Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 January 2010
Rassegna stampa quotidiani locali
A cura dell’Ufficio stampa e web
1 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia - Pagina 46
Università, appello alla Regione
Amministratori di Nuoro e Oristano in difesa del polo della Sardegna centrale
 
Ben venga l’università diffusa. Un passo avanti, nel 2011, la nascita del polo universitario della Sardegna centrale, come sancisce un emendamento alla Finanziaria regionale. Ma le nebbie non si diraderanno finché la Regione non dirà con chiarezza se farà o meno parte dell’organismo che nascerà dalla fusione del consorzio Uno di Oristano e di quello nuorese. Una richiesta dritta al cuore dell’esecutivo, quella di Mario Zidda, sindaco di Nuoro che qualche giorno fa, in una lettera al governatore Ugo Cappellacci, ha sollecitato «un passo deciso e atti concreti che contrastino la diffusa sensazione di incertezza e precarietà che sta permeando tutto ciò che riguarda l’Università a Nuoro». A sottoscriverne la posizione Pasquale Onida, presidente della Provincia di Oristano: «Solo allora sarà la vera svolta, il passo è naturale, siamo certi che la Regione lo farà, perché diversamente sarebbe in contraddizione con se stessa. Allo stesso modo deve impegnarsi ad ancorare ricerca e didattica al territorio». L’occasione, ieri, è un confronto pubblico organizzato alla biblioteca Satta dal comitato a sostegno dell’università nuorese, alla presenza di Ernesto Liesch, segretario dell’associazione nazionale dei consorzi universitari. Gli autori dell’emendamento, Attilio Dedoni (primo firmatario, Riformatori) e Roberto Capelli (Udc), presenti al dibattito, confermano la stasi ma tranquillizzano gli animi. «È vero - ammette Capelli - la giunta deve ancora pronunciarsi, e la soluzione concreta può arrivare solo da una concertazione Stato-Regione in cui quest’ultima maturi per esempio di strutturare gli istituti accademici del proprio territorio al di fuori della legislazione nazionale». Un tavolo nel quale secondo Dedoni ci dovrebbero essere anche le due università centrali: «Il nuovo polo è una scommessa per il futuro; ma perché il soggetto unico funzioni è opportuno che si siglino accordi con la Regione in termini di dotazione e pianificazione didattica». Assente Cagliari, Sassari (pur rimarcando le strozzature imposte dal Ministero) si dice disponibile a scommettere ancora su Nuoro. Per voce del rettore Attilio Mastino: «Sentiamo la responsabilità di metterci al servizio di un territorio». E del preside della Facoltà di Agraria Pietro Luciano: «Purché non si ricada negli errori del passato, come la mancata capacità degli enti locali di gestire al meglio i capitali trasferiti». Tutti concordi nel concludere che la soluzione possa arrivare solo da una logica di filiera che metta in continuità la formazione con il territorio. Qualcuno coglie l’occasione per togliersi dei sassolini. Denuncia Bachisio Porru, ex presidente del consorzio nuorese: «Mistretta ci ha sempre messo i bastoni fra le ruote, un assessore della giunta Soru ci ha addirittura scavalcati trattando direttamente con l’Università».
FRANCESCA GUNGUI
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari   
Pagina 49
Sassari
Gestione allegra dell’Università: gli accusati replicano
 
