Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 May 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Scienza. Una variazione nel Dna rende più probabile l’insorgere della malattia che colpisce tanti isolani
«Ecco il semaforo della sclerosi»
Ricerca di un’équipe sarda su “Nature Genetics”
«Sulla sclerosi multipla bisogna evitare di lanciare falsi messaggi». In una terra ad alta incidenza di questa malattia autoimmunitaria, suona doverosa la precisazione di Francesco Cucca, professore di genetica medica all’ateneo sassarese e direttore dell’Inn-Crs4, l’istituto di neurogenetica e neurofarmacologia del Consiglio nazionale delle ricerche. La cura non si conosce ancora, purtroppo. Eppure i passi in avanti si fanno. E i risultati consegnati ieri agli organi di informazione, convocati nella cittadella universitaria di Monserrato, sono importantissimi.
LA VARIAZIONE Un gruppo di ricercatori, in maggioranza sardi, ha infatti scoperto una variazione del dna nel Gblb, un gene che aumenta il rischio di sviluppare la malattia. La ricerca, con il titolo “Variants within the immunoregulatory CBLB gene are associated with multiple sclerosis”, è stata pubblicata domenica notte su “Nature Genetics”, la rivista di genetica più importante del pianeta. Il lavoro, condotto su 883 pazienti e 872 volontari sani e tutti sardi, ha portato alla scoperta di un gene che produce una proteina in grado di regolare l’attivazione del recettore dei linfociti, fondamentali cellule per le risposte immuni dell’organismo. «I nostri risultati sono coerenti con studi genetici su modelli animali: nel topo l’assenza di questo gene, indotta sperimentalmente, causa infatti l’encelofalomielite autoimmune, malattia simile alla sclerosi multipla», spiega Cucca, l’indiscusso leader che ha guidato il consorzio sardo formato dall’Inn-Cnr, dalle Università di Cagliari e Sassari, dalle aziende ospedaliere di Cagliari, Sassari e Ozieri e dal CRS4, il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna operante nel Parco tecnologico di Pula. In poche parole sinergia e cervelli non in fuga, in un’Isola che non è solo delizia di coste paradisiache, artigianato prezioso, sapori languidi e perpetua crisi lavorativa da risolvere con la massima urgenza. La Sardegna è anche ricerca scientifica silenziosa, costante e persino giovane. Addirittura coraggiosamente (e ingiustamente) precaria. Ma per amore della scoperta. Un fare scienza che, quando supera la patologia delle invidie accademiche, sa davvero conquistarsi scoperte e lanciarne gli autori sullo scenario internazionale.
LA SQUADRA Quarantuno le firme dell’articolo, molte delle quali di ricercatrici. Sulla prima dell’elenco, Serena Sanna responsabile Inn-Cnr della parte statistica, si dice sia una «matematica di grande valore». Così l’ha definita il genetista Antonio Cao che per fortuna non si gode troppo la pensione e continua a mettersi a disposizione dei colleghi. E ci sono tutti gli altri, perché il merito della conoscenza è collettivo, come ribadisce Francesco Cucca che non dimentica l’importante ruolo di processamento dei dati svolto dal Crs4. Proprio dal centro di ricerca è forte la soddisfazione espressa dal suo presidente Paolo Zanella, orgoglioso di una scoperta avvenuta anche grazie alla potenza di calcolo delle dotazioni informatiche che pongono il Crs4 all’avanguardia mondiale nella ricerca genetica. Il direttore dell’Inn-Cnr non dimentica di sottolineare l’importante collaborazione dei principali centri di cura della sclerosi multipla diretti da Maria Giovanna Marrosu (Università di Cagliari), dal Giulio Rosati (Università di Sassari) e dal medico Maurizio Melis della divisione di Neurologia dell’Ospedale Brotzu di Cagliari.
IL FENOMENO Il lavoro è di lungo periodo, lo ha ricordato anche la professoressa Marrosu che nel capoluogo segue i malati di sclerosi da 35 anni e definisce la sclerosi «una patologia che colpisce circa tre milioni di persone nel mondo, mezzo milione in Europa e più di 50 mila in Italia, soprattutto in Sardegna». La ricerca, pur con tutte le sue difficoltà, ha necessità di procedere, specie perché purtroppo resta il più diffuso tra i disturbi neurologici tra i giovani adulti e rappresenta la principale causa neurologica di disabilità. Ricerca produttiva, naturalmente. «Infatti l’aumento del personale di otto unità concesso all’Inn-Cnr è un segnale di positiva valutazione», commenta Francesco Cucca.
MANUELA VACCA
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Brevi
ARCHITETTURA
Stasera alle 18 nell’aula magna della facoltà di Architettura di Cagliari, via Corte d’Appello, conferenza di Aldo Lino “Chiacchiere di un guardalinee”, racconti di architetture e architetti degli anni Cinquanta e dintorni.

