Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 October 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

1 – L’Unione Sarda
Oristano – pagina 18
Accesa discussione
Consiglio comunale, allarme università e test sui programmi
   
Via libera allo stato di attuazione dei programmi. Ma il silenzio quasi totale dai banchi della maggioranza e la bocciatura politica da parte della minoranza parlano da soli.
Il consiglio comunale ha approvato la delibera dopo due giorni di relazioni e dibattito. La lunga maratona era iniziata con la relazione dell'assessore Alessandro Lisini (elogiato dal sindaco per il lavoro svolto «gli prometto che non lo rimuoverò mai più finché lui non vorrà andare via da solo») che ha spiegato che «l'analisi dello stato di attuazione dei programmi si pone come un momento necessario di verifica di quanto viene previsto nel bilancio». L'assessore ha chiarito che con il riequilibrio si possono apportare «i necessari correttivi per raggiungere gli obiettivi prefissati». Nel documento sono stati evidenziati gli equilibri generali di bilancio e tra i principali impegni spiccano «l'attenzione al servizio assistenziale, il sostegno ai lavori pubblici, al contenimento della pressione fiscale e l'incremento della lotta all'evasione».
Il presidente della commissione Bilancio Giampaolo Atzori ha ricordato che la manovra è di 2 milioni e 700 mila euro e ha auspicato «un monitoraggio costante dei progetti messi in campo». Il vicepresidente della commissione Efisio Sanna si sarebbe aspettato una relazione «politica dalla Giunta e non un'esposizione quasi ragionieristica. Sembra che questo esecutivo consideri straordinaria anche l'ordinaria amministrazione».
Dai banchi della minoranza si è puntato subito sul piano politico «una Giunta che ogni tre mesi cambia uomini - ha detto Peppino Marras capogruppo del Pd. - Mi sarei aspettato un sindaco più forte nel tenere testa ai partiti». Gli ha fatto eco Fabio Porcu (Fp) che ha sollecitato anche «la nomina di un direttore generale». Anche Gianni Sanna ha insistito su questi aspetti «è difficile pensare a qualcosa oltre l'ordinaria amministrazione. Per cosa sarete ricordati? Per l'alto numero di assessori cambiati e immagino non per equilibri politici, ma nell'interesse della città». E Mimmo Serusi (Sdi): «Siete campioni del mondo nel riassegnare le deleghe. Il sindaco non tocca solo quella al personale, altrimenti dovrebbe toglierla a se stessa».
In apertura di seduta si è parlato anche del problema dell'università. È stato letto l'appello con cui i lavoratori del Consorzio Uno hanno chiesto il sostegno delle istituzioni. Poi si è deciso, su proposta di Mauro Solinas, di convocare una riunione congiunta dei consigli comunale e provinciale, mercoledì alle 17 all'Hospitalis Sancti Antoni. ( v. p. )
 
2 – L’Unione Sarda
Economia – pagina 17
Confindustria
Formazione europea, dieci borse di studio
   
Dieci borse di studio per la formazione europea. I Giovani imprenditori della Confindustria Meridionale, e l'assessorato della Pubblica istruzione destineranno i corsi “Eu Institutions: projecting your european future” a studenti universitari, neo laureati degli atenei sardi e copriranno i costi dei biglietti aerei, vitto, alloggio e iscrizione al corso che si svolgerà a Bruxelles dal 30 novembre al 4 dicembre 2009. Il corso, a chi ha già una buona conoscenza dell'inglese, permette di conoscere e utilizzare i diversi strumenti di finanziamento Ue e rappresenta un'opportunità per entrare in contatto con un'impresa sarda che guarda il mercato europeo e desidera utilizzare gli strumenti di finanziamento. Possibili anche 10 stage in alcune aziende sarde. Informazioni sui siti www.regione.sardegna.it e www.aegeecagliari.com ma anche tramite Giovanni Soffietti, Square de Meeûs 25- Bruxelles, 1000 - Belgio, (projectingyoureuropeanfuture@gmail.com).

