Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 October 2009
Rassegna  quotidiani locali
a cura dell’ufficio stampa e web

 
L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 18
Fronte unitario per salvare l'Università
L'assessore alla Cultura: «La Regione faccia la sua parte»
Riunione alla ricerca di una strategia delle commissioni Cultura di Provincia e Comune
 
Rilancio dell'Università: un appello a riunire le forze è stato lanciato durante la riunione tenuta ieri mattina in Municipio.
Per rilanciare l'università nuorese bisognerebbe tracciare due percorsi paralleli: uno di tipo istituzionale e uno di tipo giuridico. Le riunioni interlocutorie tra le commissioni cultura di Provincia e Comune e il commissario Salvatore Cocco, hanno individuato questa strategia che poggia già sulla proposta del Consiglio provinciale, indirizzata verso la trasformazione in fondazione. Mancano ancora le delibere di giunta e del consiglio comunale di Nuoro.
L'assessore comunale alla Cultura, Teresa Pintori, ha espresso quello che è l'indirizzo dell'amministrazione; che si tratti di consorzio o fondazione non importa, il Comune continuerà a mettere le risorse purché la Regione faccia la sua parte. «Va rivisto l'accordo Stato-Regione-Atenei sardi in base alle nuove normative che prevedono un riordino del sistema universitario - ha detto Teresa Pintori -. È necessario rivedere il ruolo della Regione sia di indirizzo che di sostegno finanziario. Il nuovo gestore avrà gambe più solide se avrà al suo interno la Regione. Su questo punto c'è già stato un impegno condiviso da parte di tutte le forze politiche del territorio».
Per quest'anno il corso in Scienze dell'amministrazione non è stato attivato: i soci hanno rimesso le sorti nelle mani del tribunale di Nuoro e questo ha individuato un liquidatore che, senza criteri e regole dettate né dagli uni né dall'altro, ha assunto il ruolo di commissario finché non si individuerà un nuovo soggetto capace di proseguire l'attività dell'ex Consorzio. Il commissario ha nominato un intermediario, anonimo, che insieme all'Ateneo di Cagliari ha stilato una bozza di accordo. La situazione è propizia, perché alla guida dell'università cagliaritana è stato nominato un nuovo rettore disposto ad aprire un dialogo con Provincia, Comune e commissario.
I tempi stringono perché entro dicembre bisognerà presentare la mappa dei corsi. «Il nuovo strumento dovrebbe riunire Provincia, Comune e tutte le realtà che hanno collaborato gli anni scorsi - ha detto Caterina Loi, presidente della commissione Cultura della Provincia - è necessario dunque che ci siano proposte concrete e condivise per il rilancio». Un appello a riunire le forze per una soluzione rapida e condivisa è arrivata anche dal commissario: «Dobbiamo trovare un accordo per salvare l'esistente e far crescere l'università, eliminando tutte quelle clausole che in passato hanno limitato la libertà di stringere accordi con gli atenei italiani».
M. BONARIA DI GAETANO
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 36
Sette mesi senza guida: ateneo paralizzato
Sassari. Borse di studio a rischio: gli studenti dell'università alzano la voce contro il blocco dell'Ersu
 