 
3 - L’Unione Sarda
Economia - Pagina 14
Ministero dell’università
Esperti industriali, al via la selezione internazionale
Il ministero dell’Università e della ricerca ha bandito una selezione internazionale per la revisione e l’aggiornamento dell’elenco di esperti industriali. Possono partecipare al bando i laureati di una delle seguenti categorie: dipendenti pubblici con qualifica di professori o ricercatori di ruolo universitari, dirigenti di ricerca/tecnologi o primi ricercatori o ancora ricercatori degli enti pubblici di ricerca, dell’Enea e dell’Asi. Sono ammessi anche i dirigenti di ruoli tecnici delle amministrazioni pubbliche che abbiano compiuto almeno dieci anni di servizio o professionisti, esperti e dipendenti in possesso di documentata esperienza tecnico-scientifica, almeno quindicinale, in imprese o centri di ricerca pubblici o privati. L’inserimento nell’elenco avverrà sulla base della valutazione delle competenze tecnico-scientifiche relative a una o più aree disciplinari e ai comparti produttivi. Sarà valutata, inoltre, l’esperienza di gestione e di valutazione, nel campo della ricerca industriale, di programmi o organismi di elevata complessità. Le domande possono essere trasmesse tramite i servizi dello sportello telematico Sirio (http://roma.cilea.it/Sirio) e inviate al ministero, entro i successivi sette giorni, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. Essendo un bando permanente non c’è alcun termine di scadenza per la presentazione delle candidature. Per avere ulteriori informazioni è possibile prendere visione integrale del bando nel sito www.istruzione.it nella sezione “università”, “atti ministeriali” (decreto direttoriale 1° aprile 2010 n. 79/Ric), o contattare Nicola Ruju al numero di telefono 070.6756527 e all’indirizzo di posta elettronica: aricerca@ amm.unica.it. ( al.co. )
 