«Il mio incarico alla Porto Conte Ricerche è regolare». Il professor Sergio Uzzau, tirato in ballo dall’ispettore del ministero delle Finanze nella relazione con cui vengono rilevate una lunga serie di irregolarità contabili amministrative nella gestione dell’Università di Sassari fino al luglio 2009, replica alle accuse mosse nei suoi confronti, smentendo qualunque irregolarità.
Il rettore Attilio Mastino, nel corso di una conferenza stampa, aveva precisato che il contestato incarico di Uzzau come amministratore della Porto Conte ricerche, non era stato autorizzato dall’Ateneo. Ora Uzzau replica: «A seguito della mia formale richiesta di autorizzazione a svolgere l’incarico di amministratore unico della Porto Conte Ricerche, l’Amministrazione universitaria non ha mai espresso alcun diniego, avendo invece indirizzato allo scrivente un semplice parere negativo, motivato in base all’art. 5 del regolamento di Ateneo sulla incompatibilità e cumulo di impieghi e incarichi», spiega. «È seguito un carteggio con l’Università, alla quale segnalavo la compatibilità dell’incarico, atteso che lo stesso era stato conferito da un Ente pubblico, la Sardegna Ricerche, ed era svolto per conto di Porto Conte ricerche, società a capitale interamente pubblico, essendo partecipata da Sardegna Ricerche, Provincia di Sassari e Comune di Alghero», continua Uzzau. «Segnalavo che una tale evenienza è espressamente prevista dall’art. 4, comma 1, lettera g del Regolamento di Ateneo, in deroga al divieto generale di assunzione di altri incarichi sancito dal successivo art. 5 che tale deroga pure riproduce. Il mio convincimento è stato poi evidentemente condiviso, posto che con nota datata 13 luglio 2009, l’Amministrazione universitaria mi comunicava di avere riesaminato la mia posizione, arrivando alla conclusione che l’incarico a me conferito "rientra tra quelli che possono essere consentiti previa autorizzazione"». (v. g.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia   
Pagina 21
Il ministero premia la ricerca made in Cagliari
Università. Finanziati 56 progetti per 1 milione e 141 mila euro col bando Prin
 
Lo Stato premia la ricerca made in Cagliari. Nell’ambito dei Prin (Progetti di rilevante interesse nazionale) per l’anno 2008, il ministero per l’Università e la ricerca ha ammesso al cofinanziamento 13 progetti, con coordinatori nazionali che fanno capo all’ateneo sardo, inclusi in 56 proposte locali di ricerca. L’ateneo del capoluogo ha presentato un totale di 188 progetti. L’ammontare dei finanziamenti associati ai coordinatori nazionali è di un milione e 141 mila euro. Il finanziamento complessivo verrà reso noto il 20 febbraio. Infatti, il Miur ha fissato per il 19 febbraio la data entro la quale i coordinatori nazionali devono ripartire l’ammontare delle assegnazioni complessive. Il bando ha coinvolto 73 Università e istituti di ricerca. Lo stanziamento totale del ministero ammonta a oltre 93 milioni di euro.
FILONI DI RICERCA Dall’effetto dello stress ai sistemi biometrici multimodali, passando per i meccanismi molecolari epatici, le modificazioni del metabolismo, un sistema etilometrico intelligente, fino alla dipendenza da morfina e l’abuso di cannabinoidi. Ma il ministero ha ritenuto di eccellente valore anche i progetti sulle varianti nei geni candidati all’obesità, il degassamento nelle eruzioni dominate da emissione di cenere, l’analisi su nuovi peptidi ormonali, le reazioni di scambio delle idrotalciti, l’interazione tra geni e ambiente nella sclerosi multipla e lo studio morfofunzionale delle ghiandole salivari. I 13 coordinatori nazionali designati dal Miur sono Sebastiano Banni, Marco Giorgio Baroni, Giovanni Biggio, Raffaello Cioni, Amedeo Columbano, Alessandra Concas, Gian Luca Ferri, Walter Fratta, Pierfranco Lattanzi, Marisa Marrosu, Alessandro Riva, Fabio Roli e Rinaldo Vallascas. In particolare, la facoltà di Medicina fa capo a 6 progetti, seguita da Scienze con 5 e Ingegneria con 2.
GIOCO DI SQUADRA Dai cofinanziamenti del Miur l’ateneo di Cagliari viene promosso a pieni voti e con un incremento nitido. Basti pensare che nel 2007 i progetti Prin finanziati erano stati 41, di cui 5 con coordinamento nazionale in sede, su 183 presentati. L’anno precedente i ricercatori dell’Università cagliaritana ne avevano presentato 184, 49 approvati come unità locali di cui 10 con coordinamento nazionale. Una lievitazione che promette bene. Inoltre anche per i rimanenti 132 progetti rimangono aperti i canali della “premialità” della ricerca secondo quanto stabilito dall’articolo 13 della legge regionale 7/2007 che fa capo ai fondi stanziati dalla Regione ed erogati dall’assessorato alla Programmazione alle Università di Cagliari e Sassari.
4 – La Nuova Sardegna
Prima pagina - Nuoro
Università, tutti d’accordo: consorzio con Oristano
Nuoro, incontro per discutere il futuro dell’ateneo sul quale incombono i tagli del ministero
L’ex presidente Bachisio Porru contro Roberto Deriu
 
