Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 November 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e redazione web
 
L’UNIONE SARDA
1 - Remo Bodei a Cagliari. Oggi in Rettorato lectio magistralis
2 - Master and back, oggi incontro a Nuoro
 
LA NUOVA SARDEGNA 
3 - Università, 250 pendolari della 131. La rabbia degli studenti di Nuoro
    
 
  
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 45
Oggi in Rettorato lectio magistralis
 “Paradossi del tempo”: Remo Bodei a Cagliari
“Paradossi del tempo e della memoria”: un tema di grande attualità e di altrettanto fascino, quello che il filosofo Remo Bodei affronterà stasera dalle 18 alle 20 a Cagliari, con una lectio magistralis nell’aula Settecentesca del Rettorato di via Università. A organizzarla la facoltà di Lettere e Filosofia. Presiede l’incontro Vanna Gessa Kurotschka, ordinario di Filosofia morale, porteranno i saluti il rettore Giovanni Melis e il preside di Lettere Roberto Coroneo.
Dopo aver insegnato a lungo a Pisa e nelle più prestigiose università del mondo, da tre anni Bodei è professore della University of California di Los Angeles. Nato a Cagliari, dove ha frequentato il Siotto, ha studiato filosofia all’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, dove ha avuto come maestro Arturo Massolo che lo ha introdotto allo studio dell’idealismo tedesco. A Hegel e all’idealismo tedesco ha dedicato molti anni delle sue ricerche soggiornando a lungo in Germania e pubblicando fondamentali studi. I suoi interessi si sono poi spostati sulla filosofia moderna e, in particolare, sul tema delle passioni (“Ordo Amoris” e “Geometria delle passioni”, 1991, “Logiche del delirio”, 2000. Molte delle sue ricerche sono state dedicate all’estetica: “Le forme del bello”, 1995, “Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia”, 2008, all’etica: “Destini personali”, 2002, e alla storia della cultura: “Se la storia ha un senso”, 1997, “Il noi diviso. Ethos e idee dell’Italia repubblicana”, 1998. Nell’ultimo, “La vita delle cose”, si chiede se possa esistere un altro sguardo su di esse, capace di riscattarle dal ruolo anonimo e inerte di oggetti. Riconosciuto come uno dei maggiori filosofi viventi, Bodei è nella sua città come Visiting professor nella facoltà di Filosofia per un breve corso sui “Paradossi del tempo”: oggi e domani Biblioteca Universitaria 11-13, lunedì e giovedì prossimi Aula Motzo della facoltà, a Sa Duchessa.
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro - Pagina 18
Master and back, oggi incontro
Oggi, alle 15, nell’aula magna dell’università di via Salaris, incontro sul programma di rientro del Master and back, promosso dall’agenzia regionale per il lavoro con l’assessorato comunale alla Programmazione e il consorzio universitario. Dalle 16.30 alle 18.30 attive alcune postazioni informative.


  
LA NUOVA SARDEGNA
  
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Nazionale
Università, 250 pendolari della 131
La rabbia degli studenti: costretti ad andare a Cagliari per esami e lezioni
IL CASO ATENEO
Gli studenti di Amministrazione protestano e chiedono l’intervento dei politici
NUORO. Tre anni fa si iscrivono al primo anno di corso. Si sentono dire: «Benvenuti all’ateneo nuorese, sarete i futuri dottori in amministrazione». Poi succede che il corso di laurea in questione venga condannato a morte dall’ateneo dal quale dipende, quello di Cagliari.
E così, 250 studenti barbaricini, si rimboccano le maniche, riforniscono l’auto di benzina, e si trasformano in un piccolo esercito di pendolari colti della 131. Perché, loro malgrado, per poter dare molti esami, ma anche solo seguire alcune lezioni e persino per poter parlare con i professori o discutere la tesi, devono percorrere i 180 chilometri di asfalto, incroci a raso e lavori in corso, che separano Nuoro da Cagliari. Devono sborsare i soldi per il pullmann o per la benzina, tirare fuori il denaro per mangiare un panino. E nei casi più sfortunati, quando magari il docente non si trova o l’esame viene rinviato al giorno dopo, gli stessi studenti devono anche dormire in albergo o chiedere ospitalità agli amici. A conti fatti, per ogni discesa a Cagliari, vola almeno un centone.
«I sopravvissuti, siamo i sopravvissuti di questo corso. Siamo quelli che chiuderemo i portoni, se nessuno dei politici ci aiuterà»: Laura Melis, 42 anni, nuorese, e Andrea Denti, 24 anni, di Ottana, lo ripetono bene. Sono due studenti del terzo anno del corso di laurea in Amministrazione, governo e sviluppo locale. Come tanti altri, tre anni fa, si immatricolano a Nuoro con un mucchio di sogni e speranze. Le premesse sembrano buone: il corso di laurea è interessante, i professori capaci e disponibili, le lezioni coinvolgenti. Tra i loro colleghi, ci sono anche baroniesi, ogliastrini, studenti lavoratori, mamme di famiglia, giovani. Un popolo variegato, ambizioso e tenace. Ma tutto svanisce di lì a poco. Succede, infatti, che nel 2003, la facolta cagliaritana di Scienze politiche, decide di aprire nel capoluogo sardo un corso-fotocopia di quello già esistente a Nuoro. È l’inizio di uno stillicidio di decisioni che demoliscono il polo universitario nuorese. La cosa ha subito un risvolto negativo per la Barbagia: le immatricolazioni ad «Amministrazione, governo e sviluppo locale» scendono precipitosamente. Dal centinaio degli anni d’oro arrivano ad appena 25.
«Ma la colpa - spiegano Andrea Denti e Laura Melis - non sta nel fatto che vi sia un disinteresse, in Barbagia, per questo corso, sta nel fatto che a Cagliari si è fatto di tutto per farlo morire e per creare negli studenti che si immatricolavano uno stato di incertezza». Un esempio illuminante tra tanti. Nel settembre 2008, i nuoresi che vogliono seguire il corso, devono per forza immatricolarsi a Cagliari. In segreteria, nel capoluogo sardo, qualcuno dice loro: «Le lezioni del primo semestre le seguite a Nuoro, quelle del secondo, invece, ancora non lo sappiamo. Perché se il vostro numero dovesse calare durante questi mesi, vi portiamo tutti a Cagliari per le lezioni». Ma i barbaricini, si sa, sono gente tenace, dalla testa dura. Si iscrivono lo stesso, a questa specie di università dell’incertezza, e lo fanno con orgoglio. Il loro coraggio, tuttavia, non viene affatto premiato. Dall’anno successivo, infatti, per seguire lezioni e dare gli esami, devono rassegnarsi ad asfaltare la statale 131. Perché la facoltà di Cagliari da cui dipende il corso nuorese decide che quest’ultimo deve chiudere, è «a esaurimento». Così spariscono professori, lezioni, orari di ricevimento. Alla faccia di tanti discorsi politici fumosi sulla salvaguardia del polo universitario nuorese. Laura Melis e Andrea Denti parlano anche a nome di tanti altri studenti, e sono davvero arrabbiati e delusi. «In pratica, immatricolandoci, abbiamo firmato un contratto che diceva che avremmo frequentato le lezioni a Nuoro e invece non è stato rispettato: siamo costretti a fare i pendolari per molti esami e per vedere i professori. È una situazione assurda e ingiusta. Siamo costretti a studiare in uno stato di instabilità paurosa. Paghiamo le tasse come gli studenti cagliaritani, non è giusto che non ci venga data la possibilità di laurearci a Nuoro, di dare gli esami in sede e di seguire le lezioni».
Valeria Gianoglio
 

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