 
4 - L’Unione Sarda
Prov Sulcis - Pagina 20
Sant’Antioco
Studiosi e tecnici a confronto sul problema dell’erosione delle coste
“La spiaggia che sfugge” è il sottotitolo quanto mai appropriato: l’erosione delle coste è un problema che riguarda anche i litorali del Sulcis Iglesiente. Dal grado più o meno elevato in cui il fenomeno si manifesta, possono dipendere tutti i programmi di sviluppo turistico fondati anche sul valore economico delle spiagge. Di ciò e di tanti altri aspetti si parlerà sabato mattina nell’aula consiliare di Sant’Antioco, nel corso del primo convegno sull’ambiente marino, organizzato dalla Lega navale italiana d’intesa con la Regione, la Provincia di Carbonia Iglesias e il Comune.
Tema fondamentale, quindi, quello dell’erosione costante delle spiagge, soprattutto perché legato spesso all’attività antropica dell’uomo piuttosto che al ciclo della natura, con le sue mareggiate che hanno sempre tolto e restituito sabbia.
L’incontro, qualcosa di più che un convegno, inizierà alle 9,30. Dopo l’introduzione del sindaco Mario Corongiu e del referente ambientale della Lega navale Giorgio Culazzu, entrerà subito nel merito Simone Simeone, ricercatore, che illustrerà le conseguenze della rimozione delle praterie di posidonia sulla stabilità dei litorali. Gianni De Falco, altro ricercatore, farò il punto sul monitoraggio delle spiagge compiuto dalla Regione. Tema ripreso nel documentario di Sandro De Muro, direttore di Oceans, insegnante presso il Dipartimento Scienze della Terra dell’Università di Cagliari. Gli aspetti ambientali e soprattutto biologici insiti nella protezione dei litorali saranno l’argomento trattato da Federica Maggiani, esperta in aree marine protette. A Enzo Pranzini, anch’egli componente del Dipartimento Scienze della Terra, il compito di elencare i modi in cui si può innescare l’erosione delle spiagge. La gestione integrata delle coste sarde sarà infine il tema dell’intervento di Alessio Satta, direttore della Conservatoria delle Coste. Chiuderà i lavori Mauro Tolu, presidente della Lega navale sezione Sulcis. (a. s.)
 
 
5 - L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine - Pagina 21
Macomer
Università, incontro per l’orientamento
Manifestazione alle ex caserme Mura mercoledì per gli studenti delle quarte e quinte superiori. Tutto si collega all’iniziativa della Csl della Provincia, che organizza il Clou (Carriera orientamento Università) per dare supporto e informazioni ai ragazzi chiamati a breve a fare una scelta importante per il loro futuro.
L’iniziativa si svolgerà a partire dalle 10. Dopo i saluti del sindaco Riccardo Uda, si terrà una breve conferenza dal tema “Giovani, orientamento e formazione: prospettive territoriali”. Alle 11 l’inaugurazione degli stand, dove assieme alle Università di Sassari, Nuoro ed Oristano, ci saranno anche le forze dell’ordine. Dalle 14 alle 18 i workshop tematici. (f.o.)
 
 
6 - L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari - Pagina 31
Decimomannu
Tirocini post laurea: nuove scadenze
Riaperti i termini per i bandi di selezione riservati ai candidati del programma Master and back avviati dall’Agenzia regionale per il Lavoro in favore del Comune di Decimomannu. A disposizione ci sono infatti cinque contratti di tirocinio formativo e di orientamento della durata di 12 mesi e altri sei contratti di collaborazione della durata di 24 mesi. «Le domande di adesione» spiega il consigliere comunale con delega alle Relazioni esterne Sandro Bandu, «potranno essere presentate entro il 18 maggio». Gli interessati potranno visionare e ritirare il bando in Municipio o sul sito internet comunale (g.l.p.)
 
