Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 November 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Sport Pagina 54
Luisanna Fodde nell'Olimpo del tennis
Entra nel Comitato olimpico internazionale fino a Londra 2012
 
A Wimbledon è di casa dal 1981: doveva sostituire un'amica all'ufficio stampa, dopo quasi trent'anni è ancora lì. Ha saltato solo due edizioni dei Championships , per colpa di Marta e Alessandra, le sue due figliole che teneva ancora in grembo (ma con Marta nel pancione di cinque mesi non aveva esitato a presentarsi a un campionato sardo, perso, peccato perché sarebbe stato archiviato anche come doppio femminile). A Pechino, invece, c'è stata nel 2008: per l'Olimpiade. Ricordo indelebile: per l'emozione durante la cerimonia inaugurale aveva versato tutte le lacrime che aveva negli occhi e si era anche giocata quelle del successivo decennio. Lei è Luisanna Fodde, la signora cagliaritana del tennis, recentemente confermata nella sezione tennis del Comitato olimpico internazionale. Incarico prestigioso, mai la Sardegna è arrivata così in alto a livello manageriale: con lei solo altri otto dirigenti a livello mondiale devono governare il tennis olimpico. Sono l'equivalente di un supervisor che spazia dai giudici agli impianti, dall'organizzazione all'antidoping. Ma non solo: la professoressa (di Lingue all'Università di Cagliari) fa parte anche del Development Tennis Europe , un organismo che si occupa di diffondere questa disciplina e lei si è presa una bella rogna, l'Est, dove costruire un campo da tennis in più è una vittoria più pesante di una Davis. Classe 1958, la prima tessera del Tennis Club Cagliari è del 1967: cinque titoli sardi assoluti, più un titolo italiano universitario in coppia con Angelo Binaghi, il presidente della federtennis che ha sostenuto la sua candidatura all'interno del Cio non solo per amicizia.
Prossima scadenza Londra 2012, Olimpiade tutta da gustare perché il tabellone tennistico si svolgerà tra giugno e luglio proprio a Wimbledon dove Luisanna Fodde resterà per curare l'ufficio stampa della prestigiosa manifestazione. Dire fanatica è poco: passerebbe ore, per sua stessa ammissione, a parlare della pressurizzazione delle palline da tennis. Ma in fondo è ancor più giovane di quel talento che negli anni Settanta aveva contribuito a far crescere il tennis con quella bella generazione svezzata da Palmieri & Bassotto: questo è lo spirito che l'accompagna quando va a Wimbledon a gestire un servizio al quale fanno capo ottocento giornalisti di tutto il mondo, le seccature non mancano neppure nel tempio del lawn-tennis . Non ci si arricchisce girando il mondo per contro della Itf e per conto del Cio: spese pagate più qualche gettone di presenza. Se le chiedi se lo farebbe anche gratis risponde con una risata. Dietro la quale si cela una tacita affermazione: pagherei. Spirito olimpico puro, De Coubertin apprezzerebbe.
NANDO MURA
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Fabbrica della creatività, via ai lavori
Entro il 2010 laboratori, atelier, bar e la biblioteca digitale
Saranno ristrutturati 10 mila dei 22 mila metri quadri degli edifici dell'ex fabbrica di sigarette chiusa nel dicembre del 2001
Ex Manifattura. Con 7,4 milioni saranno restaurati 10 mila metri quadri dell'area
 