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ 
Il rettore Melis: la Regione è decisiva 
 
CAGLIARI. Primo incontro del rettore Giovanni Melis con il Senato accademico e il consiglio d’amministrazione dell’Università. «Con l’impegno di tutti, possiamo aprire una nuova fase e far fronte ai tagli del governo che rischiano di metterte in difficoltà il nostro ateneo», ha detto nell’ex Teatro anatomico. «La situazione è preoccupante - ha aggiunto Melis - ma speriamo che gli impegni della Regione di farsi carico delle attuali criticità, si trasformino presto in fatti». Il rettore ha lanciato anche un appello all’università: «Da parte nostra occorre migliorare la produttività della didattica, della ricerca e dei servizi per il territorio, in modo da aumentare i parametri considerati dal ministero e di conseguenza i finanziamenti statali».
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Sardi severi e diffidenti, solo pochi si salvano 
I partiti e le istituzioni crollano nei consensi, la sfiducia cresce ancora 
Voti alti solo a polizia, esercito, scuola
La Chiesa appena sopra la sufficienza 
MARIO GIRAU 
 
CAGLIARI. La fiducia dei sardi nelle istituzioni punta decisamente verso il basso. Vanno a picco Comune, Provincia, Regione, Parlamento e Governo. Ma la maglia nera della fiducia è assegnata ai partiti, ultimi nella graduatoria delle preferenze istituzionali. Il popolo sardo non largheggia nei voti. Nessun organismo svetta per consensi unanimi. La preferenza più alta va alla polizia (78,3 per cento), seguita dall’Esercito (72,7%). Neppure la Chiesa fa il pieno di audience (54,5%). Defaillance della Giustizia italiana, nel 2008 al 53,2%, ma in un anno abbandonata da ben il 16,48% dei cittadini. “E dire che il rispetto della gente per il nostro lavoro, è la nostra vera forza”, commenta preoccupata Anna Cau, dell’Associazione nazionale magistrati.
Il sesto rapporto dell’Osservatorio Ares (Istituto Acli per la Ricerca e lo sviluppo) ha portato alla luce un “mix quattro mori” di sfiducia e diffidenza abbattutosi pesantemente sulle istituzioni. In pratica quanto più si va in alto nei livelli istituzionali tanto più cresce lo scetticismo dei sardi, con l’ultimo posto assegnato ai partiti, registi e costruttori dell’architettura istituzionale, sfiduciati inesorabilmente.
 Preoccupato il grido d’allarme di un uomo di partito, Silvio Lai, presidente Ares e candidato alla segreteria regionale del Pd, che cerca subito di correre ai ripari e reagire alla disgregazione. “Favoriamo il dialogo fra i diversi stakeholders sociali (partiti, magistratura, associazioni, chiesa, media) per un nuovo patto di coesione e di cittadinanza, con regole certe, trasparenti e condivise, verso una nuova stagione di fiducia e quindi di progresso sociale”.
 Nella parte alta della classifica delle preferenze stilata dai ricercatori Vittorio Pelligra e Francesco Mola sulla base delle risposte di 600 sardi intervistati - ordinati in quattro gruppi diversi per orientamenti politici, culturali e vita professionale e sociale - qualche sorpresa: scuola (68%), Università (61,1%), addirittura UE (63,2%) e Onu (58,8%). Complessivamente preferenze misurate, non plebisciti. Il volontariato votato dal 58%, con Carlo Tedde (Forum delle associazioni) può gioire solo a metà perché in netto calo rispetto al 2007 (-9,71%). La “corazzata” Chiesa al 54,5% (- 5,02 rispetto all’anno scorso) conserva ancora la fiducia, ma prevalentemente nei campioni di popolazione molto giovane o anziana, di istruzione medio-bassa, orientata al centro.
 Sotto la soglia di sicurezza anche i sindacati (36,1%) e la stampa (37,8%), calata di oltre quattro punti nelle preferenze dei sardi. “Il lettore - dice Filippo Peretti, presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti - misura fiducia e sfiducia verso i giornali con il metro della credibilità e dell’autonomia di chi scrive. Realtà complessa quella dei media italiani a causa delle anomalie del panorama editoriale italiano, privo di editori “puri” e per la presenza ingombrante di un Presidente del Consiglio proprietario di televisioni commerciali e di giornali nonchè controllore della Tv pubblica”. Risultati attesi per Anna Cau dell’Associazione nazionale magistrati: “Da alcuni anni non si fa vedere ai giovani altro che urla, improperi, offese. Forse è meglio ripartire dal rispetto della persona e lasciare alle spalle un bel po’ di macerie”.
 La Chiesa condivide: “Le nuove generazioni - dice il vescovo di Ales, Giovanni Dettori - dalle istituzioni attendono non parole, ma fatti, non forma ma sostanza”.
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Sconfiggere le malattie del sangue 
Al simposio degli ematologi lezione magistrale di Antonio Cao 
 