 NUORO. Università nuorese, tutti d’accordo sul consorzio unico con Oristano. Anche gli oristanesi Pasquale Onida (presidente della Provincia) e Attilio Dedoni (consigliere regionale). La Provincia di Nuoro, invece, all’incontro nella biblioteca Satta sul futuro dell’ateneo barbaricino (al quale era presente il rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino) non ha partecipato. Assente soprattutto il presidente Roberto Deriu. Che è stato al centro di una durissima polemica. L’ex presidente Bachisio Porru ha criticato la scelta di liquidare il consorzio universitario nuorese.
 
Pagina 41 - Cronaca
Consorzio unico con Oristano
Vertice alla Satta, tutti d’accordo per la svolta
«Ma ora si corre il rischio che il ministero chiuda la sede barbaricina che ha meno corsi» Porru contro Deriu
NINO BANDINU
 
 NUORO. Università nuorese, tutti d’accordo sul consorzio unico con Oristano. Anche gli oristanesi Onida e Dedoni. Meno la Provincia di Nuoro, perché mancava Deriu. Il convegno del Comitato spontaneo, ieri in biblioteca, si è trasformato subito in una discussione accesa sul futuro dell’ateneo. Presente il rettore Attilio Mastino.
 Ieri mattina mentre al cinema «Le Grazie» Roberto Deriu incoronava «re Peppino» primo segretario provinciale del Pd nuorese, in biblioteca Satta altri “compagni” sparavano contro il presidente della Provincia di Nuoro “reo” di aver liquidato il consorzio universitario, lasciando l’ateneo in mezzo al guado.
 L’occasione era quella di un convegno promosso dal «Comitato di sostegno» all’università barbaricina dal titolo polemico «Università diffusa, ma che sia diversa», da dove è partito subito il j’accuse durissimo di Bachisio Porru, ex presidente dell’ateneo nuorese. Prima con un resoconto storico dell’università barbaricina dalle origini della Commissione Medici all’Accordo di Programma, fino allo scioglimento del consorzio stesso da parte della Provincia.
 «Una scelta sciagurata, quella di liquidare il consorzio» ha gridato a un certo punto, l’ex presidente Porru. Che invece ha esaltato la mano de dios di Maradona-Capelli, perchè ha inventato l’emendamento alla Finanziaria regionale che pone l’obiettivo della creazione di un consorzio unico Nuoro-Oristano entro il 2010.
 «Consorzio unico» sul quale è convenuto anche il sindaco di Nuoro, Mario Zidda, che ci ha messo dentro pure la Regione sarda, come nuovo socio, e con ruolo importante e decisivo nella nuova università della Sardegna centrale. Secondo il sindaco di Nuoro, però, quello in Finanziaria per il momento è solo un «indirizzo», che occorre trasformare in atti concreti. E in tempo. Visto che si ha disposizione soltanto un anno. Bisogna allora fare pressing sullo Stato con una «azione forte» e unitaria, in modo che arrivi un «atto speciale», anche per l’ateneo barbaricino in crisi. Un po’ come è successo per Alghero, insomma: un’azione convinta e speciale. Nel suo intervento Pietro Luciamo, preside della facoltà di Agraria, ha sostenuto poi che quella del «consorzio unico può essere proprio un’idea vincente». Ma il rischio vero, adesso, dopo il tempo perso e l’indebolimento dell’Università nuorese, è che il ministero chiuda proprio Nuoro e tenga aperta invece Oristano, che ha più corsi. Una realtà quasi assurda soprattutto per Bachisio Porru che a suo tempo ha ricordato i «sei corsi di laurea e i 1300 studenti raggiunti Nuoro»: tutto ridotto oggi a un corso e poche centinaia di universitari.
 Vista questa situazione di crisi, dunque, adesso per Luciano servono investimenti, uomini e un ruolo decisivo della Regione. Oltre che, naturalmente, un «tavolo» per discutere e un «nuovo patto» da firmare con gli Enti locali.
 Molto pacato e ragionato infine il discorso del rettore dell’Università turritana, Attilio Mastino, che si è detto disponibile (così come sempre lo è stata quella di Sassari) a sostenere il nuovo ateneo della Sardegna centrale.
 Il convegno è cominciato ieri mattina alle 9,30 con l’intervento di un rappresentante del Comitato di sostegno e la relazione di Ernesto Liesch segretario generale dell’Associazione nazionale dei Consorzi universitari, il quale ha sostanzialmente riproposto la validità della formula consorstile, ormai collaudata in tutta Italia.
 D’accordo con il consorzio unico di Nuoro e Oristano anche Attilio Mario Dedoni e Pasquale Onida, i quali hanno ricordato come la proposta sia arrivata da Bachisio Porru. Ma inascoltata, purtroppo. Da qui l’attacco di Porru anche nei confronti del rettore di Cagliari, Pasquale Mistretta, colpevole secondo lui di aver sempre avversato l’università nuorese. Presenti in sala anche i consiglieri regionali Roberto Capelli e Giannetto Mariani.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
Università, il patrimonio immobiliare gestito in modo antieconomomico
«Tanti inutili metri quadri»
I quesiti del ministero sull’acquisto di beni mai utilizzati
GABRIELLA GRIMALDI
 
