Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 December 2009

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 


 

L’UNIONE SARDA
1 - Mercoledì Studenti al voto per i Consigli di corso di laurea
2 - (S)CAMBIARE A SUD
3 - Innovazione, vince un’impresa sarda

LA NUOVA SARDEGNA
1 - Mercoledì e giovedì gli studenti votano
2 - Doping, un convegno sulle nuove frontiere della medicina sportiva
3 - Innovazione, vince un’impresa sarda
4 - «Così si può riconvertire l’ex cartiera di Arbatax»
5 - Professori in carcere: si laurea un detenuto
6 - Il ministero approva il progetto per Pratosardo


 


1 - Pagina 28 - Cronaca di Cagliari

Università. Mercoledì
Studenti al voto per i Consigli di corso di laurea

Studenti al voto all’Università. In calendario le elezioni dei rappresentanti degli studenti nei Consigli di corso di laurea o nei consigli di classe dell’ateneo per il prossimo triennio 2009-2012. Si tratta, in sostanza, di rinnovare la composizione degli organi periferici universitari, di cui fanno parte anche docenti e ricercatori, dopo le avvenute elezioni nel cda e nel Senato accademico.
L’appuntamento con le urne è in due giorni: mercoledì (dalle 8.30 alle 19) e giovedì prossimi (dalle 8.30 alle 16). Il regolamento prevede che gli studenti eletti debbano rappresentare il 15 per cento delle altre componenti.
DOVE SI VOTA I seggi presenti in città verranno costituiti presso le diverse facoltà come risulta dal decreto del rettore: i primi due in viale Fra Ignazio (Scienze politiche ed Economia), il terzo e quarto seggio a Sa Duchessa (via Is Mirrionis), il quinto in via San Giorgio, il sesto e il settimo alla Cittadella di Monserrato, l’ottavo a Palazzo delle Scienze, il nono nell’asse didattico 2° lotto di Monserrato, il decimo in viale Merello, l’undicesimo nell’aula P padiglione presidenza di Ingegneria, il dodicesimo a Palazzo Cugia (Facoltà di Architettura).
REGOLAMENTO Alle elezioni si potrà partecipare mediante liste di candidati che sono state presentate all’Ufficio elettorale, al secondo piano del Rettorato, in via Università 40, entro il 19 novembre 2009 (l’Ufficio è stato rigidissimo nel rispetto del suddetto termine di scadenza).
Nel sito Internet dell’Ateneo, www.unica.it, in uno spazio interamente dedicato al voto, sono disponibili il regolamento elettorale e il decreto rettorale di indizione delle elezioni.
Tale documentazione può essere richiesta anche all’Ufficio elettorale, (telefono 070 6752314), che sarà aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 12. Gli elenchi degli studenti iscritti alla data di emanazione del decreto di indizione, potranno essere consultati presso l’Ufficio elettorale.
Allo stesso Ufficio dovranno essere tempestivamente segnalati eventuali errori e omissioni, presenti negli elenchi, perché si provveda alla loro correzione o integrazione.
Per gli studenti è un appuntamento importante: tra le liste in campo compaiono anche Uxs e Unica 2.0, tra le più rappresentative del cda.


2 - Pagina 50 – Cultura
(S)CAMBIARE A SUD
Il comitato (S)cambiare in Ghana presenta (S)cambiare a Sud, una Notte Bianca che avrà inizio oggi alle 17,30 nella facoltà di Lettere di Cagliari e si concluderà domani alle 23. Si comincia con il convegno “Quale diritto? Quale cittadinanza?” La serata si concluderà alla una del mattino. Si riprende domani alle 16 con i laboratori. Dalle 17,30 convegno su “Educazione e Formazione: Uguaglianza delle Differenze”. Si chiude col gruppo Allende. Promuovono Ersu, studenti, volontari.


3 - Economia Pagina 17

Innovazione, vince un’impresa sarda


È della sarda Bioecopest l’idea vincitrice dell’edizione 2009 del Premio Nazionale dell’Innovazione (www.pni.it) riservato alle migliori 59 idee di imprese innovative. Bioecopest è una start up biotech innovativa in fase di costituzione, che nasce dai risultati delle ricerche di Luca Ruiu durante la sua formazione nelle Università di Sassari, Perugia e Cambridge.


