Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 July 2010
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA
1 - Il 21 luglio primo festival della comunicazione
2 - Fisica, lunedì serata astronomica
3 - Archeologia. Il mercato dei nostri antenati 
  
LA NUOVA SARDEGNA
4 - Il rettore appoggia gli stati generali
5 - C’è anche una 22enne oristanese tra i neo laureati più meritevoli
6 - Auto blu nell’isola, un mistero. Virtuosi i due atenei sardi
7 - Sassari, azienda mista: crediti e debiti, alla Asl spettano 18 milioni
8 - Cliniche universitarie, in corsia temperature vicine ai 30 gradi
9 - Bolotana. Nasce la xiloteca 

 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA
 

L’UNIONE SARDA
  
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 18
Il 21 luglio nella facoltà di Scienze della formazione
Primo festival della comunicazione tra social network e videogiochi
Ritorna il primo festival della comunicazione organizzato in città: è stata presentata ieri la seconda edizione del convegno-workshop “Com.unica senza frontiere”, che si svolgerà il 21 luglio nella facoltà di Scienze della formazione. Porte della facoltà aperte a curiosi e potenziali futuri iscritti, che potranno conoscere l’offerta formativa del corso di laurea in Scienze della comunicazione.
IL PROGRAMMA A partire dalle 18.30, dopo il saluto del preside della facoltà di Scienze della formazione Antonio Cadeddu, inizierà un convegno sugli ambienti didattici digitali e l’applicazione della tecnologia nelle scienze umane. A seguire, cinque workshop curati dai docenti della facoltà, che affronteranno gli argomenti più diversi, dalle identità virtuali nei social network, fino alla logica nell’informatica e all’influsso dei videogiochi sulla musica techno. La serata si concluderà con un mediometraggio, realizzato da Salvatore Mereu con gli studenti. Saranno allestiti spazi con mostre, info-point e intrattenimento, anche per i bambini: tutti servizi gestiti dagli studenti, come il dj set musicale.
CORSO DI LAUREA Con una media di 150 iscritti all’anno, il corso entra nel suo quinto anno. «Le mura dell’Università ospiteranno un dibattito scientifico aggiornato sui temi della tecnologia e dei nuovi media», ha spiegato la presidente Elisabetta Gola. Un corso, che - sottolineano i docenti - non è totalmente online e prevede anche lezioni con i professori: «Insegniamo materie che non annoiano, proprio perché in continua evoluzione, come la tecnologia».
Francesco Fuggetta
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Fisica, lunedì serata astronomica
L’associazione Studenti di Biologia della Sardegna organizza una serata di osservazione astronomica nel dipartimento di Fisica, alla Cittadella universitaria di Monserrato, per lunedì 19 dalle 21 alle 24. I telescopi saranno messi a disposizione dall’associazione astronomica nuorese. La serata inizia con il tema “Come orientarsi fra le costellazioni”.
 
