Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 October 2009
Rassegna quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

L'UNIONE SARDA
1 - Lo stile del Rettore Mistretta, editoriale di Giuseppe Marci
 
LA NUOVA SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Editoriale
Lo stile del Rettore Mistretta
Lo studente al centro dell'Università
di Giuseppe Marci  
 
Quando la giornalista Ilaria D'Amico inviò una troupe televisiva per svolgere un'inchiesta e cercare di capire le cause (e le possibili magagne) di una lunga permanenza in carica, il Rettore Mistretta la accolse con affabilità. Accompagnò le telecamere alla Cittadella Universitaria, ricevette gli intervistatori in Rettorato, non nascose nulla, anzi molto esibì con una certa compiaciuta e (auto)ironica civetteria.
Significative le immagini girate nella Cittadella, non solo per l'imponenza della realizzazione, ma soprattutto perché ovunque il Rettore si spostasse, accompagnato dagli intervistatori e dalle macchine da presa, era accolto da studenti e docenti che gli andavano incontro per salutarlo, con cordialità interamente corrisposta. Rientrato nel suo studio, Mistretta spiegò come era formato il corpo elettorale, docenti, studenti, personale amministrativo: gente esperta, capace di valutare il pro e il contro, di formare una decisione responsabile. "Mi eleggono", disse. Voleva far comprendere che la lunghezza del mandato si spiegava con il consenso ottenuto nel corso degli anni e riconfermato a ogni elezione. Poi guidò le telecamere in Aula Magna e mostrò una lapide che aveva fatto murare e nella quale, in lingua latina, vengono illustrati i fasti della sua gestione rettorale: una bonaria sfida agli intervistatori. Il servizio trasmesso e il successivo dibattito in studio si conclusero in modo sostanzialmente positivo per l'immagine dell'Ateneo cagliaritano e del Rettore che lo aveva governato.
Certo, si potrebbe poi obiettare che, comunque, una buona regola della democrazia è quella che prevede mandati brevi, rinnovabili una sola volta: questo per ogni carica pubblica. Ma personalmente vorrei anche sperare che tutti i rettori - e in genere tutti gli amministratori - possano portare a termine gli incarichi ricevuti avendo all'attivo nel proprio bilancio quel che a Mistretta viene riconosciuto: aver guidato l'Università in un periodo difficile, segnato da profonde trasformazioni, quando molti navigavano a vista e senza avere visioni strategiche; aver dotato l'Ateneo di strutture significative; aver sviluppato i rapporti con la società civile e posto al centro dell'attività universitaria la figura dell'utente: ovverosia lo studente.
In più aggiungerei, ribaltando l'accusa che gli è stata rivolta di gestione "amicale", ha tenuta aperta la porta a tutti, agli studenti e ai loro genitori, al personale amministrativo, ai docenti: per i problemi di ciascuno cercando una soluzione, e molte volte trovandola. Sempre con una parola sdrammatizzante e positiva; in controtendenza, rispetto al mondo concitato e violento in cui sempre più ci troviamo immersi.
Speriamo che le attuali e difficili situazioni economiche ci consentano di conservare queste qualità.
 
2 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 6
Ricardo e Manuel, Quinchos e dottori
A Cagliari tre incontri con i due ex ninos de rua recuperati dal progetto di Zelinda Roccia: oggi alla facoltà di Scienze della formazione
 