Se i tempi saranno rispettati la Fabbrica della creatività prenderà vita alla fine del 2010, a nove anni dalla fabbricazione dell'ultima Ms uscita dai nastri trasportatori della manifattura tabacchi alle 8,45 del 17 dicembre 2001.
Entro il 31 dicembre dell'anno prossimo, ha annunciato ieri l'assessore regionale alla Cultura e Pubblica istruzione Maria Lucia Baire, dovranno essere conclusi i lavori di restauro e risanamento di una parte (10 mila dei 22 mila metri quadrati complessivi) degli edifici del grande complesso tra viale Regina Margherita e via XX settembre.
7,4 MILIONI DI EURO Le opere, finanziate con 7,4 milioni di euro, sono state aggiudicate all'Associazione temporanea di imprese tra la cagliaritana Raffaello Pellegrini, la Imma di Torino e tre studi di progettazione - Casciu, Abis e Tellus - che hanno realizzato il progetto definitivo (cui seguirà quello esecutivo) approvato mercoledì mattina in conferenza dei servizi. La loro era stata l'unica offerta pervenuta alla scadenza dei termini fissati (il primo ottobre 2008) dall'assessorato regionale alla Cultura e Pubblica istruzione.
SOLDI A RISCHIO «Se non avessimo stipulato il contratto con le imprese entro il prossimo 31 dicembre avremmo perso i finanziamenti», ha sottolineato ieri Baire. E a chi le chiedeva di chi è stata la responsabilità dei ritardi ha risposto: «È un appalto che abbiamo ereditato, noi abbiamo fatto in modo di concludere in tempi rapidi».
SINERGIA COL COMUNE Una cosa non è stata ereditata: la sinergia con il Comune di Cagliari, che ha sempre stigmatizzato il fatto che la giunta Soru non abbia mai coinvolto l'amministrazione della città che ospita la vecchia fabbrica. A sottolineare il rinnovato dialogo ieri accanto a Maria Lucia Baire c'era Gianni Campus, assessore comunale all'Urbanistica. «Ha prevalso il buon senso», ha detto Baire. «La Regione è di tutti e Cagliari è di tutti», ha aggiunto Campus che insegna Architettura e Composizione Architettonica all'università e dell'assessore regionale (ingegnere) è stato anche professore.
LA DESTINAZIONE Con i 7,4 milioni a disposizione (per completare la ristrutturazione ne serviranno altrettanti) saranno ristrutturati quattro fabbricati: in uno ci sarà l'Atelier di architettura, dove c'erano i grandi nastri che trasportavano il tabacco ci saranno la Sardegna Digital library (la biblioteca consultabile sul computer), il Centro di documentazione audiovisivi del cinema, dello spettacolo e del patrimonio audiovisivo della Sardegna e laboratori di varie dimensioni per artisti che operano in diversi ambiti: dal cinema all'architettura, dalla letteratura alla danza, dalla moda all'artigianato artistico. Negli altri due fabbricati troveranno spazio un auditorium con sala convegni da circa 150 posti e un bar-caffetteria da 240 metri quadri
Dall'ingresso di viale Regina Margherita si svilupperà inoltre un percorso lungo buona parte dei 16.450 metri quadri del complesso che passando per i vari fabbricati condurrà in piazza Regina Margherita e in vico XX settembre, due ingressi secondari.
LA GESTIONE Su chi gestirà la Fabbrica della creatività e chi occuperà laboratori, bar e atelier non ci sono al momento certezze. Così come non ce ne sono sull'uso dello spazio: sarà una piazza aperta a tutti o un luogo riservato a chi ci lavora? Maria Lucia Baire garantisce che la Regione ci penserà per tempo e «quando i lavori saranno terminati sapremo già chi li gestirà». Gianni Campus vorrebbe che fosse un luogo di aggregazione, come l'Exmà e come, prima ancora, i Giardini pubblici.
FABIO MANCA 
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 23
Orto botanico. Mostra organizzata dall'assessorato alle Attività produttive
Tre giorni alla scoperta dei funghi commestibili
 
