Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 November 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 13
Azienda mista, stop al commissario
L'Università detta le condizioni: prima il programma poi il sì
La Regione ha indicato da tempo Ennio Filigheddu, ma manca l'assenso dell'Ateneo
Pierpaolo Vargiu (Riformatori): «Ritardo sconcertante. L'azienda mista ha oltre 20 milioni di debiti, non c'è tempo da perdere».
 
Il via libera alla nomina di Ennio Filigheddu alla guida dell'azienda Asl-Università è subordinato a «una concertazione reale» tra Regione e Ateneo. Senza questa condizione, Palazzo Belgrano non darà l'assenso sul nome indicato da Viale Trento per la sostituzione del direttore generale Pietro Paolo Murru.
LA LETTERA Il rettore Giovanni Melis ha messo nero su bianco, in una lettera inviata al presidente della Regione Ugo Cappellacci, le clausole per costruire un rapporto corretto e paritario con la Regione. Il senso è: non ci limiteremo a ratificare un nome scelto da voi, ma vogliamo valutarne il programma. Ed è per questo che tutti gli altri commissari sono al lavoro da tempo, tranne quello dell'azienda mista. Melis chiede che gli venga sottoposto un programma di governo dell'Azienda che deve essere discusso ed eventualmente emendato dal consiglio della facoltà di Medicina.
Una linea condivisa dal Senato accademico che nella riunione di mercoledì scorso ne ha discusso registrando al suo interno anche proposte di rottura con la Regione.
LIORI: NON COMMENT E se l'assessore alla Sanità Antonello Liori mantiene una prudenza assoluta («non mi risulta che il rettore non abbia dato l'assenso. In ogni caso non sono a conoscenza della lettera e non rispondo di cose che non ho letto»), il ritardo dell'Ateneo ha fatto irritare molti esponenti del centrodestra in Consiglio regionale.
VARGIU: SCONCERTANTE Pierpaolo Vargiu, capogruppo dei Riformatori, definisce la situazione «sconcertante» perché - dice - «Melis il 3 novembre ha dato il suo assenso informale su Filigheddu al presidente Cappellacci. È vero che il rettore ha 60 giorni di tempo per dare il via libera», aggiunge l'esponente del centrodestra, «ma gli è stato chiesto di accelerare vista la grave situazione debitoria dell'azienda (si parla di oltre 20 milioni) e considerata la necessità di attivare prima possibile azioni per ridurlo». Azioni che ora non possono essere messe in pratica perché il direttore generale in carica non può assumere decisioni che non siano di ordinaria amministrazione.
INCIDENTE DIPLOMATICO Un incidente diplomatico che potrebbe incrinare i rapporti tra Consiglio regionale e Università. «Non decidendo creano ulteriori danni alle finanze dell'azienda», attacca Vargiu. «Pensi che cosa accadrebbe se il Consiglio sarà così fiscale quando ci chiederanno un aiuto finanziario per ripianare la loro metà del debito dell'azienda». (f.ma.)

 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
Nomine congelate, mistero sulla giunta 
E il Pd lancia la sfida sul programma: «Come cambiare il patto di stabilità» 
Dietro il rinvio ci sono motivi tecnici e politici, tensione tra gli alleati 
FILIPPO PERETTI 
 
 CAGLIARI. Alle prese con la crisi industriale e alla vigilia di tre settimane di incertezza sulla Finanziaria, la giunta regionale di centrodestra è sottoposta a tensioni anche sulle nomine politiche. I rinvii hanno creato un clima di suspense e di sospetti tra gli alleati. Mentre il Pd, che continua a corteggiare centristi e sardisti in vista delle elezioni, lancia la sfida sul programma.
 Da alcune settimane nei partiti della maggioranza che sostiene il governo di Ugo Cappellacci si davano per imminenti le nomine ai vertici delle agenzie agricole (Laore, Agris e Argea) e degli Ersu di Cagliari e di Sassari. Nonché la sostituzione, all’Industria, di Andreina Farris con il nuovo assessore Sandro Angioni. E invece nelle due ultime sedute dell’esecutivo regionale non si è mosso nulla in questa direzione. Secondo alcune indiscrezioni, i motivi sarebbero solo tecnici: qualche intoppo burocratico e, ora, l’avvio in aula della sessione di bilancio che non consente al Consiglio di fare, parallelamente, le nomine di propria competenza. Ma la motivazione tecnica del congelamento delle nomine non convice i più, anche se alcune emergenze industriali (prima fra tutte il caso Alcoa) hanno certamente distratto Cappellacci dai temi più strettamente politici.
 Ci sono, secondo altre indiscrezioni, anche o soprattutto motivazioni di carattere politico. Per gli Ersu, ad esempio, i nuovi rettori delle università di Cagliari e di Sassari hanno preteso delle scelte di alto livello e, probabilmente, non hanno espresso l’intesa (richiesta dalla legge) perché le designazioni fatte dai partiti (il Pdl per Cagliari, i Riformatori per Sassari) potessero andare avanti. E sui due enti universitari si vocifera che sarebbe cambiata la mappa della lottizzazione, almeno per Sassari, dato che l’Ersu verrebbe ora assegnato al Pdl (con una compensazione a favore dei Riformatori: forse un ente agricolo).
 Anche sulle agenzie agricole che hanno accorpato numerosi dei vecchi enti ci sarebbero delle difficoltà politiche. Una settimana fa erano state date per scontate le nomine di Antonello Usai (attuale commissario dell’Agris) al vertice di Laore e del sassarese Salvatore Loriga alla guida di Argea. I due nomi sarebbero confermati, ma - secondo ultime notizie ufficiose - le nomine potrebbero slittare ancora e non di poco. I motivi potrebbero essere legati all’incertezza che si è creata nella giunta dopo l’annuncio delle dimissioni di Giorgio Oppi dall’assessorato all’Ambiente: il segretario dell’Udc dovrebbe dimettersi all’inizio della prossima settimana. E Cappellacci deve ancora firmare il decreto per l’ingresso in giunta di Sandro Angioni. Probabile che il presidente si sia voluto prendere una pausa di riflessione. Anche se corre il rischio che le varie tensioni (comprese quelle preelettorali) si scarichino proprio sulla manovra finanziaria, il cui dibattito riprenderà domani. Con l’obiettivo di votare tutti i documenti prima di Natale: un obiettivo ambizioso (sono dieci anni che la Regione non vota la Finanziaria nei tempi indicati dalla legge) ma anche un cammino pieno di ostacoli.
 Su questa strada, ma dall’opposizione, sta cercando di inserirsi il Pd con due obiettivi. Il primo: allargare la coalizione di centrosinistra a centristi (Udc, Uds e Mpa) e sardisti, tutti attuali alleati di Cappellacci. Il secondo: rilanciare la sfida sulla politica e sui programmi dopo più di un anno di quasi assenza a causa degli scontri interni. Per questo pomeriggio il nuovo segretario regionale, Silvio Lai, ha convocato un’assemblea di parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali su un tema decisivo per il futuro delle giunte: il patto di stabilità. Ci sarà un confronto con esperti. Gli attuali vincoli non consentono a Regione, Province e Comuni di spendere tutte le risorse finanziarie a disposizione. Un paradosso, certo, ma difficile da rimuovere.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Cronaca
SINDROME DI CRISPONI
Una settimana dedicata alla ricerca sulle malattie rare
 