 
3 - L’Unione Sarda
Estate - Pagina 10
Il mercato dei nostri antenati
La piazza lastricata di pietre consumate dal tempo, intorno le botteghe artigiane e il mistero di un ripostiglio segreto, appena sotto il livello del suolo. Gli archeologi impegnati nella terza campagna scavi di Sant’Imbenia, ad Alghero, hanno fatto il botto: durante le indagini hanno scoperto uno fra i più antichi spazi pubblici mai rinvenuti in Italia. Il mercato degli antenati. Un luogo aperto, databile tra la fine del nono e la prima metà dell’ottavo secolo avanti Cristo. Qui arrivarono i mercanti orientali e greci, con i loro preziosi manufatti, una sorta di emporio dove gli antichi si scambiavano le merci.
«Quello che credevamo fosse un piccolo villaggio - spiega Marco Rendeli, responsabile delle ricerche archeologiche - in realtà è solo il quartiere degli affari. La presenza di uno spazio aperto cambia i connotati di questo luogo che inizia un percorso di tipo urbano». Sant’Imbenia era una città quindi, con la sua wall street arcaica. I commercianti che giungevano via mare erano interessati all’argento delle miniere di Calabona, ma anche al vino, rinomato fin dai tempi più remoti e la piazza, di forma circolare, era il quartier generale delle compravendite.
All’interno di un vaso accuratamente sotterrato erano custoditi quarantadue reperti in metallo. Panelle di rame, asce e una spada di Monte Sa Idda della seconda metà dell’ottavo secolo. Ieri l’équipe che ha partecipato alla campagna scavi ha aperto il sito al pubblico per mostrare le meravigliose testimonianze del passato.
Sant’Imbenia è diventata una palestra internazionale dove mettere in comune le esperienze di studiosi e ricercatori sardi, italiani e europei. Il progetto, coordinato dalla Soprintendenza per i Beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro, dall’ateneo di Sassari, dalla Università di Cambridge e dal Comune di Alghero, è tutto teso a valorizzare il sito come centro di primaria importanza, il primo insediamento in Sardegna interessato dalla frequentazione di commercianti fenici e greci in età arcaica. Per l’eccezionalità dei suoi ritrovamenti è da ritenersi quindi tra i monumenti più significativi non solo della Regione, ma di tutta l’area del Mediterraneo occidentale.
«Anche quest’anno lo scavo sarà aperto a coloro che desiderano visitarlo - avverte Rendeli - e per tutta la settimana prossima noi saremo qua, ad accogliere il pubblico». L’importanza del sito è data dai materiali venuti alla luce fra i quali si segnala una notevole quantità di oggetti fenici provenienti da Oriente (fra i pochi e i più antichi della Sardegna), dalle colonie fenicie di Occidente (Sulcis in primo luogo) e greche.
L’iniziativa, coordinata dal Centro interdipartimentale per l’archeologia nelle isole del Mediterraneo occidentale e finanziata dalla Fondazione Banco di Sardegna, oltre alla valenza scientifica, offre ai giovani studenti della Sardegna e ai loro colleghi stranieri, una scuola dove possano essere protagonisti e responsabili di tutte le attività che si volgono nel campo di studi.
«Speriamo di poter continuare la campagna scavi anche per gli anni a venire - conclude l’archeologo - soprattutto per i ragazzi, che qui stanno vivendo una bellissima esperienza, occupandosi di tutto, dallo scavo alla pubblicazione, alle forme di musealizzazione per il grande pubblico che avrà l’opportunità di scoprire un luogo straordinario, come pochi nel Mediterraneo».
Caterina Fiori
 
  

 
LA NUOVA SARDEGNA
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Melis: «Il senato accademico farà probabilmente suo il documento votato dall’assemblea indetta dai presidi» 
IL RETTORE APPOGGIA GLI STATI GENERALI 
L’apertura delle iscrizioni prevista il 27. Continua la protesta dei ricercatori 
CAGLIARI. «Il momento è molto critico e difficile», afferma il rettore Giovanni Melis riferendosi alla riforma proposta dal ministro Mariastella Gelmini e ai tagli presente nella Finanziaria. Gli stati generali dell’univeristà di tre giorni fa hanno mostrato che l’ateneo è in rivolta e approvato un documento in cui si afferma che «un’autentica riforma non può essere fatta solo coi tagli», mentre il resto d’Europa investe nell’istruzione.
Nel documento approvato dagli «stati» si ribadisce anche la centralità dell’università statale nel sistema dell’istruzione pubblica, la necessità di un incremento dei finanziamenti statali, il riconoscimento delle legittime progressioni di carriera dei ricercatori e il pieno riconoscimento del «valore assoluto della cultura». Il 23 vi sarà la riunione del senato accademico «e penso - precisa Melis - che noi approveremo il documento degli stati generali». Tra i punti all’ordine del giorno anche la decisione sulla data per le iscrizioni. «Penso che sarà mantenuta quella prevista per il 27. È bene che gli studenti possano avere la possibilità di programmare il loro indirizzo di studio». Nello stesso tempo resta il problema della protesta dei ricercatori che da decenni svolgono anche funzioni didattiche, da uno a quattro insegnamenti. In città su 466, ben 323 hanno dato l’indisponibilità all’attività didattica che svolgono sempre in modo volontario.
Secondo il rettore Giovanni Melis, che condivide le aspirazioni dei ricercatori, «le singole facoltà studieranno le soluzioni possibili. Dovrebbero poi essere possibile riuscire ad attivare almeno gli insegnamenti più importanti, e tali da permettere una dignitosa offerta formativa». Nel complesso, però, il momento resta «molto critico». Ed è anche per questo che l’ateneo «punta molto sul supporto degli enti locali - continua il rettore Melis - con la Regione e l’assessorato alla Pubblica istruzione stiamo lavorando bene e grazie a loro siamo in grado di mantenere i livelli di ricerca e didattica». (r.p.)
 