In attesa che anche la Sardegna si doti di una legge che regoli la raccolta e la commercializzazione dei funghi spontanei, si moltiplicano le iniziative per approfondire la conoscenza della micologia. Se ne parlerà diffusamente nel corso della mostra “I funghi della Sardegna”, che si svolgerà fino a domenica all'Orto botanico. Tre giorni per scoprire le specie di funghi più diffuse in Sardegna, apprezzate ma non abbastanza conosciute.
La rassegna, presentata ieri in Comune, è organizzata dagli ispettori micologi del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione, in collaborazione con il dipartimento di Scienze botaniche dell'Università, con l'assessorato comunale alle Attività produttive. «Anche a tavola, occorre informarsi», ha sottolineato il sindaco Emilio Floris, «solo così possiamo essere certi di aver adottato una prevenzione efficace». Nell'allestimento sarà curato in modo particolare l'aspetto tossicologico dei funghi e ogni specie esposta sarà accompagnata da un cartellino, che oltre a mostrarne il nome scientifico (genere e specie), l'eventuale nome sardo e l'habitat, dia precise indicazioni circa la commestibilità o velenosità.
I visitatori potranno imparare in modo semplice come si raccolgono i funghi senza danneggiare gli stessi e il bosco. Come ha ricordato l'assessore alle Attività Produttive Paolo Carta «le regole di tutela dell'ambiente devono essere precise e ferree: la commercializzazione dei funghi è una grandissima risorsa per il territorio, che deve essere promossa all'interno e all'esterno dei mercati cittadini». 
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale Pagina 8
Farmaci, 80 volontari sani in fila per i test
Una società farà sperimentazione sugli uomini per le multinazionali
 
 Corridoi luminosi, lucidi, con le pareti decorate a motivi geometrici rossi, bianchi, gialli e blu. Dodici posti letto con monitoraggio continuo di ritmo cardiaco, pressione arteriosa, temperatura corporea. Sale d'attesa con poltrone confortevoli, biblioteca, tv satellitare, videogiochi, computer, dvd.
Siamo all'ospedale Brotzu. Trecento metri quadri all'undicesimo piano: è il reparto realizzato per ospitare “Fase1”, srl con socio unico la Regione Sardegna, creata per, spiega l'amministratore unico Francesco Marcheschi, «portare nuovi potenziali farmaci a una fase più avanzata di sviluppo». Il reparto ospiterà, prevalentemente, persone sane: bisogna non avere malattie, non assumere droghe e non essere allergici, per diventare volontari per la sperimentazione dei farmaci.
CAVIE UMANE In lista sono già in 79: 79 sardi che hanno sentito uno spot o letto un'inserzione pubblicitaria. Credi nella ricerca? Ci credono, altroché: tanto da accettare (per iscritto) di ricoverarsi e offrire il proprio corpo per la sperimentazione di molecole provate, finora, solo su animali (almeno due specie: «in genere il topo o un altro roditore e un mammifero superiore come la scimmia», precisa il modulo per aspiranti volontari sul sito internet “www.sardegnaricerche.it”). È quella che i protocolli della ricerca farmacologica indicano come “fase uno”, da cui il nome della srl presentata ieri mattina fra il T-hotel e il Brotzu: si tratta di indagare sulla sicurezza della molecola che potrebbe diventare un farmaco, e quindi di accertarne gli effetti collaterali sugli esseri umani.
RISCHI E SOLDI Nobile scopo. E rischi: tre anni fa, in Inghilterra, andò male a sei volontari, ridotti in fin di vita da un anti-infiammatorio tedesco. I 79 sardi selezionati e assistiti (anche psicologicamente) dall'équipe medica guidata da Giampaolo Pilleri sono pronti ad affrontare l'eventualità. Magari lo fanno per il rimborso spese. «Tra i mille e i tremila euro a seconda della durata della sperimentazione», precisa Giovanni Biggio, presidente del comitato scientifico di “Fase1” di cui fanno parte anche il neurogenetista Antonio Cao, il preside della facoltà di Medicina di Firenze Gianfranco Sensini, il direttore generale e un dirigente dell'Agenzia italiana del farmaco, Guido Rasi e Carlo Tomino, il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Enrico Garaci, il dirigente dell'Istituto tecnologie biomediche del Cnr a Milano Luca Pani.
MISSIONE La scommessa è attrarre in Sardegna le multinazionali che, finora, si affidano a centri in Paesi come India, Russia o Romania, dove però, avverte Guido Rasi, «non ci sono solide garanzie etiche» o a quelli statunitensi o irlandesi, i cui comitati etici non impiegano più di tre settimane per dire se il protocollo di sperimentazione è ammissibile o no: in Italia, il tempo medio d'attesa è un anno. La nuova società conta sulla rapidità del comitato etico del Brotzu per poter competere a livello internazionale.
BOLLINO BLU “Fase1” può anche finanziare e assistere piccole aziende farmaceutiche o gruppi di ricerca locali che hanno un progetto da far crescere e non vogliono farsi fagocitare dalle multinazionali, e ha un'unità di clinical trial management (con sede a Pula, nel parco scientifico e tecnologico regionale Polaris) in grado di registrare, validare e analizzare i dati sulla ricerca e rilasciare il Medical report , il “bollino blu” dei farmaci.
«EPOCALE» Creatura bipartisan , voluta da Renato Soru, la cui Giunta aveva messo a bilancio uno stanziamento annuo di 4,3 milioni confermato (negli impegni) da Ugo Cappellacci e dall'assessore Antonello Liori, “Fase1” segna, per il presidente dell'Istituto superiore della sanità Enrico Garaci, «un evento epocale nella storia della ricerca scientifica in Italia». Perché? Semplice: «Per la prima volta un ente pubblico si incarica di colmare il vuoto tra l'eccellente produzione di conoscenza farmacologica (vedi l'alto numero di molecole brevettate in Italia) e il bassissimo livello produttivo (nel 2007, nel Belpaese, sono arrivate alla fase uno di sperimentazione appena 20 molecole contro le 280 della Gran Bretagna)». Entusiasti Sergio Dompè, presidente di Farmindustria e Roberto Gradnik, presidente dell'Assobiotec. «I farmaci servono a garantire la salute dei cittadini e sono rimborsabili», applaude Luca Pani: «Sono, dunque, di interesse pubblico».
RICADUTE Che ci guadagna la Sardegna? A parte la gloria di collocarsi all'avanguardia nel settore (centri simili ci sono solo quello della ex Glaxo a Verona, quello di Chieti e quello, specializzato nel campo oncologico, di Pisa) ci guadagna ossigeno per i ricercatori. Per ora c'è da lavorare su un antibiotico, un antinfettivo e due molecole sviluppati dal Cnr di Roma e una dall'università di Genova. A gennaio potrebbe partire la sperimentazione su alcune molecole brevettate dalla multinazionale Novartis.
MARCO NOCE
 