1 - Pagina 2 - Cagliari

UNIVERSITÀ
Mercoledì e giovedì gli studenti votano

CAGLIARI. Gli studenti universitari mercoledì e giovedì eleggeranno le loro rappresentanze nei consigli dei cordi laurea e di classe per il triennio accademico 2009-2012. Mercoledì i seggi - dodici a Cagliari, altri tre a Oristano, Iglesias e Nuoro - saranno aperti dalle 8.30 alle 19, giovedì dalle 8.30 alle 16. Le liste dei candidati e i documenti necessari per il voto (basta anche il libretto universitario) sono pubblicati sul sito www.unica.it


2 - Pagina 2 - Cagliari

Doping, un convegno sulle nuove frontiere della medicina sportiva

MAURO FARRIS

CAGLIARI. Si parlerà di doping e tutela della salute, oggi, nella sala conferenze della facoltà di medicina della cittadella universitaria di Monserrato. Il convegno, curato nei suoi lavori dal professor Giampiero Cortis del laboratorio di tossicologia forense dell’Università di Cagliari toccherà tutti i più importanti temi in materia. Dalla storia del doping alle nuove frontiere dei laboratori internazionali, passando per la responsabilità del medico sportivo di una società professionistica e per gli aspetti psicologici che spingono sempre più spesso uno sportivo a fare uso di sostanze proibite. Particolarmente attesi a tal proposito saranno gli interventi d’apertura di Nereide Rudas e Ernesto D’Aloja. Tra i relatori anche Marco Scorcu, Alessia Maccioni, Cristina Stramesi, Massimo Montixi, Maria Rita Uccheddu e Pierpaolo Vargiu. Chairman sarà invece Francesco Paribello.


3- Pagina 10 - Cagliari

Nuova proposta del deputato Caterina Pes dopo l’incontro con l’assessore Lucia Baire
Presto un vertice a tre per salvare i corsi universitari del Consorzio Uno


ORISTANO. Qualche giorno fa l’incontro con l’assessore regionale all’istruzione, Lucia Baire, per discutere del futuro dell’università oristanese. A breve un vertice a tre, col presidente della Provincia, Pasquale Onida, e della Commissione regionale alla cultura, Attilio Dedoni. Proseguono le iniziative del deputato oristanese Caterina Pes per scongiurare il rischio di ridimensionamento dei corsi universitari del Consorzio Uno. «Dal confronto con l’assessore Lucia Baire è emersa la necessità e la volontà che la sede universitaria oristanese continui a essere un luogo di ricchezza culturale per l’intero territorio - dice Pes - e anche se l’assessore ha ribadito come i fondi stanziati dalla Regione per il prossimo anno accademico saranno identici a quelli dello scorso anno, non si può andare avanti in una situazione di autentico precariato. Servono invece scelte coraggiose, politiche, perchè l’Università qui rappresenta un riferimento indispensabile sia dal punto di vista culturale che da quello sociale ed economico». Non perdere, ma nemmeno consentire il ridimensionamento dell’università per Oristano è una scommessa da vincere. «Su questo - sostiene ancora Pes - si gioca buona parte del futuro di un territorio che, come ha convenuto anche l’assessore, è il più povero della Sardegna, con segnali di crisi importanti. Basti pensare alla vera e propria ecatombe di piccole e medie imprese (circa 700) che in questi anni hanno chiuso. Oggi la nostra economia è retta da micro imprese che con enormi sforzi cercano di reggere alle sferzate di una crisi senza precedenti. Privando il territorio anche degli strumenti per la formazione di professionalità di adeguato livello, ovvero dell’Università, rischiamo di provocare un autentico sfacelo». Da qui la proposta del deputato di arrivare alla riunione sinergica fra Provincia e Regione per la salvezza dei corsi universitari.

4 - Pagina 11 - Cagliari

Tortolì. Tutte le strategie nella tesi di laurea di una giovane architetto
«Così si può riconvertire l’ex cartiera di Arbatax»
Debora Bandini ha illustrato le ipotesi di sviluppo