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Cagliari
C’è anche una 22enne oristanese tra i neo laureati più meritevoli 
ORISTANO. Tra gli studenti meritevoli delle undici facoltà dell’Università di Cagliari, premiati con una medaglia e una pergamena, c’è anche Marta Fadda, oristanese, neo laureata con il massimo dei voti in lingue e culture Europee ed extraeuropee (inglese, arabo, francese). La neo dottoressa, che ha appena compiuto 22 anni, ha proseguito gli studi alla School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra e al momento è impegnata in uno stage presso l’ambasciata italiana in Israele. È rientrata in Italia proprio per ritirare personalmente l’importante e meritato riconoscimento. “Questo premio - hanno detto orgogliosi all’unisono i genitori della ragazza, Martino e Cinzia Pais - evidenzia l’attenzione che l’Università riserva agli studenti più meritevoli, un riconoscimento in più per contare in un mondo del lavoro sempre più competitivo”. (ma.po.)
 
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Sardegna
Auto blu nell’isola, un mistero 
Da Regione, Province e Comuni poche risposte a Brunetta 
Virtuosi i due atenei che risparmiano rispetto al 2009 
SASSARI. Brunetta interroga e gli enti pubblici stanno in silenzio. A cominciare dalla Regione. E fra le 23 amministrazioni provinciali italiane che ancora non hanno “rivelato” il numero esatto di auto blu in dotazione, ben quattro sono sarde. Nell’isola ci sono anche due Comuni inadempienti.
Il giro di vite annunciato dal ministro per la Pubblica amministrazione non risparmia nessuno: enti pubblici, università, agenzie, ministeri. La caccia alle auto blu è aperta e, se le informazioni richieste non dovessero arrivare nei tempi prestabiliti (il 28 luglio è previsto l’ultimo monitoraggio) si predisporrà un apposito disegno di legge che obbligherà tutti gli enti a fare chiarezza.
Ieri è scaduto il termine entro il quale le amministrazioni pubbliche avrebbero dovuto rispondere ai questionari studiati appositamente per controllare l’utilizzo delle famose auto blu. «Ma tacciono quasi tutte le Regioni - dicono all’ufficio stampa del ministero - 23 Province, 23 Comuni capoluogo e 125 tra Asl e ospedali».
Il questionario era stato trasmesso on line alla bellezza di 9199 amministrazioni centrali e locali: fino a ieri avevano risposto 3049. La rilevazione ha evidenziato un parco auto pubblico di circa 90mila macchine per una spesa complessiva di quattro miliardi di euro l’anno.
Renato Brunetta vorrebbe sapere quante macchine per gli anni 2008-2009 e 2010 (fino al mese di aprile) sono state assegnate, il numero e la qualifica degli assegnatari, quante sono state utilizzate per specifiche esigenze degli uffici, il numero di autisti e addetti al parco auto, il costo del carburante e il chilometraggio percorso. Colpisce l’inadempienza della Sardegna con le Province di Nuoro, Sassari, Ogliastra, Carbonia Iglesias. Mentre tra i Comuni sardi che non hanno risposto ai questionari ci sono Oristano e Cagliari. Poi esistono i virtuosi come il Comune di Nuoro dove il sindaco Sandro Bianchi, che di auto blu proprio non vuole saperne, va a lavoro con una R4 bianca d’altri tempi. L’amministrazione barbaricina, puntuale, risponde a Brunetta dichiarando di avere in dotazione tre auto blu: una Libra di proprietà e due Audi a noleggio. Completa l’informazione comunicando che la spesa per i noleggi ammonta a 2257 euro al mese (assicurazione compresa) l’auto di proprietà costa invece 2700 euro all’anno tra manutenzioni e carburante. Aggiunge ancora, il Comune di Nuoro, che le auto sono a disposizione, oltre che degli amministratori, anche dei dirigenti che debbano spostarsi fuori città per lavoro. Ma in Sardegna c’è anche chi, evidentemente, tutta questa chiarezza per ragioni più o meno valide non ha voluto ancora farla.
A risollevare la fama dell’isola ci pensano le università. Gli atenei di Sassari e Cagliari hanno infatti dichiarato nel 2010 una diminuzione del parco auto rispetto all’anno scorso. Per la precisione: Sassari è passata da 53 a 50 auto blu, Cagliari da 14 a 13.
Nadia Cossu
 
