Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 December 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e redazione web
 

 
 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 22
Team UnicaR, la monoposto dell’ateneo
Domani, alle 17, nell’aula magna di Ingegneria, il Team UnicaR presenta i risultati della stagione 2009, ottenuti nell’ambito delle competizioni internazionali di formula SAE a cui l’ateneo ha preso parte. Saranno esposti i programmi per la stagione 2010 e il resoconto della partecipazione dell’Università di Cagliari con il team UnicaR come ospiti speciali al motor Show di Bologna.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Spettacoli e Società Pagina 10246
Teatro. E a Palermo debutta “La creatura” di Lelio Lecis
ARISTOFANE AL RIDOTTO DEL MASSIMO
Tre serate con un grande classico greco. “A teatro con Aristofane” è il titolo della minirassegna in programma oggi, domani e sabato a Cagliari, Ridotto del Massimo. L’ingresso è libero, organizza l’Università di Cagliari, Dipartimento di Filologia classica, Glottologia, Scienze storiche dell’antichità e del medioevo. Stasera alle 21 in scena Pluto con Matteo Argiolas, Francesca Cara, Pierfrancesco Carta, Ilaria Demurtas, Gabriele Demurtas, Lilli Fois, Gaetano Marino, Roberta Perra, Francesco Wolfgang Pili, Elisa Pistis e Caterina Scalas. Domani, stessa ora, Lisistrata , sul palco Matteo Argiolas, Francesca Cara, Pierfrancesco Carta, Ilaria Demurtas, Gabriele Demurtas, Lilli Fois, Gaetano Marino, Roberta Perra, Francesco Wolfgang Pili, Elisa Pistis, Caterina Scalas, Giulia Syrbe e Laura Syrbe. Sabato, infine, alle 18,30 I Cavalieri, ovvero, le salsicce al potere , con gli studenti del liceo Siotto di Cagliari. La traduzione e l’adattamento sono di Patrizia Mureddu, il suono e la regia di Gaetano Marino. Nel cartellone, allestito su iniziativa dei docenti di Lingua e Letteratura greca e sotto il loro rigoroso controllo scientifico, «vengono proposte tre diverse ipotesi di lettura, tutte rispettose (sia pure in modi diversi) del progetto artistico del grande comico ateniese».
 
 
3 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 7037
Sassari. Il Senato accademico vuole svecchiare il corpo docente e rivitalizzare le casse universitarie
L’UNIVERSITÀ TAGLIA I BARONI
Basta deroghe: tutti in pensione a settant’anni
Le intenzioni sono chiare, e già contenute nel programma elettorale del nuovo rettore Attilio Mastino: svecchiare il corpo docente aprendo le porte dell’insegnamento ai giovani rivitalizzando in questo modo anche le casse universitarie.
Stop ai prolungamenti di carriera per i professori dell’Università di Sassari. Dal 2010 i docenti che spegneranno 70 candeline dovranno dire addio alla cattedra e accontentarsi della pensione.
È questo l’indirizzo del Senato accademico, che nei giorni scorsi ha discusso l’argomento e rimandato la decisione ufficiale al nuovo anno. Le intenzioni però sono chiare, e già contenute nel programma elettorale con cui il nuovo rettore Attilio Mastino ha conquistato il titolo di Magnifico: svecchiare il corpo docente e rivitalizzare in questo modo anche le casse universitarie. Il costo degli ultrasettantenni che mantengono l’insegnamento si aggira intorno ai 100 mila euro annui a testa, mentre un nuovo assunto costerebbe la metà. Inoltre, se si considera che ogni cinque docenti che vanno in pensione l’Università può fare una sola assunzione, il risparmio diventa notevole.
In passato i professori che raggiungevano l’età pensionabile potevano chiedere e ottenere automaticamente di restare altri due anni in cattedra. Con una legge del 2008 questo automatismo è stato bloccato, mettendo nelle mani di ogni singolo ateneo la possibilità di accettare o meno la proroga di due anni per i docenti che la richiedono. A Sassari l’ultimo nome illustre che ha usufruito di questo trattamento è stato proprio l’ex rettore Alessandro Maida che, allo scadere del suo mandato, ha ottenuto dal Senato altri due anni di contratto. Insieme a Maida avevano chiesto di restare al lavoro altri quattro professori ordinari, un assistente e un lettore. Il Senato aveva detto sì solo a Maida, al direttore della Clinica radiologica Giulio Cesare Canalis e al professore di chimica Antonio Saba. Fra i bocciati c’era anche Mariotto Segni, che nonostante il no del Senato è riuscito a rimanere in cattedra (ma solo per un altro anno) appellandosi a un’altra norma di legge. Attualmente sono trenta i docenti che hanno già scelto di andare in pensione a 70 anni, senza sfidare il verdetto del Senato accademico. In quattro invece tenteranno di convincere l’Ateneo a prolungar loro il contratto per altri due anni, a partire dal 1° novembre 2010. Le deroghe ai settantenni sono contemplate in casi eccezionali, quando l’opera del docente è indispensabile per portare a termine determinati progetti. Per il resto il Senato ha già scelto la linea da seguire: a 70 anni si va in pensione.
Vincenzo Garofalo
  