 SASSARI. Negli ultimi dieci anni l’università ha acquistato immobili per circa tre milioni di euro ma pochi di questi vengono oggi utilizzati. Acquisti, perciò, non pienamente giustificati ai quali vanno aggiunte spese notarili che, con una oculata amministrazione, non sarebbero dovute spettare all’università e ingenti spese di ristrutturazione. Per non parlare dell’importo Iva in numerosi contratti di trasferimento di beni e locazioni che l’ateneo si è accollato in modo irregolare.
 Così, il patrimonio immobiliare dell’università di Sassari, che ammonta a circa 92 milioni di euro, secondo la relazione dell’ispettore ministeriale Donato Centrone, che da aprile a luglio dello scorso anno ha passato al setaccio l’attività contabile dell’ateneo, è stato fino ad oggi gestito in maniera antieconomica.
 Risultano così «avventati» alcuni acquisti più o meno recenti, come quello di alcuni terreni adiacenti al fabbricato dell’Orto botanico, progetto avviato nel 1992 e non ancora ultimato per mancanza di fondi. Nel 2004 l’università ha acquistato, tramite esproprio, terreni di proprietà di diversi condomini a Piandanna con una spesa di 365.900 euro e un altro nel 2007 a San Lorenzo, per 744.000 mila euro. «Si rileva - si legge nella relazione - che l’università dispone di beni immbobili acquistati nell’ultimo decennio ma mai utilizzati. Appare pertanto prematuro e comunque non adeguatamente motivato, in assenza di un preciso progetto di costruzione e in presenza di opere incompiute, procedere all’acquisto di terreni con un tale impegno di risorse».
 Rilievi vengono presentati poi per l’acquisizione di fabbricati come ad esempio quello di via Zanfarino dove si trova la facoltà di Lingue. L’acquisto ha comportato un esborso di un milione e 100 mila euro più Iva al 20 per cento (220 mila euro) da aggiungere a 650 mila euro per la ristrutturazione. Anche in questo caso Centrone si chiede se valesse la pena attendere i lavori o non fosse meglio utilizzare immobili «fermi» come ad esempio l’ex brefotrofio di via delle Croci, destinato inizialmente alla facoltà di Medicina e uno stabile in via del Fiore Bianco (ex vetreria).
 Intanto, sull’affitto di una palazzina in via Torre Tonda (dipartimento di Economia) di proprietà della direttrice dell’Ersu Maria Grazia Piras lei stessa precisa che all’epoca dell’accordo (nel 2000) non aveva alcun rapporto con l’Ersu nè con l’ateneo.
 L’università, dal 18 gennaio, ha sessanta giorni di tenpo per rispondere alla relazione del ministero e dare spiegazioni sull’amministrazione dei suoi beni. 
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
A sei progetti d’eccellenza andranno oltre un milione di finanziamenti speciali del ministero
Medicina, premiata la ricerca locale
Si va dagli studi sulla sclerosi multipla ai nuovi etilometri
 