Sette mesi senza guida, tremila studenti meritevoli in attesa di una borsa di studio che per molti potrebbe restare un sogno, un centinaio di fuori sede senza alloggio, programmi e progetti fermi al palo.
Gli studenti dell'Ateneo sassarese alzano la voce contro il blocco dell'Ersu di Sassari. Riuniti nella sala di corso Angioy, sono i loro rappresentanti a puntare il dito contro la Regione, chiedendo che l'ente per il diritto allo studio sia tolto dal congelatore in cui la politica lo ha rinchiuso da febbraio, da quando ci sono state le elezioni regionali. «Il Cda dell'Ersu è latitante da febbraio, da allora la Regione non ha ancora nominato il presidente i i suoi due rappresentanti», accusa Giosuè Cuccurazzu, rappresentate degli studenti proprio nel Cda dell'Ersu, eletto nei mesi scorsi ma ancora in attesa di insediamento. «Per evitare strumentalizzazioni e polemiche inutili, prima abbiamo aspettato che si concludessero le elezioni regionali, poi abbiamo aspettato che fosse varata la Finanziaria regionale, poi c'è stata l'estate, adesso basta. Siamo a ottobre e gli studenti non possono più stare a guardare». Affiancato dal presidente del consiglio degli studenti, Roberto Santoru, Cuccurazzu sgrana il rosario delle emergenze. «Negli ultimi tre anni l'Ersu di Sassari è riuscito a soddisfare tutte le richieste di borse di studio presentate dagli studenti», circa tremila, «se il nuovo Cda dell'ente non si insedierà al più presto, quest'anno sarà impossibile ottenere lo stesso risultato». Per potere accogliere tutte le richieste di borse di studio, serve aggiungere alla voce di bilancio circa un milione e mezzo di euro: «Il problema potrebbe però essere risolto con una variazione di bilancio che consentirebbe di recuperare i residui, ma questa operazione può farla solo il Cda». Discorso parallelo anche per quanto riguarda i posti letto riservati agli studenti fuori sede. Con la disponibilità attuale l'Ersu di Sassari non riesce a garantire un alloggio a tutti gli aventi diritto: «Anche quest'anno saranno circa un centinaio gli studenti che pur avendone il diritto resteranno fuori dalle assegnazioni degli alloggi». Anche in questo caso servirebbe l'intervento del Cda fantasma, «senza gli amministratori la programmazione è bloccata e i problemi si accumulano, viaggi, attività culturali, progetti di sviluppo, tutto è fermo in attesa del Cda».
V. G.
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Ippodromo. Il direttore del dipartimento di Scienze botaniche è il nuovo numero uno
Società Ippica, Ballero presidente
«Impianto abbandonato, non c'è più tempo da perdere»
 Nel nuovo consiglio d'amministrazione anche Renato Oppes e Pierpaolo Moi
 