  
4 - L’Unione Sarda
Cronaca Regionale - Pagina 5
Finanziaria, via libera in tempi record
Approvata la manovra prima di Natale: non accadeva dal ’98
L’approvazione di un bilancio di solito non entra nella storia, ma nel suo piccolo il voto sulla manovra 2010 si farà ricordare. Per la prima volta nel ventunesimo secolo, la Regione rispetta i tempi e si dota di una Finanziaria entro dicembre. Non accadeva dal ’99, ultimo bilancio della Giunta di Federico Palomba. Da allora, per due intere legislature, è sempre stato necessario l’esercizio provvisorio, con conseguenze negative sull’efficacia delle risorse stanziate.
Il voto di ieri del Consiglio regionale (40 sì, 15 no) ha dato il via libera a una manovra leggera, concreta, secondo la maggioranza; leggera e basta, per l’opposizione. Ma le dichiarazioni di voto finali in aula, se da un lato hanno certificato la distanza tra i poli nei giudizi di merito, dall’altro hanno regalato toni di insolito fair play. Col centrodestra, a partire dall’assessore al Bilancio Giorgio La Spisa, pronto a riconoscere «il clima di confronto civile» con la minoranza.
LE CIFRE L’entità della manovra supera di poco i 9 miliardi e 600 milioni di euro, di cui circa 7,8 miliardi di risorse utilizzabili. Al di là delle spese consolidate, la reale massa manovrabile aggiuntiva rispetto al passato è di 300 milioni di euro: 50 vanno al credito d’imposta, una delle principali novità. Andrà a vantaggio delle imprese fino a 15 dipendenti (con un risparmio medio di 1.250 euro per addetto) che si impegnano a non fare licenziamenti nel 2010.
Le restanti risorse vanno alla riforma dell’istruzione e della formazione professionale (50 milioni), alle infrastrutture e allo sviluppo delle attività produttive (100), agli interventi di contrasto delle emergenze sociali (90) e alla ricerca scientifica (10).
IL NODO Il punto più criticato è stato il fondo unico per gli enti locali: 600 milioni di cui 528 ai Comuni e 72 alle Province. Secondo sindaci e presidenti, e anche secondo il centrosinistra, non è stato rispettato l’automatismo di legge che, di fronte alle maggiori entrate frutto dell’intesa con lo Stato del 2006, doveva portare più risorse agli enti. Per questo motivo l’Anci Sardegna (l’associazione dei Comuni) ha diffuso ieri un duro documento, approvato all’unanimità, che esprime un giudizio molto negativo sulla manovra.