 CAGLIARI. Un gruzzolo di oltre un milione e 141mila euro per la ricerca d’eccellenza. Di fatto, una boccata d’ossigeno per sostenere anche la qualità della didattica e della formazione superiore. Il ministero per l’università ha premiato i ricercatori dell’ateneo di Cagliari: dagli studi sulla sclerosi multipla guidati da Marisa Marrosu ai sistemi biometrici di Fabio Roli, passando per l’effetto dello stress da isolamento sociale seguito da Giovanni Biggio, fino allo sviluppo di un etilometro intelligente firmato da Rinaldo Vallascas. Nella lista ministeriale dei migliori trovano posto sei progetti della facoltà di Medicina, cinque di quella di Scienze e due di Ingegneria. In totale, il Miur ha promosso e confinanziato 56 progetti made in Cagliari, di cui 13 con coordinatori nazionali. La squadra, oltre che dai professori Biggio, Marrosu, Roli e Vallascas e composta dai docenti Sebastiano Banni, Marco Giorgio Baroni, Raffaello Cioni, Amedeo Columbano, Alessandra Concas, Gian Luca Ferri, Walter Fratta, Pierfranco Lattanti e Alessandro Riva. Il successo nell’ambito dei Prin (Progetti di rilevante interesse nazionale) per l’anno 2008, fa capo a 188 progetti presentati dall’ateneo del capoluogo. L’ammontare dei finanziamenti per i coordinatori nazionali è di un milione e 141mila euro, mentre il montepremi complessivo verrà reso noto il 20 febbraio. Il ministero ha fissato per il 19 febbraio la data entro la quale i coordinatori nazionali devono ripartire le assegnazioni.
 Il bando ha coinvolto 73 università e istituti di ricerca. Lo stanziamento totale del ministero ammonta a oltre 93 milioni di euro. Nei filoni di ricerca si va dai meccanismi molecolari epatici alle le modificazioni del metabolismo, fino alla dipendenza da morfina e l’abuso di cannabinoidi. Ma il ministero ha ritenuto di eccellente valore anche i progetti su le varianti nei geni candidati all’obesità, il degassamento nelle eruzioni dominate da emissione di cenere, l’analisi su nuovi peptidi ormonali, le reazioni di scambio delle idrotalciti e lo studio morfofunzionale delle ghiandole salivari. In questo quadro si può parlare di successo di squadra. Infatti dalle pagelle del Miur, l’ateneo di Cagliari viene promosso con un incremento netto. Basti pensare che nel 2007 i progetti Prin finanziati erano stati 41 di cui 5 con coordinamento nazionale in sede, su 183 presentati. L’anno precedente i ricercatori cagliaritani ne avevano presentato 184, con 49 approvati come unità locali e 10 con coordinamento nazionale. Inoltre anche per i rimanenti 132 progetti di ricercatori cagliaritani rimangono aperti i canali della “premialità” della ricerca secondo quanto stabilito dall’articolo 13 della legge regionale che fa capo ai fondi stanziati dalla Regione ed erogati dall’assessorato alla programmazione alle università di Cagliari e Sassari.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Il progetto avviato a novembre col supporto dell’Università
Undici bambini non vedenti a scuola di nuoto a Terramaini
 
CAGLIARI. Dal novembre scorso undici bambini non vedenti e ipovedenti, di età compresa tra i sei e i dodici anni, frequentano i corsi di nuoto presso la piscina comunale di Terramaini grazie ad un progetto realizzato con il contributo del ministero del Lavoro, il patrocinio del Comune e il coinvolgimento dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti. La serie di lezioni, ancora in atto, vede la partecipazione anche di alcuni bambini che oltre ad avere problemi di vista, sono portatori di altri handicap. Nonostante questo, i ragazzi sono entusiasti di questa nuova esperienza, anche grazie al prezioso supporto dell’università di Cagliari. Il responsabile del corso Salvatore Bandinu, scelto tra gli istruttori di attività motoria dell’albo nazionale dell’Irifor (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione per persone non vedenti), coordina sei tutor specializzati che supportano i bambini in acqua. ‹‹Grazie poi al professor Alessandro Mathieu, presidente del corso di laurea specialistica in Scienze e tecnica delle attività motorie preventive e adattate dell’università - ha ricordato il responsabile regionale dell’Unione italiana ciechi Pietro Maria Manca - gli allievi sono seguiti nelle attività fuori dall’acqua da diversi tirocinanti del corso di laurea››. (p.s.)
 
 
 

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