Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 November 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA

 
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Una vecchia idea di impegno civile
Professori, studenti e l’etica del lavoro
di Giuseppe Marci
 
Esisteva, anni fa, un’idea nobile di impegno civile e di militanza politica per la quale molti operavano, offrendo tempo, passione e capacità professionali. Era, questo, come poi si è compreso, un punto in comune fra gli schieramenti: sinistra, destra e centro potevano contare sull’apporto disinteressato di una parte importante della popolazione italiana. Non tutti, certo. C’è stato anche chi nella politica ha trovato una rendita di posizione, si è fatto la casa, ha sistemato la famiglia: alle volte per diverse generazioni. Non è di loro che parlo.
Io dedicavo il mio tempo libero all’attività pubblicistica: avevamo un giornale quotidiano, facevamo riviste. Rigorosamente gratis. In quell’universo ho svolto il mio apprendistato, di volta in volta essendo collaboratore, redattore, direttore di riviste delle quali contribuivo a organizzare le sezioni culturali.
Quando, ben prima della caduta del Muro di Berlino, ho compreso che quel mondo non si reggeva in piedi, ho abbandonato la dimensione propriamente politica ma ho continuato a svolgere un ruolo di animatore di iniziative editoriali.
Se dovessi indicare l’aspetto più positivo di questa impresa condotta per quattro decenni, direi che consiste nell’apporto generoso di centinaia di persone che hanno dato il meglio delle loro competenze scrivendo articoli, saggi, volumi, hanno partecipato a dibattiti, conferenze, convegni. Illustri studiosi operanti nelle diverse parti del mondo, docenti universitari, pittori e scultori, fotografi, registi, attori, musicisti, informatici e multimedialisti.
Solo un giovane scrittore, in questi lunghi anni, mi ha detto di rivolgermi al suo agente letterario: tutti gli altri hanno lavorato gratis (anzi, mettendoci di tasca le spese) perché li convinceva il progetto; condividevano l’orizzonte ideale.
Altri, con maggiore autorità della mia, potrebbero raccontare storie simili. Lo dimostra la proposta di Giuliano Amato, presidente della Treccani, che ha ipotizzato di dare in affidamento gratuito le voci del Dizionario Biografico agli studiosi che vogliano assumersele. (È stato fortemente criticato, e anche io, nel mio piccolo, talvolta ho sentito dire che è improprio - e fors’anche immorale - basarsi sul lavoro che trova la sua ricompensa nella soddisfazione d’averlo fatto, e bene: nessuno ne trae profitto e tutti sentono d’essere parte del lievito che feconda il mondo).
Per questo non mi convince l’idea di legare gli avanzamenti in carriera dei docenti universitari alla valutazione del lavoro svolto: che comunque va valutato, beninteso.
Già gli studenti sono stati spinti a calcolare i crediti, dimenticando la qualità: lo stesso accadrà per i loro professori. E così il cerchio sarà chiuso, nel rispetto di tutte le formule burocratiche e con una nuova perdita sostanziale.
 
2 – L’Unione Sarda
Prov Medio Camp Pagina 50
La nuova vita della terra cruda
Studiosi e docenti da tutta Italia a convegno per 4 giorni
Serrenti. Oggi prende il via una rassegna di incontri sul recupero dei centri storici
Saranno presentati anche alcuni esempi di recupero. La collaborazione di alcune università per il recupero di materiali antichi
 