 
7 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
scienza Idea di tre ricercatori sardi
Energy Empire, liberarsi dal petrolio diventa un gioco
Energy Empire. L’Impero dell’Energia colpisce ancora. Anzi, per la prima volta. Nonostante le apparenze non si tratta di un film di Steven Spielberg o di George Lucas. Energy Empire è un gioco di società da tavolo sul tema delle energie rinnovabili, basato su dati reali, frutto dell’intelligenza e della fantasia di Gianluca Carta, Giuseppe Nieddu e Martina Manieli. I tre giovani laureati (due ingegneri e un geologo) l’hanno concepito come progetto conclusivo del Master sulle Energie Rinnovabili, organizzato dall’istituto di formazione dell’Apisarda Isforapi. Ne abbiamo parlato con Gianluca Carta.
Come vi è venuta l’idea di un gioco di società come progetto per il master che avete frequentato?
«È nata dalla constatazione che, per quanto concerne le energie rinnovabili, il ventaglio dell’offerta comunicativa non prevedeva nulla di fresco e originale. Il tutto è nato un po’ per scherzo, anche col contributo dell’ottimo vino di Martina! Inizialmente pensavamo potesse essere un azzardo presentare un gioco come progetto finale di un master ma, convinti del fatto che il gioco in generale rappresenti un ottimo mezzo per apprendere in modo divertente e leggero, siamo andati avanti con la stesura del progetto anche grazie al fondamentale aiuto di Andrea Mameli del CRS4 e di Giuliano Malloci di Laboratorio Scienza. Il risultato finale è stato un prodotto originale e non convenzionale che ha vinto il premio come miglior progetto del master, anche in virtù delle sue implicazioni didattiche».
Avete pensato a uno sfruttamento commerciale della vostra iniziativa?
«Certamente sì, anche se il progetto è ancora in fase di elaborazione. Per ora Area Science Park di Trieste ha prodotto 100 copie del gioco e si è occupata della distribuzione presso enti, aziende e ministeri. Il passo successivo è quello di trovare finanziamenti adeguati in modo da rendere Energy Empire una vera e propria realtà commerciale. Un primo passo è già stato fatto: la creazione del logo, che è disegnato gratuitamente da Stefano Asili, un fisico nelle vesti di ottimo grafico».
Sul tema delle energie rinnovabili l’Italia è molto indietro rispetto ad altri Paesi europei?
«Se osserviamo i dati non siamo messi poi così male, anche grazie ad una buona percentuale di energia prodotta da impianti idroelettrici e dalla centrale geotermica di Larderello. Purtroppo restiamo indietro per quanto riguarda le “nuove tecnologie”, come il fotovoltaico, il solare termodinamico, l’eolico e le biomasse. Un vero peccato, anche perché le condizioni ambientali sarebbero perfette. Urge partire dal basso, dai cittadini e dalle comunità locali, metterli al corrente degli enormi vantaggi economici e ambientali che le energie rinnovabili possono portare loro. Ci auguriamo che il gioco possa contribuire all’informazione su questa tematica».
IGNAZIO SANNA
 