Non avrà le tribune, il maneggio coperto né tutto ciò che serve per farci correre i cavalli e scommetterci su. Ma da martedì l'ippodromo ha almeno un nuovo governo. Dopo due anni di proroghe al consiglio di amministrazione e tre bandi per le candidature (ne sono arrivate 43), martedì il sindaco Emilio Floris ha nominato il presidente e due consiglieri di amministrazione della Società ippica, la spa di cui detiene il 69,57% delle quote.
IL NUOVO CDA A succedere al generale Giangabriele Carta è Mauro Ballero, direttore del dipartimento di Scienze botaniche dell'Università di Cagliari ed esponente di una genia di allevatori (i Calvia di Mores). Gli altri componenti sono Renato Oppes, veterinario, famiglia con una solida tradizione di campioni, e Pierpaolo Moi, ex presidente dell'Aci e democristiano di lungo corso. Il sindaco si è riservato di nominare altri due componenti appena riceverà il parere legale scritto che dovrebbe consentire al Comune di derogare alla norma della Finanziaria 2007 che impone di ridurre a un massimo di tre componenti i cda delle società partecipate da enti locali. Ma siccome tra i soci c'è anche la Camera di commercio (che è un ente privato ed ha il 16,06% delle quote, mentre la Regione ha il 14,38%) Palazzo Bacaredda ritiene di poter salire a cinque, con soli due membri in meno rispetto al cda attuale.
TEMPI BREVI Ballero, entusiasta del nuovo incarico, chiede tempi rapidi per la soluzione di tutte le pratiche in itinere. Dalla nomina dei due nuovi componenti («voglio capire subito chi saranno per iniziare a lavorare insieme e dividerci il lavoro») al passaggio di proprietà di un terreno, bloccato dalla burocrazia comunale, senza il quale non è possibile chiudere una transazione deliberata cinque anni fa dalla Giunta. Un nodo che blocca l'accesso ai finanziamenti per realizzare il terzo lotto dell'impianto. Soldi che consentirebbero di lanciarlo nel circuito delle corse.
SOLUZIONI AL GALOPPO Per Ballero «non c'è più tempo da perdere, perché questo benedetto ippodromo è stato abbandonato. Anche io, che lo frequentavo, non ci ho più messo piede, come hanno fatto tutti gli appassionati, quando hanno visto che non rispondeva alle aspettative». La sua, sottolinea, non è una critica al predecessore, «che stimo e che sentirò per ripartire, se è necessario, da ciò che ha fatto». Certo è che «bisogna riportare i cagliaritani all'ippodromo come li abbiamo riportati all'orto botanico». Un rilancio che il docente esibisce come un biglietto da visita. «Anche quello era un luogo abbandonato, oggi ha oltre 40 mila visitatori», informa.
SUBITO I CONTATTI «La prima cosa che farò sarà riprendere in mano i contatti nazionali, anche con l'Unire (l'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine, ndr) e fare con loro progetti per valorizzare il cavallo sardo. Voglio portare a Cagliari gente che con i cavalli lavora da sempre, voglio trovare i soldi per realizzare quello che manca anche ricorrendo a sponsor privati. Chi dice, ad esempio, che Sky non sia interessata a sponsorizzarci se durante le gare pubblicizziamo il suo logo? Il mio è un esempio per far capire che non è necessario andare a piangere alla Regione al Comune: i soldi ci sono, basta avere progetti».
Poi c'è da decidere una volta per tutte se al Poetto si vogliono fare corse o concorsi ippici. «I tecnici ci dicono che sono incompatibili, e che portare cavalli da salto e da corsa sarebbe come mischiare la Formula uno con i rally. Sarà il consiglio a decidere che cosa fare anche se io propendo per le corse, che a mio avviso portano maggiori vantaggi da tutti i punti di vista». Il sindaco, democristianamente, ha detto che vuole che le due attività coincidano. Ma la politica è una cosa, i cavalli un'altra.
FABIO MANCA

 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
UNIVERSITÀ 
L’Idv: «La Regione deve nominare il presidente Ersu» 
 
CAGLIARI. Per quale motivo la Regione non ha ancora nominato il nuovo presidente dell’Ersu (l’ente per il diritto allo studio), a distanza di oltre nove mesi dalle dimissioni del predecessore? Lo chiedono in un’interrogazione rivolta al capo dell’esecutivo Ugo Cappellacci e all’assessore alla Pubblica istruzione Lucia Baire i consiglieri dell’Idv Adriano Salis, Daniele Cocco e Giovanni Mariani.
 «Le funzioni di presidente - si legge nel documento - sono svolte dal consigliere anziano. La corretta prassi vorrebbe che il facente funzioni si occupasse dell’ordinaria amministrazione. Al contrario, il consigliere anziano si sta adoperando per l’approvazione di atti che esulano dalla normale gestione come l’approvazione dello statuto e di vari regolamenti, oltre alla programmata assunzione in pianta stabile di dirigenti provenienti da altri enti e agenzie piuttosto che integrare - sottolineano i consiglieri Salis, Cocco e Mariani - il contingente messo a concorso dall’amministrazione centrale».
 Per questo i consiglieri dell’Idv chiedono quali siano i tempi necessari a sanare «l’insostenibile situazione che sta caratterizzando un ente di fondamentale importanza per gli studenti». (p.s.)
 