CAGLIARI. La cura delle malattie del sangue sarà legato sempre più legata alle terapie geniche.
 I percorsi clinici, la ricerca e le prime applicazioni terapeutiche portano verso questo cauto ottimismo. E anche Antonio Cao, professore emerito dell’ateneo, ha confermato lo sviluppo della nuova frontiera nella sua relazione al congresso “Nuovi progressi in ematologie e nella coagulazione”.
 Presieduto da Roberto Targhetta, specialista del Microcitemico, il simposio si è aperto ieri al T-Hotel ed è stato presentato dal rettore Giovanni Melis.
 I lavori hanno messo in luce temi attuali, di forte impatto e sociale e molto dibattuti dagli specialisti. Ad esempio, una finestra sui più diffusi farmaci antitrombotici, e sulla necessità di monitorarne l’efficacia, è stata aperta dal cagliaritano Francesco Marongiu. Mentre Giorgio La Nasa e Maria Teresa Lochi di Nuoro hanno affrontato rispettivamente la talassemia e le problematiche affrontate dai trombofilici.
 «Il programma del convegno ha messo in evidenza alcune delle linee guida della materia, con particolare attenzione alle leucemie e ai problemi della coagulazione. Inoltre, questo confronto - ha spiegato Roberto Targhetta - si è dimostrato di grande interesse anche per gli specializzandi in pediatria».
 Con oltre 300 iscritti, il simposio prosegue stamani. Ospite d’eccezione il luminare inglese Paul Giangrande. Lo specialista dell’Oxford College interverrà alle 11.15 su «I nuovi farmaci nella terapia dell’emofilia». La sessione sarà aperta da Gianni Monni con una rlazione su “Diagnosi prenatale in emofilia”.
 In chiusura di mattinata. la relazione di Anna Brigida Aru su “Disordini ereditari delle coagulazione epidemiologica in Sardegna”.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Cagliari
Tutti insieme per provare a salvare l’Università 
Mercoledì seduta congiunta dei consigli comunale e provinciale. Invitati anche i consiglieri regionali e il rettore 
 
ORISTANO. Tutti al capezzale dell’Università. È convocata per mercoledì la seduta consigiunta dei consigli provinciale e comunale per cercare di impedire la soppressione o, comunque, il ridimensionamento dei corsi universitari del Consorzio Uno.
 È la risposta all’appello lanciato dai lavoratori che avevano lamentato troppo silenzio da parte dei politici locali. La decisione di convocare la seduta congiunta delle assemblee, estendendo l’invito anche ai consiglieri regionali eletti nel territorio, è arrivata nel corso del consiglio comunale. Il dibattito sulla questione a dir poco preoccupante - soprattutto se si considera che oggi vengono messi a rischio corsi universitari unici nel loro genere nell’isola ma anche a livello nazionale, come nel caso di archeologia subacquea - è stato aperto dal sindaco, Angela Nonnis, che reso noti i contenuti della lettera inviata dai lavoratori del Consorzio Uno.
 È però arrivata dai banchi dell’opposizione la proposta, accolta, di una seduta congiunta del consiglio comunale e provinciale. L’idea è stata lanciata dal consigliere di Fortza Paris, Mauro Solinas: «Così si può far arrivare alla Regione un messaggio politico più forte», ha detto.
 Alla proposta si è affiancato anche il presidente della commissione Cultura, Giuseppe Sanna che ha annunciato l’intenzione di afrontare il caso nella prossima seduta della Commissione, in programma lunedì. Peppino Marras, capogruppo del Pd, ha sottolinato l’importanza dell’azione congiunta delle due assemblee, prendendo spunto proprio dalla recente esperienza relativa alle proteste contro la realizzazione del parco eolico marino, quando, l’opposizione al progetto è arrivata in maniera trasversale. «Dobbiamo essere compatti e determinati - ha detto -. L’università non dev’essere smantellata, ma potenziata».
 Forti le critiche verso una sorta di immobilismo da parte dei politici del territorio. In tanti hanno ad esempio sottolinato come rispetto ad altre realtà della Sardegna, più incisive nelle proprie rivendicazioni, Oristano si comporti passivamente. Così Paolo Sulis, del gruppo Misto, ha ricordato come nessuna voce di dissenso sia arrivata a seguito dell’esclusio dai finanziamenti dell’ultima intesta Stato-Regione. Il sindaco, infine, ha auspicato anche la partecipazione del rettore dell’ateneo di Sassari, Attilio Mastino. (m.c.)
 
 
 
 

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