 
LA NUOVA SARDEGNA

8 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
Una scoperta sarda: ecco il gene che regola la sclerosi multipla 
ROBERTO PARACCHINI 
CAGLIARI. Un passo avanti contro la sclerosi multipla. Un’equipe di ricercatori delle università di Cagliari e Sassari, in collaborazione col Cnr e il Crs4, hanno individuato un gene particolarmente attivo in questa malattia. L’importante scoperta è stata pubblicata due giorni fa su «Nature Genetics» e presentata ieri al Cnr del capoluogo dell’isola.
La sclerosi multipla è una malattia detta «autoimmune», come dire che il sistema immunitario impazzisce e al posto di combattere i corpi esterni all’organismo, lancia i suoi soldati contro parti di quest’ultimo. E chi ne fa le spese è la mielina, una sorta di guaina fondamentale per il funzionamento delle cellule del sistema nervoso centrale. Così non arrivano più i comandi e i muscoli e gli arti non rispondono. Questa patologia, ha spiegato ieri Maria Giovanna Marrosu, direttrice del Centro di sclerosi multipla dell’università di Cagliari, «colpisce circa 3 milioni di persone nel mondo, mezzo milione in Europa e cinquantamila in Italia dove la regione con l’incidenza più alta è la Sardegna: centosessanta casi ogni centomila abitanti».
Il gene individuato «produce una proteina dotata di molteplici funzioni - ha spiegato Francesco Cucca, coordinatore del progetto, direttore dell’InnCnr e docente di genetica medica all’università di Sassari - che regola l’attivazione del recettore dei linfociti, cellule chiave nelle risposte immunitarie. I nostri risultati sono coerenti con gli studi genetici fatti su modelli animali: nel topo l’assenza di questo gene, indotta sperimentalmente, causa infatti l’encelofalomielite autoimmune, malattia simile alla sclerosi multipla».
Lo studio è stato condotto da un consorzio di ricerca sardo formato dall’Istituto di neurogenetica e Neurofarmacologia (Inn) del Cnr, dalle Università di Cagliari e Sassari, dalle divisioni di Neurologia di entrambe le città e di Ozieri, e dal Crs4 per quanto riguarda gli aspetti di bioinformatica, che hanno richiesto l’apporto di potenti computer e di sistemi matematici sofisticati.
I ricercatori hanno lavorato su 883 malati e su 872 volontari sani, tutti sardi, che hanno donato il proprio sangue. Nelle complesse analisi di laboratorio e di calcolo è emersa una variazione del Dna del gene Cblb che, come accennato, aumenta il rischio di sviluppare la sclerosi multipla. Si tratta di una scoperta che pone le basi per capire in che modo le parti proteiche dei geni interagiscono tra loro e con l’ambiente nel determinare il processo autodistruttivo che provoca la malattia, ma questo non significa che si sia già tracciata la strada per una terapia. «I tempi non sono brevi ed è difficile fare previsioni - ha chiarito Cucca - si tratta di una linea di ricerca di base per trovare le cause di questa patologia e nuovi potenziali bersagli per le terapie future, ma il percorso è ancora lungo».
Attualmente altri due consorzi, in America e in Australia, stanno studiando la stessa materia, ma per proseguire nella ricerca - è stato sottolineato - sarà necessario acquisire nuove risorse finanziarie.
In particolare nella ricerca sono stati «analizzati oltre sei milioni di marcatori genetici, il triplo rispetto a quelli finora studiati dagli altri gruppi», ha sottolineato Serena Sanna dell’InnCnr, responsabile della parte statistica del progetto. Di fondamentale importanza è stata anche la collaborazione dei principali centri di cura della malattia: di Cagliari (con la Marrosu e Maurizio Melis dell’ospedale Brotzu) e di Sassari (con Giulio Rosati). «Il progetto richiede un lavoro di squadra organizzato - ha sottolineato Cucca - strumenti sofisticati e un centro di supercalcolo all’avanguardia. I primi risultati ottenuti danno ragione alle nostre linee di ricerca».


8 - La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Cagliari
San Sperate, città dai mille colori 
Lo scultore Pinuccio Sciola parla del progetto “strade verniciate”... 
SAN SPERATE. ‹‹Vogliamo essere unici al mondo anche dall’alto››. Era un sogno, è realtà attraverso il progetto “Con i piedi per terra, sulle strade colorate”. A dirlo è il direttore artistico del paese museo, lo scultore Pinuccio Sciola. ‹‹Siamo partiti - dice - da un bel fotomontaggio di San Sperate vista dall’alto con le strade del centro storico colorate su una mappa virtuale. E l’abbiamo presentato al Comune, alla Provincia e alla Regione, per ottenere litri e litri di vernice››. Realizzato in collaborazione con Officinevida e l’architetto Gabriele Schirru, il progetto è andato oltre con un’analisi degli aspetti storici, ambientali e urbanistici. Così, attraverso un finanziamento di 300 mila euro, il centro è diventato in questi giorni un vero crocevia della cultura. Molti studenti di architettura, provenienti da ogni angolo della Penisola che hanno dipinto le vie principali. San Sperate ci è conferma l’Atene isolana: ‹‹Un paese dove - aggiunge Sciola - oltre a vivere e lavorare, si pensa alle cose belle, piacevoli e semplici della vita. Nel progetto è coinvolta tutta la popolazione che è impegnata nella scelta dei colori da dare nelle vicinanze delle case e degli storici murales. Si tratta di una originale opera di arricchimento del centro storico che rende la nostra cittadina visibile anche dall’alto, con un reticolo di strade colorate in modo permanente». (lp)