LAMBERTO CUGUDDA


ARBATAX. Ex cartiera e futuro delle sue aree: mentre gli ex cartari continuano a non vedere niente di positivo, una lotzoraese, Debora Bandini, si è laureata con una tesi innovativa sull’utilizzo del sito.
Debora Bandini si è laureata brillantemente all’Università di Firenze, nella facoltà di Architettura corso di laurea specialistica in progettazione dell’architettura. Il titolo della tesi è: «Strategie per un nuovo polo culturale per Arbatax, Carti era. Spazi di carta». La giovane architetto di Lotzorai spiega: «Si vede lo sviluppo dell’area come una opportunità di riconversione disciplinata nell’ottica di seguire alcune fondamentali linee guida: riciclaggio, riconversione, integrazione». Bandini passa a spiegare meglio il tutto: «Con il riciclaggio si dovrebbero sfruttare gli impianti per la produzione tramite il recupero di materiali cartacei attinti dai rifiuti di carta dell’intera isola. Con la riconversione mi riferisco alla conservazione del sito al fine di ottimizzare l’utilizzo della preesistenza. E arriviamo all’integrazione con Tortolì, “città d’arte” attraverso l’unione con il percorso del Museo itinerante en plen air “Su Logu de s’iscultura”, che riannovera contributi di artisti del calibro di Mauro Staccioli, Umberto Mariani, Maria Lai, Massimo Kaufmann e H. Nagasawa». È quindi chiaro che il progetto affonda le proprie radici nel passato «fotografando uno spaccato socio-industriale di un trentennio in cui imperava una cartiera, ma si propone quale opportunità per un futuro in cui ci sarà il museo della carta (Cart-era)». Debora Bandini sottolinea: «In materia di carta, riciclare significa riutilizzare: avere la possibilità di ricreare oggetti utili tramite lo scarto. In relazione alla conservazione del sito dovranno essere effettuate modifiche per riconvertire il padiglione A della macchina continua Arborea a museo. E si dovranno ricavare spazi per l’auditorium, la biblioteca, i laboratori della carta. Verrà creata una nuova struttura (che ospiterà il paper factory) e tutti i servizi annessi necessari, quali bar, bagni ed altro». E conclude: «L’intento del progetto è quello di lasciare traccia di ciò che è stato, ma al contempo trovare soluzioni per riadattare al meglio per le nuove destinazioni d’uso».

5 - Pagina 6 - Sardegna

Professori in carcere: si laurea un detenuto Condannato per omicidio, ha studiato le abitudini di lettura in cella
GIANNI OLANDI


ALGHERO. Nel 2001 era stato protagonista di un efferato episodio di violenza, prigioniero del dramma della gelosia aveva ucciso il suo rivale in amore. Due vite spezzate. La prima definitivamente, lui condannato a 25 anni per omicidio volontario. Dentro le mura del carcere per Stefano Diana, 33 anni, è cominciato un lungo percorso di sofferenza, riflessioni e pentimento. La collaborazione dell’area educativa è stata indubbiamente di stimolo e convincimento, ma ieri il giovane ha raccolto il primo ed evidente segno di un recupero anche professionale che un giorno, espiata la pena, gli consentirà di affrontare la società civile con maggiore forza. Davanti alla commissione della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Sassari - indossava jeans, una camicia bianca e giacca con sopra la toga - ha ottenuto la laurea in scienze della comunicazione con la votazione di 104 su 110. Un’ora di conversazione su un tema conosciuto in prima persona dietro le mura del carcere: una tesi sul tipo di lettura che viene seguita in un istituto di pena, quali libri, romanzi, argomenti specifici, quali letture aiutano a guardare il futuro, la religione, la filosofia, le scienze.
Lui, che svolge le funzioni di bibliotecario, l’indagine per la sua tesi di laurea l’ha costruita in prima persona. Ha distribuito un questionario tra i compagni detenuti, con tante domande, che poi ha assemblato realizzando una personalissima indagine con risultati straordinari. Ieri la saletta del carcere dove si teneva l’esame era particolarmente affollata, si trattava anche per l’istituto di pena di una giornata particolare perchè si viveva la prima laurea in Sardegna ottenuta da un detenuto. C’erano anche i genitori, commossi, fieri di quel figlio che sta pagando un tragico errore giovanile ma che si sta costruendo anche un futuro per quanto avrà saldato il debito con la giustizia. La commozione ha travolto anche la commissione esaminatrice, qualche lacrima è scivolata via, nascosta a fatica. L’emozione ha coinvolto tutti, dal direttore Francesco Gigante al responsabile regionale dell’area educativa Gianpaolo Cassitta. Commosso ma gratificato per il recupero di una vita che sembrava spezzata definitivamente anche il vescovo di Alghero, monsignor Giacomo Lanzetti, presente alla cerimonia. «Una volta libero voglio fare il giornalista», è il commento di Stefano, fresco dottore in scienza della comunicazione. Il riconoscimento accademico appena conseguito, la laurea breve, tre anni, gli consentirà ora di affrontare le fasi successive della specializzazione. Subito dopo l’esame, conclusosi in tarda mattinata, Stefano Diana ha potuto godere di un paio di ore di libertà che ha trascorso insieme ai genitori. Un premio concessogli dal giudice di sorveglianza Maura Nardin.
«È stato tutto molto bello - riferisce Luisa Villanti, l’educatrice che ha seguito il lungo percorso di Stefano nelle diverse fasi di esami fino alla laurea -, emozionante, per noi si tratta di un premio di straordinaria importanza anche per la complessità di tutte le diverse fasi preparatorie. Non è facile studiare in carcere, ci vuole grande volontà e forza d’animo. Stefano ha accolto i nostri suggerimenti quando è arrivato nel carcere di Alghero, si è convinto e ha cominciato il lungo percorso di studio. Quella di oggi è una giornata che non dimenticheremo». Dietro le mura del carcere di via Vittorio Emanuele ieri si è accesa una luce forte, quella della speranza, una luce che si spera raggiunga e aiuti altri uomini dietro le sbarre.