Da oggi a Serrenti un ciclo di incontri sul recupero dei centri storici della Sardegna, Quattro giornate, dal 9 al 12 novembre, dedicate al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico e architettonico dei centri storici della Sardegna. Gli incontri, da questo pomeriggio a Serrenti, nei locali dell’ex mattatoio in via Nazionale 270, per iniziativa dell’associazione nazionale Città della Terra Cruda, si svolgono nell’ambito della Settimana di educazione allo sviluppo sostenibile città e cittadinanza promossa e patrocinata dall’Unesco - Commissione nazionale italiana. Il programma, che si rivolge in particolar modo ad amministratori, tecnici comunali, progettisti e imprese, operatori culturali e turistici, si apre alle 16 con una conferenza sul tema: «Adozione del manuale del recupero dei centri storici della Sardegna e Architettura in terra cruda».
Dopo i saluti del sindaco di Serrenti Luca Becciu, del presidente della provincia Fulvio Tocco, del presidente dell’associazione nazionale Terra Cruda e sindaco di Samassi Ennio Cabiddu, interverranno il preside facoltà di Architettura Antonello Sanna, coordinatore del gruppo di lavoro che ha redatto, su iniziativa della Regione, i Manuali sulla terra cruda, strumento di attuazione per un corretto approccio di conservazione, di restauro e di riqualificazione del patrimonio architettonico tradizionale; Daniele Bosia del Politecnico di Torino che in Piemonte guida il recupero dell’architettura rurale del Gal Langhe Roero; Sebastiano Bitti, presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica della Sardegna e l’assessore regionale all’Urbanistica Gabriele Asunis.
Il pomeriggio di domani e mercoledì inizia alle 15 con i seminari di studio aperti dai coordinatori scientifici del «Manuali del recupero dei centri storici della Sardegna» Antonello Sanna e Carlo Atzeni (martedì) e i curatori del "Manuale tematico sulla terra cruda" Maddalena Achenza e Ulrico Sanna (mercoledì). A seguire saranno illustrati i lavori: casa Baldussi a Setimo San Pietro, casa Macis-Maccioni a Serramanna, casa Sulselli a Cabras, casa Montis a Vallermosa, casa Fenu a Villamassargia.
Alla chiusura di giovedì intervengono Giangiacomo Ortu "La costituzione dei centri storici rurali nella Sardegna dell’800". Marco Cadinu, "Storia dell’insediamento del Campidano"; Luca Becciu: "L’itinerario della Città della Terra"; Renzo Soro: "I borghi autentici d’Italia, un caso di studio" e Walter Secci "Piano per la valorizzazione del patrimonio storico architettonico in terra cruda". (ig.pil.)
 
3 – L’Unione Sarda
Prov Sulcis Pagina 49
Associazioni escluse dal Geoparco
La Consulta estromessa dal Direttivo insieme all’Università
Iglesias. Preoccupazioni per il futuro del consorzio gestito da un commissario
La consulta delle associazioni, estromessa dal Direttivo del Parco Geominerario, paventa il pericolo di un affossamento del consorzio
 
Il giorno della verità, per il Parco Geominerario della Sardegna, è sempre più vicino. Fra due mesi scadrà il secondo mandato dell’attuale commissario straordinario, Nino Granara, e solo allora si comprenderà se il difficile momento che l’Ente sta attraversando - causato tanto dalle sempre più scarse risorse a disposizione, quanto dagli impedimenti connessi alla provvisorietà della gestione corrente - sia il preludio a una crisi strutturale, o una fase cui seguirà l’atteso e auspicato rilancio.
Ma nessuno, tra i rappresentanti delle 150 associazioni riunite nella Consulta per il Parco Geominerario, e tanto meno tra i 90 Comuni rappresentati nella Comunità del Parco, è disposto a seguire passivamente l’evolversi degli eventi.
L’ASSEMBLEA È apparso chiaro sabato scorso a San Giovanni Miniera, durante l’Assemblea straordinaria convocata dalla Consulta delle associazioni al fine di fare chiarezza, insieme al commissario Granara e al direttore Luciano Ottelli, su un quadro generale che desta più di una preoccupazione. Ad allarmare le associazioni, in particolare, alcune scelte compiute negli ultimi mesi dai vertici del Consorzio, tra cui quella di estromettere dal Consiglio direttivo la stessa Consulta e le Università, e quella di chiudere le sedi dell’Ente decentrate nelle otto aree del Parco. Il timore più diffuso, secondo quanto ha esposto nella sua relazione introduttiva il presidente della Consulta Franco Saba, è che la Regione e lo Stato stiano avviando una fase di graduale disimpegno nei confronti del Parco, attraverso una progressiva revisione della sua struttura organizzativa, e il depauperamento della sua capacità operativa.
LE DIFFICOLTÀ «Il Parco si è fermato - ha detto Saba - e, al momento, nessun chiaro segnale arriva da Regione e Governo sulle prospettive che intendono dare all’Ente». Secondo Saba «occorre rimettere in moto la macchina del Parco, affinché le energie che le comunità hanno messo in campo in questi anni, e quelle che ancora abbiamo da spendere, non vadano disperse. Ovviamente - ha concluso - ciò non potrà avvenire senza un deciso impulso politico». In buona sostanza ci si aspetta che il Consorzio riesca finalmente a dotarsi di una base normativa condivisa e possa così superare il commissariamento, con l’approvazione di una pianta organica definitiva e la conseguente piena acquisizione di tutti gli strumenti che gli permetteranno di perseguire le finalità per cui è stato istituito. Un parziale ottimismo in tal senso è stato indotto nell’assemblea dalle parole di Nino Granara che, nel fare il punto sulle scelte gestionali adottate negli ultimi mesi, ha anche riferito che l’ultima base normativa predisposta per l’Ente avrebbe riscosso il favore sia del Ministero dell’Ambiente che della Regione.
LE PROSPETTIVE Troppo presto per parlare di intesa raggiunta, ma sicuramente un gran passo in avanti, visto e considerato che è proprio da tale intesa che dipende sostanzialmente il futuro del Parco. A dare, invece, una qualche sicurezza sul presente, ci sono circa sette milioni di euro di avanzi di bilancio, che il commissario ha dichiarato di voler impegnare in breve tempo attraverso un piano di spesa che sarebbe già in corso di elaborazione. Come in fase di predisposizione è la convenzione che regolerà, d’ora innanzi, i rapporti tra l’Ente e le associazioni della Consulta, a cui Granara ha garantito di voler riservare un ruolo fondamentale, com’è stato finora, nella vita del Parco.
PAOLO MOCCI
 