9 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
A Lettere incontro promosso da Pubblicità e Progresso 
Sulla comunicazione sociale ruolo fondamentale dei giovani 
DANIELE GIOLA 
SASSARI. Ascoltare i giovani per cambiare il mondo, o almeno per provarci. Questo uno dei temi affrontati ieri a Lettere e filosofia in un incontro tra la Fondazione Pubblicità e Progresso, docenti universitari e studenti. Il dibattito è stato l’occasione per ribadire l’importanza della comunicazione sociale, ma soprattutto il ruolo che possono esercitare i giovani per un radicale cambiamento, con le loro idee, suggerimenti ma anche provocazioni. Sono intervenuti il preside Aldo Maria Morace, il docente di Sociologia dei processi comunicativi, Massimo Ragnedda, Marcella Colombo e Rossella Sobrero consigliere di Pubblicità e Progresso. «Quando si deve realizzare una buona comunicazione sociale che ha come obiettivo sensibilizzare i comportamenti, non si può ignorare l’apporto dei giovani, che sono il principale target di riferimento», ha detto Sobrero. Durante la mattina i giovani hanno affidato i loro pensieri a tre bacheche differenti: “Le cose che contano”, “Le preoccupazioni e le sfide” e “Le speranze e i desideri”. C’è chi si è difeso dall’accusa di essere un “bamboccione”, chi ha criticato il mondo degli adulti e chi ha individuato nella “socialità” di Internet un’ancora di salvezza per un futuro migliore. Ogni post è stato raccolto, verrà elaborato all’interno di una ricerca sul rapporto fra giovani e futuro, a cura dei corsisti del Master in metodi qualitativi applicati all’indagine sociale e di marketing dell’Università Cattolica di Milano. Gli studenti che hanno partecipato all’incontro hanno poi accolto l’invito di Pubblicità e Progresso e parteciperanno a un concorso nazionale: “On the move: il volto nuovo della comunicazione sociale”. Offriranno le loro idee per spot che tratteranno temi come sostenibilità ambientale, lotta alla povertà e attenzione alle diversità.


10 - La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Cultura e Spettacoli
A Sassari un ciclo di incontri su donne «Imperdibili» 
Tre serate al Quattro Colonne e al Teatro Civico, si comincia con Virginia Woolf 
MONICA DE MURTAS 
SASSARI. «Le imperdibili», questo il titolo del ciclo di incontri, dedicato al rapporto tra donne e letteratura, e organizzato dal Comitato e dalla commissione Pari Opportunità Università di Sassari e collettiva femminista di Sassari con il patrocinio del Comune. Si parte domani al Cinema Quattro Colonne con una serata dedicata a Virginia Woolf introdotta da Liliana Rampello e supportata da un intervento teatrale di Emma Gobbato e Nadia Scanu.
 Il secondo appuntamento, fissato per il 18 maggio al Teatro Civico, sarà incentrato sull’opera di Simone De Beauvoir presentata da Federica Giardini. Il 10 giugno, nell’ultimo incontro presentato da Annarosa Buttarelli al Teatro Civico, si parlerà invece di Carla Lonzi. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno alle 21.
«Le imperdibili - dice Lucia Cardone dell’Università di Sassari - sono donne dotate di un pensiero capace di trasformare il disordine del quotidiano in un miracolo di relazioni sensate. Tale è la loro intelligenza del mondo, e così luminosa la loro presenza, che incontrarle o meno nel corso della vita fa la differenza. Favorire la loro conoscenza e convertire la loro ricchezza in un bene comune, è l’obiettivo di questa serie di incontri. Il progetto parte dal constatare che la vita di molte donne ha trovato equilibrio e orientamento grazie ad alcune letture capitali, e che in quelle stesse letture le donne hanno individuato una ricchezza spendibile per tutti, assieme a una serie di indicazioni irrinunciabili per chiunque cerchi un modo sensato e sensibile di stare al mondo».
Virginia Woolf, la prima scrittrice che si incontra in questo percorso, oltre ad essere uno dei nomi più illustri della letteratura europea del Novecento (assieme a Proust, Kafka, Joyce, Musil, Svevo), è forse in assoluto l’autrice più amata dalle donne, quella verso la quale si nutre un affetto speciale e un sorta di debito di riconoscenza pressoché inestinguibile. «Con le sue opere e la sua vita - conclude Cardone - Woolf ha contribuito alla creazione di una letteratura che si prende cura del mondo e che è dunque, per ciò stesso, politica, pur non rinunciando ad assumersi, e con quale magnificenza, tutti gli obblighi dell’opera d’arte». Liliana Rampello, che presenta l’incontro è saggista e critica letteraria. La sua monografia «Il canto del mondo reale. Virginia Woolf, la vita nella scrittura» (Il Saggiatore, 2005), ha comportato una vera e propria svolta nell’interpretazione dell’opera e della vita della scrittrice che, proprio a partire dal suo discusso suicidio, è stata compresa fino in fondo nella sua immensa capacità di godere della vita.
 