 Due Quinchos dottori. Chi l'avrebbe mai pensato, diciotto anni fa, quando Zelinda Roccia finì dalla Sardegna a Managua, nell'inferno del Mercado Oriental, e decise di dedicare la sua vita ai ragazzi di strada del Nicaragua? Ricardo aveva dieci anni, Manuel nove, e furono tra i primi ad essere salvati. Allontanati dal quel cumulo di violenza, fame, paura, mancanza d'amore. Quante notti infernali sono trascorse da quel giorno? Ricardo e Manuel non le contano più da un pezzo. Recuperati alla vita, amati e accuditi da mama Zeli e dai suoi amici prima nel centro di accoglienza diurno poi, finalmente, nella grande fattoria di San Marcos, hanno imparato a vivere, a studiare, a credere nel futuro. Forti dell'aiuto dei comitati nati in Italia e in Sardegna per le adozioni a distanza, e di due borse di studio messe a disposizione dal governo cubano, hanno imparato anche a volare. Conquistando una laurea nell'Università dell'Isola Rossa, sempre generosa con gli studenti meritevoli del Centro America. Ricardo (che è sposato e ha un bambino di sei mesi, Sadrac), è ora dottore in Scienze motorie, Manuel ingegnere forestale.
In attesa di trovare una occupazione, sono tra i primi collaboratori di Zelinda, tra i consiglieri più ascoltati di questa insegnante di Siniscola che continua a reggere, sostenuta da molti volontari e da una fiducia incrollabile nella vita, un'impresa umanitaria che ha strappato alla strada trecentocinquanta bambini.
In questi giorni, Ricardo e Manuel sono a Cagliari, ospiti dell'Associazione Los Quinchos che ha organizzato con gli amici cagliaritani tre appuntamenti importanti: fatti di teatro, musica, fotografie, solidarietà.
La tre giorni si concluderà stasera, quando Ricardo e Manuel parleranno della loro straordinaria esperienza con gli studenti della facoltà di Scienze della Formazione. L'appuntamento è alle 17 nell'aula 9. Durante l'incontro, sarà proiettato il filmato Una notte, una mattina , girato con i ragazzi di Managua da Franco Montis, appassionato fotografo, colonna portante del progetto sin dagli inizi. Gli Echos Vocal Ensemble canteranno alcuni brani musicali dell'America Latina. Ieri pomeriggio alla Cineteca sarda-Umanitaria di viale Trieste i due ragazzi sono stati protagonisti di un'altra emozionante serata, durante la quale è stato proiettato il documentario. Ad accompagnarlo, Luigi Lai alla fisarmonica e Matteo Marongiu al contrabbasso. A presentare l'incontro, il giornalista Giacomo Serreli.
Particolarmente commovente l'incontro di domenica sera nella sala Zizù dell'Exmà, al Festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie. Stavolta protagonista è stata la poesia di un attore bravo e generoso, Giancarlo Biffi, da sempre vicino coi Cada Die ai Quinchos. In un monologo di 25 minuti, l'attore bresciano ha imbastito una storia che vede protagonisti un pugno di cuccioli abbandonati e una gatta dai capelli rossi, prima accolta a colpi di pietra poi adottata da tutti. La storia di bambini di strada e di Zelinda: diversa da loro, quanto una gatta lo è rispetto a un cane, e nonostante questo in grado di diventare la madre che non hanno più. Parla di erba mandronia, Biffi, per non dire ai piccoli spettatori che i bambini di strada erano costretti a annichilirsi nella pega, il micidiale collante che inebetisce e toglie fame e paura. Ma loro, i bambini di Tuttestorie, hanno capito tutto. Hanno anche capito che quei due ragazzi presenti in sala erano due di quei cuccioli abbandonati. E che il tema del festival, “Aiuto sto cambiando”, può rappresentare una grande speranza. Come quella dei cuccioli dottori.
MARIA PAOLA MASALA
 
3 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 16
Erasmus, 63 borse di studio
Il progetto “Placement” dell'Università di Cagliari
Gli studenti potranno frequentare un tirocinio in un'impresa all'estero. Domande entro il 30 ottobre
Con il progetto “Erasmus Placement” finanziato dalla Commissione Ue, l'ateneo cagliaritano mette a disposizione 63 borse di studio per fare uno stage in un'azienda estera
 
Acquisire competenze specifiche e approfondire le conoscenze linguistiche: è il mix vincente per scegliere un tirocinio all'estero del programma Erasmus Placement dell'Università di Cagliari. Questo anno accademico sono 63 le borse di studio messe a disposizione. Il programma è finanziato dalla Commissione europea e offre la possibilità di effettuare uno stage in un'impresa di uno dei Paesi Ue: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, ma anche Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi. Rientrano anche Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Si possono scegliere, inoltre, i tre paesi dello Spazio economico europeo: Islanda, Liechtenstein e Norvegia e quelli in via di adesione come la Turchia. Il Placement, attraverso lo svolgimento di attività di tirocinio a tempo pieno riconosciute come parte integrante del programma di studi, consentirà agli studenti di acquisire una professionalità in linea con la loro formazione accademica. Due i bandi di concorso: uno del consorzio Erasmus student placement, coordinato dall'Università di Tor Vergata e relativo alle facoltà di Lettere e Filosofia, Economia e Giurisprudenza e il bando dell'Università di Cagliari relativo alle facoltà di Architettura, Farmacia, Ingegneria, Lingue, Medicina e Chirurgia ed anche Scienze della Formazione, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e Scienze Politiche.
DESTINATARI I tirocini saranno destinati agli studenti regolarmente iscritti a un corso di laurea di primo o di secondo livello (specialistica, magistrale e a ciclo unico). È necessario essere cittadini di uno Stato membro dell'Unione Europea o di uno dei Paesi partecipanti al programma o avere ottenuto lo stato di rifugiato o apolide in uno Stato (o, se extracomunitari, essere “residenti permanenti”). Non si può invece usufruire contemporaneamente di altri contributi alla mobilità su fondi comunitari o d'ateneo; risultare già beneficiari di altra borsa Erasmus placement o Leonardo da Vinci in qualità di studenti. Può invece concorrere chi abbia già usufruito di una borsa Leonardo da Vinci da laureati purché con iscrizione a un corso di laurea specialistica, magistrale negli atenei in partenariato o che abbiano già usufruito di una borsa Erasmus per motivi di studio o Erasmus mundus.
DOMANDE La documentazione potrà essere consegnata a mano o inviata per posta entro le 12 del 30 ottobre alla Direzione per le relazioni e attività internazionali settore Mobilità studentesca, Università degli studi di Cagliari, Palazzo Cugia via Santa Croce 67, 09124 Cagliari.
INFORMAZIONI Il testo integrale dei bandi è disponibile su www.unica.it/pub/6/index.jsp?is=6&iso=218. Per ulteriori dettagli è possibile rivolgersi a Ismoka università di Cagliari Direzione per le Relazioni Internazionali (sempre in via Santa Croce 67) telefono 070.6755381- 5382; e-mail: erasmus@unica.it.
ALESSIA CORBU
 
