciali per il controllo del territorio e quelli scientifici delle facoltà universitarie, con particolare riferimento al Centro geologico allestito dalla Provincia negli uffici di via Cadello. Ulteriori collaborazioni riguarderanno l’integrazione fra le biblioteche e un più stretto rapporto tra le facoltà e gli istituti superiori della provincia sul versante dell’orientamento scolastico. ‹‹Oggi - ha detto il rettore Giovanni Melis - le missioni dell’Università riguardano la didattica, la ricerca e i servizi al territorio con il trasferimento e la condivisione delle conoscenze con tutti gli attori chiamati allo sviluppo dell’area provinciale››. In merito alla collaborazione tra le biblioteche, l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Mureddu, presente alla firma insieme alla vicepresidente della Provincia Angela Quaquero, ha ricordato come ai primi di gennaio sono iniziati i lavori per la realizzazione della nuova biblioteca provinciale a monte Claro. ‹‹Un’occasione in più - ha rimarcato Mureddu - per collaborare con l’università, visto che i nuovi locali si trovano a due passi dalle aule del Magistero››. (p.s.)
 
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
«Troppe incertezze sulla sanità» 
Le scelte su Sassari sono state rinviate e i rinvii penalizzano il territorio 
VANNALISA MANCA 
 
SASSARI. Fitta nebbia sulla Sanità, sui fondi disponibili per il nord Sardegna, sul futuro dei piccoli ospedali, sulle case della salute rimaste sulla carta: quale strategia intende mandare avanti la Regione?
 Se lo chiede il sindaco Gianfranco Ganau che, dopo la recente apertura della vertenza Sanità, fa il punto su alcune criticità che interessano il comparto a livello regionale e locale. «In questi mesi - dice Ganau - abbiamo assistito ad un vero e proprio assalto alla sanità da parte del nuovo Governo regionale di centro-destra che ha mostrato principale interesse alla sostituzione di tutte le cariche dirigenziali delle Asl. Con un provvedimento di dubbia legittimità, sono stati sostituiti con commissari, i direttori generali e di conseguenza quelli sanitari ed amministrativi». Per il sindaco di Sassari il progetto di moltiplicazione delle Aziende e di definizione delle macroaree che «avrà come prima conseguenza un incremento dei costi», si accompagna alla totale assenza di volontà di realizzare le linee invece disegnate in modo organico dal Piano Sanitario Regionale. E qui sottolinea, ad esempio, la messa in discussione degli ospedali di comunità che erano stati previsti a Ittiri e a Thiesi, «senza che emerga un progetto alternativo sostenibile dal punto di vista della qualità sanitaria ed economico». Nei giorni scorsi l’intersindacale medici ha sostenuto la necessità di una riorganizzazione della rete ospedaliera «che assicuri non un ospedale per campanile ma strutture organizzate in rete, in sinergia con un territorio adeguatamente potenziato». Così Ganau ricorda che in questo senso nessun progetto di potenziamento territoriale emerge ma vengono invece cancellate strutture già previste come per esempio le case della salute di Sorso e Bono. E rischia di essere ridotta l’offerta assistenziale del centro sperimentale Alzheimer, unico in Sardegna.
 La nebbia di cui si diceva, ha avvolto aziende e strutture ospedaliere locali e Ganau afferma che «non è chiaro quale sia la strategia. A livello regionale si è provveduto alla istituzione di quattro nuove aziende ospedaliere che avranno come primo certo risultato un incremento dei costi valutato tra i 150 e i 200 milioni di euro all’anno ed un futuro di improbabile sostenibilità economica». Le scelte su Sassari, invece, sarebbero state di fatto “rinviate” e finora territorio ed enti locali non sono stati coinvolti.
 Il sindaco ricorda la diatriba storica tra università e ospedale che ha portato alla soluzione prevista nel Piano sanitario regionale di un’azienda territoriale e di una mista università-ospedale: «Ma oggi questa scelta non appare certa e condivisa dagli organi politici. Il rischio è quello che ulteriori ritardi decisionali o un’inversione di percorsi che puntino ora ad un’improbabile riunificazione in azienda unica, paralizzi ancora la sanità sassarese, incrementando i ritardi non più recuperabili rispetto agli altri competitori, regionali e non, che in questi anni hanno avuto percorsi invece più lineari». Le aziende non sono messe in condizioni di operare nella pienezza degli obiettivi dati e di fornire quindi un livello qualitativo di sanità. E Ganau si dice preoccupato. «Ritardi e ripensamenti non sono comprensibili e rischiano oltre ad un’ulteriore penalizzazione della sanità sassarese, di compromettere scelte già fortemente a rischio come per esempio quelle in tema di edilizia sanitaria». Il sindaco difende le strategie messe in campo in questo ambito dalla precedente giunta regionale che «avevano il vantaggio di definire percorsi chiari a cominciare dalla soluzione del vergognoso stato in cui sono costretti gli operatori e i cittadini nel dipartimento materno-infantile di Sassari».
 Restano gli interrogativi su risorse e volontà per realizzare i nuovi ospedali di Alghero, Sassari «Santissima Annunziata» e l’ampliamento della nuova area dell’Azienda mista (materno infantile) per cui erano previsti investimenti per oltre 310 milioni di euro. E non c’è chiarezza sulla destinazione dei fondi Fas rimodulati dalla giunta Cappellacci che li ha raccolti in un’unica voce per “edilizia sanitaria regionale”.
 
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Marcello D’Onofrio, «scrittore per caso» 
Il giovane docente ha presentato il suo ultimo manuale di economia aziendale 
 
 SASSARI. «All’università, dove mi sono laureato e ho anche insegnato, ho sviluppato la passione per esporre in modo semplice gli argomenti più complessi. Così, nel 2000 ho messo insieme le mie dispense e le ho spedite a Franco Angeli, che mi ha invitato a Milano e mi ha offerto di scrivere per la sua casa editrice». Ha raccontato così la sua carriera di “scrittore per caso” Marcello d’Onofrio, alla presentazione della sua settima fatica “Come fare il controllo di gestione”, manuale di economia aziendale, avvenuta nei giorni scorsi nella sala convegni della Promocamera. «In questo periodo le aziende somigliano a navi in un mare in burrasca - è stato il commento di Pierpaolo Profili, componente del collegio sindacale del Banco di Sardegna, che ha moderato la discussione - ed effettuare il controllo di gestione equivale a fermarsi di tanto in tanto per fare la verifica della rotta». All’incontro, presentato dalla società Sardinia General Services e patrocinato da Promocamera, l’autore ha esposto i contenuti del testo, nel quale ha utilizzato come esempio pratico proprio la Sardinia General Services, che si occupa di vigilanza privata, spiegando come ormai il controllo di gestione sia diventato indispensabile anche per le imprese private, perché richiesto dall’introduzione dei parametri di Basilea 2 nella valutazione del merito creditizio da parte delle banche. Sono intervenuti sull’argomento Salvatore Desole, presidente della Confidi Commercio, Alberto Sotgiu, della Sardinia General Services, Paolo Manca, commissario della Asl 1, e gli imprenditori Rinaldo Carta e Luca Confalonieri. Marcello d’Onofrio, quarantenne sassarese, laureato in Economia e commercio, ha maturato varie esperienze di docenza all’Università e ora insegna alla Promocanera, da anni si dedica all’attività di consulenza presso piccole e medie imprese. (f.f.)
 
 

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