Tra le modifiche apportate nei giorni scorsi dal Consiglio rispetto al testo varato dalla Giunta, da segnalare l’integrazione fino a 800 euro mensili del reddito dei lavoratori ultracinquantenni che hanno perso l’impiego; e la creazione del terzo polo universitario, quello della Sardegna centrale, che unisce i consorzi di Oristano e Nuoro. Qualche correzione anche al bilancio, tra cui 700mila euro per la valorizzazione della lingua sarda (con trasmissioni radiofoniche e l’Atlante linguistico) stanziati grazie all’approvazione di un emendamento del Psd’Az.
L’OPPOSIZIONE Nelle dichiarazioni di voto finali il Pd ha accusato la maggioranza di non aver manifestato reale disponibilità al dialogo: «Avete sprecato un’ottima occasione per un confronto che avrebbe migliorato la legge», ha esordito Giuseppe Cuccu. «Se continuate così, altro che collaborazione», gli ha fatto eco Francesca Barracciu, vicepresidente della commissione Bilancio. «Varate una manovra che è solo frettolosa, poco coraggiosa», ha concluso il capogruppo Mario Bruno. Duri anche Gianvalerio Sanna, Marco Espa, Pietro Cocco, Giampaolo Diana.
Per i Comunisti-Sinistra-Rossomori, il capogruppo Luciano Uras ha definito «leggera, troppo leggera» la Finanziaria, mentre per Claudia Zuncheddu «lavorando con noi avreste ottenuto un prodotto migliore». Il capogruppo dell’Italia dei valori Adriano Salis ha sottolineato «l’assenza totale dall’aula del presidente Cappellacci: mai vista una simile sottovalutazione del Consiglio».
LA MAGGIORANZA La replica del Pdl è arrivata con gli elogi alla manovra (e alla Giunta) di Carlo Sanjust, Pietro Pittalis («ci sono reali misure di contrasto alla povertà»), Nicola Rassu («nel piano di sviluppo ci sono novità storiche»), Renato Lai, Oscar Cherchi. «Senza toni trionfalistici - ha concluso il capogruppo Mario Diana - possiamo dire che è davvero una svolta».
«Rispetto al passato, questa è una Finanziaria di qualità», ha osservato per il gruppo misto Franco Cuccureddu, esponente dell’Mpa. Pierpaolo Vargiu, capogruppo dei Riformatori, ha dato parte dei meriti del nuovo sprint legislativo «all’opposizione, che aveva gli strumenti per ritardare di molto l’approvazione e non l’ha fatto: un buon viatico per la legislatura». D’accordo con lui il capogruppo Udc Roberto Capelli, che nel confermare il voto favorevole annunciato dal collega Giulio Steri ha parlato di «nuovo clima civile, da replicare nel futuro confronto sulle riforme».
Toni simili dall’assessore La Spisa: che però, oltre a ringraziare la minoranza, ha ricordato come all’origine della velocità della manovra 2010 ci sia un record assoluto, ossia l’approvazione in Giunta entro il 30 settembre. «Abbiamo proposto un metodo nuovo», è la sua conclusione, «un risultato di valenza storica perché ripristina l’ordinarietà. Ora la Sardegna potrà programmare meglio il proprio futuro».
Giuseppe Meloni
 