Cronaca Regionale Pagina 8
Pillola abortiva, via libera a fine mese
 
«Siamo in dirittura d'arrivo. Penso che la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera che autorizzerà l'uso della pillola abortiva Ru486 potrà essere fatta fra fine novembre e inizio dicembre: non si va mai oltre i 40 giorni». Lo ha detto ieri a Cagliari il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Guido Rasi, a margine della presentazione di “Fase1”: «Il tempo medio per la pubblicazione è di 30 giorni. Mi sembra che la procedura che sta andando avanti sia quella standard. Dovremmo essere nei tempi».
«VACCINO SICURO» Rasi ha parlato anche del vaccino per l'influenza A, sostenendo che è testato e sicuro, anche riguardo alla presenza di adiuvanti.
Il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Enrico Garaci ha confermato la sicurezza del vaccino. Rasi ha puntualizzato che la scelta dell'adiuvante è obbligata dai tempi stretti fra l'insorgere dell'epidemia e la necessità di avere un vaccino immediatamente disponibile prima del picco di epidemia: «L'adiuvante è lo stesso usato in 45 milioni di dosi di vaccino per l'influenza stagionale da circa 15 anni. È ultrasicuro ed è un componente naturale che il nostro fegato produce ogni giorno. Le polemiche di questi giorni sono assolutamente incomprensibili e dovute a leggende metropolitane e al panico diffuso da una brutta abitudine della classe medica che si informa più su internet che sulla letteratura scientifica».
LA SPISA L'assessore regionale della Programmazione Giorgio La Spisa ha dichiarato che «“Fase1” rappresenta la tessera di un mosaico, ancora da completare, al quale teniamo particolarmente. Già nella prossima finanziaria 2010 sono stati incrementati il fondo unico per l'università, passando da 12 a 18 milioni di euro, e quelli per la ricerca che passano da 25 a 35».
LIORI L'assessore regionale alla Sanità Antonello Liori ha invece elencato le linee guida della sua attività amministrativa: riduzione delle liste d'attesa con uno stanziamento di 10 milioni di euro; «la ripresa dell'edilizia ospedaliera, tenendo ben presente il progetto di un attento riordino del sistema sanitario regionale nel suo complesso»; riduzione al minimo dei cosiddetti «viaggi della speranza» attraverso il rilancio dell'ospedale Brotzu. 
 