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
BREVI
Biodiversità monocolture
Giovedì 13 alle ore 16, nella facoltà di Scienze, conferenza della giornalista Sylvie Coyaud, l’attività è promossa dalla Direzione didattica del 2º Circolo di San Giuseppe con il progetto “Tra coltura e cultura” finanziato dalla Provincia.
Università
Il centro linguistico seleziona insegnanti, di madrelingua e non, per l’insegnamento di arabo, cinese, francese, inglese, italiano per stranieri, portoghese, russo, spagnolo, tedesco. Si chiede il possesso di diploma di laurea specialistica o magistrale o quadriennale. Gli interessati potranno inviare il curriculum a: fchessa@uniss.it, info: 079 229871, fax 079 229642.
 
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
La visita degli studenti di Architettura 
Speranze, attese e routine nel diario dall’isola dei cassintegrati 
Ore 9.00. Tornano le nuvole all’Asinara, la temperatura rimane mite, ma anche i nostri pensieri si fanno più cupi. Il tempo, volubile anch’esso, sta diventando una metafora del nostro stato d’animo convulso: un giorno speranzoso quando il cielo è chiaro, un giorno di meno quando il cielo come oggi è plumbeo. Il sano realismo però non ci abbandona mai.
Ore 10.30. Salutiamo la scuola elementare di Putifigari, le maestre e i suoi meravigliosi bambini che ci hanno portato i loro disegni, densi di significato e poetici.
Dalle ore 12 alle 14. Ci fa visita una folta delegazione della facoltà di Architettura di Alghero, guidata dall’inossidabile e dinamico professor Giovanni Maciocco, preside della facoltà. È una facoltà che sta sfornando fior di giovani professionisti, alcuni dei quali si stanno affermando in architettura e sviluppo urbanistico, in omogeneità con l’ambiente. Partecipiamo insieme a una riunione nell’isola, nella diramazione del carcere nella sala didattica. Per noi parlano soprattutto i più giovani. Secondo gli studenti e i professori, ma anche secondo il nostro parere, l’Asinara, nell’assoluto rispetto dell’ambiente che di questa ne fa una peculiarità mondiale, può essere un importante sbocco occupazionale per tutto il territorio. Occorrono progettualità e idee. Professor Maciocco assume l’impegno su queste importanti tematiche, di coinvolgere il senato accademico dell’università di Sassari che è sempre stato attento sin dall’inizio alla nostra lotta. Ambiente uguale lavoro, l’ambiente può convivere con l’industria se fatte entrambe in maniera intelligente. Questa, in buona sostanza, la sintesi della riunione.
Ore 14.20. Mangiamo con studenti e professori, in pace e serenità, come si conviene tra amici sardi.
Ore 15.00. Non è stato facile per i trasporti, ma il consiglio del pullman tutto è stato più facile.
Ad onor del vero anche il nostro amico Pierpaolo Congiattu dell’Ente parco, come sempre è stato sia nella riunione con la facoltà di architettura sia nei soliti problemi pratici, un perfetto padrone di casa.
re 16.00. In tantissimi ci chiedono di Andrea, il nostro caprone unicorno: sta benone, anzi è anche un po’ ingrassato, con la vegetazione rigogliosa di questi tempi nell’isola. Oggi, quando ha fatto qualche goccia di pioggia, Andrea si è rifugiato sotto una palizzata di legno. Ci sembra un po’ allergico all’acqua. Se no, d’altronde, che caprone sarebbe?
re 17.00. Antonio sfoglia una margherita, non dice m’ama non m’ama, ma partiamo con le produzioni o non ripartiremo.
L’ultimo petalo ha detto, ripartiremo ed è con questo auspicio che vi salutiamo, cari lettori della Nuova, dall’isola Asinara, l’isola dei cassintegrati.
 