4 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 58
Agenda Appuntamenti a Cagliari
Festival della Scienza e un convegno sui libri per ragazzi
 
Gli appuntamenti di oggi del Festival della Scienza, in corso all’Exmà di Cagliari. Alle 9 dibattito curato da Raffaello Pompei (dell’Università di Cagliari) intitolato “I microbi: inesauribili biofabbriche del futuro”. Alle 10,30 il fisico Giuseppe Mezzorani (dell’Università di Cagliari) terrà la conferenza “Il sole nella cattedrale”, le chiese come osservatori astronomici nel XVII secolo. Ancora, alle 10,30, Andrea Mameli, Giuliano Malloci e Paola Picci cureranno il science show “Energia in gioco”: verranno utilizzati diversi giochi per entrare in contatto con le forme di energia. A fine mattinata, spazio allo spettacolo, ore 12, con gli studenti del liceo scientifico Pacinotti, seguiti da Rosaria Vassena ed Ettorina Montisci, che proporranno “Sidereus Nuncius: il primo rendiconto scientifico sulle osservazioni del cielo”. Alle 16 in scena i ragazzi della scuola media di San Sperate, guidati da Giuseppina Rosa, con lo spettacolo “Sardegna-Luna andata e ritorno (Tributo a Galileo)”. Alle 18 il fisico Biagio Saitta terrà la conferenza “Telescopi per neutrini”.
VILLA MUSCAS A Cagliari il 13 e 14 novembre, Villa Muscas, si terrà un convegno internazionale per parlare di letteratura e ragazzi. Relazioni, interviste, workshop, dibattiti, per cercare di scoprire se davvero l’infanzia e l’adolescenza sono una “terra di nessuno”. L’iniziativa, promossa e finanziata dalla Provincia di Cagliari, è organizzata dalla cooperativa L’Aleph, dall’associazione Hamelin e dalla libreria Tuttestorie, con il supporto del Centro regionale di documentazione biblioteche per ragazzi della Provincia e il patrocinio di AIB, IFLA e IBBY. Il convegno si rivolge a bibliotecari, insegnanti di scuola media inferiore e superiore, librai, educatori ed esperti del settore. Parteciperanno ospiti britannici (lo scrittore Aidan Chambers e la bibliotecaria Kathy Lemaire) e francesi (la scrittrice Marie-Aude Murail e Hélène Sagnet, direttrice della rivista “Lecture Jeune”), mentre la voce italiana sarà quella di Bruno Tognolini. Sul fronte delle biblioteche e dell’editoria saranno presenti Nicoletta Gramantieri e Maria Chiara Bettazzi. Parteciperà anche il sociologo Stefano Laffi. Per la partecipazione al convegno l’iscrizione è obbligatoria e dovrà essere effettuata entro domani.
CENTRI STORICI Quattro giornate, da oggi al 12 novembre, dedicate al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico e architettonico dei centri storici della Sardegna. Gli incontri, a Serrenti, nell’ex mattatoio di via Nazionale 270, per iniziativa dell’associazione “Città della Terra Cruda”, si rivolgono in particolar modo ad amministratori, tecnici comunali, progettisti e imprese, operatori culturali e turistici. Si parte alle 16 con una conferenza su “Adozione del manuale del recupero dei centri storici della Sardegna e Architettura in terra cruda”. Interverranno il preside della facoltà di Architettura Antonello Sanna; Daniele Bosia del Politecnico di Torino; Sebastiano Bitti, presidente dell’Istituto nazionale di Urbanistica della Sardegna e l’assessore regionale all’Urbanistica Gabriele Asunis.

