Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 October 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

1 – L’Unione Sarda
Prov Ogliastra Pagina 55
Lanusei
Il progetto del Gal arriva all’Università
 
Dalla collaborazione tra Gal Ogliastra e Università di Cagliari è nata una nuova metodologia formativa, messa a punto nell’ambito del progetto Visible, cofinanziato dall’Unione Europea. Il progetto, che mira alla creazione di percorsi di formazione non formale dei project manager, verrà presentato domani alle 15 nell’Aula magna della facoltà di Scienze della Formazione a Cagliari. All’incontro parteciperanno gli studenti del corso di Laurea in Scienze della comunicazione. Oltre i docenti dell’Università di Cagliari parteciperanno Marcello mereu, formatore della società Sviluppo Marche, partner del progetto e Piero Celotti, ricercatore del Gal Ogliastra. L’obiettivo dell’assemblea è quello di mettere gli studenti a contatto con il mondo del lavoro, rappresentato nel programma Visible da un parternariato di organizzazioni che appartengono a ben otto paesi europei. In secondo luogo offre agli studenti la possibilità di sperimentare una metodologia formativa che utilizza tecniche ludiche e di e di simulazione e e punta a valorizzare il patrimoni di oltre cento case history analizzati nel corso del progetto. 

2 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Nazionale
Morire senza inutili terapie: non è ancora un diritto 
Dibattito medici-giuristi sul fine vita e l’organizzazione sanitaria. Liori: «Deospedalizzeremo» 
MARIO GIRAU 
 
CAGLIARI. «Sorella morte» bussa sempre più all’ospedale. Purtroppo «morire a casa, senza inutili terapie, è considerato a dir poco un’originalità, anziché un elemento di diritto»: parola di Giorgio Pia primario del pronto soccorso del Santissima Trinità. Un osservatorio privilegiato il suo per valutare il fenomeno dell’emergenza sanitaria: anche di quella indotta da una cultura che comprensibilmente cerca di allontanare sempre più la vista del fine vita. Un passaggio esistenziale delicato per i parenti del malato, ma anche per medici e infermieri. Controllare e dominare la morte, alleviare le sofferenze, accanimento terapeutico, eutanasia: problemi etici e giuridici esplodono nelle corsie d’ospedale. Se ne è parlato in un incontro dibattito organizzato da Asl 8, Regione e Società italiana di Medicina d’emergenza. Staccare o no la spina che collega il malato alla vita è la punta di un iceberg di questioni che riguardano anche l’organizzazione dell’ospedale. «Il tema della equa distribuzione delle risorse - ha detto Pia - coinvolge ogni tipo di malato ed evidentemente coinvolge tutta la pratica della medicina». La riorganizzazione del sistema sanitario dovrà studiare questi problemi, crocevia di regolamenti, norme morali e deontologia. Ogni giorno al pronto soccorso di Is Mirrionis passano in media 101 persone metà delle quali over 65, il 10% di costoro finisce nelle corsie dei vari reparti di medicina. Il ricovero chiude un’emergenza, che, a cascata, ne apre altre d’ordine psicologico, ambientale e organizzativo. Poca cosa rispetto ai grandi interrogativi posti da un surplus di pietà: eutanasia o accanimento terapeutico? «La prima - ha spiegato Salvatore Pisu, docente di bioetica - rappresenta un tentativo di controllare e dominare la morte in un momento in cui ancora non può essere sconfitta. L’accanimento terapeutico descrive, invece, la stessa difficoltà ad accettare la morte combattendola in tutti i modi e con tutti i mezzi possibili». Gli aspetti giuridici sono stati illustrati da Leonardo Nepi ricercatore alla Lumsa University di Roma, Ilenia Pira ha parlato dell’azione dell’infermiere in area critica. Una cosa è certa: le grandi emergenze arriveranno negli ospedali. «Deospedalizzare, portare la specialistica il più possibile vicino al paziente» sono gli impegni annunciati dall’assessore Liori.

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