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Cagliari
Consigli per il futuro 
Salone dell’Orientamento: come i giovani si preparano a affrontare università e lavoro 
L’iniziativa promossa dai giovani imprenditori dell’Assoindustriali 
 
ORISTANO.  «Gli sportelli informativi dell’Università? Per favorire meglio l’orientamento dovrebbero essere aperti nelle scuole superiori». È solo uno dei tanti messaggi lanciato ieri mattina al Teatro “Antonio Garau” al convegno-dibattito che ha aperto la seconda edizione del Salone dell’Orientamento, organizzato dal Gruppo giovani imprenditori dell’Associazione degli industriali oristanese. La tre giorni dedicata ai giovani che si accingono a scelgliere la strada per il proprio futuro, decidendo dove proseguire gli studi o di addentrarsi nel sempre più difficile mondo del lavoro, si annuncia un successo. Notevole infatti partecipazione, non solo di studenti degli ultimi anni delle superiori ma anche da imprenditori magari in cerca di “talenti” da reclutare e dai rappresentanti del mondo delle istituzioni e delle associazioni che ieri hanno partecipato al dibattito. I lavori sono entrati subito nel vivo con gli interventi di esperti e rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, come Marika Girat, del Gruppo giovani di Confindustria, Carlo Ferrari della Cooperativa San Vincenzo di Cabras e Gianfranco Matteoli, responsabile del settore giovanile del Cagliari Calcio, Aldo Totorella, dirigente del Csa (l’ex provveditorato agli studi) e Luciano Scalas, responsabile delle relazioni esterne dell’Università di Cagliari, solo per citarne alcuni. (m.c.)
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Gallura
Economia del turismo rischia grosso 
La facoltà gemmata potrebbe incappare nella tagliola della finanziaria Piccinnu e Chessa del Pd presentano un’interrogazione al sindaco 
 