 
5 – La Nuova Sardegna
Prima Pagina
Master & Back, un sogno a metà per i giovani laureati 
Esperienze deludenti per molti sardi che vogliono specializzarsi all’estero e nella penisola 
Troppe le lacune nel sistema che dovrebbe garantire il rientro al lavoro a casa 
 
SASSARI. Il progetto Master & Back riparte tra molti sogni e altrettante delusioni. In pista 449 laureati sardi pronti a specializzarsi all’estero o sulla penisola grazie a contributi della Regione. Un’idea nata con la Giunta Soru, poi rilanciata da Cappellacci e dai suoi assessori. Ma nei piani per il rientro al lavoro nell’isola c’è chi ravvisa un sistema lacunoso nell’incontro domanda-offerta. L’università di Cagliari bandisce un concorso per il rientro di «cervelli», mentre continuano le proteste per i ritardi nelle graduatorie e nell’attribuzione degli assegni di merito agli universitari.
 
Pagina 3 - Fatto del giorno
Master & Back, al via più ombre che luci 
Le speranze dei sardi che partono si scontrano con esperienze deludenti 
PIER GIORGIO PINNA 
 
SASSARI. Il progetto Master & Back riparte. Molte le speranze e già qualche delusione. In pista laureati sardi pronti a specializzarsi all’estero o sulla penisola grazie a contributi della Regione. Un’idea nata con la Giunta Soru, poi rilanciata da Cappellacci e dai suoi assessori.
Pubblicate le graduatorie degli ammessi, i primi vincitori disposti a seguire i corsi di alta formazione cominciano dottorati e tirocinii. Sono 449 in tutto, per ora. Dopo aver frequentato le aule di Oxford, Cambridge, Yale, Barcellona o Parigi e prestigiosi atenei nazionali come Padova o Bologna, in pochi anni dovrebbero rientrare a lavorare nell’isola. Ma su questo percorso, teorico e ideale, aleggia il peso delle esperienze del passato. Quanti dei quasi tremila laureati che in passato hanno seguito questo tragitto hanno poi trovato occupazione in Sardegna? Molto pochi. Non a caso continuano ad arrivare decine di lettere di denuncia dai predecessori dei ragazzi che iniziano in queste settimane la loro avventura. Parecchi dei quali, alla fine, hanno deciso di trattenersi nei luoghi dove si sono specializzati. E proprio perché nessuno nell’isola ha aperto la porta di un’azienda o di un centro di ricerca. A detta di tanti industriali, di operatori economici e parecchi piccoli imprenditori, infatti, quello che manca è una sinergia tra Regione, singoli ricercatori e mondo del lavoro. Nel frattempo c’è poi chi rileva altri intoppi burocratici (come dimostra il caso esposto a fondo pagina).
 Di recente il governatore Cappellacci ha spiegato che la giunta regionale si sta attivando per evitare lungaggini e difficoltà. Da qui l’impegno dell’Agenzia regionale per il lavoro, sotto la guida del commissario straordinario, Gabriella Massidda, che ha consentito di concludere rapidamente l’iter amministrativo. Ma stavolta è necessario andare oltre. Non bastano insomma i mezzi finanziari messi a disposizione dei laureati per i viaggi di studio. Così si è deciso di pianificare, entro fine anno, un nuovo avviso per l’alta formazione: potranno partecipare anche i candidati che hanno iniziato il proprio percorso formativo a cavallo della scadenza del bando precedente.
 L’ultima delibera approvata dalla giunta ha infatti consentito di superare il tetto di 6,5 milioni stanziati in origine. Un altro bando del programma pluriennale, poi, conta su una disponibilità di 10 milioni, oltre a ulteriori denari destinati alla sola fase di rientro, in massima parte coperti con fondi comunitari. E appunto su quest’ultima fase, il «Back», si concentra l’attenzione. Nascono «vetrine» di presentazione dei talenti dei candidati e altre iniziative di supporto. «Ma gli incentivi economici non bastano: senza un fortissimo collante impresa-ricerca i nostri studi e la prospettiva di applicarli per lo sviluppo della Sardegna saranno vanificati», non si stancano di ripetere tanti sardi che si sono specializzati all’estero in questi anni.
 
PROTESTE PER I RITARDI
E gli assegni di merito?
 