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Dall’Azienda mista 
Crediti e debiti, alla Asl di Sassari spettano 18 milioni 
SASSARI. I milioni dovuti sono 54, anzi no: sono 18 e mezzo. L’Azienda mista ospedaliero-universitaria di Sassari li deve restituire alla Asl 1 per servizi erogati nel 2009, dopo avere estinto i debiti del 2007 e del 2008. Qualche giorno fa, durante la conferenza provinciale sanitaria e sociosanitaria, il commissario Asl Paolo Manca ha ricostruito il quadro economico relativo al 2009, chiuso con complessivi 23 milioni di perdite «nonostante dall’Azienda mista dobbiamo riscuoterne 54». L’azienda mista precisa che le somme contabilizzate per il 2009 ammontano a 42.584mila euro e che alla Asl sono già stati versati 21mila euro ed è in corso la restituzione di ulteriori 3. Dunque attualmente il debito ammonterebbe a 18.584.721 euro.
 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Anche i Nas fanno indagini sul guasto ai climatizzatori nelle cliniche universitarie 
Il commissario dell’Aou Cavalieri: strutture vecchie, serve un’unica azienda per migliorare la sanità sassarese 
In corsia accertate temperature vicine ai 30 gradi 
SASSARI. Anche il Nas sta facendo accertamenti sui disagi nei reparti e nelle sale operatorie delle cliniche universitarie a causa del guasto all’impianto di condizionamento. I carabinieri del Nucleo «della salute» l’altra mattina hanno verificato che le temperature erano ben superiori alla norma. Hanno stilato un verbale e adesso continueranno le indagini.
La presenza degli uomini del Nas nella bufera rovente delle cliniche sarebbe stata del tutto causale. A quanto se ne sa i militari sono arrivati nelle corsie per eseguire controlli volti a contrastare il malvezzo del fumo negli ospedali. Vero o no che sia, hanno potuto rendersi conto personalmente delle alte temperature nelle stanze dei ricoverati, soprattutto in quelle ribollenti del reparto di pneumologia. Il termometro piazzato da uno dei carabinieri sulle bocchette del condizionamento avrebbe dato un responso inequivocabile: la colonnina di mercurio ha segnato 29,9 gradi, gli stessi che possono far piacere solo stesi al sole in spiaggia. Gli accertamenti proseguiranno per individuare eventuali responsabilità di una situazione che è comunque estremamente datata. Intanto per tutta la giornata di ieri squadre di operai correvano nelle «stecche» delle cliniche per mettere riparo alla situazione, dopo che dai carabinieri del Nas è arrivata una «ramanzina». Non solo, infatti, si è guastato un motore, ma anche gli split non funzionano a dovere. Tra l’altro l’intero impianto ha da tempo un funzionamento irregolare: ai piani bassi riesce ad assicurare refrigerio, ma man mano che si sale ai piani superiori non è capace di raffreddare a dovere gli ambienti.
Il commissario straordinario della Azienda ospedaliero universitaria Gianni Cavalieri si è adoperato per mettere fine all’emergenza. Ma il problema è sempre lo stesso: anche l’Aou è in rosso, la spesa sanitaria è sotto la lente d’ingrandimento e tutti gli acquisti devono essere autorizzati dalla Regione. «Ho ottenuto il via libera per acquistare un nuovo macchinario, stiamo mantenendo aperte quattro delle otto sale operatorie e siamo riusciti ad assicurare tutti gli interventi urgenti, rimandando quelli di piccola entità», afferma ma non nega che la situazione della climatizzazione delle cliniche non si può risolvere solo con il cambio di un motore andato in panne. «Abbiamo bisogno di strutture ospedalieri efficienti e moderne e se vogliamo risolvere i problemi logistici della sanità sassarese sono convinto che dobbiamo andare in direzione dell’accorpamento delle due aziende esistenti, l’Asl e l’universitaria - afferma Cavalieri -. Mettendo insieme le nostre forze avremmo a disposizione 180 milioni di euro per l’edilizia e trenta per il rinnovo tecnologico. Divisi, invece, non si va da nessuna parte e non capisco perché il sindaco Gianfranco Ganau sia contrario a una soluzione di questo tipo».
Paoletta Farina 
 

9 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Oristano
BOLOTANA
Nasce la xiloteca
Passo avanti verso la valorizzazione di Badde Salighes. Domani verrà inaugurata la xiloteca: centro di documentazione ed ambientale che sarà gestito dall’associazione P.Ass.I.Flora, presieduta da Stefania Pisanu. Sodalizio costituito nel 2008 per svolgere attività di educazione ambientale e divulgazione scientifica in collaborazione con l’università di Sassari. Ha avuto in gestione dall’Unione dei Comuni i locali della xiloteca la villa Piercy. Il taglio del nastro è previsto alle 11.30. Seguirà l’apertura al pubblico della villa. Contemporaneamente si terrà un convegno nell’hotel Borgo Antico. Parteciperanno il presidente dell’UdC Franco Scanu, il sindaco di Bolotana Francesco Manconi, il rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino, il botanico Ignazio Camarda, Stefania Pisanu, gli agronomi Luisa Carta e Ivan Pinna, il progettista del giardino botanico di Badde Salighes Luciano Virdis e lo storico Luciano Carta. (f.s.)
 
 
RASSEGNA STAMPA QUOTIDIANA

Questionnaire and social

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