OLBIA. Nessuna sindrome da scippo, ma sottotraccia si radica la paura di vedere l’università andare via dalla città. Il corso di laurea gioiello rischia di essere una delle vittime delle riforme del governo. La mannaia di Stato potrebbe decapitare le sedi gemmate tra queste anche il corso di Economia del Turismo, che ha numeri da ateneo e costi da asilo per la Regione.
 Negli anni passati da Cagliari erano arrivate risorse quasi comiche. Appena 130 mila euro. Ma quest’anno oltre al taglio dei fondi c’è il rischio che la riforma cancelli tutte le sedi gemmate tra queste quella di Olbia. I rumors hanno preso corpo e il consigliere comunale del Partito democratico Rino Piccinnu ha presentato con Ninni Chessa, Pd, una interrogazione. «La riflessione parte dalla finanziaria regionale che per il 2010 taglia i fondi e vuole ridurre a sei le facoltà nei due atenei con il taglio di tutte le sedi gemmate - dice Piccinnu -. Se questo venisse confermato sarebbe un ulteriore beffa per la città e per tutta la Gallura. A Olbia l’università ha non solo un’importanza economica, ma per molti ragazzi è l’unica possibilità di proseguire gli studi. Gli iscritti in regola con le tasse sono più di 650. La sede è un valore aggiunto per la città e non deve essere cancellata. Tutti i laureati trovano subito posto di lavoro, perché esiste un circuito virtuoso di cui fa parte anche il mondo delle imprese del turismo. L’università forma le figure che le aziende cercano». In questi anni la Regione non è stata troppo generosa. Si è limitata a dare 130 mila euro, per altri centri come Nuoro e Oristano, in cui gli iscritti sono pochissimi, gli stanziamenti si sono contati in milioni di euro.
 «Una situazione che non può essere accettata - conclude Rino Piccinnu -. Per questo ho chiesto al sindaco che si faccia portavoce di questa battaglia per non mettere alla fine di un lungo elenco di scippi anche la fine dell’università. Ricordo che il G8, la Olbia-Sassari, la Olbia-Tempio, la Olbia-Santa Teresa, il ponte di Padrongianus, l’Agenzia delle Entrate, l’Inps, sono tutte emergenze che attendono ancora risposta».
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Cagliari
Obeso un bambino su 100 
Una ricerca del Coni e dell’Università 
 
 ARZANA. Incidenza dell’obesità in età evolutiva in Ogliastra: è questo uno studio che il Coni Sardegna ha realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Cagliari grazie a un finanziamento della Provincia.
 «Lo scopo della ricerca - si legge nello studio - è stato quello di esaminare l’incidenza dell’obesità e del sovrappeso in un campione di soggetti ogliastrini in età evolutiva. Le analisi sono state condotte suddividendo il campione per fasce di età, per estrazione sociale, per provenienza geografica e in base al livello di attività motoria dei soggetti». Sono stati studiati un totale di 148 bambini (nel 2009) residenti ad Arzana e in altri cinque centri montani. I bambini, di entrambi i sessi, avevano un range di variabilità dell’età compreso fra gli 11 e 13 anni e frequentano le scuole medie. «Di tutti i soggetti esaminati - prosegue lo studio - solo l’1 per cento è risultato obeso, il 14 per cento sovrappeso, il 78 per cento normopeso e il restante 7 per cento sottopeso. L’incidenza di sovrappeso e dell’obesità non presenta differenze significative fra maschi e femmine. Tuttavia si riscontra una maggiore incidenza di sovrappeso e obesità nei maschi rispetto alle femmine: i maschi sovrappeso sono risultati il 15,4 per cento e gli obesi il 2,6, mentre le femmine sovrappeso l’11,6 pr cento e obese pari allo zero per cento. Dal confronto con i dati relativi ai bambini e agli adolescenti italiani fra i 6 e i 17 anni, il nostro campione presenta una percentuale inferiore sia di bambini obesi (1 per cento con 4 per cento) sia di soggetti sovrappeso (14 per cento contro 20 per cento)». (l.cu.)
 
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Un seminario sulla cultura della legalità 
 
 SASSARI. Nell’ambito del ciclo di incontri seminariali promossi all’interno del corso di sociologia, per promuovere la cultura della legalità, si terrà oggi, alle 18, nella sala Umanistica della facoltà di Lettere e filosofia (al piano terra dell’università in via Zanfarino), l’incontro-lezione con il magistrato Luigi De Magistris, europarlamentare e presidente della commissione Controllo Bilancio dell’Unione Europea. «L’inaziativa - dice l’organizzatore e coordinatore, Massimo Ragnedda docente di Sociologia dei processi culturali - fa parte di un ciclo di incontri seminariali promossi all’interno del corso di Sociologia dei processi culturali della facoltà di lettere e filosofia e da me diretti. Questi incontri sono un momento di riflessione su importanti tematiche dell’attualità. La convinzione che l’università non debba essere solamente il luogo dove si impartiscono lezioni ma anche come laboratorio culturale e politico». (g.gel.)
 
 

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