 
5 - L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro - Pagina 19
università
Consorzio unico, il Pd bacchetta Maninchedda
L’approvazione dell’emendamento alla Finanziaria che istituisce un unico consorzio universitario nella Sardegna centrale trova il plauso del presidente della Provincia Roberto Deriu. «La proposta dell’onorevole Attilio Dedoni è stata intelligente e tempestiva e non è né occasionale né estemporanea ma deriva dal tentativo ormai annoso di costituire un permanente radicamento dell’università nella Sardegna centrale. Impegna la Regione ad indirizzare le due università sarde al mantenimento dei poli didattici nella Sardegna centrale, consacrando definitivamente il principio dei tre poli». Secondo Deriu gli indirizzi decisi dal consiglio provinciale di Nuoro rientrano «nella stessa prospettiva e convergono nell’azione della parte più avveduta della classe politica di Nuoro ed Oristano».
Il segretario cittadino del Pd, Francesco Manca, bacchetta il consigliere regionale Paolo Maninchedda che si è astenuto. «Non capiamo perché ora che autorevoli esponenti convergono su una proposta che rappresenta una vittoria per l’università a Nuoro, l’onorevole Maninchedda si sia voluto distinguere negativamente facendo mancare il suo appoggio».
 
 
6 - L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano Pagina 19
università
Il Consorzio Uno si unisce a Nuoro I dipendenti: ora aspettiamo i fatti
Non si fanno prendere da facili entusiasmi. L’idea del polo universitario della Sardegna centrale può anche essere molto affascinante, ma al chiostro del Carmine vanno con i piedi di piombo. Certo, le attenzioni della Regione sono pur sempre un segnale importante per chi da anni vive con la paura di chiudere i battenti. E il giorno dopo la decisione del Consiglio regionale di unificare dal 2011 il Consorzio Uno con quello nuorese, si cerca di capire meglio il futuro.
«Aspettiamo di conoscere per intero la legge Finanziaria e di capire meglio il provvedimento - ha commentato Eugenio Aymerich, responsabile del Consorzio Uno. - Bisogna comprendere come si vuole collocare la Regione e se si intende fare un consorzio unico». Tanto più che i due enti sono differenti anche come struttura: il Consorzio Uno è composto da undici soci e molti sono privati, mentre quello nuorese è pubblico. «L’aspettto positivo è la volontà politica della Regione di potenziare le realtà universitarie periferiche - ha aggiunto Aymerich, - finalmente il vento è cambiato e anche l’aumento della dotazione finanziaria è un segnale che fa ben sperare per il futuro». Il consiglio regionale, infatti, ha approvato un aumento del fondo unico: 6 milioni 980 mila euro per i prossimi tre anni a partire dal 2010.
Molta cautela tra i lavoratori del Consorzio Uno che se da un lato prendono atto «con soddisfazione dell’impegno degli amministratori», dall’altro aspettano fatti concreti. «Non ci accontentiamo più di dichiarazioni d’intenti, troppe volte abbiamo registrato promesse e proclami che poi non sono andate in porto». Il personale guarda con favore l’ipotesi di un unico polo «potrebbe essere un’opportunità per crescere, ma aspettiamo di conoscere nei dettagli il provvedimento e come lo si vorrà concretizzare».
I lavoratori del Consorzio Uno da mesi si fanno sentire e chiedono garanzie sul futuro dell’università. Nei giorni scorsi avevano manifestato grandi perplessità per la decisione della Giunta Cappellacci di destinare alla sede oristanese gli stessi fondi (un milione 900 mila euro) di un anno fa. Nei mesi scorsi a sei impiegati era stato assegnato il part time, con riduzione di stipendi ma anche di qualità dei servizi offerti agli studenti, con la biblioteca chiusa per mesi. ( v.p. )
 
 
7 - L’Unione Sarda
Cinema e teatri Pagina 48
Una rassegna permanente
Nasce a Torino il festival del cinema restaurato
Il Museo nazionale del Cinema di Torino festeggia i 20 anni del cinema Massimo, che ospita le sue tre sale, con la creazione di un nuovo Festival permanente del film restaurato, con opere provenienti da tutto il mondo, e una serie di nuove iniziative tra cui una maratona per il Birthday Party e un concorso fotografico-Premio Luca Pron per individuare due fotografi ufficiali del Museo. E anche un nuovo accordo con Extracampus tv, la Web tv dell’Università di Torino «per documentare i tanti eventi organizzati e gestiti dal Museo, dal Torino Film festival, alle retrospettive, le mostre, le feste», ha detto il direttore Alberto Barbera. «Ci siamo accorti di non aver mai archiviato le innumerevoli iniziative che organizziamo ogni anno, spesso anche inedite, con ospiti importanti, mostre, festival, rassegne molte volte innovative e mai fatte altrove e abbiamo deciso di patrimonializzarle, registrandole e conservandole grazie alla Web tv dell’Università, presieduta da Gian Paolo Caprettini che ha già felicemente collaborato con Gianni Amelio per la sezione “Figli e Amanti” dell’ultima edizione del Torino Film Festival».
Il nuovo festival inventato dal Museo, non una rassegna di qualche giorno, ma distribuita lungo il corso dell’intero anno, si intitola “Magnifiche Visioni. Festival permanente del film restaurato”.