Pagina 19 - Sassari
Senza presidente l’Ersu è alla paralisi 
Studenti in assemblea sollecitano la nomina alla Regione 
ANTONELLO PALMAS 
 
SASSARI. Il grande assente nel mondo della scuola sassarese è il cda dell’Ersu: manca ormai dal 19 febbraio, data in cui è decaduto il mandato precedente (per un mese era stato commissariato) e da allora il Consiglio di amministrazione non è mai stato nominato dai vertici della Regione. Mentre i problemi si accavallano.
 E gli studenti tornano ad affollare le aule dell’Università. Ieri, i loro rappresentanti hanno detto basta lanciando un appello al presidente Ugo Cappellacci e alla giunta regionale: fate in fretta.
 «Il Cda è composto da me - dice Giosuè Cuccurazzu, rappresentante degli studenti all’Ersu eletto il 22 gennaio nelle liste del Forum - e dal rappresentante dei docenti, Ciriaco Carru, mentre dei tre componenti di nomina politica non si hanno notizie ormai da 9 mesi».
 Perché muoversi solo ora? Gli interessati dicono di aver preferito un profilo basso: «C’erano degli iter burocratici da sbrigare e la manovra finanziaria della Regione entro maggio. Poi è arrivata l’estate e tutto si è bloccato, ma siamo ancora daccapo. Nel frattempo - spiega Cuccurazzu - sentiamo sulle spalle la responsabilità degli impegni assunti, del dover fare. E’ urgente la programmazione del prossimo triennio, occorre fare variazioni di bilancio immediate per destinare i residui per la copertura del 100 per cento delle borse di studio (manca un milione e mezzo di euro)».
 «Un risultato che negli ultimi tre anni è stato raggiunto con grande soddisfazione di tutti - dice il rappresentante nell’ateneo, Gianmichele Sanna - tanto che proprio grazie a questo, Sassari è al vertice delle classifiche del Censis per i servizi agli studenti. Un punto di eccellenza che sarà sacrificato?».
 «Si parla di competitività tra atenei - aggiunge il rappresentante nel Senato accademico, Roberto Santoru - ma va sostenuta con i servizi». Il vecchio Cda infatti non può prendere decisioni straordinarie, come le variazioni di destinazione. Il risultato è che chi non può contare sulla borsa di studio non può nemmeno frequentare. E poi c’è il problema dell’esubero delle richieste di posti letto, circa 100.
 «Lanciamo un appello anche all’assessore Bayre e ai politici del territorio, perché diano un segnale chiaro, almeno con la nomina di un commissario». «Si dovrebbe procedere subito alla ripartizione delle borse di studio sulla base dei fondi disponibili previsti dalla Finanziaria regionale e successivamente tentare il recupero o richiedre altri fondi - ha fatto sapere con una nota la rappresentante degli studenti e responsabile della Destra provinciale, Paola Rais -. Il ritardo della nomina del cda crea disagi a tutti».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
«Fuori i mercanti dall’ateneo» 
Le commissioni discutono ma la Provincia boccia le mediazioni 
NINO BANDINU 
 