13 - La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Nuoro
INPDAP. Borse di studio
L’Inpdap ha pubblicato il bando di concorso di borse di studio, in favore dei figli e orfani di iscritti e pensionati e di iscritti, per la formazione universitaria, post universitaria e professionale. Le domande devono essere redatte su apposito modello, da ritirare presso la sede provinciale Inpdap o scaricabile dal sito internet www.inpdap.gov.it Potranno essere presentate personalmente o inviate alla Direzione provinciale in via La Marmora 177 Nuoro, entro il 5 giugno, complete complete di tutta la documentazione indicata nel bando, compresa l’attestazione I.S.E.E. valida alla data di scadenza del bando.
 



E POLIS - IL SARDEGNA
 
14 - E Polis / Il Sardegna
Grande Cagliari – Pagina 17
Ricerca. Nuove prospettive per la genetica: in prima linea Università di Cagliari e Sassari e azienda Brotzu
Scoperto in Sardegna il gene della sclerosi
Dopo un anno e mezzo di lavoro, equipe delle Università di Cagliari e Sassari e dell’Azienda Ospedaliera Brotzu
hanno identificato un nuovo gene che predispone alla sclerosi multipla. L’importanza della scoperta è stata spiegata
ieri mattina nella sede dell’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia del Cnr dal direttore Francesco Cucca e da Maria Giovanna Marrosu, responsabile del Centro di cura di sclerosi multipla di Cagliari.
«La sclerosi multipla non è una malattia ereditaria - ha detto Marrosu -. Esistono popolazioni predisposte, come quella sarda, per fattori ambientali e genetici. Non si eredita automaticamente ma in alcune famiglie i rischi sono maggiori. Per
questo è importante individuare i geni che contribuiscono a causare la malattia e quello individuato grazie a questa ricerca potrebbe aiutarci a seguire nuove strade per conoscere come si sviluppa la sclerosi. Solo col tempo - ha chiarito la Marrosu - potremmo capire se l’individuazione di questo gene potrà aiutarci a trovare un farmaco più efficace di quelli che utilizziamo attualmente. Potrebbe anche non condurci a uno sbocco farmacologico: dev’essere chiaro che occorrono tempi lunghi e dobbiamo mettere in conto che possiamo anche non ottenere alcun nuovo risultato». Lo studio dell’equipe sarda è stato pubblicato sulla rivista Nature Genetics e riguarda l’associazione del genoma GWAS, condotto su 883 pazienti e 872 volontari sani tutti sardi. «Abbiamo individuato - ha spiegato Francesco Cucca - una variazione del DnA nel gene CBLB che aumenta il rischio di sviluppare la malattia. Questo gene produce una proteina dotata di molteplici
funzioni che regola l’attivazione del recettore dei linfociti”. Soddisfazione per l’annuncio della scoperta da parte del gruppo di ricerca sardo è stata espressa anche dal CRS4, che fa parte del consorzio che ha sviluppato la ricerca.
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

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