 
LA NUOVA SARDEGNA
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
CURARSI CON LA NANOMEDICINA 
Un progetto di ricerca della facoltà di Farmacia tra genetica, malattie della pelle e rischi ambientali 
Il progetto coinvolge quattordici lavoratori di ricerca europei 
CAGLIARI. Si occupano di nanomedicina e tossicologia ed è questa la strada che hanno scelto per capire e affrontare alcune patologie molto diffuse: sono alcuni ricercatori locali, i soli italiani a far parte del network europeo con capofila il Coronel institute di Amsterdam. Al centro del progetto di ricerca sulla dermatologia tra fattori genetici e rischi ambientali.
 Il gruppo cagliaritano fa capo al laboratorio della facoltà di Farmacia presieduta da Filippo Pirisi. Di fatto, l’ateneo fino al 2013 sarà l’unico partner italiano di «Cooperazione Europea nel campo della ricerca scientifica e tecnologica» per l’azione battezzata Cost Bm0903. Il progetto coinvolge (400mila euro) 26 team e gruppi di ricerca operanti in 14 nazioni (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, e Regno Unito). «La nostra strategia - spiega Biancamaria Baroli, coordinatrice del gruppo - è in linea con le politiche europee e regionali per la ricerca scientifica e permette di massimizzare competenze, risorse umane e infrastrutture del territorio». Biancamaria Baroli è referente del laboratorio di nanomedicina, nanotossicologia e medicina rigenerativa all’interno del del dipartimento Farmaco-chimico-tecnologico. «Il laboratorio - aggiunge il preside, Filippo Pirisi - è stato istituito nel 2004».
 

9 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Interrogazione del centrosinistra: l’Ersu ha un progetto ma il Municipio non collabora 
«Fuori sede senza casa dello studente e il Comune tace su viale La Plaia» 
CAGLIARI. Che fine ha fatto il progetto per gli studenti universitari di viale La Plaia? Nel luglio di quest’anno il consiglio comunale aveva deliberato di prorogare di cinque anni i tempi di attuazione del programma integrato «ex Sem» per la realizzazione di una struttura per gli universitari fuori sede. Ma a quella sollecitazione, la Giunta non ha fatto seguire atti concreti. La situazione degli studenti non residenti, però, non è delle migliori. Su trentottomila iscritti nell’ateno cittadino, circa dodicimila sono fuori sede e tali da non poter viaggiare tutti i giorni. Non è un caso che il mercato della casa, in lieve ribasso, abbia tunuto nel 2009 soprattutto grazie agli universitari. Molti, però, sono vittime degli affitti in nero e altri rischiano di dover interrompere i loro studi. In parallelo i posti letto disponiblii sono 994, mentre le persone che, per merito e reddito familiare, avrebbero diritto a un alloggio sono almeno duemila. Da qui la necessita di altri interventi. In precedenza l’Ersu, su mandato della Regione, aveva ipotizzato due ipotesi una dell’architetto Di Martino e, l’altro, di Da Rocha: rispettivamente per 914 o 1.008 posti letto. Ora l’ente regionale, sempre su disposizione del governo dell’isola e con una gruppo di lavoro che ha coinvolto anche Comune e Università, ha redatto un programma in cui si ridisegna l’ospitalità per gli studenti fuori sede cercando di avvicinarli ai centri della didattica. Il tutto con un programma di dismissioni delle case dello studente meno funzionali (quella del corso Vittorio Emanuele, via Businco e via Biasi), di acquisizioni e ristrutturazioni di strutture militari dismesse e di realizzazione di nuovi 300 posti e altri 500 in viale La Plaia. In quest’ultimo sito, l’Ersu ha pensato a uno student village ecocompatibile più che ha un campus, ovvero ad un insieme di piccole strutture, ognuna indipendente. E un’apertura dei servizi alla città. Complessivamente i posti letto dovrebbero passare dai 994 attuali a 1.882, per un costo complessivo di 142 milioni di euro e quattro anni per la realizzazione. Da qui la richiesta del Pd al sindaco per sapere «quali iniziative assumere per dare finalmente una rispista positiva alle sollecitazioni e ai progetti dell’Ersu (...) anche attraverso la stipula di un nuovo accordo di programma». Massimiliano Tavolacci, Udc e presidente della commissione consiliare all’Urbanistica, vede con favore i nuovi progetti Ersu perchè «danno risposte positive alle obiezioni che noi, come maggioranza comunale, avevamo dato al progetto di Da Rocha (cubature eccessive per l’area) per la Plaia. Da parte nostra daremo parere favorevole».
Roberto Paracchini 
 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
UNIVERSITA’
Progetto Galsi
Oggi alle 19.15 nella sala Milella dell’Università centrale, si terrà la presentazione del Progetto Galsi - Gasdotto Algeria-Italia-Sardegna, a cura dei rappresentanti della Galsi e della Edison spa. Presiederà il rettore Attilio Mastino.