4 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 16
Tre premi per tesi
 
L'Università di Cagliari ha indetto un concorso per conferire tre premi (ognuno di 2.800 euro lordi) per le migliori tesi di laurea sul tema: “La qualità della formazione nell'Università di Cagliari: indicatori statistici per la valutazione”, per l'anno accademico 2009-2010. Sono ammessi i laureati in Economia, Giurisprudenza e Scienze politiche dell'ateneo cagliaritano che abbiano discusso la loro tesi di laurea (triennale), elaborata in ambito giuridico economico sociologico, tra il giorno di pubblicazione del bando e il 20 maggio 2010, data entro cui devono essere presentate le domande. Info: www.unica.it/progettoqualita, 070.6756440, grazia.contu@amm.unica.it.

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Un postacelere può salvare il neonato 
Malattie metaboliche: «Si faccia il test sui bimbi in neonatologia» 
Per tre giorni esperti a dibattito al congresso nazionale di pediatria e malattie genetiche 
 
CAGLIARI. Le malattie che impediscono ai neonati di digerire sostanze quali proteine e zucchero sono definite rare, ma nelle regioni come la Toscana dove si è deciso di fare lo screening a tutti i bambini che nascono, si comincia a valutarne diversamente l’impatto e acquista peso una verità scientifica già accertata: le malattie metaboliche possono essere elencate fra le cause delle morti improvvise dei neonati. Quindi, oltre ai dieci, dodici casi l’anno accertati per le analisi tempestive chieste dal neonatologo, ce ne possono essere anche altri che non vengono riconosciuti. Il congresso nazionale in corso al Thotel di Cagliari organizzato da Simmesn e Simgeped (società italiane malattie metaboliche e malattie genetiche pediatriche), ha centrato l’analisi su queste e su altre patologie di origine genetica, alcune curabili come la malattia di Wilson che però, se trascurata, può portare alla cirrosi del fegato, altre finora no. E’ il caso delle malattie lisomiali causate dall’accumulo progressivo di sostanze nella cellula, l’accumulo può riguardare vari organi: i problemi di salute provocati nel bambino sono enormi, cambiano a seconda degli organi colpiti, le nuove cure sembrano consegnare una speranza ma hanno prezzi elevatissimi. Una speranza invece alla portata del sistema sanitario regionale è quella affacciata ieri dal presidente del congresso Franco Lilliu, che è direttore del laboratorio di analisi per le malattie rare dell’ospedale Microcitemico, a proposito delle malattie metaboliche di origine ereditaria nei neonati: fare il test su tutti i bambini appena nati che vengono ricoverati nei reparti di neonatologia. Il test non viene effettuato in Sardegna, bisogna mandare il vetrino nei centri della Penisola che dispongono del macchinario necessario, ma questo a differenza di sangue o urine può essere spedito in busta come un normale documento attraverso il postacelere di ventiquattro ore. In tal modo, non si arriverebbe allo screening di tutti i neonati, ma certo aiuterebbe a trovare la malattia in bambini con problemi. I sintomi delle sindromi metaboliche, infatti, non sono sempre chiari, ma la malattia deve essere scoperta nei primi giorni di vita altrimenti non si fa in tempo a fermarla.
 

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