6 - Pagina 34 - Nazionale

Caserma, sì al trasferimento
Il ministero approva il progetto per Pratosardo
Ora manca solo l’approvazione da parte della Regione per poter dare il via allo scambio tra militari e studenti universitari


GIOVANNI BUA


NUORO. Via libera del Ministero della Difesa al progetto preliminare per la nuova caserma dell’esercito a Pratosardo. Lo ha comunicato la direzione generale dei lavori e del demanio del Ministero al Sindaco Zidda. Per far partire i lavori manca ora l’approvazione dell’ufficio regionale di tutela.
A chiederla dovrà essere l’impresa Pellegrini, vincitrice dell’appalto-concorso, che potrà dopo il via libera ministeriale, predisporre il progetto definitivo.
Grande la soddisfazione del sindaco Mario Zidda che sulla realizzazione del campus universitario nell’attuale caserma e della nuova caserma a Pratosardo ha «scommesso molto». «Investendo in azioni che hanno riguardato la salvaguardia del finanziamento - spiega una nota inviata dal Comune - il suo adeguamento alle nuove esigenze e infine l’avviamento per la trasformazione della caserma Loy in campus e la realizzazione della nuova caserma a Pratosardo».
«Penso sia importante per il territorio e per la città - sottolinea Zidda - la presenza di un reparto dell’esercito a Nuoro e della destinazione a campus universitario della caserma Loy, per l’apporto in termini di benessere collettivo che sia la presenza dell’università che quella dell’Esercito possono dare».
Nell’aprile scorso è stato effettuato un sopralluogo nel sito della nuova caserma a Pratosardo: fare il punto della situazione c’erano il sindaco Mario Zidda, l’assessore ai lavori pubblici Ventura Meloni con il dirigente del settore lavori pubblici Massimiliano Schirru e il generale Santroni, accompagnato dal capo ufficio delle infrastrutture del Geniodife e dal suo staff. L’assessore Ventura Meloni non vuole sbilanciarsi sui tempi ma sottolinea come: «Si stia affrontando una procedura laboriosa e complessa che, nonostante le difficoltà, sta arrivando a compimento anche grazie all’impegno profuso dai suoi uffici comunali, e ai rapporti di collaborazione instaurati con tutti i protagonisti della vicenda caserma - campus, primo fra tutti il Ministero». Poche settimane fa lo stesso assessore Meloni ha presentato il progetto preliminare al Ministero della Difesa che ieri ha dato il via libera.
Un lavoro intenso che ha portato alla firma di un nuovo accordo di programma nel quale è prevista la realizzazione di una caserma che ospiterà una compagnia che ha esigenze completamente diverse rispetto a quelle di una base - prevista nell’accordo originale - destinata ad ospitare truppe in transito per il periodo di addestramento. La caserma permetterà alla Difesa di poter anche valutare la possibilità di incrementarne gli spazi secondo le loro future esigenze.
L’approvazione del progetto da parte del Ministero permetterà di avviare in tempi brevissimi i lavori di trasformazione della caserma Loy in campus, in attesa della conclusione della nuova caserma e la consegna definitiva della Loy all’amministrazione. Il primo accordo di programma per la realizzazione del campus universitario a Nuoro e la contestuale costruzione di una nuova caserma a Prato Sardo, risale al 1997. Da allora si sono dovute affrontare diverse difficoltà, legate prima al recupero del finanziamento regionale e poi alla modifica delle esigenze dell’esercito dovuta all’abolizione della leva e alla mutata organizzazione del corpo militare. Ultimamente si è giunti ad una modifica dell’accordo: la caserma da realizzare infatti sarà destinata non più a base logistico-addestrativa ma ospiterà una compagnia (circa 200 - 250 unità). Il finanziamento a disposizione dell’amministrazione è di 12,3 milioni di euro.




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