11 - La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Liceo: laboratorio di geopolitica 
SASSARI. Si è conclusa nei giorni scorsi l’interessante esperienza del laboratorio extracurricolare di geopolitica «Focus-Educare alla cittadinanza attiva», realizzato in collaborazione tra il liceo scientifico “G. Spano” e la facoltà di Scienze politiche dell’università. Oggi alle 16 nei locali della facoltà di Scienze Politiche di Sassari verranno consegnati gli attestati agli studenti.
Al laboratorio hanno partecipato una trentina di studenti delle terze, quarte e quinte del Liceo scientifico “G. Spano” di Sassari, scelti tra gli allievi più motivati che nell’anno precedente avevano riportato buone votazioni in storia, filosofia e lingua straniera. Sono state così composte due classi distinte, che hanno potuto svolgere le attività extracurricolari.
 
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
Amministrazioni pubbliche, ecco come si diventa fannulloni 
Sassari, Giovanni Vallotti ha presentato ieri il suo libro al corso di formazione per manager 
SASSARI. Un cartellino appeso alla maniglia di una porta d’albergo, con sopra scritto «per favore, disturbatemi». E’ iniziato con questa suggestiva immagine l’intervento di Giovanni Valotti, prorettore dell’Università Bocconi di Milano e docente di management pubblico, all’atto conclusivo del corso di formazione per dirigenti dell’amministrazione provinciale di Sassari svoltosi ieri mattina al Palazzo della Provincia. Valotti è partito infatti dalla tesi del suo ultimo libro, «Fannulloni si diventa. Una cura per la burocrazia malata», dicendo senza mezzi termini che «bisogna liberare le enormi energie che ci sono nel settore pubblico». «Un libro - lo aveva appena preceduto Filippo Peretti, notista politico della Nuova Sardegna e presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti - che esce mentre è sempre più acceso il dibattito sull’efficienza delle amministrazioni pubbliche. Ma il vero punto è la risoluzione dei problemi». Secondo Valotti il vero problema della pubblica amministrazione non sono gli individui, ma l’organizzazione, che appiattisce le valutazioni, sopporta chi si impegna meno e disconosce i meriti, creando demotivazione e scarsa produttività. «E’ difficile essere motivati quando non c’è un riconoscimento dei propri sforzi. Quindi ci vuole tolleranza zero con i fannulloni, e questo è un compito soprattutto dei dirigenti, ma bisogna anche incentivare chi si impegna e produce, ed elevare la qualità media della maggior parte dei dipendenti pubblici, che al momento non sono all’altezza del compito che devono svolgere». La “terapia” da applicare alla pubblica amministrazione secondo Valotti: fare poche cose ma con le persone giuste, rivoluzionare modelli organizzativi e organici, trasformare i burocrati in manager, svecchiare il linguaggio e comunicare di più all’interno. E per fare questo «servono politici illuminati, manager capaci e dipendenti desiderosi di riscatto». «E’ fondamentale avere una visione unica degli degliobiettivi da perseguire» ha commentato Maria Paola Corona, assessore regionale agli affari generali, mentre per la Presidente della Provincia sassarese Alessandra Giudici bisogna proseguire nel «trasferimento dell’atteggiamento manageriale nel settore pubblico per accrescerne la competitività». «L’abolizione della figura del direttore generale prevista nella prossima finanziaria - ha aggiunto il sindaco Gianfranco Ganau - porterà ad un aumento delle ingerenze della politica. Ora servono dirigenti che trovino soluzioni originali ai problemi».
Fabio Fresu 