CAGLIARI. Dall’1 all’8 dicembre l’Associazione sindrone di Crisponi i suoi primi 5 anni di attività con una serie di iniziative. Domani alle 16.15 nel Centro di ricerca Cnr alla Cittadella universitaria di Monserrato verranno consegnati alcuni macchinari per lo studio delle malattie rare. Seguiranno tre appuntamenti a Oristano, dopodomani, giovedì e venerdì (il primo alle 16.15 alla piscina comunale con la campionessa italiana Chiara Ruiu; il secondo con una mostra alla scuola professionale G.Pastore; il terzo con un simposio di ricercatori).
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sassari
Veterinaria è donna, laureate in aumento e sempre più brave 
Ma finiti gli studi poche specialiste scelgono di curare i grandi animali da allevamento 
FABIO FRESU 
 
 SASSARI. Sempre più donne scelgono la facoltà di Veterinaria e, a sopresa, non solo concludono gli studi più in fretta dei colleghi uomini ma lo fanno con maggior profitto. Alla fine, però, poche veterinarie arriva ai vertici della carriera negli enti pubblici.
 È questo il dato principale emerso dal convegno «Nuove prospettive nella relazione con gli animali: valore socioassistenziale, sanitario e nuove professionalità», organizzato alla Camera di Commercio dalla commissione delle Pari opportunità e dalla Consigliera di Parità della Provincia.
 «Le donne riescono bene negli studi di veterinaria - ha detto Eliana Masala, consigliera di parità - anche se poche arrivano ai massimi livelli nelle strutture pubbliche». «L’accresciuta presenza delle donne nella professione veterinaria - ha aggiunto Annalisa Pistidda, presidente della commissione provinciale Pari opportunità - può rappresentare la chiave di volta anche in un settore al quale noi donne siamo particolarmente interessate, quello alimentare, considerate le interazioni fra le modalità di allevamento degli animali e la qualità dei cibi offerta sul mercato».
 Cristina Patta, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, ha spiegato come negli anni è cambiata la professione. Una storia che comincia da lontano e in Russia, con le prime donne veterinarie al mondo a fine Ottocento, mentre in Italia la prima è stata Jenna Barbieri nel 1927, e in Sardegna si è dovuto aspettare fino al 1975 con Maria Giovanna Pitzus e Marisa Porcheddu. Ormai invece le donne sono il 41 per cento degli iscritti alla facoltà. Fra il 2002 e il 2008, le laureate hanno avuto un trend di crescita del 110 per cento contro il 35 per cento degli uomini. Ma la stragrande maggioranza delle veterinarie si occupa di animali da compagnia, solo il 15 per cento delle professioniste si occupa di equini e appena l’8 per cento di ovini e caprini.
 All’iniziativa, moderata dal giornalista Rosario Cecaro, hanno fornito il loro contributo anche Rosalba Matassa, del ministero della Salute, il medico Scilla Mastrandrea; Flavia Franconi, docente della facoltà di Farmacia di Sassari.
 Lo zooantropologo Alessandro Arrigoni dell’Università di Siena ha invece letto una relazione di Enrico Morioni, presidente dell’associazione «Veterinari per i diritti degli animali», che ha evidenziato che nel mondo si consumano 784 tonnellate di carne l’anno contro le sessanta tonnellate degli anni Settanta. Questo ha portato agli allevamenti intensivi gestiti con l’unico fine del profitto, con ipersfruttamento e gravi danni per gli animali e, spesso, poca attenzione verso i diritti dei consumatori.
 Lo stesso Arrigoni si è poi soffermato sul tema «Zooantropologia, etica e cibo»., Parlando di problemi comportamentali e di terapia assistita dagli animali ne, Raffaella Cocco dell’Università di Sassari ha detto tra le altre cose che i casi di aggressione da parte dei cani siano quasi tutti d ricondurre a problemi di comunicazione con gli uomini.
 
 

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