Oltre ai Master & Back, riservati solo ai laureati, i recenti programmi pubblici per valorizzare gli studi e incentivare i migliori prevedono gli assegni di merito. Che cosa sono? Assomigliano ai presalari di una volta e dovrebbero aiutare gli allievi più bravi a superare ogni difficoltà economica. Ma i ritardi, su questo versante, si sprecano. Specie dopo che la Regione ha affidato il servizio all’esterno. Così continuano polemiche e proteste.
Federico Palmas è uno moltissimi ragazzi ancora in attesa di sapere se potrà o no godere di questi aiuti. «Il termine per la presentazione delle offerte per partecipare alla gara era il 14 settembre, ma ancora tutto tace - dice - Non sappiamo se sia stato firmato il contratto d’appalto né quando saranno pronte le graduatorie». E come tanti suoi colleghi si lamenta della mancanza d’informazioni da parte della Regione, sia con comunicati stampa sia con notizie e aggiornamenti sul sito internet della pubblica amministrazione.
 
Pagina 3 - Fatto del giorno
Cagliari, iniziativa dell’ateneo per far tornare i «cervelli» 
Interventi con i fondi resi disponibili dalla Regione 
 
CAGLIARI. L’università è in pole position nei progetti per il rientro dei «cervelli» sardi. È stata indetta «una selezione per due contratti per attività di ricerca di durata biennale, con eventuale rinnovo per altri 2 anni, a favore di docenti, giovani ricercatori ed esperti sardi all’estero da almeno un triennio per ricerca». I contratti, finanziati con risorse della Regione, prevedono lo svolgimento di un programma di ricerca concordato con i dipartimenti dove si svolgerà l’attività. La selezione è riservata a tre categorie. 1ª: candidati nati nell’isola o che dichiarino di essere figli di uno o entrambi i genitori sardi. 2ª: abbiano svolto ricerca all’estero per almeno 3 anni. 3ª: siano in possesso del titolo di dottore di ricerca. Per le domande c’è tempo sino al 20 novembre. Le richieste, su carta semplice e in duplice copia, vanno indirizzate al Magnifico rettore dell’università di Cagliari, Ufficio protocollo, via Università, 40 - 09124. Possono essere consegnate a mano, spedite a mezzo di raccomandata con avviso di ricevimento. Info: Lidia Melis, Direzione ricerca scientifica, Ufficio rientro cervelli, via San Giorgio, 12 - 09124 Cagliari. Tel. 070-675. 6526/6520 - fax 070-675. 6525- e-mail: aricerca @amm.unica.it. Sito web: www.unica.it. Bando sul sito della Direzione ricerca.
 
6 – La Nuova Sardegna
Provincia di Sassari Pagina 55
Sassari - Clinica Veterinaria
Animali stressati: cure d’avanguardia con la risonanza
 
 Una terapia innovativa per animali grandi e piccoli, derivata direttamente da apparecchiature adoperati sugli umani. La Clinica chirurgica della Facoltà di Veterinaria si conferma struttura d’avanguardia e si pone come punto di riferimento per i proprietari di animali di affezione e da lavoro. La nuova frontiera si chiama Convogliatore di Radianza Modulante. La lista delle patologie che sono state trattate nella Clinica chirurgica veterinaria dell’Università di Sassari, sulla base dell’esperienza sviluppata in medicina umana, è lunga: patologie acute post traumatiche, patologie croniche, patologie degenerative a carico delle articolazioni (artrosi) in cui si assiste a miglioramenti su zoppie e dolori articolari. Recentemente si è dotata di una moderna apparecchiatura di risonanza magnetica, la seconda presente in Sardegna. «Grazie al contributo della Regione», dice Eraldo Sanna Passino, dell’equipe chirurgica, «abbiamo acquistato un’apparecchiatura che ci consentirà non solo di rendere un importante servizio al territorio ma anche di dare una più adeguata formazione professionale ai nostri studenti, come è richiesto dagli standard europei. La giunta regionale ha definito un importante finanziamento alla Facoltà che ci consentirà di dare forma al progetto dell’Ospedale Veterinario e dell’Azienda Zootecnica».
Sanna Passino, sempre più spesso si sente dire che anche gli animali si stressano. La CRM terapia è un approccio terapeutico alle patologie stress. «La terapia è indolore e priva di qualsiasi effetto collaterale. Il CRM emette una debolissima energia a radiofrequenza per un tempo piccolissimo, capace di dare informazioni sullo stato dell’intero organismo al sistema nervoso centrale che le elabora e genera una correzione stabile nel tempo». 
 
 
 
 

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