13 - La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Sassari
Il Calich al centro di una conferenza promossa dal parco di Porto Conte 
Riflettori puntati sulla laguna
Ieri la consegna del primo cantiere 
ALGHERO. Riflettori puntati sulla laguna del Calich. È l’oasi naturalistica il luogo ideale per comprendere l’inestimabile valore del Parco naturale di Porto Conte. Nell’intento di divulgare l’enorme valore naturale della prima area protetta regionale istituita in Sardegna, l’ente gestore ha promosso un nuovo incontro incentrato sul comparto ambientale più vicino alla città.
La conferenza sulla laguna del Calich si svolgerà domani alle 16,30 nella sala del Quartè Sayàl, sul lungomare Barcellona. «Il Calich è un’area umida di notevole valore naturale - spiega il presidente del Parco, Antonello Usai- e che oggi più che mai merita attenzione e tutela. Una risorsa che se ben gestita è in grado di portare positivi effetti sia dal punto di vista economico produttivo che di attrattiva turistico-ambientale. Oggi il Calich viaggia con il freno a mano tirato o meglio ha necessità di un recupero ambientale e strutturale».
A questo proposito, il Parco regionale di Porto Conte, grazie a specifici progetti, ha commissionato un monitoraggio scientifico all’Università di Sassari, dipartimento di Scienze botaniche ecologiche e geologiche, al fine di valutare lo stato di conservazione del Calich. Uno studio durato un anno, che sta proseguendo e che interessa la componente vegetale terrestre e acquatica unitamente ad un’analisi approfondita della colonna d’acqua. I risultati di tale studio saranno dunque illustrati nella conferenza di domani e secondo alcune indiscrezioni forniranno risultati sorprendenti.


14 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
Reazioni dopo l’emendamento in finanziaria 
«Rafforzato il terzo polo universitario» 
NUORO. «Ho molto apprezzato che il consiglio regionale abbia approvato l’emendamento che unificando i consorzi universitari di Nuoro ed Oristano dà forza alla presenza dell’università nella Sardegna centrale». A dirlo è il presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, che ritiene come «la proposta dell’onorevole Attilio Dedoni, derivante dal tentativo (risalente alla precedente legislatura) di costituire un permanente radicamento dell’università nella Sardegna centrale, sia stata intelligente e tempestiva, non occasionale o estemporanea». Per Deriu l’indirizzo politico generale impegna la Regione ad indirizzare i due atenei sardi al mantenimento dei poli didattici nella Sardegna centrale, consacrando definitivamente il principio dei tre poli. Gli indirizzi della Provincia di Nuoro rientrano nella stessa prospettiva».
A questo proposito «non capiamo perchè - polemizza il segretario cittadino del Pd, Francesco Manca - proprio nel momento in cui autorevoli esponenti convergono su una proposta che rappresenta una vittoria per l’università a Nuoro, l’onorevole Paolo Maninchedda si sia voluto distinguere negativamente facendo mancare il suo appoggio».

 
15 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Gallura
Il consigliere regionale del Pdl Renato Lai difende la sede gemmata in città 
«Difendiamo il corso universitario» 
OLBIA. Il consorzio universitario di Nuoro corregge i calcoli. Solo 2.697.314 e non 3 milioni di euro per far fronte alle spese di gestione e 732 gli studenti iscritti. Ma la precisione del consorzio non impressione il consigliere regionale del Pdl, Renato Lai. «Esprimo apprezzamento per l’incremento di circa 160 mila euro rispetto al 2008 per il corso di economia e management di Olbia. È un atto importante della giunta. Un primo segno di attenzione. Olbia e la Gallura non possono pensare a una assoluta autonomia e costituire un polo universitario a se stante. Ma hanno la necessità di avere almeno un percorso di certezza per il futuro che salvaguardi la sede di Olbia come strumento per dare significato all’obiettivo programmatico di aumentare il reddito del turismo».
(l.roj)
 

 
E POLIS - IL SARDEGNA
 
16 - E Polis - Il Sardegna 
pagina 38 - Culture
 
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Questionnaire and social

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