 NUORO. La questione Università ritorna in alto mare? Il rischio è reale. Basta leggere il comunicato stampa che manda la Provincia di Nuoro, subito dopo la riunione congiunta delle due commissioni Cultura, rispettivamente del Comune e della Provincia, sempre alla ricerca di una via d’uscita insieme al commissario Tore Cocco. Ecco il comunicato.
 «L’Università di Nuoro non deve entrare nella programmazione regionale dalla porta di servizio», lo ha dichiarato - dice la nota - l’assessore all’Università della provincia di Nuoro, Franca Carroni. Che continua così: «Come giustamente ha ribadito il sindaco di Nuoro, Mario Demuru Zidda, va rispettato l’Accordo di Programma in essere che lega e vincola tutte le Istituzioni che lo hanno firmato. La Provincia di Nuoro conferma la propria disponibilità a mettere a disposizione dell’Università altri fondi, per il rilancio ed il radicamento, ma si dichiara non disponibile a mercanteggiare su quanto spetta di diritto al territorio. Chi agisce in questo modo, è bene precisarlo, lo fa a titolo puramente personale».
 C’è dunque qualcuno che mercanteggia. E anche se la nota provinciale non lo specifica, si può intuire che l’accusa è che qualcuno tenta di svendere qualcosa che a Nuoro «spetta di diritto». E che cosa spetta di diritto, se non quanto scritto nell’Accordo di programma fondativo dell’Università nuorese circa venti anni fa? L’accusa insomma sembra questa. Ma chi è che attenta all’Accordo? E poi perchè l’accusa o la critica non è stata portata in seno alle due commissioni riunite?
 Nella seconda seduta sul destino dell’università nuorese, infatti, c’erano quasi tutti i soggetti coinvolti. Ma mancavano i due protagonisti: il sindaco della città Mario Zidda e il presidente della Provincia, Roberto Deriu. Il primo si è fatto rappresentare dall’assessore comunale Teresa Pintori, mentre il secondo stavolta non si è fatto rappresentare neppure dal suo assessore, che pur lontana da Nuoro, ha mandato un comunicato di fuoco.
 Le due commissioni intanto hanno discusso dell’intesa, sull’intermediario che la sta preparando, e su un possibile incontro a Cagliari con il nuovo rettore, Giovanni Melis, che si è appena insediato.
 Importanti le dichiarazioni di Teresa Pintori e di Tore Cocco. Pintori ha infatti posto la necessità di «rivedere l’accordo di programma», anche per inserire la Regione come «nuovo socio» e dare «più forza» all’ateneo nuorese. Ed è forse contro questa proposta che ha sparato poi la Provincia. Inoltre ha posto l’esigenza di un incontro con il nuovo rettore («diverso come interlocutore dal precedente»). Infine il commissario Cocco, nel fare il punto della situazione, ha detto che l’intermediario scelto (un docente universitario ancora senza nome) ha già buttato per iscritto «una bozza di intesa» da sottoporre al sindaco Zidda e al presidente Deriu prima ancora di presentarla al nuovo rettore. L’obiettivo delle commissioni è raggiungere l’accordo prima di Natale, intervenendo sul ministero per salvare i corsi su Nuoro. Poi il nodo fondamentale: cioè il dualismo tra Consorzio o Fondazione o tra Zidda e Deriu.
6 – Il  Sardegna
Pagina 21 – Grande Cagliari
Università
L’Ateneo va in tv con la sua webradio
 
Domenica 11 ottobre, dopo il tg della notte su La7, i protagonisti della trasmissione “Universication” saranno gli studenti della webradio universitaria di Unica Radio, che si aggiunge a Torino, Roma e Padova nelle tappe del format di “Ustation”. Il tema della puntata è: tecnologia. ■  
 
7 – Il Sardegna
Pagina 22 – Grande Cagliari
Interrogazione
“Da mesi l’Ersu è senza vertici
Nominare il Presidente”
 
Da nove mesi il Consiglio d'amministrazione dell'Ersu di Cagliari è composto solo da tre membri su cinque e non ha un presidente. Le sue funzioni sono esercitate, come da regolamento, dal consigliere anziano, che però deve limitare la sua attività all'ordinaria amministrazione. Cosa che - a quanto pare - non sta facendo. In un'interrogazione al presidente della Giunta e all'assessore all'Istruzione, Adriano Salis, Daniele Cocco e Alessandro Mariani dell'Italia dei valori chiedono «quali siano le motivazioni che hanno impedito di provvedere sinora alla nomina del presidente e del membro del Cda mancante. Se siano a conoscenza delle pratiche gestionali, che esulano l'ordinaria amministrazione, promosse dal consigliere anziano in mancanza di un chiaro mandato politico. E quali siano i tempi necessari per sanare la situazione». Che nell'altro polo universitario, quello sassarese, non versa in condizioni migliori. Anzi. In questo caso la mancata nomina nel Cda dei rappresentanti degli studenti e dei docenti ha avuto l'effetto di congelare 100 borse di studio e altrettanti posti letto per gli studenti. ■
 

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